una parola amica, / che mi potrebbe serenar la fronte, / grave di cure
ragion lucenti, / sgombraro i nembi e serenar lo stato. monti, x-4-573
, si forma un colirio possente a serenar il guardo annebbiato, perché possa scorger
le torbide procelle / con liete rime a serenar possenti. brusoni, 2-32: le
'l ravvivar ai lucida facella / o '1 serenar di tenebroso cielo, / come negli
maturi albori / sorge l'aurora a serenar il polo, / e a la bella
ardor m'afnsso ogn'ora, / per serenar la tenebrosa mente. bersezio, 3-6
d'acquetar li sdegni e tire / ai serenar la temturbamenti, senza rimorsi o scrupoli
m'affiso ogn'ora, / per serenar la tenebrosa mente. chia
brera, 1-iv-301: per serenar il cuor negli altrui cori / favote,
mare e acquetare tutte le procelle e serenar tutte le tempeste, molto con esso voi
placare / e pel campo celeste / serenar le tempeste! 2. figur
alla sua sposa / tornò letizia a serenar lo spirto. pellico, 2-55: le
èforse questa quella lieta faccia / che solea serenar quanto d'oscuro / era nel petto
tranquillo al ciel sereno, / ma serenar non puoi l'oscura mole / di quei
in un momento / or mi tomo a serenar. goldoni, vii-1263: non oserei
sdegni e l'ire, / di serenar la tempestosa mente. guido delle colonne