suo essere accen- devasi d'un orgoglio selvaggio, al pensiero di posseder quella bianca
a loro volta; accerchiati, sopraffatti dal selvaggio nemico. comisso, 12-29: noi
o tre volte m'assalì un impeto selvaggio; come un accesso istantaneo di follia
, ii-925: muti ridean nel cuor selvaggio, / acquattato ciascun nel suo burlotto,
. linati, 30-90: un odore selvaggio, come di cipressi addentati dal sole
altri affinano, e addolciscono l'ariento selvaggio col piombo, e in ceneracciolo.
. figur. rendere meno rozzo, meno selvaggio, meno violento; ingentilire, civilizzare
petrarca, 129-48: e quanto in più selvaggio / loco mi trovo e 'n più
divino afflato, pieno / fui del selvaggio spirito terrestro! idem, v-2-163: si
cerchio / i fiumi, l'amo del selvaggio dante, / la magra, il
(77-2): se di cosi selvaggio e cosi duro / legno sì aspro
iii-11-27: e1 fu di sotto di strame selvaggio / agrestemente fatto e di tronconi.
di carne cruda e di frutti selvatici; selvaggio, primitivo. fazio,
(comp. da &ypios 'selvaggio, fiero'e ixopcpf) 'forma').
# ypio <; 'fiero, selvaggio 'e ^ up. ó <;
cantari, 175: po'cavalcava il damigel selvaggio, / fuglisi innanzi un'aguiglia palata
e per ghiaioni. qualche cosa di selvaggio e d'inumano aleggiava su quella colonna
: alfine avrò da te forse il selvaggio / inno che il paziente orgoglio aspetta
: se la strinse al seno con impeto selvaggio, tentò di scaldarla coll'alito e
certamente allungiato; / sì m'era fatto selvaggio e stranero. boccaccio, dee.
certamente allungiato; / sì m'era fatto selvaggio e stranero. = deriv.
2. figur. luogo deserto, selvaggio. guittone, 3-41: ma alla
. 2. arduo, difficoltoso; selvaggio; rozzo. guittone, i-182-143:
: qui sorgeva alto, e un po'selvaggio, un roseto frammisto con alti gigli
buttero passò rapidamente sul suo cavallo selvaggio fra l'anelare dell'impeto.
2. figur. barbaro, selvaggio. foscolo, ii-2-396: paragonata la
han posto / gli empi demoni in quel selvaggio orrore, / non rimiràr le nere
la democrazia approssimativa di un paese ancora selvaggio. sinisgalli, 6-143: tutti gli
arbo, agg. ant. fiero, selvaggio; acerbo. fazio, v-18-78
annunzio, ii-925: muti ridean nel cuor selvaggio, / acquattato ciascun nel suo burlotto
in sangue e in fuoco un sol clamor selvaggio /
montagne natie, sul gennar- gentu vergine selvaggio. da quanto tempo sogno quest'ascensione.
durante questa scena di desolazione il guerriero selvaggio rimane con volto impassibile e con occhio
221: odo dappresso il cal- derin selvaggio / che saluta l'aurora e poi s'
aveva ceduto intera la bocca al bacio selvaggio... aveva sentito una sete
sua fiera asprezza, che pareva un leone selvaggio. intelligenza, 265: cavagli e
crinieruto fino all'orizzonte. 2. selvaggio, impervio, malagevole, di difficile
beltramelli, iii-27: nel suo cuore selvaggio era un aspro tumultuar di passioni. saba
difficoltà di cammino, malagevolezza; luogo selvaggio, incolto. esopo volgar.,
amico. sannazaro, 4-82: allor selvaggio, che in ciò giudice era stato
: somiglia adone attonito villano / uso in selvaggio e poverel ricetto, / se talora
2-301: tutto ricopre questo tappeto selvaggio, d'un verde opaco di felpa,
1-76: mi dibattei come un cavallo selvaggio preso al laccio, e mi sentiva
idem, 6-70: mira il selvaggio dio non lunge molto, /..
strisciandosi sotto le balze, il cui selvaggio è tuttavia fantasticamente spezzato. foscolo,
su per le fratte, il terreno selvaggio. alvaro, 2-96: il giovane
, in banane, / perdute nell'atlantico selvaggio. idem, 168: si passano
1-168: una sera che un vento selvaggio aveva portato qualche squarcio di sereno,
farebbe pigliare per donne di qualche paese selvaggio. pea, 3-9: chiamavano « baragone
inciviltà e l'incultura dei barbari; selvaggio, primitivo, crudelmente istintivo. petrarca
inferiore; rozzo, ignorante, incolto; selvaggio. bartolomeo da s. c.
, l'abiezione, il barbaro e selvaggio costume in cui vivevano le plebi delle
le braccia / fiera tende su 'l selvaggio mare. verga, ii-18: così
/ un uom sì rozzo, rustico e selvaggio »; / ch'io so che'
feroce e crudele; bestiale; barbaricamente selvaggio. vallisneri, ii-18: può
. bestia feroce; animale allo stato selvaggio; fiera. dante, purg
a guardar fuori; e benché il luogo selvaggio e sconosciuto, e la sicurezza de'
venga maggio / e '1 gonfalon selvaggio: / ben venga primavera / che
, / e l'elba e l'arcipelago selvaggio. idem, iv-1-439: l'ora
, ii-188: in cima di selvaggio ermo dirupo / suo ruvido moschetto
dopo questo, toccando la sua vicenda a selvaggio di dovere alzare uranio, il prese
ptotov 3to (ovo <; 'toro selvaggio '. bisquadro, agg.
pascoli, 802: tu il giovanile gonfalon selvaggio / spieghi alla bora. svevo,
a consumare in questo / natio borgo selvaggio, intra una gente / zotica,
boni fratelli. sannazaro, 11-181: selvaggio, non dimenticato de le sue astuzie,
brado è un incrocio di bravo 'selvaggio, incivile, incolto 'con braida (
il contrasto delle brame non fu mai tanto selvaggio. pirandello, i-102: ma è
monte in cui sordo rintrona / il selvaggio de l'orso bramir! viani,
. ant. di animali: indomito, selvaggio; impetuoso, feroce. pulci
7. ant. aspro, selvaggio, scosceso (un luogo).
forse da barbdrus * barbaro, feroce, selvaggio, incolto '; spagn. bravo
'toro '(cioè 'animale selvaggio '), e terra o costa brava
bricca, sf. luogo scosceso e selvaggio, dirupo. pulci, 25-260
su per le fratte, il terreno selvaggio. comisso, 1-173: ma egli
hydriotto / quando muti ridean nel cuor selvaggio, / acquattato ciascun nel suo brulotto.
toni alti la voce attingeva ad un accento selvaggio e più fondo, di una tristezza
bruto, simile a un bruto; selvaggio, primitivo (con una connotazione di
in bocca. 3. bue selvaggio: bisonte. sacchetti, v-9-257:
bipenne, fra le corna / di bue selvaggio la dechina, e tutto / tronco
4-103: io sono un vecchio gufo selvaggio della selva nera che adesso vuole diventare
convien che egli sia, animai fiero e selvaggio, [il falcone] pur si
e i barbari gittarono di nuovo il grido selvaggio: -guai a'vinti! -e non
marino, 221: odo dappresso il calderin selvaggio / che saluta l'aurora e poi
oltrepassàr, lunghesso / la callaia, il selvaggio aereo fico / sempre sotto alle mura
oceano, / giungeva un canto flebile e selvaggio. alvaro, 7-175: il giappone
« se vuo'campar d'esto loco selvaggio ». cino, ii-555: non
2. figur. rabbioso, crudele; selvaggio. -fame canina: furiosa, insaziabile
giaceva... del cui misero stato selvaggio mosso a compassione, per dargli alcun
ma se ne parlava come d'un genio selvaggio, d'un capo strano, con
acido capriuco. l'erba il selvaggio silenzio, / a me venire qual cauto
il suo impero e cresceva il cardo selvaggio. deledda, iii-331: anche i
. per la qual cosa opico a selvaggio il carco ne impuse, dandogli per
pulci, 2-19: dove dormiva il povero selvaggio, / pose in terra de'suoi
neroniane incontro ad archi sperduti nel carpineto selvaggio dell'altra sponda. cicognani, 6-9
alligatori, di piuma e di gatto selvaggio, che, mangiate dalle tarme,
2. ant. luogo selvaggio, campagna squallida e solitaria.
venir veggo pel prato / dell'erba il selvaggio silenzio, / a me venire qual
alcuni altri affinano e addolciscono l'ariento selvaggio col piombo, e in ceneràcciolo.
rogo / che alzato ei volea sul selvaggio / granito, al conspetto del mare
cenere ai vènti / del suo mar selvaggio. idem, iv-2-813: la laguna e
dosso, / cerca nei monti il daino selvaggio, / farmaco certo.
la gente / dalla chiesetta in sul colle selvaggio. gavoni, 1-38: la chiesina
usi del mondo, più timido che selvaggio, orgogliosamente modesto, chiuso in me,
/ e cuce sì, come a spander selvaggio / si fa però che queto non
fatto / di pelle pur di cavriol selvaggio / va per traverso a circondargli il
somiglia adone attonito villano / uso in selvaggio e poverel ricetto, / se talora
il bianco degli occhi sotto il ciuffo selvaggio dei cavalli maremmani, con non so
di civiltà (contrapposto a barbaro, selvaggio: e indica altresì imprese, azioni
; civile (opposto a barbaro, selvaggio). magalotti, 9-2-166: hanno
veggo pel prato / dell'erba il selvaggio silenzio, / a me venire qual cauto
colti. alamanni, 5-3-753: di selvaggio terren far lieti colti. grazzini, 74
se le lunghe rime di fronimo e di selvaggio porsono universalmente diletto a ciascuno de la
per la qual cosa opico a selvaggio il carco ne impuse, dandogli per
della casa, 666: e quel selvaggio core / ne le sue piaghe senta
a consumare in questo / natio borgo selvaggio, intra una gente / zotica, vii
bella contesa. firenzuola, 69: selvaggio, come quello che era di liuto
ridottasi in una delle camere, comandò a selvaggio che desse principio alle ordinate canzoni.
in questo e d'ampie foglie / selvaggio fico; e alle sue falde assorbe
animali. pascoli, 105: dal selvaggio rosaio scheletrito / penzola un nido.
