argine del ciglio e che non possono sgorgare. alvaro, 3-176: a un tratto
distendersi a paludi, o, scomparendo, sgorgare a fiumi nuovi tra nuovi borri,
, che s'offeriva spontaneamente a fargliela sgorgare del tutto. de amicis, i-738
a paduli, o, scomparendo, sgorgare a fiumi nuovi tra nuovi borri,
: svertare, sborrare, schiodare, sgorgare, spiattellare. caro, 12-ii-197
dei campagnoli toscani: beato chi potesse sgorgare dal cuore schietto e appassionato una vena
smalto. 2. scaturire, sgorgare. palladio volgar., 1-17:
titoli. 2. per simil. sgorgare, traboccare (le lagrime, dagli
e infiamma. alfieri, v-1-716: ecco sgorgare, impetuoso fiume, / il gran
tutti i canali della letteratura straniera, facciamo sgorgare ne'nostri campi tutte le acque del
fresco di gemme. -far sgorgare, far scaturire. de jennaro,
vola. 2. ant. sgorgare. frezzi, iii-6-135: affamato,
fonte, di un fiume); sgorgare. leonardo, 4-1-47: l'
metallica od acquosa. 7. sgorgare, fluire, scorrere (un corso d'
letter. disus. scorrere fuori; sgorgare, fuoruscire. - anche al figur
'(da effluire 'scorrere fuori, sgorgare '); cfr. fr.
). efflusso, sm. lo sgorgare, lo scorrere, il riversarsi (
part. pass, di effluire * sgorgare, scorrere fuori '. efflùvio,
ravvolto in vari giri, che va a sgorgare poi con rilevante papilla verso l'estremità
soffio d'aria, ecc.); sgorgare tumultuosamente (le bolle che si formano
tuo voler mergo. = da sgorgare, col pref. e-intensivo. es
. ant. tirar fuori; far sgorgare (un fiume). benivieni
. -anche: far sorgere, far sgorgare (un'immagine). f.
. 2. uscir fuori, sgorgare, scaturire, colare. dalla croce
(fiumi, torrenti, ruscelli); sgorgare (il pianto, le lacrime)
. uscire fuori; emergere, sgorgare, sporgere fuori. marsilio da
lacrime, i singhiozzi: venire, sgorgare. fogazzaro, 4-10: la mia
borgese, 1-25: per non lasciare sgorgare in parole l'ira che ormai gli
. -per estens.: cadere, sgorgare a grosse gocce, gocciolare copiosamente (
fusto, affinché gli umori superflui possano sgorgare dal medesimo. 3. figur.
sangue; piangere dirottamente. -anche: sgorgare copiosamente (con riferimento al sangue
tedi, inaridimenti, e lo sgorgare di forze inattese dentro di noi,
, i-275: finché 11 dolore può sgorgare con impeto dall'animo infiammato, questa
molto abbondevolmente. -letter. far sgorgare. b. tasso, 1-13-80:
). -spuntare, formarsi senza tuttavia sgorgare (le lacrime). aretino
è mettere dentro in gola, così sgorgare è mettere fuora. slataper, 1-44:
m'ingorgogliano come fonte che stia per sgorgare fuori dalla terra. = comp
innoltrò nelle fauci del castellano, e sgorgare gli fece un fiume di sangue. carducci
i magri guadagni. -fluire copiosamente, sgorgare (le lacrime). ariosto,
altro la grottesca iperbole, usa a sgorgare allegramente dalle labbra irresponsabili di simili corifei
irrefrenabile dei miei pensieri amorosi cominci a sgorgare con fragore. 3. che
all'altro la grottesca iperbole usa a sgorgare allegramente dalle labbra irresponsabili di simili corifei
, e capovolgendolo, si vede il sugo sgorgare dalla parte recisa contro alle leggi
a paduli, o, scomparendo, sgorgare i fiumi nuovi tra nuovi borri, e
le nevi. 2. far sgorgare a poco a poco; spremere,
: dalle vette delle colline sembra sgorgare a fiotti il liquido azzurro. cinelli,
avere). ant. scaturire, sgorgare, fluire. - anche al figur.
