oimè, qual duro peso premer mi sento al cuore! mi si abbaglian le luci
abbandonar speranza. baretti, i-98: sento con grandissima soddisfazione interna che se il
156: guardo la terra abbeverata e sento / ad ora ad ora un fremito d'
né per abbonirvi, ma perché 10 sento. idem, 3-201: invece di abbonire
: sudo freddo come i morti, mi sento il capo abbozzito. idem, 19-472
vi- 412: oh che sete! sento abbruciarmi il petto. p. verri,
277: insolita paura / entrar mi sento ad abitar nel petto. idem,
e per lusinghiero e, come io sento dire a questi letterati, per adulatore:
tanta eccellenza. foscolo, ii-2-594: sento un istinto che m'inchina alla misericordia verso
, iii-11: l'accerto che io sento di ciò un vivissimo dispiacere. nievo
... insoffi- ciente mi sento senza la tua grazia, o donatore di
11-2): tutte le pene ch'io sento d'amore / mi son conforto
tosto come il gran disio ch'io sento / fu nato per vertù del piacimento /
/ cosi vero: soltanto, mi sento più forte / che il mio corpo,
leggo, io gli accon sento; e quando io ho posto giù il
accorando, mi accordo, il quale sento che in breve romperà lo stame de
iv-1-339: -non so che ho. mi sento il cuore così gonfio di tenerezza che
l'animo. marino, 221: i'sento il rosignuol che sovra un faggio /
cino, iv-217 (92-3): io sento ogni membro accordare / e doler forte
alla fine. negri, 1-289: sento un accordo sommesso / fra lo stormir de
della mia madre, li quali io sento contra lei prontissimi, e veder me
/ anticipato senso / provo, e già sento agli amorosi affanni / matura in me
derubato con scasso martedì, io mi sento le ginocchia spiombate e l'acqua di
acutissimamente. galileo, 4-2-49: io sento alcuno degli avversari acutamente farmisi incontro.
qual pur la disia, / sovra me sento venire un tremore. g.
proprio orgoglio. baldini, 4-48: sento che più passano i giorni e meno
bello splendore / portan conforto ovunque io sento amore. idem, par., 12-94
essere perdonate con altre cento storture che sento d'avere e che non so addirizzare
svevo, 5-329: quello che vedo e sento m'adduce sempre a scoperte interessanti.
forza che io esclami il gusto che sento nel vedermi tanto adeguatamente rendute ragioni di
aderivano alla carne. sbarbaro, 2-41: sento l'anima aderire / ad ogni pietra
tutte enseme iongono e sommese adirate: / sento tal tempestate, che non vorria esser
beltà m'adombra il core, / sento da finta immago ardor non fìnto,
e per lusinghiero e, come io sento dire a questi letterati, per adulatore:
, 1-756: io qui non mi sento, né ragion vuole né posso intertenermi
e cuoprimi bene, ché io mi sento un gran male... redi,
molta voga. pellico, 181: io sento di perdonare loro quest'odio, ma
. m. cecchi, 8-4-4: i'sento cogliermi / qua su le corde una
. grazzini, 3-2-73: io sento già la mia voce che affioca.
/ mi farà nuovo ogni dolor ch'io sento; / e de la doglia diverrò
e meglio che me ne vada, sento che la bile m'affoga. leopardi,
. tasso, aminta, 1375: io sento, io sento / che mi s'
, 1375: io sento, io sento / che mi s'agghiaccia il core e
che la tua: e io lo sento già, perciò che nova fiamma mi
già, perciò che nova fiamma mi sento nel cuore aggiunta. ariosto, 42-71:
ho da dire. a volte le sento agitarsi dentro di me: un frastuono
in smanie. parini, xix-6: sento repente l'intimo / petto agitarsi del
in petto / le agitatrici furie orride sento. 3. chi, perseguendo
27: e sempre a gli occhi sento che mi viene / quella che ti
/ mi farà nuovo ogni dolor ch'io sento. idem, inf., 24-
dolcezza di lume divino, quanta io sento aguale. = dall'agg.
espartero, ma in questo momento mi sento vali un po'flosce (come direbbe
poco inanzi, / e l'altra sento in quel medesmo albergo / apparechiarsi;
mai. ungaretti, i-85: mi sento / nei visi infantili / come un frutto
vino. carducci, ii-9-125: io sento che tutto è vano, che tutto è
mentre si alzava le vele di caccia sento il capitano che grida: -delui
d'un sorriso. idem, 833: sento in cuor l'antica / patria e
algide / cure su 'l capo mi sento; sentomi, / o ebe, l'
). foscolo, iv-368: mi sento vezzeggiare la faccia e le chiome dai
]: « io modesto borghese mi sento di gran lunga più nobile del capo degli
iv-1-211: scrivendo queste pagine, mi sento un poco più calma:...
monti. palazzeschi, 1-127: mi sento leggero per camminare, e sento che la
mi sento leggero per camminare, e sento che la via mi alleggerirebbe fino a
; / or tutto alleggerito il cor mi sento. guicciardini, iv-318: essendo il
che per te, a me lontano, sento insieme con molte pene, cercai di
vino], / d'allegria bearmi sento. fontanella, iii-364: attuffato nel
tu ori per me, tutto mi sento alleviare; onde ti prego, che tu
o graziosa dea, i cui beneficii io sento continuamente, laudata sia; tu alleviando
rimasta chiusa dentro tanima, e la sento svolazzare per escire... ora,
. piovano arlotto, 128: io non sento altro, quando vo per la via
o, come per significare: « che sento? sento bene? ». 13
come per significare: « che sento? sento bene? ». 13. marin
sciagure, / come allupar mi sento, ancorché morto? fagiuoli, 1-5-
! son sordo affatto. non ci sento più niente... ditemi coi cenni
rolli, 525: veggio e sento amor con me: / ma l'orror
volta con costei, che io mi sento, dalle piante de'piè al capo,
antico: io vivo altrove, e sento / che sono intorno nate le viole.
vostr'amanza, / madonna, gran gioi sento. tommaso di sasso, 1-45:
, / e portan dolce ovunque io sento amaro. cino, iv-162 (26-12)
bella musa, ove sei tu? non sento / spirar l'ambrosia, indizio del
mettete in loco ond'io gran noia sento: / che fai te infingimento di verace
e per la grande durezza, ch'io sento in te, non ti voglio ammolestare
bene / la propria cosa ch'eo sento d'amore. idem, 2-2: maravigliosamente
idealità dello spirito. saba, 214: sento che morte / più conviene d'amore
è assai timore. idem, 272: sento dir che il medico la spos'oggi
sante, quali hai detto, / io sento il cuor già tutto liquefatto, /
in lui posto, che io non sento mai bene se non tanto quanto io
magalotti, 7-188: sonate campane, vi sento dire allo spiegare dell'acclusa anacreontica.
il tuo lene / respiro nell'aria lo sento / assonare al ronzìo delle andrene
come pidocchi. pozzi, 116: sento spuntare / sui pascoli, dove /
m'ange, / tosto avventar mi sento un altro affanno. carducci, 54:
cuor; / né rimedio più ci sento, / salvo un vivere d'angor.
colui che muore, / dentro mi sento il core / mancar, mancando i mie'
. tozzi, ii-492: ora sento il ritorno di questa forza sotto
d'essere annumerato tra questi sciocchi, sento l'istessa repugnanza nel mio cervello.
, vii-596 (51-8): io sento l'alma, che quase s'aventa /
nell'ansio petto senza ordine battere ti sento, dimostrano. caro, 5-617: il
che sostanza. marino, 221: i'sento il rosignuol che sovra un faggio /
grande opale. negri, 2-978: sento che dentro di me sarà sempre giugno,
in peccato? leopardi, 20-146: sento in me rivivere / gl'inganni aperti e
dell'accademia io non so come mi sento brillare il cuore nel petto. galdi
ganti animali del firenzuola,... sento che seguiterei ad amarla dell'istesso amore
: la sciagura più acerba e di cui sento ancora nel cuore la ferita, fu
433: io vi dirò quel che ne sento, che non so quanto vi sia
gli scettici concedon per evidente, io sento dolore, io ho la tale apparenza
, che appello irresistibile; come lo sento vibrare e ripercuotersi nella mia carne.
son tutto divenuto sì freddo che appena sento di me. fioretti, xxi-1002 (53
, 16-iii-445: io per ora mi sento inclinato a voler credere che la rogna
. tasso, iv-21: oggi mi sento tanto male, che non mi dà il
tutte sozzopra. lippi, 6-98: pur sento, rispond'ei, ch'in magistrato
appresi, o scrissi, / or sento essere un nulla manifesto. / appresi
se per vera dimostranza di buono, sento me appreso d'amore, e poi diletto
., non potrà capire quel ch'io sento ripensando a quel ritorno. baldini
affanna. dante, 26-8: dolorosamente / sento contro mia voglia / raccoglier l'aire
aretino, vi-7: fin di qua sento la odorifera rifragranzia respirante con dolce fiato
tua. silone, 5-90: forse mi sento un uomo fuori legge,..
mi limiterò a dirti che me ne sento crescere la salute e rassenerare la mente
il mal ch'i'ho sentito e sento. panzini, ii-113: dicevano i miei
. d'annunzio, ii-796: già sento l'odore del mosto / fumar dalla
. ojetti, i-479: mi sento un ariano ogni giorno di più,
quando odo beffarti dalla gente / non sento al cor una pungente aristola.
