vitelli gli faceva, che il signor cosimo sdegnato... dubitava che filippo non
da una passione); innamorato; sdegnato; adirato; ardente (di desiderio
sufficienti: la notte, un re sdegnato, e dei soldati pronti. leopardi,
ha il cipiglio; aggrondato, corrucciato, sdegnato, indispettito. guittone [crusca
accortamente all'eccidio che lor sovrasta da dio sdegnato. manzoni, pr. sp.
commessario vedendo lui smarrito, e me sdegnato mi diede su la voce, dicendomi
., 8-7 (277): e sdegnato forte verso di lei, il lungo
appartenenti alla vita politica, che per sdegnato cuore o simulato sdegno si appartano.
adiratissimo). turbato dall'ira, sdegnato; crucciato, seccato, fortemente risentito
leone ebreo, 141: di che sdegnato cupido ferì apollo d'una saetta d'oro
fagiuoli [tommaseo]: il tevere sdegnato dovea qui / gridare: alò,
inghilterra, se gl'inglesi quasi non avessero sdegnato d'imitare i francesi. giordani,
sufficienti: la notte, un re sdegnato, e dei soldati pronti. leopardi
: a lui [il leone] forte sdegnato / s'arricciavano i rossi e folti
): per la qual cosa io sdegnato, soffiando diventai come uno aspido.
mi fece anche sperare che non avreste sdegnato dare qualche schiarimento, qualche nota.
, / tanto che molto di ciò fu sdegnato; / e carlo comandò che si
(bando alla superbia) non avrebbero sdegnato a quel tempo di unire il mio
bocchelli, 10-191: quel che l'aveva sdegnato di recente, e, come diceva
di richiedermi sposa? pindemonte, 15-405: sdegnato assai, gli rispondesti, euméo:
sono rassicurato che tu non sei meco sdegnato, ti mando mille ringraziamenti delle tue
all'altro. salvini, 16-23: sdegnato stava dalle navi assiso / che camminan
, 7-139: come se dio veramente fosse sdegnato di quella fabbrica, capitarono a spatolino
: il che inteso michelagnolo, quasi sdegnato, non voleva più capitare alla fabbrica.
. guicciardini, 182: e1 papa sdegnato, gli tolse la depo- siteria che
... vuol ora far meco lo sdegnato perché non ho avuto il coraggio di
] avere il cimurro diciamo d'uno sdegnato. -venisse a qualcuno il cimurro:
/ quei che pur dianzi andò quasi sdegnato / co'men fedeli a collegarsi insieme
? -essere in collera: essere sdegnato. -essere, stare in collera con
collera con qualcuno: essere adirato, sdegnato con lui. fra giordano [crusca
nuovo mito gionittiano, io non avessi sdegnato di assistere a un comizio..
la colpa alla città, e, sdegnato, scomunicò quella; nella quale contumacia
stare, venire in corruccio: essere sdegnato, stizzirsi, imbronciarsi, risentirsi.
corrucciosaménte, avv. in modo sdegnato e irato insieme, con corruccio
, 3-35: amostante non solo era sdegnato, / che di suo capo e propria
qual cosa, sappiendolo otto, molto sdegnato e crucciato tornò a roma con sua
croste, di onest'uomini. e lui sdegnato non li riguarda. 8
e letter. cruciato). adirato, sdegnato, irritato; dolente, afflitto,
qual cosa, sappiendolo otto, molto sdegnato e crucciato tornò a roma con sua forza
, cruccio sissimo). sdegnato, corrucciato, stizzito, indi
., 8-7 (137): e sdegnato forte verso di lei, il lungo
per le quali parole lo nemico quasi sdegnato e svergognato e come se cognosesse bene la
. oraziotto, il quale credo che sdegnato del rabuffo che io gli feci sopra
dopo guicciardini, 2-3-36: il papa, sdegnato, gli tolse la 3.
le vie e per le chiese, sdegnato venne a deturparle la porta e faccia della
calamità eccessiva e irreparabile; disanimato e sdegnato della vita e della fortuna;.
