della vita. montale, 1-99: e sfugge al mare da le braccia d'alghe
insegue qualche cosa che sul momento gli sfugge. ungaretti, viii-34: gli sguardi
completamente immerso a una certa profondità dove sfugge alla vista. pulci,
del temporale. montale, 1-108: sfugge il chiarore e s'aduna / sovra
illudono d'affermare l'individualità che loro sfugge. ungaretti, ix-18: impaziente, nel
crepaccio / dello scoglio / e sfugge al mare da le braccia d'alghe.
al guardo de la immensa luce / sfugge l'un mondo: e a berne i
quanto più la stringi, più ti sfugge. francesco da barberino, 196:
sione barometrica, intorno al quale l'aria sfugge divergendo in modo rotatorio nel senso delle
manzoni, 144: il reo sfugge la società di quelli che non lo somigliano
come questo, con qualche sprazzo che sfugge tra i nuvoli, ho sempre l'
imprimesi, e a la plebe / arduo sfugge. d'annunzio, iv-2-910: alzandosi
persona dalla vista acutissima, a cui non sfugge nulla. ariosto, 185
sfuggo più assai, ch'altri non sfugge morte. d'azeglio, 1-371: ambedue
sfuggo più assai, ch'altri non sfugge morte; / e son mie poche doti
non eroici, non vivi. -che sfugge alla conoscenza comune, fondata sull'esperienza
vita è un'opera magica, che sfugge al riflesso della ragione e tanto più
i-627: un ambiente inafferrabile e che loro sfugge, tanto diverso da quello nel
codeste emerite ostesse ancora oggi mi sfugge... recare il biberon caldo
, / sì che a senso mortai ne sfugge il vero. biondeggiante (
baldini, 1-66: nulla ci sfugge di quel che vive e s'
, lo piè ne governa, / che sfugge e stanca la mano materna. /
7. poco noto, che sfugge alla conoscenza, insondabile; che nasconde
manzoni, 318: ma se gli sfugge / un nemico, e respira, e
trovandosi stretto da ogni parte, mi sfugge di sotto, mi cambia il discorso
: oscuro amatore delle muse, che sfugge le corrispondenze letterarie, perché sono ordinariamente
canape è l'infido / piano che sfugge al curvo reno e al po. faldella
scappa via da ogni parte, ci sfugge, trabocca, ci confonde. 2
tira modesta da un lato, e sfugge al colpo d'occhio magnifico: ischia,
che si dà e lo tormenta e gli sfugge. = dimin. di cervello
pensate neppure a tanta vita che vi sfugge, mentre ve ne state tutti sprofondati
ogni parola che scrivo la penna mi sfugge di mano; e chi sa se tu
come il sordo gorgoglìo del tempo che sfugge dalla misteriosa clepsidra della vita. montale
altra casata di cui sul momento mi sfugge il patronimico, non meno rispettabile de'
cerca i modi meno ordinari, né sfugge le allusioni men ovvie e i termini
un fatto di natura trascendentale, che sfugge al compasso di una volgare filosofia.
vorrebbe tenir conto, qualche spica anco sfugge la presa della mano o il filo
altra casata di cui sul momento mi sfugge il patronimico, non meno rispettabile de'
scossone la bottiglia di sorbara mi sfugge di mano e rotola a terra,
un oscuro amatore delle muse, che sfugge le corrispondenze letterarie, perché sono ordinariamente
canape è l'infido / pianoi che sfugge al curvo reno e al po.
