. buonarroti il giovane, 9-758: sento un gran ronzo / di voci sotto
caldo a momenti, ardo e a momenti sento scender il sudor freddo dalle tempie e
. graf, 5-690: scender mi sento nel core una pace, / oh,
aggressione militare. filicaia, 2-1-225: sento / che dell'austria il terror buda
io non trovo parole a consolarlo, / sento il morso del rimprovero soltanto / che
schiamazzo. goldoni, a-1012: quando il sento, / senza gridar o far alcun
. / il cor nel petto avviluppar mi sento. -condizione esistenziale negativa.
sagurato, / mo che è questo che sento che tume fai? / tu te ha'
sbiancato. praga, 3-139: li sento, appesi / alla parete polverosa e
anonimo, i-550: io, che sento amor, penando, / canto per
e ridicolezze ch'io vedo fare e sento dire. capuana, 11-231: fatta
aggroppata e ravvolta. ceresa, 1-812: sento a la lingua un così forte groppo
: per gambe e braccia imprigionar mi sento / da cento e cento corde a una
dal mortai corpo l'alma, / sento ogni senso mio dentro che scalma. molza
/ per dir la verità, ci sento poco bene; / ma se il caucaso
, / si scioglie la flussione, e sento quasi tutto. baretti, 6-89:
mostra tanto folto / che nella gamba ne sento ancor ena. fagiuoli, vi-85
alla scioperatezza che s'adora, / sento che freddi m'escono i sudori / per
vuol dir questa tempesta / ch'io sento fare allo scipito stuolo? b. davanzati
deverìa dir molte cose / ma mi sento fatigata: / e po'veggo me'sorella
garbato. e argelati, cxiv-3-532: sento cosa mi risponde sduttamente e deliberatamente sopra
35: più vorrei dir, ma sento che l'amorosa bocca / a sé mi
, e già moro, e già sento / le mortali mie scorte, / perché
[mosche] l'occhio beccar mi sento. verga, 7-320: aveva imparato
. zambeccari, xxxvii-72: io l'alma sento che forte sopoco, fino che diventi
e invaghir sì che la vostra / or sento e scorgo fredda e scolorita. tasso
voi 'l divin sculpiré e quanto vale / sento eccellenzia in vostra onesta moglie, /
correggiaio, 13: piango, quando vi sento al corosanto / per la vertù che fu
pino, 2-8: io non mi sento doler la gamba, che sempre mi s'
in caserta. tenca, 3-21: sento la ria bufera / ruggir sul tardo passo
perciò. giusti, 2-42: lo sento e lo confesso; e nondimeno / mi
per il cecioni, io non me la sento di scrivere al baccelli, il quale
l'acesa voglia e 'l gran dolor che sento. / ahi quanto e'fu'scotènto
che il cuor in petto io sento / d'una vita vulgar mesto e scontento
b l'amarissimo cordoglio che io sento della ingiusta e dolorosa morte della nostra
. /... / io mi sento ne o di una condizione cosmica
plausibili obiezioni. moravia, 25-129: sento già qualcuno esclamare: « che bella scoperta
di tisane, mentre al contrario mi sento scoppiante di salute e di vigore.
. giraldi cinzio, 3-123: io mi sento scoppiar di doglia il core. morando
caro signor berzia, sto così zittache mi sento scoppiare. 21. perdere completamente
quel che spesso fra me ragiono e sento / e quel chiaro concento / dele sue
che gli amorosi affanni / tirar mi sento ovunque il ciel mi meni. da porto
degli scordati. d'azeglio, 7-i-351: sento che grossi è diventato de'nostri da
scorgo che tu favelli e non ti sento. codemo, 82: avea scorto un
mihanno in questa vita scorto / ch'io sento del mio ben fattomartire. 16
, 16- 42: dal ciel sento una tuba. oh da'celesti / ne
: de'fanti che ha el marchese non sento parlarepiù, non obstante che siano scorsi già
goldoni, ix-403: io già mi sento / della morte l'orror scorrer ne'
achille. foscolo, iv-314: io mi sento sorridere l'anima e scorrere in tutto
conoscimento, / né di memora mi sento sì scorso / che del vostro e
balbettando a mezza voce: « ora mi sento meglio ». pratesi, o discorso
altro che veder donne. entro dove sento nomare le più belle per fama.
i-84: mi sento negli occhi / attenti alle fasi / del
elevazione al divino. savinio, 298: sento ricompiersi quel medesimo scotimento nel profondo e
, sai; e abbrucio, e sento proprio scottarmi. -manifestarsi con violenza
o l'ira / o il dolor sento del pensier che screde, / e al
volumetto che do a ristampare veggo e sento la livida screziatura e il freddo,
carducci, ii-2-351: ogni dì più mi sento sminuire l'ingegno e l'animo,
mi farà nuovo ogni dolor che'io sento. idem, par., 16-15:
ant. scrìgio, scrigo, scripto, sento, scrittu), male gli
. bernari, 6-193: « non sento nulla », mentii, pur avendoudito come
, « non sto molto bene e mi sento stanco ». bocchelli, 1-i-486:
sostant. forteguerri, 5-67: sento scucchiarare le forcine, / segnoche a cena
pecchi, 11-58: passa qualche minuto; sento una scucciata del 'pointer *, un
. scudo (ant. setto, sento, scutto, squdó), sm.
che vo a la scuola, / e sento ch'io ho in seno il mio
di maremma, xxxv-360: forza ci sento / de l'amor che mi spinta /
gettarlo a terra. pascoli, 223: sento (se dio vuole, ecco,
, e con te non me la sento di pensar scuro e scriver color di rosa
fanfani, 3-78: anch'io mi sento voglioso di sdanteggia re,
mie intenzioni, pago della coscienza che sento pura. d'annunzio, ii-470:
beltà ragiono, / né intenerir mi sento; / i torti miei rammento,
/ di cuore, ch'io mi sento venir manco. = nome d'azione
di rettorica. borsi, 2-130: mi sento ridicolo come un esploratore che pretendesse di
per lui;... e non sento per quattro ore di tempo alcuna noia
. c. bini, 1-136: non sento per quattro ore i tempo alcuna
[s. v.]: mi sento sdrucciolare la visita di quel ciarlone,
ho un presentimento che dovrò succiarmela. mela sento sdrucciolare addosso, sulle spalle.
monte, lavorando a cava aperta, come sento essere quelle di aristotele?
carnefice] anonimo, i-581: però mi sento isdutto: / l'amor, cre620:
e mena frutto; / però mi sento isdutto. 2. liberato dalla
tale tormento, / e però non me sento, che m'ha secco lo core
il qual capo, allesecche openioni che ne sento ed agli stirati sentimenti chene veggo uscire,
titolo di vicario), credete che mi sento proprio trafiggere ilcuore per la vostra disgrazia?
. lo manderei a londra, perché sento v'è la morìa ché, secondo iscrive
debolezza quand'io seggio, fi l'anima sento ricoprir di pene. dante, purg
questa con voi siede, / da cui sento tut- spirto e la grave eloquenzia
... per la dolcezza ch'io sento in quello che a poco a poco
per la pietà ed amore ch'io sento verso questa patria, essendo italiano,
. g. berto, 5-272: mi sento di colpoconfortato e caldo di riconoscenza per lui
sua morte mi à segato le radici, sento sempre più di non capire nulla e
di non dovere credere a nulla, sento sempre di più la superficialità, la superficialità
647: or ch'io mi specchio e sento / che tanto ho di ragion varcato
divina contemplazione. foscolo, i-96: sento gli avversi numi e le secrete / cure
bandello, ii-857: or perch'io sento distemprar la lira / e ho lavoce indebolita
271: aver, ben vegio e sento, / per te lo coipo sale /
. giuliani, ii-151: con molto piacere sento che di salute state tutti bene;
: per sentirla la messa, la sento, ma ascoltarla! dio lo sa se
favorevole. è così?.. ne sento un vivo piacere, e te ne
germano, / fa che del ciel non sento la partita: / ben viverem felici
o per qualunque altra pessima tristizia, mi sento rabbrividire. carducci, ii-3-152: sfuggo
sembrava al va gran noia sento. andrea da barberino, 1-289 (tit
producono innumerevolivarietà. leopardi, iii-136: altrove sento che si semini in ciare
. questa è la prima voltach'io mi sento innamorato. = comp. dal pref
uccella. leopardi, iii-136: altrove sento che si semini intorno alla mietitura; o
semi-infermità mentale. calvino, 22-294: sento il bisogno di premere, di schiacciare,
qualche mezza giornata. rebora, 3-i-159: sento che mi si muta o mi si
minuteualità de'giuochi. mazzini, 41-260: sento... il bisogno diichiarare per l'
soltanto con la sua risoluzione sento di poter giustificare rini, 593
da lentini, 39: sempre mai non sento / vostro comandamento, / e no
la bella vailetta. beni, 1-1: sento annodarmi il cuore in questo felice seno
altri, sono cose ch'io non sento, né capisco. moravia, ix-240:
-sentimento. tarchetti, 6-ii-641: sento un vuoto, un gran vuoto nel
obbrobri suoi. dominici, 4-185: non sento sensitivamente di tale promozione alcuna allegrezza,
non si muove, ma io la sento sorridere fino alla cima dei suoi capelli sensitivi
sono ancor per la paura fioco / e sento i sensi tremar tutti quanti. tansillo
anche con la particella pronom. { sento). ant. e dial. sedersi
. foscolo, iv-374: quando mi sento tuonare nell'anima quella tremenda sentenza:
forze). foscolo, vii-175: io sento prima, e in questo sentimento,
dial. sintiré), tr. (sento). provare percezioni legate agli stimoli
senziente non puònon so perché, non lo sento. p. petrocchi [s. v
5-ii-63: a un certo punto mi sento sete e vado alla prima cascina.
