, e perdimento di libertà diletta. sermini, xv-751: scopone era in debito
-non confacente, non adatto. sermini, xv-727: ben hai da biastemare chi
sardanapalo, che mai non fu vivo. sermini, xv-731: sì come savia,
. disgraziato (come esclamazione). sermini, xv-727: oh diraicata, ben hai
l'anno seguente rimise le dotte. sermini, xv-742: la montanina disse: -vannino
in tutte le cose avere sommo effecto. sermini, xv-734: subito le braccia al
la quale ha con la natura. sermini, xv-760: quel villano, in cui
che medicava i miei tormenti rei? sermini, xv-732: domandassera io darò modo
il frutto ma sì il fiore. sermini, xv-734: io ti vuo'pregare,
, e della a questo pòvaro. sermini, xv-737: con una fodera in su
. ant. scroccone, impostore. sermini, xv-762: costui era parlante pronto e
, e non se ne curò. sermini, xv-741: facendo vista que'giovani
alla gorgia, tutta notte gavazzano. sermini, xv-736: con queste e altre
grande allegria; rumoroso. sermini, xv-735: a tavola si posero e
stia ognun nello stato che si sermini, xv-763: co'vostri pari mi giova
etade / dimostreranno floridi e giulivi. sermini, xv-745: poste le mani in
tal luogo. -sostant. sermini, xv-764: de'bocconi delle brache non
. 2. grattugiato. sermini, xv-764: ordinato una suppa di quel
alterigia, darsi delle arie. sermini, xv-751: generalmente i suoi pari rustichi
, brutto (una persona). sermini, xv-750: era gran dura mole per
marito mio andasse iermattina a genova. sermini, 205: quando ser pace vide
: rapporto sessuale, amplesso. sermini, 309: a, facchino, che
se medesimo, 'si volgea coi denti'. sermini, 451: la sera, come
facendolo imboccare e fare gli altri servigi. sermini, 254: io veggio bene che
cierto giuda avea le cose comuni inborsate. sermini, 79: « tu ha'i
che non è disciplinata, imboschisce. sermini, 439: oh! non sai
-spreg. imbriacàccio, imbriaconàccio. sermini, 292: in altro che in bere
(v.); imbutèllo. sermini, 89: collo 'mbutello che ti sai
esitante, indeciso, pauroso. sermini, 298: si tenne impacciato, e
reame, saramentando e impalmando alcuni patti. sermini, io: disse la nuta:
io sono sì impazzata è aniello stramazzatigli. sermini, 372: voi siete non
traripamento di furiosissima impietade ed infedeltade. sermini, 25: essi smemorati entrarono nelle
dall'inattività; indolente. sermini, 367: i villani erano inasiniti,
tic. riferimento ad animali). sermini, 165: pollastre quadre, tortole impinguate
quello che la malvagia ha impresa. sermini, xv-762: avendo impreso l'uso
latino in isciolti. -estemporaneamente. sermini, 61: cantava improvviso meglio che altri
/ del vecchio padre rallegrossi il sermini, 366: il villano ch'è uso
cassone, in una bara. sermini, 21: vannino incassonato, che ha
dello 'mperadore federigo alla chiesa di roma. sermini, 337: narrando i miracoli e
dal contado in città. sermini, 365: i'veggio alle volte far
-ant. commosso, persuaso. sermini, 66: bartolomeo essendo di dolce condizione
iddio- iddio si crucciò inverso adam. sermini, 287: ella è pargola,
di ciò che fatto avea gl'increbbe. sermini, 326: e'mi incresce
/ le chiome. -rifl. sermini, 73: vie più tempo dava a
attraversare perpendicolarmente; intersecare. sermini, 412: in braccio lo teneva,
così, ch'ebbe altro intoppo. sermini, 319: prima si partissero d'
ti volio veder né più parlare. sermini, 326: se tu te ne contentassi
. molti monaci santi erano in esso. sermini, 7: verso la casa
balsimo,... è inistimàbile. sermini, 190: i savi, ordinati
le medicine per la sanità del corpo. sermini, 86: fattosi menare all'infermaria
duro e parea ispasimasse di pena. sermini, 108: ho il naso schiacciato
cognosco in mio danno e noglia. sermini, 429: tanto lo infinocchia e dà
infocato de'mali simile al ninfemo. sermini, 253: « ora fa conto che
alla 'nforcatura ingiù tutta di ferro. sermini, 442: su per la gamba
anco le giornee infrappate a 'mbratti. sermini, 180: i vestiti loro tutti di
di tal matera non t'infrasco. sermini, 395: tanto lo sfrascava che
io la potrò vedere in queste feste. sermini, 261: vedi che sarrare non
ad avere per moglie madonna zoanna. sermini, 194: sismondo amando a un
pre- gionieri con tanta guardia servati. sermini, 151: ingelosita disse a lui
, bramoso, voglioso; invaghirsi. sermini, 439: la femina è morta se
quella mente in forma di luce. sermini, 250: alessandra, de'cibi
umiliazione, di sottomissione. sermini, 456: parente, io ho sempre
animali bruti ad ingiù verso la terra. sermini, 180: le loro calze
, intralcio; ingombrante. sermini, 113: i'ho udito un organo
n'ebbe un caccabeo così ingrifato. sermini, 451: ella standone uno poco ingrugnata
promessa formale di matrimonio). sermini, 82: avendo trovato uno giovene atto
, di ammirazione, di devozione. sermini, 14: la nuta abbracciò la montanina
, svestire, denudare. sermini, 61: fatto innudare scopone tutte le
6. dimin. insalatèlla. sermini, intr., 3: sì come
in casa e quello che voleva. sermini, 259: monna lionarda e la sposa
con batterli e con altre villanie. sermini, xv-751: generalmente i suoi pari rustichi
come insuperbito, non lo visita. sermini, 132: « dal dì che partiste
ant. inzuppare, intingere. sermini, 299: è uso di panberare la
. cadere, incorrere, incappare. sermini, 270: nel vegliante sonno il cavédano
un malessere, un impedimento. sermini, 398: come gli altri di ridare
credeva che intervenisse a quello tobiuolo. sermini, 204: allora forte lo riprese
li farà, dico, intisegare. sermini, 35: oh che dio le perdoni
senza riparo sì si rompe e fiacca. sermini, 349: fra noi sono tanto
trovarsi in difficoltà, in imbarazzo. sermini, 198: esse rimaste in maggiore intrigo
