testi fiorentini, 829: acquetansi per le sen- tenzie da loro a me. idem
, 1-iii-1-145: a noi si conviene, sen- z'adastiar alle altrui fortune, mirar
dei canali. civinini, 1-280: un sen- tieruolo si addentra fra gli alberi enormi
ha l'uso trovato, che agri e sen- tacchiosi cani nelle bertesche si tengano.
ed in corone. petrarca, 338-10: sen- z'ella è quasi / senza fior
ora, quando il latte li s'appanni sen- z'inforzare. = deriv
29-87: voi non andate giù per un sen- tero / filosofando; tanto vi trasporta
(disse ella) queste cose, sen- tileti tu scorrere al cuore, e
quidquid ita dicitur piena atque perfecta verborum sen- tentia, ut id necesse sit aut
autorità, e pur la vuole, e sen- z'essa non sarebbe; e l'
, 247: quello che si paga di sen- seraggio... di cambio in
né quel che stesse per succedere; ma sen- tivasi inquieto. svevo, 2-522:
posero in carta e tutta l'antichità, sen- z'averne minimo dubio, fino al
nostri classici antichi, o necessariamente v'incorsero sen- z'awedersene. giusti, iv-37:
iv-2-414: solo, senza consanguinei prossimi, sen- z'alcun legame comune, indipendente da
sono da maestro, sicurissime, conducenti, sen- z'alcuno sforzo. b.
, stimate, di me e di mie sen- tenzie poco farebono giudicio, poco conto
senza far motto, grullo grullo, e sen- z'altra cena, se ne andò
i liquidi cristalli / di que'begli occhi sen- tiran la forza. poliziano, st
, / fiondi con fiori, tapeti e sen- dali / sparti per terra e gran
, perciocché ella ode tutte le appellazioni alle sen- tenzie date da magistrati della città dentro
, intrecciandosi, diramandosi in stradicciuole e in sen- tieruzzi quasi selvatici. serao, i-582
croce per più dispiacenza / sopra le spalle sen- z'alcun conforto / mi faranno portare
2-6: pervenuto in salto e dumeto e sen- ticoso loco. vico, 408
, più alti di minuto in minuto, sen- z'estendersi. -ant.
storceno li testi, e così storceno le sen- tenzie, o rendono falsi e torti
lui non ci avrebbe più dormito insieme, sen- z'aver primo espiscati altri nomi maschili
, dove si leggeva in ogni facultà. sen- dovi la corte di roma, v'
tutta la tua mente; / ama iesù sen- z'altr'amor fallente. tesauro,
1-29: trattandosi di fianco di fortezza, sen- z'altra distinzione, s'intende quella
, 1-109 (254): se loro sen- tissino che benvenuto fussi volato via,
lo mando [il mio libro] però sen- z'alcun vezzo; / sen vada
vogliosamente e tanto aspramente avea fulminate le sen- tenzie contro a messere bernabò) e
ballerino, che ogni cosa udia, e sen- tiasi bene in gambe, si ferma
2-283: l'è una gran deferentia da sen- tirve a rasonar e d'aldir
e dolci parole, con nuove e atte sen- tenzie, con accomodate giunture mover l'
: tu sonatore e cantator gradivo, / sen- titor bono e parlador piacente, /
, 150: ognun lassù leggiero / sarà sen- z'aver nullo gravamine.
s'hai ben detto o male, / sen- z'altra indugia accorger ti farei.
idee giusta una certa estensione di affinità, sen- zaché a ciò sia necessaria una impressione
; e non si può movere un passo sen- z'esseme imbrattato da capo a piedi
manica dura da un paio d'ore, sen- z'altra novità che lo spopolamento.
272: togliendole di mano il rasoio, sen- z'aspettar altra informazione, tagliò egli
e recarle in volgare per la profondità delle sen- tenzie loro e per le molteplici significazioni
iii-113: chi non seguìa sua intenzione, sen- z'altra colpa, lo facea morire
le ragazze patite e gli uomini tinti si sen- tivan tentati a lasciar le loro case
da l'acute corna / per l'intorto sen- tier son giunte al cerchio. d'
in tanto dismontò coll'altre genti in terra sen- z'alcun ostacolo. f. corsini
. pascoli, 569: le mani che sen- tian di lauro / o di busso
e bianco, / vincendo lonze rie, sen- z'altra spada. tasso, n-iv-55
la rena lucente. bocchelli, 1-ii-392: sen- z'esitare, la franca donna.
