genio di dante mostra abbastanza che non era schiavo del proprio idioma. bertola, 247
anche all'uomo che nasce il più schiavo. berchet, 309: abbenché spoglio /
atto pronto e benigno di quell'oscuro schiavo 1 * avverte, benché brancolante nell'abbuiamento
gentile, 3-259: non c'è schiavo, che siffattamente abbia abdicato alla sua libera
ungaretti, iv-56: ora ora, mentre schiavo / il mondo d'abissale pena soffoca
per barzelletta, d'avere veduto uno schiavo sulle galere di francia che si acchiappava pel
, ti adorerò in silenzio come uno schiavo; ma per carità non mi lasciar
, in termine tecnico, si manometteva uno schiavo, liberandolo o a prezzo di denaro
4. sm. liberto, schiavo liberato. plutarco volgar., 36
il rendere libero (in particolare lo schiavo, il servo, in forza di
. disus. liberato, affrancato; schiavo reso libero. -anche sost.
servigio, e più si fa agli altri schiavo. = deriv. da ganghero
: tu gridi forsennato / come lo schiavo di catena al banco / quando rombare
27-7. alipte, sm. schiavo incaricato di ungere con olio gli atleti
cfr. lat. libertus 4 liberto, schiavo affrancato '). allibiménto (
prezzi, che dove si soleva vendere uno schiavo per cinquanta scudi, al più sessanta
lat. class, analècta designava lo 'schiavo che la chinolina, che si
scampo, divenuto un servo, uno schiavo, un animale da tiro come il
grossolani e volgari, ciecamente violento, schiavo dei suoi impulsi. boccaccio, dee
e quasi annientata in figura di schiavo. d'annunzio, iv- 1-148
da trenta anni lo serviva fedele e schiavo, era l'anticristo in persona. cardarelli
appiccavano anche a vocula, se travestito da schiavo, di notte, cheto non iscappava
legge e l'uso, ogni mendico e schiavo che gli venisse a mano. montecuccoli
pietra dell'altare, avete detto allo schiavo: non t'attentare di sorgere. carducci
364: che giova quando uno è schiavo d'una porta che s'apre, e
. russo, i-351: non farsi schiavo nel suo atteggiamento, nel suo frasario
pietra dell'altare, avete detto allo schiavo: non t'attentare di sorgere.
avvolpacchiava,... fu giustiziato da schiavo. = deriv. da volpe
con un solo vogatore che pareva fatto schiavo d'una turba di baccanti. pratolini
? e se d'esse alcuna badasse nello schiavo suo, e nel più brutto,
al genio vittorioso che calca il barbaro schiavo. panzini, ii-157: pensiamo allora
. = dall'arabo bardai * giovane schiavo '; cfr. spagn. bardaje
pallade e marte, / benché sia schiavo o figlio di bastaso. =
. idem, 2-332: ecco il povero schiavo / che torna alla catena: /
a questo pubblico, che è lo schiavo della sua arte, e che prende delle
, 17: dove si soleva vendere un schiavo per cinquanta scudi, al più sessanta
rinieghi la sua nativa obligazione per rendersi schiavo dell'altrui capriccio straniero. bettinelli,
novellino, io (29): lo schiavo di bari... disse così
giauhàr a un moro, a uno schiavo favorito, come anche noi lo mettiamo
pascoli, 698: ed ecco che lo schiavo / guardando attorno vide una bolgetta /
ai loro uccisori, e il vecchierello schiavo di dio che mura le pietre
nella nostra antica legge il padrone d'uno schiavo tiene quello stesso diritto di proprietà che
sm. stor. presso i romani, schiavo che aveva l'incarico di convocare gli
ed or, fiera cagione! / è schiavo, oimè, di tutti gli animali
rinieghi la sua nativa obligazione per rendersi schiavo dell'altrui capriccio straniero. segneri,
capsàrio, sm. stor. schiavo che accompa gnava (nell'
, agg. e sm. prigioniero; schiavo. -anche al figur
sinonimo, anzi peggiore di quello di schiavo. pellico, ii-51: il confessare con
tutto,... come divento io schiavo delle cieche brame del cuore, e
con un solo vogatore che pareva fatto schiavo d'una turba di baccanti.
non fece altro che venderlo [lo schiavo d'olinto]. s. maffei,
. cartolàrio3, sm. stor. schiavo liberato, liberto. muratori, 7-iii-529
-anche al figur.: asservire, rendere schiavo. bandello, 1-58 (i-650)
-dare, imporre la catena: rendere schiavo, obbligare a un'assoluta soggezione.
attività, al proprio lavoro; essere schiavo. foscolo, xv-392: anche oggi
). ant. e letter. schiavo, prigioniero. dante, inf.
cominciasse. machiavelli, 6-7-448: che era schiavo di vostra signoria reverendissima, e che
piuttosto formi un ceto, che, schiavo di se stesso e di altrui, racchiude
dominare in modo duramente oppressivo, far schiavo. parini, xiv-83: ahimè,
b. davanzali, ii-56: allora uno schiavo... ceterista e cantore.
piuttosto formi un ceto, che, schiavo di se stesso e di altrui, racchiude
chèla2, sm. invar. schiavo. gozzano, 894: voi
= deriv. dall'ingl. chela 4 schiavo ', a sua volta deriv.
3. figur. letter. sottomesso, schiavo. manzoni, 309: è il
: 4 ciao! '(o 4 schiavo! ') è anche voce
neta sc'ia [v] o 4 schiavo ', come forma di saluto ('
', come forma di saluto ('schiavo vostro ').
queste licenzie avevano facoltà di poter cavare un schiavo di capo verde, ciò è di
suo confronto che lo straniero e lo schiavo. cuoco, x-226: non mi piace
(femm. -a). stor. schiavo manomesso dallo stesso padrone, di condizione
già in tutto tenuto, ed è schiavo. berni, -2-8 (i-37):
. con i piedi nei ceppi, schiavo. s. girolamo volgar.
con la francia atterrata, come lo schiavo recente di servitù il quale esulta su
2. figur. mercenario; schiavo. pindemonte, 14-236: patria m'
quella che m'aveva fin allora fatto suo schiavo, non era una smania di pura
beltramelli, iii- 297: fu schiavo della creatura bella la quale potè condurlo
e la prosperità della nazione, altrimenti sarebbe schiavo d'una delle due parti.
varchi, 23-202: egli [uno schiavo] è cosa mia, e chi
piace a lei; sappi far lo schiavo per esser fatto padrone. parini,
persona: legato alla propria consuetudine, schiavo di abitudini ben stabilite, tenaci.
, 23-94: servigio è quello d'uno schiavo, il quale la condizion sua e
sinonimo, anzi peggiore di quello di schiavo; quasi che uno potesse esser suddito
di tuttopermanente di due schiavi o di uno schiavo e importa, che, restando sempre più
d'esser convinto d'aver corrotto lo schiavo altrui. papi, 1-4-151: il
vie, taverne e chiassi, travestito da schiavo con mala gente, correva le cose
d'esser convinto d'aver corrotto 10 schiavo altrui. 13. tr.
i modi, sa: nulla è di schiavo in noi. cuoco, 1-99:
dieci cotanti che non si vendeva uno schiavo, e fesselo montare in groppa,
. averani, 1-1-216: qual vilissimo schiavo, reo di gravissimi misfatti, fu [
vita al meschi- nello. il ribaldo schiavo non diede indugio alla cruda deliberazione.
gli altri (eccetto il cherichetto dello schiavo, ché questo asinelio non conta)
uomo di condizione di mezzo tra lo schiavo e l'uomo libero, nei secoli prima
negallo, / ch'io lo tratto da schiavo e da vassallo. s. caterina
un mardocheo, un ebreo, / vii schiavo e prigionier di questi regni, /
si contenti della conversazione di macouf suo schiavo turco, e di barattare qualche parola con
, ch'è detta sullu, e questo schiavo resuscitato dare a franchigia. bisticci,
attica nuova. - per metonimia: schiavo. settembrini [luciano], iii-2-182
fatto cadere in disgrazia e vendere per schiavo. -debito irredimibile: v.