: per la qual cosa opico a selvaggio il carco ne impuse, dandogli per soggetto
al figur.: orgiastico, frenetico, selvaggio; esaltato, privo di discernimento.
l'olmo fronzuto, e 'l frassin pur selvaggio. marino, 7-106: a l'
il tempo era scuro il tuo gracchiare selvaggio accompagnava la corsa insensata delle nuvole,
annunzio, ii-925: muti ridean nel cuor selvaggio, / acquattato ciascun nel suo brulotto
un sapore. 19. aspro, selvaggio, angusto (un luogo); irto
/ e cuce, sì come a sparvier selvaggio / si fa, però che queto
; infine il bosco, / dove selvaggio è più, panni più bello. bertola
a consumare in questo / natio borgo selvaggio, intra una gente / zotica, vii
pace in questo mare / che tanto era selvaggio / ieri, et oggi è come
, in banane, / perdute nell'atlantico selvaggio ». g. raimondi, 3-138
forma dell'arte al mondo tumultuante e selvaggio del medio evo..., poi
bevvi un decotto di radice di granato selvaggio che mi fu preparato e portato da mia
. adesso era come aver scoperto un regno selvaggio, in cui i corpi ignudi delle
costumi, della gelosia turchesca, del selvaggio senso dell'onore familiare che porta ai
la democrazia approssimativa di un paese ancora selvaggio: democrazia istintiva e violenta, libertà
cervo, fu sopraggiunto in un luogo selvaggio, di sera, da una grossissima
di deposito, di compagnia selvaggio, innocente e tuttavia raffinato; depositario di
stornelli. -il luogo aspro, selvaggio, impervio, solitario dove ci si
12. di animali: solitario, selvaggio. rosaio della vita, 53:
, / interromper del bosco ermo e selvaggio / i secreti silenzi i udì dintorno
quale tributava tutta la sua devozione di selvaggio, fosse buono in quell'ora e
: fu questo un periodo in vero selvaggio, vissi disordinata- mente e diabolicamente.
durante questa scena di desolazione il guerriero selvaggio rimane con volto impassibile e con occhio
digrigna mento e di ruggito selvaggio e gentile. tornasi di lam
s'interna ne'monti, pareva sempre più selvaggio. -sostant. d.
dio culte le piante, / lor selvaggio costume e lor natura / dimenticare, e
/ e cuce, sì come a sparvier selvaggio / si fa, però che
, in piccoli gruppi, allo stato selvaggio (ma non è da escludere che
dio? non mica un dio / selvaggio, o della plebe degli dei; /
204: perché, quantunque barbaro e selvaggio / dei granchi il favellar, non
a consumare in questo / natio borgo selvaggio, intra ima gente / zotica,
, ii-8-34: in certi casi io ritorno selvaggio, se non una bestia come ho
grido di mio figlio, un grido selvaggio, che disciolse immediatamente la mia rigidità
5-298: io mi feci un po'selvaggio anch'io e minacciai di diseredarlo.
uomo civile, ma sofisticare da uom selvaggio; disumanando gli uomini, disnaturando
: fu questo un periodo in vero selvaggio, vissi disordinatamente e diabolicamente.
quel fanciullo un accento di passione così selvaggio e nello sguardo un luccicore così disperato
(un colpo); condotto con selvaggio impeto, senza esclusione di colpi (
non nacque, e non è animai selvaggio, né dispraticabile, ma traligna nel
, l'adorno / pensoso in mio selvaggio ermo ricetto, / da le genti
mi scrive; / onde ogni dio selvaggio ognora il canta, / e sdegno n'
nuova diversità. -aspetto orrido, selvaggio (di luoghi). fatti di
di assomigliare ai classici, come un selvaggio simulando le fogge degli uomini civili.
5-8: col figlio andando per luoco selvaggio / tutto il mio cor di doglia si
domestico di quelle falde tempera gradevolmente il selvaggio, e orna vie più il magnifico
l'aquila dal suo nido insanguinato, il selvaggio signore dominava all'intorno tutto lo spazio
'l tempo duro, il loco ermo e selvaggio /... non gli dian
a consumare in questo / natio borgo selvaggio, intra una gente / zotica, vii
, iii-1-476: nella camisa lo spigo selvaggio. / drudo, è venuto lo tempo
e bandiere / per un gran pian selvaggio, / e in mezzo il duce glorioso
, slanciandomi in alto, a quel selvaggio / m'aggrappai fico eccelso, e mi
gli stimoli eccitanti in mezzo al suo selvaggio orgoglio. negri, 2-226: il
shakespeare. pavese, 8-385: il selvaggio per essere deve influire vitalmente anche sull'analfabeta
. efferàre (da fèrus 4 feroce, selvaggio '). efferataménte,
violenze? 3. indocile, selvaggio. caro, 6-121: com'più
, di efferàre * rendere selvaggio '(da fèrus 4 selvaggio ')
* rendere selvaggio '(da fèrus 4 selvaggio '). cfr. isidoro,
già come designazione del 'cocomero 'selvaggio o asinino (in quanto il frutto
semplici, no a'cortigiani enfiati di selvaggio orgoglio. -sostant. c
pascoli, 802: tu il giovanile gonfalon selvaggio / spieghi alla bora: / il
iii- 355: or mira entro selvaggio ermo soggiorno, / con frondosi ricami
immobilmente, / io galoppava con guidon selvaggio / e con astolfo; o mi
la città che ululò / d'amor selvaggio all'apparito eroe / nel bel settembre.
lungiato; / sì m'era fatto selvaggio e stranero. / or sento che
fu allor ch'io vidi malinconico / selvaggio andar per la sampogna e i naccari,
e so- vrattutto di quello che rimane selvaggio nell'uomo; la contemplazione estetica della
panzini, iii-93: sbrin- dolo fiore selvaggio di campo, fanciulla con tutte le
dannato a consumare in questo / natio borgo selvaggio, intra una gente / zotica,
pascoli, 802: tu il giovanile gonfalon selvaggio / spieghi alla bora: / il
su le sabbie arse, tra il selvaggio rusco / laggiù, dove la costa di
la democrazia approssimativa di un paese ancora selvaggio: democrazia istintiva e violenta, libertà all'
/ l'olmo fronzuto e 'l frassin pur selvaggio. ariosto, 14-92: giace in
pascoli, 1153: galoppa dietro il cavalier selvaggio / tutto con un cupo tumulto il
domestico di quelle falde tempera gradevolmente il selvaggio, e orna vie più il magnifico
nudo e mezzo coperto di pelli come un selvaggio, smunto, colla fame nelle guance
faggio / impedito di fronde il crin selvaggio. davila, 429: non fece difficoltà
di diòniso / mi piego, ché selvaggio / tu sei come quel dio. c
del rissare. -per simil. selvaggio, non domato; irrequieto, impaziente
: poscia che 'l cammino aspro e selvaggio, / e gli anni miei già faticati
durante questa scena di desolazione il guerriero selvaggio rimane con volto impassibile e con occhio
sapienza pedestre e con una fedeltà da selvaggio tracciò sul terreno tra gli aghi, tutta
guardingo; avido, rapace; selvaggio, crudele. tommaseo [s
.. e tutto ricopre questo tappeto selvaggio, d'un verde opaco di felpa
tutti, il capo, sul suo cavallo selvaggio dal crine lungo e cinereo, nobile
i urlo misto d'umano e di selvaggio / fine o aita richiese a tanti
. ferino, animalesco, bestiale, selvaggio. pannuccio del bagno, 17-57:
un sentimento, ecc.); selvaggio, rozzo, primitivo (un costume
stornellatrice. 2. animalesco, selvaggio, bestiale; violento, crudele (
lat. fèritds -dtis, da fèrus 'selvaggio, feroce '(da cui fira
, belluini; barbaro, sanguinario, selvaggio, rozzo. guittone, i-19-75:
questo corpo. -figur. aspetto selvaggio, incolto (di un terreno,
oro / men di noi macra in suo selvaggio cibo / si visse, e senza
sbarbaro, 5-93: una pianura d'aspetto selvaggio... respinge a portata di
: un fervido di brandi / percuotere selvaggio. d'annunzio, v-3-55: sono scesi
1685, s'addentava un bel fiatone selvaggio rapito al cavo d'un tronco, miele
vorace, il croscio di un incendio selvaggio. alvaro, 2-16: usciva dalla
, slanciandomi in alto, a quel selvaggio / m'aggrappai fico eccelso, e mi
radici entro l'aperto / ha quel fico selvaggio. targioni pozzetti, 12-5-349: mi
. -per estens. qualsiasi animale selvaggio o domestico. guittone, i-14-121
, femm. dell'agg. fetus 4 selvaggio, feroce '. fièra2,
. gioberti, 14-177: un popolo selvaggio è stazionario nella sua fierezza, e
cuore e montò in fierezza come uno leone selvaggio, et alzò la lancia e ferì
urlare sul ghiaccio infinito. 2. selvaggio, barbaro, primitivo (un popolo,
che combatte senza tregua, nel più selvaggio elemento, non volendo più vivere se
. = dal lat. fèrus 1 selvaggio, feroce '(come attributo di
/ e cuce sì, come a spander selvaggio / si fa però che queto non
il suo impero e cresceva il cardo selvaggio, lui con la vanga, profonda fino
per soverchia rigidezza, come quelle del selvaggio, mancano d'irritabilità, e danno
/ e cuce sì, come a spander selvaggio / si fa però quel luogo foraneo
, remoto, orrido, deserto, selvaggio (un luogo); isolato,
che vive nelle selve, nei boschi; selvaggio, non domestico (un animale)
vene di marmo. sono uno scenario selvaggio, ma pieno di forma e di
. marino, 273: nel tribunal selvaggio / colà del foro d'ida il
gliante a lor rafano ardente, / il selvaggio armoraccio e la radice / ch'ama
con un fragorìo continuo e assordante di selvaggio tam-tam. 2. figur. fama
frasche tempo, / come intorno a selvaggio antico moro / sul- che serve
olmo fronzuto, e 'l frassin pur selvaggio. ariosto, 14-50: la qual,
, / cerca nei monti il daino selvaggio. pancrazi, 2-66: un uomo
una letteratura tipo settecento; al * selvaggio 'in una forma moderna, si
. marino, 273: nel tribunal selvaggio / colà del foro d'ida il
succinte, / dalla pineta dove a pan selvaggio / frangean tra gli aghi dei pinastri
incerto, forse dal lat. ferus * selvaggio, maligno ', nella forma deriv
cognoscer qual fructo riceve / chi segue animai selvaggio e leve. d. bartoli,
immobilmente, / io galoppava con guidon selvaggio / e con astolfo. onofri,
di velluto della natura. -garofano selvaggio o selvatico: pianta diffusissima (dianthus
prode madide sospira alla tua luce il garofanétto selvaggio. -garofanétto a mazzi, a
a un tempo, / come intorno a selvaggio antico moro / sull'imbrunir del dì
gàuro, sm. zool. bue selvaggio dell'india, con orecchie piccole,
che il gergo d'un popolo mezzo selvaggio. foscolo, xi-1-211: certo a'frati
. macedonio, iii-301: dal selvaggio balcon d'un verde poggio / gittando
: coi nostri pezzi che al ghebì selvaggio / son come cani. panzini, iv-293
abbraccio terribile, dando / al ghermitor selvaggio labili veli d'oro. gozzano,
o in piano animai giace, / selvaggio errante, liberale dono / di se stesso
rosso giallastro. pascoli, 729: era selvaggio il luogo, / deserto,.