-per simil. grazzini, 3-1-62: sento far le zanzare armeggeria, /
arnioncini da vendere, io mi sento impazzire! = romagn. argnón
abbia a piacere il silenzio che io sento nelle nobiltà vostre, tornerò a'miei
, e quasi tutti i capelli addosso mi sento arricciare. idem, dee.,
scarpa. buonarroti il giovane, 9-316: sento ora i capelli / sulla testa arricciarmisi
bacio, ancor che tardo, 10 sento. marotta, 1-20: nell'epoca in
attempo e d'anno in anno / sento le forze in me più stanche e dome
col tagliolo. govoni, 1-95: sento strider la mota dell'arrotino / all'ombra
. giusti, iii-253: leggo e sento dire che le cose nostre si arruffano
perché aua a lungo andare mi ci sento arrugginire. de marchi, 544:
, per divertirsi, ma oggi mi sento di appiccare un incendio tale da non
, / senza fartene mistero, / sento la repubblica. / ma se poi
: dalla lettera di v. s. sento che il sig. sorìa è stato
ma tumultuosa frazione municipale della quale mi sento un po'come un vecchio assessore a
assetato, / baciai le rose e sento al cor le spine. segneri, iii-2-99
volere. idem, ii-438: i'sento nel cor un penserò / che fa tremar
ti voglio. settembrini, 1-227: io sento che scende a me un angelo consolatore
d'assicurare, / per che 'n lei sento tanta cortesia. alfani, ii-498:
appropriando, assorbendo. tommaseo, 1-124: sento che cicerone mi si assimila così bene
un assiuolo che mi perseguita: lo sento tutte le notti quando rincaso. luzi
il tuo lene / respiro nell'aria lo sento / assonare al ronzìo delle andrene.
, astretto / lungi a cercar ti sento, io t'accompagno / in gerara,
umana. tommaseo, 1-397: sento indebolita la mente, l'attenzione
amici più stretti la gratitudine incancellabile che sento verso di loro. d'annunzio, iii-2-242
attitudine alle vertudi. boccaccio, 9-309: sento nondimeno a lui essere una ammirabile attitudine
questi ordini, e il dolore che io sento veggendo che non si mettono in atto
settembrini, 1-349: so io che sento dentro, e che scuri pensieri mi si
, non ho opposto discolpa, perché sento di non averne bisogno, perché in questa
: io, che taltere sue minaccie sento, / fugo, e m'attuffo
e gioia, bella gioia, sento / tant'a lo cor, che de
comincia a lavorar la mente, / io sento all'uscio un subito fracasso. sbarra
: se tu parli, ed io ti sento, / sento un'aura in mezzo
, ed io ti sento, / sento un'aura in mezzo aprile / sì soave
, qual falcon, qual colubrina / sento nomar, come al suo autor più agrada
lui. pascoli, 246: io lo sento, tra le voci erranti, /
crescere. dante, 47-4: io sento sì d'amor la gran possanza, /
pur avanza, / e 'l mio sento mancare. idem, par., 18-60
di trombe. idem, 602: io sento il suono dell'antica avena / su
io li 'magino sì, che già li sento. machiavelli, 17: se lui
vi voglio meglio che mai, e non sento aver nulla con voi che mi dia
questa è la prima volta che non sento tanto il peso di starvi lontano. carducci
]. beccuti, xxvi-n-35: ma sento un che mi dice: tu hai
i-76: e poi ch'io vegio e sento / ch'io vado a perdimento,
pensieri. sono acerbi e oscurissimi. sento che, per qualche tempo, la mia
bene / la propia cosa ch'eo sento d'amore. latini, rettor.,
buonarroti il giovane, 9-670: io sento in sulla piazza / le donne avventar tegoli
in un loco, a quel ch'i'sento, è nulla, / quando voi alcuna
me gli eventi. idem, 1-167: sento gli avversi numi e le secrete /
andarsene. magalotti, 9-2-76: mi sento nell'animo molte cose e un gran corso
maligna. silone, 5-252: quando mi sento più avvilito, io mi ripeto:
ch'ad un ramo avviluppossi. io sento / che non so che mi tien e
non per comandarmi ma per salutarmi, sento un non so che nel cuore come
. idem, vii-617: -io mi sento leggiera, più leggiera di una pennamatta.
chiamata dilegua, e nel tubo di bachelite sento quel crac, come se formasse un
pisis, 160: un amore infinito sento / per le cose baciate dalla cara
iii-133: ho paura e nel tempo stesso sento una gioia, una gioia che mi
ti mando de'baci; e mi sento su le labbra una certa fresca soavità
redi, 16-iii-445: io per ora mi sento inclinato a voler credere che la
2-2-95: quando alcun uomo muto / sento, là stando ove il mio cor più
fora. da porto, 53: io sento preparare le mie nozze ad un palagio
, / com'io solea, né sento al cor quel caldo, / che scemato
balestra. boccaccio, i-235: io mi sento troppo minore l'animo che la doglia
medici, 52: in quello i'sento / sonare una zampogna dolcemente, /
a chi sente nel cor quel che sento io. andrea da barberino, 4-1163:
tordi ancor non calano, e non sento / se non il fischio delle ballerine
mi balza il core: / 10 sento il dì della battaglia. leopardi, 16-50
amico e dio. ancora oggi quando sento parlare storicamente di lui, il cuore
miei coetanei: cioè nella simpatia che sento io sola per l'antico nome del nostro
. idem, ii-40: pur troppo sento / rimorso al cor; ma sai di
io più non mi posso sostenere: / sento già la mia barca giunta in porto
copre. algarotti, 3-338: due opposizioni sento che vi fanno questi virtuosi che hanno
gioberti, iii-120: io non sento così bassamente di me medesimo,
sono. marino, ii-22: mi sento tenuto a riconoscere le ricevute cortesie con
vecchiezza, e tra le vene i sento correre un gelo, onde a gran pena
capo, alle secche openioni che ne sento ed agli stirati sentimenti che ne
: io, aiutato dal vero, mi sento bastantis simo a farlo.
altre funzioni vanno assai bene, mi sento bastantemente in forza. fogazzaro, 2-33
: dunque, per quel ch'io sento, non avreste riguardo, / per
che mani e piedi / brillar mi sento del desìo di pugna. cattaneo, ii-1-5
.). magalotti, 7-200: sento il poco che corre dalle misure del
i fianchi, per proclamare, / ma sento o sentir parine / sacro furor che
ci batte sopra. pavese, 45: sento il mare che batte e ribatte
giusto, umano: al genio di cui sento approssimarsi il batter delle ali. pascoli
duol di voi, dappoi ch'io sento / che siate cristian veri e battezzati.
riempia. idem, v-1-742: mi sento soffiare la sua ansia sul viso, e
suo vento leggiero come un fumo / sento picchiare i cori delle rane / e filare
disponesse a questa vita monastica, non le sento miglior rimedio che star bene con ruberto
del mestiere, bazzico le osterie e sento i discorsi del giorno. palazzeschi, 1-602
[il vino] / d'allegria bearmi sento, / se si versa e cade
è. -dice giovanni: -io il sento bene, e ho ben paura che
non fosse presunzione, ripeterei quello che sento dire, cioè che taluni se ne astengono
/ torbido riluceva. pavese, io: sento ancora negli occhi la luce beffarda /
che prò? mia cara; io mi sento mezzo perduto. idem, xv-360:
il contenuto. foscolo, 1-105: ben sento / freddo un orror nel perdere la
là. leopardi, 28-3: ben sento, / in noi di cari inganni,
: di giorno in giorno con dolcezza sento / avvicinarmi al ben dell'intelletto. /
leopardi, 23-103: questo io conosco e sento, / che degli eterni giri
suoi benefizi e alla sua tenerezza io sento una gratitudine tanto intima e viva,
serpeggiamenti. goldoni, ii-549: mi sento un gran male di stomaco. beverei
resta assetato, / baciai le rose e sento al cor le spine. redi,
bestemiando. poliziano, 123: i'sento tanta pena dentro al core, / ch'
gadda, 137: quando 10 sento parlare dell'« umile fante », o
quest'ira bestiale] so io che sento dentro, e che scuri pensieri mi
suoi capelli qua e là si rischiarano; sento su gli òmeri le punte bifide,
affitto, in piazza, ecco, ne sento ancora quel tanfo di rimessa e vedo
in ogni modo ci vedo e ci sento un che di grande e di fecondo
, ii-284: la rabbia mi divora. sento che la bile mi affoga. voglio
. fagiuoli, 3-3-101: dalla rabbia mi sento sopraffatto, / allor che mi sovviene
, avvicinandosi a lei. « le sento », bisbigliò angela. moravia, i-99
e silenzio. d'azeglio, 1-346: sento tra gente e gente correre un bisbiglio
ii-16-31: quando sono vicino al kaiser sento il bisogno di mettergli il naso in casa
gran fama ch'egli ha, io la sento del tutto con voi: se non
, i-82: e mentre ch'io mi sento il cuor dividere, / fanno le
/ che non sanno più esplodere oggi sento / la mia immobilità come un tormento
cernecchi: al collo, ahi, sento / il freddo de le forbici strisciar.
