cara / dolcissima compagna / ch'a recarmi sen vien nembi di fiori / e inghirlandarmi
chiama la bella occhi-pietosa iole / dal sen di cigno, dalle chiome bionde / simili
mi percuote l'orecchio, e in sen mi desta / l'armonia spenta, qual
, 3-168: nel tempio del mio sen solo s'adora / del suo bel volto
, applicato sulla parte affetta, evoca due sen sazioni simultanee, riferite ai
che veggo che lava / tonda marina il sen d'adria sinistro. -sfavorevole
; / due angeli taspectano -e dis- sen: « perché piangea? » lorenzo de'
coordinate cartesiane ortogonali, l'equazione y = sen q q x.
in coordinate ortogonali ha per equazione y = sen x e uindi nelle sue ordinate dà
; / e ora a pena in siena sen pispiglia, / ond'era sire quando
, purg., 2-41: quei sen venne a riva / con un vasello snelletto
sole / che d'un foco felice il sen gli scalda, / spremendo fuor de
lor corpi isnelli. beccuti, i-93: sen già tutta leggiadra e tutta snella,
crine, / collo di pura neve e sen di brina, / leggiadro 'l piè
var. è un'alter. di area sen. soffólcere (ant. soffòlgere
dietro a 'iura'e chi ad amforismi / sen giva, e chi seguendo sacerdozio,
tanta e tal suggètta; / ma tardi sen darà famoso vanto. / poi che
purg., 27-61: « lo sol sen va », soggiunse, « e vien
gentil viso e pio, / mentr'ei sen apparso sulla soglia un uomo di una sessantina
la profondità dimi = voce di area sen., deverb. da sogguatare, sul
luce. = voce di area sen., deriv. da sogguatto. alvaro
nicolaiescu è un / dal pumicoso sen de l'aspra volta / di scaturito umor
, del quale / vivesi qui ma non sen vien satollo, / metter potete ben
aurora. folengo, i-136: berta sen ride solacievolmente / dicendo: « figliuolo
xvii-26: soliamo non puot'esser sen? a cristo. beicari, 7-64:
ha riposo, / che nutre in sen sollecito- / mesto pensier geloso. =
più acerbo duolo / già nel mio sen cessò. -niente altro che.
gola, / e tirandosi me dietro sen giva / sovresso l'acqua lieve come
da messere, vi gettò su, non sen av- veggendo, una lucemata d'olio
, / bella, ti sparge il sen. -per estens. che è
godesti un languido sonno su 'l turgido / sen de la gnossia vergine. palazzeschi,
passo, / quasi sonnovegliando, a me sen viene? g. manganelli, 14-53
lui si pose, / altre credendo il sen candido giglio, / altre i labbri
, ciii-103: bestie grosse sopra anno sen? a la bovime, xim.
partecipa alla corsa. = voce sen., di origine incerta.
so / a loro, a terra infin sen già cadendo. carducci, li-14-25:
. / e fa che dal bel sen per cento spilli / odorato licor dentro vi
sordido buffone, / che spegne in sen la tragica pietà. batacchi, 2-231:
sua sorte, / tal cantando sen giva il divin coro / dei cori umani
, o chioma; / raro del sen sorelleggiar la poma. = denom.
ch'in pindo egli sormonte / o che sen vada infra i selvaggi fl meo canto
. / che sori drieto a natura sen vanno. -schietto (un modo
sue tempie rosate e i biondi crini / sen già come leccando e senza offesa /
degl'infedeli. maggi, 54: agnella sen va senza pastore, / paschi non
quella che consiste ed è per se stessa sen q q za
laude cortonesi, 1-i-213: noi credem sen? a fallanga, / fermamente cum
forma, / come l'altro che là sen va, sostenne, / per guadagnar
e quello amore, / nel sacro sen sempre unito e coniunto ». /
simili. = voce di area sen., deverb. da sottigliare.
macchia patema / sotto spoglie mortali iddio sen viene. -denota metafora, simbolo
tempesta / che di sotto in su sen va. -colpendo dal basso.
