. sassetti, 133: a vedere scherzar questa bestia è come vedere scherzar monte
vedere scherzar questa bestia è come vedere scherzar monte cecero o qualcuno altro de'colli qui
si vede ch'all'astuto gatto / scherzar col topo alcuna volta aggrada. banddlo
spesso in fonte o in lago / scherzar si vide con l'amata il vago.
soave. idem, 219: vedrai scherzar su per la riva amena / il pesce
come si vede ch'all'astuto gatto / scherzar col topo alcuna volta aggrada. vallisneri
gli arboscelli, / e con tonda scherzar l'aura e co i fiori. idem
raggio, / e co'fior di scherzar l'aura ha vaghezza. parini, ii-63
: non potei più nemmeno azzardarmi a scherzar su certe cose. boriili, 2-300
col foco / non bisogna mai scherzar. colletta, i-229: bisognando a
. berni, 59: è vaso da scherzar sempre con esso, / come fanno
, che vedeva il suo padrone / scherzar col botolin, fargli carezze, / in
o con gli artigli: / né di scherzar si veggon mai satolli [gli orsacchini
, che ad imitazion del cane volea scherzar col patrone. mattioli [diosco- ride
, i-79: ben la vid'io scherzar sotto una folta / siepe col vago
ch'ognun s'innamora / e ch'a scherzar comincian le farfalle. boiardo, 2-6-12
latte insieme espressi / fra le rughe senil scherzar gli amori. 2
giorno, / e i delfini a scherzar correan su tonde. nievo, 136:
si vede ch'all'astuto gatto / scherzar col topo alcuna volta aggrada; /
braccia far suole, / sendo a scherzar dirotto. b. davanzali, i-364:
/ saettando le sponde, / le fiammelle scherzar facean per tonde. scalvini, vi-86
lingua ne voti, perché si dee scherzar co fanti e non co santi. grazzini
ch'ognun s'innamora / e ch'a scherzar comincian le farfalle, / e 'l
disprezzo cortigiano in guisa che, mostrando di scherzar, ferite. buonarroti il giovane,
giovane, i-331: non vo'torre a scherzar con simil ferri. tommaseo [s
bottega. moniglia, 1-iii-209: voler scherzar co'ferri di bottega / gli è
le zone de le incaute vergini / scherzar gode festivo. settembrini, [luciano
un guaio tessere cervetta, / e scherzar là col cervo festosetta. =
del volto e 'l bianco petto / scherzar la mano avversa a'miei desiri!
mirar or ne le chiare / onde scherzar gli ispidi dèi del mare. tasso,
alcun, sì ch'ei non vegga / scherzar vezzosamente a sé dintorno / i figli
xxv-2-423: cacasangue! i'non vo'scherzar co'diavoli. / che so io?
dardi, / e ne venni a scherzar teco; / ora tu di giuoco aspersi
i versi, / e ne vieni a scherzar meco. augustini, iii-196: non
mille scherzi e cianze / vidi nudi scherzar ben mille amori. anguillara, 1-131:
si desta allor più fervido / fra lo scherzar felice / di fantasia pittrice / l'
il giovane, 9-550: vaghi di scherzar, burle diverse / facendo or qua or
di febo. infra le muse / scherzar ne'fonti suoi vedeali imetto, / e
infastidir orecchi. casini, lvii-67: scherzar si viddero / in quella sera all'
et inerti. murtola, 12-34: scherzar la primavera infra l'erbette / il bel
ii-113: vedi i pesci del babilonico fiume scherzar sulla sponda all'ombra de'salici lagrimosi
cortigiano in guisa che, mostrando di scherzar, ferite. pananti, ii-380: dovrebbero
: manda il ciel soave auretta / a scherzar con queste foglie. 6
è chi troppo è maniere / allo scherzar di mano, vota o piena. ballate
ottimo massimo, essendo molti fanciulletti a scherzar intorno al suo altare, ne tirò
, che vedeva il suo padrone / scherzar col botolin, fargli carezze, / in
arboscelli, / e con l'onda scherzar l'aura e co'fiori. brignole sale
ariosto, 4-22: all'astuto gatto / scherzar col topo alcuna volta aggrada /
. canoniero, 127: non si vuole scherzar co'prencipi né motteggiarli, quando bene
pagliari dal bosco, 353: non scherzar che doglia, non motteggiar del vero
come si vede eh'all'astuto gatto / scherzar col topo alcuna volta aggrada;
/ né intorno ti vedrai vezzosamente / scherzar i figli pargoletti? m. soriano
] il si volea 'nnante / sempre a scherzar tra 'fiori e la gramigna
fantoni, ii-30: veggio l'ombre scherzar e multiforme / vestire aspetto obbedienti al
repente / fin su la cuna mia scherzar la morte. -di animali.
