/ non di uguaglianza, di comun servaggio. 2. riunito, raccolto;
esigli e lunghi affanni / e di servaggio all'odiata soma / volenteroso il prode
la liberazione di un individuo dal servaggio della gleba, sia quella di
morire alla battaglia, che vivere in servaggio. boccaccio, i-175: il peggio
popoli aveano corse le stesse sorti di servaggio, e d'avvilimento: tutti i popoli
a riconfermare su la loro patria il servaggio. leopardi, 23-22: ed
ch'era in italia un suol senza servaggio / ch'ivi slegato ancor vegliava un brando
questo è quello che pinge / molti in servaggio; e s'alcun si difende,
con la lussuria / la strage il servaggio e la fame. vittorini, 1-51:
poic'ha di tal carcere ventura, / servaggio apprezza, e libertà non cura.
. gioberti, ii-211: il servaggio e lo stato castale vennero aboliti
m. villani, 1-51: liberò di servaggio mille cristiani, e misegli a cavallo
mio: pena ne avemmo / il servaggio comune. colletta, i-246: il clero
condirti a tua posta, o indolente servaggio! io diceva -tu sei pur sempre
papa] pensato trarre santa chiesa di servaggio. iacopone, 15-7: o'eri
= comp. da con e servaggio (v.). conservagióne
, con la lussuria / la strage il servaggio e la fame. 3. tr
, imparate almeno le prime creanze del servaggio. panzini, ii-737: era l'
[d'amore] ventura, / servaggio apprezza, e libertà non cura. d
18: quando al giogo d'estranio servaggio / niun de'greci curvava il pensiero
cessato il disonesto oltraggio / del deforme servaggio. carducci, ii-7-304: e come hai
lor terre, di vile e di laido servaggio. bibbia volgar., ii-549
., 3-47: diliberati di questo pessimo servaggio coll'aiuto di dio. giovanni da
che per dio gli traesse di servaggio. dante, par., 22-83:
pascoli, ii-1247: il cammino e il servaggio sono verso la contemplazione, ma non
pascoli, ii-1247: il cammino e il servaggio sono verso la contemplazione, ma
e sempre dissuonarono da coteste dottrine di servaggio predicate in nome del cielo. leopardi
, agg. / molti in servaggio; e s'alcun si difende, /
dolente / grido uscì del tuo lungo servaggio, /... / non c'
le tenne / umil la testa fra servaggio e morte? leopardi, 16-102: serena
non fu, quanto ella di servaggio liberandosi ha potuto intendere a ragionare donnescamente
tenerume / che in noi doppia il servaggio in cui si nasce, / pur troppo
dolente / grido uscì del tuo lungo servaggio; / dove ancor dell'umano lignaggio /
poerio, vi-318: gloria ne fruttò servaggio, / ché l'emule cittadi ebbero
: ed è più o meno grave il servaggio, secondo che maggiore o minore persiste
/ sopra il fasto viril, rompi il servaggio / tu del più deboi sesso,
oppresse lacerate e smorte, / fucina di servaggio ove ritorte / ad ogni gente tirannia
ghibellina, che in due secoli di servaggio avea fermentato e ricoperto di muffe tutta la
: vadasene, fiacchi il legame del servaggio. 5. indebolire (l'
le tenne / umil la testa fra servaggio e morte? mamiani, 1-3:
: pare che i tanti secoli di servaggio abbiano lasciato un fondime nauseante nell'animo
per grazia e per vertude, del servaggio del diavolo. andrea da barberino,
, e volentieri schifano lo giovo del servaggio. bartolomeo da s. c.
le tenne / umil la testa fra servaggio e morte? d'annunzio, iii-1-13:
che intende di riscattare col sangue il servaggio della sua terra. bocchelli, 10-125
beltà, ch'avviva i cori, / servaggio fan le gerarchie divine. gioberti,
,... al giogo amarissimo del servaggio straniero, mi sembra, signore ufficiale
di morire alla battaglia che vivere in servaggio. e. cecchi, 5-271: come
8-38: nato e cresciuto a rio servaggio in seno, / pur dire osai
.. fate che la storia del servaggio e dell'idiotismo dei secoli barbari,
: perduti nelle stolide o viziose abitudini del servaggio, direte, iloti avvinazzati d'europa
l'aspre catene / de l'iniquo servaggio e queirimmondo / non mi vedrà più
/ e maledice al giorno che rimena il servaggio. d'annunzio, iii-1-534: fammi
mazzini, 1-273: le abitudini del servaggio sono immedesimate con noi, e ci trascinano
d'annunzio, v-1-489: di contro al servaggio straniero s'infiammò la visione magnifica del
bini, 1-138: nel seicento il servaggio ingagliardì per abitudini. -aggravarsi (
più lungo tempo nella condizione d'inerte servaggio..., la lingua nuova
bini, 1-138: nel seicento il servaggio ingagliardì per abitudini, e..
