non l'intenderebbe. dossi, 381: senti che abbaiamento gli fanno intorno i filosofi
un luogo dove si faccia giustizia, tu senti ribrezzo di quella esecuzione. idem,
si tuffa, più s'abbotta; / senti che gli gorgogliano i polmoni; /
ti lasciare abbracciare, se forte non ti senti sopra le gambe: la qual cosa
». baldini, 6-815: « si senti dal fondo di un'altra strada altro
ti accoglie e tiene e dove ti senti perfettamente a casa tua. montale, 1-79
iii-108: sotto le apparenze più concitate senti la palude, l'acqua morta.
nei futuri lutti, / cieco esser senti e d'esserlo t'irriti. de
. ma pur troppo la lingua scientifica senti fin dal secolo passato gli effetti della
della patria saranno in me d'ora innanzi senti menti più vivi. viani
idem, vi-146: vedevasi colei che senti guai / ercule partorendo, e dopo
tardi, se ti muovi, te li senti pungere il diavolo sa dove. 3
. linati, 30-67: tu vi senti lo spirito del mattino fresco e giovine,
; anche per estens., atteggiamenti, senti menti, sensazioni).
un odore di fieno falciato. lo senti? -è l'odore dei banchi algosi
. berni, v-3-41: quando tu senti un altro che ti lodi, /
solitario ciel. negri, 1-26: senti pel del giocondo / i trilli delle
non mostrar zo'che lo meo cor senti. dante, par., 28-5:
polve ed ombra sei, tant'alto senti? nievo, 673: essa ha
. buonarroti il giovane, 10-884: senti com'ella va la voce alzando? /
menzini, 5-198: o pur ti senti amareggiar la strozza, / come se
boschi, e tu, notte, lo senti, / poi ch'io son sotto
in un cuor concesso / al male, senti a quando a quando un grido /
amore; che viene dalla passione e dal senti mento d'amore. -
: o che bel nome, isturione! senti, come rimbomba nel palato. berni
anco resisti e i colpi lor non senti. tesauro, 333: formò le sue
parla, anche quando sorride, le senti in fondo all'anima un peso che l'
): figliuol caro, se tu ti senti il bruciore addosso, non so che
/ quella pietà, che tu per tema senti. idem, inf., 6-43
annodato al collo, vedrai che ti senti più coraggio a dire la tua opinione.
i buon bocconi, e correre / dove senti buon vin, come le pecchie.
smaniante e pensieroso. prati, i-m: senti diletta mia: / la mezzanotte appressa
flosci dondolanti. onofri, 21: lo senti il sapore dell'aria, stamani!
*. / allora udi': « dirittamente senti, / se bene intendi perché la
un argumento, / che te lo senti andar per la persona / fino al cervello
xx-11: forse spirar di zefiro / senti la tiepid'ora? / ma nel giocondo
1-2-314: a che sei tu buona? senti, di bene, in diritto,
d'uscire di casa se non quando senti che'tuoi vicini e gli artefici abbiano
sembrano quattro pompe aspiranti. tu ti senti attaccato a lei e non ti puoi più
« la primavera affatica. non la senti tu? ». « me m'assonna
sta. faldella, iii-107: elenuccia, senti: va via da questo brutto mondo
pascoli, 318: il cuore trema: senti? / e non m'attento di
tu se'savissimo e nelle cose di dio senti molto avanti. v. borghini
se per caso hai qualche difetto, lo senti sotto sotto dire l'avemmaria deila scimmia
torno a te balia: se tu senti / lo latte mancare o te indebolitare
incorrotta. onofri, 21: lo senti il sapore dell'aria, stamani! /
, attaccano quei canti nei quali tu senti tremare una nostalgia disperata. e.
rivolga a prova, un pungiglione / senti improvviso: c'è sott'ogni sasso
, v-7: ma se pure ti senti bastevolmente scelerato per aspirare all'eroismo,
beccuccio di stagno, ed innaffiò senti il fruscio del gas ch'esce dal beccuccio
boiardo, 1-22-10: d'ognor che senti racontare / de alcun vecchio marito beffa
ché in ogni lato / sonar senti le valle del muggito / de'
non sai cos'è il bene, ma senti chiaramente cos'è il meglio. pavese
. segneri, i-258: se lo senti finalmente avanzarsi ancora a parole bestemmiatrici o
coniglio. bocchelli, 2-267: -e senti qua! -fece abdon: -lui che è
spume, / e rotte dietro mormorar le senti. chiabrera, 366: le salde
sullo stomaco quella mole indigesta, ora senti il sapore del cavaliere, ora quello
l. bellini, i-106: senti: bucchero, e barro, / che
guerra subitaneo. fracchia, 333: « senti le campane? » le domandò sottovoce
quelle corde mi paion campanegli, / senti com'elle squillano!... /
e ventiquattro bandiere. pananti, i-322: senti il nitrir de'fervidi cavalli, /
suonarli. di giacomo, i-603: senti che li piglia! -disse il trombone
brontolìo. pirandello, 5-68: « senti la pazza! * fece tra sé antonio
bucato. carducci, ii-10-22: tu ti senti giovine e bella. e tu farai
, settimo, con quella fisarmonica. senti che pare la fia- taccina di un
ratura nelle fortificazioni, per porvi le senti nelle. dizionario
casa tua, giri il bottone e ti senti parlare. moravia, v-306: spinsi
suo bramito di gran cervo volante lo senti su tutta la pelle, dietro la
sonno con quiete / sì che dormendo non senti travaglie. boccaccio, iii-8-63: e
all'acqua di quel birivido / che ti senti salir lungo la schiena? serra,
, sep., 78: senti raspar fra le macerie e i bronchi /
non lo fai, ma nemmeno senti il bisogno bruciante di farlo.
accorto. figliuol caro, se tu ti senti il bruciore addosso, non so che
161: nel palparsi il fianco, senti che versava sangue. « maledetti!
celate drìadi / sotto la man già senti / dentro il materno cortice / scaldarsi
sai; ché in ogni iato / sonar senti le valle del muggito / de'buoi
cittadini. bocchelli, 10-117: senti non so quante volte al giorno radio-londra
a bon camin ne scorgano; / non senti or tu sonar la dolce fistula?
dicono che è il suo amante; senti quella come ride! che brillanti!
non poter lasciare maria ». « ah senti! » fece lo zio. «
pilucca, che nacque cieco: non senti tu come ei pute? -figur
fatale / malinconia nel core insinuarsi / tu senti già. d'annunzio, iv-2-113:
nel fumo del... sigaro tu senti piangere sommessi i profumi del gelsomino e
suo caldo lagrimar, che misto / senti col sangue tuo rigarti il volto. monti
sangue? zito, i-340: tu non senti d'amor l'accese faci; /
il giuoco, sicché... senti una vocina melliflua che ti annunzia il
barba. chiabrera, 65: corte, senti il nocchiero / che a far cammin
/ malinconia nel core insinuarsi / tu senti già. carducci, 704: e
, e da quella pervegnendo alla canutezza de'senti menti [ecc.]
trasparente delle sue idee... senti non so che canuto, una saviezza di
ti dico, quello che tu ne senti. i testimoni, diss'io, s'
chiotto chiotto; / e quando zirlar senti, tocca pure, / fin ch'ai
capitale. pavese, 7-147: « senti, » gli dissi un'altra volta,
tostoché vidde le capre scompigliate, e senti la voce di dafni,...
la morte. giusti, ii-345: senti, se arrivato lassù mi venisse fatto
nascosti. pasolini, 82: e senti come in quei lontani / esseri che
s'accosta col solito passo in cui senti l'anima spenta e le piante dei piedi
messa, volli dire: « che ti senti? ». ma vinta da nuovo
. palazzeschi, 5-277: non lo senti il campanello, merendone? hai il
delle celate driadi / sotto la man già senti / dentro il materno cortice / scaldarsi
sperane molti [uccelli] quando fremer senti / con cupo mormorio tonde del mare,
non per 11 momento, direi. senti? suona il cessato allarme. pavese,
. maestro alberto, 24: or senti tu, diss'ella, queste cose,
figure. linati, 30-72: tu le senti frusciare da lontano, senza tregua,
malvagio. de sanctis, iii-265: senti in queste forme faticose, venute da un
invidia, niente di quel piccolo che pur senti in molti grandi uomini. carducci,
lett. it., i-50: senti là dentro l'anima dello scrittore,
cilicia degli uomini della sua città, si senti sospingere verso quel dolce signore.
/ non fu mai savio. oh! senti che si spurga. / gli è
it., i-206: ciò che qui senti è la convinzione, la buona fede
e. gadda, 313: tu ti senti tenuto a galla come...
, serratela in corpo, e quando senti, o vedi che la signora tullia o
. pavese, 7-15: l'indomani senti dire che... vai con amelio
colle palme delle mani, e quando senti che l'una palma si appicca coll'altra
/ dimanda lor di quel che tu non senti, / a ciò che se fallassi
. i-206: ciò che qui senti è la convinzione, la buona fede
riceverò. de sanctis, iii-265: senti in queste forme faticose, venute da un
questi, mentre nel lavoro commesso dal ricco senti il peso della schiavitù, e ci
montale, 1-9: il frullo che tu senti non è un volo, /
amor le some ben comparta, / senti dir cose da fermare il sole: /
. grazzini, 4-417: come tu senti compieta, vienne subito qua, acciocché
ufìziali..., tassemblea legislativa senti sdegno e sospetto. berchet, 51:
orecchia tanto felice che maggior noia non senti della durezza che del numero oratorio,
meditazione. de sanctis, iii-265: senti in queste forme faticose, venute da
un cuor concesso / al male, senti a quando a quando un grido / buono
di perseveranza. pavese, 7-147: « senti », gli dissi un'altra volta
è la confermazione in grazia, che senti dire aver dio fatto di molti.
