tentativo, congiura o simile, è sconcio gallicismo o più sconcia metafora. papini,
che elleno danno l'un cento più sconcio a una casa quando ne hanno a uscire
eglino sempre sono l'indugio, lo sconcio ed il disagio di tutta la compagnia;
peccato, noi non sentivamo pena né sconcio, né ferucule ci averebbono offeso,
una gloria che le poteva aggiungere con poco sconcio, ed ha poi resi del tutto
del giudice. della casa, 551: sconcio costume è quello di alcuni, che
gravemente ci condolemo con voi del vostro sconcio stato, il quale molto amarifica li nostri
173: si potrà sempre schivare lo sconcio ambientarsi 'acconciarsi * o * assuefarsi '
, 8: uno modo di giucare è sconcio, ardimentoso, pestilenzioso e sozzo.
aiutiamolo tutti insieme, anche con qualche nostro sconcio, e le sue cose saranno sotto
. idem, 12-121: egli è uno sconcio aborto di natura, / di lione
.. ch'io dovea essere molto sconcio e diforme in codesto assetto. panzini,
eglino sempre sono l'indugio, lo sconcio ed il disagio di tutta la compagnia;
qualche associato, ma senza soverchio vostro sconcio, mi fareste cosa giovevole, e
affari pubblici '... parimenti è sconcio il dire: 'l'uscita assorbe
accennatevi compreso avrete assai bastevolmente in quanto sconcio modo abbia il p. bandiera corretto
bande, / tanto era smisurato e sconcio e grave. ariosto, 41-n: e
rigutini-cappuccini, 27: bomboniera è sconcio gallicismo. noi abbiamo 'confettiera '
, un viso umano dà in codesto sconcio rossore, tutti se lo nascondono potendo,
anonimi... rilevavano lo sconcio d'un brillante ufficiale « che andava
1-54: la 'ngiustizia è un vizio tanto sconcio, / vituperevole a dio e al
tale spettacolo poteva divenire più doloroso e più sconcio. leopardi, ii-410: l'allegro
carco, / soave per lo scoglio sconcio ed erto / che sarebbe alle capre
e sulle vergogne il cataplasma inutile e sconcio. 2. figur. persona
ponno / le vostre figlie, senza sconcio udirmi. pascoli, 92: ecco
credo che sia stato detto dal modo sconcio col beve la broda il i
un viso umano dà in codesto sconcio rossore, tutti se lo nascondono potendo
quello che a te saria spiacere e sconcio incarco, pare che a noi padri sia
* abiti confezionati ', è uno sconcio gallicismo. 2. preparato in modo
questi consigli distolser arcita / dal suo sconcio e reo intendimento, / e confortossi
: qual v'ebbe mai clima più sconcio e infame, / per aere crasso
, di bellissimo giovane, sì grasso e sconcio uomo divenne, che non entrava per
detto di mattinata, serata, è sconcio gallicismo, per 'festa di ballo
lo più in casa privata; e sconcio gallicismo è pure il dire * musica danzante
di mia debolezza, né di mio sconcio. cicerchia, 1-189: iesù la croce
7-122: avrebbe dovuto provvedere a quello sconcio, obbligando il chiarenza a dare almeno
o per vezzo, e può senza niuno sconcio lasciarsi. magalotti, 24-112: ci
/ perch'egli è, come vedi, sconcio e grasso, / però a suo
a riprender coloro a cui non sembra così sconcio come a voi il nostro volgar milanese
fieri, i-17: io dovea essere molto sconcio e diforme in l'uso delle imagini
avendo dimenticato a qual partito gli avesse lo sconcio spendere altra volta recati,..
