trave, neltaccappiamento l'occhio di vetro schizzò sulla parete frantumandosi come una bomba.
scarpel- letti per lavorarlo, e'mi schizzò una verga d'acciaio sottilissima nell'occhio
sgrondò nella ciòtola il foglio -il polverino schizzò dappertutto -e poi consegnò il foglio al
cassola, 2-128: toc: una scaglia schizzò via. tac: la tacca bianca
, xxiv-776: ecco che 'l lume schizzò invidioso una gocciola di cera liquefatta sopra
dattorno]. faldella, iii-62: schizzò nel mezzo della sua fronte, e
per bere. pea, 7-119: schizzò fuori della tenda e si dette a soffiare
il finestrino della fruttivendola, e ne schizzò fuori un getto d'improperi. fogazzaro
sangue. martini, xxiv-775: il lume schizzò invidioso una gocciola di cera liquefatta sopra
495: il sangue de'morti gli schizzò per le fessure dell'elmo nel viso
sproni giunti. sbarbaro: 4-84: schizzò in aria col braccio un addio ch'
il finestrino della fruttivendola, e ne schizzò fuori un getto d'improperi. d'
, 6-91: mentre discorrevano, ne schizzò il profilo intenzionale e saporito, caricatura ingrossata
il cane inorecchirsi, e in quel punto schizzò la lepre '. = denom.
lucini, 6-91: mentre discorrevano, ne schizzò il profilo intenzionale e saporito, caricatura
quando gli tolsi il legaccio il sangue schizzò violento contro il muro: era
medesima,... dalla bocca schizzò il veleno. bùgnole sale, 2-179:
: 11 pallone rimbalzò di traverso e schizzò via. ci si buttarono sopra in
quando gli tolsi il legaccio il sangue schizzò violento contro il muro.
: lasciata la valigia nello androne, schizzò su per le scale presto così che
quando gli tolsi il legaccio il sangue schizzò violento contro il muro: era tagliata
quale arrabbiata vipera, tal dalla bocca schizzò il veleno. f. f. frugoni
domenichi, 5-29: una fiamma che schizzò da un candeliere... a poco
c. e. gadda, 6-328: schizzò melma ne le gambe ai passanti
calandra, 6-82: una bella lepre schizzò fuori da un viluppo di rovi, diede
si buttò a pennello e l'acqua schizzò fuori dalla vasca. 15.
: lasciata la valigia nello androne, schizzò su per le scale presto così che gli
lucini, 6-91: mentre discorrevano, ne schizzò il profilo intenzionale e saporito, caricatura
. cicognani, v-2-195: la febbre schizzò a 39. mi purgarono. conobbi
avanti. giuliani, ii-345: schizzò via come una lepre, senza manco
su la cima del lucignolo, ella schizzò una gocciola. cellini, 631
di aiuto. pea, 7-119: schizzò fuori della tenda e si dette a soffiare
dire una parola, il suo odore mi schizzò sulla faccia:... mi
, quale arrabbiata vipera tal dalla bocca schizzò il veleno. -figur. ribellarsi
... la lepre di fatti schizzò fuori e via al forte: e chi
rinchiude. guerrazzi, iii-411: costui schizzò veleno, ghermì la palla, trasse fuori
là. marotta, 5-152: giacinta schizzò il ritrattino di uno scambista ferroviario.
. fucini, 31: un bicchiere schizzò, dopo avere empito di vino la
assai bizzarro, dalle zampe di questo schizzò tanto fango che inbrattò malamente gran parte
gli tolsi il legaccio, il sangue schizzò violento contro il muro. fenoglio,
, oltre allo strepito grande, ne schizzò al cielo fumo e fiamma. algarotti,
domenichi, 5-29: una fiamma che schizzò da un candeliere del lume ai notte
mezzo, sicché l'una metà gli schizzò della testa, ed essendo disperato di
: lasciata la valigia nello androne, schizzò su per le scale presto così che
appena sentì la voce di suo padre, schizzò giù dallo sgabello per correre a tirare
linati, 16-260: salutàtici alla svelta, schizzò via. e. cecchi, 6-267
, i-204: la lepre di fatti schizzò fuori e via al forte: e chi
. calandra, 6-82: una bella lepre schizzò fuori da un viluppo di rovi.
un subito, tra fautori e avversari schizzò da ogni parte violenta la contesa.
, iii-79: una rondine trapassante li schizzò nelli occhi il suo sterco, ond'elli
acconciavo certi scarpelletti per lavorarlo, e'mi schizzò una verza d'acciaio sottilissima nell'occhio
, 16-110: accese un lume che schizzò sul volto del professore altre chiazze livide
1-174: « inutil per ti! » schizzò martina. palazzeschi, 5-17: «
de micis, 175: il pittore schizzò un ritrattino somigliante e grazioso, che
sollevar la noia del viaggio, morra schizzò un quadretto della sua vita gogliardica in tempo
un gesto. sbarbaro, 4-84: schizzò in aria col braccio un addio ch'
in tasca, poi avvicinandosi a gregorio gli schizzò tutta l'acqua in un orecchio.
appena saltava dal covo, come 'la schizzò fuori'). paolieri, 158: io
non ci ha pensato manco per idea: schizzò fuori a un tratto e m'è
del soffitto. falugi, 1-51: schizzò el sangue sì alto ch'ebbe piena /
. fucini, 31: un bicchiere schizzò, dopo avere empito di vino la tovaglia
domenichi, 5-29: una fiamma che schizzò da un candeliere del lume di notte
certi scarpelletti per lavorarlo, e'mi schizzò una verza d'acciaio sottilissima nell'occhio
di persone si spaccò, si divise, schizzò da tutte le parti, proprio come
il sangue spicciò con violenza prima, schizzò lontano... poi si calmò in
a sventrare pure gli altri, il buretta schizzò