bolle, / divenir saggio e mansueto io sento. tarchetti, 6-ii- 51:
oramai: merzé chiamando / finir mi sento il core in te sperando. baldi
., 2-5 (1-iv-136): io sento il maggior puzzoche mai mi paresse sentire.
se 'l sol levarsi sguardo, / sento il lume apparir, che m'innamora.
tre bei visi contenti. -che sento?: esclamazione di stupore e sconcerto.
fagiuoli, xi-82: oimè! che sento mai? anima bella, / che
gozzi, i-12- 235: io sento dire / che qui si finge amare e
medesimo. de sanctis, ii-21-471: sento orribile brigantaggio verso lace- donia, teora
. lo manderei a londra, perché sento v'è la moria. -in
è il tuo ultimo lavoro storico che sento bellissimo. -conoscere da narrazioni scritte
e di perugia, 84: io non sento uomo en quissto mondo che de me
m. zanotti, 1-8-48: quand'io sento i soavi e molli versi / aurei
meo parlamento / a ciò ch'eo sento. stefano protonotaro, 135: si quistu
, che dunque è quel ch'io sento? / ma s'egli è amor,
pietà de'casi vostri, / ma sento orrore. pananti, ii-255: gli uomini
porsono tanto di beatitudine che ancora ne sento. bonarelli, 1-168: fra quanti senton
: serberò l'obligo ch'io ve ne sento nella più cara parte dell'animo mio
dante, vii-7: né dentro i'sento tanto di valore / che lungiamente i'possa
pene e li martir che per vu'sento / che lo me'coro ò messo in
1-x-12: io non mostro quant'io sento affanno. dante, vita nuova, 23-2
. giamboni, 10-25: io mi sento sì poca balìa che non posso vedere
non com'io dentro di me mi sento. soffici, vi-123: sono stato mescolato
: io anche più agevolmente di voi sento la somiglianza e l'unione, nel mio
un'opera mi viene solo se la sento. c. bascetta, 1-177: sentire
guittone, 7-37-53: àgioti dicto che ne sento di ciò che mandasti; prendelo come
scelerità a non dirvene ciò che ne sento. caro, 12-ii-324: avendo mandato questi
se lece ame dir quel ch'io ne sento) / siamo in forte città di sito
di regno / da quel ch'io sento altro tu senta. fenoglio, 5-ii-
cosa voglio, tutto quel che mi sento. -pensare, ritenere sinceramente (in
s. maffei, 7-98: già ti sento, o signor, nel petto mio
nel viso smanio. parini, 223: sento, sento la mano / de la
. parini, 223: sento, sento la mano / de la propizia dea.
, 145: or canto, ché mi sento megliorato, / ca, per bene
ond'io, che son mortai, mi sento in questa / disaggua- glianza e però
ben vi dico che tal non mi sento da poter durar contra l'un di questi
(i-605): cairn, io mi sento molto offeso da quel ribaldo di maometto
mascardi, 24: io non mi sento portato dalla natura e dal genio alle riprensioni
di largo, / dicendo questo, mi sento ch'i'godo. boccaccio, dee
25-64: io 'l veggo, io 'l sento, e a pena vero parmi: /
, e a pena vero parmi: / sento in maschio di femina mutarmi. forteguerri
, empio martire / che distrugger mi sento in un baleno / le viscere nel
. verga, 2-215: io mi sento malata! domani chiamatemi il de,
giacomo. foscolo, v1i-175: io sento prima, e in questo sentimento, per
, 527: oggi... mi sento permi batte, il cor mi parla
batte, il cor mi parla; io sento, / ma non intendo i motifettamente.
6-272: cerca di sentire come sento io. d'annunzio, iv-2-
, 21: lasso, ben vegio e sento, / morto fusse, dovria /
1-73: disse: « guarda s'io sento di gotte, / orlando, nelle
(i-iv-838): io, il quale sento anzi dello scemo che no,..
anelli, cxxxiii-219: pappataci! che mai sento! / la ringrazio. son contento
, che quanto a me non me ne sento. -non stare a sentire nessuno
moglie - a me?.. che sento. -indica curiosità, interesse per
: sul fatto della musica 10 non sento troppo avanti. -sentire bene-,
son tutto divenuto sì fréddo che appena sento di me. -avere consapevolezza della
. teresa dalla mia: seguo lei, sento con lei. dere il carbonaio da
mondo il mio romanzo: io so che sento / così poco di luiche n'ho dispetto
misura. guittone, i-13-179: io sento poco de spirito, e poghissi- mo
; / e giambatista anch'io chiamar mi sento: / furon locuste e miei
corrotta fracidezza, oh questo non mi sento di crederlo. gozzano, i-1371: ho
mi lasciate solo, io me la sento ugualmente. -averne voglia.
mille volte morire? io non me la sento. carducci, ii-13-218: per il
per il cecioni, io non me la sento di scrivere al baccelli, il quale
bell'impiccio. io non me la sento di andare a milano! silone,
atto di sedersi: « oggi mi sento più di bere che di mangiare ».
e consumato, / né punto non mi sento di vertute. dante, conv.
sentoso folio et hederaceo. spene e gioia sento. chiaro davanzati, 7-5: la mia
cari e cordialiservitori... intanto la sento, come di fatto, ne'gravi compieghi
ser? aretino, 20-294: io mi sento cader l'animo di fra le dita
del viso sereno, / perch'io mi sento senza lei morire, / e il
che gli amorosi affanni / tirar mi sento ovunque il ciel mi meni. firenzuola,
1'imbeccata; e io non mi sento di star più a questa serezzana.
giove; « a quel ch'io sento / qui si fa molto seria la faccenda
, 9-146: io sto bene; ma sento il freddo più deglialtri anni, a segno
a momenti, ardo, e a momenti sento scender il su- dor freddo dalle tempie
corrotta fracidezza, oh questo non mi sento da crederlo. c. i. frugoni
che bevvi disperata; ed ahi! lo sento / gelido avvicinarsi / al palpitante cor
del maestro. berchet, 203: sento l'aura: è questo il maggio;
scherzo. dondi, 252: io sento che fato sei servo / novelamente d'
, 4-ii-120: con questi felicissimi auspici mi sento già nel petto un impaziente ardore di
, cxxxviii-11-3: tutte le pene ch'io sento d'amore / mi son conforto,
settantina. cantoni, 17: « sento », rispose quella: un'affabile vecchietta
. carducci, ii-8-22: ora non sento e non penso che amore. sono le
vita). petrarca, 264-96: sento ad or ad or venirmi al core /
. dante, xx-6: dolorosamente / sento contro mia voglia / raccoglier l'aire del
sei sempremai sullebillère, / e i'mi sento sfanfanar d'amore. de amicis, xiii-
xx-g: lasso, però che dolorosamente / sento contro mia voglia / raccoglier l'aire
», riluttava arp: « mi sento sfasato, mi sento fuori ».
: « mi sento sfasato, mi sento fuori ». -che agisce o
fisico. mazzini, 37-271: mi sento al morale come quegli uomini che a
altro candidato di molto pregio io mi sento mosso a rallegrarmene con voi per iscritto
lando rotolarono. slataper, 2-109: sento i treni correr nella5-497: la forza dell'
del sol offusca e fa minore, / sento a la lingua porsi un duro freno
e spesso malvagio. fogazzaro, 1-265: sento di non gli studi dell'ottime
la morte impetro: / isferami ch'i'sento mortai lutti. boiardo, 2-98:
luogo tenga. beccuti, i-235: sento / di penitenza ancor dentro la sferza.
. f. frugoni, vi-630: poiché sento che '1 mio stesso maestro m'
di potere patire il grande dolore ch'io sento. botta, 6-ii- 110:
i filosoci la intendono, secondo che sento dire, a lor modo.
così chiamata vulgarmente. lancellotti, 2-179: sento trar- mi da gran curiosità di sapere
botte). caviceo, 1-110: sento il movimento della famiglia per le scale
: aldi, tasi?.. a'sento pur sfreghezare. a'vuò sigolare:
gione gli sfrenamenti delle mie segrete tempeste, sento addirittura in bella copia, a
carducci, ii-8-33: io intanto mi sento straziare, strappare l'anima, come se
in corsa sfrenata. panzini, ii-714: sento un carretto che viene su di corsa
s. errico, ii-5-1: già sento mormorar per parnaso che ilvecchio omero, stimolato
l'ira. saccenti, 1-1-216: sento cuocermi dentro a poco a poco / il
.. davanti agli spagnoli non mi sento affatto umiliato. 5. intr
54: di tanto in tanto ne sento parlare di sfuggita, fa la pubblicitaria,
davvero! fanfani, 3-261: per me sento di non aver fiato da tirar simil
amicis, xiii-181: ebbene io non sento mai, o quasi mai, dir queste
dalle undici in là, dal letto sento sgallinaré giù in gallinaro... crocchiare
pensieri,... come vispa ti sento balzare, scrocchiare e saltellar fra le
stuparich, i-323: a un certo punto sento ch'egli mi -fatiscente (
grazie al cielo, sono aglisgoccioli; ma sento sempre più la mancanza del non tenerti
a quello denso della vostra sorella cinquecentesca sento tutta la freschezza della vostra anima sgombra
sua passione, mi sgomentava: sentiva e sento rimorso di averla io primo eccitata nel
vi ho a dire quello che io ne sento, perché, considerando quel gentilomo solo
e 'l loco: ond'ancor doglia sento, / e sol de la memoria mi
in crisi. foscolo, xvi-103: sento che i suoi princìpi [della mia
: o dio,... che sento tali e quali, / che se sgionfa
. giuliani, ii-413: oggi poi sento il caldo a modo; ilgrano vuol di
, sai, piccone. / mi sento borbottar tutt'il ventrame, / che
, ed io magf'or ambascia / sento ogni dì, ed ogni or più mi
: - nulla sente quest'erba, ma sento io questo vaso. / -sgravisi il
sullo stomaco. soffici, v-6-334: sento il bisogno irresistibile di sgravarmi di qualche
abitano peccati. landolfi, i-3: sento che devo sgravarmi di quella specie di
a prender medicamenti... ora mi sento assai sgravato, ma...
