uom c'ha virtute, di seguire sdegna / questi guadagni e questo accumulare. alberti
gran solco lungo la costa. essa sdegna gli addolcimenti dei rigiri e si avventa
16-ii-106: dispettosa, adirosa, si sdegna / d'ogni indugio che fatto le
opera dal ferro adopra, / e sdegna ne gli inermi esser feroce. marino,
quella adunazióne d'eroi non si sdegna. d'annunzio, iv-1-236:
non veri, / non se ne sdegna cloto, anzi sorride, / che mieter
il capitan, che più indugiar si sdegna, / toglie di mano al fido alfier
, e 'n contra il ciel si sdegna / che sperata gli neghi alta ventura
. parini, giorno, iv-83: sdegna, invitto garzon, sdegna d'alzare /
iv-83: sdegna, invitto garzon, sdegna d'alzare / fra il rauco suon
intorno / ch'ogn'altra umil catena sdegna il core. g. stampa, ix-
ciuffi non veri, / non se ne sdegna cloto, anzi sorride, / che
pericolo. tasso, 5-4: generoso ardire sdegna / quel che troppo gli par cauto
dio... / vedi che sdegna li argomenti umani, / sì che remo
. tasso, 714: poi che madonna sdegna / fuor d'ogni suo costume /
sì sublime. guarini, 130: sdegna alma bennata / più fido guardatore /
quella bruttezza, quell'orribil macchia che sdegna ed abomina lavar l'acqua de l'oceano
a contrastar converso, / calar si sdegna, e nel pugnar non lasso, /
.. / sacrificio canino aborre e sdegna. d'annunzio, v-3-816: mi dica
. / anco il ciel non le sdegna. tasso, 6-i-45: dunque se
mia capannòla, ove talvolta / non sdegna di apparire il grande omero, / e
. parini, giorno, iv-89: sdegna, invitto garzon, sdegna d'alzare /
iv-89: sdegna, invitto garzon, sdegna d'alzare / fra il rauco suon
ritruovargli. tasso, 5-4: generoso ardire sdegna / quel che troppo gli par cauto
piegarsi / la maestà di cavalier non sdegna. alfieri, i-io: non so se
si trattiene col fanciullo; ché ne sdegna la conversazione, come chi si vergogni
città. foscolo, v-150: chi sdegna o sospetta di passare al buio per un
o descrizione vaghe invitato e guasto, si sdegna col ciarladore. monti, 2-323:
intorno / ch'ogn'altra umil catena sdegna il core. bruno, 3-930:
di idee. salvini, 41-70: sdegna in cosa di somma importanza la confabulazione
si trattiene col fanciullo; ché ne sdegna la conversazione, come chi si vergogni
, a contrastar converso, / calar si sdegna, e nel pugnar non lasso,
mai? fero, superbo, ei sdegna, / non che ragioni, anco
de'superiori. 2-50: l'ambizioso sdegna scosso lo sbalordimento angoscioso dei primi
: la parte irascibile s'adira e si sdegna contra la concupiscibile, e la concupiscibile
lievemente di cosa in cosa, e sdegna gli accessorii. -dio sa cosa:
voglie, / calcar povero suol rifiuta e sdegna, / pavimenti gemmati, aurate soglie
quella de t'animo che facilmente si sdegna; onde gentili e delicati conviene che
chiesa. zeno, xxx-6-143: ti sdegna, ti rifiuta e tu sì folle /
italia e, sparso fra l'universale, sdegna l'angusto giro delle sette. carducci
, purg., 2-34: vedi che sdegna [l'angel] li argomenti umani
, i-183: ogni onesta persona si sdegna tosto che il ridicolo diventa maldicenza assoluta
ha ragion di sdegnarsi e non si sdegna. alfieri, 1-88: riuscì [il
preoccupato, dissipato, svogliato, si sdegna contro sé e contro laura. g.
