intorno ai miei pensieri, sempre mi sfuggiva come in un giuoco irritante.
alberi. baldini, 3-180: dafne sfuggiva dalle mani d'apollo levando al cielo
d'annunzio, iv-2-436: non mi sfuggiva una specie di sforzo ch'egli faceva
come un batuffolo di stracci, donde sfuggiva un sordo lamento. d'annunzio, v-1-282
idem, 803: non [le] sfuggiva una sol bricia di male e possedeva
d'annunzio, iv-2-617: nulla gli sfuggiva: non la lacrimazione assidua delle torce
colmava di quel suo limpido sguardo ch'egli sfuggiva temendolo inquisitore. montale, 23:
il viso a lama di coltello che sfuggiva da ogni parte. -vedere per
di veder a fondo nelle cose, e sfuggiva di condurre i detenuti a pericolose confessioni
vedeva che anche l'anima sua gli sfuggiva. d'annunzio, iv-2- 431:
veder a fondo nelle cose, e sfuggiva di condurre i detenuti a pericolose confessioni.
io così da parecchi anni sentissi, sfuggiva di conchiudere: « sii dunque conseguente
di veder a fondo nelle cose, e sfuggiva di condurre i detenuti a pericolose confessioni
suoi orizzonti, nulla di ciò che le sfuggiva poteva destarle delusione, siccome le sfuggiva
sfuggiva poteva destarle delusione, siccome le sfuggiva non le apparteneva. 2. indicare
; tutta quella dovizia felice di carni sfuggiva di tra le vesti con effluvii acri di
di quel suo limpido sguardo ch'egli sfuggiva temendolo inquisitore. campana, 256: le
emessi così rapidamente che il senso ne sfuggiva. landolfi, 3-180: per fortuna
biglietti del prestito di mazzini e sempre sfuggiva alla polizia. comisso, 12-37:
si prometteva a tutti e a tutti sfuggiva. 4. figur. inconsistente
aridità. svevo, 1-153: non gli sfuggiva quando da lui un'idea veniva gonfiata
pavese, i-115: l'acqua le sfuggiva eguale sulla bocca negli scatti del respiro
memoria ad ogni grosso farfallone che gli sfuggiva di bocca. -avere il cervello
159: il bene della famiglia mi sfuggiva: né figlio, né marito,
quando per caso a qualcuno di essi sfuggiva, nei figurativi dibattiti, una parola che
ella era separata dai suoi carnefici; sfuggiva alle tratte della tortura; riprendeva respiro
come un furioso. ed ella sempre gli sfuggiva con tanti giri e così leggeri e
. palazzeschi, 3-57: non mi sfuggiva di quali occhiate palesi o furtive voracissime
il corpo contro il legno che gli sfuggiva. -con riferimento a creature favolose o
. pea, 7-188: la donna sfuggiva il guardare del marito. -vista
crederei, che un re a cui sfuggiva di mano, un'autorità illimitata,
bocchelli, 3-224: la vita gli sfuggiva dai polsi flaccidi, gli si scavava
stirate. galileo, 4-1-427: così sfuggiva quello impropriissimo modo di parlare. loredano,
piovene, 3-9: la sofferenza mi sfuggiva, fiacca, intermittente, incosciente, e
gallina... beccava un chicco e sfuggiva, per ingollarlo più sicura a una
di quel suo limpido sguardo ch'egli sfuggiva temendolo inquisitore. = voce dotta
piovene, 3-9: la sofferenza mi sfuggiva, fiacca, intermittente, incosciente,
annunzio, iv-2-617: nulla gli sfuggiva; non la lacrimazione assidua delle
e in un fascio di luce che sfuggiva verso il pavimento. d'annunzio, i-30
2-103: la vita segreta della terra sfuggiva ai certi poteri del cielo; non si
soldati, 2-289: emilio stesso non sfuggiva alla magia dell'autorità di golzio.
io così da parecchi anni sentissi, sfuggiva di conchiudere: sii dunque conseguente!
degli ordini nuovi, diventava muto, mi sfuggiva subito di mano. -sfuggire
, crederei che un re, a cui sfuggiva di mano un'autorità illimitata, avrebbe
1-118: all'acutezza del suo occhio non sfuggiva che la coltura dello spirito non aveva
2-103: la vita segreta della terra sfuggiva ai certi poteri del cielo: non
d. bartoli, 1-7-in: sempre gli sfuggiva davanti, e dove pur tal volta
: il maresciallo rispose che non gli sfuggiva quel pericolo, ma che con un severo
. cicognani, v-1-155: non le sfuggiva nulla: una sgualcitura nel vestito della compagna
fra due bande, come di perùccia, sfuggiva all'indagine. 2. per
, dalla idea della morte abboniva, e sfuggiva con terrore ogni segno che glie la
60: il cappellano... sfuggiva quasi sempre all'onore della mensa padronale,
le causali, la causale 'gli sfuggiva preferentemente di bocca: quasi contro sua
prodotto nazionale. calvino, 2-196: sfuggiva il più possibile non solo la conversazione
colori, che formavano un cangiante il quale sfuggiva sì agli occhi che non era possibile
di venere s'awolgeva lucrezia, non sfuggiva, dall'altro canto, l'aspre ponture
prossima, avvertito da un radar, sfuggiva senza toccarla su altre tangenti.