perché sembra un miracolo vederli allo stato selvaggio. -giglio militare: nome volgare
i-30: le convenne in loco ermo e selvaggio / girne ad esporre il mal concetto
cagnoli, vi-354: tra il fior selvaggio che là dentro sboccia / un ruscelletto
porrò mente. sannazaro, 4-82: allor selvaggio, che in ciò giudice era stato
finalmente l'isacide o glasto domestico e selvaggio, di cui si fa l'indico e
: ben venga maggio / e 'l gonfalon selvaggio, / ben venga primavera. serdonati
domestico di quelle falde tempera gradevolmente il selvaggio, e orna vie più il magnifico
bevvi un decotto di radice di granato selvaggio. -ant. albero fruttifero.
, naturale, elementare, aspro, selvaggio. alfieri, i-100: la novità
greppi e canali turbano l'orrore / selvaggio. pascoli, i-259: sedeva su
, grossolano, volgare; incivile, selvaggio, rozzo; sempliciotto. meo de'
gròttola. sannazaro, iv-7: selvaggio mio, per queste oscure grottole /
dirupi più scoscesi; vive allo stato selvaggio sulle montagne dell'america meridionale: è
. musso, ii-268: qual porco selvaggio fu mai sì gran guastatore d'una
vuol che accetta. -incolto, selvaggio, abbandonato (un terreno).
pena di morte: la guerra fa del selvaggio un eroe, un patrizio; la
264: ritornava egli sempre con qualche selvaggio dono per lei. erano, o
sarebbero stati ignobili a paragone d'un selvaggio uccisore di un leone. carducci,
: fiorivano ignorate / in quel luogo selvaggio. -tenuto in disparte. piovene
domestico di quelle falde tempera gradevolmente il selvaggio, e orna vie più il magnifico del-
ogni umanità; crudele, spietato, selvaggio. soffici, v-6-263: l'avrebbero
: mi credevano e mi predicavano un selvaggio, un fazioso iconoclasta: me, greco
, non un animale, solo qualche arbusto selvaggio fra le rocce. all'inferno
montanari ri caddero nel più selvaggio stato. quindi considerar con
esso ha d'imitare, ancora nello stato selvaggio, privi della 'facoltà imitativa'. rosmini,
è facultà dominatrice del fanciullo, del selvaggio dell'anacoreta, dell'uomo rinchiuso in
conscio accoglievi ne l'ombra / il poema selvaggio / de'nostri folli amori, begli
che non è mansueto; indocile, selvaggio (un animale). -anche:
d'annunzio, ii-142: l'impeto selvaggio, che rende / immemori l'evie
immobilmente, / io galoppava con guidon selvaggio / e con astolfo. d'annunzio
1-559: se i francesi agguantano un selvaggio,... si procacciano lo spettacolo
petrarca, 265-3: aspro core e selvaggio, e cruda voglia / in dolce
92-292: voi sollevate imprudentemente il grido selvaggio: 'i barbari sono alle porte delle
impulsivo. di giacomo, ii-476: il selvaggio insegnamento, che rinfocola e rinsalda ogni
poi l'effetto d'un impulso cieco, selvaggio, inarrestabile. ella cadde sul cuscino
seta, s'inàera come un pony selvaggio. = denom. da aere
1158: galoppa dietro il cava- lier selvaggio / tutto con un cupo tumulto il branco
di civiltà; arretrato, barbaro, selvaggio. -anche: di umili origini,
filicaia, 2-2-26: aspro incivil tronco selvaggio, / se awien che ramo a
o di popolazioni che vivono allo stato selvaggio o non hanno raggiunto un sufficiente grado
perché mi sii, signor, crudo e selvaggio, / disdegnoso, inumano ed inclemente
allo stato selvatico; deserto, selvaggio (un ter reno,
anima. -barbaro, incivile, selvaggio; primitivo, arretrato (un popolo
mancanza di coltivazione; abbandono allo stato selvaggio (con riferimento a terreni, regioni
, aborigeno. -per estens.: selvaggio. a. adimari, 2-206:
boschi inesplorati ove vivono allo stato selvaggio non si sa quanti indii, ove
naturale sua indipendenza. l'uomo isolato e selvaggio non potrebbe rinunziare fuorché alla personale sua
piena non si ha se non nello stato selvaggio. libertà vera non si ha se
annunzio, iii-1-1092: conferisce non so che selvaggio ardore patetico all'impeto iterato della volontà
3. ant. rozzo, selvaggio. a. paradisi, xxii-455:
/ tutto il vigor d'un buttero selvaggio / per domarne l'ardita indole folle
non è domato; focoso, indocile; selvaggio, feroce (un animale).
, agg. letter. indomito, selvaggio (un animale). -per estens.
-immensi boschi inesplorati ove vivono allo stato selvaggio non si sa quanti indii, ove
in altro piano, / male selvaggio; inferocirsi. tentazioni, che è
e 'l fianco infermo, / cercando vo selvaggio loco ed ermo, / ov'io
indegna preda è fatta / d'un selvaggio garzon, che in sen la stringe.
xii-2-9: io credo non esservi alcuno così selvaggio ne'misteri della nostra lingua, che
altrui mensa tordo, starna o porco / selvaggio. vasari, i-910: dall'altro
gloria paurosa al primo / infrenatore di cavai selvaggio. pascoli, 1466: figlio del
di bianco spino / e 'l prun selvaggio se n'ingentilisce, / tanto è leggiadro
paese appena noto alla storia, alpestre, selvaggio, ingombro, e quasi oppresso di
stesso entusiasmo religioso era in que'militi selvaggio e ingovernabile agli uomini di chiesa,
: godo io stessa innestar sul prun selvaggio, / in dolce primavera, / or
). cattaneo, v-3-407: il selvaggio è nudo e povero, non perché
inombri o palma, o grande / selvaggio ulivo. -per estens. oscurare
. risalivano dagli uomini selvaggi all'uomo selvaggio, e via via alla scimmia; e
un luogo, un territorio); selvaggio; che non presenta comodità per viverci,
inadatto a insediamenti umani; inabitabile, selvaggio; arido, brullo, desolato
, / da questo mondo inospite e selvaggio / alla vita miglior? caro, 1-616
, inselvaggisci). letter. diventare selvaggio. bocchelli, 2-xi-450: che
. 3. tr. rendere selvaggio. -al figur.: rendere rozzo
sé stesso. = denom. da selvaggio (v.) col pref. in-con
agg. letter. reso o diventato selvaggio, inselvatichito. marinetti,
s'inselva. 5. farsi selvaggio, inselvatichirsi. -anche al figur.
animale che diventa intrattabile, come fosse selvaggio, non addomesticato. e. cecchi
); desolato (un territorio); selvaggio, non addomesticato (un animale)
buti, 2-385: in rimprovero del secol selvaggio, cioè dell'età presente inselvatichita o
. chiari, 25: dell'albero selvaggio il ceppo in due divide: / combacia
... / ambivan l'ulivo selvaggio! montale, 3-120: l'arte di
/ ne sa altrettanto quanto 'l più selvaggio. bonagiunta, xvii-124-9: amburi àn
, / giungeva un canto flebile e selvaggio. = voce dotta, lat
: sopra il terrore immagine del bacio selvaggio, l'imagine della voluttà sanguigna si
interna ne'monti, pareva sempre più selvaggio, e la strada... diventava
nievo, 496: quel temperamento duro e selvaggio ma tenace ed intero di mio padre
fende / in quattro parti il bell'orror selvaggio. galileo, 3-3-420: i raggi
, per lo più, incolto e selvaggio (un luogo); non potato,
in sui princìpi. 2. selvaggio, indocile, indomabile, ombroso (
possa al mondo cavalliero, / guidon selvaggio, l'intrepido petto, / e i
. 9. smarrirsi in un luogo selvaggio; perdere la strada; non riuscire
perché mi sii, signor, crudo e selvaggio, / disdegnoso, inumano ed inclemente
, perch'io credo che nessuno animai selvaggio ha altro guida che il senso naturale.
5. disus. barbaro, incivile, selvaggio; rozzo, incolto, ineducato.