fata via e muò ch'a'me sento sbregare, e sì el me ven gerte
a'muoro. ghirardi, 83: mi sento certe sgrisoleche mi van cercando sino nelle medolle
ho messo un po'giovine, e sento che ci bolle sempre dentro. vocabolario di
voci dei fiumi, ma sgrondare io sento / sempre più l'acqua, rotolare
quando la sguardo, / ch'i'sento lo sospir tremar nel core. lancia,
se 'l sol levarsi sguardo, / sento il lume apparir, che m'innamora;
, dove successe quel pericolosissimo sbarco, sento ancora la tua mano sulla mia.
mensa è stata sibaritica; / e sento già per il pesante carico / tumultuante il
fischiar dell'acqua « o figli che non sento / più da tanti anni! un
1-2-256: il maggior disgusto, che io sento in questa azione, procede dalla siccità
: gli è tanto il dolore ch'io sento, signora mia eccellentissima, che siccome
/ sovravolando di sicur mi venne, / sento ch'amore è tutto in me raccolto
venuti [in muratori, cxiv-45-140]: sento il desiderioche ha di avere i sigilli de'
rendervi quelle grazie delle quali mi vi sento debitore, della infinita cortesia vostra usata
tanti sospiri, quanti continuamente io vi sento a gittare ». crudeli, 2-192
dolcemente stupido che al solo ricordarlo io sento l'anima mia tuffarsi in un quieto
loro signori. buonaccorsi, 179: né sento più del mio caro signore / le
a volervene dire ciò che io ne sento mi vi convien dire una novelletta. la
pezzi dalla noia. fanzini, iii-669: sento che parlano an- ch'essi della guerra
-inazione. delfico, iv-47: sento... con mio dispiacere che la
porsono tanto di beatitudine che ancora ne sento. perché non volendo con silenzio passare
fatto l'uovo, e mai non sento / altra sillaba, altro accento. quasimodo
industria. giuliani, ii-157: mi sento un poco scaduto dai grandi strapazzi e
esser lecito di proporre quel ch'io ne sento, dubito esser stato questo un mero
22: de sua grave pesanza / sento 'leggiar lo core, / puoiché voi strenge
di garbo mi parete: / e mi sento non so qual simpatia, / che
simpatizzo gran fatto con londra, dove sento d'essere troppo lontano dal mio paese,
. speroni, 1-2- 365: sento un piacere maggior del mondo, qualor mi
ora, a dirvela sincera, / mi sento paesano paesano. -al
notte sta nel mio conspetto, / cusì sento fantastico delletto / poi che l'errato
involta? » marinetti, i-135: sento una preghiera singhiozzante che mi stringe la
carrette. govoni, 57: sento dei passeri sopra una tomba / che rissano
perde. rebora, 3-i-225: io mi sento drittissimo dentro mentre seguo le sinuosità della
pensando a slontanarmi da voi, mi sento morire. forteguerri, 7-59: vista olimene
. bellini, 6-216: nel capo mi sento un ginepraio / d'un gi- rimeo
con queste mani, che non me lo sento più. io sotto l'acqua, io
fanciullezza. palazzeschi, ii-913: mi sento tutto preso dalla smania di andarmene in
piovene, 5-282: io non la sento [la guerra] e non ci penso
la smarrigióne di quest'altro, dove non sento né di confessare candidamente il suo smarrimento mentale
, lxv-5-7: in zascun membro me sento un tremore, / lo quale onne meo
baro, 3-41: poi che sento l'anima aderire / ad ogni pietra della
. niccolò del rosso, 1-139-8: sento [quando digiuno], finch'eo levo
i-419: io sono addirittura smembrato, mi sento la testa come un tamburo.
e la sua 'indignazione', 10 sento il dovere, e questo da vero 'sacrosanto'
gran bieltate, / in ciascun membro sento li sospiri, / cotanto n'ho riguardo
cino, iii-2-6: in ciascun membro mi sento un tremore, / lo quale ogni
tita mia, voglimi bene: io mi sento smozzato e sperso. 3
corono / sopra gli altri, il sento stridere / sì che par che lo
: io vi prometto che me ne sento un brivido per le vene, e mi
, iii-461: per dirla come la sento, secondo mio usato, e'c'è
portin le mie parole com'io 'l sento. lucini, 4-115: quanta maestà e
suave sampogna? caro, xxxvl-50: sento soavi lire, vaghe fistole, trombe sonore
mai lodato a pieno, / dolor non sento alcun de'miei martìri. buonarroti il
ti mando de'baci; e mi sento su le labbra una certa fresca soavità come
te e più avvezzo a'strappazzi mi sento poco in gambe appunto perché mi sono fermato
appresentata la eloquente melodia de le vostre sento di continuo un piacere simile al diletto
richiamano. carducci, iii-25-176: sento del successo immenso toccato al giornale del
la terra galileo, 3-1-109: io sento in me un'estrema repugnanza nel potere ammettere
l'ultime margherite che fra poco non do sento din « egli è spagnuolo » / faccio
. giustinian, 1-383: arder me sento d'una fiama ardente; / ale fiade
1-82: loro vivono molto tempo e non sento te naturale o causata per
molto, / e più soffro e più sento / che soffrirei. sbarbaro, 2-45
la natura umana dante, xxxviii-3: io sento sì d amor la gran possanza / ch'
di sofista. bruno, 3-346: mi sento riputato sofista, più studioso d'apparir
soggetta. p leopardi, 130: sento dalla cara tua che la tua salute va
mia gioia: sed io no la sento, / assettomi 'n u. lloco e
potere della segneri, ii-174: mi sento allor tutto accendere a ringraziare la divina
sensualità. papini, ii-995: sento più sincerità, più vastità, più solarità
niccolò del rosso, 1-289-14: ch'eo sento gà lo sospir sino al gotro
sublime. gozzano, ii-80: ancora sento al tuo cospetto il simbolo / d'
, 5-iii-245: ah, bastardo! stasera sento che l'ammazzo! vieni con me
. soldo. bruno, 3-341: sento grande angoscia per quel che nel mio
fo, più libero e mondo mi sento. govoni, 244: la casa,
, la mano e la penna me sento in manera insiemi avviluppati che nissun de loro
xiv- 254: io non mi sento assai bene, e sono, al solito
: ora che per una di man propria sento che siate in bologna e di sollecito
faìugi, 1-14: qual sollicito stimulo / sento io in me fuor di consuetudine?
. amenta, 1-55: io mi sento un sollecito, un sollevamento, un'allegrezza
sollenar lo grande ardore / ch'io sento per amar, là ond'io incendo.
paranza mi fanno il solletico. sento il solletico. b. del bene,
n'è meritevole. pallavicino, 10-ii-188: sento con allegrezza il sollevamento d'un prelato
mio odoramento, / quando passar ti sento, daimi sollevamento, / e a te
per conto mio, sollevandomi molto, io sento, sui miei compagni che vivono nell'
: « che novità è questa ch'io sento? e di dove procede questa sollevazione
grand'uopo, ché la pancia solla / sento cascar. = voce di area
sdomenticato. baretti, i-95: mi sento così dolcemente solleticare e sollucherare dal pensiero
lui. boccaccio, 1-i-152: io sento al presente la mia vita fallire e sola
: ed io per me non mi sento muovere ad altro che a ridere. grillo
mai portai / inver5 quelle ch'io sento fuor neiente, / ché simigliante già
modo. anonimo, i-559: non sento più dolore, / di fenice ò manera
una assai trista simiglianza e acerba / sento fra il vetro e il calice d'un
dell'usato allor dolente, / crescer mi sento famorosa febre. forteguerri, 15-84:
, / che la soa grazia me sento aver perso. antonio di meglio, lxxxviii-ii-
dolcie nei miei pensieri / allor ch'io sento amor in ogni vena, / e
sommosse. foscolo, iv-368: mi sento vezzeggiare la faccia e le chiome dai
: sono appena uscito di casa e sento suonare un telefono che potrebbe essere da me
feminil lamenti. guarini, 140: sento una voce querula e dolente / sonar d'
caro, 2-1190: io veggio, io sento / sonar gli scudi e lampeggiare i
de'medici, ii-36: in quello i'sento / suonare una zampogna dolcemente, /
buonarroti il giovane, 9-363: io sento o tarlo rodere, o zanzara / ronzare
nusini altri sorgono et altri vari. / sento soavi lire, vaghe fistole, trombe
ogni cura per soporare li membri, sento una ombra che dice: « ah servo
1-172: quel mondo da cui io mi sento vinto e sopraffatto, che dice?