1-3-173: non creder tu che libera sen vada / da le forze amorose alma divina
per dirupi e per foreste / vento sen va, sì soverchioso il passo / che
/ seduttrici pupille / che destaron in sen le ree faville? manzoni, pr
odio ti nasca / più grande in sen contro a le bocche impure / ch'osan
, 43: le braccia al sen conserte, / stette, e dei dì
imagine di froda [gerione] / sen venne. leggenda aurea volgar., 461
titolo di pudica, / ché se quel sen piagasti, / che fu d'osceno
1-i-237: quinci di biasimo / quei sen va carico, / sozza memoria! algarotti
fare spaglio; ed è di uso sen.). i. nelli,
dante, inf, 10-3: ora sen va per un secreto calle, / tra
di poggia e d'orza / tutta lieta sen va spalmata nave. marino, 1-10-102
/ tale un penzol d'argento in sen si pone, / cne non ha pan
/ la piena del piacer che in sen gli abbonda / che l'argin di modestia
spande / l'ali ben vaste onde sen vola ratto / non saprei ben ridir per
denan xn. = var. sen. di sbandimento1 (v.).
tose, e, in partic., sen., comp. dal pref. lat
lo sparavichio? = var. sen. di spauracchio, con metatesi.
terza parte, / poich'appena dal sen del nulla uscito / fiero dragon le belle
da messere, vi gettò su, non sen avveggendo, una lucemata d'olio fritto
, empia tignuola, / rodendo il sen di pagine erudite, / ruba con sordo
d'ostro, e di latte, il sen d'acciaro armato. marchetti, 5-289
chiabrera, 1-i-447: dal profondo oceàn pronta sen vene / tetide, sparsa di pietade
fin che s'infonde / nel tenebroso sen d'ampia caverna, / che in mill'
che 'l padre coi figliuol a lui sen gio, / lo qual ciascun di gran
.. / non sì tosto in sen ti guazza / quella manna occidentale, /
spedita piuma, / e sì presto sen fugge e sì leggiero / che è tardo
legge / e spegner l'ira che nel sen ti bolle? cesarotti, 1-xxi-202:
, st., 1-64: cheti sen vanno, e pure alcun col vero /
, e faccia / nel suo gelido sen piaga profonda, / immedicabil piaga
colui / che tra gli spenti ad abitar sen giva. -in una sineddoche.
, 6-498: iup- piter da alto sen ride de li sperguri de li amanti e
., i-140: ademane nanfe l'albe sen za null'altra piu sperlonganza
un attaccapanni. = voce di area sen., comp. dal pref. lat
, si muove dicendo: « come sen va l'oca, che sie mort'a
spesseggiava: « io vi dico ch'ella sen va, venite tosto ».
ombre spiranti, / e l'alma in sen sol per penare avrete. martello,
trasfonda / questa dolcezza che il mio sen penètra, / pago sarò che tacita m
, volgendosi alla di lei carità, sen tornasse a mani vuote. -essere
con la speme / poi mi ritorna al sen. -giungere al massimo grado della
, 14-76: col giorno il sol sen ria e 'l denso velo / spiega la
5-11: quivi, in mezzo al gran sen, robusto et alto / figger fecivi
più spietata, / cjual tigre in sen mi rugge. ghirardacci, 3-348: ermesse
/ da un rio villan, l'ippolita sen giace. g. vialardi, 1-363:
voto, / cure onde han molti in sen le folte selve) / render grazia
posa, / e il traggo in sen collo spirabil vento. carducci, 111-26-9:
braccio o testa, / o che nei sen non faccia ampi spiragli. 4.
/ signore, in un momento / sen fugga pira tua, di cui pavento.