, / che in noi doppia il servaggio in cui si nasce, / pur troppo
si veggono appiè del trono in un col servaggio nel fango buttate. cesari, 6-281
per un guardar, dimora al suo servaggio. fiore, 47-4: ragion si parte
oppresse lacerate e smorte, / fucina di servaggio ove ritorte / ad ogni gente tirannia
tu se'vii serva, è il tuo servaggio / (non ti lagnar) giustizia,
italia, o patria: nei crucci del servaggio piacque ripensarti in atto di liberare dai
israello il già aspettato / liberatore del servaggio ebreo, / anzi il rettor del
di schiavitù, di servitù, di servaggio, ecc. (con riferimento alle
movo le piante, / ch'ai rio servaggio mi richiama amante / co'lacci un
dal peccato, dalla morte e dal servaggio verso le potenze di questo mondo,
tuttora in licenza, degenera finalmente in servaggio. lambruschini, 4-45: la politica
dolente / grido uscì del tuo lungo servaggio: / dove ancor dell'umano lignaggio /
somma dei secoli, tra dominio e servaggio. ogni stirpe era morchia di macine
/ è tempo ornai che il mio servaggio cesse / e, se tua man legommi
può chiedere se la corte non sia servaggio; se essa non tomi malagevole al
erano in vigore la schiavitù o il servaggio. - anche sostant. giamboni
schiavitù o con riferimento a situazioni di servaggio economico-sociale, di soggezione politica, ecc
, o con riferimento a situazioni di servaggio socio-economico o di soggezione politica: affrancamento
nomade della marcia e fetida arte del servaggio italiano. comisso, 17-82: è
tenerume, / che in noi doppia il servaggio in cui si nasce, / pur
: non si maritan, no, servaggio e leggi. montanelli, 218: l'
lacerate e smorte, / fucina di servaggio ove ritorte / ad ogni gente tirannia martella
quella filosofia: vi è sotto il servaggio. carducci, iii-5-253: vilmente provocato risponde
n. 46. — menare in servaggio: v. servaggio. — menare
— menare in servaggio: v. servaggio. — menare i piedi: v
nomade della marcia e fetida arte del servaggio italiano. soffici, v-1-342: certi
suo orgoglio si sottometteva il menipossente dal servaggio. fra giordano, 5-182: quando venne
lasso, s'io franco mettomi a servaggio. dante, v-5: se lippo amico
fra il simbolo di diciannove secoli di servaggio e di oscurantismo (e indicò la
veggono appiè del trono in un col servaggio nel fango buttate. foscolo, 1-168
votivo. / questo model del mio servaggio orrendo / con l'alma, non col
essere ciò che il cattolicismo e il servaggio l'han fatta, un paese di
ci hanno tenuto per trecento anni nel servaggio e nell'avvilimento. amari, i-1-x
tutta sommisi, ohimè lasso, al servaggio / de'vizi miei, non dio,
mazzini, 1-387: trecento anni di muto servaggio distesero la loro ombra sulle nostre contrade
poi per piacer mi strinsi in suo servaggio. monte, xxxv-1-461: donna, in
nomade della marcia e fetida arte del servaggio italiano. fucini, 728: nell'agosto
. poerio, 3-72: quindi il servaggio, ed a noi grava il collo /
scusabile colui che, essendo nato in servaggio, ardisce pure proporsi un così alto
segni, 2-10: come caparra dell'umilissimo servaggio che, unito in nodo di fedeltà
nuova italia, i vizi dell'antico servaggio: ingratitudine e obblio? 5
] se'vii serva, è il tuo servaggio / (non ti lagnar) giustizia
maledice al giorno che rimena il servaggio. dossi, 1-ii-674: l'ope
abbiatela e siate grandi. il vostro servaggio dura da più di tre secoli: insistete
dovranno poi essere la corruzione e il servaggio. bersezio, 289: in
di classi feudali e persistenti forme di servaggio, e a levarsi di su le
, lx-i- 153: ogni minimo servaggio di sigismondo prestato ad erminia era gigante
, fra il simbolo di diciannove secoli di servaggio e di oscurantismo (e indicò la
pace è una tranquilla libertà; il servaggio è dei mali tutti l'estremo. romagnosi
sperimenti, nessuna idea di padronaggio e servaggio, e quindi non avrebbe né compresa
sé mi trasse. -affrancare dal servaggio amoroso. giacomo da lentini o guido
di giovani uomini fuorono presi e menati in servaggio. libro della natura degli animali,
il castello, / bellaccoglienza trarrà'di servaggio. a. pucci, 3-3-17: da
] con accettare apertamente in che orrendo servaggio e povertà fosse venuto il reame,
specie medievali) caratterizzate da schiavitù, servaggio, ecc.; e, per
tuttora in licenza, degenera finalmente in servaggio, come il regnar d'un solo,
i beni. guittone, xxvi-28: e servaggio alcun, lasso, peggiore,
che ogni anno di più passato quetamente in servaggio v'aggrava sul collo,..
