/ l'altro alessandro a roma in sen diffuse. g. b. casaregi,
e fattacci nella nostra borghesia-aristocrazia ben più sen sazionali di questo, ma
. dati, 9-15: stringe al candido sen candida gonna, / linda più di
.. / dentro a l'oscuro sen la terra asconde. -sasso.
: con le sue man cogliendo attenta / sen va boraggia, cetrangola e menta,
tante martingale e tante, / che servir sen potesse ogni soldato. / lodar quei
, inf., 10-2: ora sen va per un secreto calle, tra 'l
tutto il vicinato a concistoro / ratti sen vengon, come avesser tali: /
, 16-i-25: da mia masnada / lungi sen vada / oggi bigoncia: / che
, e uno magro accordo che una grassa sen tenzia. =
scempio de'più forti tori, / sazio sen parte. arici, iii-62 7:
, e la ricolma / nitidezza serbaro al sen materno. mascheroni, 8-335: un
sassi e sali del materno avrete / sen della terra quanti a ciò son d'uopo
occasione / dei ricchi doni ond'ei sen giva adorno. manzoni, fermo e lucia
, accumulando duol con duolo, / sen gìo come persona trista e matta.
dalla finestra il gran mattone / cadde sul sen del giovine amoroso. b. galiani
spume a lo sguardo e giù nel sen si ferva / quel che il sol ne'
. frugoni, i-3-9: già nel tuo sen maturasi, / mel disse il biondo
mi lasciasti sconsolata e grave / il sen di quasi maturata prole. f. f
? tasso, 13-i-635: se nel sen non può, come vorrebbe, /
fumo e i lampi / s'involve in sen di tempestosa nube / che occupa e
, / senza veder quel che nel sen gli bolla. c. e. gadda
porta / serrata tegno, che tardo sen parte. marco polo volgar.,
k'el'à 'l dito soave, del sen se mostra grossa. =
vai maestrar un om mat, de sen bloto, j con'qi voles mendar un
la mente, / ch'a riposar sen va dentro nel core. m. villani
; / ma favoloso è del mio sen lo 'mpaccio / e dell'anima mia mentito
, i-204: finché ci serpe in sen vigor, si merchi / nome sacro alle
il biellese. marino, 4-132: mercando sen va per rive estrane. / e
ei fra l'armi avvolto / certo sen giva un dì, volgendo gli anni,
onde la colma / non offender beltà del sen materno. fanioni, iii-77: quadro
liti, contra 'l sole / tanto sen va, che fa meridiano / là dove
cui mai non vidi, e in van sen lagna, / l'italia, che in
ben si mesce / colla neve del sen l'ostro del viso! manzoni,
messere, vi gettò su, non sen avveggendo, una lucernata d'olio.
trema e s'innalza, il molle / sen lascivo, in ch'avieno / meta
del quale / vivesi qui ma non sen vien satollo, / metter potete ben per
tiene la lieva in mano e 100 sen scarca sopra l'aria per la mezzanità
se non sol che sovente a voi sen viene / integro questo core a farsi
già già in mezzo dai romani, sen fuggono. -raggirare, ingannare, imbrogliare
e già le notti al mezzo dì sen vanno [ecc.].
ei nel mar s'asconde / nel sen dell'aria oscura / cinzia la. mi
, 596: molle il volto, il sen babruno attraversato da una linea chiara e
gran vendetta accinti / le fiamme in sen portar, che i regi alberghi / sovrastar
ridean [all'ariosto] miniati in sen. 10. ameno, pittoresco
il crin lucente, / parea l'ignudo sen latte tremante / e a lo specchio
de'bambin dispersi / e dal materno sen tratti di poco, / posi gli aborti
con le sue man cogliendo attenta / sen va boraggia, centrangola e menta,
del sepolto pastor,... / sen giva desioso e 'ntento / di ritrovarsi
, /... e quai sen vanno al vento, / quai s'incontran
subitamente / coltone un fascio, a noi sen venne; e quivi, / trattone
'l zelo / uman cedendo, autor sen creda il cielo. panigarola, 2-175:
mirabolani seni, over de quella contrà chiamà sen, è de spezia de mirabolani.
qual di santa / scenda vergine in sen per vie mirande / e in grembo
ci si ritrova? alleato dei missini! sen tiamo il tuo pensiero »
d'annunzio, i-49: lunga su 'l sen la chioma di viola / spira un
che da la mesta / palpitante, che sen langue, / trasse pronto esperto il
mobilmente immoti / a dio l'alma sen vola, e passa in dio. l
per uno cammino, lungo lo quale sen già uno rivo chiaro molto, a
io sono al faraon sepolto / nel cupo sen di smisurata mole. pascoli, 897
/ branche fra i gigli del bel sen lattato! -sostant. midolla di piante
rosea la molle guancia, / il sen di latte tumido. foscolo, 1-168
. tasso, 8-57: né l'agitato sen né gli occhi ponno / la quiete
divinità mascheroni, 8-39: da te sen fuggiranno, aperto a caso / sol
e molle di persona, / la qual sen va di un drappo verde ornata.
io stesso [amore] à nel molle sen d'aminta. fed. della valle
, 63: armò d'orgoglio il sen, di sdegno il viso, / ma
l'amante suo, che per lei sen giva disperato, sentivasi tutta per pietà
, 596: molle il volto, il sen bagnato, / dorme steso in strana
, che di molle terra / in sen gitta l'accorto villanello, / con
6-65: si trova gli occhi e 'l sen molle di pianto. dottori, 3-105
candido falcato / tra le mollezze del sen tuo gigliato? tarchetti, 6-1-
terra inzuppata, prorompe al di fuori e sen viene alla superficie e si rappiglia e
, vii-610 (65-7): amor sen venne in me moltiplicando, / sì
la specie umana / rendasi dal tuo sen moltiplicata. 3. reso più
al- trice / di nobili destrieri argo sen venne, / volendo il fato che
, i-591: la cameretta di momm- sen era d'una semplicità monacale. barilli,
la tracia infida / che nutrisce nel sen mostri sì indegni. rosa, 193:
bei piropi ardente / gli discendea nel sen fino alla stola. b. corsini,
a le braccia catene e al sen monile. n. villani, 4-11:
di bei ligustri e fiori / monile al sen di latte. poerio, 3-219:
del sole schife, / l'una gente sen va, l'altra sen viene.
una gente sen va, l'altra sen viene. bibbia volgar., ix-294:
pruni, sassi e ortica / sul duro sen della gran madre antica. saccenti,
lieve / sul fianco morbido, / sul sen di neve. g. gozzi
. f. frugoni, 3-ii-268: dal sen feccioso di quello stagno immundo è gorgogliante
pazzia, / onde, graffiato il sen, morse le labbra, /..
mormorio / vo'premer sospirando / il sen dell'idol mio. manzoni, pr
fuggiti dì mi stimolava / tuttora il sen: che la vergogna il duro /
in torbida / pugna dentro il mio sen queruli affanni, / che a lenti
già curando al pastore / la ferita del sen, gli ferì 'l core. /
come fronda / in ramo, che sen va e altra vene. petrarca, 355-2
chiabrera, 1-ii-87: gli occhi miei sen vanno in pianti, / miei sembianti
ed ettor degli achei / i giovani sen gian gridando a morte. d'annunzio,
sarà scorto / con l'anima che sen girà sì trista. -vivo 0
per cui avea da prender porto nel sen della morte. colletta, i-145: l'
spera; / e in abbracciarne il sen mostrommi armato / a'un'àurea croce e
e quante belve / l'ercinia ha in sen, quante l'ircane selve. l
ch'io sento ancora / tremarmi in sen la mal sicura speme. a. contarini
fa conto, io v'assicuro / sen pentirà; per suo bene e per mio
tu sei. = voce di area sen., var. di moccioso (v
'vitello con le corna corte ', sen. macchia 'vacca ',
da gli abituri, i figli / dal sen materno; e multa / i nobili
/ qual uom che move in sen gravi pensieri. -evocare, richiamare
mio povero stil musica prole, / sen vien sul tebro alter, ma non l'
questa si strana / furia che il sen mi lacera e confonde / e queste che
perfino con le braccia napoleonicamente al 'sen conserte ', e appoggiate sulla tovaglia
niccolini, i-361: il ferro / al sen già grave di nascente prole / volgendo
corno vene / di pianto con doglienza fa sen tore / e di presso
queste irremissibilmente a fronte d'ogni cautela sen fuggono; né fu monarca al mondo
e le cose più care / vede nel sen dell'acque alte natare. baldelli,
ciprigna fra'suoi dolci nati / spesso sen vien, e pasitea con lei.
madre fili, la nazione / ne'sen materni indietro ritornante, / sì come edippo
? a che stai / neghittosa nel sen tra le mie furie / a dar vita
/ negletto ad arte, il tuo bel sen m'apristi. imperiali, 4-4:
iura', e chi ad amforismi / sen giva, e chi seguendo sacerdozio / e
. papi, 4-183: ah dal tuo sen, se puoi, sbandisci questi /
voglie / un nembo che dagli occhi al sen le piove. giovanetti, 1-86:
stella / navighi il legno che colei sen porta, / che di fé vota e
la piva, / e, se nel sen della sua donna e'giva, /
, 79: poggiato a un candido / sen, non m'assalgano / nenie per
nerezza oscura, / ma vergognose il sen tengon velato. d. bartoli,
dei singoli tumori; morbo di rechlinghau- sen. = voce dotta, comp
mutate in ghiaccio, / e del candido sen tremulo il latte / s'indura al
. frugoni, i-2-273: nevi del sen celarvi / chi folle vi consiglia? /
/ e del seno su 'l sen le vive nevi. -di neve
vaga e snella t'ergi / del sen fresco di neve. parabosco, 3-5
volto / alle fanciulle e scalda il sen di neve. cavacchioli, 190:
perché d'isotta scherzino / sul colmo sen nevoso, / le lucid'ombre stillano /
. mazza, 799: ha colmo il sen tornatile / che neve par non tocca
accende / che mai non ebbe in sen. carducci, iii-3-266: a i pigolanti
altre piante / cento ninfe produr dal sen pregnante. tassoni, 10-13: quinci
per le guance belle / colar giù in sen le fredde acque le fea. foscolo
e la ricolma / nitidezza servàro al sen materno. arici, i-200: perché intatta
a voluttà, si serbi / del sen la colma nitidezza, il latte / negano
vampa / di procellosa nube, il sen ripiena / di nitro e foco, un
nei sembianti umile. chiabrera, 1-iii-263: sen van per la primiera estate / su
venirsene al mondo / lacerarti dovesse il sen fecondo. pignoni, 182: ingiusto ei
febo altrui l'accusi, fuora / sen va piangendo e i cari nodi slaccia.
