un marito tradito) per beffa o scherno. guerrazzi, 5-39: m'affacciai
: finirono in una lunga abbaiata di scherno. abbaiatóre, agg. e sm
. figur. tranello, raggiro (per scherno o beffa). =
... piansero prima sopra lo scherno loro. acclamazióne, sf. grido
iii-175: qualche volta il genio dello scherno gli suggerì qualche acerbità. albertazzi, 539
più sconci, / i gridi di scherno più acuti. alvaro, 2-224:
nizza, adorable! è esclamazione di scherno. giocosa, 79: gli occhi [
quel luogo molti e continui affrontamenti di scherno. = deriv. da affrontare2.
« quidam florentinus nomine castra * era a scherno e parodia del linguaggio marchigiano.
/ a l'orecchia plebea quasi per scherno / pende, ed intorno al nero
piegata sempre in sorriso ambiguo, fra lo scherno e la benevolenza.
padroneggiarsi, e rispose in aria di scherno. panzini, ii-303: era riuscito a
e riso. tommaseo, 1-75: lo scherno, è arma a cui cede per
già da molt'anni armato, / a scherno ornai pigliava ogni suo dardo. idem
lino / far al secol migliore ingiuria e scherno. malvezzi, iv-259: coloro che
; né per lo contrario attribuire senza scherno, a chi non avea quel cotal privilegio
nome ricevuto in battesimo pareva un triste scherno e dileggio della sorte. -fede
dì a starsi in veduta e allo scherno d'ogni uomo su la porta del suo
fatto, anche, con intenzione di scherno). boccaccio, iv-167:
2. canzonatura, derisione, scherno, dileggio (che si può fare
, a una perdita, anche lo scherno o il ridicolo. dante, inf
avv. in modo beffardo; con scherno, con ironia. nievo,
; che rivela animo o intenzione di scherno, di dileggio; che mostra un
beffeggiaménto, sm. il beffeggiare; scherno (continuo e acre).
berlina sul ponte. 2. scherno, derisione, ludibrio (in pubblico,
1-15: egli reca da bere con palese scherno e continuamente li punge. chi sorge
dì a starsi in veduta e allo scherno d'ogni uomo su la porta del suo
come un bottone di fuoco, lo scherno della gente, fu la mia vittoria.
toccare; lo scellerato aggiungendo al sacrilegio lo scherno sei dié a voltolar fra le mani
pareva in verità che si facesse doloroso scherno della generosità e delia fiducia del popolo
reparto i combattenti si palleggiavano motti di scherno sanguinoso, e c'era la brigata
/ terror finora, oggi d'italia scherno. cuoco, 1-93: rare volte un
, fare oggetto di scherzo, di scherno. firenzuola, 496: sarebbe necessario
busecca: detto per celia o per scherno dei milanesi, mangiatori di trippa.
primi. leopardi, 26-68: a scherno / ho gli umani giudizi; e il
canzonatura, sf. presa in giro; scherno, derisione; beffa, irrisione.
riga d'ombra cantando una canzonettaccia di scherno. = dimin, di canzone.
vostra morte, e farò beffe e scherno di voi, quando quello che temevate
: fece cosimo rosselli tornare in capo lo scherno a chi cercò di avvilire le
del corpo, io era fatto lo scherno continuo dei compagni, che mi denominavano
/ voi dimostrando, mi prendeste a scherno. fed. della valle, 189:
qualcuno le castagne: in segno di scherno, di disprezzo, porre il pollice fra
gran bagno (per scherzo, per scherno, per punizione). boccaccio,
lingua fuori: allungarla in segno di scherno. settembrini, 1-18: una mattina
adunque / verrà, quasi in mio scherno? e che? fors'egli, /
si voglia, esacerba l'ingiustizia con lo scherno, si provoca addosso la congiura di
spirito del giornalista buffone alla rabbia dello scherno. = deverb. da cincischiare.
