tribolandola, sicché, da prima, sgomenta, ella si accoscia, poi furiosa
l'orror de'gioghi alpini / lo sgomenta e lo ritiene: / la memoria del
di ortica. tansillo, ix-611: sgomenta il freddo de l'altrui durezza /
, là troppe paludi, più che commuovere sgomenta. incisioni, caricature, lettere.
attonita dolcezza, / che quasi mi sgomenta, il gradi viso / trasfigura.
del fiero fiume, e tutti li sgomenta. / vende la carne loro essendo viva
a casa, per nulla addolorata o sgomenta di non averlo preso presso di lei
del fiero fiume, e tutti li sgomenta. folgore da san gimignano, vi-11-154
e voltar carta ei mira, / sgomenta, e ne sospira. giusti, i-125
verga, 3-41: la poveretta, sgomenta da quelle attenzioni insolite, li guardava in
ma la bella americana non pareva per nulla sgomenta dell'accoglienza ostile, ché se le
/ sotto orribili larve, e lo sgomenta. marino, 3-54: un rabbioso
presenta / sotto orribili larve e lo sgomenta. dottori, 210: o
inferiore all'aspettativa, che delude, sgomenta; sconfortante, infelice (per lo più
e provar se 'l tuo cor se ne sgomenta. 2. slacciare, liberare
un peso o un intoppo inaspettato, sgomenta o scuora o irrita, e avvelena la
riempie di sconforto, che scoraggia o sgomenta per quanto esprime o manifesta (una
. -figur. vastità immensa, che sgomenta, incute timore, paura.
chi ama e si duole e si sgomenta; ha più gravità del lirico, non
della salita, la povera nadina resta sgomenta, a bocca aperta. soffici,
: quel ch'alto percote e ne sgomenta / fra quelle solitudini im- proviso /
con una fantina, che non si sgomenta per così poco. 5.
i-29: aspide è tutti li sgomenta. nievo, 1-6: addio, bella
freddo. tausilio, 136: sgomenta il freddo de l'altrui durezza / i
, senza ancor voltarsi, / tutta sgomenta, avanti a sé, la mamma,
mettere un abito un po'ammodo, si sgomenta tutto. -fare prima cento gelosi
dicevano in paese, e andava cercando sgomenta se non avesse dimenticato qualcosa. serra
ad or ad or la turba e la sgomenta, / e via più che la
roma. 3. enormità che sgomenta, che atterrisce. e. cecchi
infausto canto / d'augel notturno lo sgomenta. muratori, 7-v-118: ciascun mese si
: ma quello che sempre più mi sgomenta è il pensiero della indicibile inferiorità -ma
che qualunque inferno di cavallo non mi sgomenta. 7. ant. profondità
appresenta / sotto orribili larve e lo sgomenta. casoni, 183: a quei pianti
idra intisicate, ed ove / non sgomenta co'mostri alta chimera, / ma
che non trema, che non si sgomenta, che non indietreggia di fronte al
la dea che l'ispanica / donna sgomenta: in van s'abbraccia a l'
che langue, / piazza meridionale cui sgomenta / un fischio solitario. 12
appresenta / sotto orribil larve e lo sgomenta. baldi, ii-114: un aperto nemico
. berchet, 1-11: chiunque si sgomenta de'latrati dei pedanti, piglia impresa
la bella americana non pareva per nulla sgomenta dell'accoglienza ostile, ché se le donne
pezzo, / e la filosofia non mi sgomenta, / né manco fra'poeti so
ci minaccia il passato, e ci sgomenta / il presente, ci addita orrida
in toscana, 14-2-1-330: non si sgomenta di fare quello che l'altre donne
progresso. bernari, 6-208: mi guardava sgomenta e rapita, mai supponendo quale malvagio
repubblica una ed indivisibile... sgomenta i placidi banchettanti, che si riforniscono
nascondo che la minaccia del caos mi sgomenta:... ci dobbiamo considerare tutti
. de amicis, ix-313: mi sgomenta il pensiero che uomini
, che turba nel profondo, che sgomenta; pauroso, spaventoso, terribile per
la bella americana non pareva per nulla sgomenta dell'accoglienza ostile. sbarbaro, 2-81
attonita dolcezza, / che quasi mi sgomenta, il gracil viso / trasfigura, e
. -che induce al timore, che sgomenta. g. p. zanotii,
. berchet, 1-11: chiunque si sgomenta de'latrati dei pedanti piglia impresa meno
/ che '1 pensiero del male un cor sgomenta / più che lo stesso male offender
tormenta, / pianger la passione che sgomenta / mi trasse a invidiar chi amando
. attendo la promessa, né mi sgomenta la picciolezza dell'opera, sapendo io
, a nostro gran duolo. ancor ci sgomenta la ricordanza di quell'anno disastroso,
altiera e superba per prosperità né si sgomenta, perde o avvilisce per alcuna avversità