. chiabrera, 3-225: or la stagion sen viene / di primavera candida e vermiglia
ossee lamette, / entro il cui sen di spirazioni esterne / il profluvio odorifero si
papi, 4-183: ah dal tuo sen, se puoi, sbancusci questi / ospiti
cosa guardata, toccano il core e sen vanno ad afficere l'altrui corpo e
a morte, / senza spirto nel sen, senza favella. monti, x-4-321:
/ ovunque splende il giorno / sen va di gloria adorno. g. foppa
mio cor di que'splendori, / ratto sen corse infra la mano e 'l viso
macchia patema / sotto spoglie mortali iddio sen viene. idem, ii-307: questo è
, / ma non però ch'alcuna sen rivesta, / ché non è giusto aver
il cuore suo d'ogni amore e affezione sen in un antico suo libro
spoletto / e poi la spola in sen la canna abbraccia. pascoli, 284:
spogliato. = voce di area sen., part. pass, (senza
che mi sento / staccar l'alma dal sen. idem, xii-596: ah!
allora, / sul pegaso cavalcando, / sen venia per istaffetta, / dubitando /
bianza / di pianto il sen mi bagna; / e non vederla il
acheronte, stige e flegetonta; / poi sen van giù per questa stretta doccia,
tasso, ii-240: a dolce diporto / sen va l'almo mio sole / stampando
ohimè, non dite / chi nel sen ve le stampò. -tagliuzzare con
oh per sangue vermigli, / stampati il sen di cicatrici belle, / se là
carducci, iii-1-285: quai ne l'avido sen muova pensieri / lo indomabile un dì
, / più lenta tuttavia par che sen vada. pascoli, 18: l'alba
vedesse li pensieri, ch'ai cor sen vanno, / accendersi di lei come
scuperto tutto quanto. = voce sen., da ricondurre al lat. sternére
: per non far ritorno i dì sen vanno / del nostro più fiorito e verde
le labbra coralline, / il bianco sen, le belle / due rilucenti stelle?
vi-3-72: qui poi giacque / dentro gelido sen d'onda stellante. -fulgido
giorno / a passo lento e che sen viene il sole / all'orse stelleggiate.
di area centrale, e in partic. sen., di etimo incerto. stempanino
vera amicizia fra costoro. = voce sen., deverb. da stempeggiare.
per misericordia di dio. = voce sen., var. metatetica di spenteggiare per
interlineari in una composizione tipografica. -in sen so concreto: la distanza
; il piovasco si dilegua. potta sen va, come se 'l creda / bere
funebre / ombre che stige ognor dal sen gli stilla. carducci, iii-3-212:
acheronte, stige e flegetonta; / poi sen van giù per questa stretta doccia.
folta / barba l'eburnea gota e il sen le tinse. d'annunzio, iv-2-780
ouirini, 100: tutto stillante il sen, stillante il viso / di bel su
molti panni e lana, / non sen potrebbe chiara stima scrivere. libro di
dolzi savori, / e senza prova non sen può stimare / più che il cieco
bei piropi ardente / gli discendea nel sen fino alla stola. -tenda a moscaiola
'l cavallo, che di presso / magnanimo sen va e glorioso / attende, allora
l'ho caro, stracaro: e il sen m'abbonda / così la gioia che
725: quei poeti /... sen van contenti e lieti / di uno
riva, / e dir d'orlando chi sen va = deriv. da straccio1
larga aprir si vede, / tacito in sen gli serpe. pavese, 8-98:
; la var. strafalaré è di area sen. strafelato, agg. ant
. = di area pis., sen. e pist., da confrontare con
. = var., di area sen., di smanceria, n. 4
noioso, troppo allegro. = voce sen., deriv. da stramanceria.
continuando senza stramezzare dice: « ora sen va per un secreto calle / tra 'l
rattacca / il zaino, e via sen va col cavaliero, / quivi lasciando stramortito
armoniosi. sergardi, 1-121: dal sen quel dì del liquido elemento / trasse
7 spoglia straniera / ti cinse al sen? arpino, i-467: molte famiglie che
596: molle il volto, il sen bagnato / dorme steso in strana guisa 7
dolcezza strapelato. = voce sen., di etimo incerto.