dotta, lat. manàre 4 stillare, sgorgare '. manarèllo, sm. ittiol
direte, che mai non cessano di sgorgare in esso le sue acque. 5
al sangue; ma perché pareva impedito di sgorgare dalla fretta e come strozzato.
bocche de'vasi o meati che sogliono sgorgare il mestruo o principio fermentativo per la
-buttar fuori, emettere, far sgorgare. -anche assol. a.
quando la penna correndo le lascia inavvedutamente sgorgare; ma chi ci pensa a trovarle
e vide allora da quegli occhi annebbiati sgorgare lentamente... due piccole lagrime
loro facile inoltrarsi nel nuovo regno acquatico sgorgare da fonti moltiplicate. 6. matem
corso d'acqua). -anche: sgorgare. ariosto, 9-8: arrivò dove
. iniziare a scorrere o anche scaturire, sgorgare (un corso d'acqua).
la cera. 8. far sgorgare, alimentare di acque. roselli,
luce ancora rossa / dell'occaso / lasciava sgorgare / un fiotto di sangue / sfregiata
/ jyvopii 'rompo, faccio sgorgare '; cfr. fr. otorragie (
se da un tal pantano potrà mai sgorgare una dottrina sì limpida qual è la
delle cose dagli oggetti stessi); sgorgare, defluire, scaturire (un corso
o meno ben identificate; prorompere, sgorgare spontaneamente dall'animo (un sentimento,
; con un colpo dello zoccolo fece sgorgare la fonte ippocrene sul monte elicona,
: svertare, sborrare, schiodare, sgorgare, spiattellare, cantar d'aiolfo,
ha egli sempre con troppa libertà lasciati sgorgare dal petto quelli affetti che più volte le
. 5. per simil. sgorgare copiosamente, fuoruscire a gocce o a
l'awenirsi in una poesia che mostri sgorgare dall'intimo petto piena di convinzione e
altro. 3. tr. far sgorgare. viani, 19-401: mentre gli
. -meccanismo per elevare e far sgorgare l'acqua di un pozzo, di
bocche dei vasi o meati che sogliono sgorgare il menstruo o principio fermentativo per la
dal tema di prjyvujj-i£ rompo, faccio sgorgare '. proctoscopìa, sf.
producano. -versare acqua, farla sgorgare (una sorgente, una fontana)
con riferimento ad azioni prodigiose: far sgorgare acqua; far spuntare una pianta.
). ant. e letter. sgorgare fuori, sboccare scorrendo impetuosamente (l'
intr. { proflùvio). letter. sgorgare copiosamente (un liquido organico).
poi tanto profluvio et abbondanze d'acque sgorgare in amo per il fosso della serrezza,
. 2. versare, far sgorgare in abbondanza. guglielmini, 45:
. -per estens.: zampillare, sgorgare (una sorgente). dante,
bocche de'vasi o meati che sogliono sgorgare il menstruo o principio fermentativo per la
bocche de'vasi o meati che sogliono sgorgare il menstruo o principio fermentativo per la
da una scabra rupe, / sentii sgorgare le mie canzoni, pure e cupe.
rampillare, intr. ant. sgorgare, zampillare. tasso, 14-37
ne rampollavano. 2. zampillare, sgorgare (l'acqua, una fonte).
fonte gaia. -con riferimento allo sgorgare anche miracoloso di altri liquidi.
in sé la sorgente da cui possano sgorgare le verità e i beni che sono
piangere più (gli occhi); non sgorgare più (le lacrime).
nboccar le marrane. -uscire fuori, sgorgare copiosamente da un contenitore, riversandosi all'
farà salire l'acqua nel tubo e sgorgare per rorifizio superiore. d'annunzio, iv-2-
in terra un magno fiume! -lasciare sgorgare sangue da una ferita. laude cortonesi
de le scoriate. -intr. sgorgare da una ferita (il sangue).
rinascono dai giorni. 5. sgorgare di nuovo (l'acqua di una fonte
inerti il tempo. 3. sgorgare copiosamente (le lacrime). roberti
p p -rifluire, sgorgare di nuovo (il pianto).
i miei foruncoli! 4. sgorgare, zampillare nuovamente (una polla d'
scoscende). -tr. far sgorgare l'acqua ininterrottamente (una sorgente)
risbócco, risbócchi). letter. sgorgare nuovamente. jahier, 2-92: risuoni
riscaturisco, riscaturisci). zampillare, sgorgare di nuovo (l'acqua). -anche
risgórgo, risgórghi). letter. sgorgare ai nuovo (un liquido).
