. disus. inseguire, incalzare la selvaggina col cane. - anche al figur.
precauzione, può avvicinarsi non visto alla selvaggina e sparare quando essa è a tiro.
. leggi penali, 31-67: la selvaggina destinata all'alimentazione dovrà pure sottostare alla
[aggattóno). sorprendere (la selvaggina) avvicinandosi gattoni e di soppiatto;
. leggi penali, 31-67: la selvaggina destinata all'alimentazione dovrà pure sottostare alla
spariva per gli intervalli dei rami, selvaggina alipede inseguita dai cani di atteone e
campi. 4. allevaménto della selvaggina; insieme di pratiche che servono ad
accrescere la riproduzione di determinate specie di selvaggina. 5. ipp. l'insieme
cui il cacciatore circonda la pista della selvaggina '; cfr. spagn. andén (
che viene tesa nei passaggi obbligati della selvaggina, di notte perché gli uccelli vedendola
particolare: dove il cacciatore attende la selvaggina. silone, 5-49: durante tutto
del litorale odoravano di pesce arrosto e eli selvaggina. moravia, vii-34: ordinammo tutti
venat. caccia all'aspetto: attendendo la selvaggina in opportuni appostamenti presso luoghi determinati
cacciatori del sopraggiungere e dello spostarsi della selvaggina. 4. meccan. apparecchio automatico
3. tr. appostare la selvaggina: cfr. balzello1. = deriv
, cogliere a balzello: appostare la selvaggina nel luogo ove suole passare. -anche
la caccia, allo scopo di proteggere la selvaggina e assicurarne e incrementarne la riproduzione;
alla volpe, alla lepre, alla selvaggina da tana). barilli,
battola dei battitori per far levare la selvaggina. = deriv. da battere
l'asino. -battere la selvaggina: inseguirla. -battere le sillabe
3. chi scopre o stana la selvaggina battendo i cespugli, le siepi,
un rumore stridente (per spaventare la selvaggina e farla levare): detta anche battarella
cani e di battitori per far levare la selvaggina). -anche: la pista della
). -anche: la pista della selvaggina, specie di animali grossi (come
me... ed archetti alla selvaggina del gran bosco e ad affofidar il besso
da sella); gli ovini; la selvaggina. -anche: insetto. cavalca
col fiuto, seguire le peste (della selvaggina: il di vestito nuovo.
cane da caccia); levare la selvaggina e insestasera, / domattina a braccetto
. i bracchieri desumevano le similitudini dalla selvaggina. bartolini, 1-24: e s'udì
mezzi illeciti per uccidere o catturare la selvaggina; cacciatore di frodo.
parchi riservati per uccidere e rubare la selvaggina. qualcuno vuole che in italiano s'
servito anche lei...; strana selvaggina luca pulci, 1-4-81: che par
i bracchieri desumevano le similitudini dalla selvaggina. = * comp. di
. qualcuno verrà. 3. selvaggina, cacciagione (con riferimento anche ai
di caccia: il luogo e la selvaggina nei quali un privato ha acquistato il
. -far buona caccia: catturare molta selvaggina. ottimo, i-236: e
, pigliare caccia: avventarsi contro la selvaggina (i cani). varchi,
o si possono prendere cacciando; selvaggina. lapo gianni, ii-491: amor
-trice). chi va a caccia di selvaggina, di uccelli (e, per
di pernici, di lepri, di selvaggina. -figur. tasso,
di chiusura della caccia, secondo la selvaggina e la regione. aretino, ii-67
a palle, per la grossa selvaggina. montecuccoli, 2-126: dee
carichi di pernici, di lepri, di selvaggina. -figur. v.
catturare gli animali predatori, nocivi alla selvaggina: consiste nel porre in una buca
, ecc. -carni nere: della selvaggina da piuma o da pelo.