di disdegnare), agg. sdegnato, irato. cecco d'ascoli
2. indispettito, crucciato, sdegnato. p. verri, 2-ii-136:
4. ant. risentito, indignato, sdegnato; pieno di amarezza. m
derivando dalla prepotente vendetta di un nume sdegnato, non possono distruggersi se non per
che egli continovi. goldoni, viii-1118: sdegnato contro di voi? sì, fieramente
, / onde poi, nello stomaco sdegnato / volvendo a stento l'indigesto cibo
naturale dell'animo mio, afflitto, sdegnato, cruccioso. b. croce,
pontefice] minore odio contro alla città, sdegnato che dimenticata di tanti benefici si fusse
né rispondere, un fanciullo che avrebbe sdegnato, fatto grande, i tesori della
goldoni, viii-1081: il signor geronte è sdegnato contro suo nipote non per altra cagione
, abbattuto, dolente; irato, sdegnato, crucciato, imbronciato (una persona
al figur. anguillara, 5-30: sdegnato contra lui con una scure, /
, 2-34: era [il neonato] sdegnato... di trovarsi assolutamente
. da porto, 1-229: doppiamente sdegnato papa giulio, cominciò a pensar cose nuove
opra sia, pur lo rinforza / lo sdegnato voler del nume offeso. pirandello,
1 -a rgom.: marte sdegnato perché il mondo è in pace, /
dell'essere. carducci, ii-8-98: era sdegnato, e perciò mi stetti dallo scriverti
ecc.); fremente, trepidante, sdegnato, sconvolto. f.
soddisfazione, entusiasmo); commosso, sdegnato, sconvolto. livio volgar
.. è un fremito del cuore sdegnato entro se stesso. p. verri,
allegrezza. perché il cavallo, di ciò sdegnato, prese il freno acciò che non
partic.: suscitare profondo disagio, sdegnato ri- sentimento, acuto turbamento (una
, i-io: egli fuori di modo sdegnato mi rispose d'aver avute lettere diritte
gola; / onde poi, nello stomaco sdegnato / volvendo a stento l'indigesto cibo
a far le spie fra un popolo sdegnato, accrescevano l'odio naturale dei siciliani
prestò cura fraterna: e si sarebbe sdegnato pur del pensiero di non la prestare
le dica la cagione perché io sia sdegnato seco. = deriv. da
armati. a. verri, ii-306: sdegnato contro lei, uscì dalle sacre sue
guerra di quel regno colla francia, sdegnato di trovarsi frustato delle sue speranze nella
), agg. fortemente adirato, sdegnato; arrabbiato, infuriato.
, 447: il duca di mena, sdegnato dalla temerità loro di spingersi tanto innanzi
guicciardini, iii-3: il re sdegnato della insolenza loro, e che dai
costanzo, 1-49: era gualtiero implacabilmente sdegnato. b. davanzali, ii-
? / negli amici impotenti? in dio sdegnato? alfieri, 5-6: sempre insolenti
compiono suoi cerchi. 3. sdegnato, irritato; adirato, infuriato.
figur. esacerbato, esasperato; adirato, sdegnato, contrariato (una persona, il
non fu mai veduto né della guerra sdegnato, né nella pace increscioso, contento
spietato vento indegno. n. sdegnato. cavalca, iv-29: isguardandolo nella
, / onde poi, nello stomaco sdegnato / volvendo a stento l'indigesto cibo
. indegnante). sdegnoso; indignato, sdegnato. s. bernardo volgar.