; ed auto lo detto nome, sen 'andarono alla porta. machiavelli, 344
tu solo [sole] / nel sen d'eternità, fulgido avanzo. b.
, / come l'altro che là sen va, sostenne, / per guadagnar la
far note / può le fiamme del sen voce di foco. varano, 1-316:
amore, / barbaro notomista, il sen mi aperse, / e tratto fuora il
/ e già le notti al mezzo dì sen vanno. bibbia volgar., i-25
all'uscio. guerrazzi, iii-235: aveva sen tito parlare di gente appiccatasi
bisenzio come fresca rosa / rinata in sen della bella selvaggia. d. veniero
come si trovi / l'oro in sen delle rupi e 'n fondo ai fiumi;
novello emisfero, / errai lontan dal sen di flora e d'arno. stigliani,
sposo / sciolga il peplo domani e il sen pomposo. ungaretti, 9-99:
nubiloso aspetto / mostra quanto dispetto in sen gli abbonda. cicognani, 13-445: col
4-3-117: così acconcio della persona, sen viene nella maggior sala, e quivi innanzi
isfavillanti / gli occhi glauchi, del sen nuda il candore, / salti su
in guisa di folgore uscita della nugola sen vola [l'anima] fuor del corpo
iii-2-102: ahi, le pupille che nel sen d'omero / arser di poesia cotanta
ghiaccio algente / tutto gl'ingombra il sen d'orrore immenso / che, serpendo
, purg., 2-42: quei sen venne a riva / con un vasello snelletto
spregiar, se il pudor nulla / sen turbi, osa una moda.
vergine in sen per vie mirande / e in grembo umano
. tasso, 13-i-1106: chi nel sen de l'alta notte ombrosa / ardisce
17-115: ella [la fiera] sen va notando lenta lenta; / rota e
. tommaseo, n-120: te dal sen della madre tra braccia di taluni
qual delicato fiore / che appena il sen dischiude, appena vede / la cara luce
, di fine: anchesol di pianto il sen nodriti. nelle espressioni ben o mal
. giraldi cinzio, iii-1-7: o sen morisse [ercole], o fusse a
raggio settiforme / a l'ombre in sen, rotto per vetro obliquo, /
chiama la bella occhi-pietosa iole / dal sen di cigno, dalle chiome bionde / simili
fur più sicuri / che nel gallico sen. serdonati, 9-190: fra le
questo seguito / di pompa tragica / sen già a la barbara, / ma sempre
dipinti et odorati, / ove il sen corra il liquefatto argento, / lambendo i
bengala / o ternate e tidore il sen di ricche / merci odorose. manzoni,
: questo e quello / scalda il sen, leva il cervello, / che con
). marino, 6-11: dritto sen venia là 've raccolti / anversa in
leopardi, 10-65: lunga doglia il sen mi ricercava, / com'e quando a
amor suo fornito, / di nuovo al sen del mare egli si tragge, /
/ pien d'un'alta umiltade al sen ti corse / e poi dicesti: «
i rai diffonda, / sfavillano dal sen compri splendori. -con riferimento alla
, / tra que'duo poggi al sen varco gentile, / sentier di latte
ometti alteri, / che in rachitico sen date ricetto / a gran mole di boria
dante, inf., 3-118: così sen vanno su per 1vonda bruna. idem
. villani, i-6-128: questo è 'l sen più segreto e più ridutto / in
doveva essere crocifisso. marino, vii-479: sen già... /..
ii-491: nato non era / dal sen della terra l'alloro / onde tu
/ vezzi ignoti s'accendono / dal sen che qual marina spuma ondeggia. d'
, st., 1-45: con lei sen va onestate umile e piana / che
varano, 1-559: tu, genito in sen d'eternitade, / vero figlio di
nel mar siede reina, / nel cui sen liber- tate aurea ripara, / per
quel chiaroscuro che tanto piace nel cupo sen delle valli, nel folto delle selve,
gli opmenti protestarono, i ministeriali non sen curarono. galbo, 1-338: si
per bussola, /... / sen vanno -nel grado opportuno - / a
. salvini, 23-218: parimente la femmina sen muore, / dalle doglie oppressata e
cupa tristezza / scosso prometeo a consultar sen giva / l'oracolo materno, onde
rio non lontano, mentr'ei dal sen si scioglie / l'orato manto.
in suon dolente e pio / querelando sen giva. cesarotti, 1-xxvii-53: a
manca si vedea bella fantesca / il sen scoperto e con gonna succinta; /
è un orciuol di ranno caldo, / sen va superbo, e tu, fiorenza
: lodo l'artefice / che in sen ci pose / macchine idrauliche / tanto
bello. menzini, i-209: vibrando dal sen raggi lucenti, / apollo oricrinito a
: come 'l dì fu chiaro, / sen venne suso; e io per le
armatura, / un'amazzone nuova ecco sen passa. -non muovere un'orma'
colla da le scorze / nel picciol sen raccolgono. serdonati, 9-149: lasciò
poggia e d'orza, / tutta lieta sen va spalmata nave. ariosto, 13-15
, / preme il suo moro al sen. pascoli, i-892: manca soltanto,
di pudica, / ché se quel sen piagasti / che fu d'osceno amor sozzo
sole, / che all'oscurar del di sen giro altrove! davila, 76:
sono oscure, vengon meno / del tuo sen col paragone. -che non riflette adeguatamente
. papi, 4-183: ah dal tuo sen, se puoi, sbandisci questi /
guazzeroni. pulci, 1-67: il can sen doleva e 'l gatto, / che
aria e 'l ciel, che quanto dir sen possa, / esso ne disse con
ben si mesce / colla neve del sen l'ostro del viso! mazza, ii-74
adimari, 4-63: oh voi ch'in sen della città del fiore / nel suol
ha si la mente / e '1 sen d'ottusità. redi, 16-v-340: or
l'aquilon, né tace / nel cavo sen dell'oziose scale. gnoli, 1-123
idem, par., 11-85: indi sen va quel padre e quel maestro /
xxxv-1-607: de l'anema sai ben sen? a retenimento / qe segondo la ovra
palinestesìa, sf. medie. ricomparsa della sen sibilità dopo un'anestesia o
. campania, 16-58: nel cavo sen di vitrea palla adatta / orologio vocale
in ludo harpasti, qui harpastum rapere sen percutere volentes impediunt, appellantur 'sconciatori
tutta la ricuopro, [piantando nel bel sen tutto il buon palo; / cava
. carducci, iii-2-381: un femineo / sen palpitante. serao, i-710: la
sconosciuta la trilustre vergine / ignota ai prodi sen vivea secura, / e sol ne'
parini, giorno, iv-622: ecco sen ugne / la panciuta matrona intorno al
del quale / vivesi qui ma non sen vien satollo, / metter potete ben per
anche: sentimento d'amore o di desiderio sen suale; passione.
: spuntante [alla donna] acerbe in sen due poma intatte, / de le
oscure, vengon meno / del tuo sen col paragone. delfico, 1-81:
erbe odorose, / tal entro il sen pargoletta s'ascose. 7.
tenero figlio, / ch'era di questo sen parte migliore, / morte recise il
/ e già le notti al mezzo dì sen vanno. firenzuola, 434: né
, 18-97: con lui [giasone] sen va chi da tal parte inganna;
affanno / quindi a mirare e ad ammirar sen vanno. algarotti, 1-i-62: deliziosi
/... / con viso sen partì grinzo ed agresto. tassoni, 5-28
ò 'nteso, lo quale, / se sen parte, che viene a finimento,
rigor di tetra morte, / da questo sen farà partir la vita. buonafede,
donde veder, nella mia mente / sen vien colei nel cui celeste volto /
una face portando ed un flagello / sen va sferzando or questa or quella donna,
, / che a quella squarcia il sen che il partorisce, / perché i
tempie rosate e i biondi crini / sen già come leccando e senza offesa / lievemente
arene, / d'infami precipizi il sen fecondo. graf, 5-327: la vita
d'aquino, i-173: colmo avendo il sen di mortai gielo, / di dogliosi
, / vergine madre, al tuo bel sen cortese / l'affetto mio bambin piangendo
passaggio / la sua luce nel mio sen. 18. mutamento, variazione di
e con infaticabili passaggi, / intrecciando sen van per la verdura / di lasciva armonìa
i lidi / di bella calma in sen depor lo sdegno. 22.
d'aver lo passo che a dio sen corse. -plur. spostamento a
a mangiare di quella in un forteri sen fo grassa più dell'altre: il porcaro
more / ed offre ad ambo in sen dolce pastura. -punizione infernale.
vestissi, e de'patenti / bòssoli '1 sen. 10. ant. che
un braccio da una polza / con viso sen partì grinzo ed agresto. tortora,
goldoni, ix-919: misero l'uom sen vive, se dell'onor si priva.