: qualche giorno che non me la sento di arrivare fin quaggiù, mi fermo
precipitoso. pascoli, 578: io sento gracchiare le rane / dai borri del-
come bossolo / di spezie tutto ti sento odorifero. a. f. doni,
: io mi stavo spogliando, quando sento un carretto che viene su di corsa sfrenata
in questo / intrigo, dond'io sento / botton di qua, di là,
chiesa, 5-196: ad un tratto, sento un urlo laggiù tra le piante
i dolci inganni / mancar già sento, e dileguar dagli occhi /
tuo lene / respiro nell'aria lo sento / assonare al ronzìo delle andrene, /
.. sai tu ch'io non la sento assai bene questa briga diplomatica? manzoni
/ ch'ogni otta ch'io la sento ricordare, / il cor mi brilla e
sì che mani e piedi / brillar mi sento del desìo di pugna. 5
. stupendamente. montale, 109: sento nel petto la tua piaga, sotto
/ per tutta la persona quando io sento / che forse ancora indugerete un pezzo
: oh! da quell'ora mi sento per tutte le membra un brivido,
tuo lene / respiro nell'aria lo sento / assonare al ronzìo delle andrene,
n'andrei in brodetto, / mi sento liquefar, tanto m'aggrada. baidinucci,
cui le antiche messi e le future / sento. soffici, ii-57: le grosse
li-io7: da scellerate affrangere / tossi mi sento il petto; / l'ore notturne
rosseggiare. carducci, i-529: mi sento bruciare il viso dalla vergogna di avere
al brulichìo, / ch'io mi sento di drento pe 'l rovello, / ti
vigorose membra. carducci, 591: ma sento ardermi in cor la luce bruna /
non grandissimo rialto, / e quivi sento bucinarsi, e molti / far capannole
. michelangelo, 36-60: i'sento in me non so che grand'amore,
facendo un severo esame di coscienza, sento d'essere * bue, bue, bue
desta, / che del guazoso fredo nulla sento. castiglione, 450: ma se
io son tutto divenuto sì freddo che appena sento di me. sacchetti, 204-10:
ii-1-100: ma, pur troppo lo sento, io non farò mai nulla di
del mantéllaccio, io: ma io sento la porta ch'è bussata: / va'
e gli studi?... sento che ora vanno un po'meglio, vero
e caldi. sacchetti, 95: i'sento... e non so che
una pasqua. dossi, 396: sento come avvicinarsi e congiùngersi alle mie le
tassa è limitato, per quel che sento, a mille lire. questa somma non
tu? -e quella disse: -io non sento ancora cosa che di fermo io potesse
donna e cara, / così mi sento per gli occhi passare / una soavità,
di parnaso alma spedita, / già sento al volo mio crescer le piume. fracchia
/ poiché 'l bene a podere / sento perire, e 'l mal tuttora avansa
così a tempo averò finito, ché io sento i cagnoletti di madama venir abbaiando,
apparente noncuranza d'un vero male che sento, e che mi è mandata in certi
la cagione. manzoni, 319: sento che l'alma in questo / pensier
muovo al compagno, / ratto ti sento sul mio calcagno. / va', sciagurato
ai solstizi e agli equinozi, lo sento come carne della mia carne; la
devesse riuscire. aretino, ii-230: sento calpestìo di piedi, e di sotto e
, 80-3: di tutte cose mi sento fornito, / se non d'alquante ch'
lo cor mutarsi / a que'colori sento; / questa cangia le spoglie,
e camerieri, / e gridar sento, signori, lustrissimi. foscolo,
il secchio in fondo al pozzo quando sento delle voci e vedo il prete con
papini, 8-51: la campagna che sento io, la campagna mia, è quella
, o mia signora, io non mi sento. -essere come le campane che
tanta dolcezza nel mio cor ne sento, / che mai più simil
.. / di raccontar nuovo desire io sento. tassoni, 9-38: vanno /
vi può essere tregua; perch'io mi sento un'anima sublime e sdegnosa d'imbrattarsi
cancrena! panzini, ii-457: io sento che dalla mia casa sale sino quassù
e nel mandarli giù per la bocca sento una dolcezza che mi va per la vita
. girolamo leopardi, 42: mi sento adesso pizzicar le mane, / vorrei saper
ti compiangi, / ed io mi sento la doglia! / lo nostro amor falsi
voglio / cansar l'abisso che mi sento ai piedi. viani, 19-295: il
a me, e per certo io sento di voi le più nuove cantafole ch'
preste / le propietà che nel mercato sento. / e brievemente dico che son
chiarore grandissimo: in un tratto io sento un romore di più cavagli, e
532: al mio cantuccio, donde non sento / se non le reste brusir del
crocchio. chiabrera, 501: sento bucinarsi, e molti / far capannole,
si confanno; e davvero io non mi sento in umore di mutar abito. berchet
e quasi tutti i capelli addosso mi sento arricciare. aretino, ii-116: ma dove
la veggo così grande che me ne sento rizzare i capelli. nievo, 106:
elezioni che spettano ai civili stessi, mi sento piovere addosso le spallette di capitano;
una volta con costei che io mi sento, dalle piante de'piè al capo,
. giamboni, 181: io mi sento sì poca balìa, che non posso
cappello. d'azeglio, 1-346: sento tra gente e gente correre un bisbiglio,
del vero dolore or ch'io lo sento profondamente. manzoni, pr. sp
. de iennaro, 136: passata sento sia l'alma beata / de questa
, i-417: e pur ci sono, sento dire, di quelli i quali del
3-48-5: oh! qual di dentro sento dolore; ché mentre celesti cose ripenso
siam mossi ». giusti, ii-384: sento d'aver messo troppa carne al fuoco
nel sorriso, i ch'io mi sento per te rinnovellare: / carne de la
ai solstizi e agli equinozi, lo sento come carne della mia carne.
16-vi-210: mi rallegro seco, perché sento nella sua umanissima lettera, che..
bella donna e cara, / così mi sento per gli occhi passare / una soavità
mi rivolto, secondo le spinte che sento dentro, come quei frati di cartone
quelli di casa, ma io mi sento in caso da non dover loro ubbidire,
cipolla / molto mi loda, quand'i sento doglia: / e ch'i'ne
. cecchi, 49: io non mi sento in mo'da passeggiare / con essa
a quelli di casa, ma io mi sento in caso da non dover loro ubbidire
tu morto, / ch'i'non ti sento nel tuo loco stare? » /
, io non terrò saldo, perché sento che mi vien suso un castagnaccio ch'io
servirvi. giusti, 1-267: mi sento liberissimo; e se pretendessero castrarmi l'
sibilo dell'aria che passa, lì sento nascere quella grossezza di fiato che mi molesta
, lavorando a cava aperta, come sento essere quelle di ferro dell'elba, e
. giusti, ii- 384: sento d'aver messo troppa carne al fuoco,
anima. d'annunzio, ii-643: sento che il lido rigato / con sì delicato
ch'eo noi pozo celar com'eo lo sento. iacopone, 62-40: celar voglio
de'costumi. faldella, 2-194: io sento, perché sono vecchio celibe, che
; / che da maggior fornace / sento ognor consumarmi, / né può cenere
i. neri, 7-77: sento, che in questo luogo ei fu ferito
in punta di penna, perché le sento molto e le so dir poco e perché
encomi e di maraviglie, ohimè! sento non solo biasimarmela a spada tratta,
affanni e cento / palpito, tremo e sento / che freddo dalle vene / fugge
nel centro / agli emisperi miei, sento faville / da far tosto apparir baleni
che per vederlo di ridente ciglio / sento il cor palpitarmi. b. davanzali,
signor, da tenebre infinite / i'mi sento cerchiar, sino da quando / il
cernecchi: al collo, ahi, sento / il freddo de le forbici strisciar
la bella non le dico tutto quello che sento, perché non creda che voglia venderle
. -mi si spacca, mi sento spaccare, bollire il cervello: per
. machiavelli, 714: io mi sento, dalle piante de'piè al capo
per voler del primo amor ch'i'sento, / d'entro le leggi trassi il
andò. sacchetti, 95: -i'sento... e non so che.
seggo la notte. carducci, 515: sento per ogni vena irmi il sospiro /
è assorta /... / sento una voce che ben ti ricorda.
precisa da togliermi il fiato, che sento a tratti che esisto. bocchelli, 1-iii-104
con chi sente quel foco, che sento io, / non convien fare alcuna escu-
/ l'estro s'infiamma; / sento l'aculeo / dell'epigramma.
tu morto, / ch'i'non ti sento nel tuo loco stare? ».
in quella si parla, subito il sento; e se avvicino al muro l'
il secchio in fondo al pozzo quando sento delle voci e vedo il prete con la
chiarore grandissimo; in un tratto io sento un romore di più cavagli e da l'
compagnia del mantellaccio, 40: io sento la porta ch'è bussata, /
qui di dietro alla casa di lurco, sento chiamarmi: « moschetta, o moschetta
, 1-22: chiedo l'ora e sento che il treno è già partito.
la voce del mio cor per l'aria sento: / -ove mi porti, temerario
. è già quasi buio, e ancora sento il suo chiò chiò vagare nel silenzio
berni, 68: pur quand'io sento dir oltramontano, / vi fo sopra una
vi ho a dire quello che io sento di queste vostre dispute, e'mi parrebbe
l'aspetto vostro, / più lo sento ne l'alma a parte a parte /
. papini, 8-51: la campagna che sento io, la campagna mia, è
il composto? lancellotti, xxiv-289: non sento, quanto a me, se possa
d'encomi e di maraviglie, ohimè, sento non solo biasimarmelo a spada tratta,
divenir non vede; / maggior mi sento. carducci, i-1211: ora bisogna
e le cicale di mare, io mi sento molto inclinato a credere che nel lavoro
è una mutilazione, forse, e mi sento come cicatrizzata. cicatrizzazióne, sf
bambino accu- lattato per terra. e sento io il freddo che deve sentire la
legato ai solstizi e agli equinozi, lo sento come carne della mia carne.
lume, / di cui sempre nel cor sento l'arsura. segneri, ii-61:
muove. galileo, 407: né sento repugnanza alcuna nel poter credere che la
occhi al tuo splendore, / più mi sento abbagliar, gravarmi il ciglio. marino
/ languidi spirti miei: però vi sento / con tumulto più lento / confondervi nel
al padiglione. moretti, 9: io sento in me la tristezza / del giorno
come le cimici. foscolo, xiv-222: sento ch'ei t'inquieta sempre; e
insensibil pendio, / dal bel rapirmi sento / che natura vi dié. alfieri,
, v-1-331: la cinigia scotta. sento l'odore dell'unghia abbruciaticcia, come
non soffre ch'io vi dissimuli ciocché sento, e che parmi di essere di maggior
cipolla / molto mi loda, quand'i'sento doglia: / e ch'i'ne
non lo vedo; / quest'un lo sento e il credo, i ma ciò
c'è qualcheduno che mi chiama, sento una forza circuirmi appena appena. manzini
che spettano ai civici stessi, mi sento piovere addosso le spallette di capitano.
