menzini, 5-64: io mi facea scolar di scaramuccia, / e non mi
lo dea, sì corno / ten lo scolar dal so maestro l'arte. dante
: lo scaraventarsi alle pazzìe / da scolar non chiam'io, ma da busbacchi.
la faccia così mesta / quel ragazzo scolar, quel cavezzuòla, / allorché molti giorni
da fare un villan pavano con un scolar di legge?... un ciavattino
modo che non trapassi; e quindi lasciano scolar l'umore in fino a tanto che
.. dal famiglio / d'uno scolar chiusin, ch'io tengo a cottimo.
sul farsi della tacit'ora / crepu- scolar, m'invade una tranquilla / malinconia.
da passar mattana, / per uno scolar stracco 'n sul digesto? d
sollazzevol da passar mattana / per uno scolar stracco 'n sul digesto? muratori,
apprendean l'arte, / il malvagio scolar giunto s'assise. compagnoni, i-78
si sbraccia, / e infino gli scolar s'odan da socrati / i tiranni adulare
ognun si sbraccia, / e infino gli scolar s'odan da socrati / i tiranni
: il cuoco non aveva l'ordine di scolar l'olio rimasto nella padella dopo la
): io, che sono un suo scolar secreto / e leggo i libri della
cresta di qua e di là da scolar l'acqua. = comp. da
mortaio. becelli, 1-65: con gli scolar nel bere e nel giuocare, /
, /... son gli scolar di ch'io dicea. moniglia, i-m-1-233
dalle pietre, di domare asprezze, di scolar acque, di letaminarlo, di prepararlo
, / ma vuol che parli il suo scolar secondo, / per metterlo alla lima
apre un pertugio nel fondo e lasciasi scolar fuori e usasi poscia in cambio di vino
.. è quella che riceve a scolar l'olio nel vaso che sotto si pone
lo dea, sì corno / ten lo scolar dal so maestro l'arte. chiaro
vede la sferza magistrale / il timido scolar paventa almeno, / e ritira la
. buonarroti il giovane, 9-425: scolar vuol dir frequente per le scuole,
di trarne checchessia dalla pentola, lasciatone scolar bene il brodo. tarchetti, 6-ii-119
i-229: alessandro allori, nipote e scolar del bronzino, di cui talora nelle
amico assalto. marini, eccellente scolar del sanzio, ed è pier campanna fiam
bassezza di livello non sarebbe possibile lo scolar di fuori, e la menano nella
/ ma vuol che parli il suo scolar secondo, / per metterlo alla lima
pacchina. batacchi, ii-248: così scolar sorpreso dal timore / di toccar su
d'un fiorino, / io mi facea scolar di scaramuc cia.
o cresta di qua e di là da scolar l'acqua. monti, 23-1042:
del bene, 2-330: quando avrai fatto scolar la senapa, aggiungi pinocchi freschissimi e
gli ingegneri. costruir cessi che lasciano scolar la piscia sullo scalone. ed erano
10-8 (1-iv-912): quantunque voi qui scolar mi veggiate assai umile, io non
per lo incrosar de terra che fa lo scolar / per mia prestìsia lo volto te
regolari. aretino, 20-232: lo scolar cattivo-di-nido alzava le voci dicendo: «
ben tutti i lor rigiri: / li scolar d'oggi il dì a svolazzare /
gli vuol apollo far dare / dai suoi scolar, per punir sì gran fallo,
elementi apprendean l'arte, / il malvagio scolar giunto s'assise / ne la più
d'un fiorino, / io mi facea scolar di scaramuccia / e non mi tapinava
il giovane, 9-554: io sono uno scolar di quéi che spesso / fatte ho
per lo più incerto, che suole scolar di menzogna, aver il fongo della falsità
sette ore di respiro / a un scolar ch'ha la testa squinternata, / io
., 8-7 (i-iv-712): lo scolar lieto procedette a più caldi prieghi e
e disdegnosi, / che aventasse un scolar colpi sì certi. 4.
a chi tocca, scannandogli e facendone scolar bene il sangue. massaia, i-124:
denari innamorato parme, / senza libro scolar, nochier senz'arte, / senz'occhi
a chi tocca, scannandogli e facendone scolar bene il sangue. d.
spillata, che aveva finito di scolar per terra, a spreco della minciarono a
, per lo più incerto, che suole scolar di menzogna. proverbi toscani, 401
2-315: ogni tre giorni o quattro, scolar tutta la inondarono. fogazzaro,
scolareggiare, intr. (scolaréggio, scolar òggi). frequentare la scuola,
dimostra la faccia così mesta / quel ragazzo scolar, quel cavezzuola, / allorché molti
mostrarsi in publico, / per due scolar ch'in essa si contengono. =
in casa scolatoi, non dico scolatoi da scolar la lissia, ma di quei che
. marino, 1-6-179: il malvagio scolar giunto s'assise / nela più degna ed
, efficace concisione di stile; lilente scolar del sanzio, ed è pier campanna fiammingo
sette ore di respiro / a un scolar ch'ha la testa squinternata, / io
anni. forteguerri, 11-66: lo scolar si strabilia e appena crede / a quello
xx-82: sì corno / ten lo scolar dal so maestro l'arte. iacopone,
per lo incrosar de terra che fa lo scolar / per mia prestizia lo volto te
., 8-7 (1-iv-716): lo scolar cattivello... più volte tentò
di un fiorino / io mi facea scolar di scaramuccia. chiari, 1-ii-125:
voi devrieno a drappello a drappello / scolar venir di tutto quanto il mondo, /
ti pare, anima mia, dello scolar nostro? ». roseo, v-176:
la faccia così mesta / quel ragazzo scolar, quel cavezzuola, / allorché molti giorni