! che fai? / non mi senti, e non mi vedi? / ma
. e. gadda, 7-34: tu senti il vacuo che si sviluppa dal vuoto
e si rifà la conta, e senti dire: « ce n'è uno soverchio
, v-1-825: imbestiati sono. li senti / alle voci? il demonio li
, iii-181: illuminiamo gli intelletti, senti dire; qui è il rimedio.
, tacita, che del mio mal non senti? poliziano, st., 1-5
it., i-206: ciò che qui senti è la convinzione, la buona fede
, 26-49: ma di'ancor se tu senti altre corde / tirarti verso lui,
1-125: se tu non lavori, subito senti dietro alle spalle... una
; / né in lor le cose senti, / ma sol le specie, e
sciocco. giusti, ii-492: non ti senti fischiare gli orecchi? noi qua,
? brucerete saturno? leopardi, 852: senti tu questo suono piacevolissimo che fanno i
un valore che non hanno; perché non senti abitualmente che dio è il tuo solo
, i-1502: certo, se tu ti senti / lo poder di donare, 7
quattrino. aretino, 8-234: quando senti, o vedi che la signora tullia
celate driadi / sotto la man già senti / dentro il materno cortice / scaldarsi i
borgesi. m. villani, 1-13: senti che certi conti e baroni del regno
bene, al padre ubbidirò; ma senti: / non lusingarti mai / ch'io
, iii-181: illuminiamo gli intelletti, senti dire; qui è il rimedio. leggere
rai / di vita eterna la dolcezza senti / che, non gustata, non s'
né per forza di pene ch'altrui senti. cavalca, vii-135: lavoravano a
pianto et in dolore. / non senti che il romore ognor più cresce? caro
, niente di quel piccolo che pur senti in molti grandi uomini. nievo, 178
trasparenti; / né in lor le cose senti, / ma sol le specie,
con le nocca, e soggiunse: « senti, senti, oste, come crocchia
, e soggiunse: « senti, senti, oste, come crocchia *. d'
, 1-149: padre iacopozzi, lo senti tutto, appena lo vedi: statura
.. / il frullo che tu senti non è un volo, / ma il
cucine. goldoni, vii-1118: ehi! senti, va subito in cucina, e
fila secche. valeri, 1 -77: senti il respiro immenso che solleva / i
poveri. buonarroti il giovane, 9-290: senti conserto! udite sinfonia / di mortai
s'accosta col solito passo in cui senti l'anima spenta e le piante dei piedi
in sulle corde. leopardi, 341: senti ch'e'fischia e cigola e strombazza
innanzi al signore. panzini, iii-182: senti, e se invece di buffone ti
di cristo, iv-15-1: quanto tu non senti divozione, non ti dare al tedio
perché non ti giunga nuovo se mai senti dire che ho dato in tisico. de
, di risponderle: « perché? senti: io ti amo, e non posso
xx-15: forse spirar di zefiro / senti la tiepid'ora? / ma nel
non t'wedi, misera, e non senti / che i lauri tuoi degeneràro in
26-51: ma di'ancor se tu senti altre corde / tirarti verso lui,
galiani, 2-149: io filosofo? oh senti! / io che in quattordici anni
ne aveva. de marchi, ii-325: senti, il mio bravo pietro, noi
. foscolo, sep., 79: senti raspar fra le macerie e i bronchi
i loro bisogni. parini, v-9: senti le beffe dell'europa, senti /
: senti le beffe dell'europa, senti / come deride i tuoi sperati eventi.
, / pensa che puoi e che senti e che fai. busone da gubbio,
, che solo affanno e doglia / senti del bene altrui; quella che tenta
coperto. tassoni, viii-1-17: ma senti, detrattore / de l'altrui fama
s'a così contarla / non ti senti fornito, sì aspetta / seguir alcuna
una scolaresca. pavese, 1-100: senti, gli hai già bruciata la casa a
dieta. non mangiare se tu non senti fame: non bere se tu non ài
266: non mangiare se tu non senti fame: non bere se tu non ài
tu puoi. e quando non ti senti da poterli digiunare, non li digiunare.
perché nessuna ti dà niente; ti senti vuoto digiuno, e dentro ti suona
arà trovato qualunque altre cagioni di spirituali senti del santo pescatore per la
, iii-109: questa vuota idealità già la senti in alfieri, che si edifica essa
non mostrar zo che lo meo cor senti. / oi quant'è dura pena a
dipigne / quella pietà che tu per tema senti. arrighetta, 217: la palidezza
un sorso di quell'elisire? ti senti venir meno? di'! barilli,
quelle corde mi paion campanegli, / senti com'elle squillano! oh può fare!
, 24-67: allora udi': « dirittamente senti, / se bene intendi perché [
. a che sei tu buona? senti, di bene in diritto non s'arricchisce
figliuolanza. montale, 1-47: pure lo senti, nel gioco d'aride onde /
noia e fatica fra li sterpi / senti al salir la poco trita roccia, /
com'era giusto. pavese, i-82: senti, biscione, tu sei nato disgraziato
nella sua satira [di parini] senti l'uomo puro di passioni private o
, sgombrarsi. bertola, xxii-777: senti che strepito di ferree ruote! /
passeroni dabben, di', non ti senti / dispettosa pietade e riso acerbo / su
acquistò savere. parini, v-10: senti le beffe dell'europa, senti /
v-10: senti le beffe dell'europa, senti / come deride i tuoi sperati eventi
ora dell'amistà quello che tu ne senti, e chente tu pensi che ella
tu, viso bianco, / anche tu senti la dolcezza grave / dell'autunno che
della vita, dalla quale oramai ti senti ben distaccato. moravia, 12-285:
svegli dagl'incubi innocui, diverso ti senti, lontano; / né più ti ricordi
rai / di vita eterna la dolcezza senti / che, non gustata, non
, 5-195: quando se'tornato a dio senti i peccati e dolgonti, che prima
neve fiocca, fiocca, fiocca. / senti: una zana dondola pian piano.
le chiese, con ira: -ti senti male, forse, dormigliona? -ma
ignorante. chiesa, 5-216: ma senti un po'questo dottorèllo! -dimin.
lumella. rajberti, 2-225: « senti, senti, dottoraccio indegno; e
. rajberti, 2-225: « senti, senti, dottoraccio indegno; e in avvenire
di breme, conc., ii-376: senti tofino che scialacquo di dottoresche parole?
quel che non ne sai voglio che senti, / de la pietra draconica, com'
. drammino. fogazzaro, 1-79: senti che per fare intendere la poesia del
fanciulle eridanine. pirandello, 6-15: la senti nella chiamava dal cancello il
dipigne / quella pietà che tu per tema senti ». idem, purg.,
, iii-1-897: tieni! non li senti che suonano? / son vénti ducati
iii-2-1109: credimi, credimi. non senti la mia voce? per un attimo
/ conviti, né pre senti, / ma colli propi denti / mangia
, ii-34: quando leggi omero, senti uscirne,... le mille voci
. serao, i-890: se ti senti male, perché non prendi del citrato
esangue, / tu pure, inconscia, senti la tempesta / d'amor che t'
poi co 'l vento volarsene via, / senti anche tu ne l'anima / gemerti
2-102: a un tratto giovancarlo si senti seguito da un passo leggero, eppure
de'moderni secentisti. cassola, 4-240: senti, mi hai seccata con questi enimmi
gli cacciò. leopardi, 341: senti ch'e'fischia e cigola e strombazza:
metodologia generale e della scienza epistemologica (senti che parole pedanti)! epistemologo,
sala dell'ergastolo. settembrini, 157: senti, io sono stato per dieci anni
gli uccelli: / tu amor non senti; e di sereno ardore / più non
. riccardi di lantosca, vi-948: senti. qual ero indocile / sin da
'e 'barrire '. / senti l'erre trombettiere, / che spiegar fa
ma vedi, infino a che tu ti senti cominciare 11 sudore e la stracchezza.
di cesare, 298: come cesare si senti pigliare, subito si volse a colui
buon santo. slataper, 2-116: senti, gioietta, tu dovresti pensare seriamente a
star con grande espettazióne, / gli senti dare in frascherìe da sezzo. vico
questa lettera sia questo: perciocché tu senti te pauroso, tu estimi da questo
. stuparich, i-203: alla ripresa senti come un brivido d'estenuazione.
, ci giudicherà. -ci giudicherà? senti lèmula, di queste estrosità ho sentito
espressioni. si posero loro in bocca molti senti zione, e heterodera radicicola
metteva raccapriccio. praga, 2-55: senti: io morrò di versi e di etisìa
/ dalli eucologi di verginità; / senti vasi sereno sulla distesa e molle libertà
, esci. letter. per denotare un senti mento di gioia, di
dell'uomo, 1-14: quando ti senti alcuno de'detti segni, prendi efretu,
euh, esci. espressione indicante un senti mento di meraviglia, di
404: ciò so veracimenti; / non senti -lo meo cor tal fallimento; /
attraverso quella agli oggetti lontani, ti senti dolere le pupille e i nervi degli
. foscolo, sep., 80: senti raspar fra le macerie e i bronchi
princìpi morali. pavese, 6-22: senti, -le fece amelia. -volevi o non
tu [cavalla storna] che ti senti ai fianchi l'uragano, / tu dài
/ ti chiama la padrona, / senti?, e non le dai retta?
altre. carducci, ii-3-199: ma senti; candidamente; né t'irritare, né
da siena, v-270: quando ti senti chiamare, fa che tu risponda.
reale? metastasio, i-226: or senti: / se vuoi che l'ombra mia
sanctis, iii-142: [nel parini] senti al contrario il travaglio interno, l'
che l'oste un passo faccia, / senti il tremuoto. giusti, 2-130:
se tu argomenti / che molte fedi senti, / ciascuna è nodritrice / sanza vera
e fièra! lippi, 10-14: or senti (che qui batte il fondamento)
l'intriso nelle forme metti / e senti frigger, tieni i ferri stretti, /
prati, ii-119: dimmi: non senti i palpiti / di mario e di cirillo
con le nocca, e soggiunse: « senti, senti, oste, come crocchia
nocca, e soggiunse: « senti, senti, oste, come crocchia ».