. processo morboso la cui identificazione sfugge alle indagini cliniche. = voce
ma ora lungi è il mattino, / sfugge il chiarore e s'aduna / sovra
concentrare la sua attenzione; a noi sfugge la cucitura, ma rimane la tela,
un fatto di natura trascendentale, che sfugge al compasso di una volgare filosofia.
sincero. manzoni, 144: il reo sfugge la società di quelli che non lo
canape è l'infido / piano che sfugge al curvo reno e al po.
ingannarsi deplorabilmente e colpevolmente. perciò le sfugge, perciò nasconde le sue belle azioni
mandò di nascosto in regalo, / sfugge dal grembo alla pia vergine e sdrucciola
a uno scossone la bottiglia di sorbara mi sfugge di mano e rotola a terra,
anche se il perché della rappresentazione ci sfugge. chi ha avuto da te quest'
ideale, quella parte d'infinito che sfugge alle materiali delimitazioni della realtà, prorompe
. panzini, iii-774: non si sfugge al dilemma: o sotto l'elmo a
desto ed accorto, che l'anguilla sfugge anche al pescatore più destro. serra,
donna accorta insieme e risoluta. ella sfugge una dichiarazione e cerca di distrar ducomano
. baldini, 4-34: non mi sfugge quell'aria di eccessiva dimestichezza con la
, 3-192: il suo vero fondo ci sfugge -tanto l'uomo è discordante e
pieno il colpo. testi, ii-70: sfugge in campo tentar dubbiosa sorte; /
una donna che è donna. e ti sfugge e si mostra, e si
: il suo brutto verso torinese, se sfugge un poco al controllo della fattura maliziosa
ma se ha sfuggito la umana giustizia non sfugge la divina. cranio dolicocefalo, volto
d'annunzio, v-2-581: la materia sfugge alla mano imbelle; non è afferrata se
gatto, 1-47: spunta - ma sfugge l'ansia e già s'oblia /
: sempre guardando dalla parte opposta non sfugge il cenno di risposta che il vecchietto elargisce
meccaniche. manzini, 10-146: ogni macchina sfugge, in qualche modo, alle spiegazioni
parola o modo di esprimerla, ci sfugge, o ci erra nel pensiero come indefinita
concomitante ed esplicativa, e la ragione sfugge diffusa nella nebbia dell'infinita correlatività.
disegno, men estensione di genio, e sfugge piuttosto quel piegare piazzoso che piacque al
sotto il guardo de la immensa luce / sfugge l'un mondo: e a berne
altro. -figur. inafferrabile, che sfugge, che si dilegua. d'
, mi è tòsco: ognor mi sfugge il sonno; / o con fantasmi
. cecchi, 9-26: nulla gli sfugge [all'angelico] di quello che intorno
una cassetta di metallo, da cui sfugge con impeto una lamina tagliente che una
uomo ricerca ciò che è piacevole e sfugge ciò che è spiacevole. proverbi toscani
ritroso dentro il cuore, mentre la vita sfugge. -sostant. carducci, iii-15-347
appresso, frittura minuta che troppo facilmente sfugge attraverso le maglie della memoria.
strappa da me / la verità che sfugge agli occhi miei. pea, 11-138:
chiusa e soggetta. -che sfugge, irraggiungibile. rosa, 175:
trovi sopra un veloce veicolo; che sfugge alla vista; che si perde in lontananza
, già volano, già un guardo / sfugge dagli occhi tuoi che i vanni audaci
accosta la gatta ', cioè ognuno sfugge i pericoli; e forse s'intende
avere le fanciulle, quando uno sposatore sfugge loro di mano. -bellezza,
, un getto perenne di forza che sfugge a ogni usato vincolo. -ant
chi ne ha timore, o le sfugge. ginecòforo, agg. medie.
lui di erudizione e di spirito, sfugge le controversie di giuspubblicista, e si accontenta
meschina che son baie, / e sfugge l'acqua sotto alle grondaie. -mettere
il fianco del tamburo e l'acqua sfugge dai fori, raccogliendosi sul fondo del
: non perché un problema sia interminato sfugge dall'esser atto a risolversi. si risolve
la sua realtà / ogni volta mi sfugge e mi porta lontano. / se
che non è percepibile al tatto o sfugge a una chiara percezione dei sensi;
. 2. figur. che sfugge alle capacità d'analisi razionale, che
essere ora di ricuperare quella, e gli sfugge. importanza (ant. importànzia)
voi stesso. -che sfugge ai rigori della legge (un'azione
ad altri. 2. che sfugge ai sensi, non percepito. zeno
della pioggia. 3. che sfugge o è sfuggito all'attenzione, all'osservazione
abbia: conta invece sull'incalcolabile, sfugge alla perfezione stessa. 2.