/ falangi degli eroi, con cui si sdegna / e a cui sentir fa di
medoro anco non ebe; / ma sì sdegna ferir l'ignobil plebe. buonarroti il
cittadi quando il buon principe non si sdegna ubbidirle. gualdo priorato, 355
sopportare dai potenti, e che non sdegna poi concedere agli altri mortali se appena
, iii-1-159: [giove] si sdegna con amore che si fa gioco di lui
aggradire all'accorto uditore, il quale si sdegna d'esser fanciullescamente trattato. palazzeschi,
piegarsi / la maestà di cavalier non sdegna. imbriani, 1-81: bisogna non far
non piegàro. tasso, 19-32: sdegna ne gli inermi esser feroce. delfino
già, ma col mio fral si sdegna. monti, vi-441: questi bravi
marino, 313: la reai fanciulla / sdegna i plausi vulgari / de la plebe
avrà da me, se non la sdegna, / men pronta aita o servitù
, / pur servir per mercé non sdegna il fiero / agli interessi di prence
o descrizioni vaghe invitato e guasto, si sdegna col ciarladore. carducci, 185:
dea, / come cosa mortai ti sdegna e schiva, / ché d'esser
amatemi, ben mio, / perché sdegna il mio core / ogni altro cibo,
già, ma col mio fral si sdegna. mascheroni, 8-256: veggio lei che
amor, natura; e non si sdegna / ch'ella ordisca fral nodo e
, / la molti- tudin non fregiata sdegna, / voto di merto e di superbia
si trattiene col fanciullo; ché ne sdegna la conversazione, come chi si vergogni
, i-897: non per questi però sdegna, o signore, / giunto a lo
quella de l'animo che facilmente si sdegna; onde gentili e delicati conviene che
dell'italia una e libera... sdegna l'angusto giro delle sette, ove
: se il mio paterno amore / sdegna il tuo core altero, / più
arde et agghiaccia, / gradisce e sdegna, a sé mi chiama e scaccia,
iddìi guardatori. guarini, 130: sdegna alma bennata / più fido guardatóre /
descrizioni vaghe invitato e guasto) si sdegna col ciarlatore. -trattare con eccessiva indulgenza
/ che spiega amor, di guerreggiar non sdegna. cantoni, 228: un capo
sacchetti, vi-125: ghisola ciò veggendo forte sdegna / e cominciò gridando un urlo strano
fortis, xxiii- 488: si sdegna colla sposa, in un momento di primo
non punto anch'ei, quand'e'si sdegna, / e 'ncrudisce e 'npigrisce e
cecco d'ascoli, 4351: perché si sdegna tanto / la mente umana, se
ne inchina; e d'impiagar ne sdegna, / non mirando, mirata; ah
la rosa, / ed ella lui non sdegna: / ma più inchina al giacinto
non punto anch'ei quand'e'si sdegna, / e 'ncrudisce, e 'mpigrisce,
quel verso d'orazio nell'arte: 'tragedia sdegna versar lievi versi ', cioè:
-sostant. tasso, 19-32: sdegna ne gli inermi esser feroce. f.
: ragion, di confutar l'infame sdegna / dottrina rea che atrocitadi insegna.
fedele. / non si corruccia e sdegna, / qualche fiata s'ingegna / per
, / quanto mai s'affligge e sdegna / quando avversa la stagione / i disegni
qui vive amor fraterno, e non si sdegna / man micidial di sangue, e
: questa mia bella donna, che mi sdegna, / legò si stretto il meo
di nostro ardir fra se stessa si sdegna. anonimo, ix-1061: patre beato
senz'altro moto far, come chi sdegna, fulminò d'un man dritto a mezzo
sé pieno ei vada: / già sdegna i ponti, ed alle sponde insulta.
già mai tocco con ferro perché si sdegna et invecchisce. = denom.
spera e teme, invidia e si sdegna è da cotai movimenti molto agitato. pascoli
ove stai sublime e puro, / sdegna questa mortai misera spoglia. assarino, 3-61
una pudica ed ode, / e si sdegna con paure invola- trici / de 'l
] / e salta e freme e sdegna ogni fatica. manzoni, pr. sp
, xxx-5-305: pur ciascuno le sue sorti sdegna, / e vaneggiar si vede /
audace volto e stolto, / che sdegna d'imeneo l'augusta face, / e
, purg., 2-33: vedi che sdegna gli argomenti umani, / si che
ii-794: per tutta la sua vita sdegna gli onori, i guadagni, le
xxiii-488: asan... si sdegna colla sposa, in un momento di
spirto, / che tutto agogna, e sdegna tutto. romagnosi, 3-51: la
, ii-502: il cor di lui / sdegna comune affetto, e i dolci moti
non lassa; / misericordia e giustizia li sdegna: / non ragioniam di lor,
numi / di senil carezze amor si sdegna / e di lurido labbro i baci abborre
spirto, / che tutto agogna e sdegna tutto, agli altri / inutil sempre
dir vogliamo, quando la vipera si sdegna e s'accende, alla qual cosa
g. ferrari, i-174: descartes sdegna le verità tutte della tradizione che il
vili e sì dolorose che giustizia gli sdegna, cioè non cura di doverli tra
che dir vogliamo, quando la vipera si sdegna e s'accende,...