g. rossi, cxxxiii-189: in sen di padre / si tenta invano soffocar
mio rossore; / voi da questo mio sen strappate il cuore. -provocare grande
ma strappato [il tuo cuore] dal sen; ma offrirlo io voglio / in
e propriamente del mosto. = voce sen., dimin. di strappo.
propriamente del mosto. = voce sen., dimin. di strappo.
men savio, / volgr'il mio sen un poch mentrìe desvolger, / ché de
vostre penne / di retro al dittator sen vanno strette. muratori, 8-ii-203: eglino
, 14-117: poi [le acque] sen van giù per questa stretta doccia /
li distrugge, / e l'anima sen dol sì che ne stride. lino,
, 2-46: per solitarie selve / sen già le fere snelle, / stridendo in
'strigatolo': pettine. = voce sen., deriv. da strigare1.
tutti i bruscoli. 3. sen. campanello. salvini, vii-2-5:
strimigióne, agg. dial. sen. rozzo, zotico. biscioni [
striminzato, agg. dial. sen. striminzito. biscioni [s
3-324: la stessa dea d'amor nel sen lascivo / con reciproche voglie il dio
stringere sull'ine non se sciolse / sen ^ a el suo nuto e sotto de
, / più lenta tuttavia par che sen vada; / ma quando par che già
di solitarie celle, / con lui sen vanno. ghislanzoni, 8-123: io esco
queste irremissibilmente a fronte d'ogni cautela sen fuggono. stronzerìa, sf.
e morta. = var. sen. di stuprare. stròvele,
in sul petto. = voce sen., denom. da struffo.
che si strugge, / ruscelletto che sen fugge. g. gozzi, 5-43:
te fatto antiveduto e saggio, / dritto sen vola a la divina pace, /
fatto un lieto coro, / a voi sen giro in bel drappello avanti. pecchio
purg., 27-62: « lo sol sen va » soggiunse « e vien la
quella, /... / il sen, la guancia, runa e l'altra
assaggiando, / e la noia talor dal sen m'involo. foscolo, xv-341:
... /... / sen van spesso a stufare. domenichi,
147: così tant'altre ninfe / sen van spesso a stufare / in così calde
col toro che la guida / dove sen va fuggendo sotto tonde. b. davanzati
nero crine intreccia, / succingi il colmo sen. doli e succidendo quelli che hanno
, ove se n'usi sobriamente e sen trasporti il succo più sostanzioso. c.
sugo). = var. sen. di susino. sucidume (
susina. = var. sen. di susina. sucincto,
voce di area centrale (in partic. sen., laziale, amiatina e roman
carne, / nuovo respiro, al sen ti sugge il latte / che nelle vene
forza di destar compassione / in questo sen? ('risoluta') no, superarmi
sor lui, ma verso gli altri sen va a bassa lancia e grida lor che
in vece di 'suscitata'. = voce sen., part. pass, (senza
ancora, / preme il suo moro al sen. g. bufalino, 1-41:
si lacera, e rimbomba / il sen da le percosse. reina, i-211:
, 1-53: da la piaggia sabea tosto sen viene / nuvol d'aure serene,
ch'ei se la strinse al vecchio sen rugoso. borgese, 1-328: figlio!
piedi, svolazzavo con le braccia, mi sen tivo oramai sull'orlo dello
var. svoltare e svollere sono di area sen. svolgiménto, sm. successione
- di via - d'om che sen no svolt'à. lacopone, lxxxiii-486:
fulminea face, / cui dal gelido sen nube disserra, / scende tonante a spaventar
ulminei, / le braccia al sen conserte, / stette, e dei dì
taciturna, / con garrula allegrezza al sen le balza. monti, x-1-133: taciturno
talento, / la bocca e 'l sen t'è posseder concesso. brusoni, 102
più già non s'avvede. / delirando sen va sera e mattina / e da
il vento, / vien per posarsi in sen gloria sudante; / avidi di sue
scordò e partì. = alter, sen. di tafferuglio. taragnàa,
d'elsa. = voce di area sen., tal lat mediev. tarinca 'chiodo
b. corsini, 13-27: colà sen gìo / ove tra l'erbe e i
ma quiete di morte / come ne 'l sen di lei là dentro l'urna di
o repubblica vergine, l'amazonio tuo sen. pascarella, 1-42: con la testa
65: sì lago ser pre donato de sen cangian gloto a la taverna molto ne va
661: la cura ignota che il bel sen le morde / io tergerò co'l
apre subito il core / e nel tenero sen riceve amore; / e se vergogna
suoi dolci liquori, 7 e 'l sen m'asperse a temperar gli ardori.