, / tal per la rena giù sen giva quello. bufi, 1-386: '
, 2-31: più pecorelle ha 'n sen la bella valle / che non son pesci
a. politi, 1-487: pelliccilo, sen. pidicello:
/ e il suo pegaso, / se sen abbevera, / franco galoppa. bar
ricolta onde guer- nirti / il bianco sen di quel vermiglio nastro / ch'ei del
un orciuol di ranno caldo, ^ sen va superbo. sergardi, 1-250: sarai
a i sciami / dentro il corroso sen, sudante ognora / di pellucida gomma
, / tal per la rena giù sen giva quello. / lo fondo suo ed
per farti al crin corona, al sen monile / gemme verran da ogn'in-
g. graziani, 197: giace nel sen del monte orrida grotta / circondata di
le vostre penne / di retro al dittator sen vanno strette, / che de le
gentil penserò che parla di vui / sen vene a dimorar meco sovente. idem,
/ che per l'antica fame non sen sazia, / ma dice nel pensier,
sta sopra lo quadrangulo: e così la sen sitiva sta sopra la vegetativa
: tale un penzol d'argento in sen si pone, / che non ha pan
/ sciolga il peplo domani e il sen pomposo. -rivestimento di vegetazione selvatica
dante, inf., 3-118: così sen vanno su per l'onda bruna,
l'efecto, no basta a savere rectorica sen? a pratica e'convene considrare che
nostro non prezzando punto, / tutto allegro sen vien per dritta via. -riservare
finestra il gran mattone / cadde sul sen del giovine amoroso: / onde al colpo
a la percossa cetera / palpitandole il sen. monti, 18-792: la percossa
deh senti il suono / di questo sen percosso, / ascolta i miei lamenti
lungo gemitio che, percotendo / nel voto sen delle spelonche, assorda / e mette
lira armoniosa arco percota / o dal musico sen sporga una nota, / se alto
parte ond'e's'accende / nulla sen perde, ed esso dura poco. idem
collo e i crini / acconsentiva e il sen nitido a tutti / perfidamente con egual
l. bellini, ii-89: sen già perciò la persica famiglia / sfruttata
si scosta, / e altera ella sen va piena i pedacci / di quei perlimpregnanti
. villani, i-6-119: quest'altro sen, perché di vie perplesse / quali in
, come fornito di aspetto, caratteri e sen timenti umani e di una
imagine perversa / parea, e tal sen gio con lento passo. cecco dascoli
io con faci ardenti / dall'ostinato sen cotesta fede / villana e pervicace al mio
ripa a nuova pesca inteso / terra terra sen va tra rive e scogli / umilmente
braccio da una polza, / con viso sen partì grinzo ed agresto. lalli,
sbandita a stare, in queste / parti sen venne così enorme peste. c.
: con le sue man cogliendo attenta / sen va boraggia, cetrangola e menta,
, iii-59: villani... sen vanno pettoruti / e gonfi di superbia d'
: mova il nocchiero il piede e là sen vada / ove in securo trasse e
non porrà no quante bellona irata / nel sen d'europa acerbe piaghe aprio. pellico
/ d'aprir la lingua tua del sen la piaga. monosini, 156: qui
amor, ché non m'impiaghe / il sen con mille colpi? loredano, 1-124
tosto di quella / mi piagò il sen vaga beltà languente. metastasio, 1-i-206:
al ben ritrosa, / a ber sen va della malizia al fonte, / e
abbia innocenza, / sempre le piaga il sen la maldicenza. rosmini, xxvi-92:
. algarotti, 1-ix-59: piagata il sen dalle civili guerre, /...
questa qualor scendendo a la marina / sen va solinga per le piagge errando /
freno, / o senza onda ei sen vada piano e lento / né 'l
diletto in un momento / da noi sen fugge con alate piante. ciro di
succede / di viva vena, nel bel sen cadea. tasso, 3-18: a
a quei palpita il core e il sen gli picchia. verga, 3-17: la
, / più lenta tuttavia par che sen vada; / ma quando par che
: si io li averò, subito sen ^ a alcuno entervallo serò dove me
annunzio, i-49: lunga su 'l sen la chioma di viola / spira un dolce
/ la piena del piacer che in sen gli abbonda / che l'argin di
. metastasio, 1-ii-905: inonda il sen di lagrimosa piena / che dal cor
le cose sovra diete fermo e rato e sen ^ a alguna molestia dibia avere overe
destar ti senti / qualche pietà nel sen. saba, 145: non risponde
dottori, 3-94: te dal materno sen polinnia accolse, / clio ti fasciò di
il latte / di nutrice pietosa il sen si sciolse, / che tersicore colse /
alto collocati, / quando al palio sen van destrier volanti, / non temon d'
. saba, 551: zitto / egli sen va, poggiato al suo bastone /
pilglia a capanno, / perché del sen séte molto dischesto, / so c'avete
giorno / i miei riposi ad infestar sen viene, / gli ozi interrompe alle
a mangiare di quella in un forieri, sen fo grassa più dell'altre,
a lui non noto, / ben che sen creda esser maestro e dotto. marino
. l. veniero, 43: sen vien un ortolan col pinco duro, /
1-109: del tolo: cioè pinàculo sen dicemo vulgarmente il tuburio: alcum dicono
il tuburio: alcum dicono la ecuba sen cupola. temanza, 105: questa giunta
altro d'armate squadre ornato e carco / sen va per tonde imperioso e move /
ognor di ramo in ramo / canticchiando sen gian. -che presenta tutti i
color d'oliva e rosa, / nel sen di nube opaca e rugiadosa / per
und'eo remagno proprio ima figura / sen ^ a intelletto, a modo di pentura
/ mentr'ei [un sospiro] sen passa timido e furtivo, / dolce il
: egli è ver che gli augei sen vanno a volo, / ma noi non
improvvisa e rapida si piomba / nel sen della sacrilega caverna. marini, ii-194:
in vano / trar le voci dal sen musica mano. goldoni, iii-360:
mai non tuona, / né invan del sen sprigiona / il piombo feritor. goldoni
chiome, / che le pioveano in sen torte in anella, / di penelope
dalle spalle. grossi, ii-483: nel sen profonda piaga gli vedea, / che
figliuol di giove / dentro 'l mio sen soavemente piove / la sua delizia preziosa
e cheti / dormano i flutti sul bel sen di teti. -che apporta masse
: io pirio che indovino: / sen vanno a nozze. = voce venez
/ e ora a pena in siena sen pispiglia. ottimo, ii-190: 'appena se
la via / sconosciuta errando, / sen va pitoccando. segneri, i-121:
frugoni, 1-600: rise, nel sen della notte, l'aria soave al tragitto
tra sozzi bordelli indegnamente / perire in sen d'una bagascia infame. sergardi,
denari vj. testi sangimignanesi, 147: sen ^ a camporena e le dette terre
di caluso, 124: che in sen ridendo la cacciava [la mano] a
tarterie de l'utero prodotti, / nel sen de la placenta interiore, / al
rinfrescarti apprestasi / la bella fronte e il sen. targioni tozzetti, 6-66: anemologia
a'guasti / s'acconcian fuor del sen mezze le poccie. piccolomini, 108:
occhi e nel sereno viso / nel sen d'avorio e alabastrini poggi / se ne
lassa, quantunque il mio leandro / sen viene ad me, tante volte se riede
: quadrami / politamente questo, che sen vadano / le nostre cittadine sì domesticamente.
gambe, / largo petto, ampio sen, groppa polputa. b. del bene
inzuppata, prorompe al di fuori e sen viene alla superficie e si rappiglia e
divisato così, con torvo ciglio / fuori sen venne, e impose ai suoi trombetti
un braccio da una polza / con viso sen partì grinzo ed agresto. =
antro ogn'or comparte / dal pumicoso sen de l'aspra volta / di scaturito
e di rubini / e nel bel sen per entro un mar di latte / tremolando
spuntanle [alla donna] acerbe in sen due poma intatte, / de le poma
fulminata, sul niveo candore / del sen la pompa delle brune chiome / sciolta,
quali, sinché il vascello a vele gonfie sen vola per l'alto mare, tutti
edificio). gimio, ii-117: sen certo ch'el mio mastro domenico da
nome: / di delizie ricetto e 'l sen pomposo / non mai di fior,
7-76: chi il nemico indur può che sen vada, / senza battaglia, non
: con le sue man cogliendo attenta / sen va boraggia, cetrangola e menta,
caporali, i-112: né murena ancor ei sen lodò molto, / ché il capo
/ i ochi doneschi e chiude e via sen fuze; / ma corno serpe tosicosa
vestito oltre correndo / quel carlo magno sen veniva avante, / ch'ai mondo fu
brembo e scorre / fin che quindi sen va ne l'adda a porre.