effetto / meraviglioso ed alto egli non sdegna. chiabrera, i-iii- 359: o
l'onda, / or non ricusa o sdegna / di pascer le mie polpe?
fa geloso stare; / onde madonna sdegna, / e sdegnando mi cela sua
lassa; / misericordia e giustizia li sdegna: / non ragioniam di lor, ma
giudice i rossori della confessione, come sdegna tutti gli atti della stessa pietà l'ostinata
io canto, / fera donna che sdegna, infra le fere, / la mia
, xxiii-488: asan... si sdegna colla sposa, in un momento di
e dal compianto dell'amicizia, e sdegna i mutui sospiri della pietà, e rifiuta
nelle lettere ciò ch'è meramente letterario, sdegna la lode dei dotti, affetta disprezzo
del giudice i rossori della confessione, come sdegna tutti gli atti della stessa pietà l'
da piccolo cuore e meschino, che sdegna di mercare la virtù col sudore.
effetto / meraviglioso ed alto egli non sdegna: / né men vorrà che si resti
di voi che '1 mio cantar non sdegna / e che nel petto mio /
/ di nostro ardir fra se stessa si sdegna. simintendi, 1-77: torrotti la
e se trovi che non ti approdi, sdegna e rimanda, prego, sùbito.
effetto / meraviglioso ed alto egli non sdegna. galileo, 3-1-399: vorrai tu dir
sanctis, ii-13-146: egli ama, si sdegna, si addolora, spera e teme
onori; d'un misero privato / sdegna la sorte umile chi è nata al
foscolo, iv-369: il nostro orgoglio sdegna di porgere il conforto delle parole,
sì ch'abitarti ornai ogn'uom se sdegna; / poi che madonna mia teco
/ ma se 'l mio cor non sdegna / vostra nobil altezza / né sì oscura
crudel matrona / devota al cicisbeo / sdegna omaggio plebeo / d'un vate senza sai
giudice i rossori della confessione, come sdegna tutti gli atti della stessa pietà l'
. tasso, 13-i-616: l'alba ornai sdegna / l'ostro e invaghisce il ciel
: il suo spirito è colto, ma sdegna farne parata. barilli, ii-366:
lassa; / misericordia e giustizia li sdegna: / non ragio- niam di lor
animo grande e molto generoso, fortemente sdegna e fra se medesima si ramarica di
'ngegna / di ciò che più mi sdegna, / di mettermi in piacire, /
cecco dascoli, 4351: perché si sdegna tanto / la mente umana, se congiunge
/ e 'l piacevol terren tal pianta sdegna. 5. che è grato
se è battuto dal servo, si sdegna e se ne picca. fagiuoli, 1-2-295
prediletti della fortuna. un uomo saggio sdegna di accomunarsi con queste immagini pitturate.
anco non ebe; / ma si sdegna ferir l'ignobil plebe. tasso,
disordini. parini, giorno, iv-84: sdegna, invitto garzon, sdegna d'alzare
iv-84: sdegna, invitto garzon, sdegna d'alzare / fra il rauco suon di
all'improvviso capita in iscena e si sdegna. -valutare una situazione, uno stato
spirto, / che tutto agogna e sdegna tutto, agli altri / inutil sempre,
/ ma più scriver di lui la penna sdegna / per non sporcarsi in porcarie sì
rispetto verso la nobbe donzeba, e si sdegna rammentando che un masnadiero aveva osato aspirare
, ii-113: la verità posseditrice dell'animo sdegna le colorate parole. 8
ch'è sua regina e diva / sdegna che loco vii l'imagin copra. giuglaris
i-vi-261: la mia musa... sdegna i voli lirici e sentimentali dei poeti
l'oste con un guerrier forte si sdegna / perché gli ha fatto la mogliera pregna
stando presente, / d'esser nato mortai sdegna. spallanzani, 4-i-274: a notte
vico, 4-i-919: achille... sdegna una donzella regina straniera che gli offre
amor, natura; e non si sdegna / ch'ella ordisca fral nodo e 'l
ha per viltà l'esercizio mercantile, sicché sdegna di profittare per tal mezzo.