. -per estens.: beffa, scherno. ciucio, sm. popol.
su le tabelle, / onde per scherno i bolognesi allotta / l'avean tra lor
e getta, per benedizione, uno scherno. egli insulta ai dolori di
prese pur troppo un certo colore di scherno, come per lo più accade.
in un mondo di calunnia e di scherno. bocchelli, i-134: nelle segrete riunioni
voglia, esacerba l'ingiustizia con lo scherno, si provoca addosso la congiura di
parti del corpo, io ero fatto lo scherno continuo dei compagni. berchet, 109
quella intrecciata di spine, posata per scherno sul capo di gesù cristo dai soldati
, ii-83: l'eterno / coronerà di scherno / chi ha prediletto il nome /
i terror finora, oggi d'italia scherno. 11. ant. dedito
il sorriso amaro del disprezzo e dello scherno, alla vista di tutte quante redivive
non solo non incontrò il sorriso e lo scherno per lungo tempo consueti, ma fu
come se ridicolo, e degno di scherno fosse. giusti, i-538: a me
valore scherz. e con un'intenzione di scherno, di beffa).
buon prò. 2. interiezione di scherno. arrighetto, 231: chi sei
, l'avolterio, la fornicazione, lo scherno, li furti, 11 falsi testimoni
), oltre alla perdita, lo scherno e il ridicolo. boccaccio, dee
che avrebbe voluto essere un sorriso di scherno: « non vuol venire: è una
arsura che tormentava le fauci, 10 scherno continuo, non interrotto, di una folla
sia / della plebe latina e riso e scherno, / è sì deforme e abominevol
del corpo, io era fatto lo scherno continuo dei compagni che mi denominavano col
de la citazione, e con irreverenza e scherno, a la presenza di tutti gli
oltraggiare, profanare, vilipendere con lo scherno (specialmente le cose sacre).
discorso o scritto ingiurioso; insulto, scherno. cavalca, iii-34: o anima
compagnia. 3. biasimato con scherno e dileggio. di costanzo, 1-51
, lat. dèrisus -ùs * derisione, scherno, dileggio '. derisóre,
esclamazione, ecc.); fatto per scherno (un gesto); beffardo,
condanna. monti, x-3-393: e sian scherno su le scene / in catene trascinati
s. colombano, detestate per lo scherno di un suo parroco ivi ritratto in
di bocca parole di rimprovero e di scherno contro la nazione italiana, il silenzio
/ prende con risi e con disprezzi a scherno. zioso. necessario pigliare principio
indegne di stima e di considerazione; scherno, derisione, ingiuria. storia
nardi, 105: per dileggiamento e scherno de'romani ancora cavava fuora la
con certi altri cenni pieni di scherno e di dileggiamento. segneri, i-385:
. dileggiataménte, avv. con scherno, sprez zantemente, oltraggiosamente
). che dileggia, che manifesta scherno; schernitore. bibbia volgar.
diléggio, sm. derisione, scherno; insulto, ingiuria. - più
avea anche aggiunti dileggi, e lo scherno di sua persona. muratori, 6-351:
all'ozio, alla truffa, allo scherno, alla violenza. [ediz.