/ né schivar del mio corpo aspro e selvaggio, / fra le nevi del sen
posso: tanto son lungi dall'essere quel selvaggio, quel feroce irrisore, che molti
sasso irreverente. filicaia, 2-2-250: quel selvaggio inculto / orror de'boschi un tempo
. arici, ii-154: irsuto ivi e selvaggio / nasce il ginepro. d'annunzio
ed arti. -letter. selvaggio, inospitale. manzoni, 38:
volta la bandiera col suo maschio e selvaggio grido d'isolano. e. cecchi,
l'istinto fantastico è prepotente nell'uomo selvaggio. mazzini, 43-6: la questione religiosa
7-i-220: è la vita mortai bosco selvaggio / pien di lacci infiniti, visco e
già del volto in se stesso aspro e selvaggio / pur lampeggiar ne l'una e
dietro a i comi / di bue selvaggio scaricando il colpo, / tutto tronchi
pascoli, 1177: il barbaro selvaggio / invase l'urbe, e la guastò
petrarca, xlvii-231: fiorisce in fronde ogni selvaggio legno. ariosto, 8-15: gli
iii-1-331: giungemmo in un luogo deserto, selvaggio e senza sole: quivi..
all'eroe] ghirlande / d'ulivo selvaggio e, tra le accese / faci,
monelli, i-144: anch'io uomo selvaggio, mi dolgo del mio ciliegio fiorito
non aveva più niente di meccanico, era selvaggio, lamentoso e spaventevole come il verso
tiene forse del selvaggio. carducci, iii-14-120: il voltaire,
recarsi come precettore domestico in un borgo selvaggio del cilento. = voce dotta
un tappeto di muschio e di limo selvaggio. 10. locuz. -cadere
strisciandosi sotto le balze, il cui selvaggio è tuttavia fantasticamente spezzato da una gola
? carducci, ii-7-140: io son selvaggio, e fantastico, e alle volte anche
: tanto son lungi dall'essere quel selvaggio, quel feroce irrisore, che molti mi
clima); disagevole, impervio, selvaggio (un luogo, una strada).
'iutarlo ». varchi, luogo selvaggio, incolto. bembo, iii-604
: mi credevano e mi predicavano un selvaggio, un fazioso iconoclasta: me, greco
venga maggio / e 'l gon- falon selvaggio: / ben venga primavera / che vuol
e1 fu di sotto di strame selvaggio / agrestemente fatto e di tronconi /
domestico di quelle falde tempera gradevolmente il selvaggio, e orna vie più il magnifico
ginocchio,... divenivo taciturno e selvaggio. pavese, 7-64: quella sera
tiziano. 5. per estens. selvaggio, selvatico; indocile (un animale
teme. 2. feroce, selvaggio, non addomesticato (un animale)
nel morale sotto l'aspetto di un selvaggio. ferd. martini, 4-185: misericordia
t'ameragio / per quello ch'è selvaggio: / dio li mandi dolore! /
manie del settecento: il mito del selvaggio buono. -frenesia, impazienza,
in urla disordinate o intonavano un canto selvaggio e allora si formava nell'orchestra come
taglieri. cattaneo, ii-2-237: un selvaggio... si nutre d'ogni schifezza
3. ingentilito, incivilito; reso meno selvaggio, dirozzato, raffinato. cattaneo
rosea nel mattino, odorante di maraschin selvaggio. 3. disus. con
filicaia, 2-2-26: com'aspro incivil tronco selvaggio, / se avvien che ramo a
: mi credevano e mi predicavano un selvaggio, un fazioso iconoclasta: me,
portoghesi e belgi abbandonati e indomabili nel selvaggio cuore dell'africa. -sport.
: visse tutta sua età solo e selvaggio, / se non l'estrema; che
danna. -barbaro, incivile, selvaggio. fazio, v-23-21: così,
si confà al mio carattere un po'selvaggio e meditativo. piovene, 8-9: non
altrui mensa tordo, starna o porco / selvaggio. condivi, 2-100: perciocché i
guglielmo shakespeare, di questo possente, selvaggio atroce poeta che ha così melliflue labbra.
, / cui fa corona un monte erto selvaggio, / carco d'eterno ghiaccio l'
avevano. imbriani, 2-151: quel selvaggio menzionato da cook,... veggendo
: toto segue co 'l grigio occhio selvaggio / tristamente pe 'l ciel meridionale /
esso ha d'imitare, ancora nello stato selvaggio, il canto degli altri uccelli,
dic'om che fai, e palese 'l selvaggio! méttere (ant. méctare
carducci, ii-8-193: io sono tanto selvaggio e barbaro e cattivo. anche,
disinvolta in un mezzasera nero con visone selvaggio. = comp. da mèzzo1
ha in sé lo stesso carattere selvaggio della passione, all'ardente mezzodì della vita
3: non mica un dio / selvaggio, o de la plebe de gli
in cosmetica. -miele selvatico (o selvaggio): quello prodotto da api non
loro grotte dividendo con noi il mele selvaggio e le radiche. pascoli,
rozzo le membra, in volto aspro e selvaggio, / il mio col re non
/ mortali oltrag- giator, di cuor selvaggio. chiabrera, 1-iv-322: nulla forza
con imponenza. -anche: aspro, selvaggio, inospitale; orrido, vertiginoso,
fanno le guaine a'succhielli d'ulivo selvaggio, bosso, ischio, olmo
battaglio / dello scricciolo / allo squittir selvaggio dei falchi. 13.
rabbi mi aveva l'aria di un selvaggio. gli parlo, gli dimando un
spiaggia dell'elide, e già il selvaggio innamorato tendeva le mani per ghermirla quando
/ oh quanto or godo, abitator selvaggio. campailla, 1-6-5: disponvi i più
rovo, non meno / che dal mirto selvaggio. b. del bene, 1-320
indole e sesso, / baccante rege, selvaggio, ineffabile, / bicornuto, biforme
manie del settecento: il mito del selvaggio buono. vittorini, 5-77: il bambino
umano. massa, xviii-7-412: l'uomo selvaggio avea pochi momentanei bisogni e molti soccorsi
parola o un semplice gesto pel giovane selvaggio che arrivava da zanzibar già innamorato e
a che monta questo senso struggente del selvaggio, questa bellezza sobria e rude,
. govoni, 221: il toro selvaggio tenuto a stento dal boaro / per
sugli omeri reca una pelle d'animale selvaggio, neglettamente rigettata indietro; come i
del vespro, salutanti dal bel grembo selvaggio / di un bosco il morituro sol di
soave, / purché talor qualche animai selvaggio / non la tronchi col morso.
. pascoli, 1177: il barbaro selvaggio / invase l'urbe, e la
specchio, si vede un mostaccio di gatto selvaggio coi relativi istinti. soffici, v-2-125
mentre / ogni dì mi ti mostri più selvaggio. pirandello, 6-19: quest'avventura
ed aspri che erano nel loro stato selvaggio. cattaneo, v-3-247: la stessa
mole, per lo più feroce e selvaggio; belva, fiera. -anche: animale
parigi in piazza compariva / come uom selvaggio, feroce ed ardito, / e
verdi acque muggenti / del torvo bue selvaggio che vi guazza. 2.
1-2-14]: museràgnolo è un animale selvaggio, grosso come un topo, e col
4-68: il calderin domestico e 'l selvaggio / fringuel da i loro pargoletti rostri
voi insomma che cosa sia nel borgo selvaggio il mutarsi del cielo, l'avvicendarsi
quella quiete narcotica, scoppia un grido selvaggio. b. croce, i-1-192:
/ chiedo, quanto una siepe od un selvaggio / tronco, che mi nasconda il
349: è d'om folle pensare -star selvaggio / di lei nascostamente, / ché
ci volle tutto il vigore d'un buttero selvaggio, per domare la mia indole folle
dannato a consumare in questo / natio borgo selvaggio, intra una gente / zotica,
, sognarono taluni che fosse lo stato selvaggio; ma se l'uomo non nasce da
. inghilfredi, 376: l'omo selvaggio à 'n sé cotal natura, / che
ardisse di violarli. -primitivo, selvaggio (un popolo). leopardi,
ferace e pingue, e il genio suo selvaggio / piegare a grazia rustica negletta /
, 226: stato sì reo come il selvaggio, / estimar naturai non è da
vede il casati. non insomma il * selvaggio buono 'dello stato di natura,
'dello stato di natura, né il selvaggio perverso e nevropàtico a cui par giunta
amar vorrei / come un bizzarro fior selvaggio e giovane innanzi / all'erbe ed alli
il raggiungimento della razionalità del rozzo e selvaggio pastore ameto operati dall'amore e dalla
le braccia / fiera tende su 'l selvaggio mare. idem, iii-24- 449
. cattaneo, y -3-21: il selvaggio è sopratutto avverso alla fatica manuale, che
... i nodi del tuo corpo selvaggio ricopri con vesti grandiose,..
e più. sannazaro, iv-7: selvaggio mio, per queste oscure grot- tole
. /... proprio uno animai selvaggio e brutto, / nutrito d'ozio
, ozelòt), sm. felino selvaggio [felis pardalis) diffuso dal messico
a consumare in questo / natio borgo selvaggio, intra una gente / zotica,
non m'avene / com'al leon selvaggio, / che tutto tempo vive poderoso /
in piedi, urlando come un solo selvaggio forsennato: oeuh! oeuh! oeuh!
p. verri, 2-61: il selvaggio egualmente e il sibarita al rimo fiuto
lunghissime, ritornava egli sempre con qualche selvaggio dono per lei. erano o frutta
di sibari di posidonia / ambivan l'ulivo selvaggio! 2. per estens.
della vaniglia. -olivo selvatico, selvaggio o silvestre: oleastro. c.
: il serto / leggiere d'ulivo selvaggio! cassola, 6-57: la macchia era
/ l'olmo fronzuto e '1 frassin pur selvaggio. ariosto, 225: anch'io
pucci, 6-175: po'cavalcava il damigel selvaggio, / fuglisi innanzi un'aguiglia parata
di lupo o d'animal fero e selvaggio. beni, 1-10: anco il
a che effetto / edificasse in quel luogo selvaggio / la ròcca, e faccia a
in stato di totale selvatichezza; del tutto selvaggio. pannuccio del bagno, 21-45:
, 21-45: onde vivea ferale oltra selvaggio. = comp. da oltra e
. = comp. da oltra e selvaggio (v.). oltrasensìbile,
militare. 8. primitivo, selvaggio. d'annunzio, i-263: non
xxx-4-330: se ben dirò eh'un satiro selvaggio / (com'anco quasi in ver
appena noto alla storia, alpestre, selvaggio, ingombro e quasi oppresso di nebbia.