propalatori di notizie siffatte: affligge o sdegna il pensare che cittadini italiani non hanno
agli emuli consigli, e no si sdegna / in ginocchio prostrar l'alma superba.
una pudica ed ode, / e si sdegna con l'aure involati! ci /
maestro, il quale un po'si sdegna contro l'indisciplina anonima e quindi non re-
propria de'componimenti per esempio eroici, sdegna la rima, la quale in essi diviene
che purgar le labbra del peccator non sdegna, / ei de'mister sublimi a
mio tramonto con chiari occhi sereni; / sdegna i pensieri torpidi, gli studi vani
..., quando la vipera si sdegna e s'accende,...
pur muoiono: e giove se ne sdegna, come se gli dei fossero rabbassati per
, provveditori, rectori e conautieri si sdegna, rebuffa, inzuria e minaza. daniele
più atti a servir al suo fine e sdegna d'entrar in un esame particolare,
dir vogliamo, quando la vipera si sdegna e s'accende, alla qual cosa
; / misericordia e giustizia li sdegna: / non ragioniam di lor, ma
rispetto verso la nobile donzella, e si sdegna rammentando che un masnadiero aveva osato aspirare
inferiorità mentale di colui che non solo sdegna di essere loro apertamente creditore, ma li
/ quando amor da ragion vinto si sdegna, / quanto il vedersi i suoi
animo grande e molto generoso, fortemente sdegna e fra se medesima si ramarica di
colei ch'è sua regina e diva / sdegna che loco vii l'imagin copra.
propria de'componimenti per esempio eroici, sdegna la rima, la quale in essi diviene
piglia fiato; l'harcourt se ne sdegna perché già intende che la restituzione del
, 2-1-146: l'onestà... sdegna di sporre la sua figliuola ignuda agli
). che rifiuta un invito o sdegna ciò che è offerto. -in partic
d'un schermo tal che minor luce sdegna. erizzo, 2-20: gli occhi di
rispetto verso la nobile donzella e si sdegna rammentando che un masnadiero aveva osato aspirare
. g. gozzi, i-22-182: sdegna un altro quel fasto e non si
per te l'anima nostra non si sdegna / venir qua giù, sperando il
poco buon animo questa ritrosia; si sdegna colla sposa, in un momento di
vanità e una invenzione, meritamente si sdegna contra chi gli ha dato quel travaglio,
iniziata. bianchi, 43: e sdegna anima grande / a mezzo il corso
..., quando la vipera si sdegna e s'accende, alla qual cosa
arbasino, 9-273: il legato pisone si sdegna riscontrando scarsissima romanità nel contegno di germanico
render lor vuole, / ciascun lo sdegna, e responde rubesto; / elli allor
mio tramonto con chiari occhi sereni; / sdegna i pensieri torpidi, gli studi vani
.. fugge i troppi viluppi; sdegna quell'artifizio puerile di cercare che tutte
ella ne inchina e d'impiagar ne sdegna, 7 non mirando mirata,
fedele. / non si corruccia e sdegna, / qualche nata s'ingegna / per
così sviscerata negli animi di due che sdegna fuori d'essi moltiplicarsi e sortisce in
errando per gli eterei campi, / sdegna l'abisso scandagliar, lo salta. pecchio
: tristo il mendico che al convito sdegna / cibo che lo scettrato re gli getta
, nato per contemplare il cielo, sdegna le schifosità della terra. oliva, 368
teologo senza aver fondamento di scolastica e che sdegna o si ride de'scolastici,
ingegna / quanto mai s'affligge e sdegna, / quando avversa la stagione / i
e scorte, 7 s'adira e sdegna e con le figlie insieme / l'
luciano], iii-1-95: luciano non si sdegna affatto, ma si piglia spasso di
lassa; / misericordia e giustizia li sdegna: / non ragioniam di lor,
: questa mia bella donna che mi sdegna / legò si stretto il meo cor quando
/... / gradisce e sdegna: a sémi chiama e scaccia. tansillo
amante, e sposo, e difensor mi sdegna! -sostant. onesto da bologna
purg., 2-31: vedi che sdegna li argomenti umani, / sì che remo
consigli e dal compianto dell'amicizia e sdegna i mutui sospiri della pietà. pratesi
mio tramonto con chiari occhi sereni; / sdegna i pensieri torpidi, gli studi vani
propria dei componimenti per esempio eroici, sdegna la rima, la quale in essi
di sé pieno ei vada: / già sdegna ifonti ed alle sponde insulta. fantoni,
sono gravi, e il nostro orgoglio sdegna di porgere il conforto delle parole,
così sviscerata negli animi di due che sdegna fuori d'essi moltiplicarsi. 5.
