nella riunione in canonica il parroco aveva sfogato il veleno. s'eran sfogati tutti
l'arco dell'ardente affetto / fu sì sfogato, che 'l parlar discese / inver
arco dell'ardente affetto / fu sì sfogato che il parlar discese / inver lo
sua larghezza o apertura. -arco sfogato, allungato, rialzato: quello la cui
chi aveva delle ragioni, s'era sfogato a dirle. pascoli, 1358:
nella riunione in canonica il parroco aveva sfogato il veleno. s'eran sfogati tutti
ma che mandava un suono così chiaro e sfogato, da farsi sentire benissimo alla distanza
sarei crepato, s'io non mi fusse sfogato. prudenzani, ix-540: marcon dice
poi l'istinto aggressivo e crudele (sfogato fortunatamente sulle lucertole), l'istinto
: meglio che contro i tiranni sarà sfogato il nostro zelo contro l'idea detestabile
del * 21, che tutto avesse sfogato davvero in parole e gesti e arie di
che quando l'avrai detto / serà sfogato il getto. 13. formazione
chi aveva delle ragioni, s'era sfogato a dirle. 10. intr.
innestato a questo ragazzo, non avendo sfogato all'esterno in bolle, né per
: poscia che il dolore fu tanto sfogato che ella potè aver le parole, così
una lanterna nel soffitto su alto, sfogato, le scale che portavano al piano superiore
vie maestre sieno almeno in uno palco sfogato, e coperte, quando fieno compiute
sulla mia strada. ora, mi sono sfogato; abbi pazienza; non ti dar
ripidi, e il quadro non è sfogato né arioso. idem, 1-vii-279: alle
, a guisa del vento, doppo sfogato il primo impeto mancano di violenza nel
onesta e oltracotante di quel motto, sfogato l'animo collo scritto non si ricordasse neppur
caro, 12-i-107: un pergolato di viti sfogato e denso tanto che per l'altezza
al vostro mal l'insufficienza mia, / sfogato, almen sarà minore il duolo.
, ne sono stato contento ch'egli abbi sfogato l'animo suo. tolomei, 136
senza saperlo, [il professore] aveva sfogato in quella scelta una pedagogica libidine di
e ciò affine di lasciarlo sodisfatto d'essersi sfogato, di non esser solo a vedere
piglia. giuliani, i-33: appena sfogato l'inverno, la montagna cade tutta
però la sua scappata, una volta sfogato, pallino se ne tornava alla stalla
come tu vedi, il cielo ornai / sfogato ha la sua rabbia, e già
una volta di più mio fratello ha sfogato il suo odio retrospettivo contro la moglie
buona via. lucini, 4-19: sfogato, passato l'amorazzo, l'incostanza di
l'alba riluce. casti, i-2-168: sfogato il suo desir, l'inglese /
udire il suo gorgheggio limpido di tenore sfogato. -in una raffigurazione pittorica.
del cortile l'entrata e l'antiporto sfogato, non segreto, non malagevole e non
montan ripidi, e il quadro non è sfogato ne arioso. -dritto e snello
, 9-87: il maltempo s'era sfogato. come trinciata in mille pezzi dai
-ulceroso (la scrofola); scoppiato, sfogato (un foruncolo). libro
. 27. placarsi dopo essersi sfogato (l'ira, l'odio).
da quegli schiaffi a tilde in cui aveva sfogato il suo malumore, sorridente, affettuosa
: sarei crepato per certo, s'io sfogato non mi fussi un poco coltaprir cosi
verde. ebbe l'usciuolo e sfogato fu alquanto il puzzo, guardando dentro
per i quali le prime acque avevan sfogato verso la fossa lavezzola. -scolare
e senza vento, doppo mezzogiorno, sfogato 'l calore. segneri, i-366:
resto. giuliani, i-33: appena sfogato l'inverno, la montagna cade tuttaa maremma
, 9-87: il maltempo s'era sfogato. come trinciata in mille pezzi dai
per proverbio: « iomi sono un poco sfogato ». giuglaris, 1-540: una isabella
lasciati e ci era andato e si era sfogato come tutti gli altri su di lei
un mesto impeto di penna ha prorotto e sfogato meco ad un tratto molti suoi sinistri
il cielqualche conforto, / poiché fortuna arà sfogato il fele, / chého visto nave ritornarsi
la sorte, pensava, avrebbe pure sfogato, stanca di perseguitarlo, la sua
come tu vedi, il cielo ornai / sfogato ha la sua rabbia e già l'
non contento d'aver con simili parole sfogato in parte l'animo mio, presi da
cuore. ghislanzoni, 16-207: ho sfogato il mio cuore, versando in quello di
. lei e il giovane avessero davvero sfogato le loro voglie. -appagare sessualmente
spazio a moniglia, 1-iii-551: parlate più sfogato... non ho sentito disposizione
altre verdure, un pergolato ai viti sfogato. vasari, 1-3-182: la chiesa
dove il mar d'ogni intorno era sfogato, quel lor canto, per l'ampiezza
l'orto in altro sito che in sfogato e dilatato da ogni banda.
per il maraviglioso, inatteso, sfogato per ogni verso e amenissimo. botta,
piani montan ripidi e il quadro non è sfogato né arioso. 3. cambiato
23-423: giubbilando e con grido alto e sfogato, / di vittoria naval cantano il
che mandava un suono così chiaro e sfogato da farsi sentire benissimo alla distanza di
rovani, i-439: la voce di soprano sfogato ferisce le orecchie. dossi, 2-i-336
ci passò le orecchie come un soprano sfogato. pirandello, 7-666: da giovane
perché aveva una bellissima voce di soprano sfogato. -che pronuncia le parole in
in porto si ritrove, / poich'è sfogato il gran furor del cielo.
oramai posassono e che il popolo fosse sfogato. sermini, 384: la fioretta mai
buon'ora, elia era calmo e sfogato. -liberato da una passione ardente
de l'ardente affetto / fu sì sfogato che 'l parlar discese / inveri lo segno
ardenti allontanai dal cuore, / più sfogato l'incendio al cuor s'apprese.
vostro mal l'insufficienza mia, / sfogato, almen sarà minore il duolo. emanuetti
. incattivita da un dolore forse mai sfogato. -sentito, sincero (un
lo so, al liberalismo moderno e sfogato questo modo di determinare la capacità politica
crediatemi mutato da neutralista ragionevole a guerrafondaio sfogato sfogato2 (sfogatto), sm
meglio l'orto in altro sito che in sfogato e dilatato da ogni banda e.
. cantoni, 706: un soprano sfogato si affacciò alla porta dell'andito con
: « perché lato / suo muovere è sfogato ». giraldi cinzio, quali
la longanimità ghislanzoni, 16-207: ho sfogato il mio cuore, versando in quello di
, che anche dicono stenditoio: stanzone sfogato e arioso, nel quale la carta soppressata
caro, 12-i-107: un pergolato di viti sfogato e denso tanto che per l'altezza
tavola lunga. l'ambiente fresco, sfogato, suggestivo. soldati, 2-163: l'
, agg. ant. che ha sfogato completamente la propria rabbia, il proprio
di svelenire), agg. che ha sfogato la propria rabbia, la propria tensione
, 1-308: 'tiratoio': vasto stanzone sfogato, vale a dire elevato, aperto,
non felice / saetta o non in lui sfogato sdegno. conti, 98: oh
: ma s'io m'inganno, almen sfogato in parte / avrò quel dolce vario-mesto
vecchio liliarce. ghislanzoni, 16-207: ho sfogato il mio
la famosa 'violinata', e tante volte sfogato il tedio solitario delle nostre abluzioni mattutine
: giubbilando e con grido alto e sfogato / di vittoria naval cantano il viva
rone, lei e il giovane avessero davvero sfogato le loro voglie. -impulso tipico