. disus. muovere a ira, far sdegnare, irritare. angiolieri, 35-8
i-iv-3-296: né qualsivoglia perito compositore doverebbe sdegnare questo stile [fugato] ancorché facile
. marino, vii-428: non hanno a sdegnare i vostri animi generosi che questo miscredente
goldoni, vii-348: non può certamente sdegnare, che dicasi della di lei casa
: deh! perché non mi debbo io sdegnare, se il più delle volte veggio
vili-159: ma ov'io, persistendo a sdegnare di discolparmi, mi rimanessi denigrato nell'
disus. e letter. disprezzare, sdegnare, tener lontano, respingere, rifiutare
, non tener conto; dispregiare, sdegnare. giamboni, 4-237: flaminio consolo
ma anche per consapevole discernimento); sdegnare, denigrare, vilipendere. -anche
241: che stolto fasto de'plebei sdegnare l'agricoltura, la quale certamente sappiamo che
tu non meritasti, non te ne sdegnare perciò, né voler scemare per impazienza
grifo: dimostrare disprezzo o disgusto; sdegnare. latini, i-2592: hai tenuto
o quando è nebbia, che gli fa sdegnare. paoletti, 1-1-303: si abbia
. guarini, 369: né ti sdegnare, o diva, che per l'addietro
pensiero dell'altrui frode, offendere, sdegnare, disgustare come da una colpa imperdonabile
4. muovere a ira, irritare, sdegnare; esasperare, esacerbare (una persona
, 6-1-269: sommamente si suol l'uom sdegnare e quasi incagnire quando è offeso di
. nieri, 132: ce lo volevano sdegnare, e fargli una smostacciata aperta gli
si viene all'aspro, cominciano a sdegnare e intraversarsi, in modo che non
materia a'grandi e a'nobili di sdegnare, essendo ischiusi degli onori del comune
. egli si potrebbe in così fatta guisa sdegnare,... e tanto più
fanti e schiave, / e'lo fanno sdegnare, / e spesse volte il vin
parte contra l'altra si cominciarono a sdegnare e a pignere l'uno contro all'altro
pensiero dell'altrui frode, offendere, sdegnare, disgustare come da una colpa imperdonabile,
, tedio; irritare, dispiacere, sdegnare; annoiare. -anche assol. 0
noia, in spregio; disprezzare, sdegnare, non tollerare; considerare qualcosa come
detto signor duca per non lo fare sdegnare. sarpi, vii-149: a codesta sentenza
occhio non parte. -respingere, sdegnare; trascurare, ignorare. arrigo baldonasco
perfezione o, meglio, mostrava di sdegnare altre maniere di perfezione per lui insufficienti
, 79: dapprima aveva mostrato di sdegnare quell'anonima attenzione; ma poi,
parte contra l'altra si cominciarono a sdegnare e a pignere l'uno contro all'altro
guarini, 369: né ti sdegnare, o diva, che per l'addietro
così il duca di lorena dovette altamente sdegnare, non dovendo in faticare per altri
men presto ad incrudelire che facile a sdegnare, niuno, per timore d'attizzarsi
. 7. non seguire, sdegnare un consiglio; bocciare in seguito a
: non voler riconoscere e apprezzare, sdegnare, sprezzare. -rifiutare il mondo:
pedanteria. che forse ve ne dovreste sdegnare, o miei pellegrini ed elevati ingegni
pregherai da parte mia non si voglia sdegnare s'io t'indetto a lasciar gli affari
, e intens., e da sdegnare (v.). risdraiare,
. ugolini, 275: 'rivoltare', per sdegnare, scandalizzare, irritare, fare stomaco
= nome d'azione da sdegnare. sdegnanza (sdignanza),
chere. = deriv. da sdegnare, sul modello dei termini di origine
termini di origine provenz. sdegnare (ant. sdengnare, sdignare),
distrutto / zà lungo tenpo per lo so sdegnare. -con riferimento a dio:
. panigarola, 2-345: non mi sdegnare,... o dio mio:
e cortese animo vostro, non voglia sdegnare la fedele et umile servitù mia.
indegna; rifuggirne. -con litote. non sdegnare: compiere volentieri, condiscendere a compiere
peggior cosa che si faccia è lo sdegnare i signori, e son piùfacili le vie
.. o qualunque altra cosa che possa sdegnare le apie farle morire. savi, 2-i-322
morire. savi, 2-i-322: per non sdegnare gli uccelli viha l'uso di lasciare un
ma ciò caro, 5-134: se lo sdegnare è uno attristarsi per uno il che
che non hai meritato, non ti sdegnare per questo e non volere diminuire la tua
s. illustrissima non si deve per questo sdegnare di comandarmi de l'altre volte,
sdegnato (pari;, pass, di sdegnare), agg. (superi.
. = nome d'agente da sdegnare. sdegnazióne, sf. ant
isdegnazione. = nome d'azione da sdegnare. sdegniménto, sm. ant.
principe. = deverb. da sdegnare. sdegnosàggine, sf. ant
: il desiderio sincerissimo di taluni di sdegnare il merito di dottori sottili e le
prediche suo'per qualche tempo per non fare sdegnare el pontefice. bembo, 5-153:
: il desiderio sincerissimo di taluni di sdegnare il merito di dottori sottili e le lunghe
ariosto, vl-24: hanno poi fatto sdegnare lucrano, che se ha veduto menare
. figur. fare oggetto di sprezzo; sdegnare (in par- violento, con sprezzo
tirare la colonna sentimentale e commuovere e sdegnare i gonzi, di cui è pieno il
colonie della grecia, incominciavano già a sdegnare la venalità mercantile. cavour, i-174:
delli viaggi farà error grande e da far sdegnare il prencipe, potendo essere, che
distrutto / zà lungo tenpo per lo so sdegnare. fra giordano, 2-197: questa