ch'io non per ciò mal sento / ma generai intendo lui per parte /
io vi ho a dire quello che io sento di queste vostre dispute, e'mi
li provo al clavicembalo, e quando ne sento io stesso la corrispondente emozione giudico di
di popolo che mi è sopra; sento strapparmi il codino che m'aveva messo
, 688: a un tratto io mi sento stoccheggiare un fianco, e darmi qua
sannazaro, 7-113: io non mi sento già mai da alcun di voi nominare sannazaro
/ insensibil pendio, / dal bel rapirmi sento / che natura vi dié. monti
. grazzini, 4-442: se io sento che tu ne ragioni con persona, ti
vi degia dire / com'eo languisco e sento / gran pene per voi, rosa
è lo tuo fratello: / ora sento 'l coltello che fo profitizato, / che
, qual falcon, qual colubrina / sento nomar, come al suo autor più aggrada
neanche delizia. manzoni, 311: sento una pace / stanca, foriera della
, / né le pene ch'io sento. chiaro davanzati, 2366: e fui
di provare per mia difìnizione quello che sento sopra lo articolo proposto. poliziano,
essere una volta con costei che io mi sento, dalle piante de'piè al capo
io vi ho a dire quello che io sento di queste vostre dispute, e'mi
custodite questa mia spada che tuttavia mi sento a lato. d. bar
ti compiangi, / ed io mi sento la doglia! / lo nostro amor falsi
meno. foscolo, vii-175: io sento prima, e in questo sentimento, per
se in quella si parla, subito il sento: e se avvicino al muro l'
in comune le sue ricchezze? io ci sento qualcosa di pericoloso, qualcosa di troppo
con chi sente quel foco, che sento io, / non convien fare alcuna
una volta con costei che io mi sento, dalle piante de'piè al capo,
gare, / nuova olimpiade sui monti sento / rumoreggiare. panzini, iii-
di concepire e quella di fare, sento che vuole essere la mia rovina.
audio fe'odo, di seni io, sento, ecc. beccaria, 1-371:
avessi libere tutte le mie facoltà, sento che in questi giorni condirei di lettere la
mazza, nel riacquistare la vostra amicizia sento d'essermi fatto più ricco, e
, sfumare. ariosto, 46-2: sento venir per allegrezza un tuono / che
/ languidi spirti miei: però vi sento / con tumulto più lento / confondervi
per le glauche onde / non ti sento anche salir? 12. interessarsi
. silone, 5-186: non me la sento di giudicare le questioni che sfuggono alla
lo potesti sostenere: ma io mi sento troppo minore l'animo che la doglia
conforti che mi date, non gli sento. salvini, 39-iii-122: aggiugnendo agli stimoli
in filo. gioberti, 1-iv-397: sento affermare... che la donna non
, 23-100: questo io conosco e sento, / che degli eterni giri, /
consente. carducci [accademia]: sento e consento il tuo dolore.
cotanta speme oggi m'avanza; / sento serrarmi il cor, sento ch'ai tutto
avanza; / sento serrarmi il cor, sento ch'ai tutto / consolarmi non so
in nostra corte, / et io sento di lei tutto 'l cor pregno. ariosto
li consumai nella fantasia... sento improvvisamente che non ho mai baciato ima
consumato, / né punto non mi sento di vertute. boiardo, canz.,
la gran doglia, ch'ai core mi sento, / ch'eo son caduto in
20-90: c'è qualche dama, e sento ancora qualche cavaliere, anche fuori della
pace. / parlatemi di dio: sento ch'ei giunge. 5. nominato
io ho, né dir quanto io sento; / tu sola il ti conosci e
in se stesso sarebbe poco; ma io sento qualche cosa in me che non mi
la voce del mio cor per l'aria sento: / -ove mi porti, temerario
mazza, nel riacquistare la vostra amicizia sento d'essermi fatto più ricco, e
parole / sì dolci, ch'io non sento, / né posso immaginar altro contento
contento, / eguale a quel ch'io sento, / numi, chi mai provò
, 23-103: questo io conosco e sento, / che degli eterni giri, /
di fresco evento. valeri, 1-102: sento ancora il tuo bacio sulla fronte,
onesti or le bellezze conte, / sento un dolce piacer che mi conforta. serra
tubercolotiche. silone, 5-90: forse mi sento un
). anonimo, 23: e sento li venti tanto conturbare / che certo
: io so i miei torti e li sento più che non crede; ho deciso
allo stampatore la presente romanza, mi sento suggerita da taluno la convenienza di farle
meo parlamento / a ciò ch'io sento. dante, inf., 13-92:
s'aggira? / fiacco, io ti sento: oh, al memore / convivio
si schianta / di doglia; ché già sento, in fin di qui, /
. leopardi, 852: né pur io sento nulla, fuorché 10 strepito del vento
giusti, v-85: sento con molto piacere l'unione che,
mi cordoglia, / e s'io mi sento doglia, ben mi sta.
m'ha'tolto, ond'io tal pena sento / che mai non fu sì greve
dolce armonia de le più care cose / sento per l'aere andar e dolce coro
sì lento, / cangiar in quel noi sento / che l'elicona il fonte aprio
, 23-13: e tutto 'l sangue mi sento turbato, / ed ho men posa
petrarca, 152-8: per quel ch'io sento al cor gir fra le véne /
corrisponde il dire a quel ch'i'sento. zanobi da strata [s. gregorio
i né dirocciato - voi; che però sento / a me 'l talento
le sue sante mani in capo, mi sento monco, dimezzato e dinoccolato. là
in nostra corte, / et io sento di lei tutto 'l cor pregno. ariosto
mio volto in quelle mie felicità, quando sento che si sta così bene a vivere
un di più. -cosa sento; cosa devo, dobbiamo sentire;
curiosità, senza intenzione. « cosa sento », mi disse; « non c'
amore. a. casotti, 1-306: sento che mi rimorde la coscienza, /
a significare la cosa com'io la sento. soffici, ii-243: mentre io
ai solstizi e agli equinozi, lo sento come carne della mia carne; la rosa
limiti. gozzano, 18: ancora sento al tuo cospetto il sim- polo /
apparente noncuranza d'un vero male che sento, e che mi è mandata in
/ ch'aggio vergogna di dir ciò che sento / e dot- tovi che non mi
giunti al confine d'una siepe, sento lì dall'altra parte un fruscio di foglie
questo, che, stufo come mi sento dei giornali del vecchio mondo, non ci
dilegua, e nel tubo di bachelite sento quel crac, come se formasse un nodo
/ ai casi della vita. / sento fra le mie dita / la forma del
. prati, ii-144: quest'un lo sento e il credo, / ma ciò
, ix-193: or dico ben ch'io sento e chiaro vegio / senza di te
tralucenti, / e la pena ch'i'sento e 'l gran dolore, / che
che ascoltano. goldoni, vii-1142: mi sento rodere, mi sento crepare. ma
vii-1142: mi sento rodere, mi sento crepare. ma una volta s'ha da
minuto in queste prove, e poi sento un * cric cric 'prodotto dalla crosta
sul punto della crisi, ed io sento benissimo che in questo momento debbo starmene
. giusti, i-366: quando mi sento tentato a fare il serio mi fo il
poppe. ojetti, ii-139: quando sento chiamare venezia città di sogno, la
del melodramma. serra, ii-187: sento i miei lettori darmi nella voce con meraviglia
). iacopone, 93-68: ora sento 'l coltello che fo profi- tizato,
, borsellino. bruno, 3-341: sento grande angoscia per quel, che nel
sì, ti cucco, vite, ché sento / già nel sole stridere l'api
... ora ti prendo! / sento il gorgheggio della tua risata, /
quasi rimorso. moretti, 9: io sento in me la tristezza i del giorno
a mille; / ma come cuocan non sento, nel vero, / mentre egli
bene. gelli, iii-83: io mi sento tutta rimescolare, e vo tutta sossopra
io pure. foscolo, 1-167: sento gli avversi numi e le secrete /
angiolieri, 80-2: di tutte cose mi sento fornito, / se non d'
di provare per mia difinizione quello che sento sopra lo articolo proposto. 8
lor galline allettare io veggo, e sento / curre curre gridare, o sentir parmi
, 16-iii-445: io per ora mi sento inclinato a voler credere che la rogna,
, 16-iii-445: io per ora mi sento inclinato a voler credere che la rogna,
tua venuta; sì tardo movimento far ti sento. dante, inf., 2-112
rovesciato. leopardi, 416: io sento urlare i lupi, e s'io
e lucidi. valeri, 1-66: sento il gorgheggio della tua risata, / il
/ e quando è fiacca, avaccio sento il danno. dottori, 209:
siete avviticchiati, per quel ch'io sento, e poiché mi avete fatto entrare
caribo. panziera, ix-1015: sento il mio core in alto levare /
dell'aguzzino! panzini, iii-836: sento di avergli fatto l'impressione di persona
tutto l'affetto ed il rispetto che sento per la memoria d'alfieri, in verità
comisso, 1-13: ora, vedi, sento questo ragazzo come l'erede di tutto
vo a'testamenti de'ricchi infermi non sento altro che paure e sospiri in quelle febbri
io starò male davvero, come già mi sento male per l'agitazione che mi produce
orazione che io possa predicare, che mi sento debilitato alquanto, perché prima che io
breve. sono assai debole, ma mi sento molto meglio. giusti, i-328:
ciondolante. d'annunzio, iii-1-768: sento ornai / questo mio capo debole in
non sentia, quali nel petto / sento. leopardi, ii-234: gli uomini
boccaccio, vii-39: io piango, e sento ben che 'l cor si sface;
affanno, / o dio! nascoso sento che 'l riface / el mio destin:
via non mi dai piume, / sento rompere il fil l'ultima parca.