. marino, 1-6-70: mira il selvaggio dio non lunge molto, / ch'
il bone, / o 'l selvaggio cignial è lussurioso, / o rapace il
aspetto sinistro, squallido, inameno o selvaggio; che evoca immagini di morte o
di un luogo. -anche: aspetto selvaggio e primitivo. lucano volgar.,
ferro e d'orgoglio? -barbaro, selvaggio. molza, 1-192: bevon
giorno, / lo trova deserto orrido e selvaggio. p. fortini, iii-574:
del suo orrore lunare. -aspetto selvaggio di un luogo (ma che può
. 11. paesaggio dirupato e selvaggio, talora non privo di bellezza;
si pro- ferse alla battaglia / col selvaggio corridor. michelstaedter, 671: fratelli
3. inospitale, aspro, selvaggio (un luogo). sacchetti,
estens. incivile, rozzo, ignorante, selvaggio, maleducato (e può avere un
all'intelletto. firenzuola, 2-55: selvaggio... era di lliuto ottimo
, immune così dalla stupida ottusità del selvaggio come dalla sazietà e dal pirronismo della nostra
nome volgare di una specie di pruno selvaggio. = voce dotta, gr.
817: coi nostri pezzi che al ghebì selvaggio / son come cani, e con
giovane bella / là dove ascosa in un selvaggio speco / non lungi avea la solitaria
delle forti opere del depero, un selvaggio vergine di panacee aneddotiche.
, 4-103: io sono un vecchio gufo selvaggio della selva nera che adesso vuole diventare
contare / avea un suo poder molto selvaggio, / con un palagio di nobile
una specie di digrignamento e di ruggito selvaggio e gentile, che io del resto mi
4-68: il calderin domestico e 'l selvaggio / fringuel dai loro pargoletti rostri.
dolcezza del cantare / di quel musico selvaggio, / che tal dote ebbe in
riassi in firenze dell'oncia dell'argento selvaggio partito dall'oro tratto dal cimento sol
l'erba e '1 rato, il selvaggio pastore vi si tratteneva e indi ab-
annunzio, i-560: quando lungo il selvaggio / fiume la mia signora / navigava
pastorelli all'ombra / d'un platano selvaggio allegri dànno / il dovuto ristoro al
5-407: il pastorello diventò il buon selvaggio, innocente e tuttavia raffinato; depositario di
di promèteo e conferisce non so che selvaggio ardore patetico all'impeto iterato della volontà
, malinconico, morto, perso, selvaggio, spaccato, spacciato, sfelpato,
, delirante, sconvolgente; violento, selvaggio, furibondo (un moto dell'animo,
ricercarvi l'or e godute con cuore selvaggio. borgese, 6-106: ho l'istinto
, xlvii-176: onde vien tu, selvaggio e pellegrino? da niello
ai pellirosse. 2. figur. selvaggio. tarchetti, 6-ii-270: siamo poco
prateria molle, / irsuti il pel selvaggio. g. raimondi, 3-206: cani
che esprime. - etnol. pensiero selvaggio: nella terminologia di c.
mettiamo, al mondo del 'pensiero selvaggio '. tuttavia il 'pensiero selvaggio'e
sul petto. pascoli, 105: dal selvaggio rosaio scheletrito / penzola un nido.
'l rigido / asfo- dillo e 'l selvaggio zafferano. pascoli, 582: s'udivano
imbarazzo della storia sconnessa d'un popolo selvaggio ed ignoto, di cui le opinioni,
necessari alla pastorale: amatore e persecutore selvaggio di ninfe, egli rappresenta la rozza
greppi e canali turbano l'orrore / selvaggio. castelnuovo, 2-2: già nei
. pascoli, 347: il mar selvaggio tonde / protende al cupo; e un
vèr ti non se piega, / come selvaggio porco nato in bava. piccolomini,
il pinastro niente altro è che pino selvaggio di meravigliosa altezza e fa e'rami nel
luce era forse il volo fischiante e selvaggio del macigno che piomba giù a picco nell'
: dal fondo della sua piroga il selvaggio può ancora drizzarsi libero dinanzi all'oceano
a blanquilla naviga / sospinta da 'l selvaggio. pirandello, 8-509: descriveva il
, 8-509: descriveva il gran fiume selvaggio o la vita dei villaggi tra le
cenoron. questo è simile all'ulivo selvaggio, ma ha le foglie più strette
impuro, viscerale, oscuramente osceno, selvaggio, del pensare -avesse per simbolo questo
una corona di foglie o di ulivo selvaggio ne'giuochi olimpici, o d'alloro ne'
affine al superi, assol.: selvaggio più che fiera', alta più che creatura
non m'avene / com'al leon selvaggio, / che tutto tempo vive poderoso /
accoglievi ne l'ombra / il poema selvaggio / de'nostri folli amori, begli
alti la voce attingeva ad un accento selvaggio e più fondo, di una tristezza che
sospetti polizieschi, in maremma, paese allora selvaggio e malsano, di bufali e di
paludi. là poltrisce il bufalo mezzo selvaggio, al quale piace di passare le
a quelle coperte dagli escrementi di coniglio selvaggio. -sabbia di clessidra. -orologio da
. d'annunzio, i-560: lungo il selvaggio / fiume la mia signora / navigava
mani del dio culte le piante / lor selvaggio costume e lor natura / dimenticàro e
3. cinghiale (anche nelle espressioni porco selvaggio, selvatico, silvestre).
ver'ti non se piega, / come selvaggio porco nato in bava. g.
è oggi per noi suppliziato sul monte selvaggio che ha nome da san michele portaspada
, 5-93: un pianura d'aspetto selvaggio, ad occhi di acquitrini e ciuffi di
ch'uom non fu al mondo sì selvaggio e crudo / che non sentisse in
di guglielmo shakespeare, di questo possente selvaggio atroce poeta che ha così melliflue labbra
natura a qualunque siasi terreno sterile o selvaggio e ridurlo in ottima vigna, uliveto
corcano, 147: egli crebbe idiota, selvaggio...: la nativa rozzezza
sibari di posidonia / ambivan l'ulivo selvaggio! savarese, 236: tra essi
, 1-ii-566: il leone col bufalo selvaggio non ce la può. io
che il silenzio a tutte lvore / in selvaggio tugurio han per precetto, / col
di prede. foscolo, v-389: un selvaggio non vede che la preda necessaria al
gli antri più cupi e 'l più selvaggio orrore; / e 'l lupo ingordo,
città era poco più di un borgo selvaggio, nella provincia e nello stato null'al-
donde venuto, egli che viveva da selvaggio su per le spalle dei monti,
/ come fa del rie tempo tom selvaggio. fra giordano, 1-12: quanto
. f. scarlatti, lxxxviii-ii-574: o selvaggio pidocchio, / deh, lieva giuoco
or. pascoli, 105: dal selvaggio rosaio scheletrito / penzola un nido.
necessari alla pastorale: amatore e persecutore selvaggio di ninfe, egli rappresenta la rozza
6. figur. vergine, intatto, selvaggio, quasi fosse rimasto qual era in
primordiale silenzio. 7. indomito, selvaggio, brutale. - l'essere primordiale:
indugio, del silenzio, del mio selvaggio procedere. ma sono stato occupatissimo,
al giordano si vide uscire un uomo selvaggio. g. b. martini, 2-1-
/ si proferse alla battaglia / col selvaggio corridor. imbriani, 10-126: mi proffersi
/ i fiumi, l'amo del selvaggio dante, / la magra, il serchio
di venezia. pasolini, 18-201: un selvaggio... ha naturalmente anche un
tolomei, xxxvi-42: sovra un pruno selvaggio domestico pruno / alcone innesta. mattioli
est, dove trionfa invece il più selvaggio scatenamento espressionistico. 7. ant
: uom non fu al mondo sì selvaggio e crudo / che non sentisse in parte
adesso era come aver scoperto un regno selvaggio, in cui i corpi ignudi delle donne
/ ferve di vita il gran bosco selvaggio. misasi, 3-25: quando il balcone
, 22-21: antifo bellicoso, cui il selvaggio ciclope / uccise nella cava grotta,
per udir l'orator, lo stuol selvaggio 7 ridea, perché fra gli animai
verso il serto / leggiere d'ulivo selvaggio! idem, vii- 141:
petrarca, 129-46: quanto in più selvaggio / loco mi trovo e 'n più deserto
a consumare in questo / natio borgo selvaggio. mazzini, 12-344: in
, / né men su falda di selvaggio monte / s'affretti il passo, e
quel tuo bel volto / inumano e selvaggio? o quella chioma / rabbuffata e confusa
, nella contea di kerry, paese selvaggio ove non potè mai piantar radice la potenza
boschetti / spesso trovi ricovro ermo e selvaggio, / ove color che starsi aman soletti
di pino si è gomma di pino selvaggio, e vuol esser bianca e grossa
mensa tordo, starna o porco / selvaggio. g. m. cecchi, 1-2-500
. chiabrera, i-iv-187: io stimolai selvaggio / a porsi in paragone / de'
. e. visconti, 269: un selvaggio, accorgendosi che il fuoco cuoce
e guardavo quelle idee come un ebete selvaggio guarderebbe una scatola di reattivi. s
recate / l'odor selvaggio de la menta. onufrio, 76:
impero, / ch'ebbro di forza uomo selvaggio e fero / solo a nume tonante
distrutte. cesarotti, i-xvi-1-179: un dragone selvaggio... aspetta l'uomo presso
bel sole, ma oggi livido, selvaggio e repulsivo.. 5.
compagnia di balletto russo retrocessa allo stato selvaggio e d'una disperata confraternita di ladri
, in banane, / perdute nell'atlantico selvaggio. piovene, 5-599: trani ha
overo thibin. altri lo chiamano sisimo selvaggio e quivi non era per il passato.