virtù. govoni, 915: non mi sfugge mai la tua impazienza / di dileguarti
sogno scappa via da ogni parte, ci sfugge. 4. concatenare, collegare
. che non può essere misurato, che sfugge a una valutazione precisa e rigorosa (
vita si ha in prestito solo, via sfugge incompresa. -sostant. b.
contenuto, represso, raffrenato; che sfugge a ogni limitazione, a ogni vincolo
incontestabile realtà presente a cui non si sfugge. = comp. da in-con valore
, ogni moto, che abbia, sfugge per la rotondità l'incontro. 10
uno finalmente sfida l'altro, e questo sfugge rincontro: puossi perciò stimar costui interiormente
più essere regolato o disciplinato; che sfugge alle capacità umane di controllo, di
. che non può essere accertato, che sfugge ogni possibilità di verifica; che non
notizia, un'asserzione); che sfugge a ogni controllo (per lo più con
scopo del suo viaggio. -che sfugge a una chiara percezione; evanescente,
). indelimitàbile, agg. che sfugge a qualsiasi delimitazione. - anche sostant
indenne. -per estens. che sfugge al meritato castigo, impunito.
. 3. per estens. che sfugge a ogni controllo, metastasio, 1-iii-214:
canape è l'infido / piano che sfugge al curvo reno e al po. pascoli
è caratteristico di un fenomeno patologico che sfugge all'apprezzamento diretto per la sua lieve
(superi, insensibilissimo). che sfugge alla percezione dei sensi o dell'intelletto;
all'insensitivo. 2. che sfugge alla percezione dei sensi; impercettibile.
: non perché un problema sia interminato sfugge dall'esser atto a risolversi. bonsanti,
intricato, di tragico nella vita umana gli sfugge. dessi, 7-130: fu durante
, i-3-180: come [la ninfa] sfugge l'amante! / come lo mette
non si riesce a colpire, che sfugge ai colpi. vittorini, 2-200:
negri è irraggiungibile. 4. che sfugge alla comprensione; incomprensibile, misterioso.
incomprensibile. -in partic.: che sfugge alla rappresentazione sensibile. -anche sostant.
proprie di un ente reale; che sfugge a una chiara percezione. -per estens
che non si può ricordare, che sfugge alla memoria. bontempelli, 20-160
giudicate irrisorie. la loro importanza umana sfugge a chi non ne ha mai conosciuto
di canape è l'infido / piano che sfugge al curvo reno e al po.
i cappelli sono d'una finezza che sfugge alla vista. ma il loro insieme forma
pavese, 8-1 io: la donna sfugge, e tenta perennemente di lasciar l'uomo
han credito gnuno, / ognun gli sfugge, ognun fa lepre vecchia. lippi,
: all'occhio nostro in alto / locato sfugge quasi e si nasconde / il mesto
fermar tutto il piede. -che sfugge alla presa perché bagnato o umido.
più lupi trova. -chi sfugge il lupo, incontra il lupo e la
. proverbi toscani, 238: chi sfugge il lupo, incontra il lupo e
splendore. palazzeschi, 1-638: nulla sfugge a lui, del vostro abbigliamento;
posso ci scappo da genova, mi sfugge di mano. -venir meno,
dei mastici s'appanna il lago, sfugge / il sentiero. 2. prodotto
momento della vita spirituale si materializza e sfugge perciò a ogni possibilità di esser conosciuto
su li usci, la verace miseria sfugge facilmente alla vista. monelli, 2-229
tormentarmi da qualche complicato calcolo che mi sfugge. -con uso neutro. tasso
delle forme. -anche: ciò che sfugge, ciò che è diffìcile da percepire
dai limiti dell'esperienza sensibile; che sfugge a ogni possibile verifica sperimentale in quanto
. meteora di piccole dimensioni, che sfugge all'osservazione ottica o radioelettrica in quanto
appresso, frittura minuta che troppo facilmente sfugge, attraverso le maglie della memoria.