augelli un mormorio / di disprezzo, di scherno e di dileggio, / e corrono
deligióne), sf. ant. scherno, derisione; disprezzo, oltraggio, vilipendio
furono anzi oggetto di sollazzo e di scherno. dimenante (part. pres
riuscivano anche per lui un soggetto di scherno, senza risentimento. baldini, 6-243:
e rise un cotal riso / di scherno e di disdegno, che dipinge / di
vidi, che quel sorriso credendo di scherno, si cambiò tutta. non si disamò
agg. ant. che attira lo scherno. dante, vita nuova,
oro, si piegò come sotto un atroce scherno. -per simil. e al
, oltraggio, ingiuria, villania; scherno, insolenza fatta per mancanza di rispetto,
tutta l'anima in un atto di scherno indescrivibile. quindi voltò le spalle;
-chi è oggetto di disprezzo, di scherno: zimbello, ludibrio. p
non sei tu d'amor dispreggio e scherno? -bestemmia. tasso, 20-56
santo frate ginepro. 3. scherno. esopo volgar., 4-no:
insulta. leopardi, 26-68: a scherno / ho gli umani giudizi; e il
/ prende con risi e con disprezzi a scherno. lancellotti, 74: dove oggidì
ii-5-76: il nobil mogol prendendo a scherno / il più sacro dover, l'onor
imparano intenti / a distinguer con nomi di scherno / quei che andranno ad uccidere un
ed odiosa, e mi rendeva lo scherno degli altri. manzoni, pr. sp
odio, siccome fatti dalla natura per scherno e per beffe. folengo, ii-
, di onore, o anche per scherno, spregio, riprovazione, ecc.)
natia de'fiori / che con leggiadro scherno / ne'tuoi puri colori / mostri
, com'or me, lasso, a scherno. gozzano, 104: disperato dolore
dice * durlindana 'per beffa e scherno. cardarelli, 3-116: tutto concorre a
via l'occasioni del riso, de lo scherno e de lo scandolo. magalotti,
la passione effrenata dell'ira, dello scherno e dell'odio. = voce dotta
tedesche. tommaseo, 1-75: lo scherno è arma a cui cede per un istante
, -o rispondervi con un eco di scherno. fogazzaro, 7-155: supplicava noemi di
elusione delle leggi, riusciva a scherno troppo sfacciato dello stato e del principe.
parti del corpo, io era fatto lo scherno continuo dei compagni, che mi denominavano
le briciole della mensa e non ottiene che scherno e ripulse. papini, 20-273:
: [vico] contrappose al superficiale scherno esercitato verso il passato in nome dell'
, i-128: del re briaco piacque lo scherno, / e un lungo eruppe plauso
voglia, esacerba l'ingiustizia con lo scherno, si provoca addosso la congiura di tutte
eschèrnia, sf. ant. scherno. leggenda aurea volgar.,
.. degno di esser esposto allo scherno del pubblico. parini, giorno,
al vento / giace, ed a scherno della plebe esposto. colletta, ii-153:
/ di blasfemo ferir, macchiar di scherno. pirandello, 7-1010: il mori
[giusti] versò a piene mani lo scherno su tutto quel brulicame di uomini venali
/ che le porgea con fina aria di scherno / bellissima una schiava. nievo,
[giusti] versò a piene mani lo scherno su tutto quel brulicame di uomini venali
/ che le porgea con fina aria di scherno / bellissima una schiava. d'annunzio
in lode de'mortali, deriva lo scherno contro a molti difetti, segnatamente contro
mondo, onta del trono, / scherno di tutti, orribilmente vivi. foscolo
-dare in favola: esporre qualcuno allo scherno, alle dicerie, ecc.
fatto d'ingorda plebe e preda e scherno, / favola e gioco vii d'
di dicerie, di critiche, di scherno, ecc.; essere sulla bocca
far diventare argomento di pettegolezzo, di scherno. guido delle colonne, 6-1 (
-passare in favola: diventare oggetto di scherno, di dicerie. baldini, 6-112
, ii-5-76: il nobil mogol prendendo a scherno / il più sacro dover, l'
lingua a colui / che mi faceva scherno! -dividere, separare, spartire
conto con gli osti, / a scherno e in barba de'legati pii /
della vii plebe e gioco, e scherno: / e festeggiò nel rimirar negletta
manzoni, 34: questo fiacco pasciuto di scherno, / che la faccia si copre
in sempiterno, / tu miagoli lo scherno / che il caso all'uom creò
le loro stridule fibre sono il sorriso dello scherno, e impunibilmente colpevoli i loro fatui
, ho dovuto sostenere il rossore e lo scherno. dossi, 104: pignacca poi
lino / far al secol migliore ingiuria e scherno. d. bartoli, 9-28-2-146:
). tenca, 1-150: lo scherno s'aguzza e si fa più penetrante,
, v-2-900: antho dice non senza scherno: 'credevo che non poteste piangere,
memoria, fluido simulacro, / malinconico scherno, / buio del sangue. piovene
e, guardando remigio, sorrise di scherno; poi, prese lungo una
del corpo, io era fatto lo scherno continuo dei compagni, che mi denominavano
-stare alla frasca: essere esposto allo scherno, alla derisione, alla berlina.
