cagion che m'accora e che mi sface / rende immortai la morte. idem,
mio stame, che ogni dì si sface. manzoni, pr. sp.,
/ e non consuma i nostri cori o sface, / benché purghi le voglie impure
e sento ben che 'l cor si sface; / ed allor, quand'egli è
/ e sana il colpo che mia vita sface. savonarola, 5-i-13: dice el
e verace / per lor discorrimento non si sface. 2. svolgimento, decorso
distruggo e disfacio / così come si sface la rosa e lo fiore / quando
d'oro / bianca neve d'april sface e distrugge. -intr. con
suole / cui occulto desio distrugge e sface, / che il suo danno o rossor
/ cum cui rodendo amor il cuor mi sface. canteo, 353: ogni
bel fiume, alor ch'ogni ghiaccio si sface, / tanta falda non diede.
, la cui fiamma il cor mi sface, / se al tuo divin furore il
distruggo e disfacio / così come si sface la rosa e lo fiore / quando
, fuor che di lei, si sface / prima che nella mente giunto sia /
e disfaccio, / così come si sface la rosa e lo fiore / quando la
, e pur s'affligge e sface. campanella, i-64: te, amor
in polve e in fumo per ardor si sface, / così colei che in mezo
cor segreto tutto negli ignei baci si sface. d'annunzio, v-3-51: a formare
d'occulto foco, intanto arde e si sface. tasso, 16-66: mostrando ben
che fia di noi, se non si sface / questa nube importuna, / che
occulto foco, intanto arde e si sface. leopardi, 22-153: in fronte /
/ che in lenti accolta incenerisce e sface / il pesante metal, le selci e
chiari / insieme, e 'l ghiaccio sface, e 'l fango indura. campanella,
, / l'anima amante infievolisce e sface. varano, 1-439: le tue parole
robba, aucide, arde e de- sface, / pergiura e inganna, trade o
: d'invidia quel rio vecchio si sface. pascoli, i-159: la nostra
/ per conducermi al tempo che mi sface. idem, inf., 5-112:
questo raro s'appella lentezza. poi la sface più a suo modo, e ne
dal viso al cui seren noia si sface / scende una dolce e vivida fiammella,
/ quand'ella il tocca subito si sface. bergantini, 1-469: i semi benché
/ per conducermi al tempo che mi sface. petrarca, 53-83: tu marito
crudo il pensier che mi traffigge e sface / colla vista mendace / del ben
4-233: il calore... la sface [la mole] più a suo
, / qual nuvilètto lieve che si sface. leopardi, i-1124: e pur piacevole
contrario nume ira sublime / tosto le sface e le pareghia all'erbe. pindemonte
/ nel cor che disiando ognor si sface. boiardo, 1-7-41: savio imperatore,
/ tanto per la campagna il sol ne sface / che qual sidrac, misac ed
/ come farfalla al lume che la sface. d. veniero, 16: m'
si sconcia grossa, e tal si sface, / e tal, se 'l porta
'l cor, che già tutto si sface / per te, che 'l tieni in
ghiaccio, e l'un l'altro non sface. gemelli careri, 1-iv-58: posato
, / là 've raggio di sol non sface il gelo, / non s'annotta
pace / il tempo, e ognor si sface, / ché del suo immaginar si
chiudano. battista, vi-1-58: si sface in polve ogni tenera etade / e
/ cum cui rodendo amor il cuor mi sface. gelli, 15-i-656: contro a
, / là 've raggio di sol non sface il gelo / u'non s'annotta
nel verso vano l'anima mia si sface. gozzano, ii-192: da quel mattino
raggio / ogni spirto gentil si strugge e sface. moneti, 291: or quel
rimenata, non mia si trita o sface, / ma tiensi al aito come visco
mortale audace / che per giuno si sface. 8. intr. con
: dal viso al cui seren noia si sface / e le fresche erbe co'i suavi
tonda si frange e stritola e si sface, / e di qual ella fu perde
/ anzi m'abbrusa, mi consuma e sface? bembo, iii- 508:
dal viso al cui seren noia si sface / scende una dolce e vivida fiammella,
pur a scolglio: / vostro cor sface, - e face - me gaudente.
forte / de la man su sface / e non si cura perch'io mi
ronciglio, / scommette, taglia, sface, / né lascia sterpo in pace.
ché tal si sconcia grossa e tal si sface / e tal, se 'l porta,
core, / l'anima amante infievolisce e sface. c. i. frugoni
mente / senon la move, intenerisce e sface, / de le lagrime mie tonda
quel ch'io fuggo e che mi sface, / e 'l mio nimico assai più
: per quella via in contraro si sface / cosa per qual si face, /
del gran dario la reggia avvampa e sface. bontempelli, ii-775: tutto il giorno
il foco infernal, ch'arde e non sface, / e che più acceso men
: là 've l'ardente dì la terra sface / stia sempre ignudo. giuliani,
contrario nume ira sublime / tosto le sface e le pareghia alterbe. 3
, e l'un l'altro non sface. soderini, iii-35: li [alberi
questo raro s'appella lentezza. poi la sface più a suo modo, e ne
, / che in lenti accolta incenerisce e sface / -rifl. il pesante metal
quand'ella il tocca, subito si sface. ghirardacci, 3-182: tanto s'inalzarono
, / giace candida brina e non si sface, / così il tuo cor ghiacciato
/ per conducermi al tempo che mi sface. giovan matteo di meglio, lxxxviii-ii-146:
/ come farfalla al lume che la sface. giraldi cinzio, iii-4-16: per lo
cagione è ch'egli ne strugge e sface. zinano, 24-24: corre, o
, / soccorre amici, i suoi nemici sface. -con uso enfatico: fare
tanto per la campagna il sol ne sface / che, qual sidrac, misac
gelosia, ch'ogni speme ancide e sface. c. gonzaga, i-96:
neve al solee nebbia al vento, / sface la noia altrui, sgombra il tormento?