ne abbia: conta invece sull'incalcolabile, sfugge alla perfezione stessa. -canone o
volubilissimi perni, ogni moto che abbia sfugge per la rotondità l'incontro. salvini
p. segni, 1-26: tucidide sfugge quasi sempre una certa dilicatezza e morbidezza
crediamo di averla afferrata, allora ci sfugge. gramsci, 1-122: il senso comune
4-205: un romanziere... sfugge a qualsiasi rimprovero, se, per descrivere
il mare che ivi batte senza tormentarla sfugge in su e si sbalza del modo
/ sì che a senso mortai ne sfugge il vero. manzoni, pr. sp
il capitale moderno è un concetto che sfugge a ogni limite di nazionalità, è una
; testo involuto, confuso, che sfugge alle esigenze della logica e della chiarezza
o quel lato, l'intero ci sfugge. -con rima incrociata.
vagheggiare. arducei, iii-2-445: sfugge la fronte, e d'essere /
quando posso ci scappo da genova, mi sfugge di mano. -recipr.
quaglino, 1-89: pur non tutto sfugge / del sogno universo; / forse
su un nome o una parola che sfugge alla memoria e viene ricercata angoscio
non incontrarsi col maestro. lo si sfugge come un leb broso.
20: mentre il possesso della cosa gli sfugge, gli sfugge la padronanza della propria
il possesso della cosa gli sfugge, gli sfugge la padronanza della propria vita.
l'arte il cui parametro assoluto ci sfugge. soldati, 5-94: il numero,
, 7-150: anche se la bella lo sfugge, se vola a paranza con altro
brutto verso torinese [di gozzano] se sfugge un poco al controllo della fattura maliziosa
: il czaro... li sfugge, opponendo li fanti in siti opportuni
attento, acuto, a cui nulla sfugge (rocchio: con riferimento al mito
un po'misterioso dall'infanzia alla puerizia sfugge il più delle volte all'oculatezza,
finalmente sfida l'altro, e questo sfugge l'incontro: puossi perciò stimar costui
testa, verbi grazia, perde e sfugge, la testa si farà più grande.
squisitissima, rara e permalosa, che sfugge la nostra diretta conoscenza. 4
né l'aria può sostener piaga, ma sfugge, né atta è ad infiammarsi,
come questo, con qualche sprazzo che sfugge tra i nuvoli, ho sempre l'
scambiato per lira... gli sfugge e pirla sul pavimento. c.
'naturalezza'che è in noi e ci sfugge. 7. ant. riportato
non morirò. / molta parte di me sfugge al sepolcro. sempre / io moderno
così ignaro di vita sociale che forse ti sfugge scioccamente perché io non creda che vorrebbe
verità, non so come, mi sfugge il tempo... e mi viene
23-70: chiamiamo parco così uno che sfugge le spese soverchie, come uno che sia
l'uno finalmente sfida altro e questo sfugge l'incontro; puossi perciò stimar costui
parole staccate. 2. che sfugge alla norma linguistica o che è da
vita si ha in prestito solo, via sfugge incompresa. pasolini, 18-135: come
prevede / e a tempo ritirandosi lo sfugge. parini, 256: un'alma forte
giudicate irrisorie. la loro importanza umana sfugge a chi non ne ha mai conosciuto la
ideale, quella parte d'infinito che sfugge alle materiali delimitazioni della realtà, prorompe
il provinciale ', il pezzo buono, sfugge all'istantanea del bozzettista. oriani,
d'ampiezza in parte clandestina che perciò sfugge a controlli statistici, non è tanto
prevede / e a tempo ritirandosi lo sfugge. del giudice, 2-114: ci sono
reale, inteso m senso contingente, sfugge allo schizofrenico e la sua azione risulta
[palomar] aveva intenzione di fare gli sfugge dalla memoria; balbetta; ripiega sul
e più semplice del mondo, ci sfugge e non riusciamo mai a scoprirlo.