quella più fine del pollame e della selvaggina). carena, 2-264: 'carne
. carnierata, sf. quantità di selvaggina contenuta in un carniere. fucini
cacciatore porta a tracolla per riporvi la selvaggina. folgore da san gimignano,
la tavola rovesciava il carniere pieno di selvaggina da lui cacciata. bocchelli, i-444:
o cinque spedate di lepri e di selvaggina. verga, 4-15: aveva attaccata una
avventurai, per folti paradisi / di selvaggina / e terre così sole che a percorrerle
industria di individuare e di stanare la selvaggina: cerca a fiuto, a vento,
avventurai, per folti paradisi / di selvaggina / e terre così sole che a
awenturai, per folti paradisi / di selvaggina. pavese, 60: le porte
2. tirare agli uccelli, alla selvaggina. caro, i-156: andava,
da caccia, non amava mangiare la selvaggina che gli ripugnava. e. cecchi,
tale divertimento, o fornire a noi selvaggina presa al di là dei nostri confini
, iv-12-36: assai v'è pesce, selvaggina e belve / onde han la vita
sarebbe piaciuto correre, districarsi, scovare selvaggina, opporre a quell'ombra, a quel
fagianare, tr. cucinare la selvaggina facendola prima ben frollare, come avviene
, poligamo (ed è considerato selvaggina pregiata); fra le specie più note
-nel linguaggio venatorio: sterco lasciato dalla selvaggina nei luoghi dove è passata o si
da caccia assumono al primo sentore della selvaggina. -cane da ferma: razza di
posizione di ferma seguendo i movimenti della selvaggina, per riprenderla al fermarsi di questa
di cottura a carne, pesce, selvaggina perché non vadano a male. carena
restare immobile, una volta scovata la selvaggina (con riferimento al cane da ferma
a fermo: a bersaglio immobile, a selvaggina che non muove. pascoli,
! e un fermo! inchiodava la selvaggina. il cacciatore poteva con tutto il
-attaccare fiato: lanciarsi all'inseguimento della selvaggina fiutandone l'odore (il cane da
i battitori che nella caccia scovano la selvaggina). giulio dati,
! e un fermo! inchiodava la selvaggina. viani, 14-140: hanno 11
uccello rapace); inseguire furiosamente la selvaggina (i cani). -per estens.
(e, in partic., la selvaggina). soderini, iii-411:
del capriolo e di simili bestie di selvaggina sono aride e dure, quindi è necessario
pratica soprat tutto per la selvaggina. artusi, 374: la
pezzo di carne macellata, soprattutto la selvaggina, e anche il pesce).
a tavola, abili nel cucinare la selvaggina. -completamente sviluppato, perfettamente
di passo, e costituisce un'apprezzata selvaggina (ed è considerato come progenitore dell'
, tana nei quali riposa la selvaggina. -in par tic.: covile
nocivi agli allevamenti in riserva e alla selvaggina (faine, gatti, puzzole),
o cinque spedate di lepri e di selvaggina. deledda, i-987: un camino
falconeria, perché attirava tutta la grossa selvaggina (e se ne conosce una specie affine
scopo di attirare e di preservare la selvaggina. -coltivazione (di una pianta)
il porco, il cinghiale, certa selvaggina, ecc.). -cibi grassi
caccia e di curare il popolamento della selvaggina nelle bandite (e riveste nello svolgimento
preposto alla tutela delle riserve e della selvaggina. molti dizionari non registrano questi
ritmico, per segnalare la traccia della selvaggina (un segugio). - per
l'uomo. assale ogni sorta di selvaggina e perfino giovani caprioli, gallicedroni, anitre
ecco una delle cause della sparizione della selvaggina.
un cane eccitato dalla presenza di molta selvaggina o dalla rivalità con altri cani)
cani che portati in ambiente saturo di selvaggina per eccesso di passione, o per
dal quale il cacciatore apposta uccelli e selvaggina. l. ugolini, 126:
, per sparare comodamente a capi di selvaggina grossa. 7. zool. ramificazione
animale nella pancia: dicesi di grossa selvaggina. = denom. da pancia (
can da caccia che fiuti intorno la selvaggina e non fiutava egli invece che inchiostro
la pista: individuare la traccia della selvaggina e seguirla con sicurezza (i cani)
13. venat. abituarsi ad afferrare la selvaggina (un cane o un uccello da
12. venat. ammaestrato a ghermire la selvaggina (un cane o un uccello da
ferendo solo superficialmente e permettendo alla selvaggina di fuggire). l. ugolini
mostrare di aver trovato la traccia della selvaggina, rallentando l'andatura e assumendo un
venat. ant. scoprire col fiuto la selvaggina o i loro covili. erasmo
. venat. ant. che insegue la selvaggina, che ne scopre il covile.
