, i-473: freddo, accigliato, quasi sgarbato. panzini, ii-94: rincasando accigliato
che io non sono mai stato uno sgarbato birbone, e che se ella fosse
figur. ruvido; severo, rigido; sgarbato, scontroso (l'aspetto, i
le brusche: in modo aspro, sgarbato; con severità. -usare le brusche:
dopo era sul lavoro, coscienzioso e sgarbato come sempre. non c'era nulla
algarotti, 1-258: dopo un assai sgarbato concerto, ecco che si distacca dalla
dal pagamento di un debito, è sgarbato mozzicone di 'condonazione ', che
algarotti, 1-258: dopo un assai sgarbato concerto, ecco che si distacca dalla
giorno dopo era sul lavoro, coscienzioso e sgarbato come sempre. non c'era nulla
. -mal creato: maleducato, sgarbato, villano, rozzo. - anche
., 38 (670): era sgarbato con tutti, perché ognuno poteva essere
usato con proprietà (benché sia sempre sgarbato), quando di più cose fassene come
, si rivelava qual era, disamorato, sgarbato, brutale. cicognani, iii-2-273:
mestolon, quello svenevol, quello / sgarbato pisellaccio / di quel voi m'intendete,
disgarbare), agg. letter. sgarbato, privo di garbo. l
, era ormai diventato disgustoso. era sgarbato con tutti. leopardi, i-57:
di soverchia cura. 2. sgarbato nei modi. d. bartoli,
: le parlava a distanza, sempre da sgarbato. -a cento miglia di distanza:
. -mal educato: villano, sgarbato, rozzo e insolente nei modi (
scende ad un quel certo vezzo sgarbato e vociando lo stornello di moda.
azione, parola da facchino; contegno sgarbato, villano, grossolano. carducci
, insoddisfatto, stizzoso, iroso, sgarbato, villano, prepotente. - anche
ma non si avverte il suono sgarbato di queste vociacce? = deriv
, facendo risuonare sotto la vòlta 10 sgarbato scricchiolio de'suoi stivali forti. alvaro,
a questo e a quello con modo sgarbato di che sorte ella sia, si scuopre
. -senza galanteria: in modo sgarbato, senza troppi riguardi. barilli
oggetto a qualcuno con gesto energico o sgarbato; lanciare. tavola ritonda,
che la camilla le diè uno spintone sgarbato, essa le gittò dietro quella parolaccia
o predicativo: antipatico, goffo, sgarbato. castiglione, 127: vedete come
benefici. -senza grazia: in modo sgarbato, rozzo, indisponente. tolomei,
di gentilezza, di amabilità; rozzo, sgarbato. proverbia pseudoiacofionici, 102: sappi
signora, avendo un nasin gretto e sgarbato, e menate a vostro modo.
magnificenza. 6. in modo sgarbato, villano, scortese. bencivenni,
. 2. grossolano, pacchiano, sgarbato (il modo di pensare, di
4. in modo villano, sgarbato; brutalmente, volgarmente. c
di romulo fu grossolanamente fabbricato di matcontegno sgarbato e volgare. toni. lanzi,
atto o discorso rozzo, volgare, sgarbato. carducci, iii-20-189: in generale
esecuzione. 8. zotico, sgarbato (nel modo di pensare, di
delicatezza, di attrattive; antipatico, sgarbato, grossolano, ripugnante. metastosio
tose. ant. diventare rozzo, sgarbato, scorbutico. redi, 17-95:
significato, cfr. fr. impoli * sgarbato '(v. impolito)
; rude (un'espressione); sgarbato, scortese (una frase).
forteguerri, 18-66: al suono sgarbato, rozzo. delle voci inaspettate
ignorante (o, anche, rozzo, sgarbato). machiavelli, 424: vedendo il
colpe], anche a costo di parere sgarbato, superbo e scontroso, per non
estens. in modo scortese, villano, sgarbato; in contrasto con le norme della
, di cortesia; comportamento disdicevole, sgarbato, imprudente. -anche: boria,
senso concreto: parola, atto, gesto sgarbato, inurbano, contrario alle norme della
2. disus. privo di creanza, sgarbato, villano, rozzo. c
del gentile, ed altro tanto de lo sgarbato ha quel portarle accollate, come poco
e destinatari. arila, 275: sgarbato è anche 1'4 incrociamento delle lettere
. 2. per estens. sgarbato, villano (un gesto);
; negligente, svogliato, trascurato; sgarbato, scortese. alberti, ii-200
germano non capì; ma dal tono sgarbato gli parve che non gradisse affatto il
e d'intimidire col piglio disdegnoso e sgarbato chi osasse criticarla. gentile, 1-40:
irriguardoso; atto, gesto, comportamento sgarbato o insolente. irriguardóso, agg
/ marzo ventoso. 2. sgarbato, scortese, sfacciato; rozzo, villano
. ant. rendere rustico, rozzo, sgarbato; inselvatichire. alberti,
. figur. diventar rozzo, grossolano, sgarbato; inselvatichirsi. tommaseo [s
detestabile. - anche: rozzo, sgarbato. molza, 1-311: sciolto si
braccesca: allontanarlo in modo brusco e sgarbato. castiglione, 329: per non
participano assai più del puerile, dello sgarbato che del necessario e del maestevole.