. -avere indignazione di qualcuno: essere sdegnato contro di lui. b. segni
: 11 re di castella, sdegnato e infellonito contro al re vermiglio e contro
estinto. -infuriato, adirato; sdegnato, risentito. graziani, 336:
[luciano], iii-3-65: era assai sdegnato il vecchio per questo amorazzo, e
/ con un guardo o pacifico o sdegnato, / d'inorridir, di serenare è
g. villani, 12-58: lo 'nquisitore sdegnato... scomunicò i priori e
parla a dante come spesso parla chi è sdegnato inverso chi l'ha lasciato, e
machiavelli, 420: si partì di firenze sdegnato, e la interdisse. baldelli,
figur. furibondo, incollerito; adirato, sdegnato. b. davanzali, i-36:
per lettere al re, il quale sdegnato richiamò a se il giovane e,
contro al re. saraceni, i-270: sdegnato cesare di sì stomacosa inurbanità e scortesia
infuriato; risentito, stizzito, profondamente sdegnato; accanito. -anche: incrudelito,
adirato, infuriato; risentito, stizzito, sdegnato profondamente; inviperito. b
violentemente; risentito, stizzito, vivamente sdegnato; infiam mato d'astio
non può essere misericordia. 2. sdegnato, indignato, giustamente risentito. g
la sdegnosa / era tirsi un dì sdegnato, / e volea da labbro irato
m'abbia. brusoni, 558: sdegnato e confuso per vedersi mancato con la
. zilioli, iii-28: il governatore, sdegnato che si ardisse di parlare tanto liberamente
. soffici, v-1-48: sono oltremodo sdegnato del patrio lazzaronismo. papini, 39-
, comandare. brusoni, 582: sdegnato di questa parlata, il governatore,
e non avesse, forse, paventato o sdegnato la città guelfa? 4.
-... e quasi mezzo sdegnato lasciò il duca più morto che vivo.
g. p. maffei, 87: sdegnato il tiranno con mal viso lo riguardò
meri linguaioli, e che non abbiano sdegnato conversare col popolo. de marchi, iii-2-438
l'uom si prega, ov'è sdegnato, / si sfoga in inni o in
... - / il re, sdegnato, allor gli die'una spinta /
tutto netto della inondazione né dell'esser sdegnato del mondo, né d'altre pompe
piede / il suol, mi fulmini giove sdegnato, / ch'io sia volubile,
, sdegnoso e altiero per sua natura e sdegnato e confuso per vedersi mancato con la
di casa, / per la roba sdegnato, cui gli achei / gli mangiano.
, 1023: il duca, fortemente sdegnato, fece far prigioni i più principali
caro amico, che io mi sono spesso sdegnato di quell'omaggio umiliante, basso,
anche aggiunto il fremito / del 'l giovine sdegnato / su i destini de l'italo
giudicio, e pei tal cosa fussi sdegnato, nondimeno perché egli era stato assoluto
gemelli careri, 2-ii-261: questi fortemente sdegnato... non solamente ricusò di
strada conduce. tommaseo, 15-193: mercurio sdegnato della furfanteria [di batto].
imperatore. brusoni, 582: sdegnato di questa parlata, il governatore avezzo
placido e mite, non per tanto sdegnato anch'egli replicò che, se bene gli
che con l'asprezza avreb- bono maggiormente sdegnato l'animo di salvestro, pensarono che
di quel colpo orlando, / arrabbiato sdegnato e furioso, / ira sopra dolor
vomitare il tosco / multiplicato nel sdegnato petto. -vario, molteplice.
. pascoli, 655: al dio'sdegnato per il suo ciclope, / egli
al cordoglio o porre le mosse allo sdegnato con la certezza di quanto avea udito
, perché non credessero ch'egli fusse sdegnato, mostrò di appagarsi delle loro scuse
chi è mesto e di chi è sdegnato. 'accipigliato 'dicesi solamente di chi
'accipigliato 'dicesi solamente di chi è sdegnato. capuana, 8-204: si era
oh insomma, insomma, » ruggì sdegnato il sovrano, « questa mutolàggine vostra è
allegria anche negli altri; aspetto esteriore sdegnato e scostante, proprio ai chi evita
e non seccate / d'un re sdegnato le filiali natiche. -in espressioni comparative
tutto netto della inondazione né dell'esser sdegnato del mondo né d'altre pompe vane
, annoiato. -anche: irritato, sdegnato. patecchio, xxxv-1-585: noioso son
noi curo, / che noi temo sdegnato. casti, i-2-279: non trovo pace
che comprendere subito, si era anzi sdegnato. sbarbaro, 1-195: nonché interrompersi,
salvini, 13-55: a lui sdegnato / forte sì disse il nubi-aduna giove
cortese scoprirmi a questa iniqua, / sdegnato m'ha, come s'io fussi un
: apollo..., straordinariamente sdegnato, pubblicamente esclamò che anco in parnaso
ed annullate. 6. sdegnato, irritato. scarpelli, 1-100:
, per lo più pretestuosamente); sdegnato, irritato. boccaccio, viii-3-140
negazione, un rifiuto per lo più sdegnato e risentito o, anche, la ferma
amico, che io mi sono spesso sdegnato di quell'omaggio umiliante, basso, servile
puritade ed onore. tassoni, 275: sdegnato giove a provveder s'accinse: /
portando innanzi l'esecuzione dell'ordine, mehemet sdegnato fece tale ufficio con sultano selim.