, ciò che avea promesso, restava schiavo del creditore, fino alla soddisfazione del
. d. bartoli, 1-1-74: come schiavo... si dedicava al servizio
se d'esse alcuna badasse ne lo schiavo suo, e nel più brutto e vile
m'avesse degnato / di volermi per schiavo ricomprato, / come colui ch'a lo
non sarebbe più un eroe, ma uno schiavo aguzzinato alla catena, l'eroico è
/ deiforme avria tolto essere in terra / schiavo affamato di signore avaro, / anzi
. tu gridi forsennato / come lo schiavo di catena al banco / quando rombare
artigiano e lavoratore (in contrapposizione a schiavo). 2. stor.
soldato russo così meschino e miserabile e schiavo in corpo e in anima, deposero la
resterò deserto, / più tristo che lo schiavo cieco intorno / alla mola. palazzeschi
con lui / della qual sempre fui / schiavo non comperato, / ché mi t'
tiberio stava sospeso, se contra un suo schiavo convenisse andare armato o lasciare co 'l
era un imperator trionfante, con uno schiavo negro dietrogli, che sopra il capo gli
accarezzare un essere debole e farsene lo schiavo e il difensore. cicognani, iii-2-227:
, ciò che avea promesso, restava schiavo del creditore, fino alla soddisfazione del
: non me pare più brutto quisto schiavo, ma lenguazzaro. quisto manigoldo mi
di capo verde sedeci scudi per ciaschedun schiavo che si cava dal paese.
queste tentazioni! ben presto egli diventerà schiavo dei tristi e tradirà il proprio dovere.
uomo si disbestia o sarà sempre lo schiavo di se stesso e degli altri.
e l'uomo discendere da uomo a schiavo o a pecora di gregge, sol perché
. da dis-con valore di allontanamento e schiavo (v.). dischiavato (
sgombra / tosto il pensar che disconviensi a schiavo / tamar cose non sue.
, come comanda, io le / son schiavo. or non sarammi già, cred'
lontano, o restare e suggetto e schiavo d'una turba crudele e fiera,
e di nobiltà spirituale; rendere schiavo del peccato, della colpa.
e letter. privato della libertà, reso schiavo. -anche al figur.
soldato russo così meschino e miserabile e schiavo in corpo e in anima, deposero
, / e in luogo suo lo schiavo ancor vivente / poservi, e sopra lui
uomo diceva queste parole, quel pessimo schiavo divenuto come un corpo dissotterrato, tremando
verso il gran padre in condizione di schiavo, ma surge dapprima a quella di
lavoro. -schiavo domestico: v. schiavo. 2. che rivela o vuole
anche come sostant.: * domestico, schiavo '. cfr. fr. domestique
senza sfogo. -rendersi succubo, schiavo. de sanctis, 7-152: quando
..., vi assistè cieco schiavo del sacerdozio dominatore. mazzini, ii-58:
sacrificio. -che rende succubo, schiavo (un vizio). scala del
aveva facoltà di ucciderlo o di farlo schiavo. bocchelli, 9-301: risentiva 1
misurata / ogni sua gita, e schiavo con decoro / al piede ha la
, amichevolmente, alla fortuna del suo schiavo, assentendo a che lèmula s'unisse in
l'industrialismo, che aveva inventato lo schiavo per salvare il prigioniero, lo emancipa
egli, esponendoli, non si fece schiavo d'un metodo al tutto arido ed
: se da un lato rende l'uomo schiavo dei codici, lo induce dall'altro
confessore] inlegittimo, né servo o schiavo,... non lebbroso, né
forse ad intendere ch'i'sia tuo schiavo, eh? e ch'i'abbi a
legge, mentre proibiva che fosse fatto schiavo un battezzato, escludeva che il battesimo
escludeva che il battesimo rendesse libero uno schiavo, se non lo liberava il padrone
perpetuo bando, che non potesse alcuno schiavo essercitar la pittura. muratori, 5-i-303:
esinanita e quasi annientata in figura di schiavo. esinanizione, sf. disus
mio messo in esplorazione, un semplice schiavo vicario, t'ho detto, e
favola / fu ritrovata. fu lo schiavo, il povero / schiavo impotente: non
fu lo schiavo, il povero / schiavo impotente: non osando esprimere / il
, vuoto, quanto più libero tanto più schiavo ad aprirsi una nuova via nel mondo
tutto il legno crèpita / roggio sopra lo schiavo. = voce dotta, lat
sse d'esse alcuna badasse ne lo schiavo suo, e nel più brutto e vile
, 1-202: io di due femmine / schiavo son fatto, / d'occhi fantastiche
.: persona sottoposta, servo, schiavo. -per l'uso femm.:
della porta, 1-131: vorrei uno schiavo nero di diciassette in diciotto anni,
al collo in dimostrazione ch'egli era schiavo. algarotti, 3-61: sono soggetti
ma l'indizio non era verisimile con uno schiavo, e i tormenti delle damigelle l'
più volte ne capitaron male, chi menato schiavo e venduto, chi pesto da bastonate
di non mi aver fatto nascer suo schiavo. foscolo, xvii-101: ho un bel
rioso, e fece suo schiavo il conquistatore. a. verri, ii-
scingi il grembiul tuo bianco, / mite schiavo di dio: / la porta ancor
forse qualche figone o qualche schiavo, che altri se ne abbia da vergognare
, 393: ladroncello da mille forche, schiavo poltrone, che non so come questo
. tu gridi forsennato / come lo schiavo di catena al banco. pirandello,
, sm. stor. prigioniero (o schiavo) che, nei tempi della navigazione
patto ch'ognuno fosse francato che fosse schiavo. cieco, 28-39: dille che per
. parabosco, 6-2: terrò [lo schiavo] fin tanto ch'egli abbia fatto
volgar., i-405: uno suo schiavo francato, a lui molto caro,
che uomo di tanto sapere fusse prima schiavo e poi liberto, che vuol dire servo
domenico, 105: menòe questo suo schiavo risuscitato dinanzi al priore del convento, e
scalzo e di donare a franchigia lo schiavo risuscitato. -entrare in franchigia, mettersi
bene al franco non istanno bene allo schiavo. d. bartoli, 4-1-
, non poteva imaginarsi, che lo schiavo fusse venuto a mentire. =
io e lui..., schiavo, io zalda, lui cesare: ma
2-3-5: freme il bosco / incerto schiavo di procelle avverse. fogazzaro, 4-231
. michelstaedter, 103: la mano dello schiavo non è condotta con la forza a
a nostra maggior servitù, come allo schiavo che una fiata fuggito si lascia di
grand'incendio di costantinopoli, dove uno schiavo, per vindicarsi contro il suo padrone,
e rubalo a dio, per incatenarlo schiavo al servigio del mondo, o forzandolo
io vi dirò come io fui sempre schiavo delle donne. brignole sale iv-211:
il suo vestire era una sudicia gamurra da schiavo. -figur. a. f
della porta, 1-131: vorrei uno schiavo nero di diciassette in diciotto anni,
tale malinconia,... egli era schiavo e geloso. cicognani, 9-99:
, che se l'emperadricie nel più vile schiavo ghiesso brutto del mondo. ristoro,
che ragazzo, famiglio e servo, schiavo e ghezzo sono a giovanni ed a voi
armeggiatore, schermitore. 4. schiavo, vittima del vizio del gioco (e
potenti a far che ciascheduno brami di essergli schiavo. imperiali, 4-243: te de
sazio. 4. stor. schiavo che si assegnava in premio al comandante
pantera [tommaseo]: gioia è uno schiavo che si dà a quel capitano di
guglielmotti, 800: 'gioia', quello schiavo che, secondo l'uso, era donato
tra il delinquente, il rammollito e lo schiavo. papini, 39-88: noi dobbiamo
quando alcuno di lor vuol castigare qualche schiavo, per qualche maleficio che aveva commesso
dal mendace, dal pusillanime, dallo schiavo. d'annunzio, v-3- 147:
tra loro l'antico padrone e lo schiavo affrancato. de luca, 1-13-1-8:
gladio (ed era in genere uno schiavo o un prigioniero di guerra, raramente
dono? casti, iii-105: lo schiavo... riceve le bastonate colla
alla spada d'un amico o d'uno schiavo. -difficile, intricato (un
romagnosi, 19-669: non solamente lo schiavo produce meno, ma eziando consuma di
muzio, 5-99: s'avrò uno schiavo, più rispetto / gli avrò d'
troveremo l'operaio idiota, stupido e schiavo dei barbari;... fate che
. pananti, i-416: io lo schiavo non son della moneta, / e
i-20: il mamelucco mussa pascià, già schiavo di ahmed fascia abu bedan (uomo
sm. (femm. -a). schiavo sacro della divinità, che nella grecia
'sacro 'e sooxoi; 'schiavo '. ierofanìa, sf. presenza
confessore] inlegittimo, né servo o schiavo, non lebbroso, né paralitico.