questo è quello che pinge / molti in servaggio. idem, inf., 27-106
storia di diciotto secoli. dominio e servaggio, patriziato e plebeianismo, aristocrazia e popolo
tirannia le tenne / umil la testa fra servaggio e morte? amari, 1-i-129:
... che gli rammentano il suo servaggio e la sua degradazione, oh!
e di quel marchio / onde il servaggio li grava fan pompa, / maledizion di
franco di mia potestate / ed a servaggio tolto ogni cagioni. buonaccorso da montemagno
chiamati non solamente que'che in vero servaggio si ritrovavano, ma quegli ancora i quali
ix] mortifero e mortale in mezzo al servaggio e alla bassezza della patria, a
i nuovi principati e di contro al servaggio straniero s'infiammò fa visione magnifica del
: v'emancipaste dalla schiavitù, dal servaggio: perché non v'emancipereste dal gioco
d'aviso: / vedreste prisome di tal servaggio, / per la qual donna mai
israello il già aspettato / liberatore del servaggio ebreo, / anzi il rettor del mondo
vostre generose beneficenze, che liberarono di servaggio i nostri cittadini e ne ridonarono le
o della schiavitù alla medievale o del servaggio e alla moderna capitalistica o del salariato,
m. villani, 4-39: fu in servaggio l'animo imperiale alla
linguaggio / ravvisa la sordida / prontezza al servaggio, / l'ignavia, la boria
in tribunal sovrano, / decreta altrui servaggio, altrui domino / col gran giudicio,
propagatori nei molti che l'ira del servaggio, la forza o la viltà traevano fuor
servire la nostra gioventù a puntello del nostro servaggio. de sanctis, ii-15-373: questi
cui regna il fato, e altinfelice / servaggio ed all'immobile / ozio e alle
ogni anno di più passato quetamente in servaggio v'aggrava sul collo, indifferenti all'
/ e maledice al giorno che rimena il servaggio. tronconi, 9-52: clorinda.
lasso, s'io franco mettomi a servaggio, / abiendo pena e tutor radopiando,
seto... per liberarsi unicamente dal servaggio della religione, quando da altro freno
questo è quello che pinge / molti in servaggio. albertano volgar., ii-61:
tu se'vii serva, è il tuo servaggio / (non ti lagnar) giustizia
). pallavicino, 1-377: questo servaggio della donna non è tirannico ma giusto
nuova italia, i vizi dell'antico servaggio; ingratitudine e obblio?
sol, le stelle, / se con servaggio vile avesser tutti / la terra a
e maledice al giorno che rimena il servaggio. bettini, 1-88: stamane m'
vecchie, putride, profondissime ulcere del servaggio, le quali, rinsanguiate nel bollore
: io son sì stanco sotto 'l rio servaggio / d'inculti studi e di barbariche
avessimo vinto, quando invece ripiombammo in servaggio peggiore dell'antico.
qual branco di comperi armenti / al servaggio tedesco tradì? -per simil.
non abbiamo più lena da repulsare il servaggio intellettuale che i padri nostri del cinque
il cui sangue riscattava l'italia da lungo servaggio, e per sempre!
