; infiammarsi d'amore, innamorarsi; sdegnarsi, adirarsi; entusiasmarsi. fra giordano
turbarsi per ira; arrabbiarsi; infuriarsi; sdegnarsi. giacomo da lentini,
adonto). offendersi, impermalirsi, sdegnarsi (per onta ricevuta); indispettirsi.
mi dubitava che ella dovesse più tosto sdegnarsi meco per un atto di troppa familiarità.
dicesi per fare intendere non essere da sdegnarsi se talora alcuno adirato ti rinfaccia i
la bile: arrabbiarsi, indispettirsi, sdegnarsi. sarpi, i-iio: alli 19
-dicesi per fare intendere non essere da sdegnarsi, se talora alcuno adirato ti rinfaccia
re] giusta cagione avuta avesse di sdegnarsi e di montar in collera, il causatore
che egli giusta cagione avuta avesse di sdegnarsi e di montar in còlerà, il
, 32-115: né mi par da sdegnarsi la filosofia de'marinai, che ne hanno
-andare, entrare in collera: adirarsi, sdegnarsi. fra giordano [crusca.]
-montare in collera: adirarsi, sdegnarsi. -montare la collera: salire l'
6. locuz. contristarsi contro qualcuno: sdegnarsi contro di lui, dolersene.
bene '. 10. ant. sdegnarsi, risentirsi, adontarsi, adirarsi.
corrùccio). adirarsi, risentirsi, sdegnarsi, provare un intenso sentimento di ira
o mettono da canto, che può sdegnarsi o lamentarsi uno padrone se e ministri
deriv. da dèdignàre 'sprezzare, sdegnarsi '. deditaménte, avv. ant
concepire ira, montare in collera; sdegnarsi. bonagiunta, ii-309: l'altesse
-prendere disdegno, salire in disdegno: sdegnarsi, montare in collera. a
vie disegna / chi ha ragion di sdegnarsi e non si sdegna. alfieri, 1-88
4. intr. disus. indispettirsi, sdegnarsi. ottimo, i-256: marte il
-avere, prendere dispetto: offendersi, sdegnarsi. dante, purg., 15-96
bocchelli, 3-138: non sapeva d'altronde sdegnarsi poi tanto se quell'uomo era così
la parabola discendente. -incollerirsi, sdegnarsi; diventare irritabile, nervoso.
odiare); con vivo risentimento (sdegnarsi); con ansiosa inquietudine (temere
-furiosamente, rabbiosamente (adirarsi, sdegnarsi). guittone, i-3-490: a
-furiosamente, rabbiosamente (adirarsi, sdegnarsi). cino, 53: se
le furie: infuriarsi, adirarsi, sdegnarsi, diventare furibondo. dante
ebbe torto [l'alfieri] a sdegnarsi per aver veduto quel savio poeta [il
-fare capo grosso: adirarsi, sdegnarsi. machiavelli, 884: veduto in
di debito. -prender grosso cuore: sdegnarsi, adirarsi. latini, i-1647:
, adirarsi, arrabbiarsi, infuriarsi, sdegnarsi. g. villani, 10-84
. ammirato, 38: è verissima cosa sdegnarsi la divina -figur. rendere più elegante,
in collera, adirarsi, infuriarsi o sdegnarsi improvvisamente; offendersi. - anche sostant
). -al figur.: adombrarsi, sdegnarsi, adirarsi. g. f
12. montare in collera, irritarsi; sdegnarsi. libro di sentenze, 1-20:
l'andare in collera, lo sdegnarsi; arrabbiatura. targioni tozzetti,
vede la vergine maria comincia alquanto a sdegnarsi verso di noi... per
. locuz. indegnare il proprio animo: sdegnarsi, risentirsi. storie pistoiesi,
voce dotta, lat. indigndri 1 sdegnarsi ', denom. da indignus '
dovesse esser pronto ad inombrirsi e a sdegnarsi. = da inombrare con cambio di
m'insènto). ant. risentirsi, sdegnarsi. aretino, vi-620: se bene
, e gli arrestò gentilmente, senza sdegnarsi, con dir che là dentro non si
infuriarsi; risentirsi, stizzirsi profondamente, sdegnarsi; accanirsi con odio, con rancore.
