resiste; io l'afferro, la scuoto a due mani. accalmìa,
se essa è quale sospetto, io scuoto la polvere dei miei calzari sulla soglia
oricalco / l'addormentato ingegno eccito e scuoto. pallavicino, 7-161: il male
gli bastono, / e s'io gli scuoto dal groppon la tigna. giusti,
amoroso incarco, / debole cor, ti scuoto. 5. danno, ingiuria
non lo faccia. bruno, 3-696: scuoto l'uma, a fine che la
al suolo appunto, i e lo scuoto e lo sbarbo, (il dico e
, mi lascia! ond'io mi scuoto e, i mesti / lumi volgendo,
dal tema di rovéto 'agito, scuoto '. oftalmofacòmetro, sm. medie
. 7càxxto 'agito, vibro, scuoto, palleggio '. pallare2, sm
i-100: dopo poco mi sveglio intirizzito e scuoto violentemente il corpo disteso ed immobile del
de'medici, 5-18: s'io scuoto un pochettino, / tanta roba n'uscirebbe
morte intorno ruggia / esco, e ne scuoto da'miei piè la polve.
nessun n'ascondo, nessun non ne scuoto, / nessun ne staglio, nessun non
, l'acchiappo per il bavero e lo scuoto, come un pupazzo gridando: «
3-168: povero vecchio vagabondo, / scuoto il ramo, la prugna raccatto.
'ndamo or senza frutto un pero scuoto. = deriv. da ragna
brivido mi corre per le ossa e mi scuoto levandomi innanzi a quella tela, tutta
debolmente fissi che in sol ripensarvi mi scuoto da capo a piedi. cesari, i-102
di acqua solforosa a trescorre, mi scuoto dah'epidermide gli atomuzzi erpetici...
morte intorno ragghia, / esco e ne scuoto da'miei piè la polve.
verso le sette... mi scuoto, mi frego gli occhi, sbaviglio e
i piedi al suolo appunto / e lo scuoto e lo sbarbo (il dico o
ciuffo dove mi riesce il meglio, lo scuoto, lo scarmiglio e lo malmeno un
scorare e deriv. punto 7 e lo scuoto e lo sbarbo (il dico o 'l
nessun n'ascondo, nessun non ne scuoto, / nessun ne staglio, nessun non
più tosto intermesso usodegli toscani studi ripiglio, scuoto il letargo, uccido la mutolezza e
incarco, / debole cor, ti scuoto. -far desistere da un proposito.
verso le sette, come dissi, mi scuoto, mi frego gli occhi, sbaviglio
debolmente fissi che in sol ripensarvi mi scuoto da capo a piedi. goldoni, xi-185
rosa a trescorre, mi scuoto dall'epidemiide gli atomuzzi erpetici. stoppani
, l'acchiappo per il bavero e lo scuoto, come un pupazzo, gridando:
nessun n'ascondo, nessun non ne scuoto, / nessun ne staglio, nessun non
verso le sette, come dissi, mi scuoto, mi frego gli occhi, sbaviglio
e con indeterminata misura volto la ruota, scuoto l'urna, a fine che la
tuo viso si oscura, / ti scuoto, ti stringo alla vita.. /
io di letizia brillo, / se scuoto un trillo. carducci, iii-26-153: voi