, si opererà la trasfusione del sangue selvaggio. fogazzaro, 2-37: il dolore è
forma dell'arte al mondo tumultuante e selvaggio del medio evo. 15.
desta nel rifugio di stuoia sul picco selvaggio: / d'un tremolìo d'acquario
una gran palma / o l'ulivo selvaggio, acciò che... /.
g. prati, 1-162: un selvaggio, / un rifiuto son io della
si rivolga a ritroso, se il selvaggio fiume, che già trascinò tanti cadaveri,
polizieschi, in maremma, paese allora selvaggio e malsano, di bufali e di
specie umana: animale mostruoso; uomo selvaggio o malvagio. algarotti, 8-148:
petrarca, 265-3: aspro core e selvaggio, e cruda voglia / in dolce
e sono, un po', sempre selvaggio. ma cresce l'ombra e la nebbia
-sostant. marino, 1-15-9: rosignuol selvaggio /... lieto al rimbambir
spenta, / in rimprovero del secol selvaggio? g. f. morosini, lii-5-333
. di giacomo, ii-476: il selvaggio insegnamento, che rinfocola e rinsalda ogni
trema ad ogni aura lungo il mar selvaggio! baldini, 6-98: con le
filicaia, 2-2-26: aspro incivil tronco selvaggio, / se avvien che ramo a
ringhiando e di superbia pieno / unicorno selvaggio, apena vede / vergine bella che
giacomo, ii- 476: il selvaggio insegnamento, che nnfocola e rinsalda ogni
per un soldo. -feroce; selvaggio (un animale, un mostro).
ariosto, 31-29: questo guerriero era guidon selvaggio: /... / di
. delfico, iv-337: nello stato selvaggio l'uomo, distruggendo senza riprodurre,
sminuzzarne le carni ripugna, ha del selvaggio! e per indurito che sia il cuore
di un giudizio; condipresociale, il selvaggio delle altre nazioni civili è nel loro zione
, questa riserva di primitivo e di selvaggio nasce continuamente con la civiltà: tica di
riso / da far innamorare un uom selvaggio. boccaccio, vii-11: candide perle,
se troppo ten, tenuto n'è selvaggio. 13. reputare, credere
umil lusinga / ella sprezzò dell'amator selvaggio, / per cessar grave oltraggio, /
dei capelli le davano un che dì selvaggio in sommo. cicognani, 6-220:
iv-46: un misto di culto e selvaggio, d'ameno e d'orrido, di
voce di romba, portata ad un selvaggio diapason dall'ardente vergogna e da mordente
d'annunzio, i-1031: il gonfalone selvaggio / è la camicia sudicia di meo
matino / per quel deserto inospite e selvaggio / ove atrovò nel mezo un romitaggio
trema ad ogni aura lungo il mar selvaggio! -piovoso (un mese).
ho pur caro. -disabitato, selvaggio (un luogo). b.
rozzo le membra, in volto aspro e selvaggio, / il mio col re non
questo, di rozza musa / inno selvaggio, anch'io / ti sacro,
perché tu m'aborissi. 7. selvaggio, feroce, aggressivo (un animale,
scosceso (un monte); aspro, selvaggio (un paesaggio). boccaccio
una specie di digrignamento e di ruggito selvaggio e gentile, che io del resto mi
lottò contro il fanatismo, o il sermone selvaggio 'sinners in thè hands of an
se volessi, a guisa d'uomo selvaggio, stare tutta notte alla campagna a
/ per man d'amore il misero selvaggio / col proprio dardo suo d'amico faggio
/ su le sabbie arse, tra il selvaggio rusco, / laggiù, dove la
, costruito grossolanamente, non tivo e selvaggio (la licenza, la sregolatezza
un uom sì rozzo, mstico e selvaggio ». castiglione, 3-i-1-69: de quel
che mstico amante! / se 'n cor selvaggio amor alligna, sente / del selvatico
lo stare in villa non m'ha fatto selvaggio né rustico né villano. tasso,
sol mirando fiso. / e con selvaggio e mstico sorriso / l'ombra additando
, 2-176: il luogo solitario, pressoché selvaggio, il silenzio della notte, le
7. l'essere inospitale e selvaggio (un luogo). -in senso
4. accidentato, sconnesso, impervio, selvaggio, di difficile e faticoso transito.
, 6-17s: po'cavalcava il damigel selvaggio, / fuglisi innanzi un'agui- glia
gente spenta, / in rimprovèro del secol selvaggio? buti, 2-385: 'per saggio'
eguale. marino, 1-3-145: or selvaggio cacciator ramingo, / sagittario di damme
sentito nascere nel suo petto il cuore selvaggio di quel giovanissimo vento con- dottiere di
rupi: vivere in modo libero, selvaggio, esponendosi a rischi e pericoli.
salvàggio3 e deriv., v. selvaggio e deriv. salvagióne, v
saivàio e deriv., v. selvaggio e deriv. salvai àio, sm
della salvezza'. salvazo, v. selvaggio. salve1, inter. espressione di
, / con vele nere pe 'l selvaggio mare. / ho in petto una
altrui mensa tordo, starna o porco / selvaggio. messisburgo, 64: le nespole
/ deli'allegranza, e sapi odor selvaggio, / deh creatura allegra, / in
. -per estens. rozzo, selvaggio. refrigerio, xxxviii-95: non per
macilente e magro, più a uomo selvaggio che ad altro rassembrava. l'abito anco
di vegetazione, brullo, arido, selvaggio (un terreno, un rilievo, una
si trastulla. pascoli, 105: dal selvaggio rosaio scheletrito / penzola un nido.
n'ha'fatto un bosco spinoso e selvaggio. pataffio, 6: più che sabato
luce era forse il volo fischiante e selvaggio del macigno che piomba giù a picco nell'
: / per tutti i poggi il sufolo selvaggio / schiudeva i bocci, apriva le
lupu ha esaltato il lato aspro e selvaggio dell'universo schubertiano, il senso della
rotti. lo scimpanzé non è così selvaggio come il gorilla. preso giovane s'addomestica
; che non è domo, ancora selvaggio. dante, conv., iv-xxvi-6
gusti sono assai simili ai gusti del selvaggio. soffici, v-2-49: eran romanzac-
strani / e portamento avean sconcio e selvaggio, / io sul teatro comparir cristiani
l'imbarazzo della storia sconnessa d'un popolo selvaggio ed ignoto. alfieri, i-257:
libertà sicura / il mondo rimanea, benché selvaggio, / sconosciuto l'oltraggio / fora
bruni, 416: quegli alfine in selvaggio ermo deserto / abitar volle e fra l'
quando scorrazzava per i campi un puledro selvaggio. 7. accompagnare qualcuno in
spietato. brusantini, 20-57: il selvaggio guidon ch'ognuno intese / minacciò quel
, ma veggendosi poscia che questo paese selvaggio era divenuto per lui una scuola fortunatissima
sull'andamento delle indagini. il colonnello selvaggio, a sentirle, ci sarebbe rimasto secco
spenta, / in rimprovero del secol selvaggio? idem, par., 32-76:
fosse tuttavia conservato del fiero e del selvaggio. foscolo, viii- 232:
dapprima al rovo ispido e al cardo / selvaggio ed alle ortiche. -luogo d'
fucini, 344: il cavallo più selvaggio diventa un agnello nelle loro mani, il
. pascoli, i-545: poi sul paese selvaggio errarono anche esseri che avevano altre armi
ant. situato in luogo impervio, selvaggio. lamenti storici, i-193: fuor
adattamento del provenz. selvage (v. selvaggio). selvacino (salvacino
selvaggerìa, sf. la condizione del selvaggio, che vive in una condizione di
qualcosa di stonato. = comp. di selvaggio. ma rimane come un balocco di
dei più bei = denom. da selvaggio. luoghi del mondo. non
piuma, gli uccelli). le selvaggio, della belva feroce. anonimo genovese,
/ l'olmo fronzuto e 'l frassin pur selvaggio. tolomei, xxxvi-42: sovra un
tolomei, xxxvi-42: sovra un pruno selvaggio domestico pruno / alcone innesta. p
filicaia, 2-2-26: aspro incivil tronco selvaggio, / se avvien che ramo a
nari. massaia, v-85: il caffè selvaggio... germoglia dopo quindici giorni
fiori selvaggi e cascate. -garofano selvaggio: v. garofano, n. 1
garofano, n. 1. -gonfalone selvaggio: fronda, in partic. di alloro
: ben venga maggio / e 'l gonfalon selvaggio: / ben venga primavera / che
ben venga maggio / e il gonfalon selvaggio! d'annunzio, 1-i-434: «
a maggio. / e il gonfalon selvaggio / fioria ne la sua mano.
... un pezzo di terra selvaggio che sia senza padrone. -sostant
, per pietà, troncate tutto questo selvaggio che mi nasce intorno e mi fa un
: tu la fossa vai a farla nel selvaggio dove non passa gente.
bellori, 2-644: l'antro opaco e selvaggio ove soggiorna la dea è tutto ameno
non m'avene / com'al leon selvaggio, / che tutto tempo vive poderoso /
fora / e cusce sì come a spander selvaggio / si fa. petrarca, 288-13
e pernise. trissino, 2-2-70: qual selvaggio toro insù l'arena, /.