1827 (249): soggiunse: « senti, come e'suona a fesso »
domenica). cantoni, 815: senti, piangi. domenica è pasqua. di
. collodi, 102: se ti senti davvero morir dalla fame, mangia due belle
/ - peggio che mai! tu senti, / che fistiando si fan beffe di
miei consigli. zeno, xxx-6-145: senti: col rio veleno / di fiera
/ donna crudel lo strazio mio non senti? -fare figura: fingere,
divino. pananti, 1-91: ti senti soffocar, non puoi nemmeno / al finestrino
età incerta; non sai se vi senti adolescenza, piena di fermenti impuri,
sarpi, i-386: uno, che si senti con imperfetta disposizione e sia per battezzarsi
cura. sannazaro, 12-215: non senti or tu sonar la dolce fìstula? machiavelli
e va tacito sì, che appena il senti, / dell'obblio nel gran mare
forse, o amor, od altro senti / in mezzo al ghiaccio di cotante
ignuda). palazzeschi, ii-385: senti... come io sia folle di
l'intriso nelle forme metti / e senti frigger, tieni i ferri stretti, /
, / che dal ciel guardi e senti, / muovi co'tuoi be'lumi /
s'a così contarla / non ti senti fornito sì aspetta / seguir alcuna detta;
salda, sublime, quanta in cor ti senti; / ed io pur ferma sto
di non mostrar ciò che lo meo cor senti. guittone, i-10-69: forsatevi,
, sep., 80: senti raspar fra le macerie e i tronchi /
/ donna crudel lo strazio mio non senti? 5. dimin. frammentino
po'aspra, un po'nera, ove senti lo scheletro di sasso sotto la buccia
star con grande espettazione, / gli senti dare in frascherie da sezzo.
fresca auretta estiva? carducci, 1002: senti: il vento de l'alpe con
l'intriso nelle forme metti / e senti frigger, tieni i ferri stretti, /
.. insino a tanto che tu senti quel rumore del friggere. salvini, 22-187
hai frugato con lo scaldaletto, / e senti quel bollor sotto al calcagno, /
l'azzurro. gozzano, 17: senti il ritmo macàbro delle strigi / e il
slataper, 1-116: vicino ai fanali senti il fruscio del gas ch'esce dal
spaventosi. garzoni, 2-52: tu senti tanti tulli nella dolcezza, tanti catoni nella
ti desta invidia o duolo? / senti un poco descritta la sua sorte. /
un mese. pavese, i-82: senti, biscione, tu sei nato disgraziato;
alte, esaminare il guemimento, fare la senti nella, e dare avviso
/ l'altra baldanza e gaio cor vi senti. salvini, 30-2-88: incontrare per
. fogazzaro, 5- 63: « senti! » esclamò lo zio con l'accento
'galletta ', se trovi scritto o senti dir così, lettore, o anche
rasentandolo gli fece una carezza: « senti come gli buca la barba a spaventapassere
giusti, ii-342: ma non ti senti fischiare gli orecchi dalla mattina alla sera
, 1-27: or non vedi e senti tu la puzza che costui gitta, che
forse, o amor, od altro senti / in mezzo al ghiaccio di cotante
ghiotto? goldoni, vii-335: lo senti il ghiotto? cotesti son quelli /
il ghiro e il tasso cane. / senti senti la campana! alvaro, 2-9
e il tasso cane. / senti senti la campana! alvaro, 2-9: fra
tu, ruffino, ti giuochi e non senti e'mali miei. bencivenni, 4-84
, xx-11: forse spirar di zefiro / senti la tiepid'ora? / ma nel
boine, ii-196: ad un tratto tu senti che è altrui,... che
. pascoli, i-739: queste idee e senti menti esprime orazio con ima
acqua che scorre o che urta contro un senti che gli gorgogliano i polmoni; / vedi
, 3-7: guardando quella stradicciola ti senti pervaso dal gradevole stupore che arreca lo
ora dell'amistà quello che tu ne senti. a. cattaneo, ii-300:
, accasciarlo. grazzini, 4-331: senti com'ella parla umile! se non
e della calunnia. valeri, 3-358: senti la dolcezza grave / dell'autunno.
morta. d'annunzio, iii-1-283: non senti che aria gravosa? -denso (
di quella grazia di dio, il burattino senti consolarsi tutto. ma quale fu il
fosse. d'annunzio, iii-1-987: senti come gridano / le rondini. alvaro
nei versi, che più infieriscono, tu senti un pianto, che gronda sulla dura
penza / corno fiorenza, -che d'orgoglio senti, / guardate a pisa di gran
iii-109: questa vuota idealità già la senti in alfieri, che si edifica essa il
rai / di vita ettema la dolcezza senti / che, non gustata, non
primiera. ariosto, vi-391: non senti tu / all'idioma, al parlar,
oggi non più come ieri / tu senti la pioggia e la brina, / ma
, iii-1-825: imbestiati sono. li senti / alle voci? il demonio li tiene
liberamente tu vomichi fuori quello che tu senti, donde, o vogli tu o non
tommaseo [s. v.]: senti come lo imburreggiano! carducci,
rendere gradevole. soldani, 1-7: senti l'amaro, ch'ogni dolce infida;
stupidaggine. boine, iv-163: ci senti... quell'impasto di grossolana
, 7-11: spedirla come bagaglio, senti, sarebbe stato troppo impazzimento.
leggi, / se piangi per angoscia o senti male, / rammarcati di te,
furie tremende. lemene, ii-139: senti (volli dir dea) senti quant'osa
ii-139: senti (volli dir dea) senti quant'osa / dir con strane d'
. borsieri, 30: non ti senti tutto impietrire di meraviglia, quand'ei
una cert'aria d'impotenza tu ti senti intenerire da questa vista e innamorare di
mille improperii. pirandello, 8-557: senti? che cosa cantano?...
seguito ti ridarà altre cose. i non senti il tuon de la celeste voce? d
dura, / favilla di pietà non senti ancora; / anzi finaspri più, quanto
, o signor, de'tuoi non senti, / indifesi, inauditi andranno in
avrà dei nipotini. palazzeschi, 1-643: senti, senti, guarda -gridai —
nipotini. palazzeschi, 1-643: senti, senti, guarda -gridai — che meraviglia
altre materie. pallavicino, ii-368: senti vasi inanimato ad incarir la sua merce
quanto sai, fuggi veloce; / senti, come nel cuore i dardi incarno.
l'austriache vite, barbaro, tu il senti. govoni, 741: se rallento
indebolire, ottundere (l'ingegno, un senti una nazione, dove oltre
/ è spiritata? -certo. / -oh senti incetta! forse ch'i'non l'
'n cristiano? / pel me, senti, è un demonio travestito; / fa
al vicino: vedi, vedi, senti, senti. ardigò, vi-278: nelle
: vedi, vedi, senti, senti. ardigò, vi-278: nelle nostre campagne
sollazzo della gola, / che, quando senti dir prosciutti o cacio, / incontanente
, che s'arrende, incrudelita, / senti che in quella guisa è la mia
a te, balia: se tu senti / lo latte mancare, o te indebolitare
: improvvisamente, arturo rim- baud si senti vinto. lui, l'eterno vagabondo,
c. i. frugoni, i-3-162: senti de l'alpigiano / la voce alta
o l'intensità straordinaria di un senti = comp. da in-con valore negativo
, o signor, de'tuoi non senti, / indifesi, inauditi andranno in
). abba, 2-82: li senti ancor, mio cuore, tu di mentana
del suo dentista. pavese, 1-13: senti,... se sono le
. baruffaldi, i-227: senti che l'aria soffia,. e vela
indurata ancor non hai, deh! senti, / gomez, pietade. [sostituito
qualche pezzetto di latte indurito, si senti alquanto meglio. 2. ghiacciato
la voluttà. d'annunzio, iii-1-193: senti l'odore dei mirti? è inebriante
. papini, vi-39: tu ci senti, anche negli ultimi neo-idealisti, l'
. cassola, 2-322: -oh, senti, marco, -insisteva l'inferma, -morire
scioglia. caro, 16-42: già senti tremar la terra, e tonde / di
cucinan giù nel fuoco eterno. / senti 'l fetor che da quelle si spande
che da quelle si spande: / senti l'amaro, ch'ogni dolce infiela.
/ ora si frange, e tu lo senti ai rombi / delle tempie vanir nella
, / o sei infreddato, o senti di catarro, / stilla un pertugio
aria gelida che lo infrigidiva, si senti ravvolgere in un'ondata di caldo.