sensazione magnetica di diletto, una di quelle sen- zazioni acute e profonde che si provan
, facendo che argento senz'alcuno artificio e sen- z'alcuna commutazione mercatantesca moltiplichi argento
gran lontananza legger quella scrittura, della quale sen- z'esso noi veggiamo se non
grandi che possa la loro caduta cagionare sen- sibil moto nel mondo. leopardi,
circa tremila tra montanari e masnadieri, prese sen- z'alcuna fatica... firenzuola
bacchetti, 1-iii-316: pugno proibito, forse sen- z'accorgersene, s'era messo a
cose le quai con l'animo imaginiamo over sen- timo. -che enuncia ragionamenti
francofoni (aimé césaire, léopold sédar sen- ghor, i fratelli diop, fodeba
e veggendo sì bella giovanetta e senza fine sen- dogli piacciuta, comandò che gli fosse
da te, sì nobil mastro, e sen- tia in parte / sdegno e vergogna
, i-19-3: laido e nocivo stimo stangnio sen- brare argiento e ottone auro. guinizelli
fia pagato a doppio; / c'avem sen- gnor, ca carlo mutrà vezzo.
dimostrando con cose palpate e chiare alle nostre sen- timenta che lo assai voto insieme,
. frescobaldi, 1-99-5: di tramontana vien sen- gnor che, paro, / farà
per disobbligarsi dalla scritta da se stesso prodotta sen- z'esserne ricercato da alcuno. cesarotti
potea segnoreggiare, se non l'avesse mosso sen- nata e soave parladura. c.
. frescobaldi, 1-99-8: di tramontana vien sen- gnor che, paro, / farà
69: nonostante il perdurare della malattia senza sen- sibil peggioramento, anzi con un breve
non ti nascondere un pelo, io mi sen- tia morir di fame. ritmo nenciale
: nel mcclxxxviiij, il die de la sen- sione, fue ordinato, per ventura
/ che potevan due mesi istar sicuri / sen- z'esser circondati d'altri muri.
dell'ospitale che presero in un'ora, sen- z'alcuna loro perdita e con priggionìa
misasi, 2-50: si immisero per un sen- tieruolo fra due siepi di sambuchi in
, 1-71: la distincta pronunciazione de le sen- tenzie intra le persone e de li
', e nel senso proprio e nel sen- v sotranslato a biasimo,
senza invocare l'aiuto de'contestabili e può sen- z'essi levamela quando gli paia.
ugolino rifacesse l'amenda de'veli e delli sen- dadi. savonarola, 7-ii-111: signore
francesco da barberino, ii-288: male volan sen- s'ale / e pungon sé tuttora
ii-153: essere stati trasea, sorano e sen- zio amici di vespasiano, non doverseli
punzoni! c. malespini, i-71-196: sen- tandosi tutto lordo ea impaniato, gli
i, 44: essendo affatto briaco, sen- z'altra riflessione s'alzò tutto infuriato
alcuna de le quatro croxe, quella medexema sen- tengia, la quale se contene in
nella casa corporale, chiudendogli le porte della sen- sora, la qual cosa e sopragloriosa
n. degli albizzi, 43: io sen- tia chiamar giù quinavalle, / ma
fave attorno ed i lupini, / e sen- tesi stuonato e fuor di chiave,
lui, il rammarico della sua vita tramontata sen- z'alcun ricordo di vera gioia.
gli uomini e crebbe il suo regno, sen- z'altri ingegni, né macchine,
ardori, / che fièr la selva e sen- z'alcun rattènto / li rami schianta
iti ancora un trar di mano / che sen- ton razzolar fra certo strame. botta
, diliberò fuggire perché bene a cavallo si sen- taa, dicendo a l'altri suoi
e gli altri, i ponderati e i sen- nati, alieni dal favore del volgo
-a sentire i poeti, dice tutto, sen- z'esaurire nulla. intanto può ricreare
di commercio dei peruzzi, 395: nostro sen- gniore gieso cristo... mi
mi pare. mariani, xx-x-265: ma sen- tomi ben poi rinsucinire / quando penso
il giovine, rintascato il foglio, uscì sen- z'aggiungere parola. imbriani, 7-41
quella terra, la qual mai / non sen- t'aratro essendo riscaldata / dal chiaro
, v-26-15: se questo avere se perdesse sen- zia frodo e senzia impedimentu ke fose
, in fare e in dire e in sen- biante, vertute apparere dèa e resonare
o si dona l'abitazione d'una casa sen- z'altra espressione o restrettiva. leti
. berni, 337: sua signoria, sen- dosi voltata alli monaci negri di s
la volubil vena? / or per torto sen- tier serpendo errante / tesse di bei
edipo colla donna in... diletto sen- z'altra saputa, giocasta più volte
rezasco, 298]: le appellazioni delle sen- tenzie delli... tre savi
perdimento di tempo a chi scrive sarebbe questo sen- z'alcun dubbio: che, ritornandosi
.. prillava e scambiettava un bel po'sen- z'avanzare. d'annunzio, iii-1-628
suoi cagnotti o cerne e lasciarli nel campo sen- z'esercitamento, nella città senza freno
, iii-13-12: solino in prima e io sen- z'alcun sermo / mirando andava dietro
di caluso, 126: l'acqua fredda sen- tesi alle spalle: / onde si
cari accenti movendo, / per questo bel sen- tier mi scorgi i passi.
il mondo voi / tanto cortese, non sen- do infeniti / la cui scortesia puzza
1-i-95: oh come risuonar forti catene / sen- tesi ognora! oh come / e
d'infelicità quella città che, non si sen- do abbattuta a uno ordinatore prudente,
ver me 'l suo cor, come mostrar sen- biansa / tu mi facesti, amor
che aver solia, / ché il tanto sen- giocir la voce indura.