da campeggio; esportazione e importazione di selvaggina morta o viva; allevamento di
piacere di uccidere la misera, inerme selvaggina uno sfogo alle amarezze di una settimana
con una sola scarica più capi di selvaggina in fila o accostati l'uno all'
con una sola scarica più capi di selvaggina in fila o accostati l'uno all'altro
con una scarica si uccidono più capi di selvaggina, situati l'uno appresso all'altro
usato per catturare gli uccelli o la selvaggina; rete, laccio, trappola.
promettenti più grande numero di capi di selvaggina, mi sedusse. -molto intenso,
drizzare le orecchie per la presenza di selvaggina (un cane da caccia).
mutar mestiere e inselvatichire a caccia di selvaggina e di bestie nocive. -imbarbarire.
durante la ferma, della presenza della selvaggina, permette o provoca la fuga di questa
stesso luogo per individuare la traccia della selvaggina (un cane da caccia).
civiltà l'ha trattata alla stregua di selvaggina; oggi ancora l'invasore si esercita sugli
: ogni dispositivo atto a indurre la selvaggina a incappare in trappole o reti.
di meglio, fucili, panie, selvaggina. 5. letter. indirizzare
lacci collocati sui sentieri di passaggio della selvaggina. = forma femm. sostant
tendere trappole, fatte di lacci, alla selvaggina indotta a immettersi in passaggi obbligati.
andava a tender lacci ed archetti alla selvaggina del gran bosco. -con
14. gastron. condire la selvaggina che gira allo spiedo, facendovi colare
ancora per la caccia. cibo: selvaggina di ogni sorta; fa strage di
. 6. venat. lancio di selvaggina a scopo di ripopolamento. =
4. venat. chi effettua lanci di selvaggina per ripopolare una zona. l
'. colui che lancia capi di selvaggina, a scopo di ripopolamento. 5
. 11. venat. liberazione di selvaggina in una zona di ripopolamento. -anche
si chiamano lanci, le liberazioni di selvaggina viva a scopo di ripopolamento...
liberare il falcone per lanciarlo contro la selvaggina in volo o in corsa. anche 4
che occupino tutti i passi principali della selvaggina. boccamazza, i-1-296: avendosi a
lassa: sguinzagliare i cani dietro alla selvaggina. varchi, 8-2-228: similmente [
covo, rifugio del cinghiale (e della selvaggina da pelo in genere), spesso
fuggire o far alzare a volo la selvaggina. -cane da leva: cane da
e a far fuggire o volare la selvaggina. bocchelli, 1-i-183: aveva allevati
65. venat. stanare (la selvaggina), far alzare a volo (
... « per far levare la selvaggina lo è ». 66.
un uccello); stanato (la selvaggina). tanara, 348: non
uccelli o a snidare al volo la selvaggina nascosta. l. ugolini, 138
rapidamente; non lasciarsi impallinare (la selvaggina). 25. locuz. -a
bea vino puro e manuchi poco di carne selvaggina. iacopone, 14-40: puoi ch'
per indicare ai cacciatori la rimessa della selvaggina (ed è impiegato soprattutto nella caccia
18. venat. segnalare la presenza della selvaggina. 19. intr. ant.
che segnala ai cacciatori i rifugi della selvaggina (in partic. nella caccia delle
primavera sui litorali marini agli stormi di selvaggina. 25. chim. schiuma,
fare frollare carni (in partic. selvaggina) in vino o aceto aromatizzato.
in vino o aceto aromatizzato (la selvaggina). berni, 44:
. -venat. addentare ripetutamente la selvaggina uccisa in modo da guastarla o deteriorarla
. ugolini, 149: * masticare la selvaggina ': difetto nel * riporto '
e tutte le abitudini e malizie della selvaggina. 2. con grande facilità
avesse scemato d'un capo solo la selvaggina. bacchelli, 13-112: la campana.