, tutta abboccata e rassegnata, si ti senti un'inguinaglia o una ghiandussa, che ti
una cert'aria d'impotenza tu ti senti intenerire da questa vista e innamorare di quel
: un'altra tace e non la senti. g. ferrari, ii-399: le
la riva, xxxv-1-710: se mal te senti al desco, no dexmostrar la pena
nulla. dossi, 2-i-525: ti senti lodare insipidissima roba, come i bozzetti
quando la levatrice... si senti chiedere consiglio in tal materia dalla sposa
, interpreto degli dei, el quale senti e conosci la podestà di febo. m
] a migliaia, e te le senti dattorno girellar ciondolone, deluse d'esser
l'intriso nelle forme metti / e senti frigger, tieni i ferri stretti, /
di dopo 'paesi tuoi '. non senti il barbaro che s'inurba? tranne
xiii-324: sei un fallito, ti senti fallito, vorresti non essere fallito. e
di rapinatori, di vendicatori. non senti per notti e giorni che le grida,
ogni conversazione. metastasio, 1-i-43: senti: se a noi t'involi, /
. faldella, 6-217: tristano si senti inzolfare le arterie dalla ricordanza di battistina.
di non mostrar zo che lo meo cor senti. stefano protonotaro, 134: sì
foro, alla quale spesso e volentieri senti dire, per es.: 'ipotezziamo
tigre ircana, / i rimorsi non senti della ragione umana? montano, 1-24:
buona azione. angioletti, 1-35: senti il peso d'una colpa irredimibile, imprechi
sere contenuto, represso o temperato (un senti mento, una passione,
, 1-200: saltato in piedi, si senti la ferocità delle mani di lui nella
di tacere, ma nell'istesso punto senti l'amarezza del sotterfugio rinnovarlesi in cuore
sono piuttosto le ipnotizzanti complicazioni della senti mentalità,...
. barilli, 5- 188: ti senti così vicino alla creazione del mondo -al
così intrepido il volto e non ti senti / l'anima lacerar? botta, 5-249
che mai passi giorno che non se ne senti qualcuna. g. gozzi,
anima. graf, 5-461: piover ti senti giù dagli occhi il pianto, /
giù dagli occhi il pianto, / senti una lama che ti passa il core.
c. i. frugoni, i-11-5: senti l'agne che belano / e in
piano e 'l colle, / alor tu senti in te ben mille e mille / di
fantasia là ti porta ove tue forze / senti languir, non accusar natura / di
ciuccio, xvii-321-38: amor, che senti oltra coragio umano, / puoiché 'n
, inni o altro, secondo ti senti meglio disposta. pulci, 1-79: noi
non volge l'anno, in lui senti palermo / la vecchia razza. emiliani giudici
/ e s'anche il vento tace / senti la lima che sega / assidua la
carne allo spirito per qual via ti senti da dio chiamare. loredano, 1-15:
la rabbelliscono per modo che tu non senti mai stanchezza leggendola. scalvini, 1-347:
montale, 1-9: il frullo che tu senti non è un volo, / ma
anima mia, nel silenzio. non senti / che un lene susurro sospira?
ogni nuova / fascia, il dolor tu senti / ch'ella è a lenir sortita
aiuta. sicuro che aiuta. ti senti un leone. -toccare il polso
dondi, 250: peroché sento che tu senti tanto / de l'ornato parlar la
/ spoverizala in modo ch'io ti senti. / tu sa ch'io non intendo
paura, bramosia o simili. 4 appena senti il colpo, liccia! quand'è
la liceità di un fatto, di un senti mento d'altra persona,
/ e s'anche il vento tace / senti la lima che sega / assidua la
in troia,... il quale senti e conosci le stelle e le lengue
? -oh, che ne dubiti? senti: ma lingua di pesce, ve'!
3-194: tu per me... senti sempre quello che sentivi allora? voglio
offeso non poco... non ti senti tu male in alcun luogo, povero
virtù degli uomini che furono, ti senti scorrer le lagrime dagli occhi, e non
i guadi increspano. casti, 242: senti, o bella, amabil nice,
foscolo, sep., 84: senti raspar fra le macerie e i bronchi
gambini, 4-60: -eh, te la senti? -lo fissava con gli occhi fuori
sp., 35 (617): senti, renzo: egli ti vuol più
prestabilito. pavese, 3-63: tu io senti questo tedio, quest'inquietudine marina?
foscolo, sep., 78: senti raspar fra le macerie e i bronchi
lei, che s'arrende incrudelita, / senti, che in quella guisa è la
térésah, 2-62: questo, lo senti? è vento di maestro; /
un pallore cadaverico. -ma tu ti senti male, giuliana. -un poco.
esser posante: / ragion'è che ne senti malenanza. cino, iii-93-11: tu
10-920: fa un po'pian; senti tu ch'ella mugola? / s'ella
: specie d'uva delicata. * senti com'è buona questa malvasia. la malvasia
buonarroti il giovane, i-105: quando senti giunon di qual periglio / l'era
gli mandi i tuoi balsami, / senti tu tra le foglie i dolci fremiti /
se tanto o quanto d'amor senti. 31. fondare, istituire (
i-175: non mangiare se tu non senti fame; non bere se tu non
petto, / come ardo e palpito senti. manzoni, pr. sp.,
invisibile. savarese, 229: ci senti in tutto la mano della donna: quel
non più l'espansione: « ma senti com'è tirato questo sugo! »,
, / come fia ver che tu senti divello? lamenti dei secoli xiv e xv
: tu non sai com'è, ti senti solo e sperduto in un mare di
volta di pendino: « cosa ti senti? ». quello non rispose. «
: svégliati, marmotta: cosa ti senti? ». tozzi, vi-639: -tu
, pungere. leopardi, 341: senti ch'e'fischia e cigola e strombazza:
spietata. panzini, ii-697: non senti anche tu il martello tedesco? gramsci
prim'anno ed è perciò che il senti / dai colleghi chiamar 'matricolino '
talento, / né il cieco amor senti di madre. pratesi, 3-308:
termosifoni? i termosifoni a bologna? ma senti che cose da matti ».
un piacere grandissimo? dove, se tu senti che sia un vino di posticcia,
cadente capo. stuparich, 1-84: « senti babbo, io non voglio che tu
-la primavera affatica. non la senti tu? -me m'assonna, mi
, 82: quando che il buon medicastróne senti che il fante li cominciò a
s'a così contarla / non ti senti fornito, sì aspecta / seguir alcuna detta
parliam di gioie... / non senti?... tutta l'aria /
. mellóna. bocchelli, 1-iii-415: senti poi chi parla di salute, quando
l'animo. tassoni, viii-1-17: ma senti, detrattore / de l'altrui fama
allora corrono dal re e gli fanno: senti. ci devi mettere a riposo,
merendona! palazzeschi, 5-277: non lo senti il campanello, merendone?
annunzio, i-256: -ah, senti, senti i merli fischiare - / ella
i-256: -ah, senti, senti i merli fischiare - / ella disse,
dal re e gli fanno: « senti. ci devi mettere a riposo, levarci
e serenò la fronte / e si senti brillar dentro il coraggio. caro,
disse: « pei; dio, te senti del papalino, ora che hai visto
d'oro, / fortunato seduttor. senti, or, bella malaspina, / qual
250): come questo povero uomo senti quel nome di pipistrello,..
gabbate tanti altri. cassola, 6-76: senti più che mai la distanza che la
1-11: era quasi la mezza; si senti solo la fontana, che schizzava come
: né ti maravigliar se tu mi senti / meglio parlar d'amor, che non
veh che bravure! / o senti roba! oh schiuma delle arpie,
esclamative). saccenti, 1-2-129: senti poter di dio!... come
, ii-237: scrivimi minutamente ciò che tu senti di me, de'negozi e degli
mia fantasia. savarese, 229: ci senti in tutto la mano della donna:
, /... / non ti senti intenerir. botta, 6-ii-368: le
e stai basso presso al centro, e senti e misuri troppo el tempo. machiavelli
pace o almeno una lunga tregua. senti e chiedi, ti prego, se v'
perbrio. d'azeglio, 5-ii-281: « senti che moccoli attacca!...
vassen piano, / se non ti senti sano. firenzuola, 212: presomi
o apparire: che quando te ti senti sicuro o sicura del nascondiglio e l'
, che s'arrende incrudelita, / senti che in quella guisa è la mia
mastichi la durezza e la mollezza e senti il sapore e l'odore. ammaestramenti,
se'tu precipitata, che forse noi senti! beltramelli, iii- 1075: -savoia
è però tua usanza: che ti senti forse male? idem, 1-ii-129: -chi
me, o fille, amor non senti; / e se pur tu senti amore
non senti; / e se pur tu senti amore, / di pensier cangi a
. guadagnoli, 1-ii-7: aspetta, senti, un momentino solo: / per
suggetto. monti, xii-6-120: lo senti di che moneta questo crudele paga la mia
- oh il buon arrosto aristocratico! senti che buon odore! faremo una saporita
g. pandolfini, lxxxviii-11-215: d'istrologia senti l'altezza / e vie men senti
senti l'altezza / e vie men senti di filosofia: / ormai tra'gufi
mordevano omero. beccari, xxx-4-323: senti, senti come / mi vitupera e morde
. beccari, xxx-4-323: senti, senti come / mi vitupera e morde.
, / e rotte dietro mormorar le senti. salvini, 16-521: intorno d'
. chiabrera, 1-iii-55: quivi / senti l'aure volar mormoratrici / e ristorata
quanti? devi dare ascolto a me! senti: morto per morto, io
di mosca; e che sia il vero senti, che faccio con dolcezza ».
, que piagni? / mustri che senti dolur'molto magni. monte, v-319-7:
usano popolarmente per lo stesso che 'senti 'o 'sentite ', '
» rispondo. e lui: « senti mozzo » mi richiama. « sai sparare
le selve. fucini, 57: senti l'arno come muglia! ho paura.
