: nessuno che l'abbia udito può scordar quel parlare del carducci, affollato, compresso
priorino, e pregalo a non si scordar del suo esoleto alcibiade. =
ma non lasciare d'amarvi. posso scordar me medesimo, ma non mai la fatalità
ac- censo, / gli fe', scordar lo stabilito patto. alfieri, 1-149:
con le preghiere infervorate / ti facciano scordar cotesto amante. g. bassani, 5-237
-di animali. passeroni, 2-129: scordar fan [i denari] della modestia,
, cacio e fave ingongoli / faria scordar di gittar fiamme a strongoli. =
del centocchio selvatico e del non ti scordar di me. mattioli [dioscoride
groppone: / addio: non ti scordar della lezione. pananti, ii-43: questa
dal petto della nutrice, non sapendosi scordar del latte, notano e guazzano in quello
virtù / e il nepente che imploravi per scordar la tua lenora! ». guglieminetti
.). nontiscordardimé (non ti scordar di me), sm. invar
... come i 'non ti scordar di me '. sbarbaro, 4-32:
trovare... un'arte che a scordar insegnasse. piccolomini, 10-302: si
una seconda versione del * non ti scordar di me '. é il significato
un cristiano, un ortodosso * / scordar debba in società / la fraterna carità.
tei crinel, che m'ha fat scordar de la spinosa, del pangratà, del
veduto giasone, il senso le fece scordar del tutto le proposizioni vere e,
e pulito, / non si debba scordar l'altro marito. -in relazione
, 1-57: lo stesso 'non ti scordar di me 'e la stessa 4
virtù teologiche, fede e speranza, senza scordar la carità per quei temperamenti deboli che
cittadini ritenevano i forastieri e gli facevano scordar della propria atria con le molte cortesie
la tua salda protesta / non ti scordar. -che provvede con saggezza alle
teologiche, fede e speranza, senza scordar la carità per quei temperamenti deboli che
landò, 1-6: non mi voglio scordar d'avvertirti che in bologna si facciano sal-
, agonizzante, / non mi posso scordar d'esserti amante. g. gozzi,
! buona fortuna! ricordatevi! non ti scordar quelche ti ho raccomandato! fenoglio, 5-i-1838
tebro il fasto altero, / né ti scordar giammai, se a lui ragioni,
tremante mano. / basta che dal scordar non è causato, come alcun fa
. i. frugoni, i-10-29: chi scordar puote o non curar lontano / fedele
... / non mi posso scordar d'esserti amante. -che ha
zio, ncco sfondato, / non sipuole scordar che vile è nato. c. gozzi
non voglio pregar dio che mi faccia scordar di voi, perché troppo cara m'
pena disvezzatidal petto della nutrice, non sapendosi scordar del latte, notano e guazzano in
valendo l'astio più maligno a farla scordar di se stessa. 8. temprare
il fasto altero, / né ti scordar giammai, se a lui ragioni, /
sat., 6-198: mi féro / scordar talia et euterpe e tutte nove.
. landò, 1-6: non ti scordar la luganica sottile e le tomacelle di moncia
. gonzaga, ii-40: non ti scordar i versiculi nasoniani, che ti ho apprestati
un abisso insuperabile o s'ha da scordar compiutamente. mi sembrava, che, in