faccenda de'libri. magalotti, 9-1-35: sento con quella passione che potete credere tutte
/ sovravolando di sicur mi venne, / sento ch'amore è tutto in me raccolto
io mi con sumo quando sento dire ad alcun sorcone: « in tale
: benché coverto dalla sordida di reo, sento però in me l'innocente.
impossibile. mascardi, 2-158: mi sento così disadatto alle lusinghe poetiche che il
allor che son più solo e che non sento / altri che taugelletto, altri che
due ragazze fatta come lei. dalla parlata sento che sono soriane. -arciere
). cicognani, 1-163: sento che la forza per staccare una volata
sorsetto. casti, cxxvil-252: io mi sento alquanto sete: / un sorsetto farà
trovare cicerchia, xliii-352: men venir sento li spiriti miei / perch'i'ti
non posso / vederti più, ché mi sento scoppiare. = dal lat. sors
tommaso da faenza, xxxv-i-455: se mal sento, vincelo un gioi'tutto, /
ripalunga. - (oimè, che sento? qui la mia sposa? perché in
vaio tanto tardando, / ché paura mi sento / ed ò sospetto -de la mala
piglia, / dogliosa pena ch'eo sento. giacomino pugliese, 195: io partìa
veggio tormentare / tanto, ch'io sento l'ultimo sospiro. serafino aquilano,
iii-83: uh, uh, io mi sento tutta rimescolare, e vo tutta sossopra
cambiamenti. serao, 5-125: « sento dire che a castellammare mettete il mondo
colpo). brusoni, 9-48: sento scendermi sopra la testa e strisciarmi su
in volerlo savere, / ed io mi sento men che nom fa tatto, /
basta. tolomei, 2-236: io mi sento l'animo pronto a far per voi
? / -per dirvi il vero / sento qualche bisogno ancora io, / ma sottopor
ai privati. fusinato, i-q: sento ripetermi da ciascun lato: / « com'
. cabuonarroti il giovane, 9-758: sento un gran ronzo / di voci
e bianca vestita di barra, / subito sento datomi un'arra / che ad amare
ne sono obbligato sì volentieri che non ne sento gravezza. -troppo impetuoso, frenetico
vampa, possa / che nel desìo sento sopercla angossa. boccaccio, dee.
gravità. foscolo, x v-408: mi sento assai fiacco, e la convalescenza di
chiabrera, 1-ii-323: per soverchio d'età sento agghiacciarmi, / e tutto l'anno
di ciò la colpa al piacer cne io sento scrivendovi. firenzuola, 211: a
/ di gaudio, e me da me sento diviso. -essere fornito in larga
, 335: col progredire del lavoro sento sempre meglio che il mio scopo trascende in
, 180: taci, taci ch'i'sento / dentro un canto che sembra /
rapidissimo? e quando urta nel cuore io sento che vi si ammassa bollendo e poi
su questo fazzoletto, caro. mi sento spaccare la testa. 19.
pavese, 1-142: in quel momento sento un fischio da spaccare le orecchie,
di frenare i singhiozzi: « mi sento tutta spaccata. ho male. non portarmi
tartufo o da primo ministro come vispa ti sento balzare, scrocchiare e saltellar fra le
la sbranca. da ponte, 250: sento improvvisamente aprirsi la porta della mia camera
, oggi fino alle tre, non mi sento di pugnalarlo così alle spalle.
questo confluente. barilli, 5-130: sento sotto i palmizi secchi e fra l'erba
, iii-4: apollo, io non mi sento sufficiente / poter redir ciò che me
ella non si muove, ma io la sento sorridere fino alla cima dei suoi capelli
della compagnia ai san gilio, 224: sento li colpi di ciascuna canna / e
? michiele, i-310: altro piacer non sento / se non quanto di voi,
,... doverono, io lo sento, toccare il cuore ai credenti di
un oseletto che canta d'amore / sento la notte far sì dulzi versi, /
donatemi qualcosa »; e i'non lo sento / risponder nulla, e in vano
ma tanta d'alegrezza e di gioia sento, / che mi conven mostrare a
ov'io, mirando fiso, / sento qual sia 'l piacer elei paradiso. ariosto
non so che cosa sia: / sento a dir che a un monte in vetta
per te languì. fantoni, i-142: sento un incendio dentro le vene, 7
un incendio dentro le vene, 7 sento una languida., non so che sia
vadi? n. agostini, 6-1-18: sento che a spasso già mi va il
, 12-196: senza divenire un misantropo mi sento uno spatriato. -randagio (
prendàn per un matto; / in fin sento tirare un catenaccio, / ed apre
ogni mie vene / e già de gelosia sento spavento. castelvetro, 8-1-160: la
e in questi tempi spezialmente, mi sento così trasportare fuor di me stesso che mi
nella medesima di lei lettera al signor manfredi sento specificati i miei sonetti de'quali si
il cielo. mamiani, i-255: sento con gran piacere che la specula nuova
di tanta magna opera, quanto io sento per voi s'è ordinata, non sia
coraggio e fuor di spene / io mi sento malato ogni dì più! michelstaedter,
avido nocchier. foscolo, i-12: sento gli avversi numi, e le secrete /
gioie. pirandello, 8-1049: oggi sento che pinzone non solo vive ancora dentro
/ portin le mie parole com'io 'l sento. bambagiuoli, xxxvii-21: uomo ch'
più mi dispiacque; or veggio e sento / che per aver salute ebbi tormento
oramai: merzé chiamando f finir mi sento il core in te sperando. sanudo
e si sperde, per colpa, sento dire, dell'agronomia moderna e dei suoi
. / com'ela se contene, en sento trobato l'aio, / e de
umana commedia'del paganesimo pànico, ci sento sempre, attraverso lo sperperio del vocabolario
c. gonzaga, 33-40: non sento / che l'alma, che peccò solo
come bossolo / di spezie tutto ti sento odorifero. -incenso. leggenda
spie non sono. monti, 10-439: sento qualcuno / venir dal campo, né
/ se el sapesse quanta pena i'sento. tesauro, 2-98: osservando la
, sarà poi vero quel che mi sento, non sarà poi che di fronte a
, mentre los angeles è più spiazzante, sento che
bricchi. lucini, 4-32: io mi sento risuonare in assai estranei istrumenti sull'egual
. l. quirìni, 6: io sento in questa che d'amor lo spiedo
la tenerezza e la gratitudine che io sento nel più vivo dell'anima per la
fuggi, fuggi: per torrida via / sento torma de'passi spietati. pascarella,
che lor natura hanno cangiata, / sento il lume, lo spillo ed il
che lor natura hanno cangiata, / sento il lume, lo spillo ed il bucato
. misasi, 5-138: io mi sento come in uno spineto dal quale non
leopardi, iii-271: anche oggi io mi sento il cuore come uno stecco o uno
per virtù della sua lingua spinosa, sento le più acute parole, li più mordenti
manzoni, fermo e lucia, 308: sento una pedata che mi par quella,
, 155: il lieve dio già sento / che sulla tempia elastica si posa,
in esso. pirandello, 8-1138: ti sento parlare, parlare veramente le parole tue
: d'un concento / ineffabile io sento / spirar le selve. -penetrare
è a pensare. molza, 1-415: sento l'aer d'odor tutto ripieno /
fiamme al cor, sicch'io non sento / altro dolore omaid, altro contento /
. bruni, ni: fiamme non sento e spiro ardore. testi, ii-142:
l'adoro, sprezzata; / e sento che mai / quest'alma piagata / l'
cadere dal cielo in terra, e sento pullularmi nel cuore alcuni spiritelli malsani che
e insieme deliziosa valle, io non sento in me spirito di poesia, non
trovino di vere lettere vocali, io sento affatto coll'eruditissimo autore. 34
del viso sereno, / perch'io mi sento senza lei morire, / e il
verso il continente. soffici, v-2-382: sento tutto l'orrore della miseria, l'
. boccaccio, iii-3-24: io mi sento di lei preso e legato, / né
. monti, 10- 440: sento qualcuno / venir dal campo, né so
bottiglie,... e io mi sento ogni volta più spoglio di un verme
lissia. p verri, 2-147: sento quanta sia la naturale aridità di sì fatte
, ii-30: mi turba lo stomaco quando sento dire: « basciovi e'piedi »
/ già gli ululati e i pianti / sento assordar il ciel. magalotti, 9-1-281:
, disse il padre taurin, « mi sento sollevare l'animo nel vedere la casa
torto. mazzini, iv-6-65: mi sento stanco, moralmente spossato e incapace di
. saccenti, 1-2-41: già sento delle chiavi al ricche tacche / aprir
più soffro per te, tanto io mi sento meno spregevole a me stesso. tommaseo
altrui, ma non sa zò ch'i'sento. fra giordano, 2-34: hai
paesano', e anche troppo, e mi sento grande appunto perché abbrucio di un spregio
arte e i comandi temperanza, mi sento rapire alla considerazione dell'apostoli = comp
sagurato, / mo che è questo che sento che tu me fai? / tu
. marinetti, 2-i-880: « mi sento l'anima piena di preghiere. sembra
de. nocte. beccuti, i-321: sento squarciar del vecchio tempio il velo /
. goldoni, ix-115: io sento / svellermi dalla furie il cor squarciato.
