pananti, i-82: or sotto al nevicar sembro un mugnaio, / e colo tutto
da ad e parèo 1 appaio, sembro, mi mostro '). appariscènte
classica indifferenza. palazzeschi, 1-50: non sembro creato apposta per vivere in questa sala
poeta, ella l'attrice, / io sembro tito, ed ella berenice. foscolo
e fresco, / schizzo salute, sembro un berlingaccio. 2. figur.
un uomo di coccio; anch'io sembro di coccio; tutti al mio paese sembriamo
non ci anderà. pananti, i-87: sembro per la cucina dello spirito di
gatto, 1-123: ad ogni sera sembro il tuo compianto, / povero vento e
divenuto così spennato e rauco, che sembro... un gazzotto caduto dal nido
i-75: dicono... / che sembro tutto madonna e gesù, / ma
erta e per la piana, / sembro tutto gii blas di santillana.
mamiani, 1-250: magagnato i'ti sembro e rincrescevole, / anzi il più
rosso. pirandello, 6-182: mi sembro io stessa una bella puledra stagionata, tutta
d'amor, lungi da marte, / sembro, da l'arse arene a le
sentiamo baba che è donna: ti sembro inquartato io o no? »..
, lxviii-232: s'io ti ras- sembro, o gnoli, un rozzon lento /
dunque? » domandò. « ti sembro davvero così triste? ». « te
strugge la guerra; / e veramente ti sembro malvagio. -in relazione con
del gr. cpafvofxat 4 appaio, sembro '. mellògeno, sm.
né lavorarne. goldoni, x-206: non sembro uno de'vostri / disinvolti merciari?
odiato incantatore / di me, che temer sembro ascosa mina. sarpi, i-1-23:
pendente nappa. pananti, i-87: sembro per la cucina un terremoto, /
pananti, i-82: or sotto al nevicar sembro un mugnaio. -stimare qualcuno
pietra focaia. bruni, 44: sembro selce alpina / che nutre in sé le
, v-1-475: riconoscete la verità ch'io sembro portarvi come il messaggio di uno straniero
perdon dunque se 'n ciò strano vi sembro. carducci, ii-5- 187:
sisifo e di tantalo; e spesso sembro un bracere in una distesa polare.
m'angoscia 'l profondo pensare / che sembro vivo e morte v'ho nascoso. /
m'angoscia 'l prefondo pensare / che sembro vivo e morte v'ho nascoso.
sul principiar sono un poco abbasito / e sembro disgustato, ma, vedendo / che
. gadda, 17-49: l'umanitaria sembro cosa fatta. ma era appena varata,
quasi emergesse dalle acque dell'oblivione, sembro ricordarsi a un tratto della sua dignità
non amo / chi sono, ciò che sembro. è stato tutto / un
natura. d'annunzio, iv-1-654: io sembro forse ambire che lo sforzo, da
son divenuto cosi spennato e rauco che sembro non cigno più, ma un gazzotto,
. ci no rimesso la salute, sembro già una vecchia.. 2
foscolo, ii-55: tiranno / io sembro, e forse il fui: ma chi
. d annunzio, iv-1-143: gli sembro che il suo vecchio spirito non potesse
de'giovani la testa, / che sembro tutto madonna e gesù, / ma sotto
l'appetito affatto, / or della sanità sembro il ritratto. carducci, iii-19-138:
sono o e'venti: / alor fugendo sembro una saietta. f. f.
: non sono sciocchezze, sora carlotta! sembro un sansone, direte. ma non
cielo. imperiali, 4-40: io sembro / tronco insensato, inanimata selce
s'affisò. d'antr. { sembro). apparire, in seguito a un
fede, 2: rezza, per cui sembro stravagante a certi 'uomicciattoli'za sospecione
1-iv-250): donna, non vi sembro io uomo da poterci altra volta essere
, 2-200: non son qual io ti sembro un uom del clero: /
te rimaso in questo inferno, / sembro nave in gran mar senza governo. tasso
sembrare2 { semblare), intr. { sembro). ant. riunirsi, trovarsi
xiv-247: se tu mi vedessi, io sembro uno smemorato o un sonnambulo che sogni
xiv-247: se tu mi vedessi: io sembro uno smemorato o un sonnambulo che sogni
sparte, / forse sarò qual or vi sembro in parte. -cosparso di un
lui son divenuto così spennato e rauco che sembro non cigno più, ma un gazzotto
e lasciare tutto quello che volevi ti sembro troppo prepotente oppure ti sembra che non
, xxxv-i-450: non son ciò ch'eo sembro, / isvariato p. leopardi, 120
, se stucchevole un tantino / vi sembro, dirvi in verità vi posso, /
come augel tarpato volo, / e lume sembro che vacilla e rumore, / lasciate
/ artefice. cassola, 4-81: sembro smilzo perché sono magro; ma ho
sentimento alcuno. imperiali, 4-40: io sembro / tronco, insensato, inanimata selce
di una eccessiva fierezza, per cui sembro stravagante a certi uomicciattoli ch'io guardo
: fu da calandrin domandato sembro virtuosa? dove queste pietre così virtuose