1-133: le azioni pazze e degne di scherno si chiamano volgarmente fratate. =
trarre al teutono impero e al duro scherno. 8. segno distintivo (
aveva già ottenuto una facile vittoria nello scherno gettato dal parini sulla frivola ed oziosa
mordace; motto pungente, salace; scherno, sarcasmo, freddura. -anche: burla
, cacciare in frottola: porre allo scherno, beffeggiare crudelmente. lorenzo de'medici
dunque ho contra morte o fuga o scherno? tasso, 5-27: tremò colui
se protezione particolare di dio, o scherno antico, o ricordo di braveria e
le beffe, il scorno, il scherno e la rampogna: / in terra giace
di gabbia. gabbo1, sm. scherno; burla, scherzo, beffa;
, per gabbo: in segno di scherno, di disprezzo; per burla,
se stessa? -suscitare lo scherno, la derisione. guittone, 83-13
che è dal nordico gabb * scherno '(cfr. gabbare).
garagollando, / noi studiam sullo 'scherno '/ badiamo al 'passatempo '.
con bel garbo e senz'ombra di scherno. verga, i-162: il povero ragazzo
avere). ridere con espressione di scherno, in modo sarcastico, maligno;
ghigniata), si. risata di scherno, sghignazzata. -anche: sorriso di maliziosa
sarcastico; espressione beffarda, smorfia di scherno. -anche: sorriso di maliziosa
recisa. 2. atteggiamento di scherno, di irrisione; satira beffarda.
-ghirlanda di spine: quella posata per scherno sul capo di cristo dai soldati romani
di invettiva, di satira, di scherno (un genere di poesia, un
stellato di maria fu ricoperto / di scherno; e le giannizzere cavalle / cibàr
fino a gli occhi, / avrò a scherno / il ghiaccio e 'l verno.
13. oggetto di derisione e di scherno; vittima della cattiveria o prepotenza altrui
/ fatto d'ingorda plebe e preda e scherno, / favola e gioco vii d'
: rendersi oggetto di derisione e di scherno. gelli, i-57: eglino l'
: procurare gioia, conforto; suscitare scherno. latini, rettor., 107-10
3. oggetto di derisione e di scherno; trastullo, zimbello. par
esser fredda. leopardi, 26-66: a scherno / ho gli umani giudizi. tommaseo
sportelli sbattuti al chiudere / paion oltraggi: scherno par l'ultimo / appello che rapido
amor del suo dio, nel destinarla scherno vile de'suoi nemici, per man
2. figur. vergogna, derisione, scherno (per lo più nelle locuz.
: svergognarlo pubblicamente, esporlo allo scherno. -anche: condizione dolorosa, stato di
-dare il gongone: percuotersi per scherno, con le dita unite, le
importuni augelli / gracchiarli intorno, e scherno e stracio fame. soderini, i-
che lui volesse fare una canzone di scherno, da gradire invece ai minori e al
riscuotea / non lode e gratitudine, ma scherno. pagano, 1-309: ma che
ciò, che in altri ei prende a scherno; / e de i prischi non
natia de'fiori / che con leggiadro scherno / ne'tuoi puri colori / mostri
. 3. ant. atto di scherno che si fa atteggiando le labbra in
grottesco troppo intenso per poterla piegare allo scherno. — che non raggiunge una compiuta
esemplare. -ant. oggetto di scherno, zimbello. poliziano, 1-665:
seconda. lemene, xxx-5-219: prendendosi a scherno / fulmini, venti ed onde,
però non chieder tu (né senza scherno / forse del sommo imperio il chieder
cose. 5. ant. scherno, dileggio, ludibrio. cavalca,
voce dotta, lat. illùsiò -ónis 1 scherno, ironia '(lat. class
e garruli, / che d'empio scherno saettarci osarono; / versi che mal
/ col suo vigor l'opere nostre a scherno; / tutto a imboschir ritorna.