campanella, 822: pur dalla squilla mia sento un rimbombo: / « cedi,
, 21-vi- 1981]: quando sento qualcosa di non autentico nelle persone che
le canne, tra la stipa, / sento un brusire ed uno squittinire. linati
. silone, 8-142: non mi sento immune da colpa nelle sregolatezze del segretario.
tante introspezioni, dopo tanti pensieri, sento come non mai gli incentivi di un
goldoni, ix-318: ah! che mi sento / staccar l'alma dal sen.
lo stacco, lo strappo, che sento a dividermi dagli studenti di que- st'
de'georgofili [rezasco], 1-666: sento dire che gli impiegati del nostro uffizio
animo. tarchetti, 6-i-514: io sento che questo stadio di lucidità nella mia
se io fossi un asino da vettura mi sento addosso il basto dell'età assai stagionata
fuggiasco visitatore in età stagionata, mi sento e devo sentirmi piu che mai cittadino
stagione i dolci inganni / mancar già sento. idem, 25-48: godi, fanciullo
stagnazione. rebora, 3-i-75: talvolta sento la stanchezza di chi troppo s'è prodigato
. antonio da ferrara, 23: sento ben ch'egli è sì duro el callo
piglia, / dogliosa pena ch'eo sento, / membrando ch'eo sia diviso /
del sera, 103: io non mi sento da « appena il padrone juanniccu
col cuore. fagiuoli, xi-155: sento ch'una commedia / si reciti stasera
della chiesa. mazzini, 12-99: sento che negli stati papali una nuova tassa che
carducci, ii-18-82: di francesco crispi io sento e penso che è il solo grande
sciistica). carducci, ii-16-279: sento che per tutta italia e nelle stazioni
e stazzona un poco quel brilli che sento essere venuto costà grosso come un papero
. carducci, ii-11- 73: sento qui negli orecchi il cozzo delle stecche del
spennata, chiudo il libro perché lo sento bugiardo. -per estens. palo
iii-271: se bene anche oggi io mi sento il cuore come uno stecco o uno
lume me n'anderò... ma sento gente. oh stelle! calzabigi,
punta). volponi, 2-129: sento con soddisfazione come scatta preciso il meccanismo
insegna. valeri, 3-356: già sento l'autunno / stendersi sul mio capo,
: io, l'universo contemplando, io sento / quest'armonia e bellezza infinita;
fanno far da can barboni, / e sento i versi miei mettere in prosa;
. goldoni, xi-977: ah, mi sento stillar tutto in sudore.
. c. gonzaga, 8-31: sento il ghiaccio stillarsi a poco, a poco
uno stil circunaare, / ch'i'sento che per lei compieta suona; / senza
donna e cara, / così mi sento per gli occhi passare / una soavità.
: carissimo padre collega mio stimatissimo, sento dalla vostra le disposizioni, che vi sono
conoscevo. calvino, 20-535: mi sento debitore d'una lettera a lei..
22: fratelli e compagni, io mi sento la conscien- zia mia tutta stimulata da
nelle mie vene il britannico sangue, sento gli stimoli usati. 4.
, ii-7: per un andito stretto / sento tirarmi, dove sull'entrata / io
, e subito, ché io mi sento stioppare se non vi senvo quattro gale e
senza stiracchiature. cantoni, 362: sento sì, e ben profondamente, quello
qual capo, alle secche openioni che ne sento bellini, 5-1-31: ritornino [
con la quartana, con la quale mi sento... stizzoso e disgraziato.
io movo 1 passi, / io sento non so che, che il fosco ingegno
, 1-viii-160: a un tratto io mi sento stoccheggiare un fianco e darmi, qua
, fermo e lucia, 308: sento una pedata che mi par quella, sporgo
1-16: io, carino fratello, sento una contentezza mirabile intendendo che questa tua
viltà e ridicolezze ch'io vedo fare e sento dire. la chiamavano stomacace e scelotorbe
148: caro flaiano,... sento il bisogno... di informarti
v.]: 'ho uno stomacone': sento di non aver digerito bene. ma
. stomacone]: 'ho uno stomacone': sento di non aver digerito bene..
azeglio, 5-255: non so, mi sento stonato: che sia quel maledetto,
da questo ufficio rifugge, e tutto sento ne l'operazioni agghiacciarmi e quasi da inusitato
-emozione intensa. montano, 1-182: sento in me... una brama furiosa
cuore). martello, 6-iii-119: sento stracciarmi il core per pietà de'tuoi mali
/ che si fa strada: ne sento la pazienza / sconfinata sotto la mia
mondo da quello di una volta. allorché sento certe stramberie ». fogazzaro, 91
, 1-306: il pelo dell'abito vostro sento che stranamente la carne mi rode e
le fauci, oppresso il core, / sento da un mostro infra vigilia e sonno
carrà, 200: in questo momento mi sento straniato dall'istituto sociale. vedo sotto
maga, ed io pensiero e voglia / sento mutar, mutar vita ed albergo.
su questo fare ognuno ne dice una e sento che gridano e s'infocano e si
furore di passione alla mente che mi sento ferocemente tentato di strapparti dal braccio che
dio! non è possibile: io mi sento strappare l'anima. g. rossi
... baldini, i-667: sento venire col vento una nenia strascicata e dolente
al cuore. montano, 1-85: sento il cuore darmi delle stratte come un
suo secolo. ramazzini, 280: sento che il contadino è in strema necessità.
buonarroti il giovane, 9-289: i'sento gente scender strepitosa / giù per la scala
mi fanno una stretta dentro, mi sento quasi male. calvino, 22-79: c'
in sé stretti. grafi 5-234: io sento / il perduto mio cor che vibra
possiamo impedire. foscolo, xxi-274: mi sento le viscere strette dalla vergogna e dalla
per lungeza de spada che io me sento / del streto zogo sempre me deffendo
troia. papini, 28-82: io sento ogni cosa... il passeraio delle
sul tessuto. pascoli, 1-196: sento lo stridere dell'ago nella tela, di
, iii-1-9: la vedo ancóra, la sento ancóra.. ah, lo sentirò
vederlo. s. maffei, 7-66: sento che gelosia la fredda mano / mi
per morire. foscolo, xiv-247: mi sento ardere sempre più, e mi par
porta voleva uscirmi da quel labirinto, sento scendermi sopra la testa e strisciarmi su
i-895: e al sorger di quell'immagine sento sempre uno strizzone al cuore. lisi
volponi, 9-121: d'estate li sento allungare le mani di là dalla rete
drento a questa camera terrena. io sento la lettiera fare un rimenìo, un
una stretta da calzolaio! » « lo sento sì! m'avete quasi stroppiata!
petto. praga, 3-55: finché sento / questo tormento, / detto dagli
i-774: la porta si chiude, sento ancora la voce strozzata che protesta: «
, 2-130: gioietta, io ti sento struggerti per un pianto che non puoi piangere
5: tutto mi struggo, perch'io sento bene / che d'ogni angoscia la
core. ariosto, 1-iv-56: io mi sento struggere il core. panigarola, 2-60
xiii- 181: ebbene io non sento mai, o quasi mai, dir queste
a cigolarne. moravia, 21-183: sento il parafango strusciare contro la pietra del
trionfar traile studiate cene, / mi sento accender d'emulo desìo / d'un talento
. musso, iv-31: già mi sento morire al mondo e alla carne, si
tre, e urlano tutti insieme, io sento quelle urla e m'affaccio al balcone
leopardi, iii-191: mio caro, io sento riaprirmi l'anima al ritorno della primavera
e sordo! fogazzaro, 1-192: mi sento ottuso e inerte... per
stupore al braccio di chi lo tocca, sento che ora si attribuisce...
: ma poi pensandovi, / io mi sento un gran tremito. manzoni, fermo
malignità. moneti, 9: mi sento ormai l'orecchie stuzzicarmi / da curiose
eravate malata. borgese, 6-95: sento la signora di su che sfaccenda e i
cotesto povero pellegrino. carducci, ii-9-179: sento che la più sublime, la più
immensa allegrezza... ho sentita e sento per la grazia singolare conceduta dalla divina
altri italiani. carducci, iii-1-521: sento l'aura immortai che la circonda,
morte. g. gozzi, 4-58: sento che freddi m'escono i sudori /
mi fece de'suffumigi, e mi sento un po'sollevato. capuana, 1-ii-47:
le sue passioni. petrarca, 129-37: sento amor sì da presso, / che
il limite superficiale del mio corpo se non sento e percepisco anche lo spazio esterno che
delle cose. comisso, 17-97: sento sempre di più la superficialità, la superficialità
6-ii-572: il fuoco inspira allegria, sento crepitare le fiamme, cigolare i tizzi
propizi. foscolo, iv-382: adesso che sento tutto il flagello delle sventure, io
rime e prose antiche, 43: sento la voce, sento la minaccia, /
antiche, 43: sento la voce, sento la minaccia, / sento la furia
voce, sento la minaccia, / sento la furia già che ci supplizia. biffoli
g. c. croce, 192: sento che mi vien suso un castagnaccio ch'
5. caterina da siena, v-33: sento... la mente svagolata. alfieri
ogni impresa. casti, xxlii-504: sento... presentemente svanita colà la
figurare. d'annunzio, 1-66: mi sento svegliare ne 'l petto /
scioltezza espressiva. muratori, xiii-164: sento una particolare spiritosa sveltezza nell'entrata del
e si sperde, per colpa, sento dire, dell'agronomia moderna e dei
/ poi che d'amor la gran percossa sento! erizzo, 114: lo sventurato
è lo mio signor, che io nollo sento? rappresentazione di stella, xxxiv-601:
saba, 6-241: non mi sento di sopportare la tortura dello svezzamento;
. boine, iv-235: ci sento dentro come un'ala in fremito..
lami [d'alberti]: mi sento sforzato a correggere una svista di leopoldo
anonimo, i-484: amor fero ch'i'sento! / di tanto ben mi svoglio
. cateriquando sto fermo, non lo sento; ma svolgendomi o movendona da siena
nel ritrécine d'un mulino, mi sento svoltolato e sbatacchiato giù attraverso alle palafitte.