non l'afferra, ch'ella gli sfugge sempre. pavese, 10-197: quantunque già
/ pur esso tornerà che ora ci sfugge / tra i muri che si fendono
un collegio). montale, 1-108: sfugge 11 chiarore e s'aduna / sovra
, 8-48: qualcosa... sfugge e che pure è nell'aria, la
han credito grumo, / ognun gli sfugge, ognun fa lepre vecchia / e raf-
. i così il ranno bollito a tempo sfugge, / o con il capo o
iii-41: fuggente è quella parte che sfugge all'occhio: non si vede che in
: così il ranno bollito a tempo sfugge. -lavare il capo a qualcuno col
fissità assoluta dei versi 'lenti 'sfugge... al principio del razionalismo universalistico-teo-
5-31: a sinistra, più oltre, sfugge, com'ombra vana del del sereno
giudicate irrisorie. la loro importanza umana sfugge a chi non ne ha mai conosciuto
spontanea. ma lui... sfugge alle pause dilatorie che permettono al conduttore
urla il monte. -che sfugge alle leggi dell'universo (un pianeta)
confronti di un uomo, che gli sfugge (una donna). anonimo,
credibil vendetta. 7. che sfugge al controllo della ragione o della volontà
e di metalli. -che sfugge al controllo dell'uomo (l'energia
sereno che la ami mentre essa gli sfugge. sbarbaro, 1-166: il suo destino
poesia, una sfumatura di cui ci sfugge il pieno significato? nessuno vorrà affermare
alimenti. carducci, ii-8-240: mi sfugge, per pochi momenti per altro, il
volle punito, soggetto, / gli sfugge dal piglio; gli siede a rimpetto,
palomar] aveva intenzione di fare gli sfugge dalla memoria; balbetta; ripiega sul
quella forma non si può ripristinare, sfugge agl'imitatori, non è materiale di
, / e se ritardi ad afferrarla, sfugge. -con riferimento a un sogg.
vanati, sì rivalizzati, che nulla loro sfugge. rivalorizzare, tr. valorizzare
della memoria. e a lui non si sfugge. -genere, categoria.
ha fatto catone come me: rumore sfugge. algarotti, 1-ix-135: parte del
, tutto che non regge, che sfugge legato a questo modo, senza giudizio,
. 3. figur. che sfugge a una definizione (una parola).
un passato perfetto, ma un presente che sfugge nel futuro. 2.
che ivi batte, senza tormentarla, sfugge in su e si sbalza, del modo
unto. baldini, 4-34: non mi sfugge quell'aria di eccessiva dimestichezza con la
si cerca di cogliere, questa cenere che sfugge fra le dita, questi trucioli,
e il suo tema, gli ornamenti sfugge, / ritroso è al canto.
per la città schiva il fango, sfugge i fossi, scansa l'erae, se
che ivi batte, senza tormentarla, sfugge in su e si sbalza, del
di quelli che inseguono la vita che sfugge, un cacciatore dell'inafferrabile, come
se in quel punto la massa ci sfugge di mano, succede un macello ».