lei tenebroso, surgere un tribuno imitatore sconcio delle antiche virtù, ed aspirare a farle
uscendogli delle braccia, e pigliando un sconcio bastone,... diruppe [il
non però reo, ma stolto e sconcio e disadatto. alberti, 73:
: eglino sempre sono l'indugio, lo sconcio ed il disagio di tutta la compagnia
, indecente; vergognoso; turpe, sconcio, osceno. guittone, 157-2
fare. 4. brutto, sconcio. fr. colonna, 316:
4-121: agli altri dopo, che sconcio e brutto volto avevono, e sparuta
tale spettacolo poteva divenire più doloroso e più sconcio. [ediz. 1827 (593
schiavonia. 2. brutto, sconcio. guittone, 144-3: alcuna cosa
, abietto; sconveniente, brutto, sconcio. malispini, 1-565: fecesi il
si al deforme, regola allo sconcio. botta, 4-458: i paesani,
1-249: niente vi ha di più sconcio di quella lor comune pratica di mangiarsi
questi consigli distolser arcita / da suo sconcio e reo intendimento. capellano volgar.,
tante luogora fedito e distorto, o sconcio, possa guerire per mutamento di luogo
4-121: agli altri dopo, che sconcio e brutto volto avevono, e sparuta
in essi [scherzi] ricercasi qualche sconcio, perché sieno eccitativi del riso, che
eccitativi del riso, che sol dallo sconcio è prodotto. baruffaldi, 98: il
esconcio di danari. = da sconcio, col pref. e-intensivo.
già mi portan broncio; / ma sconcio / è 'l lor guardar a squarciasacco.
dimenticato a qual partito gli avesse lo sconcio spendere altra volta recati, non ostante
luce abbagliante. 2. in modo sconcio, ributtante, disgustoso. boccaccio,
, brutto, ripugnante, orribile, sconcio. dante, inf., 12-40
sia mai rozza o fella, / né sconcio ventre mai di fier lupo empia /
1-249: niente vi ha di più sconcio di quella lor comune pratica [dei
/ perch'egli è, come vedi, sconcio e grasso, / però a suo
d. bartoli, 18-1-70: sconcio errore sarebbe frammescolar voci o maniere non
da ricever in alcun modo travaglio, sconcio, over persecuzione. baretti, 3-12:
ancora la forza di farmi un gesto sconcio con l'avambraccio. savinio, ir:
perdermi il cervello / ogni goffo e sconcio fusto. 14. recipiente costituito da
più strettamente alla gamba adattati senza ruga o sconcio. = dal fr. gager.
ge nere, angusto e sconcio. = deriv. da gatto1
però posti bene in corrispondenza, ma a sconcio. 8. agg. e
non abbiam valore. / sta come sconcio masso, e noi ghermito / meglio
imbriachi? / e nel vino poi sconcio parli, / e un turco chiami giaurro
in piede, così grandaccio e così sconcio,... incominciò a mettere quella
. cattaneo, i-2-36: mostrerà lo sconcio d'una cupola senza fianchi, gravitante
stile). -anche: sconveniente, sconcio, licenzioso. malispini, 141:
madre. « sanno che sarebbe uno sconcio! ». -guai al mondo
xxi-242: non guardino in costo o in sconcio di vettura o d'altro; ch'
ti dorrai che i visceri discioglia / sconcio profluvio al mal guardato armento.
per vezzo, e può senza niuno sconcio lasciarsi, dicendosi 'tiepido 'e
coltello d'acciaio? — osceno, sconcio, indecente (un'immagine, una
, conobbe e confessò anch'egli lo sconcio pericolo della poesia d'omero. mamiani
incontinenza, da lussuria; lascivo, sconcio, osceno (un atto, un gesto
quei patriarchi, quanto come ambizioso e sconcio a qualunque, fu con solennità accordato
: componimento incorreggibile; tanto errato e sconcio, che per via di correzioni non si
contrario al pudore, alla decenza; sconcio; inverecondo. canaldo, 240:
scritto, rappresentazione sconveniente, riprovevole, sconcio. b. fioretti, 2-4-74
spettacolo poteva divenire più doloroso e più sconcio. carducci, ii-2-235: la
se stesso: discepolo prediletto d'uno sconcio insidiatore della castità dei giovani!
[feto], giacopo mio, sconcio funesto / cui diè morto natale il sen
nostro natio, ma sì bene il parlare sconcio e inetto. galileo, 8-v-328:
iv-2-60; temo forte che senza un grave sconcio si possa in sul principio intrudere nell'
il sogno inverecondo. 3. sconcio, osceno, volgare (una parola,
sembrava un'agonia, tutto mi sembrava sconcio e repugnante piuttosto che sacro e desiderabile
risente in su l'istante danno, o sconcio, o impaccio per lo meno]
anche il faleucio. 3. sconcio, osceno. tommaseo [s.