cupi, / lanciando uno sbuffo di scherno / ai lecci. boriili, ii-568
e notomi zzate in guisa da movere a scherno. g. capponi, 1-i-296:
, istupidito (come ingiuria o per scherno). boccaccio, dee.,
s'ha da andare. ferd. dallo scherno incalzati ite raminghi / di gente in gente
benché cruda ver me, non ebbe a scherno / il mio possente, offeso,
il capo inciso / fu gioia e scherno di crudel convito. di giacomo,
/ dispettosa e crudele / avermi a scherno... / che m'aveva
.. / de'vostri rami a scherno / foglie vi tolga, e 'l suo
ombroso che in ogni sorriso sospettano uno scherno, in ogni parola un'insidia, in
corse e, presi i nembi a scherno, / la terra di bei fior fece
], non curi niente / lo scherno degli indotti, / e quali so'attuffati
. abati, 1-36: s'a scherno d'un capo invido stuolo armò due
fini erotici, o per gesti di scherno o spregio). bandello, 2-40
, sol di pietade ardendo, a scherno / avesti il mondo allora cieco e 'nfausto
gentil beltà, sì che si prenda a scherno, / e, gua
parti del corpo, io era fatto lo scherno continuo dei compagni. a. boito
/ che sul paterno lido, / scherno del flutto infido, / naufrago ritornò
comportamento che rivela noncuranza, disistima, scherno; menefreghismo, strafottenza. nieri,
dritto fu mai ch'empio furore e scherno / le insepolte de'morti ossa insultasse?
... ora sarebbero insulsaggini da scherno. capuana, 12-176: gli aveva
mediante parole o atti ingiuriosi o di scherno; colpire con insulti, insolentire; oltraggiare
mediante atti o parole ingiuriose o di scherno; colpito con insulti, insolentito; oltraggiato
parole o con atti ingiuriosi o di scherno o di disprezzo; insolenza, ingiuria
, ii-164: fan de'dritti altrui / scherno e pretesto alla vendetta, e quindi
pria di tutt'altri il pianto a scherno. -far scemare, indebolire.
pettiniere il foco / nostro intrattenimento fate e scherno.
che trinciano,... ridereste di scherno, se non pur rideressivo di sdegno
affetto (o anche di ostilità, di scherno, di disprezzo); avere come
. che è oggetto di disprezzo e di scherno. g. capponi, 1-i-105:
-nonsenso. 4. beffa, scherno maligno, derisione crudele o insultante.
universitari. -sostant. ironia, scherno. castiglione, 297: simile a
-che ha sapore di beffa, di scherno paradossale. d'annunzio, iv-1-517:
facile, pronto all'ironia o allo scherno, alla beffa, all'irrisione;
. che rivela o che deriva da scherno o disprezzo, da disinteresse o scetticismo;
ironia acerba, malevola, pungente; scherno, sarcasmo, disprezzo; irriverenza, derisione
la citazione, e con irreverenza e scherno, a la presenza di tutti gli
del tuo fallo in preda, / scherno ed obbrobrio di un ardore estinto;
di carta, dipintevi sopra figuracce da scherno, e a latogli un manigoldo,.
gli altrui pianti a tuo diletto, a scherno. tasso, 4-5: qui mille
la latrata ingiuria / fa sogghignar di scherno. latrato2, sm. verso
il sorriso amaro del disprezzo e dello scherno... dell'antica politica esterna
opere di dio colla infernal lente dello scherno,... il guasto ch'egli
con un fare di malizia e di scherno, il conte attilio, appena sparecchiato,
mandando abbominevol lezzo, / per maggior scherno di soppiatto trulla.
