estens. imperfezione, ineleganza formale, sgradevolezza (all'occhio, all'udito);
dissoavità, sf. ant. disgusto, sgradevolezza. scala del paradiso, 236
. ant. asprezza, spiacevolezza, sgradevolezza. salvini, 41-237: questa
una morale borghese. 2. sgradevolezza, ineleganza, bruttezza. magalotti,
. sapore disgustoso, eccessiva amaritudine; sgradevolezza di un odore. bencivenni, 7-9
tutti odiosi: per sottolineare l'estrema sgradevolezza di un confronto o di un accostamento
mangiare. 6. bruttezza, sgradevolezza. gozzano, i-481: fra sei
o l'affannosità di parola e la sgradevolezza delle voci siano la causa prima di questo
l'imbarazzo o la vergogna generate dalla sgradevolezza dell'aspetto o dall'inadeguatezza dell'operato
se la sente di lamentarsi dell'intensa sgradevolezza della gita. pasolini, 4-44: obbiettivi
il chiaroscuro, dànno grevità e spesso sgradevolezza di legno tarlato o molle pietra alle
, con valore attenuato, sensazione di sgradevolezza) e ciò che ne è causa
altri, provocando la loro avversione; sgradevolezza di una persona per i modi o
incontrare in famiglia. 2. sgradevolezza di un compito o di un lavoro.
con valore iperb., per indicare la sgradevolezza di un suono). calzabigi
ha per lo più una connotazione di sgradevolezza o di scarsa igiene).
chiaroscuro, danno gre- vità e spesso sgradevolezza di legno tarlato o molle pietra alle
fotografare a causa della bruttezza, della sgradevolezza (e ha valore iperb. e iron