. e perduto io l'ho. - selvaggio / e di niuna bontà, se
altri selvaggi in truppa. -bue selvaggio: v. bue, n. 3
bue, n. 3. -porco selvaggio: v. porco, n. 3
animali non allevati dall'uomo. -miele selvaggio, v. miele, n. 1
braccia / fiera tende su 'l selvaggio mare. d'annunzio, ii-815: settembre
il mare: / scendono all'adriatico selvaggio / che verde è come i pascoli
ancora senz'argini, che può diventare selvaggio e sradicare molti grossi tronchi.
tronchi. moravia, i-183: il vento selvaggio... percorreselvagge. /
n'avrà per lo cam- min selvaggio. s. giovanni crisostomo volgar.,
il viso e mi recate / l'odor selvaggio de la menta. d'annunzio,
govoni, 7-25: sarò il profumo selvaggio / del vecchio cimitero a maggio.
se n'accorse, / per un selvaggio e coperto cammino. bandello, 1-27
1-27 (i-347): il paese era selvaggio e solitario, pienodi vari arbori, di
566: or ricovro in albergo ermo e selvaggio, / e del primiero ardir l'
silenzio a tutte l'ore / in selvaggio tugurio han per precetto, / col
sicura 7 il mondo rimanea, benché selvaggio, / sconosciuto l'oltraggio / fora
, iii-250: quale infinita differenza fra il selvaggio e l'uomo civile! è la
farfalla. foscolo, v-389: un selvaggio non vede che la preda necessaria al
più dolce. cantoni, 454: un selvaggio che si rappresenti la divinità con aspetti
la quaquera. -mito del buon selvaggio: costituitosi in conseguenza della scoperta del
inculti e inospite campagne. -uomo selvaggio: tradizionalmente rappresentato come irsuto, vestito
con unriso / da far innamorare un uom selvaggio. l. giustinian, 1-200:
. delfico, iv-337: nello stato selvaggio l'uomo distruggendosenza riprodurre, i più ampi
a uno stato quasi selvaggio si impone un minimo di civiltà in
coi nuovi tempi. -pensiero selvaggio: l'organizzazione della conoscenza propria delle
, della gé- losia turchesca, del selvaggio senso dell'onore familiare che porta ai
impuro, viscerale, oscuramente osceno, selvaggio, del pensare, avesse per simbolo questo
i-316: questo di rozza musa / inno selvaggio anch'io / ti sacro, agreste
ostile alla cultura). -natio borgo selvaggio: recanati, la sua gente,
dannato a consumare in questo / natio borgo selvaggio, intra una gente / zotica,
voi... che cosasia nel borgo selvaggio il mutarsi del cielo, l'avvicendarsi
1-23: temo che un giorno io diverrò selvaggio: / mentre di tante lingue mi
parola o un semplice gesto pel giovane selvaggio che arrivava da zanzibar già innamorato e
frugoni, i-10-109: siamo un popolo selvaggio: / voglion nomi eccelsi e chiari /
se troppo ten, tenuto n'è selvaggio. lapo gianni, xxxv-ii- 570
. campofregoso, 1-35: non son selvaggio, ben che in selva io sia,
, abbia però a guardarsi d'essere selvaggio con niuno. muratori, 6-55: cimone
muratori, 6-55: cimone, miratelo, selvaggio e ruvido nelle sue maniere, aspro
tenerezza di svarano mal s'accordi col suo selvaggio carattere. gozzano, i-1289: la
che si confà al mio carattere un po'selvaggio e meditativo. -sostant.
ogni commercio civile, tiene forse del selvaggio. -ant. infelice, tribolato
, / tu non sie verso lui così selvaggio. poesie bolognesi, xcv-31:
perché mi sii, signor, crudo e selvaggio, / disdegnoso, inumano ed inclemente
rustico amante! / se 'n cor selvaggio amor alligna, sente / del selvatico anch'
rauca, che esprimeva un odio quasi selvaggio, incredibile in quella creatura d'apparenze
e magnanime tengono del veemente e del selvaggio, per cui chi le possiede si
92-292: voi sollevate imprudentemente il grido selvaggio: « i barbari sono alle porte delle
: se leggiamo... il sermone selvaggio 'sinners in thè hands of an angry
volta la bandiera col suo maschio e selvaggio grido d'isolano. pirandello, 8-493:
, 7: nei tribunali spunta cancelliere selvaggio. -inflazione selvaggia: non controllabile
interventi economici e finanziari. -mattone selvaggio: sfascio, abusivismo edilizio. m
quei parametri, gli amministratori del mattone selvaggio? -parcheggio selvaggio-, effettuato in modo
da intralciare il traffico. -sciopero selvaggio, a gatto selvaggio: attuato in
traffico. -sciopero selvaggio, a gatto selvaggio: attuato in modo spontaneo e senza
montaggio, quella notte stessa, a gatto selvaggio. s. lanzardo [« quaderni
furono 227 scioperi selvaggi. -scontrino selvaggio: riluttanza a rilasciare lo scontrino fiscale
xii-2-9: io credo non esservi alcuno così selvaggio ne'misteri della nostra lingua che ignori
[palamides] allora davanti al castellano selvaggio. serafino aquilano, 166: non
non era più il fanciullo ignorante e selvaggio: la vita dei boschi, 1 grandi
comisso, vii-101: tutto l'istinto selvaggio dei miei diciannove anni si è mutato in
, e d'altra parte un sottoproletariato selvaggio, disperato, 'di rapina'(attiva
spenta, / in rimprovero del secol selvaggio? 22. 'il selvaggio':
viva in noia de la che è selvaggio, primitivo, barbarico, nell'ambito
agli operatori. = deriv. da selvaggio. selvaggità, sf. ant.
di sangue. = deriv. da selvaggio. selvaggiume (salvaggiume, salvagiume
selvaggiume. 4. mondo selvaggio, primitivo. milizia, ii-38.
minima idea. 5. aspetto selvaggio e scarsa praticabilità di un luogo.
qui usufruiti. = deriv. da selvaggio. selvaggiura (salvaiura), sf
de rovee. = deriv. da selvaggio. seivano, v. silvano
i- 347): il paese era selvaggio e solitario, pieno di vari arbori,
luoghi desolati; che vive allo stato selvaggio o in condizioni di vita primitive o
solitaria. -uomo selvatico: l'uomo selvaggio, figura tipica della letteratura cortese divenuta
è la selvazo, v. selvaggio. gianna soprannominata scorzone da benvenuto
. 2. per estens. aspetto selvaggio, incolto di un territorio.
vocabolario detta crusca, 359: da 'salvati-to selvaggio, incontaminato di un luogo).
1-12- 249: intenerisci il tuo selvaggio ingegno, / prendi il crin che
da semis 'metà') 'quasi'e da selvaggio (v.). semisepólto,
rozzo le membra, in volto aspro e selvaggio, / il mio col re non
le radici entro l'aperto / ha quelfico selvaggio, ove quell'edra / per la muscosa
la donna in un serraglio e il selvaggio che ne fa una bestia da soma
scrotone overo thibin. altri lo chiamano sisimo selvaggio, e quivi non era pel passato
riso / da far innamorare un uom selvaggio, / di sfavillante et amoroso raggio
, situata in un rittano del tutto selvaggio, ma troppo presto sfociante nella strada
, antico duolo, / lusinghier cantor selvaggio. pratesi, 5-323: tic.,
, 2-605: tu sei uno zotico, selvaggio come gli uomini appunto che non furono
che non è mai stato domato; selvaggio. guido da pisa, 1-343:
varietà. p verri, 2-61: il selvaggio egualmente e il sibarita al primo fiuto
narrata fumi. sannazaro, iv-89: selvaggio... ruppe finalmente il silenzio
- per estens.: selvatico, selvaggio, feroce. - anche sostant.
. -per estens. selvatico, selvaggio. fazio, iv-10-57: qui non
). -per estens.: orrido, selvaggio, inospitale. latini, rettor.
. bettini, 1-307: anche il selvaggio preistorico ci ha lasciato sulle piastrelle o
dell'arcadia) e poi del buon selvaggio, e più sporadicamente nell'omologo e simmetrico
brancolare di orbi, da un urlio selvaggio, aveva tolto una precisione di dati,
iii-27-147: davanti slanciavasi il torrente piùtempestoso e selvaggio che mai. -divampare avanzando (
qual, sembiando ai suoi / ferocissimi can selvaggio cervo, / smembrar se stesso a
. massa, xviii-7-412: l'uomo selvaggio aveva pochi momentanei bisogni e molti soccorsi
anche con riferimento al mito del buon selvaggio). buonafede, 1-ii-173: dipinge
e ricerca gli suonò come il più selvaggio e letale galoppo. arpino, 16-16
; vi si accedeva per un vicolo selvaggio... johnny, solcandolo, se
92-292: voi sollevate imprudentemente il grido selvaggio: « i barban sono alle porte
ma, veggendosi poscia che questo paese selvaggio era divenuto per lui una scuola fortunatissima di
grida? grafi 5-364: intorno al talamo selvaggio, / quanto durò di quelle faci
questo, di rozza musa / inno selvaggio, anch'io / ti sacro, agreste
: non trovasi popolo, anche il più selvaggio, che non presti culto ad un
la donna in un serraglio e il selvaggio che ne fa una bestia da soma amino
xii-2-9: io credo non esservi alcuno così selvaggio ne'misteri della nostra lingua che ignori
iv-273: 'forteto': il sottobosco intricato e selvaggio delle maremme toscane. govoni, 232
era forse il volo fischiante e selvaggio del macigno che piomba giù a picco nell'
: la chioma sola spargersi / qual cespuglio selvaggio / agitato da turbine / elettrico di
ii-144: con rustica sampogna in suon selvaggio / il poeta di manto in prima prese
chiari, 24: vede un tronco selvaggio il giardinier canuto, / che lussureggia
/ e cusce sì, come a spander selvaggio / si fa però che queto non
inghilfredi, 376: l'omo selvaggio a 'n sè cotal natura, / che
spaurì vedendosi solo in quel luogo troppo selvaggio per lui dandole mite e sempre vissuto
: il rumore... era selvaggio, lamentoso e spaventevole come il verso del
/ il più deserto calle, il più selvaggio; / e ogni cosa colà parmi
spenta, / in rimprovero del secol selvaggio? alberti, i-36: mi si rimane
selvaggio della penna'. canaglia! pretendevano forse ch'
muora, / tu il giovanile gonfalon selvaggio / spieghi alla bora. quasimodo, 196
spinoso, che gli dà aspetto brutto e selvaggio. colore roano-marrone, o bianco sporco
n'ha'fatto un bosco spinoso e selvaggio. scala del paradiso, 406: tutte
caffè], 250: l'uomo selvaggio... a null'altro s'applica
all'apice della grazia ogni mio istinto selvaggio. -conferire aspetto etereo, quasi immateriale
duro / cuoio, già spoglia di selvaggio bue. -piumaggio di un uccello
lo più arido, brullo, incolto, selvaggio e squalificato (part. pass
16-ii-14: era l'animo mio rozzo e selvaggio / ravvolto in fosco e nuvoloso orrore
e, come d'uomo montagnese e selvaggio ch'egli dovea essere, dura e squamosa
cure e agli interventi dell'uomo; selvaggio (la vegetazione). cantù,
1-87: poi, a un urlo musicalmente selvaggio di richiamo, vediamo che la chiatta
e afrizione / ebbi vernando in quel selvaggio loco, / ché pena de. ninfemo
si levava in un vigore acerbo e selvaggio. -restare non pronunciato; cessare
66: rozo bifolco, / fillidoro il selvaggio, / fendea la terra e vi
selvaggia e gli elementi poetici nell'uomo selvaggio. g. raimondi, 6-153:
popolo. delfico, iv-337: nello stato selvaggio l'uomo distruggendo senza riprodurre, i
popoli rimasti indietro ad uno stato quasi selvaggio si impone un minimo di civiltà in
. pascoli, i-475: noi amiamo il selvaggio cavaliere e quando vola sulle teste e
16-ii-14: era l'animo mio rozzo e selvaggio / ravvolto in fosco e nuvoloso orrore
biondi, e poi glieli cotona in selvaggio disordine. 7. sistemare con
maligno, e le palme da dattero selvaggio, insieme alle stese gialle di bei
arene, / da questo mondo inospite e selvaggio / alla vita miglior? pascoli,
desolato, inospitale (un luogo); selvaggio, disabitato; squallido o anche inesplorato
, nell'amministrazion della repub-dalle riviste « il selvaggio » di m. maccari e « l'
strapaese e difensore ai stracittà, fece il selvaggio e il metafistraordinarie indolcito e riscaldate nel
. pascoli, 1177: il barbaro selvaggio / invase l'urbe, e la guastò
desta nel rifugio di stuoia sul picco selvaggio. 5. coltre di elementi
: fanno le guaine a succhielli d'ulivo selvaggio, bosso, ischio, olmo e
libero ora dalla sugestióne di quello sguardo selvaggio cercava di capire chi mai potesse essere questa
ha un'indole molto aggressiva; feroce, selvaggio. boccaccio, vii-260: rami e
nemmeno per il gusto, sadico o selvaggio che sia, di uccidere, ma per
. esplorato e reso percorribile (un luogo selvaggio). ha fatto aprir delle vie
: monteschieu dipinge il despotismo paragonandolo al selvaggio che taglia balbero dalla radice per raccoglierne
con un fragorio continuo e assordante di selvaggio tam-tam, là è porta palazzo.