/... / che uno sconcio ladrone il tuo non predi, / se
rappresentazione che tratta o raffigura un oggetto sconcio, osceno, sconveniente. sanudo
dell'anima e del corpo; lo sconcio delle vie e delli uomini, il fango
gliene potea prestare ventimila, sanza alcuno sconcio: e del rendere si fidava di
opera letteraria, uno spettacolo); sconcio, osceno, lascivo. bembo,
ed attilato ', vuol dire 'piede sconcio e mal fatto '.
telaietti, era stata ridotta al più sconcio padiglione americano. cementati e
, lordissimaménte). in modo sconcio, schifoso, ripugnante (sia materialmente
concreto: atto, discorso, contegno sconcio, vergognoso, biasimevole; scelleratezza,
lordi. -osceno, licenzioso, sconcio (un discorso, una parola)
, un'immagine); osceno, sconcio, indecente. panigarola, 3-ii-570:
i baci abborre. -osceno, sconcio (uno scritto). rajberti,
in udir ciò il malcreato fecegli uno sconcio viso in atto di beffe. goldoni
4-121: agli altri dopo, che sconcio e brutto volto avevono, e sparuta
dio per dio che io la veggo a sconcio partito. 2. che ha
, 1-iii-286: niente vi ha di più sconcio di quella lor comune pratica di mangarsi
carducci, ii-9-72: a evitare lo sconcio d'introdurre membranature e ornamenti che non
ignoranti. 14. grossolano, sconcio, volgare, greve (un gesto
ch'ogni anno abbia produtti / con mio sconcio molti frutti, / vederne un non
campagna, e medesimamente dal vento fu sconcio l'uccellare. aletifilo, 25: poi
nelle operazioni, goffo negli andamenti, sconcio nelle maniere. fagiuoli, viii-154:
carducci, ii-9-72: a evitare lo sconcio d'introdurre membranature e ornamenti che non
mamiani, 9-31: aggiungasi l'altro sconcio che i figliuoli dei mestieranti, mentre
17-23: dove s'intese / più sconcio millantar? 5. dir.
2. azione, parola o discorso sconcio, osceno. moravia, 19-58:
... se non è vocabolo sconcio, è però pedantesco, per 'ammonizione
si satisfacessero, potreb- bono con poco sconcio venire fino a firenze,...
le fece violenza; e da quello sconcio nacque l'egoismo. faldella, 1-144:
nascondere qualunque suo peccato, quantunque sia sconcio e abominevole. gioberti, n-i-410:
, / mestiero è che mal fatto e sconcio in vista, / curvo, obliquo
loro atti e servigi nulla è di sconcio, nulla di reo: tutto è ordinato
-dilla in un colpo: che truovi di sconcio in me? -io sto colle mani
). folengo, ii-52: lo sconcio e giovenetto osseno / tanto le mani
giglio. -rappresentato in un atteggiamento sconcio, impudico (una figura in un
(un dipinto, un disegno); sconcio, indecente. - anche: pornografico
'e poi * turpe, indecente, sconcio ', di origine incerta.
predetti rami nuovi fossero sortiti in luogo sconcio e mal situati da non potersene servire
ha fatto un fallo... sconcio, palleggiando e ripalleggiando. cicognani,
l'un l'altro fieramente assale / di sconcio schiamazzar, di grida brutte / risonandone
laietti, era stata ridotta al più sconcio padiglione americano. cementati e stuccati i
ogni partito vinto. -vederla a sconcio partito', in pessime condizioni. bembo
dio per dio che io la veggo a sconcio partito. -vincere il partito',
ben può passeggiarlo francamente ciascuno senza recare sconcio al compagno. -passeggiare il campo per
patito sacco [venezia]. -patire sconcio: essere sconfitto. trissino, 2-3-185
: temettero di esser scoperti e di patirne sconcio, e però cominciarono a ritirarsi.
è che tu pati un po'di sconcio e di vergogna in questo mondo..