, v-1-434: il principe prefetto [si senti] minacciato dal papa d'una muleta
. marino, 14-76: se non senti pietà del mio dolore, / murato
': ragazzetta o barnina saccentella. senti che discorsi questa muscéppia. = voce
cane] tra lui e tra'priori, senti l'odore della carne salata e andava
o nell'animo (un pensiero, un senti bontà rendo grazie infinite a
che faceva a sua madre, non ne senti rimorso più che quando metteva da banda
polve ed ombra sei, tant'alto senti? fucini, 6-5: tutti gli uomini
nazzicare continuato. es. 'va e senti che cosa è tutto questo nazzichìo nello
d'annunzio, i-256: ah, senti, senti i merli fischiare / ella disse
, i-256: ah, senti, senti i merli fischiare / ella disse, fermandosi
pistoiese: botta, colpo. tu senti che necche! 2. ubriacatura
mi ammiri, fanciulla, tu mi senti / nel tuo cuor come un dio;
ipocrita e rettorica, sotto alla quale senti una delle forme più deleterie della negazione
ant. che è nemico, che nutre senti menti di ostilità, che
in morte. montale, 1-100: come senti nemici / gli spiriti che la convulsa
d'azeglio, 5-i-23: -senti, senti! dev'essere l'archibuso di malatesta
spiacevole). fagiuoli, xiii-54: senti, io non te l'orpello o te
ecc.]. pananti, i-322: senti il nitrir de'fervidi cavalli. carducci
le nocca, e soggiunse: « senti, senti, oste, come crocchia »
, e soggiunse: « senti, senti, oste, come crocchia ». nievo
in queste parabole così leggere e varie senti il nocciolo morale che non manca mai
/ quell'eroico dispetto, onde li senti. dotti, 1-448: non io sensi
, obbeditemi. leopardi, 1000: senti, copernico: tu sai che un tempo
noncalènza si mortifica. boine, iv-102: senti che le redini son tese e da
sue magnanimità. lippi, 5-11: senti, il mio pluton, non t'adirare
tu che mi stringi la mano / senti la nostalgia / d'un mondo lontano
. pascarella, 2-72: senti, io penso tante volte che è
opere narrative. boine, iv-33: senti in foncìo a questo sprezzo affettato,
nei meriggi infuocati lungo una via consueta, senti flebile a pena il suono di una
sassi. giusti, 4-i-349: oh senti, maso mio, meglio la fame,
, e tu fai così se ti senti che andare avanti a leggere ti nóce.
: se tu argomenti / che molte fedi senti, / ciascuna è nodritrice / sanza
signor sì. -tutti fuggirò? / o senti che vigliacchi! fagiuoli, 1-5-79:
giovar solamente scrivendo quel che nell'animo senti. menzini, iii-346: la gemma
e fresca, ancora che vecchio fosse senti subitamente... gli stimoli della carne
suo concetto. dolce, 1-131: cesare senti una grandissima allegrezza, essendogli appresentata la
, / tàstati sulla fronte, / senti che corna t'ha fatto spuntare!
fore / il sacro lembo o pur senti ir suo odore. s. maria maddalena
sorte a pelo / che tu ti senti tutto confortare. pananti, i-266: appena
e del prunalbo l'odorino amaro / senti nel cuore. panzini, iii-82: mandavano
sì fatta oblazione. mazzini, 5-162: senti: non t'offendere, se io
oggi non più come ieri / tu senti la pioggia e la brina, / ma
sua mano. settembrini, 142: senti la terra come di ogni parte olisce
fuoco accende / ogni vertù germoglia e senti olire. -tr. e con
. ciuccio, xvii-321-35: amor che senti oltra coragio umano. giamboni, 10-52
incoercibile. goldoni, ix-ni: non senti, ingrata, / le grida onnipossenti
unisciti a quelli che si uniscono! senti il grande scalpitìo sordo dell'universale esercito
ancora il coraggio di dire al poeta: senti, caro mio, converrà che
opulenze boschive. savarese, 146: senti che queste fratture non sono le naturali
e insieme di così preciso che ti senti sforzare l'immaginazione, perdi di vista
annunzio, iii-i- 219: tu senti, anna, tu senti che un orrendo
219: tu senti, anna, tu senti che un orrendo nodo s'è stretto
: o felice e reai terra, che senti / non molto di lontan strider le
. se lo sa il babbo, tu senti che orzata. 5. dimin
osanna dei vincitori. pirandello, 5-587: senti, senti che grida? gli osanna
vincitori. pirandello, 5-587: senti, senti che grida? gli osanna! ojetti
ossessionante insistenza. ungaretti, xi-252: senti più netto che mai quel rumore innumerevole
, stolido, e inerudito. non senti dunque la forza dell'argomento? -che vuol
casa. tozzi, vi-944: tu senti che quell'uomo è fatto in modo che
sione nel quale il poeta ritratta fatti o senti menti precedentemente espressi: fu
gliel'aveva portata a letto: « senti: è una pallottolina di burro ».
, i-i- 231: te la senti di rivedere il beffa, dopo che gli
, xc- 262: vieni e senti del mio core / il frequente palpitar.
chiari, 9: scossa da interni palpiti senti tremar la terra. 3. slancio
quasi mancano... e insomma ti senti più preso che dinanzi ai bei panneggiati
tappezzerie. svevo, 8-345: « senti » gli disse « dimenticai di dirti iersera
d'ogni dì? / e non ti senti dentro / qualche cosa che bolle e
? -oh sì, oh sì! lo senti, tullio, lo senti l'odore
sì! lo senti, tullio, lo senti l'odore papalino da queste parti?
, / meco il pianto rasciughi e senti al pari / della noia il contento.
l'ostia, sacramento, no te senti, paese, che sèn alpini.
languori della voce. rebora, 3-i-587: senti la realtà ch'io non ti posso
io, una posata d'argento, senti come urla. = voce d'
e de l'incendio mio parte non senti. b. tasso, xxx-io-188:
mi deliba giovare che quanto più mi senti rio, tanto più divotamente pregherai iddio
giuoco! / quanto repente foco / senti che ha chi s'im- brode:
/ e de l'incendio mio parte non senti; / anzi di quel ti pasci
pascoli, 548: un poco presa egli senti, ma poco / poco, la
, che s'arrende incrudelita, / senti che in quella guisa è la mia
una terribile paternale. pratolini, 1-25: senti un po', gina. sono giorni
debb'io. monti, x-4-14: senti, infido: / qualunque sia la mia
coccia pelata! bacchelli, 1-iii-415: senti poi chi parla di salute, quando
nella pelle o starvi appena: provare un senti mento o una sensazione o un
. i. frugoni, i-5-87: senti or, bella malaspina, / qual io
. goldoni, x. i-435: senti, pastore, / già ti leggo nel
deserta e selvaggia: e quel che senti / con penna occulta dentro al senso scrivi
corno fiorenza, - che d'orgoglio senti, / guardate a isa di
in terra, /... / senti, deh senti il suono / di
/... / senti, deh senti il suono / di questo sen percosso
tempesta ripente, diavoli orribili e percus- senti. la spagna, 1-22: fuori di
dei cinque sensi, 1-14: quando ti senti tenebrosi e scuri gli occhi..
nostri infrancesati ad ogni minimo che li senti a cinguettare 'perdono ', ovvero
provi una soddisfazione più che estetica, senti in te appagate tutte le tue facoltà.
. soffici, v-1-289: pertutto tu senti il palpito della verità. -in
gusto!). buzzati, 6-226: senti, laide, non riesco a capire
tuon? / il cavallo del re, senti, ti pesta. ungaretti, xi-31:
della negativa. lippi, 5-12: senti, il mio pluton, non t'adirare
opere patetiche, improntate a eccessivo senti mentalismo. papini
treno in partenza, ripresi: « senti, ti voglio dire una cosa. per
gli occhi sul suolo abbassi, / senti di lui parlarti alberi, fieri e sassi
. graf, 5-461: piover ti senti giù dagli occhi il pianto, / senti
senti giù dagli occhi il pianto, / senti una lama che ti passa il core
: d'improviso eptro già urtai * li senti / con sommi gridi e i suoni
, 194: vai per un bosco e senti, ove tu vada, / quei
persona adulta. pavese, 3-197: senti il torrente, piccolina. domani saremo
nelle calimale della toscana a ogni piedispinta senti dire 'bastardaccio'a questo fattorino e a
, / ah! se destar ti senti / qualche pietà nel sen. saba,
in smanie. deledda, iv-617: senti la chitarra! rammenti quella sera?
. g. bassani, 3-107: senti: perché non ci pigliamo su, noi
canzoniere], 473: comunista che ti senti più forte, / fatti avanti se
. panereccio. fucini, 901: senti, è 'n gran mondaccio! / ti
3-152: c'è un pittino là, senti? ha sbollettato; se viene a
ti metti a scrivere, e subito ti senti creatore, plasmatore. quelle due righe
un pochétto; / ma poi ti senti bene, non è vero? -.
poi. baldini, i-814: ci senti dentro il mitico compianto per la morte
. menzini, 5-200: or senti come sempre si mantenne / l'
mi tieni. oddi, xxi-ii-304: non senti come achille per amor di briseida finse
1-652: spira un ponente impetuoso, il senti: / il sol negli occhi e
. chiudi il portafinèstre del terrazzo! senti come sbatacchia? = voce di area
opinione pubblica. pascoli, 5-143: senti; e rammenta ch'egli era ferito
denari ed io invece (odi portento e senti vanagloria) io ne ho, e
esser posante: / ragion'è che ne senti malenanza. -appoggiato, deposto.
paese d'apologo e di favola tu senti di positivo che ti trovi in toscana.
che de le sue fatiche et opere ne senti quela remunerazion e premio che meritamente el
275: porta del turco, senti? amor fa diventar brave le femmine
se'tu precipitata, che forse noi senti! carducci, ii-12-113: si comincia
io vorrei dire a mia madre: senti, io sono stato imprevidente, oh!
dura, / favilla di pietà non senti ancora; / anzi t'inaspri più quanto
irrimediabilmente trascorso. carducci, ii-9-202: senti. quel che possa esser intervenuto fra
: nel suo volo verso l'avvenire senti la presenza del passato. tapini, iv-1302
sua sobrietà d'antico toscano serio, senti non già l'intenzione ma la presenza della
o creatura sovrana, sentendoti perfetta tu senti la necessità della morte. tu senti
senti la necessità della morte. tu senti che la morte sola può preservarti da ogni
così? » « certo, lo senti, ha un sapore più arcaico. pare
morte serrà presta. slataper, 2-138: senti, gioietta, ti voglio tanto bene
. / che hai ben mio? che senti? / sarà presto il ritorno.
giovanni irlandese. menzini, 5-201: senti fra battaglione e prete uberto / che gridan
de sanctis, 11-330: già vi senti [nel tasso]... quel
caverne. carducci, iii-3-207: tu senti de la patria, / rosso prigion,
ferma, e la cosa banale te la senti nel cuore come se il prima e
vi dimorò. carducci, ii-n-246: senti questa. in roma circola fra i
né io so donde proceda. non senti? che hai, camillo? marini,
: tradisti il padre / e orror non senti a profanar gli dèi? a.