; fiaccato, indolenzito; pesto. sermini, 108: i'so ben io,
per investirli in case e terre. sermini, 71: silvestrino, assortitore di
e schiava del peccato e del dimonio. sermini, 327: piglia sopra di
in sogni o illusioni assurde. sermini, 176: ora non dire più,
, involte prima in sai trito. sermini, xv-750: non era mai sì
, sfacciato; rozzo, villano. sermini, 295: come il villano lassa il
per sapere se 'l fanciullo volesse cavelle. sermini, 7: la scaltrita nuta
sm. -vezzegg. lampanùccia. sermini, 307: avendo una piccola lampanùccia ordinata
generoso, munifico, liberale. sermini, xv-760: con lui [il villano
. / voler sempre tenere larga spesa. sermini, xv-762: avendo impreso l'uso
quando canta, dagliene gran largo. sermini, 121: papino, tu 'l
confessa l'uomo ed addomanda correzione. sermini, 339: detto il 'te deum
giornata. -garzone, apprendista. sermini, 308: perché era bellissimo temendo,
el si spezza in molte parti. sermini, 19: la montanina in questo,
. ant. lavoro agricolo. sermini, 333: simile non cominciarieno lavorìe o
guadagno. - anche assol. sermini, 341: per pappare e leccare alle
buffoni, che li dieno sollazzo. sermini, 316: missere galeotto, essendo
2. frittata tenera, molle. sermini, 338: ebbero in prima una lellata
sf. ant. zaffata. sermini, 180: col fastigioso fetore delle loro
lempo / ho tenuto mei guai ascosi. sermini, 173: con un lembo
la reina che gli strumenti venissero. sermini, xv-736: e con queste e altre
. 3. accomiatato. sermini, 235: la corona ringraziare, e
acca rezzare. sermini, 287: ho paura di questo vostro
, confessa o altri sacramenti ministra. sermini, 341: dove gli altri hanno di
: adularlo, tenerlo buono. sermini, 333: figliuoli in cristo giesù,
va menando e detraciando in letigi. sermini, 29: avendo la madre quistione
s'empiono d'illusioni delle delegazioni. sermini, 267: io veggo nel segno di
tutto questo fecero per acquistare segnoria. sermini, 112: s'io avessi 10
persona, la sua complessione). sermini, 332: era uno piovano..
alle murate, e parlai co'madonna. sermini, 159: si faccia a roma
fece gittare in sulla mastra piazza. sermini, 99: tutti sulla maestra piazza
rimase in nelle mani de'raspanti. sermini, 103: quant'è maggior di
. -pestello del mortaio. sermini, 116: queste cose fra 'l mortaio
ingiurioso dei. tedeschi). sermini, 398: disse venturello: deh,
di sotto più che una fornace. sermini, xv-741: a questo i tre altri
avete fatti venire per farli svernare. sermini, 345: da mammolétto sendo sempre
di una facoltà), menomato. sermini, 343: divenuto giallo, infermo,
di effusioni amorose, rapporto amoroso. sermini, 256: beltramo, amando lionetta,
lungo lei non paresse un diletto. sermini, 337: in mane di pasqua o
(un falco addestrato). sermini, no: i'ho concio di novo
botte col manfano; cocchiumare. sermini, 291: bobi aveva scritto dall'officio
, in l'anello. sermini, 296: ór chi allora veduto avesse
; conoscere in modo inadeguato. sermini, 300: come sarebbe egli atto a
si possa tra loro perpetuamente governare. sermini, 233: il re, promettendogli campare
a riverenzia della sanctis- sima trinità. sermini, xv-753: fatto innudare scopone tutte
mano / va la gatta in sacco. sermini, 91: i quali ammalati,
tre guardacuori doppi e due vecchi. sermini, 369: d'una bella fanciulla s'
/ di poter questo ramo mantenere? sermini, xv-741: a questo i tre
vogliate manza / per lo carnale amore. sermini, 184: aprendo l'uscio,
, grossolana; zoticone. sermini, 58: in questa vita dimorando,
ant. andare per mare. sermini, 41: una giovane veneziana, il
e incapace di effusioni amorose. sermini, 325: valsele assai quando n'andò
erborinato (un formaggio). sermini, 64: menaromi al ponte a farma
bianchi che trovate rubate e uccidete. sermini, 421: poi man- daro per
maschio pensier de l'alma tolle. sermini, 55: manda uomin che sien leali
dorare che sia verde, verderame. sermini, 360: fidandosi di loro più
giammai per alcuno vivente veduta fosse. sermini, 17: qui lasso il dolore ebbe
prendersene gioco, burlarsi di lui. sermini, 238: ser. urbano, compreso
contro tutto e contro tutti. sermini, 348: venturello, venturello, questi
dentro. -sollazzare eroticamente. sermini, 38: il frate ritornò e con
salute loro bisognasse, portava pericolo. sermini, 18: prima si medicinò con certa
grama. -spreg. medicàccio. sermini, 84: questi medicacci non sanno guarire
: le mele puniche sono melagrane. sermini, 338: poi su vi premettero sei
esplicito; parlarne senza mezzi termini. sermini, 220: il difetto potria essere così
. ant. riposo pomeridiano. sermini, 221: frate alessandro...
seguenti il mezzogiorno; meriggiare. sermini, 221: dimane dopo desinare in su
fare meriggiana: trastullarsi, godersela. sermini, 199: se voi pur volete ch'
meritò di godere del suo disiderio. sermini, xv-727: ahi, figliuola,
. eufem. membro genitale maschile. sermini, 255: tanto batteva e scardazzava quella
di popoli; incrocio di razze. sermini, 368: tanto santa unione venne fra
con l'altre erbe mescolatamente seminare. sermini, 3: colui che ima sua
], che vennono da fiesole. sermini, 397: in uno stagnolo le brache
manualmente mestandolo, e di forza. sermini, 180: se 'l cavolo
tono scherzoso; ghiribizzo. sermini, 185: io, guardandolo in viso
sia de l'acu- satore. sermini, 177: tu dici el vero,
del mondo, e nevica tuttavia. sermini, 303: era gionto alla porta un
moglie del mezzadro. sermini, 305: essendo nella magnifica città di
elleno fusseno un poco più mature. sermini, 175: io vorrei domattina le
della donna so'state grandissime tranquillità. sermini, 210: il pela- salvi,
voglio ch'e'migliacci sian vostri. sermini, 240: venne...