: sconveniente, inopportuno; sgraziato, sgarbato. salvini, 39-i-26: l'essere
9. villanamente, brutalmente; in modo sgarbato, scortese. esopo volgar.
(mal garbo), sm. modo sgarbato, scortese, ineducato, rozzo di
. locuz. -di malgarbo: in modo sgarbato e scortese. nievo, 75
bruschi. - anche: scortese, sgarbato, incivile. g. villani
. dial. ritroso, scontroso; sgarbato, scorbutico. - anche sostant.
; disdicevole, sconveniente; scortese, sgarbato. guittone, xxiii-6: esto male
che nelle sue azioni è goffo e sgarbato, perché i contadini sono per lo
): comportamento o modo di fare sgarbato, villano. lottini, 161
, insipiente, ingenuo; villano e sgarbato nel comportamento, rozzo, maleducato.
terialone ': anche il goffo, lo sgarbato, il pedante. 4 materialaccio '
mestolon, quello svenevol, quello / sgarbato pisellaccio. giusti, 4-i-257: il suo
sf. letter. atto o comportamento sgarbato; scortesia, malgarbo, villania.
: per biasimo, segnatamente d'atto sgarbato. 'guardate modo! in che modo
atto, parola o detto importuno, sgarbato, offensivo o eccessivamente insistente, volto
: concederlo con malagrazia, in modo sgarbato o altezzoso. varchi, 23-3:
stabilire contatti amichevoli; riserbo eccessivo e sgarbato. -anche: silenzio ostinato, taciturnità
partecipano assai più del puerile, dello sgarbato che del necessario e del maestevole.
pascoli, i-37: un oste più sgarbato, più svenente, più stucchevole e più
comportamento). -con valore attenuato: sgarbato, scortese, irrispettoso. m
pallido, di corpo brutto e sgarbato, aveva il collo e le gambe
umiltà); grossolano, volgare, sgarbato, rozzo; goffo. ammirato,
orsinaménte, avv. in modo brusco, sgarbato. fogazzaro, 2-48: mi
e del gentile ed altro tanto de lo sgarbato ha quel portarle accollate, come poco
di senno, sotto pena d'esser tenuto sgarbato ed incivile, è quasi obbligato a
, 7-254: né men credo che sia sgarbato quel- l'altro umore che venne in
]: 'piero':.. j sgarbato, vano, goffamente burlone.
compasso. soffici, ii-267: omuncolo sgarbato, collerico, unicamente intento al suo
: incappando i poltrucci spiritoselli sotto un sgarbato cozzone, in vece d'imparame l'
luogo chiuso, lo fanno stretto e sgarbato, mettono spavento a quelli che vi
participano assai più del puerile e dello sgarbato che del necessario e del maestevole.
., 38 (670): era sgarbato con tutti, perché ognuno poteva essere
, calci. -dire con tono sgarbato (in relazione con il discorso diretto
, potrebbe riuscire difforme in pratica e sgarbato. nencioni, 2-3: quello stile di
. rimbrotto, rimprovero fatto in modo sgarbato, predicozzo, sgridata. aretino,
erano i predicatori. 4. modo sgarbato e astioso di offrire qualcosa con superbia
: brutto, di aspetto sgradevole; sgarbato, scortese nei modi. linati,
, azione o comportamento rozzo, gravemente sgarbato e scostante. roberti, ii-125:
uomo come lui, rozzo, sgarbato, / che non ha diritto né
ciasche- dun paura. -brusco, sgarbato (un gesto). rappresentazione di
. -brusco, deciso, anche sgarbato (una parola, una frase)
2. in modo deciso, brusco, sgarbato. lato, esso è una rocca,
esser ragginosi. -rozzo, sgarbato. g. argoli, 606:
. 4. in modo incivile o sgarbato. dante, conv., i-ii-3
: strusciare, guastare per soverchio e sgarbato uso, consumare. = voce pist
a favorire di altri; scortese, sgarbato. - anche sostant. goldoni,
in una richiesta; trattarlo in modo sgarbato, scortese. g. f.
incomincia a strimpellare un certo che di sgarbato e sconcio. milizia, i-133: 1
atto, comportamento o discorso scortese, sgarbato, contrario alle regole della buona educazione,
te). in modo scortese, sgarbato, villano, incivile. oldoni
lezza di modi, di sensibilità; sgarbato, rozzo, villano, incivile.
