e 'l mauro, / con lo scita sanguigno, il moro adusto. tasso
metastasio, 11-68: d'un indomito scita / barbari sensi! ei minor pena
che sanno qualche cosa o che scita. - fare il becco all'oca e
tutta, avanti apollo comparve il gran tamerlane scita; il quale per la faccia sua
tasso, 6-iv-1-203: ben fu barbaro scita, / un creonte tebano, /
asia gli allori: e il fero scita / giunto coll'unno al crin mi sfronda
alla tirinzia foce, / dal bianco scita all'etiope adusto / riverir fai la tua
vicolo che non ha riu scita... a noi dovrebbe bastare la
menzini, i-176: d'onde lo scita stende il freddo corno, / d'
. filicaia, 2-1-12: vinca lo scita; e 'l glorioso sangue / versi l'
. metastasio, 1-i-243: il freddo scita, l'etiope adusto. guerrazzi,
ii-121: rise il daco, lo scita e il lusitano; / di cui gli
parli. metastasio, i-298: il freddo scita, / l'etiope adusto / al
papi, 4 * 135: lo scita mezzo ignudo calca / le immense nevi sue
né di nobili incappellati, ma popolano scita. 2. disus. insignito
l'arrestarsi improvviso di quella trabacca sdru- scita fece sussultare le nostre cinque teste che s'
indo alla tirinzia foce, / dal bianco scita all'etiope adusto / riverir fai la
mascardi, 2-134: le verge di quello scita,... ad una ad
baleare ha la sua fronda, / il scita l'arco e amazone la pelta,
insofferente, lo stupido britanno, lo scita audace. carducci, ii-6-229: gli
voraci occhi leonini, gli occhi d'uno scita. buzzi, 1-156: accanto a
mestiero... trovato da anacarsi scita. = deriv. da mantice1
cene / nobili maraviglie, il fiero scita / adopra il curvo aratro.
-morbo indiano, oltramontano, polacco, scita: lue, sifilide. dalla
attitudini erano armoniose come una musica; tutto scita di una persona; genetliaco, compleanno.
, / nobili maraviglie, il fiero scita / adopra il curvo aratro; e spesso
, omicidiali. lomazzi, 4-i-321: lo scita si rappresenterà con moti orribili e crudeli
pur sì brevi / ore il perfido scita e in mezzo all'arme / le pacifiche
di un'opera mal riu scita. = deverb. da panneggiare1
dal turco, dall'unno e dallo scita / desolato d'italia il paradiso. tarchetti
scarsella leggera, era riu scita... a comporre quella festicciuola.
ha la sua fronda, / il scita l'arco e amazone la pelta. nardi
, con cinque corde, di origine scita. barbaro, 231: chiamavano [
pur sì brevi / ore il perfido scita: e in mezzo all'arme / le
l'indo può, l'altra nel scita, / questa può in spagna e quella
core, / prompta di bene, scita di pecato. m. villani, 10-1
], 23: polemica 'u- scita 'del prosindaco democristiano porcellana.
per cui un suono su scita una sensazione di colore e viceversa. -an
... il pulpaménto povero d'anacarsi scita, la carne cruda di zenone,
alla corata quel, quest'all'u- scita, / quest'a mandar, quel a
, 301: non potè più raffrenarsi lo scita, ma co'l pugno chiuso s'
che col ruggito alla battaglia sfida / lo scita, e al grido suo tremano i
. dottori, 3-84: sarà lo scita ignoto / nota materia, e non
cara, perch'io sono ornai rie- scita »; ma pensi e confortisi che maggior
col ruggito alla battaglia sfida / lo scita e al grido suo tremano i regni,
tremava il parto, im- pallidìa lo scita; /... i..
terra fu trovata... da anacarsi scita. a. cattaneo, i-242
e 'l mauro, / con lo scita sanguigno il moro adusto. -che
-t). che appartiene alla popolazione scita dei sarmati, stanziatisi nel ii sec
, infine, che si riallaccia alla scita a partire dal ii secolo a. c
vichingo, se non è sannata o scita), quasi sempre al centro della
comune, infra otto dì della loro scita. = frequent. di scempiare1.
= deriv. da scisto. scita, agg. (plur. m.
qual nebbia vile / sparve del crudo scita il fiero stuolo. b. tasso,
sarìa / vedermi in braccio a questo fero scita. fausto da longiano, iv-281:
, iv-281: anacarse filosofo, di padre scita e greco dal canto di madre,
vichingo; se non è sarmata o scita), quasi sempre al centro della
una visione esauriente e chiarificatrice dell'arte scita. -morbo scita: v.
chiarificatrice dell'arte scita. -morbo scita: v. morbo, n. 1
(anche nell'espressione viso d'uno scita). salvini, v-1-3-11: 'burbero'
;... viso d'uno scita dicono i greci. carducci, ii-2-34:
di rado l'errabondo e nomade e scita targioni..., ricordo te,
perfl'italiani il sentir... parlare scita un orante, caldeo una emiramide,
scitéssa, sf. letter. donna scita. genovesi, 514: le amazzoni
vive in scizia; appartenente al popolo scita; stanziato in scizia (una popolazione)
, deriv. da scytha (v. scita). scìtide, sm. ant
, prop. 'donna scita'(v. scita). scito, v.
non mai si vanterà d'aver sdru- scita la nave, d'aver urtato negli scogli
('petruska'), poi verso il selvaggismo scita (selvaggismo, a dir vero,
dove l'egizio ardente / al freddo scita antichità prescrive, / e i sensi del
arca / la terrena caduca parte è scita. c. martelli, lxxxviii-ii-39: signor
vide nella grecia la riu scita felice di un sovranissimo ingegno essere stata per
93-58: figlio, l'alma t'è scita, -figlio de la smarrita,
'stato stazionario'(o cre scita zero). intendendo per stato stazionario una
uscita (ant. escita, scita, ussita), sf. l'uscire
diemi vitali soprascritto libbre x a la scita d'ottobre. crescenzi volgar., 6-97
cui l'egual non vibrò tartaro o scita, / stassi sull'arco ancor dell'aspra
. i. frugoni, i-9-101: lo scita lasso / il fianco annoso e vetere
particolarmente suggestivo, che su scita viva emozione o persona che attrae per l'