, anche, ipocrita e vile. sermini, 428: ogni lusingatore è pien di
volle che pigliassi dallui la milizia. sermini, 138: madama a isabella disse
sommo grado, in larga misura. sermini, 147: frate gianni, essendo gionto
che gli portavano le scritte minacciatone. sermini, 365: loro risposte...
limoni o di lomìe o di cetrangole. sermini, 145: la scodella sua
accuratamente, diligentemente, scrupolosamente. sermini, 39: al frate già non dispiacque
o di processi; fiorita. sermini, 109: aitatelo a levare. ben
zuffa o mischia o veramente litigio. sermini, 364: quella terra ha pochi uomini
14. dimin. mitaròccia. sermini, 61: avendo a tutto l'ordine
falsari e condannòlli in grande pecunia. sermini, 61: l'effetto delle conden-
, dappoco, goffa, sciocca. sermini, 251: non ridere,..
di fisico massiccio e robusto. sermini, xv-750: era gran dura mole per
le noci, buone a far savore. sermini, 304: erano a capo i
, mucchio, ammasso, coacervo. sermini, 247: aiutami a scaldare questi sciugatoi
questo loro ministerio assai morbidamente fanno. sermini, 245; ora fate così, disse
all'antella e murai la casa. sermini, 169: negli anni mille quattrocento
dalle morici. -sm. sermini, 89: seguitando all'altro, ch'
mortaghiadi e poi sotterrati nella feccia! sermini, 78: silvestrino divenuto schiavo e birro
o anche triste, penoso. sermini, 304: gionte le legna in cucina
le castagne calde si rappattumò con lui. sermini, 72: alquanto sopraffatti dal
notevoli dimensioni; grossa zolla. sermini, 22: giognendo nella faccia a uno
: eran giovan motteggieri e folli. sermini, 21: i perugini sono sollazzevoli
. ant. puzzo di muffa. sermini, 180: delle quali tutte cose,
in siena nel xv sec. sermini, 302: accadde che la novella spargendosi
burlesca dei mugghioni di siena. sermini, 302: si levò uno gran barbassoro
, come divol- gatamente si motta. sermini, 171: esso [ser cecco]
mente che generato e naturato in noi. sermini, 59: questa era parte sua
de'fiesolani, e ancora stare. sermini, 367: dove i nimichevoli animi e
. -vezzegg. nibbiatto. sermini, 114: se venere manda 'l suo
vi giova, e voi quella seguite. sermini, 79: costoro vi potrebbero vituperare
della quale ogni cosa si genera. sermini, 195: sismondo, non temere ch'
non sia stata perfettamente agguagliata. sermini, 198: se fossi dimandato di pigliare
anima sua e di tutti noi. sermini, 347: prudentissimo cancelliere, quisti
. ant. tassa, gabella. sermini, 361: sepper dare modo che molte
pure), con valore rafforzativo. sermini, 326: e'mi incresce ch'io
in filo, xviij denari kabella. sermini, 77: qui lasso quanto il vino
il nottol, che 'l dì spare. sermini, 303: il vecchio priore
, la notula). sermini, 11: messoti in ponto, vieni
condizione giuridica); garzone. sermini, 346: più fiate ammonivanlo che questi
. far festa, divertirsi. sermini, 316: la... casa
, in relazione con un superi. sermini, 316: oltramisura era ricchissimo e cortese
la consagrò onoratissimamente quanto fu possibile. sermini, xv-755: proveduto al governo de'
, ricercato (un cibo). sermini, 334: fanno anco ogni anno ciascuno
, e lui vituperoso si vive ». sermini, 13: io so'vissuta già
-incalzato con parole, con discorsi. sermini, io: dimorata sopra questi pensieri alquanto
quelle cose eh è profeti / dissero! sermini, 334: siete voi sì orbi
de'parenti strangolate furono in casa. sermini, 93: gallio da belfiore innamorato
fondatore. - anche: istigatore. sermini, 159: si faccia a roma,
, rialzo di un copricapo. sermini, 69: a lui [al villano
mano: prenderlo in mano. sermini, 179: non dico del soffiarsi,
per parlar quel ch'ella aduce. sermini, 95: con allegrezza le braccia pandendo
consumare una lauta colazione, mangiare. sermini, 299: è uso di panberare la
d'uve assai cattive e asciutte. sermini, 3: nel paneretto le
sempre portano cotale ampolluzze da lisciare. sermini, 3: colui che una sua
pannocchie, se i sagginali vorrai avere. sermini, 61: venne una bella mitaroccia
è specialità di siena). sermini, 311: facemmo ier mane colazione in
. ant. fandonia, frottola. sermini, 70: con queste e con molte
né ricevere in sé questo lume. sermini, 90: vi mette dentro un candelo
granchi: / pappa, diluvia. sermini, 332: il quale, per bene
lo più valore spreg.). sermini, 112: s'io avessi lo stomaco
delle parole. -giudice. sermini, 199: se voi pur volete ch'
. definire mediante un confronto. sermini, 199: in un gran letto così
. e se n'avea risposta. sermini, 334: beata è quella che più
dinanzi alla chiesa di san piero. sermini, 170: non essendovi io né
le parentevoli parole di quell'anima. sermini, 27: all'ora competente fuori
tal ch'io rimasi di paura pieno. sermini, 287: ella è pargola
vizio non difformassero la loro beltade. sermini, 73: era allora podestà di
e partite le vestimenta di cristo. sermini, 177: fa conto ch'ella
grandissime, partite in pezzi le salano. sermini, 299: empiendo la minestra con
evenienza, caso, occorrenza. sermini, xv-734: essa, datogli agio a
estens. festeggiare, fare baldoria. sermini, 65: stribuita la cacciagione a'loro
.. fu paxionato e crocifisso. sermini, 44: se volesti per me
per indicare una vicinanza relativa). sermini, xv-725: vannino erasi oltre misura d'
una breve sosta; temporaneamente. sermini, 100: questo do per conseglio,
, / che ne consume senza cantate. sermini, 171: figliuoli miei, il
patremono, / el ducato e toscana. sermini, 256: solevasi
. ant. timoroso, pavido. sermini, xv-737: con piccola e paventevole voce
-anche: risplendere, brillare intensamente. sermini, 214: poi vidi intorno a lui
pazzie, e sagrifica a li dei. sermini, 341: con vostre false e
hai peccato / del meschin che more? sermini, xv-727: ahi, figliuola,
portare a i gangheri la peccia. sermini, 343: nel quale tempo con
pedale di un albero giovane. sermini, 174: e1 fatto si è ch'
portò certi falconi pellegrini al soldano. sermini, no: i * ho concio di
/ lucignolati ed unti di pescina. sermini, 56: i'penso molto in quel
battiture che lo lasciarono per morto. sermini, xv-756: la brigata dattorno,
senza ottenerne retribuzione o compenso. sermini, xv-726: vannino, subito trovato uno
possa più oltra proponere overo mectere. sermini, 349: meio, la faccenda
che ha proporzioni visibilmente armoniche. sermini, 277: misser lo vescovo, benché
al perno: stare all'erta. sermini, 103: sempre ha la mente e
bai lu petetto? / voine cinque. sermini, 378: se tu mi prometti
con aceto, cipolla e petroselli. sermini, 115: a far la salsa,
pettinato / fino su l'osso. sermini, 317: conchiudendo, tanto durò la
guemirono d'arme e di gente. sermini, 351: accade uno giorno in piazza
essere in lite, in contesa. sermini, 29: avendo la madre quistione col
le catene und'el si fa maniero. sermini, 258: in questo la madre
-a occhi piatti: di sottecchi. sermini, 427: non mordon mai questi abbaianti
e stracciarsi e capelli e picchiarsi. sermini, 384: la fioretta graziosamente accolse
in loro di quello che dicono. sermini, xv-760: ora ben tengo per
esala da una pentola. sermini, 180: le loro camicie..