ligióne, sf. ant. scherno, derisione. g. villani
inter. lima lima: espressione di scherno rivolta, prevalentemente, a chi ha
: allungare la lingua in segno di scherno. bonsanti, 4-194: in risposta
-truffare di lingua: fare un gesto di scherno con la lingua. boiardo,
linguacce: tirare fuori la lingua per scherno o per ingiuria, o anche per
-fare linguetta: fare un gesto di scherno con la lingua. bresciani, 6-xiv-93
lingua in segno di disprezzo, di scherno, di canzonatura, o anche di
4-156: mi osserva con una luce di scherno negli occhi. pratolini, 6-139:
.). ludìbrio, sm. scherno oltraggioso; beffa atroce; derisione pungente
i-255: egli era divenuto ludibrio e scherno de'ministri spagnuoli, da'quali si
mezz'aperti, del mar ludibrio e scherno / erra, e mancangli vele, arbori
di umiliazione; per scherzo, per scherno. castiglione, 104: molti si
quanto promisi già. -come oggetto di scherno, per essere umiliato. b.
? -avere a ludibrio: considerare con scherno. leopardi, 34-62: secol superbo
: renderla oggetto di derisione, di scherno, di oltraggio. filicaia, 2-1-22
la cieca fortuna... fa suo scherno e ludibrio gli stessi seguaci suoi.
da lùdus * gioco, scherzo, scherno '. ludibrióso, agg. letter
. che esprime derisione, disprezzo, scherno; sprezzante, beffardo, insolente.
/ con quel obbrobrio, oltraggio, scherno e ludo, / gesù, che tutto
/ e di tal vivo fei gran scherno e ludo. = voce dotta
non si spegne, / fra tanto scherno, ancor d'amore il foco? brusoni
lor combatte, avrà suoi nati a scherno, / più crudel de le fere
] versò a piene mani lo scherno su tutto quel brulicame di uomini venali e
: le soldatesche luterane, con abbominevole scherno della natura e della religione, ne'
impura / feci pare fumar per vostro scherno. -disturbare, infastidire, offendere
spirito. dotti, 1-136: pur di scherno vii morsi maligni / tu contra me
nella casa tua nobile poni magagna, scherno e vergogna. -nocumento, pregiudizio.
della mitologia. con l'arme dello scherno attaccarono i romantici questo antico e venerando
titolo, col parer vanto, suona scherno. * conferenze, esami magistrali '
. tose. ant. per esprimeredisprezzo, scherno, insofferenza. firenzuola, 124
memoria, fluido simulacro, / malinconico scherno, / buio del sangue...
, con un fare di malizia e di scherno, il conte attilio, appena sparecchiato
fu sì testardo che, per proprio scherno e maloticherìa, disprezzò me e la
3. figur. gesto osceno di scherno e di divano impiegati, scritturali,
. figur. ant. gesto osceno di scherno: manichette (v. manichetto2,
condanne ora lo insulto, ora lo scherno. manzoni, pr. sp.,
può esser ch'io ti vegga in tanto scherno? / chi ti ha, dolce
. esclamazione scherzosa di sfida o di scherno e derisione, seguita per lo più
compiere tale gesto di sfida o di scherno. panzini, iv-401: 'maramèo
sono sotto tonde infeste, / e scherno è ognor d'impetuosi venti. leopardi,
: si dice con lieve intonazione di scherno di chi è poco adatto a fare
queste ultime parole con un sorriso di scherno; quindi alzandosi vivacemente, prese a
/ ambi trastullo a l'invido / scherno de'lor sicari! 6.
/ fabro di mattematiche ragioni, / scherno per voi e pena e infamia trova?