è che tu pati un po'di sconcio e di vergogna in questo mondo..
meta appunto / sangue di buoi scannati e sconcio fimo / rendea lubrico il suol:
che 'l madriale del signor molino fosse sconcio né guasto e l'altro peccasse in concetti
è voluto addobbar d'un altro più sconcio; ed è appresso i latini 'col-
usatti, / e fusti sempre mai sconcio e villano. - / disse morgante:
un gesto al braccio supremamente plebeo e sconcio, incominciò a spingere le sorelle verso
più dolci e lene, più pericolo di sconcio quelle che, assai poggiando verso il
, che polverizzò col formidabile umorismo lo sconcio libercolo. 7. eliminare,
, 1-ii-552: che vi ha di più sconcio della pompa di un matrimonio? moretti
ai comportamenti sessuali; discorso o vocabolo sconcio, scurrile, indecente; osta erotica
letter. discorso di carattere erotico o sconcio. lucini, 7-368: tenetevi
presenta caratteri di pornografia; osceno, sconcio (una pubblicazione, un'immagine,
. perciocché non fu quasi mai senza sconcio il motteggiar nelle cose quantunque piccole e
, 1-iii-286: niente vi ha di più sconcio di quella lor comune pratica di mangiarsi
più è di questo vizio [fingratitudine] sconcio e guasto. f. alberti,
poi appartiene alla lingua toscana, troppo sconcio sarebbe se chi ne ha prescritte le regole
pieni d'impudenzia. -licenzioso, sconcio (un atteggiamento o un'espressione).
colà il più disusato e '1 più sconcio che sia da viaggiare: e '
cappello tutto di traverso, in un disordine sconcio di ebbrezza non smaltita; propagato dalla
: non si può immaginare nulla di più sconcio. certi cattolici -o meglio, i
, dalla trattoria! -morboso, sconcio, osceno. carducci, iii-18-347:
o c'agia il vero in alcun loco sconcio, / i'spero in ciò /
parte non ne surgesse ribelazione della terra a sconcio di parte guelfa, s'intramissono di
o c'aggia il vero in alcun loco sconcio, / i'spero in ciò /
novitate fu la radice e cominciamento dello sconcio e male stato della città di firenze
essere scoperti avuto per male il mio sconcio ragghiare, mi battér sì forte la pelle
gravemente ci condolemo con voi del vostro sconcio stato, il quale molto amarifica li
avendo dimenticato a quel partito gli avesse lo sconcio spendere altra volta recati, non obstante
temerità di chi ardisce far alcun atto sconcio sotto gli occhi signorili di un principe
parte non ne surgesse ribelazióne della terra a sconcio di parte guelfa, s'intramissono di
splendore della bellezza, cadeva nell'altro sconcio di far sempre mille attucci e di
gesta e per le sue parole, era sconcio e ridevole in modo da far perdere
natura volle, con un soprascritto sì sconcio per certi livori e ridondamenti di sangue,
ambascerie non si ammetteva mai, qualunque sconcio che l'uomo ne avesse, di
/ mestiero è che mal fatto e sconcio in vista, / curvo, obliquo,
avrebbe conferito col segretario politico per questo sconcio dei giovani fascisti arruolati nell'umjpa.
pruova per qualche accidente in parte dannoso o sconcio, essi lo nmutano e sempre aggiugnendo
.. come si ripiega a tale sconcio? betteloni, iv-48: era certo un
la palla accompagnano, e, dallo sconcio che e'dànno loro, sono così detti
: del danno tuo e del tuo sconcio poco si curerà, dove a. llui
che comandare al compagno... sconcio ritornaménto alla patria? ottimo, ii-
più, fino all'attuale roman- zismo sconcio. = deriv. da romanzo2.
. a. tiepolo, lii-5-206: questo sconcio guadagno è stato causa di far credere
e 'l duro pelo: / come sconcio è colcato e come ruffa, / col
più strettamente alla gamba adattati senza ruga o sconcio. mascheroni, 9-107: questa equazione
stava in pontificale, sedendo sopra uno sconcio e rusticano trepiè (ché sedia magnifica
che portarsi); triviale, sconcio (una parola, un sontuosi
non risponde oggi se non il ratto sconcio. paolieri, 15: l'egregio uomo
: in quella faccia, un peccato sconcio, la menzogna, nel tentativo di spacciare
tre ore sempre rimirare quel saliscéndolo molto sconcio. = deriv. da saliscendi.
cibi agresti, né altri cibi d'alcuno sconcio odore; ne abbi usato nessun salsamento
fato non abbiam valore. / sta come sconcio masso, e noi ghermito / meglio
onnipotenza del fato, paragonato a un masso sconcio, non possibile a sbarbicare.