ab. cesari, giacché non ha sdegnato di mostrarne desiderio. -essere onorevole
, di fiera indignazione; adontato, sdegnato. boccaccio, vi-181: ontoso tutto
gia- comini tebalducci,... sdegnato per i disonesti portamenti che facevano eziandio
ritrarlo alquanto bade. mascardi, 1-151: sdegnato, il re fé comandamento a'soldati
: il vedere contro di me il cielo sdegnato, la terra per me sterile,
, 469: quindi amore, al fin sdegnato, / terminar fé questo gioco,
e di arenosa pasta, cui avrebbero sdegnato i maiali. -di animali.
. gozzi, i-19-143: con noi sdegnato è il cielo: dalle infernali grotte
più bisogno. nievo, 307: avrei sdegnato di fargli parte del mio peregrino sapere
son piangendo per lo mondo gito / sdegnato del morir come meschino. ugurgieri,
dal gran di funebre / o da sdegnato ciel distrutto fosse. -l'incidenza
, / da quella che m'avea tanto sdegnato. -essere in perdenza di
cose?. nievo, 307: avrei sdegnato di fargli parte del mio peregrino sapere
, v-1-621: stupito si mostrò e sdegnato quando il geografo non senza peritanza gli mise
un polacco o forsi lituano nobile, sdegnato contra doi suoi sudditi, commandato ch'
, non soccorrevano ad essi come potevano, sdegnato sbalzò su dalla sedia e, girando
: antonio giacomini tebalducci..., sdegnato per i disonesti portamenti che facevano eziandio
'l censuro, / con un guardo sdegnato ei mi pilucca. giusti, 3-40:
non possendo placare chi era con loro sdegnato. giuseppe flavio volgar., i-60:
placido e mite, non per tanto sdegnato anch'egli replicò che, se bene
nella polvere dell'animo del conte, onde sdegnato e malissimo soddisfatto se ne ritornò a
e di arenosa pasta, cui avrebbero sdegnato i maiali. 3. luogo
buoni cittadini, i porci l'arebbono sdegnato! dante, inf., 30-27:
gemelli careri, 1-i-360: costui, sdegnato co'suoi per l'offese ricevutene,
non usati portenti. / con noi sdegnato è il cielo: dalle infernali grotte /
, lui che era già uomo, sdegnato, disperato, aveva voluto uccidersi.
. s. maffei, 7-75: sdegnato il facitor primiero / per deluderne il
awersario le cose che dianzi l'avevano sdegnato. 2. ambiguità espressiva.
