, s'io vengo a te, mi sfuggi e sprezzi, / ed aci chiami
/ divina, incoerente, / tu mi sfuggi / e ti adoro e ti invoco
a volo, / e più dall'occhio sfuggi, e più grandeggi. gioberti,
pure a me t'involi? / sfuggi tu pure uno infelice oppresso? pellico,
instigator codardo / dei tumulti, che sfuggi; ascoso capo / di ribellanti moti;
curzio suckert fascista, longobardo italianissimo, sfuggi per miracolo al pericolo di diventare un
la ragione oscura / per cui mi sfuggi armato di corrucci / mascherando di sdegno
1-37: la mattina dopo vila mi sfuggi. correndo a perdifiato io l'accerchiai di
poi che tu con cautela prudente mi sfuggi perplesso, / il mio cuore,
stigator codardo / dei tumulti, che sfuggi; ascoso capo / di ribellanti moti
carducci, ii-8-318: così tu mi sfuggi; e non ti accorgi che mi
ii-288: palpiti esausta [colomba] e sfuggi la gli amici che la mattina
sai tu stesso forse / o di saperlo sfuggi. foscolo, iv-369: noinon incorrere in
del poeta; se6-ii-642: pur troppo tu sfuggi di cercare il vero, e ti lasci
come mi sdruccioli, oermotino, come mi sfuggi dalle mani! ma meglio così:
traccia dunque, il tristo piano / sfuggi ove il vinco rigoglioso cresce / e gli