[notte] e il dì presto sen vada, / che al lecto eterno anch'
: veggo quel che s'alleva in sen la serpe; /... /
9-189: veggo quel che s'alleva in sen la serpe /... /
: ché non fia mai ch'ella sen porte / il vanto in un d'aver
sediamo, il tempo vola / e sen volan col tempo i mesi e gli anni
a brano a brano; / poi sen portar quelle membra dolenti. cavalca,
/ d'aver lo passo che a dio sen corse. 7. trasmesso,
sue tempie rosate e i biondi crini / sen già come leccando e senza offesa
cibi d'esse e al suo destin sen vada. batacchi, 3-69: prendete
porto son. / corsi un ondoso sen; / fui di spavento pien. /
richieggo, / e a te in sen vengo a posarmi. cesarotti, 1-ii-171
arduo caso el quale ci stregneva cavalcare sen ^ a fallo, inponemo al vicaro nostro
da la invrienpa, e posa sì sen vada a far y soy fati. poliziano
lxxxviii-ii-116: post morte intendo nel gran sen d'àbramo / laudare a ristorar [lazzaro
k'el'à 'l dito soave, del sen se mostra grossa. faba, xxviii-14
sciolta / schiera di grazie ingombro il sen l'avieno. g. b. casotti
, inessicabil fiume, / lo steril sen del nulla e 'l fa fecondo. varano
: fingallo ode il cantor, ratto sen vene / col suo possente acciar.
stesso / tuo tacer ti convince: in sen tu pure /... ardi
, [brunello] la tazza in sen si caccia / e pargli appunto aver pagato
, sanza mostrar sengni / nati nel sen della divina verga! domenico da prato,
tasso, 8-57: né l'agitato sen né gli occhi ponno / la quiete raccòrre
di regno?) / fé del materno sen cader trafitti. s. maffei,
e sì che quella sconsolata povra / sen va dogliendo che nessun l'aita.
aleggiando / et or de le pozzette in sen cadendo / che dei nodi al confin
a manca si vedea bella fantesca / il sen scoperto e con gonna succinta: /
e intriso, / laghi formano in sen di pozzi neri: / al fin tornata
furia attorno a un cinghiale, ed ei sen viene dalla profonda selva aguzzando il bianco
piè duro / de la torre che in sen queir idol serra, / ond'ei
. bartoli, 2-1-175: 1 precipitosi nel sen tenziare, non ben discussi
ricchezza / della gran donna d'adria in sen disserra. varano, 1-185: dio
l'ora impetuoso e batte / il sen materno con feroci piante / e del
vana esser vedrem quella baldanza / che in sen riserbi e nella fronte or mostri,
che invola: / misera, il sen, che mi parea di ghiaccio, /
forlin per amor de dio et de miser sen ia- como confessor, frar che fo
e ruggiadose brine / imperlarsi il bel sen flora si preggia. = voce dotta
cento altre piante / cento ninfe produr dal sen pregnante. de luca, 1-15-2-108:
, 7-241: mille cavi oricalchi il sen pregnanti, / per giusti som lor pugnar
preparo. filicaia, 2-2-245: quando il sen ti trapassò l'amara / voce del
: assicurata mensola, africo la priega sen vada con seco a casa; ella non
..., re, conferma questa sen tenza e scrivi questo decreto
noi conclusi e sottoscritti, / ne sen preterirà pur una giota. catzelu [
, / tutto alle gro sen vien per dritta via. p. torelli
: 'a l'aer primaveresco il sen dichiude '. primaverile, agg
or la fa da signore / e dicendo sen va con fava e boria, /
idem, iv-177: erato, che sen va cinta d'alloro, / la più
nega e ser pre basane priore de sen marco. libro del dare e dell'avere
'l cor sentiva, / la memoria sen fugge e la man trema / né sostien
. ssia messo in percu- ratia de sen marco libbre iii de grossi quando parerà a
de presente sia messo in procoratìa de sen marco libbre l a grossi. sanudo
volese, remana me'comesari li percolator de sen marco. ibidem, 73: voio
, i-7-240: amano tacque istesse: elle sen vanno / al fonte originai, ch'
/ della gran donna d'adria in sen disserra. -sostant. (anche nel
. idem, al-321: a pil- sen, che produceva 300 mila bottiglie di birra
calzabigi, 66: pensò che incognito sen stesse / per qualche tempo, e
d'infausto sangue di tradite genti, / sen vennero, portando / all'infelice lor
, 2-274: già da solari dardi il sen riaffitta / la notte insanguinava / di
ossee lamette, / entro il cui sen di spirazioni esterne / il profluvio odorifero
ingegno, / vede profondamente il sen trafitto / e sente per le vene a
it- 447: dal profondo oceàn pronta sen venne / tetide, sparsa di pietade
in furia attorno a un cinghiale ed ei sen viene dalla profonda selva aguzzando il bianco
: / li altri dopo 'l grifon sen vanno suso / con più dolce canzone
aria e 'l ciel che, quanto dir sen issa, / esso ne disse
sotto l'incauta / prole ansare il sen della terra. térésah, 2-190:
fagiuoli, iv-177: erato, che sen va cinta d'alloro, / la
i-108: ella non dorme e, in sen ricolma d'ira, / brama vendetta
serbato al santo / quel che nel sen vi sta. -per estens.
poppe / e fa che dal bel sen per cento spilli / odorato licor dentro vi
. / di vostre forze a far prova sen viene, / invitandovi il giorno di
. dante, inf, 8-92: quei sen vada / che sì ardito intrò per
nell'investigazione della verità, apprende non sen avvedendo, a discorrere ed argomentare ordinatamente
noi / un altro ottavio augusto / sen venga ove la parma / si gloria d'
2-320: chi le vipere ha in sen sai abbia in testa. / va sempre
intento, / se movi su 'l tuo sen la man sagace, / secondo è
, / in sudor di dolcezza il sen mi spremi. sergardi, 1-366: ma
, la coscienza, la memoria, il sen timento, la volontà.
famiglia riscattata dalle mani loro vittoriose dal sen de'barbari nemici, ivi un'altra sollevata
, 1-84: chiuder la verginella il sen pudico / deve ad ogm altro amor terreno
iii-2-102: ahi, le pupille che nel sen d'omero / arser di poesia cotanta
con gl'impeti del core, / nel sen con la man candida e vezzosa /
su 'l latteo collo, il sen molle pulsante. -che palpita in
pargolette rose / all'improvviso sole il sen mostrando. 12. figur. urgere
pietà. casti, i-1-84: sente in sen tabarin stimoli ardenti / e di caldo
'l cavallo, che di presso / magnanimo sen va e glorioso / attende, allora
negro color le spalle e l'ali / sen vola punteg'ato. d. bartoli
spiccasi talora / e con lucido solco il sen deìrombre / fende una stella che al
di becchina / o di quello che spesso sen rincoia, / consigliarne, ché novamente
ancor l'alte favelle / nel dotto sen d'ogni purgata istoria. -ben ponderato
x-14: mi riesce ozioso quell'* in sen 'del secondo verso, e cosa
rosea bocca il vago giro / e il sen che puro latte rassomiglia. de pisis
, da che 'l demonio / lor sen girà; ma non però che puro /
iva giù: brani e minuzzoli / sen facea il corpo tutto, e ne restavano
, iii-1-505: procelloso affanno / batte il sen pu con grida / sconce ostentare
/ e ora a pena in siena sen pispiglia, / ond'era sire quando fu
: senz'aura il cielo, il mar sen z'onda stanno, /
né già bramo io ch'olimpo in sen m'accoglia, / né d'esser dio
. gherardi, lxxvjlii-iii-391: ella sen già colla quaterna norma / per l'
detto, in quattro salti dritta dritta / sen corse [la gatta] a ritrovar
alto collocati, / quando al palio sen van destrier volanti, / non te-
qan de fan de la contrada de sen qulian, ordeno mie comessarie dona catarina
mia e ser bortolamio da mulin de sen qulian. = voce di area ven
di quell'acuta / querula voce a risvegliar sen venne / il bruno mietitor. graf
fra 'suoi dolci nati / spesso sen viene, e pasitea con lei, /
/ e ora a pena in iena sen pispiglia, / ond'era sire quando fu
li scogli entro l'orrendo / profondo sen del crudo adria avvolgesti, / e
soli avean poter beato farmi, / sen portan le rabbiose onde frementi. spallanzani
raccoglie, / né sparge sul bel sen gemme lucenti. borgese, 1-44: a
infante, / se 'l raccolsero in sen le grazie amiche. varano, 1-519:
seggio, / ogni rara virtude in sen raccorre, / ogni più nobil disciplina
mente che lucio / ha qualche baco in sen, ch'a ora a ora /
un olivo / madonna in sé raccolta sen sedea. bellori, iii-247: dopo
fonte / il fianco, il sen raccomandò, con mano / l'acqua
la ragna / per pigliar un stornello che sen va. boccaccio, viii-2-27: essendo
., 26-49: l'una gente sen va, l'altra sen vene; /
una gente sen va, l'altra sen vene; /... / e
ometti alteri, / che in rachitico sen date ricetto / a gran mole di boria
fu d'oro lo strale / che 'l sen di giove penetrò felice, / quando
da ponte, 83: traete dal mio sen le ree radici, / ove ancora
ultima speranza, / in sul tuo sen rimarria tramortito / per gran soavità e
tomollo [ippolito] in vita / e sen pentì. giove sì mal sofferse /
il corso. aretino, 14-48: ella sen ride e, raffrenato il piede,
gentil penserò che parla di vui / sen vene a dimorar meco sovente, / e
q'el sea mato, non è sen rasonado, / ni de laudarse savio el
tutto liberamente lasciò al fratello, e sen venne m atene a filosofare. de
i rai fulminei, / le braccia al sen conserte, / stette, e dei
7 sostenetela meco, / rallentatele al sen l'aurata veste. lemene, xxx-5-255
arte, i... i sen vien a voi per rallentare in parte
in sì bassi tempi / tante volvi nel sen greche faville, / del tuo scarpello
ci assalì. papini, 27-1052: mi sen tivo là dentro
fra qua'la mia biatrice / sola talor sen viene! muzio, 7-112: chi
per dirupi e per foreste / vento sen va, sì soverchioso il passo / che
un orciuol di ranno caldo, / sen va superbo. casti, i-1-117: v'
da catarro. = voce di area sen. e pist., probabilmente deriv.