nella polvere dell'animo del conte, onde sdegnato e malissimo soddisfatto se ne ritornò a
grande del bolognese spataro, che non avea sdegnato fin dal 1505 il posto di semplice
brusoni, 369: d papa, sdegnato di questi infelici successi delle sue armi
pericoli, cavoe? mascardi, 1-151: sdegnato, il re fé comandamento a'soldati
, perché non credessero ch'egli fusse sdegnato, mostrò di appagarsi delle loro scuse
casati lo vide presiedere, cupo e sdegnato sul suo seggio, davanti ai ministri e
veramente giusto e sensato che non ha sdegnato di pronunziarne. c. carrà, 122
quarto. granucci, 2-46: ciro, sdegnato, spinse l'esercito al fiume arasse
, che qualche minuto prima pareva avesse sdegnato l'offerta, si tramutava in rabbia fitta
fatti suoi, nemmeno taramanna che, sdegnato contro i pugnalatoli della patria, si
, 10-32: se si fosse tenuto, sdegnato e disdegnoso, all'affermazione che non
rimprovero); risentito, irritato, sdegnato (una protesta, un'accusa, una
, 10-32: se si fosse tenuto, sdegnato e disdegnoso, all'affermazione che non
potesse pagar colui che le scrisse, sdegnato di quel giudizio contadinesco, disse: egli
affari ed essendo ricchissimo, non avea sdegnato di domandare il quarto o il quinto
, che qualche minuto prima pareva avesse sdegnato l'offerta, si tramutava in rabbia fitta
la mia vita oscura / tra me sdegnato, come soro e folle / ch'io
di loreno. brusoni, 81: sdegnato il duca di questi progressi de'nemici
martini, 5-251: invano felice cavallotti, sdegnato di tanto contendere per due sostantivi che
lodiamo in luigi xi il non essersi sdegnato di ricevere da un contadino una rapa
futili. loredano, 5-107: sdegnato egli [achille] si tratteneva, /
sono rassicurato che tu non sei meco sdegnato, ti mando mille ringraziamenti delle tue
fai tu. marchetti, 5-262: giove sdegnato e gli altri numi / i superni
al mondo cinquanta anni prima, non avrei sdegnato -tut- t'altro -di accompagnarmi con la
ho dato ricapito a vostro figliuolo, essendosi sdegnato con voi, in casa mia,
papa... si mostrava anzi sdegnato col re, chiamandolo ostinato, relapso
): egli s'era contra lui forte sdegnato perciò che ne la guerra contra gl'
mese di marzo essendo già irritato e sdegnato il re d'inghilterra contro a franzesi
dette la colpa dia città e, sdegnato, scomunicò quella: nella quale contumacia
e gli alberi del timone non avevano sdegnato d'adattarsi alla vecchia 'riboia'! comisso
contro a lui. machiavelli, 1-i-361: sdegnato alessandro che una città gli volesse chiudere
gemelli careri, 1-i-360: costui, sdegnato co'suoi per l'offese ricevutene,
per lettere al re il quale, sdegnato, richiamò a sé il giovane.
. birago, 94: venne il re sdegnato a mostrare di volerla pagare [la
se ne uscisse della corte discontento e sdegnato. gottifredi, xliv-283: ben è vero
ben sappiamo come il po siasi ultimamente sdegnato contro quella forza che tentò di ridurvelo
-ti vuoi chetar per dio? -grida sdegnato / l'altotonante; e giuno: -io
, 5-2 (i-iv-455): martuccio, sdegnato di vedersi per povertà rifiutare, con
discorere con qualche rigidezza come se fusse sdegnato. g. gozzi, i-19-243: povera
batte i denti immani, / rigna sdegnato. bresciani, 4-ii-243: il cardinale.
(rimbróncio). ant. mostrarsi sdegnato. fiorabraccia e ulivieri, 245:
, 8-520: basta; s'era molto sdegnato e, per non addolorarla troppo con
osservati. brusoni, 0-81: sdegnato il giovine della sua ritrosia, diedesi a
mese di marzo essendo già irritato e sdegnato il re d'in- ghialterra contro a'
giudizio veramente giusto e sensato che non ha sdegnato di pronunziarne. pascoli, 607:
assalse. cesarotti, 1-vii-6: col re sdegnato / morbo rio per l'esercito [
, / da quella che m'avea tanto sdegnato. = deriv. da riparare2,
passare nuovamente. brusoni, 4-i-119: sdegnato di questo intoppo a'suoi
): egli s'era contra lui forte sdegnato perciò che ne la guerra contra gli
mondo, / ne la patria hai sdegnato un vii riposo. giordani, ii-24:
cardinale de'medici,... sdegnato co'cardinali congiunti seco perché recu- savano
j 4. irritato, offeso, sdegnato (una persona, l'animo).