or candida veste. / maraviglioso cinto il sen strin- gea, / ricco di lucidissime
il pianto, / che sgolando nel sen da vostri lumi / dentro al mio cor
ei di rime / di nobil tempra / sen gisse armato. baretti, 2-1:
/ e già le notti al mezzo dì sen vanno, / quando la brina in
: questi, ch'in dell'ordine sen vanno, / eran da tergo poi molti
tenea / uscio giammai, e 'n camera sen gio / là dov'ella faceva il
che lucio / ha qualche baco in sen, ch'a ora a ora / il
per uno cammino, lungo lo quale sen già uno rivo chiaro molto, a me
pur feci io stesso / nel molle sen d'aminta, or son molt'anni,
commerciali. bacchetti, 3-229: geierfel- sen, eccitato anche dalle idee come da una
alla vergine ignara / cui tentò il sen d'amor cura segreta / la tua
varano, 1-80: ragionando invan come sen venne / librato su la tenue aria il
dante, inf, 8-111: così sen va, e quivi m'abbandona / lo
/ sul fianco morbido, / sul sen di neve; /... sol
con le cerulee sue squamose terga / sen gìo divincolando. arici, iii-227: incontro
soto terra: / men vai lo sen de l'orno ch'ad altri no 'l
comandamento chi vegniva incontra perdeva la testa sen? a altro mal. brusoni, 12
. politi, 1-686: testereccio. sen [ese] testareccio, di sua testa
peticione, testemonio eo pre vendramin de sen martin e digo ch'eo sè per veri-
tade che dona bevegnuda paginata dela contrada de sen martin, sosera de ser bartolomio filacanevo
maestrar un om mat, de sen bloto, / con'qi voles mendar un
sola, ella è recevuda en lo tievedo sen de l'osto. caro, 8-595
partic. potente e ne asseconda i voleri sen -travolgere verso il basso;
casalicchio, 25: il marito, come sen in cui si infilano le
. mazza, 799: ha colmo il sen tornatile / che neve par non tocca
; / che boria egli ha! sen morderà le dita. guerrazzi, ii-61:
spoglie, / ma non però ch'alcuna sen rivesta, / ché non è giusto
ti tormenti / co t feroce ditino il sen vocale! 47. sottrarre una
caporedi, i-112: né murena ancor ei sen lodò molto, / ché il capo
pulci, lxxxviii-ii-315: la sera gli animai sen vanno / nelle lor tombe e paurose
dal suo braccio irato / il fulmine sen vegna. lombari, 4-84: « io
, 1-109: girando per'entro al sen profondo / cercò tutto il gran cerchio
/ d'acciaio il crine e il bianco sen guemito, / del dì sorse silvera
usata, con un torchio acceso / sen venne a lui. filarete, 1-ii-595:
bella torciata! = voce di area sen, deriv. da torcia \ torcìbile
= voce di area roman. e sen., dimin. di tordo.
malatesta malatesti, 1-144: traimi del sen le parti, aquile e gigli,
forma, / come l'altro che là sen va, sostenne, / per guadagnar
il mio terrestre velo, / l'alma sen torni al primo suo fattore. fanzini
purg., 26-47: l'una gente sen va, l'altra sen vene; /
l'una gente sen va, l'altra sen vene; / e toman, lacrimando
e ne l'opposta / parte tomangli in sen la notte e l'alba.
