, i-497: è vero che a volte serro il nodo un po'troppo: e
, iii-1-796: vedi, non io lo serro / e non io tei diniego /
che tu vuoi, l'armadio non lo serro. proverbi toscani, 365: digerisce
mi congedo dal burattinaio... serro l'uscio. ricopro le fantine con qualche
/ e rodere il ferro / difficile quando serro / la rapidità focace / pe'solitarii
indizio. michelangelo, i-105: qui serro il braccio e suo beltà divina,
stien famati, ch'io concludo e serro / che magero vai nulla. bellincioni,
della publicazione della lega, e però serro il mazo e mando via la staffecta
. d'annunzio, v-2-68: mi serro contro un olivo scarnito e nervuto come
figlio, / quali in petto li serro, i miei pensieri. / or
] peanités, il cui color vi serro, / è buona a ingravidar, se
quarantotto, ma io a buon conto serro il bestiame, finché tira quest'aria.
/ perch'eo gran canzon faccio e serro motti / e nulla fiata tutti / locar
, 9-171: io 'ntrepido e forte / serro lor [alle serpi] con quest'
di ferro, / questo nel cor te serro, / fa che tu sie in
: io 'ntrepido e forte / serro lor [serpi] con quest'ugna ambe
9-171: io 'ntrepido e forte / serro lor come quest'ugna am- de le
, 9-171: io 'ntrepido e forte / serro lorcon quest'ugna ambe le zanne, /
, 7-15: non son io che serro al seno / le belle donne languide e
: ma per ubidir il padrone ti serro di fuori. mazzini, 1-19: nella
e lo bacia. govoni, 7-15: serro al seno / le belle donne languide
famati, ch'io concludo e serro / che magero vai nulla. giraldi cinzio
abanda ragione / perdi'io grancanzon faccio e serro motti, / e nulla fiata tutti /
., 6-108: quanto più e più serro 7 la mentele sue labbra si serrarono più
vibrante. serrare2, tr. (serro). ant. segare. guido
fra 'denti / - se la serro, il dolor agli occhi corre. /
costoro spaccio- no una cavalcata e però serro questa lectera e conclusovi la conclusione fatta
. battista, vi-3-56: ecco mi serro / sotto usbergo squamato. batacchi,
stanga. esopo volgar., 4-83: serro e fece fermare l'uscio con buona
: fo metter la sella al cavallo, serro bene ogni cosa, e svigno a
specchio. fagiuoli, ii-159: appena serro l'uscio, e a farmi scorta /
: ma per ubidir il padrone ti serro di fuori. tasso, n-ii-162: veggo