- *). stor. schiavo che lo stato spartano assegnava, per
facchinesche, a cui sono condannato io schiavo e ilota di giornalisti e librai. navarro
. elacot; elacoto? 4 ilota, schiavo degli spartani'; cfr. fr.
ne dichiara il luogotenente provvisorio, il suo schiavo. panzini, iv-325: imani furono
govoni, 1190: prete operaio del lavoro schiavo / imboccato a pedale col pastone /
b. davanzali, ii-142: uno schiavo di verginio capitone fuggì a l.
cose gentili. pascoli, 1431: uno schiavo garzone ti segua / con un marrello
impari ai due consigli, e quasi schiavo loro. [sostituito da] manzoni,
, i-117: altri temuto ed avido / schiavo vaneggi per ricchezze in corte, /
ancor più imperiose egli era / lo schiavo. e. cecchi, 5-291:
operaio non è libero contrattante, ma schiavo: la sua scelta sta tra la fame
favola / fu ritrovata. fu lo schiavo, il povero / schiavo impotente: non
fu lo schiavo, il povero / schiavo impotente: non osando esprimere / il
. casini, 1-92: per campar qual schiavo da catena / si deve porre a
. g. ferrari, ii-174: lo schiavo si abitua all'irresponsabilità, all'imprevidenza
nella carne d'un feritore, soldato, schiavo. = voce dotta,
soli. pascoli, 697: lo schiavo andando / volgea lo sguardo alle inamene roccie
giuridici e tale qualità, propria dello schiavo, non esiste più nei moderni ordinamenti
sien contesi, / mi debbe incatenar, schiavo tenermi. n. franco, 7-22ila
piazza castello... vuol sempre schiavo il pensiero e inceppata la ragione.
all'ossequio della dama, ma come schiavo inceppato nella catena della servitù al proprio
. cornazano, 1-21: giunto lo schiavo a casa tutto ripolito, la prima
azeglio, 6-549: s'inchiese dello schiavo, e da uno degli uomini del castello
ii-20: se di noi parla / pallido schiavo, al suol la fronte inchina.
nei problemi più elementari di un mondo schiavo dei limiti della fame e della malattia.
, a un tenue filo avvinta, / schiavo richiamo delle libere in volo, /
dal fondo del mio sangue straniato / schiavo loro mi fecero segreti. -con
infelicità ch'esser servo del peccato e schiavo del vizio? p. verri,
, / tuo prigioniero eterno, / schiavo fedel m'avrai, / se libertà
impedito da vincoli, da limitazioni; schiavo del peccato. seneca volgar. [
nascita, che non è mai stato schiavo (con partic. riferimento all'uso
potenti lo gittarono alle moltitudini insanite come schiavo nel circo delle fiere. gozzano,
, inschiavisci). letter. rendere schiavo, assoggettare. -al figur.:
: * inschiavire ', rendere schiavo. non comune, ma non senza
alessandro. 2. rifl. rendersi schiavo, asservirsi. guerrazzi, i-85:
a inschiavirsi. = denom. da schiavo (v.) col pref. in-con
agg. letter. reso o divenuto schiavo; asservito, assoggettato. -al figur
, che se l'enperadricie nel più vile schiavo ghiesso brutto del mondo; e tutto
cedè dal gran duca la libertà ad uno schiavo. monti, iii-200: l'ho
sposarsi con il giovane vigoroso; uno schiavo, un intoccabile quindi. =
cola si rallegra del regalo fattoli dallo schiavo, dice che lo vuole aiutare;
dare a un figlio un'anima di schiavo di nascita. e osa generare costui!
, ne rimane sempre più invischiato e schiavo. 8. impegnato in affari
invitte alla servitù del vostro colombo, schiavo e impaniato, baciandovi la zecchina mano
foscolo, 1-159: tal di me schiavo e d'altri e della sorte, /
ché dentro allo scoglio / un dolorante schiavo è avvilupato / e da millenni aspetta
cfr. gr. ùrcépsouaos * più che schiavo, totalmente sottomesso '.
gli abissini fecero qui che fu preso schiavo. bocchelli, 2-323: [garibaldi
irremunerabil beneficio òbligati in perpetuo questo schiavo. carducci, ii-3-79: l'
g. ferrari, ii-174: lo schiavo si abitua all'irresponsabilità, all'imprevidenza
uomo o non piuttosto quello di uno schiavo vero e proprio, tremebondo e vile
, un sottoposto, ma non uno schiavo, un servo. carducci, iii-21-412
soggetto a rimanere ingannato e a divenire schiavo. cattaneo, vi-1-9: per estinguere il
1-xlii-43: s'io scrivessi ad uno schiavo dell'etichette aristocratiche, mi crederei in
eiaculare. cornazano, 1-23: lo schiavo stette quattro mesi in letto estenuato per
cravaliz [gómara], i-218: lo schiavo lamparièro... aveva carico di
» sia chi vende e compera per schiavo un libero e più latamente...
non v'ha gemito latente / o di schiavo o di fanciulla, / non v'
soggezione fisica o morale; rendere moralmente schiavo; avere in proprio dominio o potere
rispetto e timore sien argomenti d'animo schiavo. magalotti, 23-21: un uomo
. d'annunzio, ii-557: fin lo schiavo abietto, / sfamato con le miche
rapire; sottomettere (in qualità di schiavo, di prigioniero, di ostaggio).
a casa mia, ove carlo per schiavo mi s'è dato, donandomi la
e gentile cittadino aveva uno suo servo schiavo, il quale egli lo liberò, ma
giuridico della libertà (in contrapposizione a schiavo, a servo, ecc.)
riferimento all'uomo nato libero o all'ex schiavo o al servo emancipato, nelle società
libertà: libero (in contrapposizione a schiavo o servo). — ciurma di libertà
condizione esistenziale o religiosa dell'uomo, schiavo del corpo, del peccato, ecc
, di fronte alla legge, lo schiavo liberato. tommaseo [s.
stor. nell'antica roma, lo schiavo emancipato, che godeva della libertà e
che si riferisce alla condizione giuridica dello schiavo emancipato o del figlio suo. s
= voce dotta, lat. libertinus 1 schiavo emancipato; figlio di schiavo emancipato '
libertinus 1 schiavo emancipato; figlio di schiavo emancipato '(da libertus 1 liberto '
. stor. nell'antica roma, schiavo emancipato, che, spesso, continuava
su di lui. 2. schiavo negro delle americhe, emancipato in seguito
latona. 3. asservito, reso schiavo. assarino, 4-32: siasi la
. servitor di lei, ma fedelissimo schiavo e perpetuo livellario di v.
, i-602: sento la livrea di schiavo indosso, perché la mia nazione è
... di dover essere fatto schiavo dei tedeschi; di dover indossare la bianca
. aretino, vi-79: vi sono schiavo, maestro, ché non si stimano
né per le robbe né per lo schiavo, mi diedero molestia, né
: fu messo in ritorte. / e schiavo in barberia / gran tempo si rimase
numero di macute; per esempio uno schiavo di sotto a trent'anni sano e perfetto
vii-320: della sorella il maestruccio è schiavo; / vuol che alla principessa ognun
rangoon, come ucio. un cinese schiavo moverà nella mia stanza un'enorme ventola
] di mala sorte con un suo schiavo, per un delitto ch'egli aveva commesso
provocante. casti, iii-100: lo schiavo ossequia il padrone, l'uomo che
, taverne e chiassi, travestito da schiavo, con mala gente correva. marino,
perché erano schiavi del soldano: ché schiavo a punto significa la parola araba '
. dall'ar. mamluk 4 posseduto, schiavo '; cfr. fr. mammeluch
tue parole, di servo, di schiavo; se poi avevi, mancatore..