se il tempo edace / non strugge e sface / sì bell'ar- dor.
mente / se nonla move, intenerisce e sface / de le lagrime mie l'onda
, ardo, piango, e chi mi sface / sempre m'è inanzi per mia
scontenta / questa mia vita che tanto me sface. tinucci, 2-49: 1'non
mi stilla un sudor ghiaccio che mi sface, / e trasforma le vene in calda
/ con un ardente nodo che mi sface, / e, quanto più cogno-
drieto a quel ch'io fuggo e chemi sface, / e 'l mio nimico assai più
la gran beltà di colei che mi sface. boterò, 11-188: cosa al mondo
tutto 'l resto tormenta 'l cuor e sface. accetto, 58: parlate, amiche
non basto a dir quel che mi sface. filicaia, 2-1-170: ah fosse il
/ crudo il pensier che mi trafigge e sface / colla vista mendace / del ben
poterti udire / con varia fiamma parimente sface. -far provare un godimento così
cesarotti, 1-xxxii-275: ah qual piacer mi sface! 8. mandare in rovina
argoglio mette guerra, / tutta gente sface. giovanni da modena, xxxix-i-145: or
questo è il mal che lo distrugge e sface. -far decadere da una carica
, / qual nuviletto lieve che si sface. saba, 5-340: sognavo, al
che fia di noi, se non si sface / questa nube importuna / che 'l
rimenata, non mai si trita o sface, / ma tiensi al dito come visco
scherzando sotto i piedi il giel si sface: / cade fra tonde rapide e
per poco o lo stropicci, si sface subito e si discioglie in brenaelli!
in polve e in fumo per ardor si sface. marino, 1-12-139: ad infermarsi
/ poich'ogni misto si corrompe e sface; / ma perché più perfetta è la
). bonagiunta, lxiii-76: si sface la rosa e lo fiore / quando
tal si sconcia grossa, e tal si sface / e tal, se 'l porta
che l'età nel suo languor si sface, / né de'cavi oricalchi i
pace / a dubbioa dubbio il vivere si sface. 15. diminuire di luminosità
/ tanto che 'l mesto core entro se sface. giusto de'conti, i-64:
sono / nel cor che disiando ognor si sface. canteo, 57: un'alma
d'occulto foco, intanto arde e si sface. g. stampa, 25
, e di gioia e di desir si sface, / gli occhi fiso volgendo e
audace, / che per giuno si sface. tommaseo, 2-ii-345: son legata daitormenti
daitormenti, / il mio cuor tutto si sface. -lasciarsi travolgere dalla paura o dal
e verace / per lor discorrimento non si sface. aretino, 14-99: divenne qual
1-8-15: d'invidia quel rio vecchio si sface. cesareo, 1-31: so che
il tempo, e ognor si sface, / ché del suo immaginar si
/ la notte inanzi non così si sface / disegnando tra sé botte sicure, /
invidia pur, che in suo livor si sface, / spesso a biasimarla arditamente piglia
b. arienti, lxv-60: ormai si sface il cor per doglia in pianto /
accende in fiamme e in lacrime si sface. tesauro, 2-ii-210: cesare, mirando
/ ché maraviglia è più che non se sface / il cor in tutto d'alegreza
in sen pur ti stringo, ecco si sface / l'anima per dolcezza e si
viso al cui se- ren noia si sface / scende una dolce e vivida fiammella,
corrente di moda risveglia in si sface per farci vedere de'suoi miracoli, e
bargagli, 4-254: il cuor nostro si sface / di porre in opra 2. che
pace / il tempo, e ognor si sface. a. bonciani, lxxxviii-i-323:
urti per poco o lo stropicci, si sface subito e si discioglie in brandelli
, bonagiunta, xii-1-359: si sface / la rosa e lo fiore, /
il mio stame, che ogni dì si sface. guerrazzi, iv-100: per me
mi stilla un sudor ghiaccio che mi sface. guarini, 98: una fanciulla /
d'occulto foco, intanto arde e si sface. crudeli, 2-88: la faretra
per poco, o lo stropicci, si sface subito e si discioglie in brendelli!
/ ogni spirto gentil si strugge e sface, / che, da te fatto antiveduto
/ tanto per la campagna il sol ne sface / che qual sidrac, misac ed
un sospiro, onde il mio cor si sface, / di mia vita trarrò l'
d'occulto foco, intanto arde e si sface. alfieri, 1-169: componeasi un