ad acquistar fama di giudice integro e severissimo. manzoni, 935: possa l'utilissima
figur. bacchetti, ii-51: severissimo predicatore e confessore, oltre al pivetta
dir bugie per civiltà, e sono severissimo e fastidioso giudicatore, perché ho idee
approvò, ma eziandio socrate uomo peraltro severissimo, pervenuto già alla canicie dell'ultima età
catonato, sm. letter. ufficio di severissimo censore. carducci, i-665:
, 18-2-438: mandarono i signori otto un severissimo bando, che chimiche si fosse.
e parziali biasimi aspri in un giudizio severissimo sul carattere, secondo il censore,
ne'propri critico perspicace, punitore severissimo. compassióne, sf. pena
, nei propri critico perspicace, punitore severissimo. c. i. frugoni, 697
ne * propri critico perspicace, punitore severissimo. fiacchi, 180: o critico
coscienza, non volle benefici curati; fu severissimo, e alieno da ogni pompa e
coscienza, non volle benefici curati; fu severissimo, e alieno da ogni pompa e
frammetterebbe più che un cenno di quel severissimo imperatore. segneri, ii-42: quanta
mai deluse leggi queste cose hanno immancabilmente severissimo gastigo. delusóre (anche deluditóre)
da critico, e che io faccia da severissimo accademico della crusca. muratori, 7-ii-404
che in conformità de rescommunica facesse un severissimo editto con publica grida. leti,
l'essere disprezzante, non curante, severissimo, esigente, incontentabile, intollerante ec.
di paura mescolate. -durissimo, severissimo (un castigo, una pena)
. giordani, ii-81: francesco milizia, severissimo e costante riprenditore d'ogni abuso,
perocché sarà giudicio sottilissimo, generalissimo e severissimo. dante, conv., ii-x-7:
. salvini, 2-144: quegli che era severissimo in se medesimo...,
... come era nell'altre cose severissimo, era nel- l'indulgènzia e nell'
pisa, 1-119: in mantenere iustizia era severissimo punitore. boiardo, 1-3-25: ma
: che direbbe dante, il legislatore severissimo della canzone,... se potesse
scusa nel tribunale di dio, giudice severissimo, implacabile degli odi coperti. algarotti
alfonso che era ed amava apparire mantenitor severissimo delle leggi, lasciò questa volta che
suo commercio per via di un interdetto severissimo, e tutto volgerlo a qualche altra città
, che, come era nell'altre cose severissimo, era nell indulgenzia e nell'
ed è singolare il fatto che il severissimo 'giornale storico della letteratura italiana '
anni l'acre ingegno di francesco milizia, severissimo e costante riprenditore d'ogni abuso,
somma lode nell'orpellamento d'un biasimo severissimo e dispettoso. f. f. frugoni
serve. carducci, iii-12-259: quel severissimo moralista di scuola foscoliana, che è
(587): v'era ordine severissimo di non lasciar entrare persona senza bulletta
argomenta... che dante, altrimenti severissimo, verso costoro fusse così pio,
saffo ed altri lirici (trattone il severissimo pindaro), conoscerai che questo affetto
alla plebe, quanto fu l'orazione del severissimo console. io. che si rivolge
, 1-119: in mantenere iustizia era severissimo punitore, ed in mantenere l'opere
2-1254: celere metello fu ancor egli severissimo punitore della disonesta intenzione, perché.
alla plebe quanto fu l'orazione del severissimo console. campofregoso, 1-57: chi alcun
l'acre ingegno di francesco milizia, severissimo e costante riprenditore d'ogni abuso.
a napoli al re, il quale, severissimo per natura, rincrudelito maggiormente dal sospetto
l'acre ingegno di francesco milizia, severissimo e costante riprenditore d'ogni abuso,
e non degna di riso, ma di severissimo castigo, e per conseguente non atta
l'abito, come anco per tema del severissimo castigo che lor dai superiori vien dato
e poi dargli, in vece di severissimo gastigo, femminil perdono. con questo
: persona sulla quale si appunta un severissimo giudizio morale. bernari, 3-172
sevèro, agg. (superi, severissimo). che nell'eser- citare la
perocché sarà giudicio suttilissimo, generalissimo e severissimo. dante, inf, 24-119: oh
me sieno capitate in mano a voi, severissimo e giudicio- sissimo censore. carducci,
landò, 1-52: trasea, stoico severissimo, fu il primo che mangiasse la
g. bragaccia, i-ded.: fu severissimo negli editti degli ordini necessari, benché
mediocrismo e vigliaccheria. moretti, i-97: severissimo il tradizionalismo materno quando doveva soltanto nominare