di papa martino v che si era oltremodo sdegnato per un rispetto il quale cantavano i
recusando il valentino di farlo, il pontefice sdegnato lo fece ritenere in sulle galee.
e ragionamenti. brusoni, 9-81: sdegnato il giovine della sua ritrosia, diedesi
fuoco. del carretto, cvi-614: sdegnato parte cum la spalla rotta. bandello,
tanta magnificenza per la francia, allorché sdegnato andava con un'armata a rovinare la
. metastasio, 1-i-46: il re, sdegnato, / di cartagine i tetti arde
da bologna, i-79: tant'ha sdegnato di darmi salute / quella che più
sbalzò dalle piume. muratori, iii-293: sdegnato, sbalzò su dalla sedia e,
: aimone si guarda intorno spaesato e sdegnato e anticipa nel pensiero il giorno immancabile in
la testa. -rendere furibondo o sdegnato. c. i. frugoni,
. fagiuoli [tommaseo]: orazio sdegnato, vedendosi scartato. tommaseo [s
congiure. moniglia, 1-ii-314: contro cielo sdegnato / umano schermo non ha mai possanza
del mio duca che si dileguava, sdegnato del sorgere del sole. bilenchi, 14-46
scioccherie; la mia serietà lo ha sdegnato. 3. componimento, opera
, agg. tose. adirato, sdegnato. g. m. cecchi
ciató). molto dispiaciuto, risentito, sdegnato tanto stano continuamente quaranta nobili vestiti di scarlatto
scrutativo; guardò l'uomo turbato e sdegnato, che gli stava davanti colla briglia
lidi! marchetti, 5-262: giove sdegnato e gli altri numi / i superni
e di arenosa pasta, cui avrebbero sdegnato i maiali. -manifestare incompatibilità per
partiti da lui poco contenti, avendolo sdegnato e tirato a risponder loro risentitamente col
iracondamente. = comp. di sdegnato. sdegnato (pari;,
= comp. di sdegnato. sdegnato (pari;, pass, di sdegnare
son piangendo per lo mondo gito / sdegnato del morir come meschino. g. villani
, 35-87: e 'l cardinal si dipartì sdegnato / contro alla parte della bianca setta
541): il famigliare, forse sdegnato perché niuna volta bere aveva potuto del
l'ultimo dei bardi, / alzò sdegnato l'animosa voce, / e leggendo
onorificenza data al carducci. questi ruggì sdegnato un: « taci tu, di queste
; ora al superbo, ora allo sdegnato. -con riferimento alla divinità.
che trabocca dal petto di un dio sdegnato. mascheroni, 8-352: temo a ragion
cui per- cota euro disciolto, / sdegnato ha il volto / e 'l noccnier
cui sembrava ancora sospeso il suo naso sdegnato, tanto il pince-nez ne aveva acquisita
. papini, 27-900: l'amore sdegnato e capovolto non si placa con un
sedere a vomicare il tosco / multiplicato nel sdegnato petto. pontormo, 1-63: lunedì
mattina avevo e febre e lo stomaco sdegnato. -irritato, infiammato (una
]: se per alcuna cagionesarà ismesso o sdegnato l'osso del pasturale il quale si
6. locuz. fare lo o dello sdegnato: ostentare indignazione, simulare l'ira
, 1-279: egli, facendo dello sdegnato, le comandò che sedesse a tavola.