di convenienza; proprio di un animo sgarbato, rozzo, incivile, arrogante (
. in modo villano, scortese, sgarbato o indisponente. tommaseo [s.
scrianzato), agg. maleducato, sgarbato, insolente, villano, che non tiene
. molto succinto, perentorio fino a essere sgarbato, brusco (una risposta, un
terra alla salvatica. -in modo sgarbato, scortese. grazzini, 9-90:
di serena. = deriv. da sgarbato. sgarbataménte, avv. con
protubera sgarbatamente. = comp. di sgarbato. sgarbatézza (ant. sgarbatéza
sgarbatezza. = deriv. da sgarbato. sgarbato, agg. (
= deriv. da sgarbato. sgarbato, agg. (superi, sgarbatissimo)
pascoli, i-37: un oste più sgarbato, più svenente, più stucchevole e
verità, perché lo ritenevo infedele e sgarbato. -in una sineddoche.
egli era il più brutto e 'l più sgarbato di ferrara e oltre a le brutteze
così sgarbato / che non è parte in te senza
per dimandare a questoe a quello con modo sgarbato di che sorte ella sia, si scuo-
di queu'arrivo con un certo piglio sgarbato ed apparentemente collerico. bacchelli, 1-ii-403
7-254: né men credo che sia sgarbato quell'altro umore che venne in testa
conquistare quel linguaggio aggressivo, contraddittorio, sgarbato, insieme sapiente e rozzo, infimo
ancor di mezza qualità un filo così sgarbato che averebbe fatto di buona voglia rider
del gentile, ed altro tanto de lo sgarbato ha quel portarle accollate, come poco
onesta. lupis, 207: un abito sgarbato guasta la bellezza del corpo.
sono inluogo chiuso, lo fanno stretto e sgarbato. algarotti, i-iii- 26:
, potrebbe riuscire difforme in pratica e sgarbato. milizia, i-396: se sia ornamento
arreca agli orecchi de'fiorentini un suono così sgarbato e tanto spiacevole che e'non si
i-7-142: incomincia a strimpellareun certo che di sgarbato e sconcio e a picchiare in sulla
16-34: in quell'arcadia, di clima sgarbato e contadini poveri ma flautisti ottimi,
sf. intento, atteggiamento o contegno sgarbato; modo di fare brusco, scortese,
sgarbo, sm. atto, gesto sgarbato, scortese, contrario alle norme della
con villania, insolenza, arroganza; sgarbato, villano. - anche sostant.
. ^ manierato, agg. sgarbato. viani, 4-25: la
senno, sotto pena d'esser tenuto sgarbato ed incivile, è quasi obbligato a
, vii-167: il sotto comandante è meno sgarbato del suo superiore, sembra alquanto istruito
: 'sperticato': di modi incomposti, sgarbato. 'è uno sperticato'. 7.
agli orecchi de'fiorentini un suono cosi sgarbato e tanto spiacevole che e'non si
7. agg. ani sguaiato; sgarbato. cellini, 1-83 (193)
stalla: trattarlo in modo rude e sgarbato. aretino, vi-19: -è però
con un movimento rapido o in modo sgarbato. -in partic.: sottrarre,
incomincia a strimpellare un certo che di sgarbato e sconcio e a picchiare in sulla cetera
pascoli, i-37: un oste più sgarbato, più svenente, più stucchevole e più
. pascoli, i-37: un oste più sgarbato, più svenente, più stucleziosaggine,
-in senso concreto: atto o comportamento sgarbato, grossolano, volgare. p
. locuz. alla sversata: in modo sgarbato. p. petrocchi [s.
padre. panzini, ii-535: era anche sgarbato pasqua'. diceva a beatus: «
occhiataccia di traverso. -scortese, sgarbato (una risposta). pananti,
, arzigogolate signore. 3. sgarbato, ineducato, sguaiato (un comportamento,
comportamento, atto o gesto scortese, sgarbato, contrario alle norme della buona educazione
agg. letter. più villano, più sgarbato. jahier, 3-19: se
: richiamo, apostrofe rivolto in modo sgarbato. nievo, 104: mi
zoepiche ('epopee bestiali'sonerebbe improprio e sgarbato), che, risorte dopo il risorgere
alla nostra viva parola grossolana (triviale, sgarbato, rozzo). ma nel linguaggio
desiderio di essere posseduta biblicamente da un omone sgarbato e peligio. = comp.
incordialìssimo). letter. scortese, sgarbato. manganelli, 1-123: ora.
malaggrazziato, agg. scortese, sgarbato. svevo, ii-1-168: vela
. dial. ritroso, scontroso, sgarbato, scorbutico. – anche con riferimento a