26-54: « di'ancor se tu senti altre corde / tirarti verso lui [dio
vampa / né di te stesso più senti la stampa / profondata nel torrido sabbione.
borghese. trattandosi di poesia, ti senti già proletarizzato quanto basta. proletarizzazióne
guittone, i-39-84: nulla te ne senti, per che mutulo taci: ché se
i propositi / dell'uom volgare, / senti l'ingiurie / cne, rimbalzando,
. carducci, ii-1-159: tu te la senti a'incomin- ciar sùbito a tradurre in
esse cresceva. rosmini, 5-2-455: il senti mento che spinge l'uomo
alcmena e leda socto false prove / senti del caldo amor la soza stamma. pasquinate
/ e del prunalbo l'odorino amaro / senti nel cuore. deledda, v-827:
spremi. sergardi, 1-366: ma senti e ti stupisci: ancorché spesso / la
, o re giovane abore? / senti fuor lo schiamazzo che fanno! manzoni,
ella v'è, ma tu non la senti. vuoi vedere se ella v'è
tu rivolga a prova, un pungiglione / senti improvviso: c'è sott'ogm sasso
sentito la puntura. boine, iv-37: senti qui il frizzo, l'agra sentenza
tommaseo [s. v. j: senti putiferio che è questo! quella fogna
di bocca; / ma tu lo senti, e senti anche la rauca / lena
/ ma tu lo senti, e senti anche la rauca / lena del vecchio rematore
destino. d azeglio, 5-i-38: senti, zi'cardinale..., mi
corrono dal re e gli fanno: senti. ci devi mettere a riposo,
, vii-1114: spranga il portone: / senti che puzzo di ribellione. fogazzaro,
. quartina. baruffaldi, iii-69: senti adunque un quademuccio / sullo stile del
, ii-2-71: nerina mia, ti senti male? vuoi qualchecosa? gentile, 3-16
quare. lippi, 5-11: ma senti, il mio pluton, non t'adirare
tre quarti; e di quelle che tu senti, sbattine più. -chi ti
'n quelle. falugi, 1-37: senti de'cani le querel summisse, / e
c. i. frugoni, i-11-5: senti l'agne che belano / e in dolce
. fenoglio, 1-196: « non ti senti bene? » diceva leo con la
altri la parte dolente o malata: 'senti il dolore qui? '. '
/ e 'n verità portata, nullo senti dolore. mattioli [dioscoride], 241
l'alito della notte. non lo senti? moravia, i-254: rabbrividendo e saltellando
far scudo. montale, 1-100: come senti nemici / gli spiriti che la convulsa
morelli, 223: se tu ti senti avere un diritto e leale parente
... /... / senti: ho paura di stare all'oscuro,
a'rai / di vita ettema la dolcezza senti / che, non gustata, non
sep., 79 (i-127): senti raspar fra le macerie e i bronchi
, / se piangi per angoscia o senti male, / rammàrcati ai te che piu
chi va attorno vendendo ranocchi. 'senti, passa il ranocchiaio '. viani,
di rapinatori, di vendicatori. non senti per notti e giorni che le grida e
, 161: odimi, moglie. / senti le rare tremule tirate / che fanno
sep., 78 (i-127): senti raspar fra le macerie e i bronchi
ponente fugge. magalotti, 2-86: non senti serpere / per ogni arteria / un'
d'un vino schietto e razzente, senti muoverti il ventre e stai male. carducci
aretino, 20- 210: quando senti o vedi che la signora tullia e la
; recisa. giuliani, ii-373: senti quelle bestie come mugliano! dàgli un
o creatura sovrana, sentendomi perfetta tu senti la necessità della morte...
reggiti, oh dio! sofia, non senti? -riuscire a non farsi travolgere
ranocchie. zito, i-340: tu non senti d'amor l'accese faci: /
la mia volontà? slataper, 2-428: senti, giga, appena puoi fammi sapere
: va bene. glielo dico. quando senti battere le quattro règolati che lo sanno
carducci, ii-1-159: tu te la senti d'incominciar subito a tradurre in versi
e risponsione mi manda di ciò che senti. p. angiolieri, xvii-796-3:
sai restituirmi a me. tu ti senti giovine e bella. e tu farai il
. carducci, ii-12- 206: senti: non sarebbe proprio meglio sospendere quella
573: tu [cavalla] che ti senti ai fianchi l'uragano, / tu
, la rabbelliscono per modo che tu non senti mai stanchezza leggendola. foscolo, xiii-2-124
sero. grazzini, 4-417: come tu senti compieta, vienne subito qua, acciocché
specie d'interrompimento datole, tu ti senti ordinariamente o più lieto o meno tristo
vene. panzacchi, 1-340: ti senti nel sangue riardere / più intenso il desio
, 3-39: meglio mentre non vedi né senti strapparmi al tuo abbraccio, / prima
calibro. idem, 3-41: tu non senti più se non ricadiose cicale, se
mio zio delle belle cose; ma senti anch'io saprò ricattarmi. manzoni,
boezio e dice: o boezio, senti queste cose ch'io faggio detto di sopra
cento ». ariosto, 5-72: or senti il guidardon che 10 ricevetti, /
fate, il richiamo / dell'allodola senti! g. raimondi, 4-62: s'
i-122: cor mio, se mai più senti / di me richiamo alcuno, vo'
li renderò. montale, 0-271: senti allora, / se pure ti ripetono che
f iarenza quasi trascurabili, tu senti la presenza di una vo
gemiti sinistri e le nenie interrotte. / senti?.. riddano tutti gli spirti
c. i. frugoni, i-3-162: senti de l'alpigiano / la voce alta
in questa ch'è dell'arte, senti l'imitazione, rincontri parole ridondanti che
5-858: se, mentre leggi, ti senti / rigurgitare nel petto / l'onda
leggeri. calvino, 10-85: li senti parlottare fitto fitto, darsi sulla voce
sia rimandata. dannunzio, iii-1-202: non senti che rovescio d'acqua? non uscire
gli orecchi gravi / sì che non senti il rimbombar del tuono. 2
del figlio. dazeglio, 1-98: senti, mammolino, tua madre sta poco
rimonto). leopardi, iii-985: senti, pilla: io ho un pressantissimo
né per forza di pene c'altrui senti. livio volgar. [manuzzi]:
, 9-674: -tutti fuggirò? / -o senti che vigliacchi! / -tutti non già
martello, 6-i-141: -ebben come ti senti? / -sento rin- debolirmi.
12-181: -ehi siro, siro; senti.. -e'si rinfuocola. / che
, il sole, / ringagliardir tutto ti senti, il core / giubilando pulsar
sai restituirmi a me. tu ti senti giovine e bella. e tu farai
rinascita, palingenesi del mondo. tu ti senti ordinariamente o più lieto o meno tristo di
inebriati di passioni pre- assol. senti e baldanzose; poi con essi, mutati
. gatto, 1-152: la città che senti / rivolta nelle nude / murate della
dante, par., 24-68: dirittamente senti, / se bene intendi perché [
pratesi, 5-41: quello che vedi o senti in casa non l'andare a riportare
: tu sai solo che esisti, perché senti di esistere: in questo mistero tu
, che s'arrende incrudelita, / senti che in quella guisa è la mia vita
. c. carrà, 497: non senti, insomma, nulla di quel che
mentre risalivamo. montale, 3-16: senti? suona il cessato allarme. possiamo
anni fa e dimmi se non li senti fremere, questi glutei, dentro le
subito nel cuore tuo, quando tu ti senti i detti pensieri: dio, attendi
, 1-iii-55: del bel vento quivi / senti l'aure volar mormoratrici / e
un ritardo. -... e senti, dolori di reni ne hai per
, iv-115: son segretissimo, ma senti / con questo patto io m'obbligo al
o signor mio dolce, o che ti senti tu? ». fontano, 1-33
. foscolo, xiv-274: se non ti senti assai bene io ti scongiuro, non
: responde la violeta: « tu senti de vanitae, / tu tre a la
nel dar la licenza del sortire, si senti il rurito di fame egli ancora un'
125: con ciò sia che tu così senti, piccola opera riputo restarmi, acciò
e rivello - / che tu non senti mille offese e mali, / sempre
quello d'uno che ti dicesse: « senti; tu hai un vestito fatto molto
/ mio sempre mormorar già non si senti. finiguerri, 116: la lingua di
roco fragor. pananti, i-322: senti il nitrir de'fervidi cavalli, /
anni fa e dimmi se non li senti fremere, questi glutei, dentro le rullanti
grandi gesti di quelle magnificenze, ti senti trasportato indietro di due o tre secoli.