il pelo, profondamente radicato, mi sfuggiva dalle dita crudeli, resisteva allo strappo
intorno ai miei pensieri, sempre mi sfuggiva come in un giuoco irritante.
canestro. a quando a quando qualcuna le sfuggiva e volicchiava randagia, per suo conto
c'è dunque da meravigliarsi se mi sfuggiva qualche virgoletta, qualche numerino di nota
che, tutto dato alla cavalleria, sfuggiva sino un leggerissimo tocco d'aria che
, crederei che un re a cui sfuggiva di mano un'autorità illimitata, avrebbe
porto la conserva, né cercava né sfuggiva la battaglia. zena, 1-298: un
lui un semipanteismo. papini, v-841: sfuggiva [agostino] al materialismo manicheo per
vivere in un mondo di cui mi sfuggiva ormai il senso, come mi sfuggiva
mi sfuggiva ormai il senso, come mi sfuggiva quello di ogni attività, di qualunque
, iii-1041: la parte migliore del popolo sfuggiva all'analisi. il sentimento nuovo,
apparentemente crudele: un lampo stretto che sfuggiva a punta, de traverso.
chiarezza il vallestain che 'l re sfuggiva il cimento, distribuì l'armata a'quartieri
nel porto la conserva, né cercava né sfuggiva la battaglia. leoni, 244:
anch'io mi nascondeva colà, quando sfuggiva la scuola. cavour, vii-384: essi
mie applicazioni. frateili, 5-87: sfuggiva il discorso con un sorriso e appena un
... ch'io vi menassi chiunque sfuggiva di venire al soldo. siri,
venire al soldo. siri, ii-1388: sfuggiva egli con giusta rafione di romperla col
. emanuelli, i-246: lui le sfuggiva con discorsi astrusi. -temporeggiare.
; tutta quella dovizia felice di carni sfuggiva di tra le vesti con effluvi acri
dal commosso ciglio tuo sul viso / sfuggiva il pianto dell'amor, non meno /
, sempre fisso in avanti sulla strada che sfuggiva sotto il ventre del camion..
lo pede in stanti, non però gli sfuggiva parola che fosse tinta mai terra.
che formavano un cangiante, il quale sfuggiva sì agli occhi che non era possibile
: sentivo le parole, il senso mi sfuggiva. di giacomo, i-358: il
ma il ritmo che li governa ci sfuggiva. piovene, 164: « ecco »
intorno ai miei pensieri, sempre mi sfuggiva come in un giuoco irritante.
speranza, come la vita che le sfuggiva, e sfogavasi a ruminare dei progetti futuri
», 14-x-1945], 228: egli sfuggiva continuamente dall'impaccio della sua timidezza,
cicognani, v-1-155: non le sfuggiva nulla: una sgualcitura nel vestito della
v-2-662: una ciocca di capelli fulvi le sfuggiva dalla tempia soggolata. soggólo (
dalla idea della morte aborriva, e sfuggiva con terrore ogni segno che gliela ricordasse:
la cintura del vestito, che le sfuggiva di sotto la spolverina nera. cassola,
. ridere squillantemente per mostrare che nulla sfuggiva, alla loro intelligenza internazionalmente colta,
occhi, la cui tinta precisa mi sfuggiva, non capivo se ci fosse una leggera
. giudici, i-215: il nome gli sfuggiva al vieux maitre. / seguitava a
che manifestava, un vigore velenoso che sfuggiva alla possibilità di essere domato, tranciavano
: ma andrea si nascondeva, mi sfuggiva. -gettare in basso, gettare
ella era separata dai suoi carnefici; sfuggiva alle tratte della tortura; riprendeva respiro in
mia perspicacia pareva triplicata. nulla mi sfuggiva, dentro e fuori di me.
mano in mano che la farina vagliata sfuggiva di sotto allo staccio, spargendogli,
figli di venere s'awolgeva lucrezia, non sfuggiva, dall'altro canto, l'aspre
la giovinetta pur presta e volante / sfuggiva da le man del ghermitore. bigiaretti,
). imbriani, 10-132: mi sfuggiva un 'bravo', un 'benissimo', che non
una rara corrispondenza, nella quale non sempre sfuggiva all'amarezza; gli svoltisti non hanno