. e letter. reso o divenuto schiavo, posto in servitù o sotto tutela
-a). ant. e letter. schiavo acquistato mediante mancipazione. -anche: chi
, allevato in roma quasi mancipio o schiavo. siri, x-13: amaramente concoceva la
termine venne usato nel senso di 'schiavo '. manclstio (mencìstio),
e cogli occhi, tenendolo come uno schiavo in catena. manzoni, pr. sp
che fa? bocchelli, 12-226: uno schiavo prezioso,... particolarmente per
suo prigioniero, suo subalterno, suo schiavo. rustico, xxxv-n-361: io 'l
falconi, 1-21: ha provato l'essere schiavo in cattive mani e senza speranza di
la libertà a seguito di manomissione (uno schiavo: cfr. manomissione, n.
concesso) la manomissione a un proprio schiavo; affrancatore, emancipatore. de
. concedere la libertà a un proprio schiavo, mediante il negozio giuridico di manomissione
ordinò a pollione di manomettere immediatamente lo schiavo, di dargli cioè la libertà.
cui il padrone dichiarava affrancato il proprio schiavo); per gli altri significati il verbo
padrone concedeva la libertà a un proprio schiavo. -anche: l'effetto giuridico di
anche della cittadinanza romana) a uno schiavo da parte del padrone. citolini
ha concesso) la manomissione a uno schiavo. - anche per simil.
è d'uopo che lavori come uno schiavo di galea per mantenere il necessario a
e lo stato di servitù (uno schiavo, un prigioniero). bruno
pensar di me facea marchese / e schiavo: tanto salia e montava.
. salvini, 14-161: non marchiar schiavo tu vituperandolo. guerrazzi, 1-554:
asino, percuotono senza pietà il povero schiavo. -anche con riferimento a mostri o
iii-30: oh signora mascheretta, vi sono schiavo. ghislanzoni, 18-110: ecco una
come gli era promesso, è divenuto schiavo. carducci, ii-17-200: al lodi dovreste
e ubligato, ch'io ti sono schiavo, e volentieri. 2.
caviceo, 1-68: qual meccanico, qual schiavo, qual servo di convento, qual
sue nuove divinità ed è divenuto servo e schiavo di esse. viva la macchina che
ai lavori più umili e pesanti; schiavo della categoria più vile. -anche con
. foscolo, 1-159: di me schiavo « d'altri e della sorte, /
: vidi un mamaluco pigliar el suo schiavo e mettergli una melangola sopra la testa
che l'han tolto incatenato come uno schiavo di se stesso. giannone,
. marsili, 133: mi trovai schiavo nel campo de turchi durante l'assedio di
rumore: v. rumore. -menare schiavo: v. schiavo. -menare servo
rumore. -menare schiavo: v. schiavo. -menare servo: v. servo
n'aveva nella gola. -menato schiavo, in servitù: ridotto in schiavitù.
vinto ed oppresso, del popolo menato schiavo,... attesta il
. mazza, iv-102: ecco lo schiavo, cui l'obbrobrio atterra, /
, vicino alla camera, ad uno schiavo, il dimandano chi è e dov'è
: il pio cantore / disse allo schiavo: « ospite amico, è questo /
qualche gran tesoro paterno o toltogli uno schiavo de'suoi antichi? crusca, i
, 4-360: l'obbrobrio è per lo schiavo mercato, non per chi vende o
operaio non è libero contrattante, ma schiavo: la sua scelta sta tra la fame
-ant. che è di condizione servile; schiavo. giamboni, 8-ii-212: non ti
l'uomo per tutta la vita dev'esser schiavo di un vile metallo! carducci,
l'infenno, che conosceva metodico e schiavo delle abitudini. 8. disus.
quindi privo di diritti, pari a schiavo. genovesi, 1-i-254: dove si
annunzio, ii-557: fin 10 schiavo abietto, / sfamato con le miche del
abbozzo d'un michelangiolesco fantasma: lo schiavo legato del louvre. -organizzato come omaggio
ii-179: con onorata menzogna [lo schiavo] disse « eccomi » e fu morto
. papi, ii-8: così lo schiavo / di te stesso tu sei, tu
di peso lo scolare, già fatto schiavo e ministrante di coppa a quel re tiranno
la ragione potesse ammettere alcuna differenza fra schiavo e schiavo, ella sarebbe certamente in
potesse ammettere alcuna differenza fra schiavo e schiavo, ella sarebbe certamente in favore del
di espressione, e serbando il pensiero schiavo e puro di codesti miscugli sensuali, e
conosciuto uno scalcio, abietto e miserrimo schiavo. beltramelli, iii-240: il compagno
per l'estremità d'un moccichino lo schiavo o schiava che havvi a vendere.
di volere ch'io li compri uno schiavo, il quale ella ha inteso dire che
[re- pubblicani], non meno schiavo che nella mono-tirannide, gode nondimeno di
pensar di me facea marchese / e schiavo: tanto salia e montava.
voglio di certo esser considerato come uno schiavo »... lo spirito nazionale si
ma prode. 3. schiavo rematore sulle galee.. dimin.
sono. 2. servo o schiavo negro. macinghi strozzi, 1-599:
! sermini, 78: silvestrino divenuto schiavo e birro, non che ridessesi,
momenti di affetto quasi fanatico, di schiavo fedele: avrei voluto patir la sete
queste parole, fé cenno a urto schiavo, e la tazza mortifera fu recata
lavoro, / che gli son stato schiavo e mulatièri, / non fa mai
libera (in contrapposizione a servo, schiavo). serdini, 1-165: finito
sm. stor. nell'impero ottomano, schiavo del palazzo del sultano, che si
vorrà da mia parte dare un 'schiavo di v. s. 'alla napolitana
s'erano appiattati. giuglaris, 2-766: schiavo di sciocca paura in un nascondiglio infamissimo
pensare che nel capo d'uno tremante schiavo sì alta e difficile curiosità non sarebbe potuta
. naumachiàrio, sm. prigioniero, schiavo o
vendita di fumo e una millanteria dello schiavo nebulóne, intrigante, malfido al quale
comito, che crocchia / lo schiavo ch'e negghiente, una mattina / poeta
pelle. zucchetti, 108: un schiavo de'padri carmelitani, qual essendo nato
. 20. per estens. schiavo (con riferimento alla condizione di schiavitù
v.]: 'negro ': lo schiavo. periodici popolari, ii-662: né
. carducci, ii-6-53: sono uno schiavo del lavoro,... sono
]: 'neodamode ': liberto o schiavo che, per qualche segnalata azione divenuto
di grandissima ingiuria sempre il chiamava « schiavo nequissimo e più di ogni altro nequissimo »
mie nerbate. bresciani, 6-1-143: lo schiavo non si curva sul remo, se
rettori, 9: è lacerato lo schiavo dal nervo o dalla verga. giorgio
libertino idest nato d'uomo già stato schiavo. fu nella satira più necto e
17-24: così l'avea / fatto schiavo e fanciullo il troppo amore. /
di sorte ch'io vi resterò sempre schiavo e servitor ubligatissimo. caimo, intrriverisco
favola / fu ritrovata. fu lo schiavo, il povero / schiavo impotente:
. fu lo schiavo, il povero / schiavo impotente: non osando esprimere / il
: giova al tedesco farsi volontariamente schiavo, darsi a nolo, trafficar di
, sotto nome signorile egli è vilissimo schiavo. brusoni, 387: per satisfare alle
. stor. presso gli antichi romani, schiavo o liberto che fungeva da segretario del
. nomenclàtor -òris e nomenculàtor -òris 'schiavo suggeritore dei nomi ', nome d'agente
ant. presso gli antichi romani, schiavo o liberto che, al bisogno, ricordava
se d'esse alcuna badasse ne lo schiavo suo..., non serea fallo
. che vorrebbe servirla ardentemente come schiavo. come si reagisce in questi casi?