, con valore iter., e da sgorgare (v.). risguardaménto
risorse e si rialzò. 11. sgorgare, zampillare, scaturire (l'acqua)
. -in partic.: cessare di sgorgare da una ferita, coagularsi (il
il guardo stendo. papi, i-82: sgorgare a un tratto vortici e torrenti /
l'awenirsi in una poesia che mostri sgorgare dall'intimo petto... è cosa
3. sgorgare, uscire a fiotti (il sangue)
verbi: svettare, sborrare, schiodare, sgorgare, spiattellare, cantar d'aiolfo,
buon tempo', avrebbe finito di fare sgorgare una troscia di mostarda sanguinolenta dal naso
, intieri e dritti. 3. sgorgare (una sorgente, un fiotto d'acqua
2. per estens. fuoriuscire, sgorgare. viviani, 3-i-29: la sorgente
verbi: svertare, sborrare, schiodare, sgorgare, spiattellare. b. davanzati
sagra. 7. fuoriuscire, sgorgare (l'acqua). citolini,
abbatte in città. - sgorgare dagli occhi (le lacrime).
fuoriuscire da un contenitore; scaturire, sgorgare, riversarsi fuori. g. del
: certe gocciole grosse gli cominciarono a sgorgare dal cavo degli occhi e a rimbalzar,
la corteccia di un albero per fame sgorgare la linfa. palladio volgar.,
tempo la risata di benedetto tornò a sgorgare con frequenza dalle scaturigini ingenue della sua
scaturirono. -uscire in abbondanza, sgorgare da una ferita o dalla lesione di
. 11. tr. far sgorgare una vena d'acqua. biringuccio,
: svertare, sborrare, schiodare, sgorgare, spiattellare. cantù, 389: o
voglia. 12. lasciar sgorgare l'acqua. soderini, iii-271:
su, 8. intr. scorrere, sgorgare. tigna. luzi, ii-417
poi tanto profluvio et abbondanze d'acque sgorgare in amo per il fosso della serrezza
scoppiò in un gran 8. sgorgare o fuoriuscire in modo incontenibile riso.
/ vizio odiar per scorgare, v. sgorgare. scòrgere (ant. scòrgiare
in fragorosa esplosione. 4. sgorgare (una lacrima). landolfi,
io ricordai il gran ronziodell'estate e lo sgorgare del silenzio. -terra, riva
città. -per estens. lasciar sgorgare il sangue (una ferita).
poi tanto profluvio et abbondanze d'acque sgorgare in amo per il fossodella serrezza, conviene
, un umore); stillare, sgorgare debolmente. chi... i
santa trinità, e ancora per lo sgorgare di quello l'empito dell'acquae del legname
tana e altri, nel dover passare e sgorgare tanto profluvio di acque per lo stretto
velato da una lacrima che non potesse sgorgare, quasi implorante, fra
da quelle del tuo caro amante vedrai sgorgare a torrenti il sangue! oliva,
in quel tempo la risatadi benedetto tornò a sgorgare con frequenza dalle scaturigini ingenue della sua
se da un tal pantano potea mai sgorgare una dottrina sì limpida, qual è la
fr. leonardi, lxvi-2-302: fateli sgorgare [i piccioni] un poco nell'
tele 4 ore a grande acqua a sgorgare. stesso metodo che governa in
del suo uomo. pronunciandole, sentiva sgorgare dentro disé una sconosciuta dolcezza.