: -annabella, annabella, / non senti come tremano le mura? / che è
pulsanti. montale, 2-75: tu lo senti ai rombi / delle tempie vanir nella
nell'ampia tua casa romita, / ti senti nel sangue riardere / più intenso il
stizza... in plauto, senti il cane come ronchia! cicognani,
canto s'estorse... « senti? la rospa chiama un altro maschio »
nero. carducci, iii-3-206: tu senti de la patria, / rosso prigion,
velluto alla bocca, equilibrato anche se senti la ricchezza della glicerina. 13
, / e rotte indietro mormorar le senti. chiabrera, i-iv-42: sotto aura che
borghese. trattandosi di poesia, ti senti già proletarizzato quanto basta. -confusione,
non gridi al vicino: vedi vedi, senti senti. codemo, 56:
vicino: vedi vedi, senti senti. codemo, 56: daniele, allevato
: maestro gianobi, quando così la senti parlare, quasi di dolore venne meno
le cagioni non sai, sf come senti il vento, ma di che rugada venga
. lancellotti, 490: qui tu senti nominare... la ruggine..
vita. pascoli, 193: senti un odore d'ombra e d'umidore,
leonardo, 2-425: quanti romori spaventevoli si senti - van per l'aria scura percossa
, agitato. viam, 10-157: senti come son ruzze. che spettegolìo di
1- 200: il principe si senti... così deciso a rifarsi del
e illica, cxiii-163: vecchia zimarra, senti, / io resto a pian,
note ridenti; / il caldo sol non senti, che da l'alto saetta?
italiana. fucini, 121: « o senti », mi diceva una notte mentre
una notte mentre lo vegliavo ammalato « senti un saggio originale del metodo, una
, v-3-137: sghignazzavano e dicevano: « senti già del grassetto, sere. or
mio martire! / se d'amore tu senti alquanto / come è dolce sua sagita
persona arrestata. deledda, iv-838: senti, caterina; se tu ti azzardi
so ben che per te gioia non senti, / che saldi men che cera e
salda, sublime, quanta in cor ti senti. -sicuro, avveduto, pronto
della povertà. boine, iv-32: senti in fondo a questo sprezzo affettato, a
intagliate. d'annunzio, iii-2-104: senti? tu non conosci ancóra questo / profumo
alma di virtù profonde / e già senti tremar la terra e tonde / di navi
e scagliartelo in faccia; non ti senti / sotto gli spruzzi sanguinosi i nervi /
e mutola. lemene, xxx-5-202: senti, ninfa gentile, / quel che ti
sana. lemene, i-41: or senti ben, ti piglierò per sana: /
/ a te accanto al passare / senti sulla tua pelle / fresco aprirsi di vele
stiacciano. pascoli, 193: tu senti un odore / acuto di ginepro e di
noto. latini, 2-1: non senti che la tua congiurazione è già strettamente
e casto. misasi, 6-ii-109: « senti, bella mia », fece donna
degli avvenimenti de'savi greci, la senti anche nelle tirate stoiche delle satire.
, 15-186: la virilità tu te la senti a certi scrittori sballati, come senti
senti a certi scrittori sballati, come senti femminine certe scritture più sustanzialmente razionali e
volta che vi salì su per gustarne senti tanta dolcezza che, parendogli di veder
l'impaurito e il faceto: ma senti del rosso, stasera, come sbattaglia.
g. cavalcanti, 1-xxxv-19: tu senti, ballatetta, che la morte,
sì che vita m'abbandona; / e senti come 'l cor si sbatte forte /
, più spesso che lo sbatter dell'ala senti il batter del martello. michelstaedter,
del martello. michelstaedter, 634: ti senti sbattere l'ala impotente dell'ingegno.
quarti; e di quelle che tu senti, sbattine più. = comp.
vino che ognuno ne beve è il proprio senti mento che si riscalda alla
sbracamenti velleitari del gruppo, se lo senti alle spalle che lo spingeva al suo
qualcuno. pavese, i-107: « senti », gridò a celestino che si scostava
, 1-213: ecco perché non lo senti mai dare un colpo di tosse, mai
si suol fare quando si cammina lesti. senti come scalcagna il sor giovanni! ha
benigne, / mira la vita mia, senti le meste voci. / scalda ora
diritto. s. ferrari, 224: senti la mamma già per la cucina,
carducci, ii-2-280: se tu gli senti, quella gente ti dirà bene di
, che credevo mi volesse mangiare; senti che scanagliata che fanno quelle donne!
il collo tra le scapole, ma senti il sollevante calcione e atterrò sulla lunga
. sarpi, vii-25: poiché tu senti il suono quando già il martello è
grano di sabbia nella tua scarpa lo senti più che un chiodo m quella d'un
ed io invece (odi portento e senti vanagloria) io ne ho. -privo
di camera, così intorno al core senti un certo non so che parendogli nel viso
la scesa / o sei infreddato o senti di catarro / stilla un pertugio d'un
[in boine, cxxi-iv-269]: tu senti con molta ricchezza quello che gourd pensa
petrocchi [s. v. j: senti come stiaccia sotto i denti! 20
prov. bernari, 5-249: « senti a me », le disse: «
stato. fagiuoli, xi-108: or senti il mio pensiero: / toma alla baronessa
la riva, xxxv-i-710: se mal te senti al desco, no dexmostrar la pena
tranquillo a lavorare e nella camera vicina senti bussare, piantar chiodi, rompersi una
, 1-2-130: schiua li orni chi tu senti / esser xarer o malfacenti. p
paura. pirandello, ii-2-483: non senti come sciaborda il barile? -di animali.
hai, non è l'uomo giusto. senti, se ce l'hai, dillo,
. d'onde assai facilmente si trae il senti = comp. dall'imp. di
, 4-40: « che hai? ti senti male? » ruminavo un verso.
, 36: che ruscellare di canzoni! senti? / sonole fonti, i mari,
. cesari, 6-402: come scoccar senti / l'avemmaria, faraid'esser in casa
, ke ioanni no sua redeta redese senti onmen scondizione ista terra ad plandideo.
per forza di pene c'altrui senti. meditazione sopra l'albero della croce,
de amicis, i-256: « come ti senti? » il generalegli disse. questi scosse
di fatai rovina. pananti, i-435: senti /... / scoppiarla mina,
che non te ne puoi difendere e senti il terrore e la potenza di un essere
tu sei la mia sposa. non senti com'è bella questa parola? è così
primo tutto scorge, / con le senti come la stride la meschina! bonarelli,
prato, lxxxviii-i-560: canzon, se senti aver forza nell'ali / che basti a
rivolga a prova, un pungiglione / senti improvviso: c'è sott'ogni sasso /
che scottava perfebbre. pirandello, 8-80: senti, senti, dapà, come gli scottano
perfebbre. pirandello, 8-80: senti, senti, dapà, come gli scottano le
1-115: allor s'un asse scricchia o senti mosso / dal vento un uscio o
. cennini, 3-140: se senti alla prieta niente di polvere, oche sgrigioli
sotto i denti, e se non lo senti -rumore secco delle ossa compresse o
. s. ferrari, 225: senti, mia bella, senti scucchiarare / ne
225: senti, mia bella, senti scucchiarare / ne l'acquaio? la
non fu mai savio. oh! senti che si spurga. / gli è caduto
, iii-1-897: - tieni! non li senti che suonano? / sono vénti ducati
la gioia e la pena, se le senti, / si vedran de'tuoi sguardiin su
foscolo, gr., 100: calar senti per l'aura / dal muto nembo
e s'anche il vento tace, / senti la lima che sega / assidua la
leggi, / se piangi per angoscia o senti male / rammàrcati di te, che
posante: / ragion'è che ne senti malenanza. fra giordano, 2-130:
confidenziale e selettivo: solo le cose che senti come tue diventano tue. -diretto
terreno che li voglia. tu non senti che anco la spagna, che era proprio
di non mostrar zo che lo meo cor senti. francesco da barberino, 14:
. panni, 514: non ti senti 7 dispettosa pietade e riso acerbo /
.. /... / tu senti che non giova all'uomo soffermarsi,
teneri e malinconici, per entro a'quali senti scorrere il fresco alito della gioventù non
compiacermi. gemelli careri, 2-ii-108: da'senti estimazion comprendere con quale ostinazione
, ii-8-135: se nel tuo sonno senti un sussulto o un tremito o uno
d'annunzio, iii-2-64: ecco, senti / questo incenso? è più ricco
, / se non lo vedi lo senti parlare. -udire il rumore prodotto
delle fate, il richiamo / dell'allodola senti! -prendere informazioni, notizie.
/ quella pietà che tu per tema senti. -approvare. g.
letizia che tu non ti senti,... pon mente che sotto
tu hai lascesa / o sei infreddato o senti di catarro, / stilla un pertugio
mamma. linati, 11-71: come senti di bono. odori tutta d'aria e
corno fiorenza, - che d'orgoglio senti, / guardate a pisa digran canoscenza,
de amicis, i-196: « oh! senti », gridò con voce disperatamente supplichevole
una notizia. fagiuoli, xi-97: senti, se fusti ricca e gentildonna, nonmi
lontano.. - sei qui? senti, italiano, / vò darti moglie
a saline », aggiunse poi. « senti », fece emilio interessato.