: vedi i pesci del babilonico fiume scherzar sulla sponda all'ombra de'salici lagrimosi
/ né intorno ti vedrai vezzosamente / scherzar i figli pargoletti? ah, cangia
perdonateci l'error giovanile commesso in voler scherzar con padroni. muratori, 10-ii-21: è
del sol rispetta il raggio, / lece scherzar con le pierie dive. salvini,
firenzuola, 1-iv-23: vidi l'altr'ier scherzar ben mille amori / in quel bell'
che non han giudizio / soglion sempre scherzar col precipizio. colletta, ii-17:
il ver dicendo alcun volesse, / scherzar co'grandi e far di mal procaccio
non isdegnò talvolta / in gioco pueril scherzar con meco. -cagionato da un bambino
fantoni, ii-30: veggio l'ombre scherzar e multiforme / vestire aspetto obbedienti al
si desta allor più fervido / fra lo scherzar felice / di fantasia pittrice / l'
il cuore che le tue fiamme dovevano scherzar con i momenti e che le mie felicità
ridere! / chi vuol meco a scherzar prendere, / si vedrà scherzando offendere,
longhi, 174: il nostro pittore sapeva scherzar da grande con le epoche, limare
per gale e lussuria; / e sapeano scherzar coll'occhiolino / e alle richieste altrui
, che rompono i remi, vi vedreste scherzar variamente. g. gozzi, i-21-238
la lingua ne'boti, perché si dèe scherzar con i fanti e non con 1
, / che non si deve mai scherzar co'i santi. r. bertini,
: non vo'che 'l sangue a lo scherzar succeda, / non è mortai conflitto
ognun s'innamora / e ch'a scherzar cominciali le farfalle. ariosto, 4-22:
, 4-22: all'astuto gatto / scherzar col topo alcuna volta aggrada; /
n-113: vedi i pesci del babilonico fiume scherzar sulla sponda all'ombra de'salici laglimosi
driadi col nome e di silvani / scherzar ne'boschi suoi vedeali imetto / e
bacco ne'gieli, e lunghe notti / scherzar in feste, e festeggiar nel giuoco
in oggi questa è la vera regola: scherzar con tutte e non accendersi di nessuna
cortigiano in guisa che, mostrando di scherzar, ferite. tesauro, 2-286:
severi ingegni / non si disdice lo scherzar talora. pavese, 4-143: c'era
longhi, 174: il nostro pittore sapeva scherzar da grande con le epoche, limare
i meritati castighi, alcuno osasse più di scherzar seco. fenoglio, 1-i-1768: disse
mi sembri, / ché non veggo scherzar sul tuo bel viso / la gioia,
/ quando le bionde chiome / vidi scherzar al vago viso intorno. guidiccioni,
le lascive aurette / co i fior scherzar, e con le verdi erbette.
gir diffuso in folti anelli / a scherzar fra i venticelli. a. cattaneo
e fugge. martello, 6-iii-314: scherzar vediam sull'armi brunite il sol cadente
che rompono i remi, vi vedreste scherzar variamente ed isfavillare il lume. nievo
27: sovente in queste rupi 7 scherzar suol garrula un'eco. pavese,
awisa, / che non si deve mai scherzar co'i santi. proverbi toscani,
: non dar che dolga, e non scherzar sul vero. ibidem, 314:
serbava, / e facea spesso figlipicciolini / scherzar con serpentucci et orsacchini. -serpentùcolo.
, perfido cieco, / mi chiami a scherzar teco; / ed ecco scherzo /
si ritornò. casini, lvii-67: scherzar si viddero / in quella sera all'au-
cortegiana sì fattamente che, parendo di scherzar, ferite. belli, 147
strafalciare. salvini, v-2-5-6: 'non scherzar, capitano, ara diritto': cioè
al vigor del tuo pensiero / con eterno scherzar senza subbietto. 4.
chiostra, / poiché favonio, che scherzar vi suole, / per altri fiati respirar
è un guaio tessere cervetta, / e scherzar là col cervo festosetta; / il
questo punto sottile / gli parrebbe altro che scherzar da putti. siri, xli-615:
1-ii-137: vegga l'augusto infante / scherzar, fanciullo ancora, / col grave
né d'intorno ti vedrai vezzosamente / scherzar i figli pargoletti? -in modo