ubidirla, che, dove io mi sento tenuto in suo servigio a dover spargere
debolezza quand'io seggio, / l'anima sento ricoprir di pene. bianco da siena
: in somma, io non mi sento più capace di nulla: sento la mia
non mi sento più capace di nulla: sento la mia gran debolezza, la nullità
« decisivo » per tutto quello ch'io sento. de sanctis, 7-97: fu
panzini, iii-71: veramente quando io sento la gente che declama forte, ho
mi viene voglia di ridere, quando sento taluni fare delle belle declamazioni ed invettive
sua figliuola. carducci, ii-5-156: sento che il governo del re ha voluto
tramonto. settembrini, iv-327: mi sento già decrepito di mente. mi sono
decurioni aprono un prestito, e giacché sento che tanti e tanti temono sempre di
dedichi a mariella. oggi non mi sento di ballare. calvino, 101:
che questa delle parti superficiali, non sento cosa che mi necessiti a concederlo.
e subitaneo gaudio dell'insperato successo, sento la mia persona eli- quarsi in lacrime
/ che già li grilli me li sento quà. / - eh via: non
in compagnia d'uno di loro, non sento più il puzzo del padule politico e
la forza di demolire, non mi sento quella di riedificare. carducci, iii-24-384
/ come tarlo nel cuor rodere io sento / quasi per demoniaco incantamento. cardarelli,
. tasso, n-ii-263: e io già sento quel prurito che sentono i bambini nel
sua libidine. poliziano, 123: i'sento tanta pena dentro al core, /
il fatto sta, ché io mi sento non so che dentro. pulci, 28-136
per voler del primo amor ch'i'sento, / d'entro le leggi trassi
rotar sul lido l'oscura onda io sento; / i cavrioli scen
son tutto divenuto sì freddo che appena sento di me. savonarola, 5-151: sono
fatto non è? tommaseo, 1-321: sento da altri che anche lì le denunzie
caro, i-252: -oh dio, che sento io di mia figliuola? -basta
fondo al bicchiere. tomo sereno; sento d'essere sempre d'accordo, con
le avevano cagionato. brancoli, ii-346: sento che mi comincia un esaurimento nervoso.
, / che 'n fra lo mio cor sento, / mi ha messo in disianza
, fatti vecchio un poco presto, -e sento dire: -se vuoi viver sano e
. gadda, 137: quando io sento parlare dell'» umile fante », o
, / e quando è fiacca, avaccio sento il danno. testi, ii-85:
resta assetato, / baciai le rose e sento al cor le spine. testi,
iv-47: a ogni rumore che io sento, dico: son dessi. faldella,
-mi pare rappresentato tutto; quando lo sento come una cosa mia: allora tento
vedo sempre infangate le gambe, mi sento bagnato il corpo; destino d'ogni galantuomo
determinazione. mazzini, i-247: mi sento ancora malgrado le sciagure e la disperazione
e d'una determinazione titanica, mi sento sconfortatissimo a scrivere. cicognani, 13-38
, e forse mi detesti. lo sento. ma io ti voglio bene, e
, / ca, sì com'eo lo sento, / cor no lo penzaria né
detto / mi convene ciò che d'amore sento. -mancare ai propri detti:
in confronto a tante persone per bene, sento nella stanza vicina un rumore sospetto.
affanno che per voi, madonna, sento. caro, 5-692: immantinente enea
: il ber mi diletta, ma dipoi sento che mi riscalda, onde non solo
di fuori. pavese, 1-70: sento che la corda resiste di dentro, poi
dentro. menzini, iii-42: ciò che sento al di dentro, trasmetto liberamente alla
e dal di dentro... non sento nemmeno gorgheggiar usignoli; sento soltanto cattivo
. non sento nemmeno gorgheggiar usignoli; sento soltanto cattivo stomaco perché ho dormito poco
sempre più esagerata. dimagrai e mi sento, a dire il vero, meglio ora
e lieta, / e'che io non sento campane, o zanzare, / che
gloria iva nel campo, or fiacca / sento al ferir la destra. manzoni,
famiglio. alfieri, 6-153: io mi sento / giusto qua dreto un gran bemoccolone
lorenzo de'medici, i-162: io sento crescer più di giorno in giorno / queirardente
difendermi, ho detto: perché io non sento necessità veruna di provare che de'miei
stanca, / de l'animo non sento differenza / da quel ch'egli era
ornai troppe difficoltà nell'arte e mi sento l'ingegno irrigidito, ed ho la
! no; diffida. in cor sento un orrendo / presagio. cuoco, 1-157
cantava moto. d'annunzio, v-1-743: sento lo sforzo tragico dello nessuna cosa è più
1-97: talor neu'umil gocciola / sento diffuso il mare, / e l'
p. fortini, iii-302: che diavol sento difrascare in questa machia? vo'vedere
sono alcuni che dicono: -io mi sento bene disposito, io vorrei imo vescovado
saperrei molto bene governare, io mi sento atto a governare. machiavelli, 119:
del nostro primario istituto, perché mi sento bisogno di dar fuora certa roba,
come mi vedete, punto di freddo non sento, e tuttavia diguazzandomi ed inacquandomi ardo
in compagnia d'uno di loro, non sento più il puzzo del padule politico e
pervasa di luce e di germinazione. sento dentro di me come un gorgoglìo di
prima stagione i dolci inganni / mancar già sento, e dileguar dagli occhi / le
, / e più soffro e più sento / che soffrirei; se ascolto / il
onore. dossi, 21: io mi sento leggiera, più leggiera di una pennamatta
leggerla un dolcissimo diletico / mi sento veramente. roberti, vii-152: noi abbiamo
: io in fine in filologia neo-latina mi sento essere un dilettante. pratolini, 1-125
ogni affanno togliendo via, dilettevole il sento [il mio amore] esser rimaso.
quanto n'arei bisogno, sì mi sento arozzita l'anima e raffreddata la mente intorno
non sanno. galileo, 3-4-192: ornai sento grandissima nausea da quelle altercazioni nelle quali
/ da cui amata e gradita mi sento, / che quel mio piacer vince ogni
stagione i dolci inganni / mancar già sento, e dileguar dagli occhi / le
piovono sulle spalle del ministero, e che sento, come il mormorio d'un ruscelletto
. luca pulci, 1-12: io sento che nel corpo si dimena, /
starò male davvero, come già mi sento male per l'agitazione che mi produce il
: di fronte al mare aperto mi sento cancellato, perduto, mi sento in verità
mi sento cancellato, perduto, mi sento in verità morire. non mi ritrovo
presente né col mio passato. mi sento peggio che straniero, peggio che dimenticato,
che giudicato, peggio che morto: mi sento come se avessi ancora da nascere.
almen demessi, per la vergogna che mi sento venire dal core insin nel viso.
. papini, 8-284: a volte sento dentro il cranio come qualcosa che dimoia
d'oro. pulci, 2-12: sento / che in una gran città, parente
, i-1-10: per la dolcezza ch'io sento in quello che a poco a poco
mercato. soltanto a sentirla dire mi sento pizzicare ogni cosa. 8.
dinamometri a forma di punching-ball, sui quali sento vibrare tremendi cazzotti. =
. moneti, 35: ma sento già che tutti ad ascoltare / la
/ io di catene avvinto, / sento pietà di te. faldella, iii-61:
piccoli bracci dell'unità ideale che mi sento dentro. 7. figur.
ora, / vostra mercede, i'sento in mezzo l'alma / una dolcezza
guittone, i-37-53: agioti dicto che ne sento di ciò che mandasti; prendelo come
, a dirvela sincera, / mi sento paesano paesano. baldini, i-638:
giornale « la patria », al quale sento l'obbligo di rispondere direttamente. orioni
eco che troppo raramente, dove mi sento tanto disadatto all'ambiente e alle mie
ond'io, che son mortai, mi sento in questa / disagguaglianza, e però
credere. alfieri, v-1-727: non sento in me quel carattere disappassionato, che
una tale franca bestialità, io mi sento imbelle e disarmato di argomenti.
mi ci vuol gran forza, e sento uno strazio interno da non dire, e
di vannozzo, 65: or veggio e sento ch'oggi se descassa / e dilega
intenzioni? no, perdio -e mi sento troppo forte in quel punto per discendere a
/ io di catene avvinto, / sento pietà di te. parini, iv-15:
/ banchetto della vita; ed or la sento / nel tossico de'mali, or
poco fiato, / com'io mi sento ardire, / dovess'i'discovrire /
saprei: in fondo al mio animo sento la gran discordia, che mi è fatale
devo, e nell'amarvi come la sento. i. nelli, ii-118: è
zio prete, dissi, tutti i giorni sento / lodar le sue sentenze. d'
se ne more! petrarca, 264-96: sento ad ora ad or venirmi al core
lasso! ad ogn'ora / crescere sento fra me stesso guerra, / però che
io posso dell'altrui saggezza / giovarmi e sento con le membra in petto / cresciutami
. settembrini, iv-327: anzi mi sento già decrepito di mente. mi sono
diservo in che tegna dizìo; non sento di che dica esso disfallo.
scorre via l'acqua, così io mi sento fuggire l'anima dal corpo stanco,
si disface / al sol, così mi sento il cor disfare / per soverchio disio
lieto. settembrini, iv-274: questa sera sento una grande malinconia, e per disfogarla
parole di molle tenerezza, e più sento lui fervente e me 4.
pei silenzi una vasta magia: già sento per le bassure del buio, inesauribile
mente mia. petrarca, 71-80: i'sento in mezzo l'alma / una dolcezza
io l'ascoltassi, / ben me la sento nel cuore una voce, / che
le vicine. manzini, 8-15: lo sento al paragone di questa apertura franca e
non ti dico tutto quello che io sento. manzoni, 290: onta a quel
amore / mi fa soffrire, e sento / dismarrimento - und'eo son al morire
per la grazia di dio mi sento disostruito affatto. disottano, agg
potrei esprimere con parole la molestia che io sento del disparere che è nato fra il
gran doglia, ch'ai core mi sento, / ch'eo son caduto in tanta
e questa dispero di raggiungerla e mi sento ghiacciare l'animo e l'ingegno. serra
o tre volte. alvaro, 9-43: sento il telefono suonare sempre più intensamente,
e de la renella, io mi sento molto bene gagliardo. ariosto, 38-55:
posso vederlo per la gran dispiacenza che sento in riconoscervi molti errori con impossibilità d'
dispensa da un carico per cui non mi sento avere né disposizione, né attitudine.