.]: 'scangeo': trista avventura, sconcio, sinistro. voce dell'uso popolare
. mamiani, 9-31: aggiungasi l'altro sconcio che i figliuoli dei mestieranti, mentre
unti e puzzolenti. -in modo sconcio, osceno, scurrile. niccolini,
, grazia al deforme, regola allo sconcio, simmetria allo sconcertato. vico
sozza piacenteria. = deriv. da sconcio. sconchiùdere e deriv., v
= femm. sostant. di sconcio. sconciaiòco, sm. invar.
bettoni ». = comp. di sconcio. sconciaménto, sm. ant
de'danari prestatevi, non avendo io sconcio per ora, non accade che voi vi
o c'aggia il vero in alcun loco sconcio, / i'spero in ciò /
la palla accompagnano, e, dallo sconcio ch'e'dànno loro, sono così detti
v. concinnità), incr. con sconcio. ecc.). - anche
nelle operazioni, goffo negli andamenti, sconcio nelle maniere. buonafede, i-84:
sue gesta e per le sue parole era sconcio e ridevole in modo da far perdere
in udir ciò il malcreato fecegli uno sconcio viso in atto di beffe. calzabigi,
abiti e strani / e portamento avean sconcio e selvaggio, / io sul teatro
, e cominciò a danzare nel modo sconcio dei contadini, colla persona stretta a quella
franco, 7-78: non è corpo sì sconcio a cui non piaccia misurare e guardare
la vista atroce / di qualche parto sconcio ed infelice. guerrazzi, 1-420:
non ne ricorda il nome, forse nacque sconcio. dussi a far la voglia
ella pensò d'amare il padre di sconcio amore. valerio massimo volgar.,
pitture rappresentare uomini e donne in atto sconcio e vergognoso. guarini, 1-i-39:
vita. buzzati, i-709: uno sconcio giuda ci aveva dunque traditi.
corso di lui, non che di sconcio e disordinato e dispiacevole, ma di stroppiato
strimpellare un certo che di sgarbato e sconcio. milizia, i-133: 1 peggiori
riprender coloro a cui non sembra così sconcio come a voi11 nostro volgar milanese. monti
stava in pontificale, sedendo sopra uno sconcio e rusticano trepiè. f. corsini
ricevimento dell'esercito fu poco cortese, sconcio l'alloggiamento, scarsa la provvisione.
/ mestiero è che mal fatto e sconcio in vista, / curvo, obliquo,
chi volesse innanzi sempre tenere il braccio sconcio e vivere in continua pena che.
persone o tempi der verbi fosse troppo sconcio e duro nella lingua nostra a dir
natio, ma sì bene il parlare sconcio e inetto. galileo, 5-222: di
fue la radice e co- minciamento dello sconcio e male istato della città di firenze
carco, / soave per lo scoglio sconcio ed erto / che sarebbe a le
s'appiccano in alcun luogo alto e sconcio,... scuotansi con lunghissime
/... / marnsa dal più sconcio ed alto lato / portò la dama
le lanterne assai giovano. sararebbe uno sconcio! ». ceni, ii-500:
era il letto del tarro assai disuguale, sconcio 11. comportamento o atto
ed evidente. perché m'è sconcio assai. firenzuola, 660: mona colei
mona colei, se non vi fosse sconcio, i'vi vorrei dir quattro parole.
vostro, s'e'non vi fosse sconcio. 8. smisurato, enorme
dimenticato a qual partito gli avesse lo sconcio spendere altra volta recati,..
delle bande, / tanto era smisurato e sconcio e grave. bibbiena, 2-58:
gagliardia di quel muletto che porta così sconcio elefantaccio! magi, 9: quanto alla
, il più membruto, / il più sconcio, il più fier che tra spartani
veder te e tu noi senza sconcio dello studio. ser giovanni, 3-296:
non ne surgesse ribelazione della terra a sconcio di parte guelfa, s'intra- missono
. mazzei, xxi-242: se sanza sconcio poteste operare con vostri ch'io l'
c. campana, ii-4-18-173: né altro sconcio gliene seguì ch'il restarvi leggiermente ferito
, 1-492: il che fassi con tanto sconcio delle famiglie, con tanta iattura di
: alcuno potrebbe osservare che di grande sconcio sarebbe stato alle comuni iermute tale
fi-4-172: né so vedere che possa derivare sconcio dal metter poi così le varianti pagina
785: il danno e lo sconcio e il pregiudizio erano gravi nel fatto
che gliene potea prestare ventimila sanza alcuno sconcio; e del rendere si fidava di
sia in agio a due fanti con lo sconcio della balestra caricare in ciascuno. vasari
la fabbrica tanto alto che era uno sconcio grandissimo, salito che uno vi era
, 6-10: a me non sarà veruno sconcio il venire in benevento. cesarotti,
qual un altro avrebbe potuto sostener senza sconcio i pubblici carichi. io.