, a costantinopoli, dal qual paese poi sen diffusero tante belle varietà per tutta l'
avverb. chiabrera, 1-iii-64: rapido sen va, siccome suole / affrettarsi in
. zito, i-344: sente farsi nel sen dolce rapina, / condursi l'alma
via, donzelle, / rapiteli dal sen dell'erbe madri, / empitevene 'l crin
tridentier nettuno / tentò rapirci nel suo sen profondo, / cozzò la nostra nave
rapito icome sul proprio in passo altier sen vanno. -estorto illecitamente o abusivamente
sovrana merce preziosa e rara rnel combattuto sen la nave frale? casti, ii-5-4:
ravveda / col provar se il mio sen divien fecondo, / e rida pur
. casaregi, 138: per la piazza sen va, rasente il canto, /
che spande / l'ali ben vaste onde sen vola ratto / non saprei ben ridir
che casca / con zampilli ordinati nel sen della gran vasca. -eguagliare un
, 16-15: delle carni immolate al ciel sen gìo / rawoltato col fummo il grasso
quel razzese / m'andò più giù pel sen che per la gola.
razzuffan di nuovo e di concordia / tante sen dàn ch'è una misericordia. monti
e lo fere / e gli tragge dal sen l'alma vermiglia. c. gozzi
3-i-241: speravo che la guerra avesse fatto sen tire quel tutto-nulla, quel
ove più l'aquilone intorno geme / al sen deuca- lion, che l'ha ncinte
, 596: molle il volto, il sen bagnato / dorme steso in strana guisa
soto terra: / men vai lo sen de l'omo ch'ad altri no 'l
st., 1-64: cheti sen vanno, e pure alcun col vero /
femminetta nel tuo [della madonna] sen regale / la sua spregiata lacrima depone,
la visiera. menzini, ii-134: nel sen de'monti appoco appoco indura / l'
'iura 'e chi ad amforismi / sen giva e chi seguendo sacerdozio / e
. / l'artica regnatrice a te sen viene. segneri, ii-548: vedrete quivi
. pisani, 96: in sen di frine impura, / logori di tua
/ dall'infelice terra / nel di cui sen reina / sta la città latina,
pigoli per mexe ali frari rimiti de sen mafia de murran. -sf.
: item libre v ali frari rimitani de sen stephano perdreli diga messa per anima mia
flutti cento amori, / adorno il sen di porpora / e il biondo crin di
region remote. chiabrera, 1-i-200: sen riede a noi dalle remote sponde / della
. baldi, 277: questi / sen van pronti colà 've fama sparge / ch'
g. gozzi, i-8-204: oltre sen vanno i due poeti, dove / minos
. batacchi, 3-5: aveano in sen, quei perfidi tiranni, / un cuor
piena l'alma d'onorato orgoglio, / sen passa altier sopra l'offesa e tace
lati. tasso, 1-17-133: ratto sen corse e minaccioso avanti, / vibrando
contra lei tentato indarno, / preda sen già del mar. parini, xviii-
sensi reprobi / fan guerra al nostro sen. campailla, 1-7-16: in tai
affanni / prendea ristoro e nel bel sen di lei, / quasi in porto d'
/ e dal cocente esterno meriggio il sen ristaura / al ventilar soave di fresca
gravar mentre veloce il caldo / vital sen corre al cibo, e lascia pigre
foco / arde al di dentro e al sen le si ristringe / verginità tremante e
resupino il gitta. graf, 5-261: sen va la fanciulla, siccome chi dorme
cesariano, 1-82: vulgarmente si diceno podioli sen logie aperte di percurrenzia stadiate: queste
destin che la mia spada / nel sen di lui miseramente impresse, / onde cadde
a mille, / mentre in schegge sen van gl'istessi cerri, / fanno all'
: rubello al suo pastore / senza guida sen giva e senza legge / lusureggiando un
, se ti piace: ove niuno / sen dolga, d'accusar non ho ribrezzo
/ io seggo e guardo dal tuo sen fremente / spuntar le nubi ora veloci,
monile, / su l'eburneo tuo sen gemme cadenti, / cui veggio a legar
sia protervo, / sempre ricetta in sen cure moleste. lemene, i-125: pena
nomi, 3-11: al destro ricetto o sen del core, / scorso il chilo
. metastasio, 1-i-1042: voce dal sen fuggita / poi richiamar non vale.
due eguali poma intatte / quel bel sen sparso di latte, / che idolatro
e la ricolma / nitidezza serbare al sen materno. fantoni, i-181: quella,
sarà scorto / con l'anima che sen girà sì trista; / e sempre mai
e ne l'opposta / parte tomangli in sen la notte e l'alba. maia
. cniabrera, 3-225: or la stagion sen viene / di primavera candida e vermiglia
mascheroni, 8-106: di mezzo al sen de le tenebre orrende, / vivida
chiabrera, 3-225: or la stagion sen viene / di primavera candida e vermiglia
. s. maffei, 7-io: certo sen giva un dì, volgendo gli anni
: ricorrere. = var. sen. di ricorrere, con metaplasmo.
batacchi, i-97: se talora del suo sen disciolto / in preda ai venti il
bragia che scotta / d'un bel sen le nevi intatte, / e ben spesso
onde). chiabrera, 1-i-200: sen riede a noi dalle remote sponde /
dall'avversa rifranto opposta parte, / sen va da gli occhi a incenerirmi il
udiva / sì dolcemente che da me sen fugge / in ciò l'alma pensando:
: dal velenoso e torbido compagno / sen va diviso il fiumicel melato, / onde
come vuìcan col suo vapore / accogliendo sen va l'utile e 'l buono / e
di tant'alti sassi e balze che non sen ce potea a nulla modo passare.
udii, ché. mmi parti'qui sen non un poco da sezzo, ché
ciel notturna casca, / avidamente nel suo sen riceve, / onde più l'erba
alla dolcezza; / sbandisci ornai dal sen tanto rigore. settimo, lx-2-33: la
rigor di tetra morte, / da questo sen farà partir la vita. arici,
/ chi le due ostrutte ha in sen tube uterine. -abbassato, lasciato
., 6-439: io ovidio, pubblico sen tenziatore, rileverò i vostri
scamatino al collo, / ond 'l sen rilevato, tutto gigli, / di rose
nevose delicate membra / e il rilevato sen scoperto ad arte. batacchi, 2-184:
al rilevato fianco, / nudo il bel sen, da timoroso affetto / più dell'
marino, 1-1-61: per gli spazi sen già de l'aria molle / scioccheggiando con
in su la piaggia: / ed el sen gì, come venne, veloce. /
, accumulando duol con duolo, / sen gio come persona trista e matta. /
, da che 'l demonio / lor sen girà; ma non però che puro /
abile. algarotti, 1-k-214: ella sen gode, e festeggiale ammira / i
gran tore e tomba, / però sen denterà cui à ben scolmo, / e
alta rimbomba: / apparecchiate a chi sen vien la via. -con riferimento
.. / che la bile che nel sen mi cova / bullichi alfin, e
il leggiadro fiore / t'ingombrò il sen di grave aspro dolore. tasso,
di quest'alma città; rimembrarsi le cose sen tite e vedute nell'indirizzar
pien d'infinita e nobil maraviglia, sen va per il largo della sua sala,
diverse forme. chiabrera, 1-iv-122: sen va rinchiuso in forme nove / e
forsennati amanti / quel che serbano in sen rinchiuso ardore. campanella, i-154:
di becchina / o di quello che spesso sen rincoia, / consigliarne, ché novamente
dolce forza e lusinghiera / ella il sen lusingata, il sen spronata, / rinfranca
/ ella il sen lusingata, il sen spronata, / rinfranca il piè,
è stracolmo; e 'l farfanicchio / sen rinfalcona e zurla e vanne in succhio
lupo notturno e con sanguigne labbia / sen venne fuor de le temute soglie,
i... i sta nel tuo sen quella possente mano / che ti move
rinfrescarti apprestasi / la bella fronte e il sen. gnoli, 1-244: qui mai
rinfrescare i fervidi polmoni, / il sen del raro vin che col glo, glo
63: e chi si muore e chi sen va di logne / e chi s'
e 'ringuattarsi'. = voce di area sen., comp. dal pref. lat
. = voce di area sen., deriv. da ringuattare.
1-15: or ella, che dal sen pietoso trasse / i doni suoi,
: talor per suo diporto la donzella / sen già cacciando fugitive belve, / come
altra insieme e si rinselva / nel sen de l'erba il bel coniglio ascoso.
volar libero, / quant'egli può / sen vola al bosco / dall'orno al
vestissi, e de'patenti / bòssoli 'l sen: lo schiamazzìo molesto / tal rintuzzossi
l. bellini, 5-1-43: la limatura sen voli via..., sparsa,
, ii-162: ingannato dal ramo, / sen vola al visco semplice augellino; /
a lei cresce le piume, onde sen vola. lemene, i-304: temerario
, ché non dovea / chiuder in sen sì bello un cor sì rio.
b. corsini, i-5: ludovico or sen vien che con gran fretta / corre
e fugace / e non mai reparabile sen vola / l'umana vita.
della decisione'. chi è stato prosciolto con sen tenza irrevocabile perché il fatto
, 4-11: dai più teneri lustri il sen mal fermo / con iterati, lusinghieri
vogliono gli oncini, / perch'i'affogo sen z'altro.
con tutte queste tribolazioni sono insidiato dal sen. finali, il quale vorrebbe.
tenaci, / mentre suscita amor dal sen le faci, / loco tento più
che tu fai ». = voce sen., femm. di riscontro.