è un di quei lavori a cui mi sento meno disposto per natura. serra,
capitani. bocchelli, 5-212: mi sento così triste, così in dispregio a
uno, e di fuor l'altro io sento. galileo, 1-1- 169:
galileo, 3-1-348: contro alla qual posizione sento venir gagliardamente provvisto il signor simplicio,
. pannuccio dal bagno, xxxv-1-308: sento in tutto morta ora giustisia / ed
modestia affettata, le dirò quel che sento, come semplice sentimento e non altro
modestia affettata, le dirò quel che sento, come semplice sentimento e non altro.
ma lieve a comportar quello ch'io sento / fora, sol ch'anco un poco
carducci, iii-25-400: troppo io mi sento inferiore all'alto concetto vostro, o
che dissomiglianza! io credo, so e sento di essere tanto distante dal heine da
cotta, / nel qual i'tutta mi sento dissolvere. prati, i-198: talor
anche nell'arte da me religiosamente venerata sento, a dir vero, dolore od
e novità. salvini, 30-2-157: sento l'usata prontezza mancarmi...
, iv-214 (90-21): sovra me sento venire un tremore, / che per
carte, / quando più veggio e sento a parte a parte / di quanti altri
lancellotti, 288: io non mi sento per ora d'andar toccando o numerando
carducci, iii-25-179: io non mi sento d'accordo con nessuna delle sette nelle
! principessa, / questo disprezzo io sento / nel più vivo del cor. se
i passi, né stanco vacillar sento 'l tallone. gioberti, 1-ii-366:
, demolitore. sarpi, i-2-22: sento gran piacere che li destruttori delli buoni
donne da l'inganno prese, / sento di francia riscaldati i petti / per disturbar
. d'azeglio, 1-49: io sento che è in me questo istinto,
di ferrara. tecchi, n-172: io sento che nella pietà si disvela la donna
, i-547: io imagino e sento che al rude aratro, che quelli inesperti
/ posi 'l mio amor, ch'i'sento or sì infiammato; / ond'a
là è bel tempo e qui pur sento piovere; / là si è sana e
piglia, / dogliosa pena ch'eo sento, / membrando ch'eo sia diviso
: quando lo giorno appare, / sento li dolci amori / e li versi novelli
più dentro il petto. me lo sento scoppiare da tutti i sensi, dagli
meschinità borghese, che io me ne sento docciato e infradiciato al punto da rabbrividirne
i-261: prendo la penna, e la sento assai docile ad eseguir quel capriccio,
piglia, / dogliosa pena ch'eo sento, / membrando ch'eo sia diviso
si conviene. baldini, 3-84: sento la sua manina nella mia farsi come più
allora. carducci, ii-1-13: mi sento dolcemente rider ne l'anima una soave
dolcemente dormiva. manzoni, 311: sento una pace / stanca, foriera della
questo io l'ho: ma io non sento già ima certa dolcezza com'io vorrei
meglio. aretino, ii-271: mi sento allagare il core in un mare di dolcitudini
debolezza quand'io seggio, / l'anima sento ricoprir di pene. maestro alberto,
disse l'autore. pulci, 23-48: sento di lungi chiamarmi col corno, /
piglia, / dogliosa pena ch'eo sento, / membrando ch'eo sia diviso
e tant'è forte la doglia ch'eo sento, / ca se de la mia
i petti. monti, ii-415: non sento che il dolore di vedervi di nuovo
dolore / come tarlo nel cuor rodere io sento / quasi per demoniaco incantamento. sbarbaro
-lasso! - però che dolorosamente / sento contro mia voglia / raccoglier taire del
ohimè, che dici! e io che sento! è vera, / tristi, può
vecchiezza, e tra le vene / sento correr un gelo, onde a gran pena
in lui. manzoni, 311: sento una pace / stanca, foriera della tomba
/ tosto dimesticò, sì com'io sento. getti, 15-ii-115: già fu pensato
, i-113: ogni volta che io sento dondolare un mazzo de'chiavi o scroccare un
d'ogni virtù piena / come farò che sento il cor diviso? ». b
re sia morto. bembo, 1-218: sento un novo piacer possente e forte /
/ tutte son dormentate, né le sento. dormènte e dormiènte (part
? ». ei risponde: « io sento sento »; / e torna a
». ei risponde: « io sento sento »; / e torna a chiuder
/ cantare apieno, come io dentro 'l sento? guicciardini, 1-68: se bene
monarchico-costituzionale. gioberti, 1-iv-600: io sento con dolore parlare in proposito d'italia
, iv-271: oh, come io mi sento straziar l'anima che debbo udire tanti
, non vi è dubbio alcuno. / sento gente. romagnosi, 19-687: l'
iii-10-64: io muoio, e già mi sento intorno al core / quella freddezza che
valore / sanza alcun dubbio in me sento mancare. boiardo, 2-6-7: or
sparve così, com'io strugger mi sento: / tal ch'io rimango spesso /
due volare /... / e sento ogni boschetto risonare / de'dolci canti
e poi diceva: « anco io la sento adesso ». ariosto, 40-7:
/ l'estro s'infiamma; / sento l'aculeo / dell'epigramma; / gli
sospirando. dante, 47-2: io sento sì d'amor la gran possanza,
pur avanza, / e 'l mio sento mancare. petrarca, 264-46: l'ardor
/ che per voi, bella, sento. dante, purg., 16-77:
. cecchi, 20-6: i'mi sento gagliardo / com'una durlindana; e non
apieno, come io dentro 'l sento? pulci, 1-79: tu m'hai
: or che ne l'alma innamorata i'sento / per eccelsa beltà gran fiamme accese
marino, 2-80: certo inabil mi sento e mi confesso / di tali estremi a
pazzo]. -non dico questo, perché sento dire che ogni regola ha le sue
-figur. alfieri, 1-577: sento / libertade eccheggiar vie più d'intorno
l'aria, fatto sta ch'io mi sento meglio, e dormo profondissimamente. d'
242: il quale lodovico biagi sento che sarebbe molto gradito qui per segretario
e il capucino. fogazzaro, 1-60: sento dileguarsi a vista d'occhi i piccoli
/ redento che s'india, / sento dall'alma effondersi / una speranza pia
questo sacro nome si usurpano, mi sento pur dire: niuna cosa esser meno filosofica
/ me 'l veggio, e 'l sento, e l'ho ne l'alma impresso
. d'annunzio, v-1-464: io sento dalla profondità della mia sostanza vera elevarsi
che tali me le ha date e ne sento venire in me come un impulso nuovo
antica. magalotti, 20-238: mi sento maggior prurito di passar con esso voi
suon, con stil facondo / erger mi sento a l'etra, / e canterei
. seneca volgar., 3-9: io sento e conosco che un dì dopo l'
, manifestare. carducci, ii-10-76: sento che la mia testa è vuota,
che la mia testa è vuota, sento ch'io penso pensieri di stoppa. forse
ch'io sento l'amore, sento il dovere ch'io
ch'io sento l'amore, sento il dovere ch'io devo alla mia
dice il povero disgraziato, io mi sento enfiare per tutta la vita, come
i vado e baleno, e borbottar mi sento / dietro alle spalle 5.