cuoca. 7. venat. selvaggina da piuma di piccole dimensioni e di
servito in mirrause (il pollame, la selvaggina). gli ingannati, xxv-1-358
colla traccia e coi modi di ogni selvaggina e d'ogni pesce, aveva appreso
co'vostri fanti, / carcati della molta selvaggina, / avendo gioia ed allegrezza e
catturare e uccidere gli animali, la selvaggina (una trappola). g.
da sangue, nella caccia alla grossa selvaggina). l. ugolini, 155
, in determinate cacce, circondare la selvaggina da pelo sia di piccola taglia (
il rilevare col fiuto la presenza della selvaggina (con riferimento ai cani da caccia
(come fiori, frutta, legumi, selvaggina, oggetti d'uso, variamente
profusione di carezze. -venat. selvaggina nobile: quella cacciata con l'ausilio
, che non è smaliziato (la selvaggina). bencivenni, 4-39: tali
2-231: qui la ragione è ricca di selvaggina -tigri, giacarè, nutrie,
nelle oasi di protezione, anche della selvaggina; è costituita da contenitori, che
limitata, allo scopo di proteggere la selvaggina e permettere la riproduzione. 8.
una traccia olfattiva, un'usta (la selvaggina). giovanni da samminiato [petrarca
animale, in par- tic. della selvaggina. - anche: cacciare seguendo le
parco di grande estensione, popolato di selvaggina, in cui la vegetazione era lasciata
cacciatore può più agevolmente sparare sulla selvaggina. civinini, 7-143: in
cacciatore può con più sicurezza sparare sulla selvaggina (in par- tic. cervi,
e dell'america settentrionale per cacciare piccola selvaggina. 12. industr. nella tecnica
quale i paratori cercano di spingere la selvaggina verso una linea prestabilita, lungo la
recintata e utilizzata per l'allevamento della selvaggina. - con metonimia: gli animali
recintata, in cui è allevata la selvaggina, con divieto o riserva di caccia.
la caccia prediletta del parigino, la selvaggina che più gli va a sangue,
, / gli spartì parimente [la selvaggina] a'suoi compagni. patrizi,
32. venat. percorso seguito dalla selvaggina, luogo per cui è passata o
di persia. -passaggio obbligato della selvaggina. campofregoso, 1-17: tesi le
, detta ragina pero. tira alla selvaggina, detta labrusca, da la quale
terreno insieme con l'odore inconfondibile della selvaggina, costituisce una traccia per i cani
o in parte, l'intestino della selvaggina uccisa per evitarne la decomposizione.
venat. seguire col fiuto le tracce della selvaggina (con riferimento a un cane da
concia. - anche: spiumatura di selvaggina. giorgini-broglio [s. v.
città. 15. venat. selvaggina costituita da animali ricoperti di pelliccia o
, ecc.; anche nell'espressione selvaggina da pelo). del tufo,
passo. mica degli stabili, o della selvaggina da pelo. 16.
uccello (con partic. riferimento alla selvaggina). spettacolo della natura,
colori poco vivaci, e costituiscono una selvaggina ricercata per le carni particolarmente prelibate.
partic. di giovane età, ricercato come selvaggina. bandello, 1-27 (i-343)
-ricerca, da parte dei cani, della selvaggina. savi, 1-569: il veder
a caccia piuttosto di persici che di selvaggina. slataper, 2-281: tomo seccatissimo a
, ha l'incarico di stanare la selvaggina percuotendo con pertiche cespugli e siepi;
un terreno di caccia per snidarne la selvaggina. giulio dati, 1-39: a
piacer d'aver i boschi pieni di selvaggina, ciò è più tosto per vederla
: volatili, uccelli (contrapposti alla selvaggina di pelo), a. adriano
(charadrius albifrons), apprezzato come selvaggina; ha statura piccola, becco e
commestibili macellati (ovini, bovini, selvaggina, rar. pesci e molluschi)
radici di cicoria come le fossero polpette di selvaggina o salsicciotti di pollo. carducci,
un colpo solo abbatteva il capo di selvaggina richiesto. soldati, i-188: il
sa, vendo altre cose, portogalli, selvaggina, gamberi, frutti di mare.
da animali, in partic. da selvaggina. b oc camozza, i-1-362:
posizione in cui il cacciatore attende la selvaggina sia che vi giunga spontaneamente sia che
. -l'appostarsi per catturare la selvaggina. beccaria, ii-663: le poste
il luogo in cui si trova la selvaggina per appostarsi; stare in agguato (
. segnare il luogo di passaggio della selvaggina. 2. intr. disus.