primi anni, ed insofferente del suo servaggio, io bramavo ardentemente iniziarmi nei misteri
/ perché i sanesi avie messo in servaggio, / più di sedicimila fiorin d'oro
, è proprio volerla appena snebbiata dal servaggio e fulgente di libertà rituffar e spietatamente
cavalier a terra, sciolto dal primiero servaggio, vittorioso trionfa. -rompere la battaglia
annunzio, iii-2-242: abolito è il servaggio degli iddii? / uomo, attesta che
garibaldi, 1-366: le macchie del servaggio e le rughe della miseria il popolo
con la lussuria / la strage il servaggio e la fame. c. levi,
nel linguaggio marxiano, a schiavitù e servaggio. c. caperò,
con le tre età della schiavitù, del servaggio e del salariato, finché si riguadagnerà
: v'emancipaste dalla schiavitù, dal servaggio; perché non v'emancipereste dal giogo
lasso, s'io franco mettomi a servaggio, / abiendo pena e tutor radopiando,
: si può chiedere se la corte sia servaggio; se essa non tomi malagevole al
mortai mi resta / che un misero servaggio. colletta, i-273: la fortuna non
/ e maledice al giorno che rimena il servaggio. c. boito, 351
di sbranarsi fra loro si riposarono nel servaggio, perdettero la libertà del pensiero.
pensassero all'italia, che fremessero del servaggio straniero,... erano in
in particolare l'emancipazione del proletariato dal servaggio del capitalismo, non si conseguono mercé
la famiglia e con tutto lo schiavesco servaggio. 2. per estens. servile
sedendo in tribunal sovrano / decreta altrui servaggio, altrui domino / col gran giudicio,
italiani non abbiam più lena da repulsare il servaggio intellettuale che i padri nostri del cinque
quel che morì per trarne di servaggio / mercé n'avrà per lo cam-
di seminar la repubblica per mietere il servaggio de'loro compatrioti. tarchetti, 6-i-338
da semis 'metà') 'quasi'e da servaggio (v.). torio)
serbare. serbàggio, v. servaggio. serbaménto, sm. letter
tu se'vii serva, è il tuo servaggio / (non ti lagnar) giustizia
serva grossa, non di laido servaggio. g. villani, iv-9-79: meglio
morire a la battaglia che vivere in servaggio. a. pucci, -spreg
non era in i sanesi avìe messo in servaggio, / più di sedicimila fiorin casa
: dev'estemiate non questa città in servaggio de'nostri nimici si sere stata
resina. no sempre co 'l nostro servaggio. botta, 5-131: era [
gione degli uni e degli altri in durissimo servaggio. man ciro di pers
dolente / grido uscì del tuo lungo servaggio. carducci, iii-1-508: questo vile or
castello, / bellac- coglienza trarà'di servaggio. latini volgar., 1-68: allora
tometteano lo più fievile nel giovo del servaggio, ei convenia a fine forsa che
pulcelle furono violate villanamenteda'seracini e menate in servaggio. a. pucci, cent.,
/ ne menò molti pregio- ni in servaggio. testi fiorentini, 210: non ci
con le tre età della schiavitù, del servaggio e del salariato. bacchetti, 2-50
modo di coltivare i campi fosse il servaggio della gleba. 3. stato
. petrarca, i-4-137: vidi a qual servaggio et a qual in difensione di
per forza dentro alle mura e menati in servaggio. lupis, 3-287: il vascello
ad assaggiare i primi bocconi del loro servaggio con un tozzo di biscotto e con
semplice acqua. cesarotti, 1-ix-84: da servaggio indegno / non fosti [ettore]
esigli e lunghi affanni / e di servaggio all'odiata soma / volenteroso il prode
/ e maledice al giorno che rimena il servaggio. -servizio prestato da domestici.
assai bene di vitto e vestito e servaggio. -cattività di un animale.
alla libertà, non contaminata ancora dal servaggio. 2. stor. dir
servitù della gleba (anche nelle espressioni servaggio barbarico o della gleba).
sottentrò la seconda, che è il servaggio barbarico, ossia la servitù della gleba.
qual branco ai comperi armenti / al servaggio tedesco tradì? savinio, 2-160:
mezzo secolo appena la grecia siera liberata dal servaggio ottomano. -supina sottomissione, servilismo
la corte fu culla e poi albergo del servaggio: nacque il servire col corteggiare.