1-25: federico, per non lasciare sgorgare in parole l'ira che ormai gli gorgogliava
direte, che mai non cessano di sgorgare in esso le sue acque.
tacque del ronco, se ne va a sgorgare nel po. b. davanzati,
quando il signor duca... fece sgorgare il suo senno, la sua
senno, la sua schiodare, sgorgare, spiattellare. magnificenza, fiumi
tormento che pareva accresciuto dal non poter sgorgare con facilità le lagrime. -espellere
regni. = deverb. da sgorgare. sgorgolare, tr. (
, iv-1-87: le lacrime incominciarono a sgorgare... ella stringeva forte i denti
3. che fa scaturire o sgorgare in abbondanza. -anche in un contesto
ombre pie. 17. sgorgare, scaturire, zampillare; affiorare dal terreno
si faceva pregare. 5. sgorgare, zampillare; colare a goccia a goccia
, ii-20: questa morale che vuol sgorgare dalla ragione, [la morale kantiana
particella pronom. affiorare dal terreno, sgorgare, zampillare (l'acqua, una
un'onda copiosa. 43. sgorgare inondando tutt'intorno (l'acqua di una
ant. e letter. che fa sgorgare, che riversa fuori l'acqua (una
il bicchiere. -gessare di sgorgare (una fontana). fazio,
: svertare, sborrare, schiodare, sgorgare, spiattellare, cantar d'aiolfo, votare
del corpo. -far sgorgare sangue; far sprizzare una scintilla.
divino spicca dal mondo. 19. sgorgare, zampillare (una fonte di acqua,
fuori o traboccare da un recipiente; sgorgare, zampillare, stillare, colare (un
spicciolare2, intr. (spìcciolo). sgorgare, sprizzare (un liquido).
recanati. 8. intr. sgorgare da un piccolo foro, zampillare,
, di spillare2), agg. fatto sgorgare, prelevato dalla botte (il vino
intr. (spìsciolo). region. sgorgare con getto esile, lentamente.
. 2. tr. far sgorgare, far scorrere. rimanelli, 2-229
di barbiere. 2. figur. sgorgare con larga vena (la lingua).
stretta apertura con un getto sottile; sgorgare, scaturire, zampillare (l'acqua
nel produrd'animo); iniziare a sgorgare (le lacrime). re una serie
(il pianto); smettere di sgorgare dagli occhi (le lacrime).
introducesse la ricotta. 20. sgorgare per lo più a piccoli zampilli; scaturire
2. sottoposto a suzione per farne sgorgare il latte (i gno che costituiscono il
morte. - che non lascia sgorgare acqua (una fontana). d'
tre bottiglie. 5. far sgorgare una vena acquifera dal sottosuolo. g
. intr. con la particella pronom. sgorgare (una sorgente); dipartirsi in
pratica medica o veterinaria); far sgorgare sangue (un'arma). s
amar altri che voi. -far sgorgare le lacrime, suscitare il pianto.
dalle membra (la pelle); fatto sgorgare da una ferita (il sangue)
-spuntare sulle ciglia, essere in procinto di sgorgare (una lacrima). nigra
come velato da una lacrima che non potesse sgorgare, quasi implorante, fra i cigli
. 4. stare per sgorgare, per scendere (le lacrime).
è lo 'ncenso. 4. sgorgare dal terreno o dalle rocce; zampillare
di no. 3. lo sgorgare del pianto; emorragia; emissione di
ma non viene. -spuntare, sgorgare (le lacrime). m.
a teti in sen. -far sgorgare copiose lacrime dagli occhi. petrarca,
terra. 2. sgorgato, fatto sgorgare (il sangue). -anche per
2. per estens. far sgorgare; effondere lacrime in gran quantità (
(una fontana); che fa sgorgare, che fa scaturire acqua (una sorgente
, dal terreno, ecc.; sgorgare, scaturire a zampilli (l'acqua
facile e copiosa (l'ispirazione); sgorgare con facondia (l'eloquenza).
8. tr. emettere, far sgorgare un liquido con getto sottile.
sgozzato e il cui sangue dovrà essere fatto sgorgare prima della macellazione. diario [11-ii-2005
o paragone, traaeb, ediqui dovrebbe sgorgare la poesia. = deriv. da