7-35: ah, vile e da poco schiavo, che alla viltà che negando te
ogni parte e funzione è fantasma: lo schiavo legato del louvre. idem, 18-229:
/ a sto puncto aiutarme, / schiavo per carta, fin che arò vita
letter. nell'antica roma, schiavo addetto all'acquisto dei viveri e delle
.]: 'obsonatore ': quello schiavo che provvedeva i viveri; lo
2. per simil. avvinto, reso schiavo o afflitto da un sentimento, da
l'uomo, e la macchina lo schiavo. oggi la intelligenza comanda e il
oglano, sm. stor. giovane schiavo, per lo più di origine cristiana
sempre sotto ricco ombrello, tenuto da uno schiavo. -liturg. ombrellino che nel
]: * l'omo vecchio ': schiavo del peccato; 'omo novo ':
una imagine, impastata con lealtà di schiavo, con conscienza di mercante, con
essere, vivere carico di onori, essere schiavo care. -giungere agli onori della stampa'
cerimonioso. casti, iii-100: lo schiavo ossequia il padrone, l'uomo che
all'ossequio della dama, ma come schiavo inceppato nella catena della servitù al proprio
turchi in campagna il vendramino e condotto schiavo in clissa, che fu di beneficio
patibolo. carducci, iii-21-215: lo schiavo etiope era fin da quei tempi,
. 4. nell'antica roma, schiavo guardaporte. pascoli, 770: gli
: dante... non volle essere schiavo di quella [della rima],
ii-711: ho in serbo per te, schiavo ribelle, / una sferza di cuoio
-essere come un paggio: servo, schiavo. pascoli, 817: coi nostri
a tutti i buoni di vederlo più schiavo d'un suo proprio schiavo.
di vederlo più schiavo d'un suo proprio schiavo. 38. prov.
e mollemente rigido, / che è schiavo della sua enormità. 2.
roma che se l'enperadricie nel più vile schiavo ghiesso brutto del mondo; e tutto
tutto..., come divento io schiavo delle cieche brame del cuore e pargoleggio
io cominciai. pascoli, 700: lo schiavo stradò col suo cantore / a paro
aveva facoltà di ucciderlo o di farlo schiavo... il paria è il rifiuto
, che vuol dire obligato, era quasi schiavo di quel signore del feudo o del
più ti abietti, e più gli diventi schiavo; abbassa pure la tua anima al
la provvidenza m'ha stampato così scioccamente schiavo del dovere ch'io mi inducessi a
non era cittadino, era all'interno schiavo, all'estero nemico. dopo cristo
il padrone che aveva emancipato un suo schiavo (patrono) e il suo ex-schiavo
-anche: l'ex proprietario di uno schiavo, da lui emancipato e divenuto così suo
vinto si demoralizza, s'umilia, diviene schiavo, perde la metà della sua ragione
. pascoli, 700: disse allo schiavo: « mal tu m'hai condotto »
. / e gli rispose il paziente schiavo. -di animali. pananti
sollecita, l'affattura, se lo fa schiavo; e spogliandolo nel medesimo tempo delle
uso della ricchezza finisce col diventarne schiavo. libro di sentenze, 1-42:
-stor. nell'antica grecia, schiavo per lo più anziano che aveva il
. foscolo, 1-159: di me schiavo e d'altri e della sorte, /
xc-262: bella figlia dell'amore, / schiavo son de'vezzi tuoi; / con
fuggir lontano o restare e suggetto e schiavo d'una turba crudele e fiera,
. perforerà le orecchie sue [dello schiavo] con la subia, e sarà a
da capo di ladri, peggio che schiavo, peggio che malandrino, qual verme
triviale', deriv. da verna 'servo, schiavo nato in casa', di probabile origine
legittima di star in giudicio, lo schiavo non può parlare in giudicio: dunque
con tant'altura / come s'io fossi schiavo suo: pertanto / lo compatisco.
romeca, guamaccia e soretino, / schiavo e calabrese e tribiano fino, / dece
india: nel linguaggio dei negrieri, schiavo vigoroso di giovane età. zucchelli,
pezza d'india, che è un schiavo. 8. taglio di tessuto
. carducci, ii-6-53: sono uno schiavo del lavoro,... sono un
col mostrar che cosa sia l'andare schiavo, a essi molto più insopportabile per
e mollemente rigido, / ch'è schiavo della sua enormità. 3.
, l'affattura, se lo fa schiavo. siri, iv-2-660: né minore incentivo
plagiare 'vendere un uomo libero o lo schiavo altrui'. plagiàrio, sm.
plagiarius, propr. 'chi sequestra lo schiavo altrui', deriv. da plagium (v
ridurre in schiavitù o nel vendere come schiavo un uomo libero, o anche nell'
anche nell'appropriarsi o nel vendere uno schiavo altrui. filangieri, ii-92:
, troveremo l'operaio idiota, stupido e schiavo dei barbari; ai tempi del feudalismo
facoltà. baruffaldi, iii-66: schiavo schiavo, miei signori. / saldo
facoltà. baruffaldi, iii-66: schiavo schiavo, miei signori. / saldo saldo
scherz. amante delle ricchezze, che è schiavo del denaro. imbriani, 6-84
sollecita, l'affattura, se lo fa schiavo. loredano, 2-350: la poesia
certa cosa è che quel suo genio schiavo di aristotele e dell'adorata antichità e nimico
, iii-2-317: come videro che lo schiavo era un asino, davan la baia a
la baia a filebo: non è schiavo questo ma lo sposo che ti hai menato
madre, che pensa rimaritarsi con un schiavo? lalli, 8-51: restò a l'
: e bravo anche princeps, lo schiavo che mi faceva la barba, che non
popolo, che lo sopporta, è schiavo. gozzano, ii-342: oggi rivive [
mattino, / farneticar ti fa, schiavo aretino. a. f. doni,
aver per più bello arredo, perché schiavo di dio, una sforacciata schiavina. dove
sete quel principe che sete fatto volontario schiavo di un uccellino? ». pananti,
collottola, buttarselo ai piedi, farselo schiavo. -riportare una misura con l'
amore. de iennaro, 1-47: lo schiavo de bare me inparao, / che
autore per portinai. -neu'antichità, schiavo guardaporte. bibbia volgar., ix-259
). portunato, sm. schiavo di galere addetto al trasbordo di persone
v.]: portunato è uno schiavo che guida lo schifo e ne ha cura
in propria mano, tenerlo prigioniero o schiavo. boiardo, 1-21: uno persiano
all'ossequio della dama, ma come schiavo inceppato nella catena della servitù al proprio
romano caduto prigioniero e privato, come schiavo del nemico, di ogni capacità giuridica
cioè se alcuno per violenza venga fatto schiavo da'nemici o da qualunque nazione straniera
nazione straniera: se non che se lo schiavo scappi o si ricompri, per una
sempre lavoro, / che gli son stato schiavo e mulatieri, / non fa mai
che tanto si pecchi con battere uno schiavo un poco più del di lui merito quanto
or ben due mill'anni, e ognora schiavo / tal che neppur la servitù gl'
[maometto] l'emancipazione d'uno schiavo ad ammenda di omicidio scusabile, voto
di morte il padrone omicida del proprio schiavo. giuliani, li-m: mi avete
corsar tra molte prede / fu fatto schiavo. manzoni, pr. sfi.,
d'esser redato e d'esser condotto schiavo ad algeri, a tunisi, a
: ziza... era un piccolo schiavo olivastro che per lei rubava le galline
, sotto nome signorile egli è vilissimo schiavo. fagiuoli, x- 124:
, di un sacerdote, di uno schiavo o del padre stesso. tramater [
-assol. cornazano, 1-22: lo schiavo s'amalò per troppo premere.
