suo fulgore / sarebbe fronda che trono scoscende. idem, par., 30-19:
un suono di buccine / dal greppo che scoscende, / discende verso il mare /
trabocca / con impeto e la nube atra scoscende; / delle punte al richiamo,
dilegua, / se subito la nuvola scoscende. d. bartoli, 9-23-99: il
il loro legno è fragile e volentieri si scoscende, non si mettino in luoghi alti
suono di buccine / dal greppo che scoscende, / discende verso il mare / che
punta / onde l'ultima pietra si scoscende. petrarca, 14-13: però dolenti
. carducci, 22: il torrente / scoscende e ne le avverse alpi si fragne
suo fulgore / sarebbe fronda che trono scoscende. idem, par., 26-137
/ con impeto e la nube atra scoscende. d'annunzio, iii-2-335: ah non
, / quando l'aer notturna alto scoscende / la folgore divina, e paurosa /
, i-103: incauto [il pastore] scoscende / gli aridi rami, e 'l
giù si volve: / or si scoscende, or manca; or va furtivo /
suo fulgore, / sarebbe fronda che trono scoscende. idem, par., 21-61
dilegua, / se sùbito la nuvola scoscende. ottimo, ii-389: la nuvola
: di giorno, quando la luce scoscende uomini e spiriti,... ell'
: il falso sole che dall'alba scoscende le coste, ci suscita intorno ululati
suo fulgore, / sarebbe fronda che trono scoscende. fiori di filosafi, 197:
carducci, iii-1-144: l'aer notturno alto scoscende / la folgore divina, e paurosa
punta, / onde l'ultima pietra si scoscende. pavese, 1-30: usciamo
il frangente / ancora sulla balza che scoscende). -tr. far sgorgare
/ e sì rode le ripe e le scoscende / che fa spelonca orribile e vorago
l'ultima pietra di questo ronchione si scoscende. landino, 146: avisava un'
.]: del rumore dell'acqua che scoscende e rode. 'si sente ragliare sotto
peso su un braccio solo; si scoscende e precipita, si sbilenca su questo braccio
populi dell'annue di un rettile). scoscende, / chi per il crin le fuggitive
col bastipa e raglia e urta e scoscende quanto incontra. = dal
suo fulgore, / sarebbe fronda che trono scoscende. ottimo, iii-472: la sua
come uno ramo, il quale la folgore scoscende e parte dall'albero dove ella percuote
, / la cui tenera cima austro scoscende. manzoni, pr. sp.,
sicuro dai venti: il vento non lo scoscende, ma a volte tira un ventaccio
dilegua, / se subito la nuvola scoscende. g. gozzi, i-17-74: sopra
s'accende, / e forse tosto scoppiae scoscende le nubi. imbriani, 9-12: non
crolla l'asta trisulca e 'l mar scoscende. / d'alpi spumose oltre il
pianta, e cura che non si scoscende. caro, 2-1026: in quella guisa
parte del giogo si diveglie / o si scoscende. b. davanzati, i-70:
sgretola in questo un ramo e si scoscende / rotto per lo gran peso. lastri
punta / onde l'ultima pietra si scoscende. g. villani, iv12- 26
: a torre che rovina e si scoscende / non ha poter sussidio d'architetto.
d'acqua / moltissima e in raddotti si scoscende. cattaneo, ii-2-316: giuseppe meda
'l giorno invernale ove il torrente / scoscende e ne le avverse alpi si fragne
splendor, ne la procella / che divina scoscende e i cori prostra, / prima
i-m: sorge il libeccio, scoscende dalle balze. 8. scendere
/ adito dà: sul fiume alto scoscende / il mal sentier per una parte
suono di buccine / dal greppo che scoscende, / discende verso il mare / che
sgretola in questo un ramo e si scoscende, / rotto per lo gran peso.
suo fulgore / sarebbe fronda che trono scoscende. ariosto, 3-38: vedi rinaldo
parte del giogo si diveglie o si scoscende. cesarotti, i-v-ix: fosca sorgea
si dilegua, / se subito la nuvola scoscende. parini, 450: ira
suo fulgore, / sarebbe fronda che trono scoscende ». ottimo, i-410: la
un suono di buccine / dal greppo che scoscende, / discende verso il mare /
/ e sì rode le ripe e le scoscende, / che fa spelonca orribile e