mai non è buona a cucina. sermini, 122: ella allora fu subito in
, fa'che si scaldi bene. sermini, 397: venturello... in
barba, al pelo degli animali. sermini, 179: le barbe loro, dalle
18. fare un tentativo. sermini, 259: nella mente venutoli che monna
pochetti. -con uso pronom. sermini, 112: tempo mi par d'averli
e grazia, con cura elegante. sermini, 308: quando poi il maestro tornò
ruberto, è questo panno sucinericcio? sermini, 182: misser michele raffacanti podestà
i tuoi passi verso le guardate bandiere? sermini, 170: non valendo colla campana
volgarità e mancanza di educazione. sermini, 300: tutte queste porcaggini villanesche in
, con valore enfatico). sermini, 236: simile atto usando colle sue
loro limosina, giusta la nostra possa. sermini, 6: la nuta, vinta
a desinare et a cenare collui. sermini, 84: in guisa di medico
al governo della corte di roma. sermini, 55: manda uomin che sien
infedeli eretici la schifano d'udire. sermini, 332: ser meoccio ghiottone piovano di
ant. supplica, preghiera. sermini, 230: misser giannetto dopo molti pregamenti
ma quella del gran pregio è profonda. sermini, xv- 727: vedendo la
di color fusco o presso che neri. sermini, 338: poi su vi premettero
reggere che gli è propria). sermini, 50: era grande, scompassato e
mazzuolo di cipolle malige o di scalogni. sermini, 371: monna terozia era
, 3-323: era di bellissima presenza. sermini, 178: non uomini, non
lo missen in lo pre- cepio. sermini, 282: la tenera madre, di
passagli il coietto e cadde morto. sermini, 17: fu a pericolo d'annegare
èssare detta né frataia né pretaia. sermini, 241: io vi vuo'dire una
pretàccolo calabrese. -pretarèllo. sermini, 277: veduto lei essere bellissima e
alla loro golosità e avidità). sermini, 205: venuti i preti per desinare
e'baroni si profersono alla vendetta. sermini, xv-745: poste le mani in
discrezione, impudenza, sfacciataggine. sermini, 196: come potranno le mani in
pena degli assassini è che sieno propaginati. sermini, 186: si vorrebbe ancor propaginarti
combattere la città di roma propria. sermini, 25: essi, smemorati,
protendevasi, ricogliendo le sue forze. sermini, 237: avvenne che alligrino, protendendosi
cosa che dall'umano providimento procceda. sermini, 190: alle tre ore con
tutte le necessità della loro vita. sermini, 320: fare missere galeotto morire per
pruzza minuta che il consumava. sermini, 179: e'petti loro sempre insino
capo (una veste). sermini, 36: tornatosi lui al convento,
io. dimin. puledrétto. sermini, 281: il puledretto, in sull'
che la percuote col muso). sermini, 281: il puledretto, in sull'
la vittoria in un contrasto. sermini, 265: volendosi ruberto guardare che non
da'fiorentini gli fu fatto grandissimo onore. sermini, 11: mettiti in ponto per
ma la vigilia purga la memoria. sermini, 328: io so che la lingua
un tessuto, un panno). sermini, 198: se fossi dimandato di pigliare
. -con allusione oscena. sermini, 328: io so che la lingua
manca. -cambiare discorso. sermini, 49: or fa che l'avarizia
-basso (lo sguardo). sermini, 172: chi avesse in chiesa veduti
denaro per lo più non grande. sermini, 112: or tengo che 'l servir
3. con valore distributivo. sermini, 74: pregandolo ancora per dio che
ospitale nelle corti, quando serà bisogno. sermini, 131: perché le cose forestiere
com'udirete, trovò il giovinetto. sermini, 24: frate ra- mondo e
a'fanciulli, ché uccide i vermini. sermini, 84: in guisa di medico
di accidente, malanno). sermini, 106: dàgli, mena basso!
ricamo. s s sermini, 396: costoro, vedendolo con assai
tu stai cheta e lascimi fare. sermini, 241: è inteso che i preti
nell'espressione raccomandia deu anima). sermini, 19: venuti i frati, perché
chiesa e di nostro signore lo papa. sermini, 78: poi per dar più
, / minacciar poco valse od amicizia. sermini, 171: ser cecco, detta
'l fine nel mondo c'intoppi. sermini, xv-741: allora, se da prima
re per forza né per priego. sermini, 31: il notaio scrisse carta di
questo e rallegrata ritorse la mente. sermini, xv-742: risvegliata, conoscendo ove
isdruciolare, è lassativa e molifica. sermini, 90: vi mette dentro un
che domina (un vizio). sermini, 43: tanto t'accieca il peccato
. accomodare, sistemare nel letto. sermini, 412: tornato nel letto, avendo
lo contiene (una minestra). sermini, 299: dipoi è uso di.