. baruffaldi, iii-13: lontan sento far gran tumulto / la tribù tabaccopea
petrocchi [s. v.]: sento tacchettare. bianciardi, 3-28: le ragazze
la burrasca da lontano / io già sento borbottar. / sarà meglio piano piano /
v-i- 290: io non vi sento mai formar parola oziosa né dir cosa da
così potentemente come le penso e le sento nel tacito colloquio del cuore. papini,
talentoso / di dicier ciò ch'io sento per amore. cino, iii-101-44: ciascun
tal volta il suon della sua voce sento / soavemente. ariosto, 7-24: talvolta
compiacere tanto tamberlai / che poi mi sento quasi tuto roto. = voce di
è tanto. crudeli, 2-258: sento la mia sanità che sempre più s'indebolisce
a dir un millesimo di quel che ne sento. -che è in grado di
, 5: o figli che non sento / più da tanti anni! suzzati,
fossero per restituirsi in città, ma sento che sia venuto per ripartire subito.
signor padrone, la dirò poi come la sento... sorbire un liquore caldo
10-281: è un po'tardino. mi sento un fringuello, ma navigo verso la
: se 'l sol levarsi sguardo, / sento il lume apparir, che m'innamora
prima del finire della sessione, io veramente sento venir meno il mio coraggio. ferd
posso prender sonno. » « io sento / rodere, appena.. » «
giacché non ebbi tempo per la posta ma sento, che quella tartaruga non era giunta
la rivoltella. gozzano, i-1093: non sento, per mia fortuna, il ticchettio
trilli di pianoforte. idem, 2-iii-88: sento planetariamente capovolgersi lenta meno lenta prestissimo la
in volerlo savere, / ed io mi sento men che nom fa tatto, /
latte. quasimodo 157: io già sento primavera / che s'avvicina coi suoi fiori
oramai: merzé chiamando / finir mi sento il core in te sperando. tasso
tedio / che più non parlo, sento, o posso gire. piccolomini, 126
accrescono nell'anima il tedio ch'io sento della mia vita presente. leopardi,
de giudice, 2-28: non me la sento di trovarmi ancora di fronte -televisione
maestro. d'azeglio, 7-i-64: sento però che a giorni mi rimetterò a
; / valore / non aggio, ché sento lo cor partire. dante, purg
temeraria / questa vostra assertiva. io sento dire, / che il secolo sia
la ho mai temuta. eppure adesso che sento tutto il flagello delle sventure, io
. caraucci, ii-8-33: io mi sento morire di rabbia. d'altra parte ti
. / portatemi rispetto, / perché mi sento mal. m. leopardi, buti [
tale che, appena entrato, mi sento tutto in sudore. montale, 3-100
! non è possibile: io mi sento strappare l'anima; no no..
n. ginzburg, i-1352: non mi sento molto bene, enrico. sono vicina
/ e taci: io non mi sento tempra da scherzare. -aspetto,
non vuole, ma il cuore lo sento fra due tanaglie. -tirato con
, per far un guazzetto... sento che la minoccia glielo domanda.
, e farsi mia / un'altra vita sento, ingombro d'una / forma che
ora che mi hanno fatto tenente colonnello sento questa seccatura peggio di prima. buzzati,
egli deve anche domandarmi, siccome io sento, che si direbbe d'un medico,
. lorenzo de'medici, ii-79: io sento, fi -prelibatezza, delicatezza
correggiato, 13: piango, quando vi sento al coro santo / per la vertù
piene della loro aria di sfida, mi sento proprio padre. -teneròtto.
. carducci, ii-6-83: già oramai sento la vanità anche dell'arte. e anche
chi al volto alzarvi, / sento offuscar la mia virtù visiva. giorgio
contesto figur. montale, 5-101: sento nel petto la tua piaga, sotto /
], 126: vedi, che io sento tentar l'uscio di casa. parini,
gli ingannati, xxv-1-396: io sento la lettiera fare un rime- nio,
. bresciani, 1-i-129: io mi sento il tentennino di ridere a veder il
tentigine. monti, i-5-65: ben sento, disse, che il mio seme è
ai tempi della riforma. anche allora le sento a pena fluire le gelide finge / e
già trascorso. morando, 292: sento che il termine di eseguire sì detestabile proponimento
la primavera del corrente anno e mi sento tuttavia malconcio per le vigilie che soffro e
mia vita terribile / quant'io 'l sento e quegli è insensibile. ghirardacci,
l'aurora, ii-488: nelle altre parti sento gridare sempre contro i patrioti detti giacobini
rapita. -oh meschina me! che sento? - (tra due litiganti, può
, i-104: ad ogni modo, io sento che questa è parola che l'umanità
che trema e che canta, mi sento / mutato a'un tratto / nel sonoro
. tarchetti, 6-i-419: io mi sento ora sì calmo... che non
testa, e regina l'ex duca anche sento che tra breve uscirà.
: fior naturale, / un testicolo sento che mi duole, / segno che fogli
l'officio suo, che io mi sento buon tetragono a i colpi suoi. monti
e nero. molza, 1-140: già sento il nilo con cerulea vesta / i
ambedue. de anticis, v-268: sento un'elsa di qua, di là una
come due rape! ohimè, io sento strepito. = acer, masch.
telegrafo. de pisis, 2-33: sento un tichettio di zoccoli / ne la notte
« io tifo per il serbo, ma sento che jacoboni lo agguanta ».
questa medicina. pulci, 18-172: io sento un poco difetto di tigna, /
! e sul cader del ballo / sento phellelta: un rigno / equino, un
men timido / che 'l suo mi sento il cor nel petto battere. e non
'l timido assicura: / così senza ruggier sento timore; / se volgar., 6-128
. goldoni, xi-59: però non sento / del ventre ancor timpanica la pelle
ardor sì crudo e fero, / onde sento mancarmi a poco a poco, /
20ix- 1944], 4: mi sento tanto superiore a te, anche se sai
il re. parini, 459: or sento anch'io sotto a le indomite arme
tira un calcio. pavese, 1-124: sento piangere e vedo la vecchia che le
cibo). soldati, xi-153: sento nella mensa grandi risate. sul momento,
quisque laborat rocco, 2-52: rocco (sento un tal che mi dice),
-ve've've'vef ch'i 'l sento: / addu'qua 'l cesto. /
crudel fortuna, / onde in un'ora sento mille morte, 1 e mille
, di tisane, mentre al contrario mi sento scoppiante di salute e di vigore.
si dilegua, talvola io mi sento impallidire a quasi venir meno, sembrandomi che
indolenzito. arpino, 7-219: mi sento in tocchi.. andiamo a dormire.
respiro. govoni, 870: sento come sfiorarmi un'ala angelica / che,
vostro ormai. dondi, 266: ma sento ancor già che i'aceso foco /
farmi sì contento, / che mai non sento che si sia martire. metastasio
seno e le belle chiome, / sento a me stesso togliermi, / e trar
me stesso togliermi, / e trar mi sento al ciel. tarchetti, 6-ii-644:
, 3-1-190: la novità delle cose che sento mi fa curioso, non che tollerante
di una poesia di fogazzaro] non sento la tonalità e quell'eterno verso endecasillabo
così detto! beccuti, 168: ma sento un che mi dice: che tu
vi vedo e vi capisco. / sento che tontonate. = voce di area
sospettassi che essa sapesse ciò ch'io mi sento dentro il torace. carducci, iii-24-76
, 2-298: or che sto ritoccando, sento già che sia uscito dal torchio di
di questo ladrone, piano ch'io sento aprir la porta, spegni quella torza.
piglia, / dogliosa na ch'eo sento, / membrando ch'eo sia diviso /
iii-75-8: gioia e gran dolzor sento di pene, / e de gioi pen'
, e sempre fremendo. oh! sento che l'amarti mi costa pur de'tormenti
/ che non sanno più esplodere oggi sento / la mia immobilità come un tormento
dirò, mia amica, ch'io mi sento così male da tornarmene a letto.