1-iv-42: fingallo ode il cantor, ratto sen vene / col suo possente acciar:
un punto / terrore e fé contesa in sen gli fanno: / alla fuga un
3-95: risedeva dell'archivio il signor sen. vett., e dovendosi esaminare a
tu, santo amor, che nel mio sen riserri / l'alto desio de le
per dolore, / nulla 'n sen si riserra. o. chiudere
deve le sue continue migliorie, il sen. novello novelli. = comp.
volto / alle fanciulle e scalda il sen di neve, / dietro i serici arazzi
o quando irato ei tuona / gravido il sen di fulmini eloquenti. varano, 1-527
-l'ora del santo / vespro. sen vanno le campane in cielo / piane piane
tenaci / godon l'anima avvinta, il sen ristretto; / e quivi or fra
1-14: sì largo pianto il tristo sen mi bagna, / che forma un fonte
/ prendea ristoro, e nel bel sen di lei, / quasi in porto
mio ben, / voria da quel bel sen / qualche ristoro.
tenaci / godon l'anima avvinta, il sen ristretto; / e quivi or fra
se la doglia, ch'è nel sen ristretta, / si disacerba in palesarla,
ne senta, / tutta stammi dubbiosa in sen ristretta. percoto, 85: si
solingo abita tor, che a me sen viene / sopra il corrente mormorio del
pur si ritenne: il trepido / sen di coraggio cinse, 7 e il
ti faranno / al tuo diletto in sen. alfieri, 1-284: madre, ove
con la speme / poi mi ritorna al sen. 2. andarsene da un
2-xiii-217: frattanto le monete de'ricchi sen partono: e frattanto quella stessa ragione,
nostra mente in fondo, / anzi in sen di colui che a tutto impera,
del quale / vivesi qui ma non sen vien satollo, / metter potete ben per
tasso, 13-i-345: dal vostro sen qual fuggitivo audace / corso al varco
al ben ritrosa, / a ber sen va della malizia al fonte, / e
abbia innocenza, / sempre la piaga il sen la maldicenza. -contrario scientificamente
in me tu scuota e tutto il sen m'asperga. 2. respinto
. villani, i-3-34: per entro al sen d'un testudineo tetto, / che
s'elle non fet que pour soun sen verai / io vegna a riveder sua faccia
il color della ciarpa, / che il sen bianco v'allaccia, riverendo / egli
, / ma non però ch'alcuna sen rivesta, / ché non è giusto
suoi proprii moti / si maraviglia il sen. d'annunzio, iv-1-743: camminarono,
per uno camino, lungo lo quale sen già uno rivo chiaro molto, a
piovete in dolci pianti / in sul bel sen pudico / rivi di perle ardenti in
groppe / a quel corsier, che sen volea fuggire, / e gli diè dui
lui dal carro traboccano e cusciolti / sen vanno e voti imperversando al mare.
/ di cure asprissime mi turba il sen! / porgimi, o fillide, di
: nella grotta, che s'apre in sen del monte, / nasce, già
vinse: / a la rocca del sen spezzò lo smalto, / entrò superba
gradini / saliva un fresco, or sen levava un fiacco: / qui per pedine
, per farlo cristiano, / che sen facesse solenne ricordo / e rogato per
valperga di caluso, 263: dal molle sen della cerulea tomba, / onde uscir
e sì che quella sconsolata povra / sen va dogliendo, ché nessun l'aita
307: ferò fellonia sì crudele / che sen dovria scavezzar lo cielo / e cader
nel verso mio, / se dal sen rompemi / sfidando il dio / de'rei
più bella. / ecco poi nudo il sen già baldanzosa / dispiega; ecco poi
che sporge dah'acqua. = voce sen., accr. masch. di rosta
, in /., 17-116: ella sen va notando lenta lenta; / rota
l'amoroso foco / senza minio venal, sen z'arti maghe. tommaseo
che gentil correa, / scorgeva il sen del mar tutto incresparsi, / e
. in la troclea se poneno due rozelle sen rodelle.
a 'iura'e chi ad amforismi / sen giva e chi seguendo sacerdozio, / e
... / forte comprimi sul tuo sen rubesto / fi fin settembre, che
che 'n ciel tonar soleva, / sen venne a lei, ma assai meno rubesto
mar profondo / quella varia che in sen materia ei tiene: / rendonlo
: con le sue man cogliendo attenta / sen va boraggia, cetrangola e menta,
/ cerco di farme a l'ombra sen conforme, / che chi niente sa convien
, iv-85: allor... al sen più paurose i figli / stringon le
più spietata, / qual tigre in sen mi rugge. foscolo, i-87: mentre
l'aeree strade / versando giù dal sen fresche rugiade. b. corsini, 1-4
, 3: cara è sol perché nel sen possiede / il rugiadoso orientai tesoro.
d'oliva e rosa, / nel sen di nube opaca e rugiadosa / per porta
lustri fervida / di latte avevi il sen, di minio il labro; / né
perché d'isotta scherzino / sul colmo sen nevoso, / le luci d'ombre
dal carro traboccano, e disciolti / sen vanno e voti imperversando al mare.
de'rulli. = voce di area sen., deriv. da rullo1, n
e tu rinserri / cuor di rape nel sen. 2. per simil.
scura, / a nostre mpi in sen pianta salubre. 4. arald
, / tal per la rena giù sen giva quello. idem, purg.,
cui parma ondosa abbevera / il verdeggiante sen. -in partic., come
diciva: « ei mi'anelli / di sen mi tolse quel mal saccomanno! »
dietro a 'iura'e chi ad amforismi / sen giva, e chi seguendo sacerdozio,
fiore, / no- driva in casto sen celeste ardore. -dedicare i propri
/ fra queste donzellette / sentirò in sen le fervide / dolci d'amor saette
con gli augei bianchi e canori / sen gir cantando e saettando fiori. faldella,
me stesso obblio / mi saettaste in sen benché severe, / qual cor di
il mio terrestre velo, / l'alma sen tomi al primo suo fattore: /
te fatto antiveduto e saggio, / dritto sen vola a la divina pace, /
ardenti: / già di piegarmi il sen siete impotenti. 7. figur
naturalizzare. = voce di area sen., dal longob. salawer 'sporco';
salce! / sedea chinando / sul sen la testa! / o salce! salce
varano, 1-46: misera, il sen, che mi parea di ghiaccio, /
e volgendola per aprirlo, il frate, sen tendo il saliscéndo, subito
scarnatine al collo, / onde 'l sen rilevato, tutto gigli, / di rose
l'ora impetuoso e batte / il sen materno con feroci piante. -di
voli brevi / e spessi salterelli ella sen gìo, / canterellando un suo festoso addio
fagiuoli, iv-177: erato, che sen va cinta d'alloro, / la più
cognizioni supplementari al teodolite e a 'sen a sen b': sono, queste cognizioni,
aperse, / e furo entro 'l gran sen l'ire disperse / già ne l'
miei sospiri tutt'a un segno / sen vanno ad isfogar tanto dolore. satomóni,
« ah, mira il pianto che nel sen mi piove, / tu che il
faccia sanguigna / per la bocca del sen fiamma respira. forteguern, 16-67:
= voce di area pis. e sen., deriv. da sasso, con
100: rinchiuso in più ristrette sponde / sen va per gora taciturna e bruna,
demonio meridiano! / se 'l demonio sen viene / a tentarvi oltre qui /
e più spietata, / qual tigre in sen mi rugge. tesauro, 3-597:
del quale / vivesi qui ma non sen vien satollo, / metter potete ben per
. batacchi, 3-5: aveano in sen, quei perfidi tiranni, / un cuor
/ che per l'antica fame non sen sazia, / ma dice nel pensier,
zobeiae. è tempo ornai / che giuvenca sen vada a'tori in preda, /
buonarroti il giovane, 9-552: sbalestran dal sen bestemmiatori / più di sei sporche laidezze
nell'amico, sballava cose mirabili: a sen tir lui, l'amico
mio cuor, come el me sbatte in sen. verga, 3-44: la mena.
allontanavano. = voce di area sen., di etimo incerto, forse da
per sbilenco, con sbirciare) e il sen. sbilurchiare-, v. anche
una pietra. = voce di area sen. e aretina, considerata da alcuni
1-8-26: dal velenoso e torbido compagno / sen va diviso il fiumicel melato, /
, cui l'interna doglia / scaccia dal sen l'idea d'ogni diletto, /
là. = voce di area sen., comp. dal pref. lat
signif. n. 5 è di area sen. scalcagnata, sf. colpo
ridotto male. = voce di area sen., di etimo incerto. scallare1
, onde per balzi / e per piani sen va sempre a piè scalzi. parini
: mangiucchiare, sbocconcellare. = voce sen., comp. dal pref. lat
. scafa1); napol. scafarda e sen. scafarda, scafardo 'catinella', tose
ornando il vanno, / del tuo sen formasi amabil trono. -sede di
matita. = voce di area sen., comp. dal pref. lat
goldoni, xi-692: -vi è scappata dal sen la gelosia? - ogni brutto sospetto
di scarto. = voce di area sen., probabile incr. di scarcare e
scamatino al collo, / onde 'l sen rilevato, tutto gigli, / di rose
chi medita fa come quei pellegrini che sen vanno a loreto, ma portano però seco
, /... / nel vostro sen di neve albergo chiede / questo mio
li mostrava non volere. = voce sen. di etimo incerto: forse comp.
antro ogn'or comparte / dal pumicoso sen de l'aspra volta / di scaturito umor
). grossi, ii-483: nel sen profonda piaga gli vedea, / che
i passi move, / nutricando nel sen vari pensieri, / per far l'incanto
vorrei. batacchi, 3-5: aveano in sen, quei perfidi tiranni, / un
far scemo / l'odio che in sen mi serbi! nievo, 9-68: mortali
o piacer torbido mòve / fiato umil sen di cittadina voglia, / non paventano i
fuicaia, 2-1-55: che come al sen per le pupille scende / bellezza e
parimente la femmina [del polpo] sen muore / dalle doglie oppressata e travagliata,
forza rompere e spezzarsi / l'ardente sen dadi amorosi vermi. b. tasso,
cupa tristezza / scosso prometeo a consultar sen giva / l'oracolo materno, onde
sarte / e nei campi di marte / sen van col tuo consiglio. oliva,
: / tale un penzol d'argento in sen si pone, / che non ha
, accumulando duol con duolo, / sen gio come persona trista e matta.