e corrompe tutti i seminati novelli, sdegna le viti e le stecchisce. targionitozzetti,
male il capo, lo stomaco mi si sdegna, gliocchi mi tributano. 9
vecchio va adagio; e il vecchio si sdegna, ché l'altro si affretta.
subitosvaporare la feroce gaiezza, e se ne sdegna. pavese, 3-23: « ragazzo
peroché la parte irascibile s'adira e si sdegna contra la concupiscibile, e la concupiscibile
-avere, prendere, tenere a sdegna nutrire un sentimento di indignazione o di
l'essere buono, quando altri si sdegna per giusta cagione che glien'è data,
spazi del grande il volo estende / e sdegna il calle da vii piè segnato.
baldi, 42: se prezzar non sdegna / fedel consiglio in ciò, colui non
de la giustizia. oliva, i-3-152: sdegna, / men pronta aita o compagnia men
5-56: s'egli sta ritroso e sene sdegna, /... / tu di
corsa è un batter d'occhio; quellobianco sdegna le mosse; va più alla sfuriata,
tanto apostrofo nel suo chiaro nome, sdegna di cedere l'apostrofo ad altrui! »
ti schifa sgrifa: sprezza chi ti sdegna. contile, 2-6-24: chi ti
di tromba in vece, / se non sdegna filippo umìl corona, / filippo tra
piaga è saldata, / medica man si sdegna. campailla, 1-2-9: permise a
: quello stesso / signor belfior che sdegna una ragazza / e che per vostro amor
e dal compianto dell'amicizia, e sdegna i mutui sospiri della pietà, e
/ d'un schermo tal che minor luce sdegna, / e su dal ciel m'
sì ch'abitarti ornai ogn'uom se sdegna. muratori, 7-i-191: le ricchezze veramente
longanimità è quando il cuor non si sdegna né si dispera, quantunque molti travagli
, rectori e condu- tieri, si sdegna, rebuffa, inzuria e minaza.
vuole molta servitù: se l'abbandoni si sdegna. si ammala: diventa acida come
poesia cortese, alla donna amata che sdegna l'amore dell'amante). -in partic
idea). lubrano, 3-128: sdegna forme plebee / l'eloquenza regina; /
e corrompe tutti i seminati novelli, sdegna le viti e le stecchisce.
parini, giorno, iv-84: sdegna d'alzare / fra il rauco suon di
audace volgo e stolto, / che sdegna d'imeneo l'augusta face. saluzzo
sua apparizione, ancora turba, agita, sdegna e infuria; scritto per ragazzi e
/ e 'l piacevol terren tal pianta sdegna. varano, 1-479: assai / femmo
dir vogliamo, quando la vipera si sdegna e s'accende,... si
conforti. / animo generoso aborre e sdegna / tal ventura caduta in donna indegna.
/ contro avara natura in van si sdegna. c. i. frugoni, i-8-67
a la prima venuta, / ciascun si sdegna e schifali in disparte. leone ebreo
talor la schiena ondosa, / pur non sdegna raccor d'onda ritrosa, / figlia
dir vogliamo, quando la vipera si sdegna, e s'accende,...
, purg., 2-32: vedi che sdegna [l'angelo di dio] li argomenti
lascia il barbaro metro, onde si sdegna / la viva italia e il vate suo
in squadra con gli altri, anzi sdegna eziandio il viceammiravicecancellerìa, sf. disus
non è buona aristocrazia di scienza quella che sdegna la volgarità dei veri supremi.
goffaggine europea ne irride i cibi, sdegna le macerate e corrotte salse, ha in
fa una diversa sensazione ad aristippo che sdegna il cinicismo. na cinòfilo, agg