persona ansiosa, spaurita, che si sgomenta per un nonnulla. -restare come un
11-23: questo / più di tutto la sgomenta / in quel sogno di naufragio /
toglie al certo / destin che lo sgomenta, / ma gli rinnova il core
, senza ancor voltarsi, / tutta sgomenta, avanti a sé, la mamma,
a un tempo la canna e lo sgomenta / coi ragli che tremar fan la
me attorno al letto, la vedo sgomenta; mi fanno coraggio, ma un
sguardo bramoso. albertazzi, 52: sgomenta, nel voltarsi, livia s'awide
, 1-75: la religione del soldato sgomenta l'inimico. genovesi, y: mia
continuava a protendersi dal suo palchetto quasi sgomenta, con gli occhi fissi al brulichio
xc-507: jago, tu va nella città sgomenta / con quella squadra a ricompor la
repubblica una ed indivisibile... sgomenta i placidi banchettanti, che si riforniscono
, 1-484: la curia romana ne rimase sgomenta così che gli uffizi rinvilirono tanto da
e la maggior lontananza dalla toscana mi sgomenta. -che concorda con un'altra
colombo] stesso non sa, né si sgomenta; / l'isola gira, e
[l'amo] e tutti li sgomenta. mariotto davanzati, ciii-214: i'men
importuno. -ammirazione incondizionata e sgomenta per qualcuno. bacchelli, 9-349
confesso, ma trovarmici avviluppata ne sarei sgomenta davvero. cantoni, 298: «
s'avventa / e s'arresta, sgomenta / del rombo e del barbaglio.
ca- nddi e scilla / non lo sgomenta e non lo tiene indietro. carducci
betteioni, i-576: momolin non si sgomenta / benché tanti n'abbia addosso: /
, 18-302: il nemico sommamente si sgomenta e si sconfigge della laude di
, 5-26: si aggirò... sgomenta nella selva di mobili, di ninnoli
glis'appresenta / sotto orribil larve e lo sgomenta. tassoni, accordi per lo
/ ma tutti ugual timor preme e sgomenta. c. campana, iii-143:
apre a un tempo la canna e lo sgomenta / coi ragli che tremar fan la
, lx-3-27: mi duole e mi sgomenta dover morire, perché il sereno della mia
del fiero fiume, e tutti li sgomenta. bibbia volgar., viii-405: molto
che volete. debole che si sgomenta di tutti e tutti gli mettono timore.
/ laspeme frale e vana / più mi sgomenta. panigarola, 1-20: negata la
ricorsoa le ariette? / tanto strilla che sgomenta / la memoria e l'addormenta.
verde e 'l cibo manca: / sgomenta il freddo de l'altrui durezza / i
. attendo la promessa, né mi sgomenta la picciolezza dell'opera. foscolo,
e la maggior lontananza dalla toscana mi sgomenta. d'annunzio, iii-2-1012: mi sgomenti
, 8-259: prima di ogni altracosa mi sgomenta il tono, l'accento della tua voce
giustiniani, presentandosi adelisabetta di subito, la sgomenta più che commoverla; e co'suoi
soverchio la pancia piena, non si sgomenta di fare quello che l'altre donne
/ recar quel foglio, e si sgomenta e tace / quando seco io ragiono?
mi vede mettereun abito un po'ammodo si sgomenta tutto: è una disperazione. n
fegato, ch'è nutrito dalsangue, si sgomenta, siccome l'albero, il quale ha
ha a fare? iddio non si sgomenta a camparci, ma a contentarci.
: 'sgomentone': uomo che di tutto si sgomenta, che in tutto vede pericolo ecc
: 'sgomentone', chi si sgomenta, si affanna di tutto.
tempra forte e di coraggio indomito, che sgomenta i pusillanimi. piovene, 8-55:
. cesarotti, 1-xviii-68: né si sgomenta il nostro autore, per ciò che
tra incuriosita e perfida: e sorellevolmente sgomenta. = comp. di sorellevole
sozzo appetito, / onde nostra bassezza si sgomenta. alfieri, iii-1-311: il popolo
, senza ancor voltarsi, / tutta sgomenta, avanti a sé, la mamma,
dove né come. 5. che sgomenta, che preoccupa vivamente; che riempie
edificii... la cui sublimità ti sgomenta l'occhio e il pensiero, de'
radiatore. bernari, 6-26: sollevò sgomenta [assunta] gli occhi fino al tappo
perché la piccina restava come trattenuta e sgomenta alla vista di quella stanzuccia così squallida,
il crepitìo delle foglie gialle, e sgomenta come il trapestare di un passo ignoto e
chi ha pochi assegnamenti, e si sgomenta a campare. tommaseo).
sua natura tutoria bastava che ella fosse sgomenta. 2. stor. dir
/ con un funesto lume, che sgomenta 7 le genti più lontane, al fin
nella mia patria,... mi sgomenta coll'estrema sua delicatezza e colla illimitata
apposta, la aumenta in un modo che sgomenta. = deriv. da tamarro.