del sole schife, / l'una gente sen va, r altra sen vene.
l'una gente sen va, r altra sen vene. -in partic.:
dicesi fare alle bombe. = voce sen., propr. 'ghiribizzo'. schiribillóso
appella il mondo: / perché dal sen fecondo / oggi un fanciullo schiudi a te
valperga di caluso, 241: eccoti il sen, ch'ai tuo amor non mi
marino, 1-12-64: fatto è il suo sen, che gela insieme e bolle,
con schivi gesti / dal commercio commun sen va lontana; / agli atti gravi,
pisis, 99: il mio cuore affannato sen va / dietro un dolce sguardo schivo
(in partic. di area umbra, sen. e roman.) di sciàpido
padre guardiano ed era un divertimento starlo a sen tire. -parodico
. carducci, iii-2-51: ah no che sen più costantino fossono alienate - come dicono
, / scintomi del bel viso in sen portato, / sparsi col piè la
con le cerulee sue squamose terga / sen gìo divincolando e quasi un'iri /
allegra / gli porse i labri e il sen rosei contenta. di giacomo, ii-854
...; poi, l'urlo sen se lo shintoismo fosse una
marino, 1-1-61: per gli spazi sen già de l'aria molle / scioccheggiando
scorta di scioccolare e scioccolo, di area sen. e amiatina. sciòcco2 (
gliere-, letter. sciòrre, sen. sciògliare), tr. (sciòlgo
iii-2-17: ella [la primavera] sen vien di molli aure vestita /..
tasso, ii-162: ingannato dal ramo / sen vola al visco semplice augellino;
sa scioglier canto / e rauco trae dal sen note di duolo. giovanetti, i-87:
a iura e chi ad amforismi / sen giva, e chi seguendo sacerdozio, /
che fedel promette, / se gli squarciamoil sen, caro pagarci / d'ogni nostra fatica
come un carnevale / si sciorinava in sen dell'allegrie. capuana, 12-282: nel
le ciondola, / sciorinato ha 'l sen bianchissimo. alfieri, xxxix-37: 'étre decolleté'
, / chi le due ostrutte ha in sen tube uterine. morgagni, 30:
, mingherlino. = voce sen., forse comp. dal pref.
prope ogni minuto pulvere che se verre sen scopa fora de li loci. =
, animale noto. = voce sen., dal lat. volg. scuriólus
gola, / e tirandosi me dietro sen giva / sovresso l'acqua lieve come scola
gran tore e tomba, / però sen penterà cui à ben scolmo, / e
/ e il viso ad or e il sen di molte / lacrime bagno. stigliani
a morte, / senza spirto nel sen, senza favella. c. gozzi,
hanno il busto chiuso / che di sopra sen va una gran parte, / e
/ s'amor noi fa; e quel sen dà men cura, / (manto
tutto questo egli or vede; e in sen del vero / né oblio, lo
mesi. = voce di area sen. e aquilana, sovrapposizione di [ri-
furono del no. = voce sen., deverb. da scontrinare (v
a leonora / che mai scoppiasse in sen d'erba o s'aprisse. magalotti,
salso elemento / il volto e il sen scoprì. -espandere liberamente, senza velo
non si può essere poeta... sen me a dire scorbutico.
u'fanciulli sien, resta sdrucito, / sen faccian soma e portinli sul lito.
scorgessi il grande ardore / che nel mio sen per tua beltà s'apprese, /
dì et una nocte, dipoi sen gli scorpi; ed è pazzia / fidar
d'italia. ramu-inessiccabil fiume / lo steril sen del nulla e 'l fa fecondo.
/ i ochi doneschi e chiude e via sen fuze. /... rl'animo
facto. = voce di area sen. e umbra, comp. dal pref
dire fino le scotte. = voce sen. di etimo incerto: forse da connettere
bragia che scotta / d'un bel sen le nevi intatte, / e ben spesso
*. = voce di area sen., denom. da scotta?,
. oste (ed è uso di area sen.). fanfani [s.
scrafare (scrafiare), tr. sen. disprezzare; disdegnare. biscioni,
scrafo (scràfio), sm. sen. disprezzo, sdegnosa alctis, ìl-7-249
seggonsi a scranna ozioscrafióso, agg. sen. sprezzante, sdegnoso. si
dal verde esterno ammanto / l'ascoso sen purpureo / si discopriva alquanto. fortis
i grossi calibri! », soffiò desolino sen -frusciare (la seta)
le cicale si sono fatte rare. / sen così il notturno legno,
scrigno. boccaccio, vi-161: correndo sen portavan caricate / le some, e con
mancanza. = voce di area sen., denom. da scroccare2, n
fior., pis., pisi, sen., grossetana) e centrale (
fusinato, ii-160: se dell'onda nel sen trasparente / voi correte le insidie a
/ in me tu scuota e tutto il sen m'asperga. verga, 8-43:
io con faci ardenti / dall'ostinato sen cotesta fede / villana e pervicace al mio
beltintelletto. crudeli, 2-78: dal sen profondo / scuoti il doglioso pianto, /
poi torna e dal cupo sen svelta si scote. 38.
in cento / diverse valli a imperversar sen vanno, / così divisinoi movemmo, e
, scossodi sue colpe il peso, / sen vola alfin sull'ali a te d'amore
: ritroso. = voce di area sen. e aretina, da connettere forse con
l'anima imbruni, / ma tanti in sen m'aduni, in sen mi chiudi
ma tanti in sen m'aduni, in sen mi chiudi / abissi e inferni dispietati
pers, 3-349: m'agita il sen sdegnoso affetto. metastasio, 595:
. sdegnosèuo. beccuti, i-93: sen già tutta leggiadra e tutta snella, /
la nobiltà... qual- checosa sen piglia; massime dalla nobiltà di facile sdoratura
povertà m'ha messo. = voce sen., deriv. da minare, con
= var. metatetica, di area sen., del lucch. sdrucolare persdrucciolare.
. = var., di area sen. e lucch., di strusciare,
e corrente e chiarissimo, lo quale sen già lungo questo cammino là ov'io era
solo, / ecco di francia il gerion sen viene. casti, ii-5-40: le
occasione / dei ricchi doni ond'ei sen giva adomo. alfieri, 4-87: tanto
in grembo alle voluttà ed al lusso infingardi sen vivono, di coloro che tante e
augello /... / terra terra sen va tra rive e scogli / umilmente
. na magra. = voce sen., deriv. da secco1, con
si prenda. fantoni, 1-6: hyder sen fugge; sunimate ed animali cose alla stessa
larga aprir si vede, / tacito in sen gli -stare sdraiato a ruminare (
. villani, i-3-34: per entro al sen d'un testudineo tetto, / che
/ seduttrici pupille / che destaron in sen la ree faville? c. gozzi,
, / quant'è che quest'affetto in sen ti nacque? / - gran tempo
segolo vanno adesso ammantate. = voce sen., forse affine a segoletta (in
dante, inf, 10-1: or sen va per un secreto calle, / tra
l'ugolino; / quegli altri che sen vanno a passi lenti / son freddura
, conv., iv-iìi-i: veduta la sen tenza del proemio, è
consiglio di nominare a suo presidente il sen. conte rebau- dengo.
/ selvaggiamente collera [i tori] sen vanno / precipitosi. 2.
23-146: appresso il duca a gran passi sen gì, / turbato un poco d'
/ che per l'antica fame non sen sazia, / ma dice nel pensier,
armate squadre / spira l'anima grande in sen del pa diffuso in francia
/ corse digiun, se alla magion sen riede / e nei riposti orror del
: vostro amor pensai tenere / fermo, sen cesari, 1-2-72: che
. d'annunzio, ii-392: or sen va il ligure pel suo / tirreno.
n. villani, i-6-119: quest'altro sen, perché di vie perplesse / quali
no già presi, / e con essi sen vanno erranti e sparti / a venissero
colui / che tra gli spenti ad abitar sen giva. gionsi cum pena breve,
fruttiferi con li frutti perfetti. sen (con e chiusa; san, sens
ma ferila chi t tene, / aucidela sen lognesi, xcv-11: non fo
coniata da giovanni cavalcanti, deriv. da sen [nato] sul modello dei termini
mancar trop de- licadamente / embriga 'l sen de l'orno, tal è ben conosente
rambaldo di vaqueiras, v-23-46: non avei sen per un gato, / per qe
. = dal fr. ant. sen (nel 1090), che è dal
/ spinge egli il ferro nel bel sen di punta / che vi s'immerge e
il labbro infante / preme il tenero sen che vita instilla. carducci, iii-4-120:
degli occhi gli volgr'il mio sen un poch metr'e desvolger, / ché
ci colmi il cuore, / sempre in sen ci alberghi amore. marini, i-236
i vostri la femminetta nel tuo sen regale / la sua spregiata lacrima depone
il mondo intero, / e nel sen dell'abbondanza / l'altrui credula ignoranza
. testi, i-240: s'erge nel sen de la sicilia aprica / monte superbo
trema la terra / quando 1 vapori in sen gravida serra. chiabrera, 1-iii-50:
. magalotti, 2-156: il duro sen della terrestre mole / e d'ogni sua
/ di sconsolato grido / l'alto sen dell'éufrate e il servo lido.