/ potrebbe essere diversamente? / e senti / poi / chi / parla.
tu se'savissimo, e nellecose di dio senti molto avanti. cebà, 1-8: i
hai / doglia di testa e che ti senti al braccio; / colui va via
il tuo strazio senza nome. ti senti di farlo? fenoglio, 5-i-786: se
quarti, e di quelle che tu senti, sbattine più. ibidem, 264:
. ibidem, 272: quando tu senti nominar maria non domandare se vigilia sia
una cosa è priva o sprovvista o non senti onnem scondizione ista terra ad plandideo. novelli
: da qual sì acerbo duol ti senti tangere; / se'spiritato o pur l'
sepera, / o pur dal falso amor senti el cor frangere? varchi, v-989
niside. /... / non senti serpere / per ogni arteria / un'auragelida
le mani. ghislanzoni, 18-40: senti, amico dell'anima, saresti disposto
di rapinatori, di vendicatori. non senti per notti e giorni che le grida
giudicherà che la loro prontez senti che sfagiatamente a me mandasti. goldoni,
sciocca, / che per nulla sospiri e senti guai / de arco e strali de
raggi. « como / non senti tu l'ardente e forte ferro / che
.. si mangerà lo spezzatino, ti senti l'acquolina in bocca d'un colpo
e insieme di così preciso che ti senti sforzare l'immaginazione, perdidi vista la misura
usate opportunamente e con giudizio, per comun senti le, volere essere onorato
la pisana. « anche, se senti proprio di volergli bene » risposi io
punte di risentimento, e se ti senti invece indotto a sfruculiarlo ti chiede pietà
scomposti. canigiani, i-m: che senti in te? diccelo arditamente. /
silenzio qualcosa ti desta e rizzato sul cuscino senti o ti par di sentire.
giusti, i-90: il bigotto lucchese senti furbamente l'ironia della domanda e da
una superficie. castellini, 80: senti ch'ella lo sgraffia [l'uscio]
. adimari, 4-95: deh, senti della vigna il gran patrone / (ch'
masticato. g. manganelli, 19-92: senti come rintoccano le consonanti nasali e lo
mi fa la signora con significazione. « senti che te lo dice anche il signore
: avrebbe voluto dirgli: « non senti come sono tua? » se non le
d'odori e di sapori e di parole senti il bisogno d'una nota acidula.
. valeri, 3-88: amore, senti? l'alberella stormisce / e trema
sep., 85 (i-127): senti raspar fra le macerie e i bronchi
lingui- stico-ideologico per convogliare atteggiamenti e senti menti antisemitici e di ostilità
violenza. menechini, cvi-149: - senti tu mai gorgogliar le budelle? /
biasimevole) per dar mggiore espressione a'suoi senti menti. 2
e rispose sorridendo al padre: « non senti che hanno slegato le campane? »
. botta, 7-199: non ti senti sliquidire il cuore dalla dolcezza, quando
degli avvenimenti de'savi greci, la senti anche nelle tirate stoiche delle satire. barilli
tommaseo, 2-iii-94: nello zelo della cognata senti la smania di spadroneggiare e ammonire.
naso e smascellarsi. fanfanx, 3-131: senti questa, che è proprio da smascellarsene
. marino, 2-i-70: se non senti, il senso è dal dolore / vinto
e... / incapace ti senti a soggiogarli. -mortificare la carne
ii-237: scrivimi minutamente ciò che tu senti di me, de'negozi e degli umori
petrarca, 268-17: amor, tu 'l senti, ond'io teco mi doglio, /
, 1-9: il frullo che tu senti non è un volo, / ma il
sollazzo della gola / che, quando senti dir prosciutti o cacio, / incontanente
o creatura! montale, 2-11: senti. cavalca, 11-24: non sedere solo
iuste baranze / le overe che tu senti; / e se tu dèi ben somentir
la somiglianza. fagiuoli, xi-97: senti, se fusti ricca e gentildonna,
nievo, 356: « anche; se senti proprio di volergli bene » risposi io
'. cassola, 2-157: « senti che acqua, fiore? » disse sottovoce
: « o che dormiglione è questo! senti come sor- nacchia! ». g
travi? già, tu sornachi! non senti né meno il cane quando abbaia!
e parli e pensi e miri e senti, / ancor sospiri? che speri?
l'intriso nelle forme metti / e senti frigger, tieni i ferri stretti, /
, 15-186: la virilità tu te la senti a certi scrittori sballati, come senti
senti a certi scrittori sballati, come senti femmine certe scritture più su- stanzialmente razionali
). lucini, 5-69: tu senti... un sovrano disgusto per le
i di que'c'han ditto d'aver senti
teorie sovversive. bernari, 3-70: senti, senti a me, la cosa deve
. bernari, 3-70: senti, senti a me, la cosa deve essere più
, 194: vai per un bosco e senti, ove tu vada, / quei
in ufficio, la domenica, ti senti spaesata, più morta che viva? gobetti
grosse e non hai bel guardare, / senti del zoppo. leonardo, 2-240:
ora che stanno là a spappagallare. senti come spappagallano! = comp. dal
disperversari. arpino, i-409: « senti un po'il barbiere » commentò
spirito. gozzano, ii-142: tu senti che non giova / all'uomo soffermarsi,
palazzeschi, 1-590: vieni bello, senti caro, ora si va a spassino,
. garopoli, 21-51: infelice, che senti? hai petto, hai core,
indurare su. pavese, 7-147: « senti », gli dissi un'altra volta
. segneri, i-258: se lo senti finalmente avanzarsi ancora a parole bestemmiatrici o
eccezione di pochi spericolati, i quali però senti, come ministro di vostra signoria reverendissima,
16-99: se a scrivere a me tu senti la metà del piacere che ho a
, cicaleccio. viani, 10-157: senti come son ruzze. che spettegolìo di gallinelle
bottega dal spicier da confetti. / oe senti meneghina, se el te fa regaietti
spiffero di radio fervida e muta / senti? 3. figur. tenue
utile tempo o luogo alcuno. così ti senti assediata da continui vigilantissimi testimoni e disturbata
spolverizala in modo ch'io ti senti. = deriv. da spizzico
il linguaggio usato (uno scritto). senti ricchissimi di ducati 600, cum persone 14
semivivi. ghislanzoni, 16-148: poiché ti senti spossata e malata, io.
minuti. buzzati, i-680: non senti che sprint, che scatto? è come
tu mi fai ridere. -forse perché mi senti spropositare a proposito. manzoni, pr
tommaseo [s. v.]: senti come sputa quell'uscio: chiudilo.
/ quelle corde mi paion campanegli, / senti com'elle squillano! 3
scarpe; battere il tacco. 'senti come staccheggia il sor giovanni! 'voce
dietro. arici, iii-599: se stimol senti / di gloria al core, e
intero. fucini, 571: o senti, veh! ti posso dare una buona
. 'queste legna son troppo verdi! senti come stioccnettano, mentre bru
molto stitiche. arpino, 13-154: « senti, prof, abbiamo da riempire tre
ardori, / crepar stizzoso e strepitar lo senti. 8. irto, ribelle
obtuso, stolido e inerudito. non senti dunque la forza dell'argomento? galileo,
mio / ci siamo amati storditamente / senti che razza di scampanìo / e vuoi non
. giovanni crisostomo volgar., 3-59: senti a. l nasto l'olente pre-
d'arco. pratesi, 5-278: senti daviduccio, sentilo il sonatore, che strappate
sofferenze altrui o un intenso e tormentoso senti schina! guicciardini, 2-2-309
, / crepar stizzoso e strepitar lo senti. spallanzani, 4-i-268: abbassandosi la
g. chiarini, 82: non senti i bimbi correre / strepitando a la porta
da parerti esquisita, avvegnaché non vi senti dentro pensieri strepitosi né immagini maravigliose. de
). latini, 3-92: non senti, che la tua congiurazione è già strettamente
cacar gli stoppini da paura: / non senti i greci a fischiare, et a
della strige. gozzano, i-37: senti il ritmo macàbro delle strigi / e
. v.]: che strigoli! senti che strigoli manda quel ragazzo! con
g. cavalcanti, i-xxxv-18: tu senti, ballatetta, che la morte / mi
. settembrini, i-61: dove ti senti stritolar l'animo e spezzare il cuore
bene annodato al collo, vedrai che ti senti più coraggio a dire la tua opinione
, 277: ti desidero tanto! lo senti caro? se tu sapessi che voglia
gustavo musco, stùrati gli orecchi. senti: siamo milionari » disse con forza.
strade / di nottetempo più muggir non senti, / sturbatori dei sonni padovani, /
digiuno. degli oddi, 2-90: senti? con le galline la salsa, e
io vorrei proprio sapere da te che ti senti, quando ripensi che felicità lasciasti su
, 264: ogni cosa che senti non è suono. 22. dimin
. marradi, 84: non lo senti, nella notte, del superstite / filiuol
nel gran pastor l'altrui dimande / senti e rispondi: ivi di te facondo /
anche voi. pavese, i-95: senti, celestino, disse il rosso fermandosi e
enrico gli disse: « smetti. non senti come sventoli? » 22
gioielliere. tommaseo, 2-iii-16: qui senti come un'aura di popolo incivilito: gli
chi ti domanda niente? se ti senti male, se ti senti bene, che
? se ti senti male, se ti senti bene, che hai, che non hai
tosto che per dir quel che ne senti. 3. indurre, stimolare
e in altra di rinaldo d'aquino tu senti, senza gli artifici la storia della
cipro. d'annunzio, iii-2-264: senti, senti / com'è forte l'odore
d'annunzio, iii-2-264: senti, senti / com'è forte l'odore / dei
fantasia non he ha. non lo senti com'è terra-terra quando racconta qualunque cosa
terrena sei; poiché sol terra / senti nel gusto, e chi non sà,
. mamiani, 4-218: ciò senti molto bene il primo napoleone uando
il tuo tempo è scarso; / non senti ticchettare l'orologio? arpino, 13-88
tirafùlmini, o stolto... senti che odore di zolfo. = comp
tra i nemici. verga, 5-103: senti, ho delle istruzioni a darti,
, 26: ma di'ancor se tu senti altre corde / tirarti verso lui.
: « odimi, moglie. / senti le rare tremule tirate / che fanno i
tepido ti piace, / solo moto tu senti in ogni senso, / che alletta
. m. cecchi, 1-1-226: senti l'alito. -oh buono! ha avuto
se'tu precipitata, che forse noi senti!. -sentimento molto intenso;
, / e tal'hor d'altro senti ch'ai par d'esso / direste un