il gaino, il qual si vede sfamato, rivestito e rifatto a suo modo,
suo, e m'ha salvato e sfamato. giustizia: ogni ben fatto è reso
. doni, 3-14: io ho sfamato un gaglioffo due anni non me ne
così mi tratti per averti vestito, sfamato, imparato. -intr. adoperarsi
: fin lo schiavo abietto, / sfamato con le miche del convito, / lungi
fin 10 schiavo abietto, / sfamato con le miche del convito, /
ripasceré), agg. rifocillato, sfamato. chiabrera, 3-14-16: indi,
f. doni, 3-14: io ho sfamato un gaglioffo due anni, non me
bisogno o desiderio di altro cibo; sfamato, sazio (o rimpinzato di cibo)
cibo. - per estens.: sfamato, nutrito, pasciuto. alfieri
sfacciato1. sfacciato1 (ant. sfamato, sfaciato, sfasciato), agg.
inconstanzia di? e busìa / e sfamato non teme desenore / e 'l castigare tien
pochi pani e pochi pesci, avevi sfamato innumerevoli moltitudini. -rifl. sercambi
ritrovò sceriffo alla mensa. si era sfamato. -per simil. concimare.
cne il potere non ti dà, perché sfamato più leggermente n'eschi.
cne il potere non ti dà, perché sfamato più leggermente n'eschi. n.
aretino, 20-256: la sciocca, sfamato di se stessa lo stallone, con
preda, nella quale il guidatore avrebbe sfamato un'altra sua curiosità 9.
garibaldi, 2-45: il mio cadavere avria sfamato alcuni lupi marini, o qualche jakarè