la prerogativa d'una privata sentinella sopra uno schiavo di galera consiste solo nel nome e
pur ve n'è, è dello schiavo. delfico, iv-38: legare ai cadaveri
figlia, e non permetti / che da schiavo vulgar sia posseduta. cesarotti, i-xvm-67
davanzati, i-84: a clemente, schiavo di àgrippa postumo, udita la fine
fine d'augusto, venne concetto non da schiavo d'andare nella pianosa e, per
tenuto e tiemmi così schiavo che non ho più d'una mezz'ora
15-159: troppo l'uomo è già schiavo alla forza dell'imitazione, al prestigio
; ma non pretendere che io viva schiavo sacrificato dei nostri tiranni. manzoni,
dal regno soffre la sventura di cadere schiavo de'barbareschi,... da questa
: l'uomo allora e presso lui lo schiavo / sostarono nel bosco ove in un
francesi nella rocca ordinava un trattato con uno schiavo di nazione moro di volere abbruciare l'
muro degli orti, per tradimento dello schiavo cacciatogli una saetta lunata nella gola,
liberazione di un prigioniero o di uno schiavo. storia de troia e de roma
ai servitù, son diwenuto soggetto e schiavo. manzoni, iv-306: le esortazioni,
.. la condizione dell'operaio, schiavo del capitale, della superstizione e del privilegio
pastorali mette sé in persona d'uno schiavo liberato, ha proclamato nelle campagne italiche
populo, io lo porterò [lo schiavo] al tempio de iunone e farolo
di carità chiestaci da un altro povero schiavo, ed ella si libe- rarà dal
della famiglia a un figlio o a uno schiavo (un insieme di beni: peculio
volete ch'egli si industrii come uno schiavo privo di attributi legali, che gli si
. lucini, 4-185: d'annunzio è schiavo della facoltà prosodica impulsiva e dimostra con
non dio; del resto egli è schiavo vilissimo. bettinelli, 3-75: ho dipinto
mullo carico di provvisioni, uno schiavo negro per servirmi in cammino. bertola
sollecita, l'affattura, se lo fa schiavo e, spogliandolo nel medesimo tempo delle
, / a 'sto puncto aiutarne, / schiavo per carta, fin che arò vita
e libertino e nato d'uomo già stato schiavo. fu nella satira più necto e
gemelli careri, i-vi-47: scorticavasi uno schiavo e di quella pelle vestitone un altro
sollecita, l'affattura, se lo fa schiavo. 3. gerg. piatto
di potere vendermi a l'incanto per suo schiavo indubitato, così come gli mando inclusa
destinatario. astolfi, 1-102: uno schiavo indiano dell'isola spa- gnuola, essendogli
: l'uomo allora e presso lui lo schiavo / sostarono nel bosco ove in un
, 3-87: all'alba chiamò il suo schiavo e « va'», disse «
molto impari ai due consigli e quasi schiavo loro. -giustamente. boccaccio
all'antica figura del nomenclator, lo schiavo che a roma ricordava al padrone i
impresta ai negozi temporali e non si fa schiavo da ca tena, obbligando
voglion servissero alla ranzone di un re schiavo. michiel, lxxx-4-227: fra turchi
è un furto... lo schiavo, il cittadino, il suddito si lascerà
] essere inlegittimo, né servo o schiavo, non lebbroso, né paralitico,
ha stam pato così scioccamente schiavo del dovere ch'io mi inducessi a
tutti i romagnoli di razza, egli era schiavo e geloso. palazzeschi, i-379:
forse re che non discenda da qualche schiavo né schiavo che non abbia nell'ascendenza sua
che non discenda da qualche schiavo né schiavo che non abbia nell'ascendenza sua qualche
non era più lui bensì un essere schiavo e tremante, incapace di reagire?
di scena: il monarca e lo schiavo personaggi posticci, le miserie e le felicità
corpo tuo redima. -liberare uno schiavo pagandone il prezzo al padrone.
il proprio prezzo al padrone (uno schiavo). muratori, 7-i-225: si
io adorava, io compativa lo spirito schiavo ed immemore, ma sempre dolente e
persona refrattaria al lavoro sia aggiudicata come schiavo a colui che l'avrà denunziato come
/ un reggimento dove l'uom sia schiavo / e libero si creda. leonardi,
superiorità culturale. pindemonte, iii-462: schiavo s'è fatto [l'idioma italico]
non abbiate più a trattarmi come un vilissimo schiavo, ma con molta riputazione come conviene
berchet, 140: i beni dello schiavo / al signor vanno in retaggio. balbo
delle tue opere, e non servo né schiavo. 23. che ha il
.. appendo la ribecca, / vostro schiavo saro fin che non moia. rastrelli
sì ben il servigio: ricattò lo schiavo, pagò i denari del suo.
mi nuocerà, publicando che io fui schiavo già ricattato dal fratello molti anni sono e
1-21: chi ha provato l'essere schiavo in cattive mani e senza speranza di
: lo scrittore giudizioso non si farà schiavo degli esempi o dell'uso più comune
signoria. -richiamo ne fue. lo schiavo di bari ne fu giudice. statuto
aver per più bello arredo, perché schiavo di dio, una sforacciata schiavina.
che li hanno presi trenta ducati per ogni schiavo, e per i rais cento ducati
. nievo, 857: sono uno schiavo della penitenza che ricomprerà i propri diritti
2. riscatto di uno schiavo o di un prigioniero mediante il pagamento
terra. pascoli, 1431: uno schiavo garzone ti segua / con un marrello che
licenza della notte variamente schernito, argio schiavo, suo favorito e landino [
4. liberazione o riscatto di uno schiavo. zucchelli, 164: quando noi
. liberazione di un prigioniero, di uno schiavo o di un ostaggio, in partic
per forza ad imbarcarsi, che uno schiavo ridottosi dopo molt'anni in libertà sia
forse re che non discenda da qualche schiavo, né schiavo che non abbia nell'
non discenda da qualche schiavo, né schiavo che non abbia nell'ascendenza sua qualche
col mostrar che cosa sia l'andare schiavo. guerrazzi, n-ii-360: non per questo
carcere rimise / tirata donna ad un suo schiavo armeno. f f
èaldelli, 5-3-176: se qual si voglia schiavo... fuggendo si riducea [
ora il forestiero fu risvegliato da uno schiavo che gli portava dei rinfreschi. manzoni,
. catturare nuovamente un fuggiasco o uno schiavo; ridurlo di nuovo in proprio potere.
grave affar nelle tue mani, / schiavo, è riposto. -che ha il
servo, il padrone poteva trattarlo da schiavo, e la donna ripudiata veniva sostituita
antonio pe- rillo più d'un anno schiavo, quando il minio in tunisi ordino
dalla schiavitù, lo ritiene per suo schiavo. cesari, 6-254: dove si trovano
iii-93: in russia... lo schiavo non acquista mai il diritto di riscattarsi
pagamento di una somma convenuta (uno schiavo, un prigioniero di guerra o una persona
. 3. affrancazione di uno schiavo mediante il pagamento del prezzo al proprietario
del regno soffre la sventura di cadere schiavo de'barbareschi, provata la sua nascita
una persona prigioniera o sequestrata o uno schiavo o per riottenere una cosa sottratta.
restar a bocca aperta il suo piccolo schiavo. gadda conti, 1-255: dalla
, non essendo altri che un suo schiavo, o se pure e'si taceva e
ristia per temenza della morte, fatto schiavo della carne sua. sanudo, liv-387:
ragionamento deriva l'altro pregiudizio di farsi schiavo d'un autore, d'una nazione,
i-67: 1 liberti ritengono dello schiavo. casoni, 2-33: solo ritenetevi la
ponea [maometto] l'amancipazione d'uno schiavo ad ammenda di omicidio scusabile, voto
una merce, un bene, anche uno schiavo precedentemente acquistato da altri o, anche
di nuovo e più volte (come schiavo). niccolò da poggioonsi, cxxxi-148
rtino, v-1-741: in somma eccomi schiavo di voi che sete proprio suggetto da
. boiardo, 2-26-33: avea egli uno schiavo chiamato gambone, / che a riguardar
romeca, iamaccia e soretino, / schiavo e calabrese e tribiano fino, dece
or là, perché chi ruba è sempre schiavo degli altri, né può mai sollevarsi
anima / e mi diedero a lei schiavo perpetuo. d'azeglio, 5-i-158: il
tutti i negozi, per dichiarare eternamente schiavo d'un merito non conosciuto e d'
che strappava il travaglio a quel pertinace schiavo sublime. y rumore spaventevole prodotto dalle
, iii-55: dacché un uomo è dichiarato schiavo, è spogliato dei suoi panni,
passibile di essere impunemente ucciso o fatto schiavo). -per simil.: condizione
, ma popolo propio di dio fatto schiavo dagli egizi. giannone, i-4: persone
corpo di cristo, del quale sono schiavo, servo e fattore...;
capre e gatte / e lasciar friso e schiavo e turco e moro / e morello
i-8-29: non sì tosto carione mio schiavo vide ch'io era morto, in
5-154: un dipendente non è uno schiavo, santo cielo, ma un uomo libero
infamandolo da capo di ladri, peggio che schiavo, peggio che malandrino, qual verme
... ciò che farò sendo schiavo de le scuole?... farò
poco sangue, si fece da uno schiavo non dare, ma tenere un pugnale alto
, vii-175: mi comprasti come schiavo e io ti scatenerò dalla schiavitudine delle
licenza della notte variamente schernito, argio schiavo, suo favorito e dispensiere, ricoperse
boiardo, 2-11-47: io viddi il schiavo, e nomase bardino, / picchiato in
sm. (femm. -a). schiavo molto giovane; ragazzo di condizione servile
, schiavìfichi). letter. rendere schiavo, asservire. imbriani, 8-79:
schiavile, agg. letter. proprio di schiavo; sottomesso in modo servile.