. rastrelliera per il fieno. sermini, 135: non altrimenti che uno cavallo
, lo cominciò fieramente a percotere. sermini, n: uscì di palazzo rosso
. tr. contrarre, piegare. sermini, 404: intanto monna rosa poco stette
-scherz. per antifrasi: sasso. sermini, 64: menaromi al ponte a farma
donne a reggere e a guidare. sermini, xv-749: il notaio trasse carta di
, e tenuto che non sia peccato. sermini, xv-762: avendo [bindaccino]
lupino nero del no in contrario. sermini, 368: ordinare che sempre poi
il su'buon gioco mette a ripentaglia. sermini, 84: voglio mettere a ripentaglia
ci ha, e da funesta guerra. sermini, 136: mi maraviglio come la
iscrissegli una lettera responsiva alla sua. sermini, 79: il fante ci ha fatto
... essere restituito interamente. sermini, 316: missere galeotto, essendo
rete: massacrare di botte. sermini, 248: bindo, veduta la cagione
congregazione delli uomini della decta arte. sermini, 273: ricevuta in bologna la
assaltarono te guardie del tempio esteriore. sermini, xv- 738: in questo
nelle forze, ristorato, riposato. sermini, 7: la montanina, mossa a
e modificarlo di conseguenza; ravvedersi. sermini, 170: veduto che di simile spesso
diverso da quello ricevuto alla nascita. sermini, 26: confortato dai parenti con lettere
, un dolce, una bevanda. sermini, 332: uno libricciuolo di ricette di
tu li vedi sdrucita la calza. sermini, 132: a me lo raccomandaste,
androne, atrio di un edificio. sermini, 284: uno dì una tessitrice,
agg. ant. nauseato. sermini, 365: li pare che le stame
, agg. ant. adirato. sermini, 64: scopone avendo del rigagnato,
punto di rigurgitare, nauseato. sermini, 135: il mio missar agapito.
è la camera? andiànci a dormire. sermini, 207: a casa tutti
di lei con maggior cura. sermini, 358: tu, a cui io
sotto forma di sconto). sermini, 361: sepper dare modo che molte
rilevate per fiorini 7 d'oro. sermini, 303: li misse la bartalesca e
un favore, un beneficio). sermini, 190: anseimo, io so che
si accinge ad andare a dormire. sermini, 322: per consiglio del malizia subito
protesta (di un animale). sermini, 72: la sandra, ammaestrata di
non si potea rimedire dalle donne. sermini, 324: una fanciulla vera fra
: rammagliatura di reti. sermini, 178: quando 'l richieggo mi presti
la masnada per lo comune di pisa. sermini, n: marino fu con i
mettono ei priscion sotto la tina. sermini, 221: il frate disse: hai
piena di presunzione, scostante. sermini, 69: tienlo [il villano]
lavata e riordinata la persona. sermini, 401: perché erano sudati, ella
fumo. -che grugnisce fecocemente. sermini, 392: i ringhianti porci del tombolo
un sentimento di struggente dolcezza. sermini, 234: similmente gallaziella, rintenerita,
? -sfida; scommessa. sermini, 107: ben ti so dire che
che la spada non li giunga. sermini, xv-765: bindaccino di gran voglia mangiava
secretamente lu degia reprehendere corno fratre. sermini, 345: venturello, senza riguardo
impulso sessuale, desiderio smanioso. sermini, 403: io non mi maraviglio se
si voleva appoggiare scale al muro. sermini, 59: questa era l'arte sua
. sgravarsi, dare alla luce. sermini, 273: gentile dormia d'accordo di
figur. e con riferimento osceno. sermini, 162: avendo urtato nel primo abbracciamento
il quali li riscossi dal detto abrano. sermini, 68: dandoli soccite di cavalle
quale si è stati eletti. sermini, 295: mattano, dandoli ad intendere
sessualmente; avere un'erezione. sermini, 403: io non mi maraviglio se
faccia] del prato rispondente finiva. sermini, 87: poi con quel ferro
un tipo di rapporto sessuale). sermini, 129: misser agapito con festareccie nozze
un istinto, un desiderio). sermini, 450: dopo alcuno giorno essendo a
de tale visione che aveva veduto. sermini, xv-742: seppellita la montanina e
, se n'entrò nel letto. sermini, 101: di cardina non dico,
non si ritemono di sputarmi nella faccia. sermini, 412: ella, curiosa
dariain, girone 1 suoi non ritiene. sermini, 6: narratole in somma di
relazione con una prop. subord. sermini, 291: e nella fine della lettera
termine della giornata lavorativa). sermini, 418: videro infine entrare dentro gigliotta
e no guardati a noi piccatimi. sermini, 94: sopra questi pensien pur combattendo
ritruopico, però si cegneva alto. sermini, 86: poi al terzo voltossi,
. disus. rivendugliolo. sermini, 7: montanina, anda qua,
, 1-593: 'supin', cioè riverso. sermini, 122: giovan bello era dalla
vedesti / e mangiare non me desti. sermini, 343: disse ser meoccio
che puo- tesse da questo rivoltarla. sermini, 79: io vi consiglierei si
ant. zuppa colorata di rosso. sermini, 398: subito con viso turbato si
. tagliare trasversalmente a fette. sermini, 205: masetto queto attende a rochiare
e il pesce spada). sermini, 337: prima pellaro quella anguilla con
cose necessarie con rogazione del notarlo. sermini, 139: diè per reale sentenzia che
era stato rogato della prima vendita. sermini, 193: le molte parole s'
. -peggior. romagnolàccio. sermini, 180: i vestiti loro tutti di
pratica ascetica (un luogo). sermini, 164: la santa vita di religione
quello maritagio e diedela ad enea. sermini, 251: misser rossetto non sarà
nuova e per una vanga nuova. sermini, 439: non hai tu mai in
alcuno uno sguardo torvo e minaccioso. sermini, 6q: a lui [al villano
, peggiorare (una situazione). sermini, 361: la città venne in gran
. f f sermini, 89: seguitando all'altro, ch'
mai apiccare ferro con ferro rovito? sermini, 87: con quel ferro rovito
al piano dinanti afi'oste d'ingheramo. sermini, 417: era costui gran tiranno
e roffiano, e più altri famigliali. sermini, 310: maestro gianobi, quando
arroganza, né portare alcuna reggine. sermini, 340: acciocché a lodovico non fusse
. ant. contadinesco. sermini, 59: era gran dura mole per
così grande. -sostant. sermini, 329: per modo che di quello
estro sessuale, calore degli animali. sermini, 382: se le lepri che impregnano