entoma / son le fila ond'io sento e caldo e gelo, / e molto
ornai. carducci, iii-26-125: mi sento e mi professo cattolico apostolico romano quanto
per voler del primo amor ch'i'sento / d'entro le leggi trassi il
'sono ispirato da un dio, mi sento preso dal furore divino'): v
poesia. fucini, 338: ti sento portato a prender parte alla entusiastica dimostrazione
/ l'estro m'infiamma, / sento l'aculeo / dell'epigramma; /
pascoli, 816: sul cader del ballo sento l'hellelta: un rigno / equino
pòi sentir il gran fervor ch'io sento. ariosto, 1-35: duo chiari rivi
comisso, 1-13: ora, vedi, sento questo ragazzo come l'erede di tutto
, 1-200: rade volte in te sento ira né duolo, / né gli occhi
aggrada. foscolo, xv-309: mi sento già vecchio quasi, e bisogna pure
fammi aperto se l'ardor ch'io sento / fia con acerbo o lieto fin conchiuso
: oh! da quell'ora mi sento per tutte le membra un brivido,
era fatto selvaggio e stranero. / or sento che in erranza era 'l meo core
carezza: / lo so, lo sento che mi vuoi lasciare, / mia bella
una febbre invadermi / l'anima or sento, e più guardar non so. d'
: quel dolore, che io sento più esacerbato e più cruccioso verso
cammelli, 298: aimè, ch'io sento già el secondo dardo! / esalate
. ariosto, 23-127: io mai non sento / che 'l petto mio men la
abbrustolita. d. valeri, 3-355: sento il suo respiro / esalarsi d'intorno
alle parole sue. panciatichi, 336: sento qua universalmente da tutti, che in
cuccetta. non spero di riprender sonno. sento le molecole del mio cervello esauste,
ariosto, 117: lasso! ch'io sento ben che in que'dolci ami,
. gazzetta nazionale genovese, lv-113: sento dire ancora che non era permesso agli
me da per tutto, quando io non sento né anche (sai mi sia)
/ con chi sente quel foco, che sento io, / non convien fare alcuna
e ogni volta che le rivedo mi sento effettivamente come tornare nuovo e verde
, ii-7-253: perché ti amo tanto, sento di avere il diritto di essere esigente
che superbia e bontà. / e mi sento esiliato in mezzo agli uomini. luzi
un tratto, una sera, mi sento esinanire. = voce dotta, lat
. foscolo, v-159: io non mi sento sì pienamente conscio dell'esistenza d'un'
qui, di poi io non ci sento persona alcuna. -e in queste parole
essere espansivo né esprimere tutto quello che sento di commozione e d'affetto. -sostant
letteratura di francia, della quale io mi sento tanto più crescere l'ammirazione quanto più
me ne avvedo dal suo aspetto e lo sento dalla stretta di mano che mi dà
/ che non sanno più esplodere oggi sento / la mia immobilità come un tormento
dalla materia. gioberti, 1-iv-600: io sento con dolore parlare in proposito d'italia
stagione i dolci inganni / mancar già sento, e dileguar dagli occhi / le
campidoglio. leopardi, 29-13: mai non sento / mover profumo di fiorita piaggia,
e fronde. ariosto, 117: io sento ben che que'dolci ami, /
.. / lasso, ben veggio e sento, / morto fusse, dovria /
pleonastico. boccaccio, 1-86: io sento al presente la mia vita fallire,
specialmente della poesia italiana, io non mi sento, per dirla netta, molto disposto
dal aio ^ < 4vop. ai 4 sento, percepisco ': col significato desunto
altro amore, a quel ch'io sento / fin qui per prova, più vivo
per qualunque altra pessima tristizia, mi sento rabbrividire; e mi bisogna condannarmi volontario
20: lasso, ch'io non mi sento in tanto grado / che da morte
estranio / ai casi della vita; sento fra le mie dita / la forma del
/ l'estro s'infiamma; / sento l'aculeo / dell'epigramma. imbriani,
, fluttuante. testi, ii-6: sento euro che spira / dal bosforo estuante,
di eternarsi. slataper, 1-131: sento d'intorno a me la sicurezza meravigliosa
fatto però si è che in oggi io sento dire etichetta anche a di quegli che
: ah che spento / io non sento / il furor degli ardor miei / meno
amo i miei vicini quanto più li sento lontani. alvaro, 11-195: la
annunzio, iv-2-520: quel che qui io sento non è soltanto l'estasi eucaristica ma
assai; e se non altro mi sento meglio assai: ho avuto sino alle 3
emigrazione. alfieri, 4-106: li sento per anco tacciar d'impostura la mia
vien la rabbia anche a me quando lo sento chiamare il faccendon di firenze. [
ho novant'anni... e mi sento ancora di tenergli faccia a questo cane
d'estate). bresciani, 1-ii-492: sento che a mano a mano si calerà
esto marrimento, / no ched eo sento - di ciò guardatore).
facitura di calcina. aretino, 8-368: sento che si grida per non so che
illustrata gli stimatissimi suoi maggiori, mi sento giustamente inclinatissimo ed obbligato ad amarla e
, / tosso, isputo, anfo e sento di magrana; / e 'n corpo
buonarroti il giovane, i-284: io sento dir ch'ai secolo vetusto, /
m'influisce perfino sulle dita, mi sento le falangi più libere, più volonterose
seminato d'altri. magalotti, 24-223: sento che vostra signoria dice ch'io sono
, qual falcon, qual colubrina / sento nomar, come al suo autor più
, 127: ma senza voi già sento consumarmi / a falda a falda, e
. m. franco, 1-50: sento che tu vincesti allo squittino, /
volar via non mi dai piume, / sento rompere il fil l'ultima parca.
/ ma scusami che eo sì fortemente / sento il suo tormente, -ond'eo mi
femmine. boccaccio, 1-86: io sento al presente la mia vita fallire. dominici
non basta a tanta impresa. / sento, sento la mano / de la propizia
a tanta impresa. / sento, sento la mano / de la propizia dea
ti compiangi, / ed io mi sento doglia; / lo nostro amor falsi
in casa oramai, che io mi sento mancar per la fame, e mangiar
ortografia. de sanctis, ii-15-221: sento il dovere d'indi- rizzarvi alcune franche
: e perché ti amo tanto, sento di avere il diritto di essere esigente
vi può essere tregua; perch'io mi sento un'anima sublime e sdegnosa d'imbrattarsi
per via della lepre, disperavo, mi sento una tal quale baldanza a perseverare
/ nella notte fantasiosa / pur mi sento nella bocca / la saliva disgustosa.
. ma so bene ch'io ne sento tutta l'evidenza. -che è costituito
d'ogni virtù piena / come farò che sento il cor diviso? ». serao
i-127: fa un fischio, io ti sento e mi addormento più quieta, raffaele
complimenti da vero, perché proprio mi sento mancare in verità. pascoli, 326:
son tutto divenuto sì freddo che appena sento di me. pulci, 6-8:
se si fosse a una recita, e sento / incominciar ciascheduno a difendersi / da
qui, di poi io non ci sento persona alcuna. -e in queste parole
me ne vo tosto, / ch'i'sento nanni, che vuol far del mosto
saprei, / e ritorniam dov'io sento il solletico. machiavelli, 677: io
d'annunzio, iii-1-588: ma dolore non sento. / fasciatemi, vi prego,
ungaretti, i-84: ben nato mi sento / di gente di terra. / mi
/ di gente di terra. / mi sento negli occhi / attenti alle fasi /
lontana ancora una giornata, / ch'io sento dire: aspettami figliuola: / mi
fatali sciagure della umanità, non mi sento forse tutte le passioni e la debolezza ed
che mi sembrano schietti; e solo sento un fatale bisogno dentro di me d'
mendace. delfino, 1-145: ma già sento, che tronca / la forbice fatale
): dir convienmi ciò ch'io sento, / e ch'io sostegno faticosamente
ogni affanno togliendo via, dilettevole il sento esser rimaso. capellano volgar., i-187
però si è, che in oggi io sento dire etichetta anche a di quegli che
i'son mostrato a dito, / e sento dirmi: -ve'quanto e'favella!
core estima, / poi, quando 'l sento, l'orno intender deve / ch'
mille; / ma come cuocan non sento, nel vero / mentre egli avvien ch'
pelle altrui. ricchi, xxv-1-300: che sento oggi dire? / filocrate sei tu
11-9: sì sono allegro, nulla doglia sento, / cotant'è disioso il segnoraggio
e bea. valeri, 1-99: sento fluire in me per ogni senso / una
fuori a un mio pari, che io sento che ei par propio che questa aria
mia lettera di ieri, e mi sento fendere l'anima dalla tua malattia.
ricci, 45: vedo e sento molt'offese di dio, ch'il mio
duri. a uno a uno li sento. qualcuno è chiuso, qualcuno è fenduto
sì quando la sguardo, / ch'i'sento lo sospir tremar nel core. pannuccio
la filosofia] fra scambievoli dimande e risposte sento un improviso alzar di voci, che
d'annunzio, i- 724: premere sento il peso de la vita, / che
sostenevano. ma ora lo so perché le sento e tanto più fermamente mi sostengono.
tosto come il gran disio ch'io sento / fu nato per vertù del piacimento
disceme infin all'ultime ore; / sento or per falsa speme, or per timore
, che son da mia figlia) sento il bisogno di fermarmi aspirando l'odore
core. d'annunzio, iii-1-870: sento la morte, me la sento appresso.
: sento la morte, me la sento appresso. / cresce il tremito.
, i-14-147: or della doglia io sento gran dolcezza, / da che tra voi
ciel non piove, / qual io le sento al cor, stender in carte,
son troppo altero, e troppo profondamente sento, per parlare di certe cose con
potrian bussicarsi. / uimei! che sento? / e mi bisognerà mettere ai piedi
tremito / e il pavimento scosso / sento da un ferreo strepito, / balzo in
, nella prigione di parisina; e sento com'ella sentisse per lo spiraglio la presenza
il ciel ciò che vuol: già sento aprirsi / al sopito furor l'uscita e
pòi sentir il gran fervor ch'io sento. berni, 311: io non me
strumento). burchiello, 2-19: sento una campana, rotta e fessa, /
. giusti, 3 * 218: sento a un tratto dare a festa nelle campane
porto, mentre io... mi sento tanto più buono e umano. de
vallisneri, ii-190: non mi sento inclinato a credere che quel fantasma
aromati. f. galiani, 2-93: sento da lungi / un terribile feto di
annunzio che gli aveva detto: « sento fetor di pace ». =
giorno comincia bene per me; mi sento allegro, buono; parlerei amore al bismark
fiabesca. sbarbaro, 1-166: ora sento dire che di lui resta...
nunzio, v-i-419: mi sento ancor più fiaccato, come dal colpo
gloria iva nel campo, or fiacca / sento al ferir la destra. foscolo,
sono alzato da tre giorni, ma mi sento assai fiacco, e la convalescenza di
le 8 di sera quasi e mi sento fiacco dalla fame. moravia, ix-22:
, / e quando è fiacca, avaccio sento il danno. sbarbaro, 1-14:
da siena, 70: di pura carità sento la fiamma / data di sopra per
/ -romilda ell'è... -che sento!... ami romilda?
