. figur. e scherz. scoppiare, schiattare, essere al limite della resistenza (
-far fendere tutto il viso: far schiattare dalla rabbia. francesco da barberino
c'era nazzareno che pareva che stesse per schiattare per lo sforzo che faceva a allargare
un mandorlo: dare in escandescenze, schiattare di rabbia. g. m
le risa della castagna: ridere fino a schiattare (come formula di imprecazione).
. ant. morire, crepare, schiattare. grazzini, 4-254: ho
scaccia. = var. metatetica di schiattare. scacchiatóre, sm. agric
17. morire, crepare, schiattare. tozzi, vi-695: l'altro
piantare) oppure di una sovrapposizione di schiattare a chiantare o di schiattare a spiantare
sovrapposizione di schiattare a chiantare o di schiattare a spiantare o, ancora, di
a spiantare o, ancora, di schiattare a franto. schiantativo (tose
= comp. dall'imp. di schiattare e budello (v.).
schiattante (pari. pres. di schiattare), agg. let- ter.
viso è rosso schiattante. schiattare (tose, stiattare; ant. schiataré
il marchese non rispose, ma fece schiattare coi denti la cannuccia d'ambra della
ah, una tragedia: ti farò schiattare dalle risa. papini, 27-267:
: con questi bisogna o parlare o schiattare, e anche parlare più cruna volta:
, con quel risolino calmo che faceva schiattare la gente. serao, i-34:
nel giorno del suo onomastico, per fare schiattare le altre ballerine. -sbottare
franca. = deriv. da schiattare. schiattata (stiattata),
el mio. = deriv. da schiattare. schiattìglia, sf. region
natura. = deriv. da schiattare; per il n. 2, cfr
2. morire, crepare, schiattare (anche come imprecazione). niccolò
iperb.). -per estens.: schiattare per avere mangiato e bevuto troppo.
20. ant. morire, schiattare. s. girolamo volgar. [
stiattare e deriv., v. schiattare e deriv. stiavina, v.
-trarre le cuoia: morire, schiattare. lippi, 9-64: a lei
possibilità di lavorare con quella voglia di schiattare dal ridere in corpo. vittorini, 2-99
= voce camp., comp. da schiattare e morto. schiavettoni, sm