a me gaffarano in due sacchette. sermini, 206: era nel granaio un
sm. ramo di salice. sermini, 180: le loro calze sempre sulle
che assol. sermini, 373: frate ugolino con monna terozia
dichiarazione, nella preghiera, ecc. sermini, 60: il signore, inteso costoro
salettiera ca buoi e col bifolco. sermini, 300: se mangia porri, sempre
ant. composto di salnitro. sermini, 98: tutti sete prigioni e morti
salsiere: avere rapporti sessuali. sermini, 449: giovannuzzo, essendo dal suo
strumentale che accompagna tale danza. sermini, 285: tu ha assai bene imparato
{ sanguisorba officinalis). sermini, 115: a far la salsa,
graziosi, d'onore e de biene. sermini, 33: io non sono di
da ogne corruzione e mala concupiscenzia. sermini, 37: ella, obbediente e
giorno onomastico di una persona. sermini, 334: fanno anco ogni anno ciascuno
anche in contesti figur.). sermini, 258: nella mente venutoli che monna
di que'signor corruppe i consiglien. sermini, xv-731: sì come savia,
pronom. turbarsi, sbigottire. sermini, 9: la montanina, avendo con
ant. sconvolgere, rovinare. sermini, 50: di tant'altura fur subito
coraggio. -intr. sermini, 427: non mordon mai questi abbaiali
un ferro incandescente). sermini, 87: costui è sì ripieno d'
a lucca per fuggir lo scacco matto. sermini, 56: il popol tuo nobilissimo
dare scaccorocco: superare nel confronto. sermini, 165: non dico de'fagiani e
. che non ha più freni. sermini, 377: non abbandonando ponto il parlare
mosche. -con significato osceno. sermini, 287: lui a lei: «
ad esecuzione e pruova per ragione. sermini, 411: collo scaldaletto il lato
la prova. -nuocere gravemente. sermini, 432: chi te mostra d'amare
. ritirarsi, farsi da parte. sermini, 401: cenato che ebbero, fatto
o qualsiasi altro copricapo. sermini, 297: uno famiglio informato di ciò
. -come metafora erotica. sermini, 255: tanto batteva e scardazzava quella
suola di scarpaccia arsa e spolverizzata. sermini, 180: il bello è vederli di
e poligamo, cioè lo scarsapepe. sermini, 116: queste cose fra 'l
che dixe lo lovo a lo porcello. sermini, 4: ricevetti una tua lettera
. -in senso osceno. sermini, 383: per non essere sentiti parlare
altro animale), rimasto appiedato. sermini, 27: i giovani scavalcati, con
scedarie, faceano friggere i fiorini. sermini, 395: bindaccino da fiesole essendo al
l'amore ineffabile che dio v'ha. sermini, 317: tanto durò la novella
malvaxo sedusse l'omo k'era sempio. sermini, 173: bene sia trovato,
di schermaglia de'migliori del mondo. sermini, 315: perché e'colpi paressero
; gioco di parole, bisticcio. sermini, 195: più e più piacevoli motti
espressione valere una schiabaldana). sermini, 84: bindo rispose: « ècci
berrette nel costume medievale). sermini, 69: a lui [al villano
. capacità sessuale, potenza virile. sermini, 267: io veggo nel segno di
-sostant. come epiteto ingiurioso. sermini, 22: un altro: « ode
; schifoso, repellente. sermini, 34: non è cosa schifa né
del quale il gusto è schifo. sermini, 258: nella mente venutoli che
per simil. imbellettato, truccato. sermini, 109: tu vedrai domattina le belle
comune di asciano (siena). sermini, 341: l'altare vostro spesso spesso
ingiurioso o anche semplicemente ammonitorio. sermini, 174: e1 fatto si è
sono sozze e sciapite tali carni. sermini, 72: essi, le cui vivande
consolarsi). tovallie né libra. sermini, 247: monna meia...
fora oscena: ornano sessuale maschile. sermini, 439: la femina, com'ella
rifl. procurarsi escoriazioni o ferite. sermini, 261: io m'ingegnerò se ne
-introdurre motivi di lite. sermini, 152: come vedeva che esso [
sciatto (una persona). sermini, xv-750: era gran dura mole per
lesione, infortunio che ne deriva. sermini, 109: a me pare che chi
cambiare comportamenti, abitudini. sermini, 351: venturello per gran senno riconosciutosi
per lo più rimuovendone i chiodi. sermini, 20: io voglio che mi giuriate
peccato, di un atto illecito. sermini, 142: suore mia, abbi pazienza
-sformato (le scarpe). sermini, 180: il bello e vederli di
tacevo nulla che fusse da dire. sermini, 391: missere reame ed agnolino e
distinto da un colore fosco su tutte le sermini, 58: bartolomeo buonsignori fece un rustico
miei consigli non sieno iscordan- ti. sermini, 162: per conseglio d'una,
-far spaziare lo sguardo. sermini, 237: posto mente a costui come
. -con uso antifrastico. sermini, 62: molti fanciulli e de'grandi
della galanteria o della cavalleria. sermini, 9: figliuola mia, io non
chesente 'l mal quand'elli è scorticato. sermini, 62: molti fanciulli e de'
1-224: anche la for sermini, 323: quando vengano questi gioveni a
ai padri ed a le madri. sermini, 345: con iscostumati modi usava
non fa la ragione del compagno. sermini, 125: e * mi pareva che
scoto / usar solazo ni stramboto. sermini, 316: missere galeotto, essendo
-stare in compagnia di qualcuno. sermini, 428: ogni lusingatore è pien di
non osavano passare rubicone apresso ciesare. sermini, 5: se delle cose preterite
testo, studio di un autore. sermini, 184: a me pare che lui
cibo necessario a sfamarsi. sermini, 62: l'altro diceva: «
(una parte del corpo). sermini, 218: veggio la fronte altera e
o io ti segherò le veni. sermini, xv-729: portate via il forziere
/ nella persona, che fosse palese. sermini, 159: né da trent'anni
da cristo, da dio). sermini, 159: né da trent'anni insù
dal secreto suo quasi ogn'uom tolsi. sermini, 257: essa, udendo
forte odore tipico degli animali selvatici. sermini, 180: delle quali tutte cose,
e nonne intendere quanto dice e mostra. sermini, 27: la pellegrina quando vide
si sollazzarono. sermini, 5: vannino da perugia innamorato
se non si mandasse ad esecuzione. sermini, 138: in fine diè per realesentenzia
, dèono essere in uno die. sermini, 45: né creda alcun che possa
sentirono, ma pochi ne morirono. sermini, 87: perché costui sente di gotte
serba o fare serba). sermini, 380: per giustificarsi a carpino disse