di amioncini da vendere, io mi sento impazzire! borgese, 1-261: fu liquidato
i-263: io che perdio! mi sento debole e meschino riderò d'aver fatto
nulla dell'avvenuto. marinetti, i-36: sento dei torrenti di lacrime incatenate sospesi sulla
poco fiato, / com'io mi sento ardire, / dovess'i'discovrire /
, a pensarci solo, i mi sento intisichir dentro i polmoni. -tenere
, / è perché dentro me troppo ti sento, / e fibra cede a fibra
primitiva regolarità. sbarbaro, 6-13: mi sento / mutato d'un tratto / nel
de tal senno fibre; / vile me sento ne le cose libre / vana perché
una speranza per l'avvenire. ora sento che quella cara impossibilità va tutti i
diminuendo. michclstaedter, 532: mi sento vigliacco, nel mio ottimistico e « sufficiente
lusinghiera / non guerriera, / invitar mi sento a correre, / e trascorrere /
n'ho tal duolo, / che mi sento scoppiar di tenerezza, / in veder
moto alterno, / ch'io mi sento nel cor tutto l'inferno. alfieri,
assalse. rosa, 1-154: mi sento trapassare giornalmente in un abori- mento di
. pascoli, i-208: io sento fierissimo dentro me il contrasto delle
: gelido in ogni vena / scorrer mi sento il sangue; / l'ombra del
, 16-3: il cuore in corpo mi sento tremare / sì forfè la temenza e
da lungi i miei guerrieri, / sento 'l mio cor di tal assedio stretto,
stesse gradazioni. govoni, 1-167: sento picchiare i cori delle rane / e
tesoro ». « e la porta? sento una filatura ». brancoli, 4-172
, minuscolo. govoni, 7-28: sento che allora, sì, sarei felice /
mia narrativa,... la sento con voci guaiolente strillare. goldoni,
via non mi dai piume, / sento rompere il fil l'ultima parca.
i-21: quando dal mondo celebrar vi sento / ne godo, qual si gode
non prende fine lo male ch'io sento, / ma vivo mi mantene, /
sono aspettate; e però, quando ne sento qualcuna sanza autore certo, vi sto
disperata. nardi, 1-5-1: io sento pamfila che plora, / la casa di
per via della lepre, disperavo, mi sento una tal quale baldanza a perseverare nello
veggi'or dunque, e tal dolcezza sento, / che quante mai da la
cuore). valeri, 1-14: sento che tu mi manchi / ad ogni istante
. leopardi, 29-12: mai non sento / mover profumo di fiorita piaggia,
ch'io miro, ogni goder ch'io sento, / dico: nerina or più
-figur. carducci, iii-19-13: troppo sento profonda la religione degli eroi: e
marchi, i-891: a un tratto, sento un passino delicato, che si ferma
. delfino, 1-462: ben già le sento entrate / nel barbaro mio seno,
barbaro mio seno, e in lui pur sento / e le ruote e le fiamme
le ruote e le fiamme; / sento l'idre fischiar, sento i serpenti.
fiamme; / sento l'idre fischiar, sento i serpenti. forteguerri, 22-45:
mi fischiano le orecchie, e mi sento barcollare. -sostant. manni,
fischiar dell'acqua -o figli che non sento / più da tant'anni! un altro
è che dopo scritto e impostato ne sento il pentimento e tormento me stesso.
, et obliar me stesso, / sento amor sì da presso, / che del
. savinio, i-172: non mi sento il coraggio di barattare la seconda parte del
me da per tutto, quando io non sento né anche (sai mi sia)
vanno a volo. menzini, i-306: sento in quel fondo gracidar la rana,
fuoco e quelle delle nebbie fitte, sento il ticchettio dei ferri misteriosi sui rami
dimandar più tardo. petrarca, 221-10: sento 1 messi di morte ove apparire /
fra'capelli un zefiro gentile / mi sento folleggiare. baldini, 3-226: le vispe
: la vernice! follie! brontolar sento / da qualche impaziente ascoitatrice.
/ fa rete il silenzio: / già sento alla notte / diffusi papaveri. /
sodo muro. redi, 16-vi-130: io sento dunque il presente suo stato, cioè
diffuse e sparte. menzini, iii-159: sento in quel fondo gracidar la rana,
problematica del film e del fonofilm, sento bisogno di confidarmi, di discorrere con
gorgogliare. savinio, 1-183: oggi sento nuovamente la mia milza boccheggiare e i
tu del puro fonte / nume clitumno! sento in cuor l'antica / patria e
, 764: al collo, ahi, sento / il freddo de le forbici strisciar
udir rime. in quelle io ci sento una dolcezza, un'armonia, un
falimento, / a chi mai sonar no sento / che dever partir ni render.
nostro linguaggio. giusti, i-561: sento nei suoi scritti un che di forestiere
misura / le dispensa il signor. sento una pace / stanca, foriera della
largo, / dicendo questo, mi sento ch'i * godo. boti, 3-865
b. pino, 5-46: mi sento un formicaio per la vita, che
sulle pigre piante. / in cui bulicar sento la formicola, / barcolla il corpo
bench'io sia vecchio e logoro, mi sento / formicolare amor sotto la pelle.
buonarroti il giovane, 10-916: mi sento addosso un gran formicolio. guerrazzi,
; / che da maggior fornace / sento ognor consumarmi, / né può cenere
che il sangue sia diventato lava, e sento la faccia fornello acceso a cui l'
te fornir miei anni, / io mi sento assalir da tanti affanni, / che
eo noi pozo celar com'eo lo sento. neri de'visdomini. 1-1: oi
e fruttuose. bembo, 1-218: sento un novo piacer possente e forte /
nuovo da dire; forse non ne sento nemmeno il bisogno. -probante,
trattenuto melas. giusti, iii-55: sento e ho sempre sentito in me stesso
4-10): eo sì fortemente / sento il suo tormente, - ond'eo mi
-figur. d'annunzio, v-2-154: sento il fortore dei secoli come qui sento
sento il fortore dei secoli come qui sento l'odore del fieno grumereccio.
le donne. bacchetti, 6-307: sento di non aver perduta la mia vita e
pillole. alfieri, 1-1203: mi sento / dolci lagrime insolite far forza /
udito, se nel- l'avanzarmi io sento la volontà mentale forzare e condurre il
gran guisa, come in cor la sento: / però mi tegno ad essere tacente
sti colli io movo i passi / io sento non so che, il fosco ingegno
3-286: se chiudo gli occhi mi sento addosso tutto il nero di quei duecentocinquantamila
a esprimersi il dolore, ch'io sento per la malattia del povero fra cesare.
corrotta fracidezza, oh questo non mi sento da crederlo. 3. ubriachezza
continuo. pirandello, 8-1138: ma sento come da lontano lontano un fruscio lungo
sì lento, / cangiar in quel noi sento / che d'elicona il fonte aprio
, 23-102: questo io conosco e sento, / che degli eterni giri, /
da nostre muse. cesarotti, ii-311: sento una nobile alterezza di fregiar la mia
/ di fronda in fronda mattutina io sento, / né così dolce frange onde
gozzi, i-26-147: oimè! io mi sento frappate le ossa; non posso più
diresti allora: un gran tremoto i'sento, / sì forte per un'ora usa
alfieri, 1-723: fere urla io sento e un immenso frastuono / intorno al
frataia? viani, 10-105: mi sento il capo, vuoto, come una zucca
son tutto divenuto sì freddo che appena sento di me. cicerchia, 1-147: si
in gelo. lemene, xxx-5-227: sento un freddo veleno, / che mi serpe
pericolosa. panni, 477: mi sento dall'ambascia venir meno: / traggo più
tiro. d'annunzio, iii-2-28: sento la tua forza / fremere come nervi
: / ma sovra ciò mi sento el cor fremire, / sì poggia altero
'l suon de tonde / ch'io sento adesso in questo nostro mare, / han
né pòi sentir il gran fervor ch'io sento. d. battoli, 14-2-
al fresco. bembo, 1-218: sento l'odor da lunge e 'l fresco e
stincata ieri sera, e ora ci sento un frizzio che mai. sento un
ora ci sento un frizzio che mai. sento un frizzio qui alla gota: che
, denigratore. scarfoglio, 12: sento il dovere di rendere le più vive
! foscolo, 1-289: mormorar io sento / co'miei sospiri in suon pietoso e
a fronte aperta, e, ciò che sento al di dentro, trasmetto liberamente alla
a le mosse, fin che lo sento sdrucciolare fuori via. grazzini, 2-14:
mi frugoli. casti, 281: mi sento pel vangelo / un fervore, un
ma impiccato. settembrini, 1-5: sento... gridare: « giacobino!
proprio da nulla. lo vedo e sento vivissimamente, e questo pure m'ha
ho lasciati, per la dolcezza ch'io sento in quello che a poco a poco
fulmina irato il cielo, / vicin sento il fragore. giordani, x-5: né
da me a me, et apertolo sento fulminare: a questo modo a? con
allaccia. aleardi, 1-261: non sento lo squittir dei corridori / veltri,
rane palustri. menzini, i-306: sento in quel fondo gracidar la rana,
: sul fatto della musica io non sento troppo avanti; nulla però di manco,
chiaro davanzati, 28-6: io ne sento pur d'amore un poco / del
/ da cui amata e gradita mi sento. guarini, 136: tanto siam care
di semplice cerimonia. carducci, ii-4-48: sento dall'ultima e graditissima sua che l'
20: lasso, ch'io non mi sento in tanto grado / che da morte
torre: che fai? colui rispose: sento nascere la grimigna. torre meravigliandosi noi
, 1-164: o tina, i'sento dalla gente dire / che il mal del
drammatica. d'annunzio, iii-2-1101: sento che il mio dèmone grandeggia là dove
anni in quella arte che tale non mi sento essere io. 9. efficacemente
gran trar di chiavistelli, / e sento un broglio strano entro la grata /
udir rime. in quelle io ci sento una dolcezza, un'armonia, un certo
. buonarroti il giovane, 9-289: già sento i pe stelli e le