di sole nelle valli / nascoste, si sciama, se ne torna / paghi con
dossi, 336: « un pècoro * sciama poi, assicurando sopra i picciuoli una
altare della chiesetta. pascoli, 93: sciama con un ronzìo d'api la gente
in roma per i fatti di piazza sciama. d'annunzio, iv-2-322: egli
sole nelle valli / nascoste, si sciama, se ne toma / paghi con fiori
a niente, onn'omo sì me sciama. / ergo l'avere è amato,
8-117: « ella dorme! », sciama il favilla con aria di trionfo,
retomanno a niente, onn'omo sì me sciama. bonvesin da la riva, v-458-2
pittandola contro i frantumi del proiettile, sciama: prenditi anca questa. moretti, ii-471
che un vortice d'api dorate / sciama nel vasto orizzonte, / la ghiotta
/ nel silenzio dell'ombra sopita, / sciama e romba una cupa campana.
mina / sonora sul quadrante, / sciama ogni istante: / - cammina!
coppello / qualche sbandato stuol d'api che sciama. arici, ii-287: come branco
in alto. una nebbia di goccioline sciama nell'aria. -ant. calpestare
di sciamare1), agg. che sciama, che vola in gruppo (un insetto
e adesso fila a casa. il buio sciama di uomini eccitati. = denom
retornanno a niente, onn'omo sì me sciama. = comp. dal pref.
. « ferma! che fai? » sciama un borghese afferrandolo pel braccio, «
gesto grave. arpino, 19-10: una sciama di lana ancora più stridente nel calore
domeniche di sole nelle valli nascoste, si sciama, se ne toma paghi con fiori
relazione a una precedente ipotesi dello stesso sciama che si basava sul decadimento del fotino.
esce a fiotto dalla porta dell'albergo, sciama in istrada. = comp.