. condizione giuridica ed economico- sociale di schiavo; possesso legale di un uomo,
schiavi, assoggettare alla condizione legale di schiavo o a una condizione di fatto simile
di chi riduce una persona in condizione di schiavo o analoga. g. gozzi
ter. stato giuridico di chi è schiavo, schiavitù. buonarroti il giovane,
non riuscissero veri i sogni, fecero schiavo il fratello, comecché non potesse giammai
solitudine. schiavizzare, tr. rendere schiavo, ridurre in schiavitù, privare della
pensar di me facea marchese / e schiavo: tanto salia e montava. g.
re che non di scenda da qualche schiavo, né schiavo che non abbia nell'ascendenza
di scenda da qualche schiavo, né schiavo che non abbia nell'ascendenza sua qualche
intercedé dal gran duca la libertà ad uno schiavo, il quale è intendentissimo non solo
lavori... lo tengono come schiavo alla catena. dannunzio, iv-2-40: la
sono a simil passo, / fedele schiavo m altrui segnoria, / sì ch'io
m'ha fatto suo vasallo, anzi suo schiavo. buonarroti il giovane, 9-294:
, lo ricevessi non come servo e schiavo, ma come fratei carissimo in cristo.
egli esser vassallo / e servo e schiavo, e divenir signore. fausto da
e degli altri re che tennero la babilonia schiavo il suo popolo. -prestato da
che ebbe nelle varie età come lavoro schiavo o servo o libero,...
; ogni popolo che lo sopporta è schiavo. gioberti, 1-v-442:
un popolo signoreggiato dai forestieri è schiavo, in quanto egli non può avere
né deporrem la spada / finché sia schiavo un angolo / dell'itala contrada. visconti
ben è miser colui che si fa schiavo / per seguitar d amor la corte ingrata
: chi è male abituato resta subito schiavo dell'occasione viziosa. giuglaris, 1-533
infelicità ch'esser servo del peccato e schiavo del vizio? d. battoli, 1-2-96
tutti i romagnoli di razza, egli era schiavo e geloso. -che non può
. pellico, 2-374: io sono schiavo di doveri inviolabili. nievo, 3-131
nievo, 3-131: il cavaliere è schiavo della parola data. -troppo osservante
: lo scrittore giudizioso non si farà schiavo degli esempi o dell'uso più comune d'
versi di mentita frode, / né schiavo rendo il libero pensiero, / sacra a
savonarola, iv-522: il predicatore è schiavo d'ognuno. guicciardini, 2-1-332:
perdoni, ti resto eternamente servidore e schiavo. caro, 12-i-236: v. s
ha bella e giusta occasione di farsi schiavo un cortese e buon gentiluomo, il
uomo. io gli sono rimasto più che schiavo. g. gozzi, 1-384:
, 1-384: io mi sono professato schiavo in eterno ai poeti di tutti i
passati. parini, 318: ti sono schiavo, ti son servitore, / cecco
/ d'ogni ragion. ti sarà schiavo ognuno / e potrai far quanto t'aggrada
io gli son servitore di cuore e schiavo. aretino, xxvi-3-40: stiavo alla
manfredi ha poi avuta la lettera. schiavo. datemi un poco nuove del padre simonetti
, signora vittoria, vi sono schiavo. parini, 334: per questo io
, io vi saluto e vi sono schiavo. -come formula di saluto.
gran fatica e terminano sciogliendo uno « schiavo », sprigionando un « addio »,
vuol essere in libertà, possa essere schiavo in barberia. 10. dimin
fu di costantinopoli, l'altro fu schiavo. chinazzo, 767: circa 4000
arcivescovo di strigonia; fu di nazione schiavo, fu dotis- simo uomo in tutte
secondo bassà e mustafà di na- zion schiavo, persona molto gentile e discreta, di
li venti schiavi. -mare schiavo: l'adriatico. ariosto, 4-11
, / come apennin scopre il mar schiavo e il tosco / dal giogo onde
dii conte xarco vaivoda, scritta in schiavo. = cfr. schiavo1.
schiavóne1, sm. ant. schiavo. -anche con uso aggett.
schizo. zucchetti, 108: un schiavo de'padri carmelitani, qual essendo nato di
giornale. pascoli, 700: lo schiavo conficcò nel suolo / il suo bastone,
dalla servitù in modo che non fusse schiavo, e che patirebbe
le vie, taverne è chiassi travestito da schiavo con mala gente correva le cose da
scorticamento di persone, perocché scorticavasi uno schiavo e di quella pelle vestitone. un
, 3-78: fece tribuno del popolo lo schiavo ba- roncelli, il quale era scribasenato
che gli sono soggetti ed è vilissimo schiavo verso i suoi superiori. 12
ogni tanto qualcuno faceva cenno ad uno schiavo o scudiero che fosse, che attingeva
volgar. [tommaseo]: avea uno schiavo uomoletterato e cortese, il quale teneva scuola
= cfr. scutigera. o schiavo che portava lo scudo del padrone, scudiere
. -per estens. marchiare uno schiavo o un ladro. anonimo [agricola
vie, taverne e chiassi travestito da schiavo con mala gente correva le cose da vendere
(un capo di bestiame, uno schiavo). marco polo volgar.,
di donna forastiera, / anzipeggio dirò: schiavo e prigione? / saver da lei la
: « abbi misericordia di me, povero schiavo ». marini, i-63: la
spiegare cose di questo genere a uno schiavo nato di semenza di schiavi ».
condizione intermedia fra il libero e lo schiavo, che godeva soltanto di alcune libertà
quel colpomemorabil sempre. fagiuoli, xi-119: schiavo e consorte / fino alla morte /
psicogene in 'motorie'e 'sensoriali'. vitessere schiavo della materialità e delle passioni.
sensualizzare, tr. rendere schiavo dei sensi. f. f
d'una bella sentenzia che diè lo schiavo di bari tra uno borghese e un pel
che in questi rei paesi / già fatto schiavo e dal mio ben lontano..
sopportare un dispettoso padrone, lavorare come schiavo nei campi nativi, spogliarsi la religione
iii-16: un marinaro, che era stato schiavo dei salettini e ne serbava nell'animo
sm. condizione giuridica e sociale di schiavo; schiavitù. armannino,
rapporto di subordinazione; essere servo o schiavo di qualcuno, lavorare alle sue dipendenze
il servo, lavorare come servo o schiavo alle dipendenze di un padrone; stare al
, a un'inclinazione peccaminosa; essere schiavo dei beni terreni.
, di un servo, di uno schiavo o di un subalterno; accudito,
[tasso], 175: - sei schiavo o libero? - libero per nascimento
? - libero per nascimento, ma schiavo per volontà. - e di chi?
agita. parini, 318: ti sono schiavo, ti son servitore, / cecco
dir. condizione giuridica ed economica di schiavo; schiavitù (come istituzione tipica del
; si compra o si vende lo schiavo insieme col podere, ed il padrone può
condizione giuridica, economica e sociale di schiavo; schiavitù. guidotto da bologna,
. ha bella e giusta occasione di farsi schiavo un cortese e buon gentiluomo, il
e la è servo della gleba e schiavo, perché il proprietario del vita
che ebbe nelle varie età come lavoro schiavo o servo o libero,...
infelicità ch'esser servo del peccato e schiavo del vizio? labriola, i-53:
tòr di peso lo scolare già fatto schiavo... e portarlo avanti le porte
imparo; / ora ora, mentre schiavo / il mondo d'abissale pena soffoca;
siavo, agg. dial. ant. schiavo. documenti visconti-sforza, ii-371:
., di area lomb., di schiavo. siavóga, v. sciavoga.
in signoràggio; / perché i beni dello schiavo / al signor vanno in retaggio.
