cellini, 1-34 (96): mi sforzavo di fare quello che io non potevo
e dei cammini coperti, mentre mi sforzavo di ristabilire continuamente « l'equilibrio laterale
d'annunzio, iv-2-748: mentre mi sforzavo di domare il cavallo impazzato, il cuore
erbacce. moravia, ii-352: io mi sforzavo di strappare un'erbaccia alta e rigogliosa
esse mi chiedeva allora di rompere, mi sforzavo di illuderla, preso affa gola dalla
non ostante fossi debolissimo, pur mi sforzavo di levarmi per non m'infracidire nel letto
uniformarsi. deledda, ii-840: mi sforzavo a mescolarmi alla vita degli altri uomini
553: quanto io potevo al mondo mi sforzavo di dare ordine a cotal bella opera
cavalli. pavese, i-7: mi sforzavo di godere i cespuglietti di geranio fiorito
c. arrighi, 2-18: mi sforzavo di rappresentarmi la vita non tanto brutta
tuo vigore. piovene, 6-205: mi sforzavo anche a quello che non avevo
compagnia. papini, 27-314: mi sforzavo di riaffezionarmi all'innocenza delle cose, all'
soldati, 6-46: mi concentravo. mi sforzavo di ricatturare... sensazioni così
: trattarli sgarbatamente non volevo. mi sforzavo a distrarmi, a scantonare col capo;
attimo. pirandello, 8-606: più mi sforzavo di render chiara la spiegazione e più
dispetto. chiari, 1-ii-45: mi sforzavo, per bene adattarmi all'usanza, di
intervalli. piovene, 6-205: mi sforzavo anche a quello che non avevo fatto
, 6-206: ero io adesso che mi sforzavo a nobilitare antonio, o almeno a
ma tanto amorevolmente che io sempre mi sforzavo di servirla, con tutto che io