giovinetto achille / là dove apriva il sen grotta ederosa i presso il mar di tessaglia
ed è simbolizzata con l'abbreviazione sen (o anche sin), per la
chiama seno dell'angolo a (o sen a) o seno dell'arco corrispondente
da'sensibili. gelli, 15-i-72: il sen bia portare allo officiale sopra
fatto conoscere quanto le disgrazie nostre vi riescano sen volte prolissamente il suo padre
dei costumi in tal guisa che a'lettori sen = voce dotta, lat. tardo
. b. croce, i-1-291: il sen nezza dell'essere.
in sella aquel durissimo colpo brancicone, non sen? a maraviglia degli aspettanti perché,
del tipo dei dati da rilevare si hanno sen sori acustici, pneumatici,
4-138: quegli, avidamente spinto / da sen che a sensuale impero.
derivano dalla soddisfazione degl'impulsi dei sen antonio da ferrara, 41
sentenciare, sentenzare), tr. (sen novellino, xxviii-812: calogno
di tutti i francesi... ci sen strò [pietro] dov'
, 128: bellissima similitudine fu quella del sen latori e i giudici la
poliziano st., 1-64: cheti sen vanno, e pure alcun col vero
, i-683: la serao fa delle scenette sen campagnole. palazzeschi, 3-235
(e anche la sensazione stessa); sen sibilità fisica che ha sede
governo della città e fortificativisi molto coloro che sen qualche angolo tranquillo, per
essere un senza calzone, bisogna essere un sen p. f. giambullari
essere un senza calzone, bisogna essere un sen calvino, 5-45: i
purg., 27-61: « lo sol sen va », soggiunse, « e vienla
il principio del xiv secolo. nel 1336 sen crearono mol
famosi i sacri marmi / tossa serbano in sen di mille eroi. leopardi, 3-12
intatto il candor vostro / nel suo vergineo sen, gigli immortali. vico, 4-i-177
beata corte, / sì ch'ogni vista sen fé più serena. linguaggio
che si strugge, / ruscelletto che sen fugge. f. foppa, cxxxiii-
, or dal sinistro / riceve ognor nel sen novo tributo. -zigzagante (
/ come belli dormian sovra il tuo sen! / bianco seno di latte ove
quello dentro e di fuor del sen gentile / un altro aurato crin fa
gravar mentre veloce il caldo / vital sen corre al cibo, e lascia pigre /
gradini / saliva un fresco, or sen levava un fiacco: / qui per
di uno e dell'altro non si può sen dici a sei.
. patecchio, xxxv-i-569: non è sen, qi'n pò altro, tòr
petto efra le braccia / (et al sen più d'un angue / porrolli a trame
duolo ha pace; / ecco in sen pur ti stringo, ecco si sface /
con schivi gesti / dal commercio commun sen va lontana; / agli atti gravi,
riferiva certamente a lui » puntualizza il sen. vitalone, andreottiano da sempre.
dove i suoi colpi insiston violenti: / sen duol con malinconici lamenti / quei che
più sferze e sparse in fiocchi / sen van le fila innanellate e bionde / de'
la sferza. chiabrera, 1-iv-122: sen va rinchiuso in forme nove / e sotto
una face portando ed un flagello / sen va sferzando or questa or quella donna
: ecco i bei corsieri / pei celesti sen sul latino suolo / marte furente
greco / nel'agita bollendo; e 'l sen gli sferza / vener ch'ignuda e
mira la pena, ond'il mio sen si sfiata. -tenere in schiavitù
levano caluniando. = var. sen. di sfiduciato. sfidùcia,
deriv. da sfinge. sfìngere (sen. sfìngiaré), intr. anche con
pruriti, / in sudor di dolcezza il sen mi spremi. forteguerri, iv-25:
fu colta anch'essa e per tua man sen cadde? botta, 5-162: 1
tose, (e, in partic. sen. earetina) e roman., di
le frontiere, / in corso velocissimo sen vanno / là 've cristo soffrìo mortale
navigazione per cui avea da prender porto nel sen della morte. foscolo, iv-310:
». goldoni, xii-1025: col sen talvolta d'amarezza intriso, / [i
d'affetto / a chi cova nel sen sdegno e dispetto. chiari, 1-ii-45:
valore intens e da una var. sen. di frettazza, per frettazzo (v
intens. e da una var. sen. di frattazzo, per frettazzo (v
sua parte, e taceva), si sen che un dì imbracciate la
me ambigua e sfuggente appun = voce sen., comp. dal pref. lat
sgallato amorino, / canta e, mentre sen va di volo in volo, /
da scorreggia. = voce di area sen., deriv. da sgambare1 con suff
zerati! = voce di area sen. (sgazzerato 'cialtrone'), forse comp
suoi timori, / tutto sgombra il mio sen. guglielminetti, 3-3: poi che
suo leggiadro viso / non mi destava in sen pensier d'amore; /..
maleducato. = voce di area sen., deriv. da sgradito.
, stupido (ed è uso di area sen.). biscioni [s.
sgrissellata e simipaltre galantarie. = voce sen., forse da connettere con griscella 'ghiozzo'
: guastare, sconciare. = voce sen., comp. dal pref. lat
apre subito il core / e nel tenero sen riceve amore. tassoni, 291
non fanno altro che seguire la loro volontà sen vano i passanti, le
stenti / e pene, al vento leggiera sen sguizza. -balenare (una luce
spoglie, / ma non però ch'alcuna sen rivesta; / ché non è giusto
braccio a quella vergine, / sovra quel sen pietoso, / come da sopra i
fatica e il sacrificio. molle sen di sibarite rose? nuovo giornale letterario
/ « ah mira il pianto che nel sen mi piove, / tu che il
, con sibili stridenti, / sfoga del sen l'innamorata arsura. cesari, ii-348
/ vedesse li pensieri, ch'ai cor sen vanno, / accendersi di lei come
di lei come facella, / ben sen doma sovente. 9. introduce
e sereno, / che mi foste per sen di scogli pieno, / di mostri
patti chedia alcune castella in sicurtà e libero sen vada con l'avere e la famiglia
gloria desiata / d'adomarti il bel sen. leopardi, 12-2: sempre caro mi
e stacio in la casa da sigente a sen paulo. sanudo, 3-121: cussi
firn, ser pre donado alberto da sen luca segondo corno elo lo troverà scrito de
mia firn, ser pre donado alberto da sen luca segondo corno elo lo troverà scrito
pensare anche ai 'problemi posti da ib- sen e non risolti'. 6.
dal momento che ogni simbologia alla ib- sen s'intende abolita, fa un certo sforzo
l'altera donna, e innanzi al re sen viene. / né, perché irato
ant. segniorìa, segnorìa, seignorìa, sen giorìa, sìgniorìa, signurìa
, vii-978: allorquando le silfidi danzanti / sen vanno allegramente o a cena o a
ciascun di noi / al sito suo sen vada, / e poi prenda il color
al sito è di fuggir costretta, / sen va come saetta. -con riferimento
potere, della vita; e inebriato di sen 3. figur. svigorito
che febo altrui l'accusi, fuora / sen va piangendo e i cari nodi slaccia
frottole d'incerta attribuzione, xlvii-273: parse sen le pruine -per li colli,
/ c'ha di fiamme cocenti il sen consunto / e di nevi smaltato il capo
mio giesù de l'oste audace / sen venne a far le gloriose prede / per
tose, e, in partic., sen. per il signif. n.
lustri fervida / di latte avevi il sen, di minio il labro; / né
signore, / accendere e smorzar del sen pardore. s. ferrari, 145:
. lubrano, 3-46: intumidito il sen d'umide foglie, / schivo di
finestra il gran mattone / cadeo sul sen del giovine amoroso: / onde al colpo
, non è sordo! = voce sen., comp. dal pref. lat
fantasia, ghiribizzo. = voce sen., comp. dal pref. lat
17-30: ha lungo il naso e il sen bavoso e sporco. cellini, 1-86
e fuor de tacque sporgono / il delicato sen. cesarotti, 1-viii-226: al morto
bene (ed è accezione di area sen.). anonimo, cxxxvi-965:
berton si spassa. = voce sen., denom. da sporta, con
/ alla testa la spranghétta / o nel sen due secchie sprazzanti, dovrà fermarsi e passar
così spreparato. = voce di area sen., comp. dal pref. lat
/ e guerra e pace in questo sen t'apporto: / tua sia l'elezione
1-121: ella sul mio morire / sprezzatrice sen ride. g. bentivo
non tuona, / né invan del sen sprigiona / il piombo feritor. monti
che casca / con zampilli ordinati nel sen della gran vasca. cesari, 6-213:
monti, x-2-177: fur ignei dardi al sen queste parole: / armi ognun grida
seguito anco, / ché 'l sol sen va e già appare la luna, /
si cibi d'esse e al suo destin sen vada. = voce di area ven
bocca aperta e con spumosa lingua / sen vanno a'fiumi in cui l'ardor s'
impegno / di calmargli la bile in sen spumosa. 4. ant.
nel discorso; proferire con tono enfatico o sen questi uomini alpestri. g
: vuol far la correttora e la sputa sen tenze. baretti, 1-374
/ l'alma rendetemi / di questo sen. metastasio, 1-i-851: veggo di
, che di molle terra / in sen gitta l'accorto villanello, / con l'
cruenta piaga /... il niveo sen di martire ti squarcia. tabucchi,
superba all'infelice / polonia squarcia il sen l'aquila russa. monti, x-4-
.. squarciar con l'ugna / il sen d'ausonia. 3. scarmigliare e
fedel promette, / se gli squarciamo il sen, caro pagarci / d'ogni nostra
squarciar le piaghe / fatte già nel mio sen dal mio dolore. pellico, 2-357
né grazia. = voce di area sen., di etimo incerto.