un rullo di tamburo, il suono selvaggio di un 'tam tam'. -il
petrarca, 129-48: quanto in più selvaggio / loco mi trovo e 'n più deserto
piede un tappeto di muschio e di limo selvaggio. tarchetti, 6-1-487: la natura
2. per estens. luogo desolato, selvaggio, inospitale. verga, 8-299:
domestico di quelle falde tempera gradevolmente il selvaggio, e orna via più il magnifico
so temperarmi, non so ragionare, sono selvaggio in certe cose. -trattenersi dal compiere
: davanti slanciavasi il torrente più tempestoso e selvaggio che mai. 4. per
non era più il fanciullo ignorante e selvaggio: la vita dei boschi, i grandi
/ se vuo'campar d'esto loco selvaggio. marco polo volgar., 3-142:
preda, / che disperato il povero selvaggio / del canadà tornerà a fare il viaggio
ch'è sanza nocchio. / o selvaggio pidocchio, / deh, lieva giuoco altrui
tornare ad afferrarsi alle sbarre con impeto selvaggio. -che si basa sulla raccolta,
al giordano si vide uscire un uomo selvaggio. a. verri, ii-251: come
/ un poledro tigrato come una zebra selvaggio, / con arcata la coda, eretta
figur. aggressivo e terribile; animato da selvaggio furore, da indomabile ferocia (una
, fremente. pascarella, 2-437: il selvaggio, citolini, 256: ne la pelle
/ del vespro, salutanti dal bel grembo selvaggio / di un bosco il morituro sol
dell'arcadia) e poi del buon selvaggio. 2. matem. categoria
ottobre i tordi / lungo il patrio, selvaggio, urlante mare! pascoli, 170
mensa tordo, starna o porco selvaggio. romoli, 154: 1 tordi
aprile e maggio / e 'l bel nume selvaggio. varano, 1-533: povero il
verdi acque muggenti / del torvo bue selvaggio che vi guazza. n. ginzburg,
non trovasi popolo, anche il più selvaggio, che non presti culto ad un essere
: « fussinci pur venuti tramendói » soggiunse selvaggio il plozio,... «
correvano come diavoli rossi cacciate da un selvaggio tramontano all'occaso. pa
dei trasgressivi spagnoli, proclama il romanticismo selvaggio. 3. geol. che
. p. verri, 2-61: il selvaggio egualmente, e il sibarita al primo
provai non so quale trasporto inconsiderato e selvaggio... la sollevai tra le
e sesso, / baccante rege, selvaggio, ineffabile, / bicornuto, biforme,
deserto per patria ebbe nascendo, / selvaggio cacciator più che guerriero, / agli
con grida il corso dello schiumoso porco selvaggio. idem, 261: egli
petrarca, 129-47: quanto in più selvaggio / loco mi trovo e 'n più deserto
dic'om che fai, e palese 'l selvaggio! proverbia super natura fe
p. verri, 2-61: il selvaggio egualmente, e il sibarita al primo
forma dell'arte al mondo tumultuante e selvaggio del medio evo. 6.
più fresco, più vivo, più selvaggio. 2. per simil.
8-142: il ragazzo scappò via come un selvaggio; e il canonico, sempre sorridendo
, che emette ululati (un animale selvaggio, in partic. un lu-
, e con odin scorresti / del selvaggio eriban su i gruppi oscuri? d'annunzio
bettinelli, xiii-157: umanizzare l'uomo selvaggio. c. gozzi, sta e
l'olmo fronzuto e 'l frassin pur selvaggio; / el pino alletta con suoi fischi
, giudicano che questa bestia sia l'asino selvaggio. lancellotti, 521: nella prima
. pascoli, 1177: il barbaro selvaggio / invase l'urbe, e la guastò
i tordi / lungo il patrio, selvaggio, urlante mare! 4.
paglia torcersi incinerendo, un urlio allegro e selvaggio si alzò dalla turba smaniosa dei ragazzi
al giordano si vide uscire un uomo selvaggio. leopardi, 11-37: io solitario in
, 3-62: a fosco del per eremo selvaggio / m'apron la via le lucciole
. delfico, iv-337: nello stato selvaggio l'uomo distruggendo senza riprodurre, i
gesto era un... misto di selvaggio, di crudele e di beffardo.
, / ne sa altrettanto quanto 'l più selvaggio. caro, 4-2: la regina
sue torri stanno sospesi su un mare selvaggio, schiumante e ventoso. -percorso
l'isacide o glasto domestico, e selvaggio, di cui si fa l'indico
ultima volta la bandiera col suo maschio e selvaggio grido d'isolano. d'annunzio,
« se vuoi campar d'esto loco selvaggio ». felice da massa marittima,
fanno viaggio / per lo camino orrido e selvaggio. -mandare per mal viaggio
, iv-102: toccando la sua vicenda a selvaggio di dovere alzare uranio, il prese
a volte si levava in un vigoreacerbo e selvaggio, quasi rauco. 3.
, 1-44: un ramo levato dall'arbore selvaggio, e mestato in pianta di bel
prateria molle, / irsuti il pel selvaggio, / coperti di rugiade / come i
, ii-220: sotto la clava del selvaggio / predone cadesti, senza / vindici,
: ch'uom non fu al mondo sì selvaggio e crudo, / che non sentisse
. pascoli, i-545: poi sul paese selvaggio errarono anche esseri che avevano altre armi
quello de''tordi'. è un uccello selvaggio, che difficilmente si addomestica. pascoli
dall'altro ai recuperi pittorici dell'espressionismo selvaggio e dell'accademia citazionistica. citoafèresi,
sotto forma di intervento edilizio, disboscamento selvaggio di foreste, sfruttamento indiscriminato di risorse
2. figur. ambiente naturale incontaminato e selvaggio. l'espresso [10-vi-1980]:
, ecc.). mucchio selvaggio [aprile 1993]: ricca di profonde
[23-vi-1995], 173: decisamente più selvaggio e regressivo è lo watsu, ovvero
. -anche con uso aggett. mucchio selvaggio [maggio 1988]: ascolto ancora molto
], sf. la natura allo stato selvaggio, non alterata dall'intervento dell'uomo
lorenzi, 2-35: l'amerin selvaggio. idem, 2-85: l'amerino il
traffico di rifiuti, 'archeomafia', cemento selvaggio: questi i delitti che feriscono l'
affascinante dello scibile beatlesiano. il mucchio selvaggio [novembre 2001]: discorso a
eseguono le note del sirtaki. mucchio selvaggio [aprile 1991]: il disco inizia
lor congiura cannibalescachechiamanosocietà, han presoquest'uccellaccio selvaggio. cannibalìstico, agg. (
. r catapécchia, sf. luogo selvaggio, campagna squallida e solitaria.
tipi si formano in uno stato più selvaggio, sotto giogo più duro e patimenti più
, la canthina band. il mucchio selvaggio [dicembre 2004]: dal 1987
mus. elettropop. il mucchio selvaggio [22-vii-2002]: bravi i 99 posse
ocelòtto (ocelòt), sm. felino selvaggio (felis pardalis) diffuso dal messico
, tamburo, piatti? il mucchio selvaggio [6-iii-2001]: la prima delle due
agg. incivile, rozzo, ignorante, selvaggio, maleducato. – anche sostant.
dall'altro ai recuperi pittorici dell'espressionismo selvaggio e dell'accademia citazionistica. =
, per l'irrazionale, per il selvaggio, per l'istintivo. na
), agg. spreg. primitivo, selvaggio. leopardi, iii-1096:
uominie bestie, in uno stato quasi selvaggio: la piccola industria della filatura e
l'ultima tappa del suo tour. mucchio selvaggio [7-ix-2007]: parere condivisoanchedagli os
m. bianchini [« il mucchio selvaggio », 51, aprile 1982],