oro 10 strale, / che 'l sen di giove penetrò felice, / quando da
lomb. stortacòl, bologn. coltòrt, sen. collotorto. tortale1, agg
, / guata dall'ombra l'upupa e sen duole. ghislanzoni, 16-211: eccoci
spargo amaro tosco / di gelosia nel sen de'miei nemici, più breve mi
a mezzanotte per solingo bosco / endimion sen va co'l desir tosco, /
/ i ochi doneschi e chiude e via sen fuze; / ma corno serpe tosicosa
le peccatrici / tal per la rena giù sen giva quello [il fiumicello].
= forma metaplasmatica, di area sen., di trabattere. trabattèllo
, 2-xiii-217: frattanto le monete de'ricchi sen partono: e frattanto quella stessa ragione
de l'utero prodotti, / nel sen de la placenta interiore. / al tralcio
parte ond'e's'accende / nulla sen perde, ed esso dura poco.
. marino, 1-1-61: per gli spazi sen già de l'aria molle / scioccheggiando
ombra di perpetui maggi, / mormorando sen va gelida e bruna: / e pura
amo, e mi sento / trapassato nel sen del dolor vostro. 2
uscia / fuor delle vesti il bianco sen, qual luna / che da nubi trapela
ocean scese la notte: i venti / sen giro altrove, mostrasi la luna /
: spinge egli il ferro nel bel sen di punta / che vi s'immerge e
dolore del veleno. scare il sen trasse un respiro » / la carità sparì
cangiò, / e insieme col respir nel sen gli entrò. pirandello, stogliere il
scioglier canto, / e rauco trae dal sen note di duolo. arici, iii-600
iii-600: tale un gemito / dispettoso dal sen cupo traendo, / così proruppe.
cui questa vole, / mai non sen dole; / né 'l sole per donar
che gelido e languente / giacea nel sen di trarupevol balza; / s'avien,
/ che a'fieri soffi d'aquilon sen vada, / o trascorso di stella in
più sferze e sparse in fiocchi / sen van le fila innanellate e bionde / de'
sol di cui favello, / quando in sen le volo veloce e lieve / trasfigurato
pilglia a capanno, / perché del sen séte molto dischesto, / sò c'avete
, 1-112: entrambi a mano a mano sen vanno in verso el letto; madonna
b. corsini, 1-5: ludovico or sen vien che con gran fretta / corre
= forma masch., di area sen., di tréccola. treccolone
freddo ebro alla furia 7 bassarica, sen venne dell'egeo / al mar d'etruria
. loredano, 5-145: alessandro nel sen desio nutrendo / di terminar quella battaglia
nastro appeso / lo strumento gentil dal sen vi pende; / e la candida man
e il cuor si n'attrista, e sen travaglia. l. bellini, i-131
che 'ntra due / criseida tenea, sen fuggì via, / seco lodando le maniere
grande e improvvisa. = voce sen., di etimo incerto: forse da
amico di dante, xxxv-ii-699: noi donne sen di ciò inn. acordo essute;
un giovane. filicaia, 2-2-203: dal sen più cupo di profondo avello / vi
, / che 'n larga vena a te sen corre, accogli. redi, 16-ii-74
il tridentier nettuno / tentò rapirci nel suo sen profondo, / cozzò la nostra nave
). muratori, 6-260: molto sen quelle, che sporcate da laidi equivoci
becelli, 1-102: solo il gonnella sen venia lontano / sul tripode animai di fretta
triste ange fuor di senno uscito, / sen va piangendo, ove il d'
, x-14: mi riesce ozioso queirin sen * del secondo verso, è cosa triviale
che il foscolo avrebbe conferito diploma di sen colmo, in un accesso trubadorico-mandrillo.
crusca. = voce di area sen., frequeni di trogliare. troglio1
.). = voce di area sen., alter, di tronco2.