delle tue opere, e non servo né schiavo. piccolomini, i-13: agevolmente si
, ii- signorile egli è vilissimo schiavo. segneri, ii-69: che mai
sm. stor. nell'antica roma, schiavo o soldato addetto a mantenere la quiete
a bastanza, ond'io vi resto / schiavo in catena finché mangio pane. magazzini
che sono a simil passo, / fedele schiavo in altrui segnoria. dante, purg
. rapini, 27-392: il prete era schiavo del vescovo, anche se cieco e
térésah, 1-249: duce del giorno e schiavo della notte, / prometeo armato,
orlando, con molti altri guerrieri, schiavo di dragontina. bacchelli, 15-
da caltanissetta, 195: mi domandava un schiavo di questa chiesa per mandarlo con mie
. 6. figur. reso schiavo di una passione. f. f
devozione. -proprio di chi è schiavo, privo di libertà m. adriani
tirannie, lo publicherei infame nella gloria e schiavo fra trofei. -represso,
perciò stassi attento che non mi facessero schiavo, non dandosi in quel paese luogo
a se stesso. -rendere schiavo del fato. bacchelli, 2-xxiii-109:
alfieri, iii-i- 16: nell'uomo schiavo ed oppresso dal continuo ed eccessivo temere
non ha sopraccapo ricerca come diventare lo schiavo d'altrui. -familiare che esercita
, guar- naccia e soretino, / schiavo e calabrese e tribiano fino, / dece
mazzini, ii-210: avete detto allo schiavo: « non t'attentare di sorgere »
(dal gr. scoolag, nome di schiavo nella commedia nuova), servo nell'
cucito alla tua sottana, come uno schiavo! 6. prov.
un tempo col biasimo. -essere schiavo di un vizio, di una brama smodata
latrocini, comanderà a me, suo schiavo, che a te et altri, come
= per anton. dal nome dello schiavo trace spartaco, fautore di una rivolta
, penetrante. baruffaldi, iii-66: schiavo, schiavo, miei signori, / saldo
. baruffaldi, iii-66: schiavo, schiavo, miei signori, / saldo,
piemonte. borgese, 6-145: io curvo schiavo del tempo e del bisogno, /
no per tutta l'eternità, schiavo di lucifero, compagno de'diavoli e
le spese / come famiglio, servo, schiavo e fante. ottonaio, 2-9:
raccontassi d'essere stata sprezzata da uno schiavo ribelle. -escludere, allontanare da
maritare, se non fosse ispulcellata da schiavo. giorgio interiano, cii-rv-35: il più
. davanzati, i-354: crederemo uno schiavo avere ardito ammazar il padrone senza averne
, cv-210: abito per rondone da schiavo vile, e più uno staffilo de
di più persone o il vendere come schiavo legittimo quello che, invece, per
dal fondo del mio sangue straniato / schiavo loro mi fecero segreti. -indifferente
verso gl'istriani, / co'quai lo schiavo e dalmazia confina / di vèr levante
, 2-79: non dubiterò mai che lo schiavo che strascina l'aratro non possa essere
ch'è servo del peccato, e successivamente schiavo del diavolo. = comp. di
un elemento esterno all'uomo, non schiavo dell'uomo. = comp. dal
alla propria potestà o dominio; rendere schiavo, asservire. roseo, v-proem:
, che era liberto, col supplizio da schiavo pagò il fio di sua mala potenza
dai binari, deragliamento. e. schiavo [in « lingua nostra », xxxii
, sm. presso gli antichi romani, schiavo addetto a recapitare la corrispondenza del padrone
. 3. nell'alto medioevo, schiavo liberato ma soggetto alla giurisdizione ecclesiastica.
le vie, taverne e chiassi travestito da schiavo con mala gente correva,..
a. tiepolo, lll-13-151: qualche schiavo... può impiegare al lavoro nell'
in camera dalla padrona, [lo schiavo] la trovò sola, e..
: notiamo qui come il discorso dello schiavo, nel ritmo dattilico, cominci con
-persona da adibire a servo, a schiavo. -anche nell'espressione testa di schiavo
schiavo. -anche nell'espressione testa di schiavo. ca'da mosto, cii-i-487:
un tigre dèmo, / stringa lo schiavo etiope il lunato / arco d'argento.
fu di costantinopoli, l'altro fu schiavo. ariosto, 14-125: tagliò in due
rossi, fondati come quelli d'uno schiavo, il suo viso rubicondo mel fecero credere
piovene, 7-304: lamendin, divenuto suo schiavo; escogita la soluzione. bisogna che
dal suo regno, e tornò poi / schiavo d'un vii desiro. forteguerri,
ragionamento deriva l'altro pregiudizio di farsi schiavo d'un autore, d'una nazione,
: a tua posta / piglia questo mio schiavo, e torturizzalo / fin ch'
toscanesimo cinquecentistico ed erudito del seghezzi dello schiavo del gozzi... verrà ugo
, / come apennin scopre il mar schiavo e il tosco / dal giogo onde a
'l mattino, / farneticar ti fa, schiavo aretino. ariosto, 29-22: riprendendo
che tu mi ami e ti sono schiavo in eterno. -con uso tr
.. che vorrebbe servirla ardentemente come schiavo. come si reagisce in questi casi?
suo più tenue e arguto sorriso il dotto schiavo: « in esse ciò che sopravvive
qualch'uom servile, / qualche schiavo cioè, qualche facchino / della feccia del
intervento terapeutico atgli angeli, è diventato schiavo di sì misera schiava. tuato senza
non importava che carlo facesse l'uffizio di schiavo ammonitore. -tr. mangiare
tabe. pascoli, 695: un curvo schiavo, che reggea sul dorso / il
, ix-118: incarzerati... ironimo schiavo. sebastian triper. parabosco, 1-28
8. porre in vendita all'incanto uno schiavo o della merce, richiamando l'attenzione
al banditore che lo trombava [uno schiavo] rivolto disse: « grida se vi
essendo venuto a parole con un altro schiavo cristiano e avendo da esso ricevuto uno
favori nella vile persona d'un ragazzo schiavo, e non avesse altro trattenimento, che
liberalità usa verso di voi gli sono schiavo. 7. prov.
continuo mi richiami ai comuni usi, tu schiavo dei comuni bisogni. -uso brutto-
41-45: che il corpo debba essere schiavo dell'anima, e l'anima la padrona
volieno, dicendo essere valacco e loro schiavo. rinaldo degli albizzi, ii-610: ungati
scingi il grembiul tuo bianco, / mite schiavo di dio: / la porta ancor
particolare di servitù, son diwenuto soggetto e schiavo. vassallàggine2, sf. dial.
ha fatto suo vasallo, anzi suo schiavo. c. i. frugoni, i-14-10
con cui l'affrancatore toccava lo schiavo che doveva essere posto in libertà'
riceverebbe il venduto, il quale ancorché schiavo sarìa egualmente felice essendo giusto. -carne
chi parla di tal guisa? un vile schiavo / forse, che adula con venduti
santo, il capitano generale mandò lo schiavo, che era lo interprete nostro,
sm. stor. in roma antica, schiavo nato in casa del padrone.
una casa (un servo, uno schiavo). giannone, i-162: ismaele
mercante di vestiti. - anche: schiavo addetto al guardaroba. 2.
2-482: entrò a quel punto uno schiavo, che disse qualcosa all'orecchio di
un uomo o non piuttosto quello di uno schiavo vero e proprio, tremebondo e vile
il popolo] di non voler vivere schiavo dello straniero ingordo, superbo, tracotante che
sm. stor. nell'antica roma, schiavo che soprintendeva ad aziende agricole di minore
boiardo, 2-26-33: avea egli uno schiavo chiamato gambone, / che a riguardar
individuo libero, sia come condannato o schiavo. -anche con uso appositivo.
, e non permetti / che da schiavo vulgar sia posseduta. pascoli, i-51:
volóne2, sm. stor. schiavo o prigioniero di guerra che, arruolatosi
. diavolo. - per estens.: schiavo del demonio, peccatore.
. babyschiavo [bebiskjàvo] (baby schiavo), sm. bambino o adolescente
. = comp. da baby e schiavo. baby-sitter [bebisìtter] (baby
attaccabrighe e dedito all'ubriachezza sarà eternamente schiavo. na attaccare, tr. (
r chèla2, sm. invar. schiavo. amendola, i-324: io t'
indipendente di questo mondo, perché sei schiavo delle tue piccole abitudini di fraccomodo.
istria, aveva confermato la propria natura di schiavo incivile, lercio, infido.
dell'italia centr., deriv. da schiavo. r schiavìstico, agg.
: vidi il porro, il qual viveva schiavo d'una francese prepotente e strabrutta.
trasformarla in animale oppure servirsene come di uno schiavo. r zompata, sf.