, / se in verità tutto lo sconcio è questo! tarchetti, 6-i-636: vi
che le fece violenza; e da quello sconcio nacque l'egoismo. bacchelli, 2-xxiii-417
diventati e ogni giorno più diventano uno sconcio e una turpitudine che devono cessare ed
rajberti, 4-136: ho anche accennato allo sconcio inconcepibile di chi per avventura pretendesse di
splendore della bellezza, cadeva nell'altro sconcio di far sempre mille attucci e di
si possa in qualche modo rimediare a questo sconcio, e se uno dei modi non
se sappiano più di adulazione o di sconcio di lingua italiana gli atti del governo
la palla accompagnano, e, dallo sconcio ch'e'dànno loro, sono così detti
dica mia sorella esser morta d'uno sconcio di parto poco tempo innanzi.
, né oncia. -essere qualcosa sconcio per qualcuno-, arrecargli danno, essere
ma ben che la tua andata mi sia sconcio, / io pur ti donerò arme
errore. = deriv. da sconcio. sconclùdere (ant. sconclùdere)
delle nevi e de'ghiacciessendo stato di molto sconcio alla marchia. 2. il
sconsigliare. scónso, v. sconcio. sconsolaménto, sm. ant.
gli sia veduto / un abito sì sconcio e scontraffatto. -sformato (le
che quel fremea di stizza / et è sconcio cotanto e scontrafatto / il colpo rio
, scanso, volgare, scurrile, sconcio (una parola, un epite- to
minimamente, l'orecchie muliebri con qualche sconcio dire, anzi pure col più leggiero
, non patì pure un minimo di sconcio. 4. scattare (un
: a'carcerati per debiti con grandissimo sconcio delle misere lor famiglie, sumministrare il
gesta e per le sue parole era sconcio e ridevole in modo da far perderela serietà
parenti da farne conto di servigio sconcio piglia colui che vuol l'amico suo servire
meretricio... è tanto forte e sconcio e sfrenato, che somiglia un ragghiare
incomincia a strimpellareun certo che di sgarbato e sconcio e a picchiare in sulla cetera con
un pezzetto di carta con un motto sconcio o con uno sgorbio sguaiato. jovine
gesta e per le sue parole era sconcio e ridevole. avea il volto ruvido,
cappello tutto di traverso, in un disordine sconcio di ebbrezza non smaltita.
, 13-9 (i-332): di corpo sconcio e di viso sì fiero / ch'
me ne farete piacere assai sanza vostro sconcio. 12. interrompere frequentemente
avendo dimenticato a qual partito gli avesse lo sconcio spendere altra volta recati, non obstante
4-121: agli altri dopo, che sconcio e brutto volto avevono e sparuta e
natura volle, con un soprascritto sì sconcio per certi lavori e ridondamenti di sangue,
di quello medesimo caio mario così fue sconcio e turbato che poco meno che non
marino, 1-19-56: cade a lo sconcio colpo e 'l bel sembiante / scolora e
le sozze imagini. -scurrile, sconcio (un'espressione verbale). bacchelli
, immagine o, anche, pensiero sconcio, scurrile, osceno, pronunciato anche come
, 4-121: agli altri dopo, che sconcio e brutto volto avevono e sparuta e
lì un pezzo, esposta come uno sconcio pupazzo da fiera, si alza e si
2-286: la gentildonna ad ogni picciolo sconcio nello spazzo e ne'soffitti affrettavasi dirmi:
balla, e s'intenda con lui dello sconcio. tommaseo [s. v.