un ramo. arici, i-162: sento commosso / da per tutto uno spirto
mi pro- cumbo nel toro, e sento un flumine / nascermi sotto l'uno e
accrescono nell'anima il tedio ch'io sento della mia vita presente. garibaldi,
una grande nostalgia di ada. sento fortemente la sua mancanza. vorrei vederla
di bruno, 2-39: adesso ti sento proferir queste dolce parole: consono adesso
, / che traballar le gambe ancor mi sento. -per estens. dare segni
lampione traballa. pavese, 1-44: sento la vecchia che grida a una figlia
animo. pellico, 2-2: mi sento il cuore spesso traboccante di malinconia e
. lorenzo de'medici, ii-79: io sento, figlia mia, tanta dolcezza,
/ m'opprime la trachea... sento, ch'io crepo. tarchetti,
. mazza, ii-162: né timor sento di cader tra via; / mia possanza
in loco / und'io gran noia sento, / ché fate infingimento / di verace
, che io che sto qui 10 sento. vai, 2: al repentino avviso
il mare], a quello che sento e, tralasciato che fa piu strepito una
bagno, 1-xii-55: poi veggio e sento che nel me'podere / non si
tralucenti, / e la pena ch'i'sento e 'l gran dolore, / che
dalla parte di milano, se non che sento dire che preme molto al governo di
: se 'l sol levarsi sguardo, / sento il lume sin, x-700: quanto
/ ché, ramembrando, tranguscir mi sento, / sì amor me innova al
città che dalle mie finestre non vedo ma sento / è avvolta in un afoso torpore
è trapassato rdi sì gran dolore, che sento. catzelu [guevara], ii-232:
è trapassato, ch'io / aperte sento e le medolle e tossa. / e
, ix-393: v'amo, e mi sento / trapassato nel sen del dolor vostro
e d'amore, trapassate o viventi, sento che non è finita ogni mia parentela
/ dietro degl'error tuoi tragger mi sento, / smarrito più che per tempesta nave
groto, 6-163: già irrigidir mi sento / l'estremità del corpo, già la
e rileggendo ora queste tue lettere mi sento accecato dallo sdegno. -trarre
: so ch'io trascorsi, e sento / che ardir non ho per domandar mercede
la smarrigione di quest'altro, dove non sento né veggo. guerrazzi, 1-390:
e veder presso que'che lunge io sento. chiabrera, 1-iii-161: torniti a
) e in questi tempi spezialmente, mi sento così trasportare fuor di me stesso,
non posso dirle il piacere, che io sento, mylord, a veder questi nuovi
/ trasuda un umido tepore; / sento non so che ebrezza cattiva / entrarmi,
non fu la mia paura! / mi sento trasudar, non so star saldo:
gide / cure su 'l capo mi sento. d'annunzio, i-909: tu sembravi
per il libro, ne tratta, sento dire, da par suo. n.
questo spazzo, il gusto però che sento trattando con esso lei m'ha costretto mutar
chiarore grandissimo: in un tratto io sento un romore di più cavagli e da
, fin che posso, non me la sento di entrare nell'aula di un tribunale
con un far desolato « io mi sento a traverso ». -tenere alla traversa
2000 », 12-iii-1988], iii: sento cne il trebbo farà miracoli per riportare
ciel chieggo, / perché di drento sento e di for veggo / che l'alma
eo penso bene, / l'anima sento per lo cor tremare, / sì come
umana; / ch'io già mi sento, mentre ne favello, / il tremito
il tremito / e il pavimento scosso / sento da un ferreo strepito, / balzo
bologna, lxv-5-5: in zascun membro me sento un tremore, / lo quale onne
pur la desia, / sovra me sento venire un tremore / che per le membra
la rocca assaglia; / già muover sento dei desiri il treno; / e il
mentre ch'io salgo in casa, sento in camera di nanna un tre- spiggio
si vantano devotissimi e fedelissimi, mi sento chiedere: « ma come puoi tu
poesia di dante. faldella, 13-44: sento l'addio di lucia benedetta da fra
giuliani, ii-396: delle volte lo sento che le gambe mi fanno trinchetto (
gentile aggiunse: « valli a vedere. sento trinciare il foraggio, dev'essere ada
molto). mazzini, 28-242: sento con doppia e triplice riconoscenza a dio
cattolica, e art nouveau, ci sento, per il mio gusto di adesso.
, ch'io mi specchio, e sento / che tanto ho di ragion varcato il
in gran tristóre. berchet, 203: sento l'aura: è questo il maggio
mare. savinio, 5-79: io sento in me un animo tritonésco e come tu
svanisce dal mio spirito, e mi sento rotolare di botto giù per i secoli sepolti
: il treno s'appressa.. già sento / la querula tromba che geme,
pensieri sul più bello ch'io mi sento fendere il cuore di disperazione: fa
273): la doglia che io acerbissima sento e che mi va a poco a
le tue ragioni: io le mie le sento troppo; però paio ostinato. pascoli
vegno, e con quai piume, / sento di troppo ardir nascer paura.
per voler del primo amor ch'i'sento, / d'entro le leggi trassi il
sempre saranno bonissime. lancellotti, 2-179: sento trarmi da gran curiosità di sapere,
, ch'io godo, alta fortuna / sento gli effetti e la cagion non trovo
116: quando lo giorno appare, / sento li dolci amori / e li versi
: e s'è ver quel ch'io sento, / che carpi...
dalla giunta di stato, ed oggi sento che sarà decisa la causa di d.
sarò sigaro? oh no, io mi sento così dolce e così buona! saro
fero meschini / e condannargli, secondoch'io sento, con ner saggina, che fu
lxv-5-68: la pesanga d'amor sì forte sento / che non sol lo smarir pres'
conobbi io pria! perché voi tutti / sento in me tutto? fo- ìazzaro,
; / valore / non aggio, ché sento lo cor partire. scampolo dugentesco sul
con voi siede, / da. ccui sento tuttore / la chiara luce del suo
l'officio suo, che io mi sento buon tetragono ai colpi suoi. muratori,
fisico. 'ho dell'uggia al ventre. sento uggia in un dente'. bacchetti,
, caro professore! non me ne sento più neanche toccar l'ugola!
, / eguale a quel ch'io sento, / numi, chi mai provò?
n. villani, 1-482: ma già sento esser passato il tempo che io alla
carducci, ii-8-234: trovata questa donna, sento ch'io l'amo fino all'ultimo
io l'amo fino all'ultimo, sento ch'io sono tutto suo.
la mano. govoni, 733: sento una luce intorno a me, un
. (o anima mia! io mi sento ancora le labbra umide e odorose)
appena infilato nella galleria, e lo sento fare un verso aspirato come chi si prepara
donna e cara, / così mi sento per gli occhi passare / una soavità,
: io anche più agevolmente di voi sento la somiglianza e l'unione, nel mio
, ho del mal grande intorno, mi sento una pulsazione interna, un'agitazione negli
largo, / dicendo questo, mi sento ch'i'godo. citolini, 17:
esinare è quella ch'io mi sento uom da fatti, che in altro tempo
e di scegliere. mazzini, iv-5-207: sento l'urgenza del fare; sono profondamente
canna. leopardi, 416: io sento urlare i lupi, e s'io non
questo sacro nome si usurpano, mi sento pur aire: niuna cosa esser meno filosofica
: questo è appunto il desiderio segreto che sento... divorare il doti cècere
essere utile. ammirato, 1-i-191: io sento spesso lodare alcuni ministri che sono utili
da'lupi, che già intorno i'sento / spaventevoli urlar, salvar vuoi questa
lasciate le macchie. cestoni, 238: sento che in reggio vi sia il mal
. monti, vi-201: io mi sento maturo pel sepolcro, e sono già disposto
di velluto. carducci, ii-6-222: mi sento commosso e confortato quando mostrano di gradirmi
e che vai nova fermezza? / io sento in me la stanchezza / del giorno
beolco, 39: misero me, che sento già in oblio andar ogni mio spirto
e gli anni passano. ora mi sento intiera e valida la vita; ma poi
di valpolicella. soldati, 6-20: quando sento qualcuno che domanda: « scusi,
, ecc. guerrini, 2-127: sento l'anima mia che si ribella / e
vampa, possa / che nel desio sento sopercla angossa, / per che al suo
presto, dolce rosa bella, perché io sento la mezanotte sona, l'aer vampa
dai vandali. tommaseo, 11-294: sento... romoreggiare la bufera de'barbari
segno lascia, / e quanto più la sento lieve, / tanto più fondo solco
che vuoi che quel ch'io vedo e sento / da me veduto e sentito non
per voler del primo amor ch'i'sento, / d'entro le leggi trassi il
; cavo. burchiello, 2-18: sento una campana, rotta e fessa / che
tutto vapore. pavese, n-i-721: sento che le tue mene lupesche vanno a
nel gardino dig folli, / eo mi sento passare molti colli, / per ayre
varca / sofferensa convene / tutto che sento c'apra. -varcare a doppio-
, 7-90: ma no; piacere io sento, / che sia chiuso quel varco
error s'arrende. fogazzaro, 1-198: sento,... la forza delle
buonarroti il giovane, 9-289: 1'sento gente scender strepitosa / giù per
sua vita, quello che vi sento io. = voce dotta,
ma, velia appunto; / venir la sento;... / e la voce
: un oseletto che canta d'amore / sento la notte far sì dulzi versi,
, 152-8: per quel ch'io sento al cor gir fra le vene / dolce
anni di quella vita venerabile, mi sento accendere dall'entusiasmo medesimo che mi produce
mese. bernari, 3-410: mi sento di essere come quelli che non sono
tommaso da faenza, xxxv-i-455: se mal sento, vincelo un gioi'tutto, /
non ha pietade / del martir ch'io sento. / insensata mia voglia! /
. lorenzo de'medici, i-286: sento un suave venticel, che spira / dall'
son morto, sai piccone: / mi sento borbottar tutt'il ventrame, che par
dozzina di collari. parini, 223: sento, sento la mano / de la
. parini, 223: sento, sento la mano / de la propizia dea.
