. [crusca]: tre volte mi sforzai d'avvinghiare le mani al collo,
. nievo, 605: io mi sforzai a darle ad intendere che essendo ella
parole sue, / ch'i'mi sforzai, carpando appresso lui, / tanto che
le parole sue, / ch'i'mi sforzai carpando appresso lui, / tanto che
xxiv-171: nella politica massima finalmente mi sforzai di condizionare la locuzione secondo che giudicai
quando in fare alla lotta / mi sforzai. dirèndere, intr. con la
lorenzo de'medici, i-35: [mi sforzai] introdurre nella mia fantasia tutti
ovidio volgar., 2-32: mi sforzai tre volte di parlarti, e tre volte
. lorenzo de'medici, i-35: mi sforzai... propormi innanzi agli occhi
m'era infusa, / io mi sforzai guardarla. lorenzino, 136: se ben
indulgente. carducci, ii-8-347: mi sforzai a fare anch'io come tutti facevano
prudenzia m'era infusa, / io mi sforzai guardarla; ma al fin vinto /
sui di lei occhi, e mi sforzai a sorriderle. pascoli, 1074:
macinghi strozzi, 1-513: lei-mattina mi sforzai d'andare alle murate, e parlai co'
4-123: « le ultime volte che mi sforzai di parlare in pubblico », egli
p. levi, 2-145: mi sforzai anche di ingerire e digerire la glicerina
papini, 27-620: col pensiero mi sforzai di spengere in me la vana fantasmagoria dell'
popini, 27-620: col pensiero mi sforzai di spengere in me la vana fantasmagoria
(41): fu allora che mi sforzai, proseguì, rivolgendosi < u nuovo
mio rammaricamento,... mi sforzai di difendere il mio errore, se per
4-123: « le ultime volte che mi sforzai di parlare in pubblico » egli confessò
mio rammaricaménto... sì mi sforzai di difendere il mio errore, se per
società e con la vita, e mi sforzai a fare anch'io come tutti facevano
/ e comenzai de revenir / e me sforzai a dar aya. tavola ritonda,
machiavelli, 1-iii-818: destramente mi sforzai d'entrare a ricercarlo se egli avesse
): « fu allora che mi sforzai », proseguì,... e
è otone. loredano, 120: allora sforzai con empito la porta e le arrivai
/ e comenzai de revenir / e me sforzai delli olmi all'ombra, quando
le parole sue, / ch'i'mi sforzai carpando appresso lui, / tanto che 'l
(41): fu allora che mi sforzai,... fuallora che feci la
cagione de la mia malatia, sì mi sforzai di difendere il mio errore, se
scampo. giuliani, ii-75: mi sforzai di dire: « no, non son
recida. loredano, 120: allora sforzai con empito la porta e le arrivai sopra
, purg., 4-51: 1'mi sforzai carpando appresso lui, / tanto che
le parole sue / ch'i'mi sforzai carpando appresso lui, / tanto che 'l