. - in partic.: cacciagione, selvaggina. (tassiano volgar., xxiv-21
tecchi, 136: l'agguato alla selvaggina, l'inseguimento o l'attesa,
una bandita recando un grosso capo di selvaggina predata. x. condotto alla dannazione
tempo stesso snidare forse qualche capo di selvaggina, di cui (ingenua premura!)
minore perseveranza de'segugi in traccia di selvaggina. -con riferimento a uno scritto
, coi quali la giovine e fresca selvaggina maschile era catturata, esaminata, provata
da caccia quando, percepito l'odore della selvaggina non lontana, si ferma o gattona
rivolto verso il punto dove si trova la selvaggina (un cane da caccia).
oggetto di punta (un capo di selvaggina, da parte del cane da caccia)
4. venat. addestrato a puntare la selvaggina (un cane da caccia).
. 10. venat. stratagemma della selvaggina inseguita dalla muta dei cani, che
andava a tender lacci ed archetti alla selvaggina del gran bosco. pavese, 5-130:
incontra. 6. levare la selvaggina. muratori, 0-266: io taccio
tratto di terreno provocando la levata della selvaggina. beccaria, ii-662: conviene difinire
un tratto di terreno, levando così la selvaggina. -anche per simil.: sistema
, 7-333: entro nel reame della selvaggina: scorgo in alto uno stormo di
, coi quali la giovine e fresca selvaggina maschile era catturata, esaminata, provata
seconda che siano destinate alla cattura di selvaggina di pelo o selvaggina di piuma (
alla cattura di selvaggina di pelo o selvaggina di piuma (e a queste ultime appartengono
lo tendono mentre il cane posta la selvaggina, e il paretaio, che viene teso
in volo o cercare di stanare la selvaggina rimasta acquattata dopo le prime battute.
battuta o nuova battuta per stanare la selvaggina. masuccio, 397: con non
caccia); non lasciarsi distrarre da altra selvaggina. 23. intr. dir.
selva. -stanare e inseguire la selvaggina (un cane da caccia).
corpo di un animale, volatile o selvaggina) e riempito di condimenti, dolci
, che serve per riempire pollame, selvaggina, maialini eviscerati o particolari tagli di
4. portare al padrone la selvaggina (un cane). bartolini,
mandare cani più abili a levare la selvaggina rimasta infrattata. tommaseo [s.
piatto. -ripulire i boschi della selvaggina: ucciderla tutta. fagiuoli,
di ripulita: quello che leva la selvaggina rimasta ancora infrattata. tommaseo [s
. andare a ricuperare nella macchia la selvaggina uccisa. boccamazza, i-1-360: il
per la protezione delle riserve e della selvaggina dai danni dei terzi. piovene, 7-69
allegrezza del carname vostro / saettandovi come selvaggina? / ch'ella ristabilisca in mezzo
la coda acuta. -stanare la selvaggina. tommaseo [s. v.
avrebbero rammollito. -in partic.: selvaggina. vittorini, 1-18: mi indicano
la stagione e comincerà il passo della selvaggina, andranno al ^ castello'di gallico
donna s'aggradiva forte di core di selvaggina. a. boni, 483
che era eccitato forse da qualche invisibile selvaggina. -figur. affermare energicamente.
che è in grado di scovare la selvaggina grazie all'olfatto sviluppato (un cane
di cottura in umido particolarmente adatta alla selvaggina, la cui carne, dopo essere
. gastron. salsa agrodolce adatta alla selvaggina, preparata con fegato, aceto,
pezzi di carni diverse (volatili, selvaggina, manzo, pesce, ecc.)