dal freddo ebro alla furia / bassarica, sen venne dell'egeo / al mar d'
troverete che appena usciti della logica, sen vanno fastosi e tronfi del loro insigne
questo truciolone? = voce di area sen., deriv. da truciolare2, n
fumo e i lampi / s'involve in sen di tempestosa nube / che occupa e
= voce di area sen., adattamento del seti tositi (v
che svia -di via -d'om che sen no svolt'à. s. agostino volgar
terminando: ave maria per la religione che sen va via. -la religione musulmana.
e nelle notti gelide / stringerla al caldo sen, quanto è soave! manzoni,
d'annunzio, i-157: ella da el sen turgente la figlia pandea a lui diede
betteioni, i-430: nudo è il bel sen fin dove turge e abbonda.
= voce di area centro-seti (cfr. sen. turino, cortonese turino, emil
, / più lenta tuttavia par che sen vada; / ma quando par che già
guerriere spiche, / poiché veggio dal sen de la tua terra / pullular tuttavia germi
andati a bere in un caffeuccio dove ho sen tito tutta la felicità di
e che m'avvampa / tutto nel sen, mi rode, e viver fammi /
/ e 'l tempo, che leggieri / sen vola, tutto in vagheggiarmi spese.
linea politica spiccatamente riformista, in partic. sen = comp. dal lat ultra (
dante, par., 11-87: indi sen va quel padre e quel maestro /
a nuova pesca inteso, / terra terra sen va tra rive e scogli / umilmente
a gelsomin s'unio, / e sen di marmo, amor, son le tue
ha la forza, il potere di unire sen misura, con cui viene
vene / del qual viveva nel pio sen securo /... / a noi
7-37: la mancanza del piacere mistico viene sen tita come mancanza di piacere
fosti. sacchetti, 310: ché 'sol sen va e già appare la luna,
, (in partic. fior, e sen.) e centrale (marchigiana)
mille a mille, / mentre in schegge sen van gl'instessi ceni, / fanno
veder vostra sembianza / di pianto il sen mi bagna: / e non vederla il
gamba fino al rilevato fianco / nudoil ben sen, da timoroso affetto / più dell'usato
mancare lui, metto la chiagiù dal sen la tocca, / tanto che del piacer
uscio, giammai, e 'n camera sen gio / là dov'ella faceva il pianto
come fronda / in ramo, che sen va e altra vene. boccaccio, viii-1-196
antico / uso sì vinta mia virtù sen giacque, / che odiar costei non posso
immensa / asia o dall'africa usta / sen venisse il deforme / somiere a stampar
: veggo quel che s'alleva in sen la serpe: / quel che nel vaglio
di fatica. = voce di area sen., comp. dall'imp. di
'discordanti liti contrial sole / tanto sen va, che fa meridiano / là
, di leggiadria, / ma alessandro nel sen desio nutrendo / di terminar quella battaglia
e per fuggire i vampeggiaci raggi / sen giva fra le fronde su per l'erta
vaneggi? a che stai neghittosa nel sen tra le mie furie / a dar vita
. melosio, 1-5: lunge il sonno sen va dal mio martiro; / né
rio / adria o tirren nel vasto sen riceve, / così s'assorbe, a
assale / ve'come l'arpa di costei sen duole! leoni, 347: veh
vecchioni / gli fu ceduto, ad occupar sen già. nievo, 432: in un
su la piaggia; / ed el sen gì, come venne, veloce. poliziano
fra 'suoi dolci nati / spesso sen viene, a pasitea con lei. cesarotti
dante, infi, 17-117: ella sen va notando lenta lenta; / rota e
nave. = voce di area sen. e grossetana, femm. sostant.
spunta vergognosetta, / tinta il bel sen di porpora la rosa. goldoni,
per forza rompere e spezzarsi / l'ardente sen dagli amorosi vermi. serdini, 1-220
sensi toglie; / e nel vegeto sen d'apriche foglie, / hanno i vermini
, in partic., pis., sen. e lucch. (attestata come
verrucolato. = denom. dal sen. ant. verrùcola ^ carrucola'.