/ per pigliar moglie / ed accusa 'l sen- sal che fé la carta. g
sce tale energica attività moschicida al contatto dei sen- sensìfero, agg. che provoca
ovvero la diminuzione del male, ed essa sen- seguace del sensismo settecentesco. sificazione nasce
quando puoi vedereti la pratica, cognoscereti quelle sen- tenzie de'filosofi per le quali sono
occorrono... la [figura] sen- sopposto, da'greci avxicrcàai? e
sentare quando volete. tassoni, xvi-302: sen- classica. tarsi a desco et a
; si usa solo nella frase: 'dormir sen- tacchio * e 'dormir sentàcchio come la
- d'essa - conoscensa / in sua sen- tensa - ben sa - onorata.
scriva i piati, richieste, comandamenti, sen- tenzie e l'altre scritture le quali
: quando uno tra essi lanciò la sua sen- tenzietta spietata, non c'è più
sentenziuole. forteguerri, i-251: con queste sen- tenziole e questi detti / ho fatto
: signor andrea, come si dànno belle sen- tenziacce al suo magistrato? guerrazzi,
cui nozze pazzamente ardeano / le due barbare sen- tienziose scimie, / non per amore
3-6: pervenuto in salto et dumeto et sen- ticoso loco, tutto granfiato dalle frasche
abituata ad andare su e giù per i sen- tierucoli ripidi e le scalinatelle che fanno
, il verno, la neve, stretti sen- tieruzzi, uomini che camminano. cesari
essere posti molto più vitumno vivificatore e sentino sen- tificatore, che iano ricettore del seme
, un cinico per nome 'apicio', un sen- timentalone per nome 'eraclito'. tecchi,
se non fosse che il giordano lo ammoderna sen- timentando alquanto più il nudo.
esser su pinti. intelligenza, 3: sen- tìa l'aire soave a tramontana,
barchetta, / il cor nel petto mi sen- rio ardentissimo, era così sicuro
guevara], i-113: gli giovani non sen- teno altro che le fatiche: ma
e un poco affogante, sparsa di quel sen- tor singolare che hanno le biblioteche vetuste
, v-26-14: se questo avere se perdesse sen- tia frodo e sentia impedimentu..
. seriman, 1-66: passarono molti giorni sen- zacché ci succedesse cosa alcuna di nuovo
iii-527: si diceva intanto nel crocchio dei sen- zacuore che il figliolo del morto che
se egli non proverà l'intenzione sua, sen- do cavaliere milite, debba essere rigiriate
senza por nuova esca in tavola / oggi sen- tomi disposto: /...
... / quante son donne ne sen- gnoreggiate. buonarroti il giovane, i-93
più vaste. tarchetti, 6-ii-499: il sen- tieruzzo serpeggiante lungo il canale è la
bon sengnore /... / sì sen- gnoregia in ella nobel core.
: un bastiano cortonese,... sen- do ito ad cortona pochi dì sono
francesi ed inglesi sottostavano a gran pericolo, sen- do in arbitrio del tribunale rovinare qual
margherita stamuziò, / né di male non sen- tìo fiore. = var.
, salito alla sfera delle stelle fisse, sen- tesi inebriato dal canto di tutti gli
, 92: quello santissimo corpo cossi mosao sen- sa la testa tuto sangonento, tanto
moderno che strepita oggimai per ogni paese io sen- tomi astretto ad accogliere unicamente la parte
fisica; mutilazione, ferita. - in sen- disarmonia in una composizione musicale.
candele. testi veneziani, 100: arda sen- pre un gran cesendelo de note,
: questo crudo tiranno al cuor trabocchi / sen- cia suggèsto alcun di alcuno obiecto.
: amor, che ne la mente la sen- tia, / s'era svegliato nel
signorie m'aranno per iscusato e perdonerannomi, sen- do io istato tocco nell'onore.
detriti d'alabastro, risalita trasversalmente da un sen- tierino. 2. figur
. sanudo, 3-259: poleno suspender le sen- tenzie di fuora per tutto -excepto ca
sentendo il triumphoso advento del sagittante signore, sen- cia mora subite, oblio festivante venerabonde
bagliva di galatina, 267: per possedere sen- de fornire [di merci] omne
: se qualcun per suo solazzo, / sen- do ingegnoso e alto di cervello,
studiare d'operare volgarmente studianne di traggere sen- pre lo cateto sopra al maggior lato
sicura. carducci, ii-18-144: col suo sen- nuccio di vecchierella viziata andava zampettando per
prima ebber finito di cenare, / che sen- ton per le scale zoccolare. carena