: addestrato a seguire le tracce della selvaggina ferita. bacchelli, 1-i-183: aveva
giro. -ant. stanare la selvaggina. tanara, 164: pigliasi ogni
altro percorre il bosco per stanare la selvaggina). tommaseo [s. v
insistenza dopo aver sentito l'usta della selvaggina (un cane da caccia).
dei cani da caccia sull'usta della selvaggina. = deriv. da scagnare
e là le foreste dove s'accucciava la selvaggina destinata al mio arco e al mio
, intr. abbaiare furiosamente inseguendo la selvaggina (il cane da caccia).
piacimento; lanciare il cane alpinseguimento della selvaggina; aizzarlo contro qualcuno. dante
); sguinzagliato nella caccia dietro alla selvaggina. nacchio, xvii-325-6: se pagar
altura, sottraendosi ai cacciatori (la selvaggina). landolfì, 7-87: d'
far uscire dal covo, stanare la selvaggina. crudeli, 2-145: scovan la
sarebbe piaciuto correre, districarsi, scovare selvaggina. 2. per simil.
che non ferma, ma segnala la selvaggina con sco- dinzolii e abbaiamenti. -al
stità femminile, cane di scovo per selvaggina di paradiso. = deverb.
! tose. scovare, stanare la selvaggina. nieri, 3-197: 'scucciare'
caccia con il compito di inseguire la selvaggina. -segugio italiano: cane di media
minore perseveranza de'segugi in traccia di selvaggina. montale, 14-121: prega per
2. venat. inseguimento della selvaggina. ma non si rizzano più; di
. -di animali: inseguire la selvaggina o altri animali per fame preda (
. 9. venat. inseguimento della selvaggina (in par- tic. lepre,
. proveniente da animale selvatico, dalla selvaggina (la carne). maestro
e come l'hanno ridotta. alberghi e selvaggina (ant. salvaggina, salvagina, salritrovi
salvaiaménte), avv. con stinguono la selvaggina di pelo, costituita da violenza ferina
ferocia propria deh'anima- mammiferi, e la selvaggina di piuma, gli uccelli).
volte intanto che lo i boschi pieni di selvaggina, ciò è più tosto per vederla che
qui la regione è ricca di selvaggina: tigri, giacarè, nutrie, carpinci
, se dalle sue parti era selvaggina grossa. calvino, 3-142: c'era
piaciuto correre, districarsi, scovare selvaggina. -censimento della selvaggina: computo
, scovare selvaggina. -censimento della selvaggina: computo dei capi presenti in una
attributivo, nelle espressioni caccia, carne selvaggina. conto di cordano e ai
co'vostri fanti, / carnati della molta selvaggina, / avendo gioia ed allegrezza e
carichi di pernici, di lepri, di selvaggina. 3. esemplare di
civiltà l'ha trattata alla stregua di selvaggina; oggi ancora l'invasore si
anche tu sei troppo vecchio per cambiar selvaggina », volle aggiungere dritto negli occhi di
« fiutavo » (scrive jouhandeau parlandodella sua selvaggina umana) « la loro solitudine, la
sm. ant. e letter. selvaggina; l'insieme di prede selvatiche cacciate
cacciate. -in partic.: carni di selvaggina usate in cucina. storia
sf. ant. e letter. selvaggina; specie, esemplare di animale selvatico
, le selvatichine. 2. selvaggina uccisa o macellata e posta in vendita;
posta in vendita; carne cucinata di selvaggina. g. a. flaminio,
di area per lo più seti, di selvaggina, deriv. da selvatico.
, agg. ant. proprio di selvaggina (la carne). nannini [
4. sm. plur. selvaggina; carni di selvaggina. m.
sm. plur. selvaggina; carni di selvaggina. m. fiorio, 6:
allevamento dei domestici. -sm. selvaggina. goldoni, v-1291: - sono
e intenso della vegetazione spontanea o della selvaggina. - anche sostant. gnolo,
forte e penetrante tipico della carne di selvaggina. 4. ricoperto da una selva
5. ant. e letter. selvaggina. -che si apre o appare in
una cottura errata (un cibo, la selvaggina). ghislanzoni, 16-8: tu
deriv. male). -con riferimento alla selvaggina: cambiare spessa di sfagno (o muschio
fossero loro opposti. -braccare la selvaggina. boccamazza, i-1-298: quando non
e ininterrotto per segnalare la traccia della selvaggina. giuliani, ii-274: s'apposta
. perché possa cercare e inseguire la selvaggina o attaccare o inseguire un nemico,
crudeli. carcano, 107: è selvaggina che si lascia smacco della dignità cardinalizia
smeriglio si addestrava alla caccia della piccola selvaggina. da un denom.