serpillo (thymus serpyllum). sermini, 115: a far la salsa,
timo (thymus vulgaris). sermini, 115: a far la salsa,
a ragionare amorosamente col detto gherardo. sermini, 170: di colpo l'uscio della
prigioniero o richiuso o confinato. sermini, 98: a dieci a dieci per
guar- nida cum la contraponuda seradura. sermini, 20: con tenaglie, martello
forastieri, da'quali aveva molto guadagno. sermini, 258: nella mente venutoli che
sì 'l fa per potersenepoi più sfamare. sermini, 384: avete tanto disonestamente fallato
ingannano, c'isfastigiano e trapassano? sermini, 365: dove prima soleva usare carni
guastano per cammino ch'elli facciano. sermini, 174: el fatto si è
che l'adorna vesta se reflibba. sermini 29: ricordandosi d'uno neo piloso
; discinto (una persona). sermini, 179: e'petti loro sempre insino
(un indumento). sermini, 180: i vestiti loro tutti di
e che il popolo fosse sfogato. sermini, 384: la fioretta mai, infino
.. / regine sfol sermini, 104: pur lo sfolgorato / dolce
sforzivi di prendere la sua via. sermini, 324: una fanciulla v'era
divinegia e di firenze con meser mastino. sermini, 6: due ducati in mano
a loro in prima con questa similitudine. sermini, 345: venturello da perugia
da cielo quella faccia sfronzina- tissima. sermini, 345: avea preso baldanza e quasi
l'isola, appellandolo come traditore. sermini, 205: ser pace, venuto in
, ridere a crepapelle. sermini, 62: le grosse granate per le
bramasse a lui venire ogni male. sermini, 345: venturello da perugia,
, tei sono venuto a significare. sermini, 347: il proposto, come vidde
il cuore dell'amante). sermini, 13: lui da'piei e tu
. - anche asso!. sermini, 439: non hai tu mai in
misser matteio credetti che smasciellasse di risa. sermini, 77: non è uomo sì
con attenzione. - anche assol. sermini, 115: a far la salsa,
la luce che vi penetra). sermini, 102: finito il festareccio mese,
/ sarestu di color che snaturassi? sermini, 351: tu il facesti il più
dalla condizione di nidiace. sermini, 179: per morso o pizzichi di
mala guisa la nostra pacifica sofferenza? sermini, 453: ella volendo scusarsi,
emettendo aria con forza dalle narici. sermini, 179: se nel tossire o starnutare
chi cucina, chi prepara soffritti. sermini, 337: attendevano delle più belle e
a me sug- getto? ». sermini, xv-727: alle tue bellezze e virtù
ant. sudicio, sporco. sermini, 50: non era mai sì gran
denti, che non è cosa conta. sermini, 16: a tavola si posero
di tutti i beni son perfette. sermini, 6: narratole in somma di cui
de ferro roxo e ru- genento. sermini, 322: era nella magnifica città di
possono quello che loro più utile pare. sermini, xv-736: gli sopravenne certa piova
. -accusa offensiva; offesa. sermini, 175: « ora non dire più
cortesia fu sanza parte di preda. sermini, 20: con tenaglie, martello e
gente loro che unqua mai fossero stati. sermini, 121: tu sai che 'l
capelli, / e quei sien sottilelli. sermini, 218: veggio la fronte altera
sopra per la forza del su'calore. sermini, 366: ne vidi uno che
disse male di bosolino per sottrarla. sermini, 311: perché il pensiero li bulicava
, la manza e l'agliata. sermini, 116: se tu tien queste cose
un impegno (una persona). sermini, 16: io era per pormi a
'l sozzo amore si partirà da lei. sermini, 323: gemina, che tu
la quale ilio le l'avea rencantata. sermini, 72: allora a uno tratto
qualcuno recandosi a casa sua. sermini, 16: io era per pormi a
avrà alcun segno di pollo, levarle. sermini, 198: se fossi dimandato ragione
anco tremavano metto ne li spidoni. sermini, 337: prima pellaro quella anguilla con
a bicino, per spillo ». sermini, 82: perché il vino della sandra
a loro tutto lo conve- nente. sermini, 279: confessando una vedova giovane come
. -con uso antifrastico. sermini, 36: il quale ben ricevuto,
una casa, ecc.). sermini, 364: e'son povaretti in quella
metallo rovente (una scintilla). sermini, 87: costui è sì ripieno d'
spruzzare una piccola quantità di liquido. sermini, 310: ella che così il vidde
: lo sprovaménto di buoni pensieri è sé sermini, 201: angiolella rispose: « ed
tempo nelle terre del re. sermini, 201: disse cassandra: « solo
-in partic.: all'impronta. sermini, 16: la cena è pure qui
muoversi in modo convulso, agitarsi. sermini, 455: forte lagnandosi, le mani
ranto lo. sermini, 307: ella, che vista faceva
. coppa, scodella di stagno. sermini, 398: l'trovato due pignatti con
. scodella o piatto di stagno. sermini, 397: in uno stagnolo le brache
nella piazza, anzi fugirebe nel canpo. sermini, 239: poi, confessandola,
allo sternutare morti in terra cadevano. sermini, 179: se nel tossire o starnutare
-per estens. palo di legno. sermini, 226: quale brado poledro saria quello
tose. spinta, urto. sermini, 125: tu ed io ognuno a
stomaco o ricevuto nello stomaco. sermini, 109: tu vedrai domattina le belle
, e ancora egli andò a dormire. sermini, 289: infine e'mi vinse
: difficoltà di respiro; asma. sermini, 88: poi a quello che aveva
favellarmi né egli né i figliuoli. sermini, xv-733: la montanina, considerato
atroci (la tortura). sermini, 97: 1 quali, esaminati
-avere dello stretto: essere avaro. sermini, 85: « non vuole danaro insino
-applicare energicamente una sostanza sul corpo. sermini, 340: sentendo vincenzio e i suoi
la possono stroppiare e no la stroppiano. sermini, 325: i padri e le
-sfruttare con richieste di contribuzioni esose. sermini, 342: domattina vuo'cavalcare a siena
10. dimin. sucidino. sermini, 180: delle quali tutte cose,
del zoppo vulcano vedere si potea. sermini, 98: a un tratto con salmtrea
in una cavità anatomica; sgonfiare. sermini, 86: a costui [idropico]
mai sì bella e sì preziosa cosa. sermini, 218: larghe le spalle e
me siate sempre amato e riguardato. sermini, 345: così giovanetto volìa tutti i
reputazione. - anche sostant. sermini, 132: acciocché lui non pigliasse tacciose