, infuriarsi; risentirsi, stizzirsi, sdegnarsi profondamente; inviperire. sannazaro
irritarsi violentemente; risentirsi, stizzirsi, sdegnarsi vivamente; infiammarsi di astio, di
), quella che la porta a sdegnarsi per il male e l'ingiustizia e
donne] che una povera ardisce di sdegnarsi col più ricco uomo del mondo.
. locuz. prendere izza: adirarsi, sdegnarsi. m. villani, 5-5:
latte. -rimescolarsi, guastarsi, sdegnarsi il latte: in una donna che
donne sdegnosissime naturalmente, e ne lo sdegnarsi aver tanto picciola levatura quanto nel mal
: godere il mondo malgrado il suo sdegnarsi. romagnosi, 3-i-155: tutti piegano
non so chi debba o peritarsi o sdegnarsi d'usarla. -che denota una
certe mie lettere, non avrà potuto sdegnarsi delle ultime anodine narrazioncelle.
-dare la bile al naso: adirarsi, sdegnarsi grandemente. forteguerri, i-179: io
né dee la buona madre di famiglia sdegnarsi di porre anco talvolta le sue mani in
rese allora più languide. 11. sdegnarsi, adirarsi, risentirsi. tasso,
-rizzare il petto: adirarsi, inalberarsi, sdegnarsi. latini, i-2107:
, temperato, elegante, facile a sdegnarsi ed a placarsi, inchinevole alla tenerezza,
, di cui la filosofica gravità potrebbe sdegnarsi, e prepariamoci alla esposizione della teologia
giordani, ii-2-218: sempre più è da sdegnarsi che la puttana fortuna abbia imbarazzato di
i-38: il re... vorrebbe sdegnarsi contro un ministro, ma da una
in collera, adirarsi, infuriarsi, sdegnarsi. -anche: manifestare la propria rabbia
e satisfarsi. 2. sdegnarsi (una persona). alberti,
: la vergine maria comincia alquanto a sdegnarsi verso di noi per alcuno difetto particulare
. dicesi per fare intendere non essere da sdegnarsi, se talora alcuno adirato ti rinfaccia
botta, 4-242: il duca cominciava a sdegnarsi che, di tante cose promessegli dai
benigna e debolmente pugna; / finge sdegnarsi, e rustica, / ancor se cede
pronom. (mi risdégno). sdegnarsi nuovamente, andare di nuovo in collera
. io. adontarsi, offendersi, sdegnarsi; esprimere con parole il proprio disappunto
d'uomo risentito, cioè facile a sdegnarsi e a dire il fatto suo. è
imprecare. -per estens.: adirarsi, sdegnarsi. maestro sanguigno, 101: la
ottenere disprezzo. -salire in sdegno: sdegnarsi. -salire in collera, in furore o
che non aveva tempo e voglia di sdegnarsi della mia sicumera. questa sicumera avrebbe
, non so chi debba o peritarsi o sdegnarsi d'u- sarla. -eccessivamente
se tacersi o scornarli, se ridere o sdegnarsi, il buon mimi lasciò di nuovo
, sarà superbo e suol alcuna fiata sdegnarsi di bocca. gaiani, xcii-ii-245: facendo
... amare, odiare, sdegnarsi, sperare, desiderare e simili. adunque
ammirato, 38: è verissima cosa sdegnarsi la divina (uno strumento).
fuoco. -con litote. non sdegnarsi: avere la compiacenza, non esitare
, che sfiammeranno. 9. sdegnarsi, abbandonarsi all'ira, spazientirsi.
cupido. notti, 1-4-158: sogliono facilmente sdegnarsi i dotti e i virtuosi e quelli
, diè materia ad un cavaliere di sdegnarsi col bernino quasi schernito da lui.
ad altro autore, non puoté non sdegnarsi amaramente contra tanto ardire. g.
a questi tempi vuoisi piuttosto compiangere o sdegnarsi... che non ridacchiare e sghignazzare
in valigia, proverbialmente vale adirarsi, sdegnarsi. monosini, 285: t) e
buon dottore e buon padre non arrivava a sdegnarsi con quella virulenza che il caso richiedeva
certe mie lettere, non avrà potuto sdegnarsi delle ultime anodine narrazioncel- le.