aveva a schifo così abbietta maniera di servaggio. guerrazzi, 6-339: questo è
, 6-339: questo è tempo di servaggio e di cuori inariditi. 4
uomo. pallavicino, 1-377: questo servaggio della donna non ètirannico ma giusto, essendo
: per piacer mi strinsi in suo servaggio, / und'ò greve dannaggio, /
rida / ivi è pianto, dolor, servaggio e morte. bruni, 118
bruni, 118: al rio servaggio mi richiama amante / co'lacci un
/ di quella dolce somiglianza un lungo / servaggio ed aspro a tollerar condotto. papini
ubedire fermiam lo coraggio / e mantegnàn servaggio / a quella che ci tène in
tutta sommisi, ohimè lasso, al servaggio / de'vizi miei. dante,
è quello che pinge / molti in servaggio; e s'alcun si difende, /
che dilibera l'anima di troppo grande servaggio: cioè dal servaggio del ventre.
di troppo grande servaggio: cioè dal servaggio del ventre. trattato del ben vivere,
per grazia e per vertude, del servaggio del diavolo e del peccato. bembo
, che è l'animo, dal servaggio degli appetiti liberata, regge la men buona
, di nostra franchezza o di nostro servaggio. -costrizione dell'anima nel corpo
l'anima, quand'ella sarà liberata del servaggio del corpo. = dal fr.
schiavitù sottentrò la seconda, che è il servaggio barbarico, ossia la servitù della gleba
peccati capitali: il doppio settennato del servaggio di quel novello servo della grazia o
li animi si sentivano sgomenti pensando al lungo servaggio che forse ci attendeva, come se
sanza pericolo. doppia il servaggio in cui si nasce, / pur troppo
cui dal medesimo apostolo ella è chiamata servaggio d'idoli. foscolo, ix-1-253:
terra e di cielo lo signoràggio / divimpassa servaggio; / e tra i servi di dio
elaborato nel silenzio di tre secoli di servaggio comune e perquasi trenta anni d'apostolato assiduo
è che dilibera l'anima di troppo grande servaggio: cioè dal servaggio del ventre,
di troppo grande servaggio: cioè dal servaggio del ventre, che li ghiottoni e li
prevaricazioni e taglieggiamenti, da oppressione e servaggio. -in partic.: ricondurre a
esigli e lunghi affanni / e di servaggio all'odiata soma / volenteroso il prode animo
linguaggio / ravvisa la sordida / prontezza al servaggio, / l'ignavia, la boria
, in sospirar comandi, / duro servaggio ad infedel favore. chiari, 1-iii-157:
l'ascesa al monte, dopo il servaggio di sette anni e sette, dopo
in tribunal sovrano, / decreta altrui servaggio, altrui domino / col gran giudicio
ingorde / di libertà più ria chelo servaggio; / anime stolte, svergognate e lorde
mia patria infelice, pei secoli di servaggio che la contristano, pei tormenti sofferti da'
, / che in noi doppia il servaggio in cui si nasce, / pur troppo
il dritto rende: / da quel servaggio acerbo, / fatto tua carne il
per chi s'è tanto assuefatto al servaggio da separarsene in lacrime? -far versare
.. non valsero a scuotere il servaggio e sprigionare l'ingegno. ascoli,
orma stampar. mazzini, 2-197: il servaggio ha stampato profondo il suo solco sulla
quella filosofia: vi è sotto il servaggio. tenca, 1-141: ora vuol strapparsi
. garibaldi, 2-197: si suggellava il servaggio della povera lombardia. saba, 7-115
adimari, 116: chiamò legame di servaggio acerbo / della grazia superna il don soave
, 597: a svecchiarci dal cancro del servaggio austriaco vuoisi una intera generazione.
che una meta: / da turpe servaggio le genti francar. d'annunzio,
, / che in noi doppia il servaggio in cui si nasce, / pur troppo
amare tralorda e travillana morte che tranetto servaggio. = comp. dal lat.
meglio amare tralorda etravillana morte, che tranetto servaggio. = comp. dal lat.
si trascinavano nelle superstizioni, dormivano nel servaggio quando noi, coi nostri comuni consegnavamo
amare tralorda e travillana morte che travetto servaggio. = comp. dal lai
nemici non trionferanno sempre co 'l nostro servaggio, né sempre rideranno del nostro pianto
/ per accoglier cortese / rumile tuo servaggio. d'annunzio, i-46: fra le
busone da gubbio, 1-228: giuseppe al servaggio d'ero- de venne in grazia,
per grazia e per vertude, del servaggio del diavolo e del peccato; che
sarebbe, essendo nato sotto la legge del servaggio o villanaggio (com'essi lo chiamano
tiperaro, / e poi gliene menarono in servaggio, / e la città disfecero,