entro il quale l'erede presente e sciente, abbia d'avere adita l'eredità.
, darla a persona / saggia e sciente e de costumi onesti, / che con
: la colpa seguirà la parte offensa sciente o senza previsione, quando il soggetto /
e sì grasia ed amore, appo sciente. bonichi, 20: non fa.
, e di niuna altra cosa né sciente, né curante? borgese, 1-391
molte spezie possonsi fabbricare. documenti delle sciente fisiche in toscana, 14-1-263: francesco
molte spezie possonsi fabbricare. documenti delle sciente fisiche in toscana, 14-1-263: francesco
alla sua fondazione altro non significa che * sciente 'o 4 che sa l'iride
mediev. meo, tuo... sciente, e me, te...
e me, te... sciente (part. pres. di scire 4
. g. visconti, i-4-64: teologo sciente in tale acumine / che parse afflato
ed unque il mar non vidi al mi'sciente. monte, xvii-287-56: la vera
, o da uno solo degli sposi, sciente o insciente l'altro) di realizzare
mano a mano che la forza diventa sciente e s'individua distintamente, diventa uomo,
necessità di una assoluzione pontificia, avendo sciente mente contrafatto agli ordini del concilio. manzoni
. = voce dotta, lat. sciente [/ unica] mucosa, dal lat
: gientil mia donna sagia e cano- sciente, / in cui rengna tuta nobiltate,
. = comp. da ogni e sciente (v.). ognisèmpre [
lat. orobanche (passato nel linguaggio sciente, dal gr. ópopà-yx1') » comp
..., uno, che era sciente del tutto, cominciò a lamentarsi e
il sorriso così dolorosamente co sciente s'accentuò, prima di spegnersi a mo'
. guittone, i-1-236: om discono- sciente è mizerissimo tanto che pur far vole sé
era costui [il fisico] un uom sciente e pratico disceso de onestissima prosappia,
è già pratico delle cose, sciente il re, invia ciascun di essi memoriali
. scènte, v. sciente. scénteco e deriv., v
scèntre e scèntro, v. sciente. scènza, scènzia e
, i-62: orfeo... fu sciente in musica, e scrivono li poeti
d'umelità. e. ssì corno alto sciente, e. sse più foste molto
1-102: costui fu studioso e fu sciente, / col senno, con la
stimare non si poteva se non persona molto sciente e letterata colui che aveva, con
: « per imitarlo e darsi a vedere sciente andvesso in astrologia ». emiliani-giudici,
teme nostra scienza, perocché è più sciente di noi: ma molto teme la carità
ottimo, i-392: demonio viene a dire sciente, to, istruito, informato
verità. pallavicino, ii-116: nulla sciente dell'ordita congiura. del casto, 1-29
che egli non era per anco sciente di ciò che molto bene sapevaqualsivoglia fanciullo che
signora fidaura però ne averebbe ad esser sciente. - oh lei, sicuro. guerrazzi
ingannasse, affermandomi... voi sciente e consenziente le nostre nozze. gazzetta
dirigeva la nostra rada, e fattosene sciente il sullodato ammiraglio francese... non
se medesima. spero che il mondo sciente di questo fatto dirà che io non
grassi, uomo ruvido e villano e poco sciente dell'arte, lo consigliò a prendere
. 5. locuz. -a sciente, a proprio sciente, a sé sciente
. locuz. -a sciente, a proprio sciente, a sé sciente: a quanto
sciente, a proprio sciente, a sé sciente: a quanto è dato sapere,
più avenente / che unque sia al mio sciente, / che mi fa morire amando
di me conoscente, / al mi'sciente, - tuto il saveranno, / abiendo
liquore che ti non vidi al mi'sciente. piace nel mortaio di piombo e menandovelo
che non vi mena nullo testimonio a suo sciente. guittone, 84-2: così ti
peccati, e uno ne ritiene a sé sciente, per quello solo può essere perduto
« e claudio? lascil tu a sciente? » bresciani, 6-xiii-227: tanti prìncipi
tanti prìncipi e vescovi alemanni misconoscono a sciente e come per diritto l'augusta autorità
lo splendore del veroche pochissimi lo ripudiano a sciente, per tristizia di cuore e per
squadra. = comp. di sciente. sciéntico, v. sindaco
persone. scièntre, v. sciente. sciènza (ant.
da sctens -éntis (v. sciente). scienziale (scienzale)
girò tuttal'aia apposta per farsi partecipe e sciente d'ogni uomo. 72.
sciogga e che di nuovo e'divenga sciente, per la ragion medesima si può provare
de le divine sume ierarchie: / teologo sciente intale acumine / che parse afflato de celeste
si può supporre che l'ingegnosissimo autore sciente e volente scegliesse il divertirsi parlando così alla