., 22-2-8: non sono io spenditóre sconcio, ma questa città richiede grandi spese
con una breve raffica che staffilò lo sconcio arenile dirimpetto. = comp. di
moderati milanesi? 7. indecente, sconcio; osceno (un comportamento, un
(plur. m. -chi). sconcio, osceno. arbasino,
.: che offende la morale sessuale, sconcio, osceno (un atto, un'
carco, / soave per lo scoglio sconcio ed erto / che sarebbe a le capre
. esporre, raccontare in modo sguaiato, sconcio o con fragore e, anche,
4. sguaiato, smodato, sconcio; eccessivamente fragoroso (una risata o
da stomaco. spettacolo di così sconcio attaccamento alla vita. 2.
. 5. scabroso, sconcio, osceno (fatti, vicende, discorsi
le mani,... facevano così sconcio romore. -straccare il piumaccio:
dato scandalo strattonando su sizione 'stravacata'è gravissimo sconcio a cui si deve rimediacoppi al passo
molto sconcia e dar manifesto indizio assai sconcio e stravolto esser il cervello di chi la
è nata e invecchiata. 5. sconcio, scempio di una lingua, di un'
strimpellare un certo che di sgarbato e sconcio e a picchiare in sulla cetera con maggiorfuria
a considerare l'amore nel suo aspetto sconcio. 18. locuz. -stropicciare
corso di lui, non che di sconcio e disordinato e dispiacevole, ma di
la sproporzione e 'l comodo o lo sconcio che questa possa recare nel con- giugnimento
.. era stata ridotta al più sconcio padiglione americano. cementati e stuccati i
bastando suffumigi a cacciarli, occorrerebbe lo sconcio ed insigne rimedio che già fece quella
poco compatto e resistente. -moralmente laido, sconcio (anche sostant.). domenichi
. veggano che ne riesca il meno sconcio possibile. 4. per estens
non ne surgesse ribelazione (iella terra a sconcio di parte guelfa, s'intramissono di
sue gesta e per le sue parole era sconcio e ridevole in modo da far perdere
viso. che finalmente toma a sconcio del monistero, che per carità li
. « che e'non ci averebbeno fatto sconcio alcuno ». = comp. dal
peggio contenti dell'arcivescovo, ch'avea sconcio il loro tranello per quella cavalcata, come
e il non trovarvene tornerebbe a grande sconcio della loro ambasceria alla cina. lubrano
qualunque manera, / facesse malificio alcuno sconcio / launde meritasse di morire, / incontanente
tumori, mi stomacai allo spettacolo ai così sconcio attaccamento alla vita. 3.
(una canzone, un discorso); sconcio, indecente (una parola).
scellerato o, anche, osceno, sconcio -in senso concreto: azione, gesto
linguaggio, espressione 0 discorso sboccato, sconcio. cavalca, ii-233: fornicazione
vergognoso o, anche, osceno, sconcio, inverecondo; nefandezza, spregevolezza di
dimenticato a qual partito gli avesse lo sconcio spendere altra volta recati, non obstante che
io prendessi da lui, per meno sconcio, del pedante di bacco il tardo ubino
dell'uguaglianza, non avesse prima o sconcio o non favorito le imprese. -
zigomi unticcia, con nell'aspetto qualcosa di sconcio che mi levò lo scappellotto dalla mano
usatti, / e fusti sempre mai sconcio e villano. bandello, 1-34 (i-425
pandolfini, 1-157: se mi fusse troppo sconcio fare quello che l'amico mi richiedesse
/ mestiero è che mal fatto e sconcio in vista, / curvo, obliquo,
201: non fu quasi mai senza sconcio il motteggiar nelle cose quantunque piccole e
il letto del tarro assai disuguale, sconcio e vorticoso: le rive per l'ingombro
da io. ant. abitudine o costume sconcio, osceno, sfreaggiungere all'aggettivo 'volgare'
occhi di lui magro, un aspetto sconcio e osceno. moravia, 17-133: sulla
il letto del tarro assai disuguale, sconcio e vorticoso. monti, 20-475: tremendissimo
tullia francesca, che si diede tanto sconcio e tanto affanno per educar bene i parti
agg. invar. pornografico, osceno, sconcio (un film, una barzelletta,
2. figur. comportamento volgare o sconcio; maialaggine. giordani, 3-71:
manganelli, iii-128: è ancora lo sconcio mondo della non ragione, dei'sentimenti'