, non è come credevo, tutto sfugge, non si arriva mai, non si
per la città schiva il fango, sfugge i fossi, scansa l'erbe,
mini! 2. che sfugge alla presa, che guizza via (anche
mano'o 'mi scivola': chi mi sfugge all'impegno preso, dalla promessa fattami.
prati molli, pozzanghere. -che sfugge alla presa, che guizza via (un
/ e, se ritardi ad afferrarla, sfugge. -affrontare una difficoltà, una
i congri. -figur. che sfugge alla precisa definizione (una parola)
della pendice sdruccioloso era giunto. -che sfugge alla presa; viscido (un'anguilla)
un'agonia della mente; una vita che sfugge dalla sede delle idee. rosmini,
da consentire una determinazione semiologica, e sfugge persino alla conoscenza e alla stessa sensibilità
.]: 'sentinella': lettera che sfugge da una pagina e rimane in piedi sul
finalmente sfida l'altro, e questo sfugge l'incontro; puossi perciò stimar costui
: sono troppo egoista; e mi sfugge... il pensiero che tu non
-che scivola al tocco, che sfugge alla presa. gozzano, ii-932:
i. frugoni, 1-3-180: come sfugge l'amante! / come lo mette in
la moglie non mi piace, mi sfugge e mi disprezza. manzoni, fermo
per la città, schiva il fango, sfugge i fossi, scansa l'erbe.
, men del labbro ardito, / sfugge un incontro che accusar lo puote. bernari
1-xxi-278: ne'suoi scritti filosofici egli sfugge quanto può il discorso diretto. papi
scabro è il suo tema, gli ornamenti sfugge. c. carrà, 433:
... a me non mi sfugge davvero. gozzano, ii-73: il colpo
colei senza liscio, nuda, che sempre sfugge, che svanisce? aleardi, 1-179
/ e se ritardi ad afferrarla, sfugge. -fuggire lontano da qualcuno per evitarne
g. ferrari, 48: nessuna città sfugge all'ira del poeta; se6-ii-642: pur
un romanziere... sfugge a qualsiasi rimprovero se, per descrivere
metà delle sostanze che cadono nelle successioni sfugge a quest'imposta e non si paga
mandò di nascosto in regalo, / sfugge dal grembo alla pia vergine e sdrucciola
da la man ch'è presa dilanguore / sfugge l'anfora e lenta si sprofonda. gozzano
si sprofonda. gozzano, ii-324: sfugge la sabbia tra le dita / stretta nel
uno scossone la bottiglia di sorbara mi sfugge di mano e rotola a terra,
po', e non so quale grido disperato sfugge al suo viso chiuso. emanuelli,
maniera percosso il muro, più tosto sfugge la palla che vi s'appichi.
di quella interminabile via cristina di cui sfugge il fondo allo sguardo, si svolta nel
raffaello. pascoli, 74: muore. sfugge alla morta pupilla / già il bimbo
: - non la vedo più. mi sfugge. appare e dispare come in un
sinisgalli, 8-48: qualcosa... sfugge e che puree nell'aria, la forma
stampatori. d'annunzio, v-1-307: nulla sfugge agli occhi senza tregua attentissimi che la
nella missione inglese un movimento che ci sfugge, ci sono dei preparativi che non capiamo
lettera all'avvocato casentini. me ne sfugge il nome, quindi non oso affidare alla
ai miei studi, il tempo mi sfugge, e mi trovo poi così stanco,
la penna. mazzini, 9-392: mi sfugge il tempo per certi lavori che ho
giorno l'anima delusa / sente che sfugge il meglio della vita. 15
si gira per la via dei singoli bisognie sfugge sempre a se stesso. -sfuggire
colomba: / essa di sghembo gli sfugge. d'annunzio, vii-321: i monti
la vedi? quella nuda, che sempre sfugge e sguizza? - la vedo ora
-occhi di siluratore: a cui non sfugge nulla. barilli, 7-132: dagli
il pittore mantiene quella sinteticità tonale che sfugge al pittoricismo. g. contini,
totalmente estinto. luzi, 2-23: le sfugge dalle labbra un suono / tra il
cosa al di sotto e all'intorno ci sfugge. 39. adesione agli aspetti
vivere in solitudine, ritirato; che sfugge la compagnia dei propri simili. compagni
essere come differenza, apertura, che sfugge al sostanzialismo tradizionale. = deriv
, li speculaha per oggetto ciò che sfugge a ogni tipo di esperienza tori di
perni, ogni moto che abbia, sfugge per la rotondità l'incontro. 11
che sogliono avere le fanciulle quando uno sposatore sfugge loro di mano. svevo,
aria che inganna i non competenti ai quali sfugge che è poi nient'altro che sforzo
necessità. d'annunzio, v-2-44: nulla sfugge al mio sguardo indefesso. gli aspetti
d'ampiezza in parte clandestina che perciò sfugge a controlli statistici, non è tanto
ei carpone infra le gambe / degli altri sfugge le percosse strambe. -con
con qualche strappo e più di un pesce sfugge. -pesca a strascico: quella
sogno scappa via da ogni parte, ci sfugge, trabocca, ci confonde.