lei. tagliaménto di troia. sermini, 357: anco alla rocca providi con
qualcuno-, dime male, sbeffeggiarlo. sermini, 244: fecero buon tempo sempre tagliando
buon taglio: a tempo opportuno. sermini, 67: tu non facendo stima di
stentato (una parola). sermini, 392: non v'è dubbio che
., con allusione oscena. sermini, 285: tu hai assai bene imparato
recipe gittaione arrostito nella teglia calda. sermini, 338: poi su vi premetto sei
in questo modo l'altre cose. sermini, 307: avendo una piccola lampanuccia ordinata
d'oca, una matita). sermini, 183: ser ugolino, di prima
. colpo inferto sulle tempie. sermini, 109: a me pare che chi
più di tal fallo malinconoso stare. sermini, 91: piena la borsa, tutta
usura? al segno de la tenduccia. sermini, 182: misser michele raffacanti podestà
tenere in genero per tutte l'altre. sermini, xv-760: ora ben tengo per
cantante con voce di tenore. sermini, 197: gentile era uno perfetto cantore
alcuno du- bio tra noi nato. sermini, 193: ora considerate tutte le nominate
4. dimin. terzanèlla. sermini, 84: tu mi dici che questi
[la testa] vi mise. sermini, 268: acciò che non fussero di
xii persone, toi tre tenghe grosse. sermini, 337: vincenzio per consiglio del
propinque morte, ma la passione. sermini, 172: chi avesse in chiesa veduti
valore scherz.). sermini, 178: o tu se'novo,
non parere che abbiano detto male. sermini, 18: andreoccio, parendoli avere il
dia lo candeletto acceso in mano. sermini, 334: beata è quella che più
ch'elio non fosse fuora a vederlo. sermini, 221: dimane dopo desinare in
del museo di storia na sermini, 177: e'mi dè tre paia
-non pagato (un'imposta). sermini, 172: ritrovate le ragioni delle decime
, tresca.?? sermini, 381: la savia fioretta, sapendo
intrigante, impiccione, ficcanaso. sermini, 395: costui era parlante pronto e
quella insegnasse lo bestiame che quine era. sermini, 209: disse salvi a masetto
/ null'om dica van tratti. sermini, 183: chi le avesse pur una
legami del ferro e dalla vergogna. sermini, 194: sismondo amando a un
di colpo, di botto. sermini, xv-741: sentendo quella voce nel cassone
dolore, la propria afflizione. sermini, 431: la sera, come ebbero
poterla rompere e tritar co'denti. sermini, xv-765: bindaccino di gran voglia mangiava
balbettare. - anche sostant. sermini, 387: quattro trogli a caso ebbero
riferimento al giudizio universale). sermini, 53: non aspettate l'ultimo flagello
di cibo che vi è contenuta. sermini, 341: i porci affamati intorno al
di febbraio l'ubbidienza a gregorio. sermini, 211: seguì che al papa gregorio
in cui si pratica l'uccellagione. sermini, 178: quando 'l richieggo mi presti
. -in forma iterata. sermini, 106: uh uh uh! eccogli
libra de specie dolze e fine. sermini, 112: s'io avessi lo stomaco
. nervo, n. 19. sermini, 39: suor savina si cominciò a
-impiegare animali in un'attività. sermini, av-763: costoro vedendolo con assai gentile
tose. assiolo, chiù. sermini, 303: il vecchio priore aperse uno
parer suo, ne gli vide. sermini, 434: non tenere ognun bene approvato
ed arti civili senza dubbio lo vantaggiava. sermini, 230: misser giannetto dopo molti
un mestiere, in un'attività. sermini, 236: avendo 'l marito a zappare
partecipando a una veglia. sermini, 63: e perché di ciò bartolomeo
velluto presso a la porta di pistoia. sermini, 363: aperte le casse e
tali sentimenti (un comportamento). sermini, 94: sopra questi pensieri pur combattendo
, erotico (la passione). sermini, 172: benché a me questo poco
non tmova sufficiente diffinizione e giudicio. sermini, 264: ora si domanda se
animale; ventriglio di uccello. sermini, 395: bindaccino da fiesole essendo al
... e stagno in verghe. sermini, 363: tante coniate monete d'
luogo erano due legioni alla vernata. sermini, 59: non era mai sì gran
della state vestendosi vestimenta di verno. sermini, 291: bobi aveva scritto dall'
ma più lunga, per la vescica. sermini, 88: il maestro, voltosi
una gara, in un gioco. sermini, 105: apre apre apre: chi
però non ha mandato per esso. sermini, 300: e del leccare delle dita
di soggiorno, di giochi. sermini, 5: il quale di lei era
scarsa considerazione, disprezzato. sermini, 31: il geloso marito andreoccio,
d'essere scenziati e virtudiosi. sermini, 191: tu delle principali virtuosismo,
. -spreg. vocabolàccio. sermini, 173: la materia dispiacendomi e simile
alito, tanto ridea di voglia. sermini, xv-765: bindaccino di gran voglia mangiava
biasimando che altra volta ti piacque. sermini, 49: chi ben faceva v'era
di puzza, di fetore. sermini, 241: peggio fai tu che t'
d'acqua, lo chiude ermeticamente. sermini, 89: fa che tu abbi un
zazzera: non rimanere più nulla. sermini, 206: io sgombro come voi mi
con imaginazione: però tiepidamente disia. sermini, 21: ode, ode
zolfanelli. zolfara, v. solfara. sermini, 304: ine non era stipa secca
comportamento grossolano, volgare. sermini, 60: veduta la brigata la zotichezza
incolte, indotte, zotiche e mendici. sermini, 60: gionto al bagno,
-in un contesto antifr. sermini, 223: hatti bien voluto la fortuna
. ant. il baciare ripetutamente. sermini, 15: subito le gittò le braccia
pregato ne fo da tutti loro. sermini, 173: ch'i'non sent'altro
. per esprimere un bisbiglio continuo. sermini, 172: conlemanigionteinalto, conque'lorobissibissi,
grande quantità di qualcosa. sermini, 205: gionse in sala con tale
: zuppa di ceci. sermini, 205: gionse in sala con tale
, tr. ant. conservare. sermini, 31: e la savia montanina sempre
, in un contesto osceno. sermini, 289: credete, monna lapa,
colpo dato con il ginocchio. sermini, 454: a me non s'addà
manigoldo, di un furfante. sermini, 62: tanto propiamente i manigoldeschi atti
sm. ant. membro virile. sermini, 370: le tue pari come cominciano
, sm. region. rosmarino. sermini, 16: epostisi a sedere a mensa
ecc.; balbettare, farfugliare. sermini, 391: il cavaliere similmente la sua