tonde / or versa a teti in sen. -far sgorgare copiose lacrime dagli occhi
versilia. carducci, iii-1-383: in sen dei versiliesi lidi / a 'l pianto liocchi
nel senese. = voce di area sen., denom. da vetta1.
or tra il geloso / lino del sen con vezzeggiar lascivo. cicognani, 6-163:
sei palmi. = voce di area sen., ma attestata anche in corsica,
, 596: molle il volto, il sen bagnato / dorme steso in strana guisa
, i-ii- 825: indi ratto sen vola / su le vinose falde / del
, 2-320: chi le vipere ha in sen sal'abbia in testa. proverbi toscani
in adamante / del bel collo e del sen guarda il confine. -costituito da
il candor vostro / nel suo vergineo sen, gigli immortali. -per estens.
si fecero, acciò i consigli de'barbari sen gissero a vuoto. varano, 1-467
: chi è costui, che involge le sen un atteggiamento o comportamento.
, 2-71: viva la donna! / sen za il bel sesso,
lubrica e fugace / e non mai reparabile sen vola / l'umana vita. sol
, del quale / vivesi qui ma non sen vien setollo, / metter potete ben
mascheroni, 8-106: di mezzo al sen de le tenebre orrende, / vivida luce
gozzi, 4-126: quella ha il sen vizzo, quella asciutto; / e sono
de sé. leandreide, lxxviii-ii-438: sen venne ismaniando / al lito, già da
naviglio vogator sovr'esso / il mar sen vola con mirabil corso / alle nereidi appresso
, del quale / vivesi qui ma non sen vien satollo, / metter potete ben
1-i-353: ecco che incensi e fumi / sen volano alle stelle, / e suoni
dove il cielo aspro destina, / sen vola in cieca notte uman pensiero. forteguerri
di massa, 371: amore ed eo sen tutt'una parte / ed ave- mo
trema e s'innalza, il molle / sen lascivo, fin ch'avieno / meta
st., 1-45: con lei sen va onestate umile e piana / che d'
navigli. ojetti, ii-628: 1 sen tieri sono più volubili.
di guerra voratrice, / spessi così nel sen d'agamennón / rompevan i sospiri e
le vostre penne / di rettro al dittator sen vanno strette, / che delle nostre
imprudente che si dedica alle pratiche dello joga sen 2. imbarcazione a vela
[leandro] de amoroso zelo, / sen venne cum la sua nutrice al lito
. = voce di area sen., deriv. da capezzolo con sovrapposizione
zolfinèllo { solfinèlló), sm. sen. zolfanello. chi produce o vende zolfanelli
, 5-262: mirate quanto meglio il sen disciolto / breve zona mi stringe;
è stracolmo; e 'l farfanicchio / sen rinfalcona e zurla e vanne in succhio.
questione teologica, ripetono a teheran: la sen tenza di un ayatollah è
: ciò vuol dire la spiritualità universale, sen za resto; ossia dal
, 152: dobbiamo essere noi a deciderlo sen megadisco (mèga disco)
antichità, 'koinài'o finalmente (gos- sen) 'scriptae'. = dal lat.
= voce ingl., comp. da sen [se] 'senso'e surround 'accerchiamento'.
, 206: vedrà ricoperto / l'ambracio sen da mille navi. = voce dotta
superbe il dipintor rapito / tragge apellèe nel sen faville. apericéna, sm. aperitivo
gigli, cxxxvii-45: chi giunchiglia / dal sen si cava, o un limoncel gentile
raggio settiforme / a l'ombre in sen, rotto per vetro obliquo, / splende
giovenca ai fariˆ lidi / dal mar sen venne. r farmacèutica, sf
invar. tipogr. nella legatura in brossura sen esteticaperlemani sono numerosee diverseasecondadeitipidi segni
sulle guance bianche e rosse / e sul sen dette il vecchio una sborniata, /