comporta un supermonopolio al quale non si sfugge. = comp. dal lat.
vicende. 2. potere che sfugge al controllo dei poteri istituzio
: il temperamento di montale... sfugge per tal via al pericolo d'arbitrio
, scontro 12. che sfugge alla percezione visiva. so. -per
si ha in prestito solo, via sfugge incompresa. g. manganelli, 16-26:
g. contini, 22-237: non si sfugge alla morsa del sillogismo; ma anche
vaneggio? dio mio, la coscienza mi sfugge, mi si perdono i confini della
mare che ivi batte, senza tormentarla sfugge in su. michelini, 423:
comunemente usato sina dalla quale non si sfugge. (1754-1803), anche nell'espressione
un po'misterioso dall'infanzia alla puerizia sfugge il piu delle volte all'oculatezza, alla
, e non so quale grido disperato sfugge al suo viso chiuso. -con
che di nietzsche!) che ai letterati sfugge -tanto che tu stesso non hai capito
sereno che la ami mentre essa gli sfugge; che sorrida ai tanti ricordi come
ci inganna, ci mistifica; ci sfugge come proteo, cambiando ad un tratto la
e sicuro. ghermisce l'occasione, sfugge la trappola con quella prontezza che ha
tagliare il nodo gordiano del veteratóre che sfugge le reti della giustizia non e d'una
. moravia, 18-214: protti mi sfugge, pretti mi scivola tra le dita
, / sì che a senso mortai ne sfugge il vero. pascoli, i-534:
due classi di malattie psichiche, che sfugge all'attribuzione all'una o all'altra sia
malato mentale libero, quello cioè che sfugge al ricovero coatto. custodìbile, agg
. m. -i). persona che sfugge di fronte alla realtà, per lo
deve essere concessa agli 'escapisti': chi sfugge alla vita sfugge all'arte.
agli 'escapisti': chi sfugge alla vita sfugge all'arte. = dall'ingl
funambolescamente, operano in un campo che sfugge sotto ai loro piedi. = comp
16-11: un urlo terribile, feroce, sfugge dalle loro gole. « a morte
solo di mele, questo al critico apocalittico sfugge, senza rimpianti... di
e e. robert angiolini, 48: sfugge la camera dal profumo troppo forte che
contenuto, represso, raffrenato; che sfugge ad ogni limitazione, a ogni vincolo.
che non può essere accertato, che sfugge a ogni possibilità di verifica.
che non ha un'identità precisa; che sfugge a classificazioni. r. nepoti
irraggiungibile bosforo. 2. che sfugge alla comprensione; incomprensibile, misterioso.
la filosofia, che prescinde da ciò che sfugge o non si percepisce nella filosofia.
diverse in quasi tutte le economie capitalistiche, sfugge alle regole dell'economia di mercato e
. il tempo [22-vii-2001]: non sfugge a nessunocheselascienzaèmonoglotta, laletteratura –e, più