. snidare forse qualche capo di selvaggina. 2. per simil.
soppuntare, tr. tose. puntare la selvaggina (un ca ne)
e cocomeri a taglio; d'inverno selvaggina e tartufi. = dal turco §erbet
finissimo, sempre lanciato alla caccia della selvaggina nuova atta a soddisfare i gusti ed
. spallinare, tr. colpire la selvaggina con i pallini, sparando col fucile
di carne, in partic. di selvaggina, di uccelli o di altro cibo
o cinque spedate di lepri e di selvaggina. cicognani [« il resto del carlino
a un'estremità per infilzare carni, selvaggina, uccelli, pesci o altri cibi da
per la caccia alle anitre o a selvaggina analoga, difficile da avvicinare e con piumaggio
, in partic. sulla traccia della selvaggina; gannito della volpe. tarchetti,
, in partic. sulla traccia della selvaggina). marino, 18-61: altri
o allontanarsene notevolmente (un tipo di selvaggina). baldini, 3-210: la
il 31 dicembre chiuse la caccia alla selvaggina stanziale. 4. ant.
modo da stancare la persona o la selvaggina inseguita. boccaccio, ii-242: lo
due cavalli, così da ricoprire la selvaggina. = deriv. da strascinare
di spauracchi usata per far levare la selvaggina dai cacciatori, che la trascinano preventivamente
o cinque spedate di lepri e di selvaggina. - ant.
povero carestia. cassola, 6-32: la selvaggina, uno doveva sudarsela, perché desse
sempre in buona pace. -stanare la selvaggina. chiabrera, 3-92: uomini con
e cocomeri a taglio; d'inverno selvaggina e tartufi. -venire al taglio-
possono penetrare nei covi per snidare la selvaggina. -anfratto, grotta (in partic
tascone rigonfio si spandeva l'odore di selvaggina. -spreg. tascàccia.
costituiva una sorta di sbarramento per la selvaggina, così indotta a dirigersi verso le
altri tipi di trappola per altri tipi di selvaggina), -anche: il terreno,
il tempo favorevole per tendere trappole alla selvaggina. citolini, 419: l'uccellar
indicazione della presenza o del passaggio di selvaggina. garzo, xxxv-ii-301: già
: addestrato a scovare e inseguire la selvaggina (un cane). folgore da
, quando viene rifiutata e tracciata la selvaggina da costoro, è ben difficile non
. ant. che scopre o stana la selvaggina seguendone le tracce. salvini,
tovaglie colorate di porpora non nostra selvaggina formano pranzi salubri e saporosi. carducci,
, iv-719: 'uccellinàio': venditore di minuta selvaggina; cacciatore col fucile. =
segugio entra in un bosco pieno di selvaggina, che salta di usta in usta,
di uccelli nel corso delle migrazioni o della selvaggina da pelo stanata dai cani.
di animali (in partic. di selvaggina). niccolò da correggio, 1-19
. venasóne), sf. cacciagione, selvaggina cacciata. -anche: ciascun animale selvatico
di molto. non c'è molta selvaggina. sciascia, 8-47: 1 cacciatori
che serve a catturare uccelli e piccola selvaggina; ragna. prose fiorentine, iii-2-284
un richiamo vivo in modo che la selvaggina si diriga verso la terra. 18
volarla, sf. ant. assortimento di selvaggina di piuma. giovio, i-205:
la caccia per favorire il ripopolamento della selvaggina, la quale può essere catturata solo per
voci sapeva trarre, a imitare la selvaggina, dalle sue labbra coll'aiuto d'una
metodo con cui viene cotta la selvaggina in una salsa a base di vino rosso
di uccelli fagianidi galliformi; costituiscono una selvaggina ricercata per le carni pregiate. =
. che si riferisce o appartiene alla selvaggina. govoni, 16-60: l'