, di sdirenare), agg. (sdegnato). ant. e region.
al nego. castelvetro, 8-2-214: sdegnato seco stesso e con l'arte, gittò
udiva altercar di dentro, lasciò di portarla sdegnato, non potendo più sopportarla crucciosa.
metastasio, 1-i-40: -se al vincitor sdegnato / non domandi pietà... /
fa apunto atti arrabbiato e non di sdegnato: sfaviglia fuoco per gli occhi,
e soavi parole che inteneriate l'animo sdegnato del vostro suddito. leoni, 623:
pentametri,... egli avea sempre sdegnato ne'suoi versi il concetto cristiano d'
denza, / da quella che nravea tanto sdegnato. l. giustinian, 1-222:
padre, alzando la voce in tono sdegnato « potevi anche telefonare mi sembra. cosa
, non soccorrevano ad essi come potevano, sdegnato sbalzò su dalla sedia. -accorrere
di bellezza pare, / et a proteo sdegnato offerir quella, / in cambio de
cardinale di prato fiermente nell'orgoglioso animo suo sdegnato. 5. stimolato (
'grandi'. m. leopardi, i-138: sdegnato... sommamente di quel proclama
vino romanesco. gemelli care-ri, 1-ii-98: sdegnato, egli comandò che fusse gettata nel
suoi, nemmeno ta- ramanna che, sdegnato contro i pugnalatoli della patria, si
, / cui percota euro disciolto, / sdegnato ha il volto / e 'l nocchier
moniglia, 1-iii-. 479: -è sì sdegnato / per un semplice vetro?
fu così spietato il precipizio / che, sdegnato, nettun di turbativa / alle corte
tra le altre cose egli aveva sempre sdegnato ne'suoi versi il concetto cristiano d'
in malora. lippi, 2-22: sdegnato... / che il duca per
di franchezza importuna, per le quali sdegnato il mogor, il fece allora allora uccidere
finissima biancheria e di nobilissimi cortinaggi che sdegnato non avrebbero di dormirvi gli sposi più
aferesi. machiavelli, 1-i-361: alessandro, sdegnato, con tanta forza chella esculenta'
, capitano delle genti d'arme franzesi, sdegnato di sì lunga dimora del re
patrizi, 1-i-71: contra pittaco sdegnato, [alceo] di molte villanie
per simil. profondamente offeso, indignato, sdegnato, scandalizzato per atti o comportamenti che
cesarotti, 1-xi-22: al moversi del dio sdegnato i dardi glistrepitavano su gli omeri. bernari
di bellezza pare, / et a proteo sdegnato offerir quella, / in cambio de
, 2: mussolini insorge per dichiarare sdegnato che, se i tedeschi avevano trattato
vittime porgea; / onde perciò sdegnato, della legge / le tavole spezzò,
termine d'ingratitudine, se ne mostrò sdegnato. cesari, iii-510: io vorrei sapere
in gabbia sendo sacerdote; di che sdegnato il senato fece spianare le fosse e rovinare
che il signor duca di fiorenza fusse sdegnato fuori di modo con flaminio, e perciò
mi dosava la faccia, tipo attor giovane sdegnato, sinoal dilatarsi delle narici.
pascoli, 655: al dio sdegnato per il suo ciclope, / egli uccise
6: egli [apollo] col re sdegnato / morbo rio per l'esercito diffuse:
sedere a vomitare il tosco / multiplicato nel sdegnato petto. g. e loredano,
, 65: de la quale ingiuria giustamente sdegnato il conte chiamò secretamente i mori della
davila, 652: si mostrò finalmente sdegnato [clemente], ed avrebbe preciso
/ di trimpellar la cetra: ma sdegnato, / taci, rispose, che tu
fu così spietato il precipizio, / che sdegnato nettun, di turbativa / alle corte
. carrà, 650: io, sdegnato di vedermi mettere le mani addosso,
cardi, e di pruni altissimi: onde sdegnato l'imperadore ordinò, che pigliato il
lungo. pascoli, 655: al dio sdegnato per il suo ciclope, / egli
di costanzo, 1-260: il re, sdegnato di tanta insolenza, cominciò a pensare
è visto (dicono essi) che dio sdegnato ha voluto mandar un altro profeta,
sedere a vomitare il tosco / multiplicato nel sdegnato petto. s. giustiniani, lxxx-3-390
nemico. arciofféso, agg. molto sdegnato, infastidito. labriola, 1-iii-680:
spinto. 2. indignato, sdegnato. = voce fr. (nel
, sf. letter. atteggiamento indignato, sdegnato. d'annunzio, 1-527: