eco profonda / rauco muggito a lo sferzar de tonda. d. bartoli, 33-137
i brutti modi / e i costumi a sferzar del popolaccio. vallisneri, iii-373:
ira inclemente, / e t'ammirò sferzar destriero algente / cinto dal verno il
/ ed alto colla coda a sferzar tolte / l'aure, vuole al leone
chiesa, 5-177: poi si mise a sferzar l'aria, con un fare così
: bionde valchirie, a voi diletta sferzar de'cavalli, / sovra i nembi
: di pindo i violati onori / sferzar ne'colli suoi sentì già roma / dal
l'ira inclemente / e t'ammirò sferzar destriero algente / cinto dal verno il
e logoro, / che vo tutte sferzar le cerimonie, / che in questo
/ come tenera langue / a lo sferzar de l'aquilon la rosa. g.
mano, con la quale usava di sferzar suo ronzino. domenico da prato,
di rea stagiontira inclemente / e t'ammirò sferzar destriero algente / cinto dal verno il
a mezza man li occhi procaci / sferzar ridendo il roseo corridore. cameroni,
. berchet, 1-46: ad uno sferzar di scudiscio toppa e chiavistello gli si
segni, / ond'aura illustre in me sferzar s'ingegni, / non già fama
i brutti modi / e i costumi a sferzar del popolaccio. martello, 6-i-524:
e logoro, / che vò tutte sferzar le cerimonie / che in questo secol più
: bionde valchirie, a voi diletta sferzar de'cavalli, / sovra i nembi natando