giunti al confine d'una siepe, sento lì dall'altra parte un fruscio di foglie
queste piogge; i corrieri, a quanto sento, non portano danari per timore.
contessina sono saliti su la montagnola. sento lei che dice: « là, là
, 60: a un tratto mi sento strisciar roba sul petto; l'agguanto,
». alfieri, 5-20: non sento in me quel carattere disappassionato, che necessario
, perché da tre o quattro giorni mi sento il male de'vermi. massaia,
odio le nacque, e duoimi, e sento / d'amor la pena e dei
dal gran vermo. mazzini, 20-235: sento ciò che mi dite sugli ulivi,
annata: son anni ed anni che non sento un'annata buona. -animale mostruoso
tornasi di lampedusa, 197: sento che per lei sono come un verme
-desiderio amoroso. moniglia, 1-iii-417: sento venirmi al cuore / un certo nego-
altro che veder donne. entro dove sento nomare le più belle per fama. credendo
: un oseletto che canta d'amore / sento la notte far sì dulzi versi,
verso, / a ciò ch'io sento. nonn dè parer diverso. zanobi da
più oltre. carducci, ii-2-141: sento che per sua cortesia élla non isdegna
un oseletto che canta d'amore / sento la notte far sì dulzi versi, /
pungon sì, che 'nfin qua 'l sento e ploro. bandello, 4-10 (ii-707
corsi suoi. molza, 1-140: già sento il nilo con cerulea vesta / i
. slataper, 2-284: non mi sento straniero, anzi a casa mi sento
mi sento straniero, anzi a casa mi sento fra questa gente industriosa e viaggiatrice.
bandiera. rinaldo degli albizzi, ii-69: sento che in questi dì è suto in
per donna amare, / ch'i'sento al cor già vicina la morte / né
chiaro davanzati, lx-11: ch'io sento che 'n amore / è via men
io sostegna la fatica, tuttavia ne sento il frutto, perché da tale occasione io
sol di verde illarità, / io sento un foco che divampa in me, /
vision di dio. caviceo, 1-110: sento il movimento della famiglia per le scale
, / è perché dentro me troppo ti sento, / e fibra cede a fibra
antico: io vivo altrove, e sento / che sono intorno nate le viole.
a me dir quel ch'io ne sento) / siamo in forte città di sito
-viperùcola. carducci, iii-25-335: mi sento rosso dalla vergogna di aver dovuto parlare
comincia sue virtuti a dire, / sento 'l suo nome chiamar nella mente,
. goldoni, ix-403: io già mi sento / della morte l'orror scorrer ne'
io, novizio a quell'arte, mi sento commosso fino alle vi cino
di bava. altomare, lxxv-65: sento sovra le carni un viscidóre / di
e con una buona dieta e non sento più doglia alcuna. cestoni, 56:
1522: imperadore, ad altro non mi sento / buono, che a giubilar:
prodotte da'vini crudi e agresti, che sento esser visite universali di questo clima.
l. bellini, 6-71: ornai tuonar sento dall'alto / voce richiedi- trice in
cibandosi dei minori. graf 5-144: io sento in fondo al ciel, nell'infinita
che vita! carducci, ii-10-218: io sento esser vicino alla consunzione e all'anemia
; / ancor nell'alma risuonar ne sento / le parole, e dar vita a
leo, 166: dove incauto trasportar mi sento, / vittorioso amor contra mie voglie
so: escludo il secondo, perché sento ancora troppo vivamente i dolori della vita:
troncar lo stame? foscolo, i-96: sento gli avversi numi, e le secrete
: ah principessa, / questo disprezzo io sento / nel più vivo del cor.
fagiuoli, xiii-73: talor mi sento pur venir le vivole. =
disfide de'venti. carducci, ii-19-238: sento anche la voce del tristo torrente che
tenea rinchiuse. tarchetti, 6-i-204: sento nel cuore una voce che mi dice:
.. in segnoria d'amore tutto sento / ed in vogliènza di fedele omagio.
stuolo. ariosto, 154: io sento allor mirabilmente amore / levarsi a volo e
nardi, 6-44: or perché io sento che t cervel va a volo / mi
la fronte. betteioni, vi-433: mi sento odoroso ventare sul volto / il molle
leopardi, ii1-660: confesso che mi sento molto lusingato e superbo del voto favorevole
verzura le fonti; rapide, / io sento, gorgogliano e rosse / le scaturigine
contento? calvino, 101: io quando sento raccontare qualche birberia subito capisco se è
de'medici, ii-36: in quello i'sento / suonare una zampogna dolcemente, /
disinganni, del disprezzo e dell'odio che sento immenso e orator zannesco che rapisci
voleva a punto tal fine, ch'io sento la mia suocera che ne viene qua
aguagliar se potesse a quel che io sento. petrarca volgar., iii-23: como
: laudato sia i miei zianzari, mi sento questa sera molto bene. =
per lungeza de spada che io me sento / del strato zugo sempre me deffendo.
dare in terra. fagiuoli, v-139: sento un che mi zomba e che mi
: una boccata d'aria violenta: mi sento riavere! 2. per simil
. / ai me, che sento / zopegar de sopra. poesie musicali del
; e che anche discesi fischiare. 'mi sento zufolare quest'orecchio'. il volgo dice
, iii-471: che chi aspetta / mi sento ognor zuffolar negli orecchi. creili,
nel palazzo vostro, se prima non sento che lei del male commesso sia punita
. idem, 20- 667: sento una sgradevole repulsione per il background piccolo-borghese
paio di caipirinha a testa e io mi sento già arrivata alle foci del rio delle
futura regina dei nomadi, mentre io sento arrostire le mie gambe. = voce
sarò sigaro? oh no, io mi sento così dolce e così buona! sarò
, nella vita vesto da uomo perché mi sento uomo. nello spettacolo, invece,
, in incognito come gli imperatori. ma sento che siete già scappati alla certosa.
regno del foie gras. ormai me lo sento qui » e mette un dito sulla
sottrarmi, di cui anzi tanto più sento la ineludibilità quando si tratta dei problemi sociali
sensazione curiosa! disse alice. mi sento come un canocchiale che venga ripiegato su se
sensazione curiosa! disse alice. mi sento come un cannocchiale che venga ripiegato su se
. dopo un po', non me la sento di continuare. la repubblica-il venerdì i24-viii-1990
piperita. arbasino, 3-29: « la sento, » geme federico, « la grandeur
ho voglia di una doccia, mi sento troppo derelitto. = denom.
arti marziali. benni, 9-53: sento ancora il rumore / dei piedi sul tatami
io tocco la mie pifferina, / i'sento che la ride e dice: «
mia mamma! lei è una santa mi sento già meglio, vacca- bestia!
in questi giorni mi son sentito e mi sento ancora male. sarà quest'artritismo latente
di qualcuno. savinio, 7-61: sento 'asimpatia'per i militari, per i preti
atletico. savinio, 28-1-105: mi sento vieppiù poco tagliato per siffatti atletismi.
quando la mia habana va in giro, sento un dolce mormorio.
. « quasi ». in realtà mi sento di cacca. r caccia1,
nella nostra guerra igienica liberatrice centuplicatrice io sento il bisogno di dirvi come si seducono le
s. veronesi, 7-21: sento una voce che grida « aggrappati! aggrappati
, vuol io controreplichi. non mi sento, e temerei di tediare il pubblico,
i 'corrieristi', quando, a quanto sento e leggo, sono tutti più o meno
su tutto. marinetti, 3-368: sento il vizio incurabile della nostra razza criticomane
cavallotti, 1-274: io sono e 'mi sento italiano'prima d'essere francofilo.
di divertirsi e lo dice e io mi sento un po'puttana. tondelli, 61
farà apprezzare di più – e io lo sento già ora – le fortune, i beni
: quello che mi fa impazzire è quando sento la parola jihad. allora sì che
cominciassi a liberverseggiare? non me la sento. = comp. da libero
tengano. mitico. prova. già mi sento meglio. devi provare. na
camera sua e già sospira: « mi sento un po'strana... »
, 2-12: adessovaascuolaancheluiedevefareicompiti quando io magari sento lo stereo a palla. n. ammaniti
si piega, curva, si raddrizza, sento l'ebbrezza, la precarietà e soprattutto
, non vedendone accusar ricevuta. ora sento da vostro fratello che la lettera ritrattifera
bande della casa una buona mezz'ora, sento finalmente scatenacciare una porta e comparisce un
e. robert angiolini, 146: mi sento affondare in una semiincoscienza di svenimento,
secco fruscio. faldella, 16-32: sento sfogliaricciare fra i filari delle viti. era
u. simonetta, i-41: mi sento addosso una specie di paura, una sgaggia
[22-x-2005]: appena aprono la porta sento le sonatedibach, epoifrasiallegreinfrancese, spagnolo,
il mio carissimo casanova! io lo sento fin qui gridare stentoreamente e metter un chiasso
, 356: in quelle picchiate dolorose che sento or di qua, or di là
mia! » lo imploro, e sento che non vivrò senza di lui.
collaboratorisostengonochequando, neiconvegni, nelleconferenzescientifiche, sento la parola 'test'e soprattutto il verbo 'testare'
. cameroni, 59: qui sento, godo, provo qualche emozione, senza