/ l'altre favelle ho parimente a scherno / d'udir fra l'alpe e 'l
la bell'aria meridiana e prenderai a scherno il verno. fiacchi, 64
pur troppo vana, anzi degnia di troppo scherno, se io avessi ridotto tutte le
, per più sicurità e per maggiore scherno, gli condussono in prato.
in culo: come espressione volgare di scherno, di irrisione. volponi, 2-160
vigorosa e si forte che ella prende a scherno... i mezzi mondi di
o movenza beffarda del volto; scherno, beffa. f. f.
ii. oxx7jpiap. ó <; 'scherno, beffa '. mieto fidi,
che si attirarono la riprovazione e lo scherno popolare a causa dei costumi licenziosi,
pedissequo (ma a volte anche per scherno), determinati modi di pensare,
ma con speciale senso lepido e di scherno, è dal fr. 'mirobolant '
, riprovazione, condanna, derisione o scherno. menzini, 5-2: questo
atteggiamento o gesto di dileggio, di scherno; smorfia, versaccio, boccaccia (
nominare. -infilzare il moccolino dello scherno nel deretano di qualcuno: farlo oggetto
rintanavano ratti ratti col moccolino bruciante dello scherno infilzato nei deretani vigliacchi a me giovanetto
deriv. dal fr. moquerie 'beffa, scherno; assurdità, ridicolaggine '.
molle vaneggiar de'sensi / mira con scherno da quegli orbi immensi. linati,
e sì forte che ella prende a scherno le correnti più rapide,...
malizia e di furberia, proclive allo scherno beffardo (e vi è anche associata
penna si muta nella sferza, se lo scherno le monta sulle labbra, su chi
che con senso di celia o di scherno. sull'abuso dei monumenti, già nel
adatto a esprimere sarcasmo, ironia, scherno (un metro, un verso,
petto. -che esprime ironia, scherno, sarcasmo, disprezzo (un atteggiamento
giuoco mi pare che tutto in vostro scherno torni, perché d'ora in ora vi
errore. dotti, 1-136: di scherno vii morsi maligno / tu contra me,
onore, / e mortali sollazzi a scherno avranno / e, chiusi in cella
, 1-42: gente traea che prende a scherno / d'andar contra la morte,
a mostra qualcuno: esporlo al pubblico scherno e dileggio. nardi, 28:
il culo: in segno triviale di scherno. g. morelli, 446:
-mostrare la lingua: in segno di scherno. lombari, 4-180: una vecchia
; fare oggetto di burla e di scherno; deridere, dileggiare, mettere in
o, anche, all'ironia, allo scherno, al sarcasmo, alla polemica;
prigioniero] passando un motto di scherno. nome, fabbricando stratagemmi di modestia e
2-108: sopportavi a testa alta lo scherno dei soldati; / a testa alta,
son musato / e da molti per scherno o meraviglia / come cosa trasforme riguardato.
in faccia. dice non solo lo scherno, ma ogni atto di dispregio provocatore.
far le nase: fare smorfie di scherno, fare sberleffi. burchiello,
: in segno di disprezzo e di scherno. ramusio, iii-348: veduti
si portava cosa veruna, cominciarono per scherno a mostrarci le natiche. -non
per lor combatte, avrà suoi nati a scherno, / più crudel de le fere
28: le soldatesche luterane con abbominevole scherno della natura e della religione ne'giorni
loro stridule fibre come il sorriso dello scherno, e i loro fatui discorsi impunibilmente colpevoli
hai gli altrui pianti a tuo diletto e scherno; / drago che fischi e spiri
. negro (con una connotazione di scherno, di sarcasmo, di disprezzo).
espressione del viso che denota disprezzo, scherno o provocazione; smorfia, boccaccia.
è simbolo di guai, cagion di scherno. milizia, viii-98: il ferro
stimata cosa degna di riso e di scherno che una vecchia di nonant'anni partorisse
/ a l'orecchia plebea quasi per scherno / pende ed intorno al nero collo
... / questo fiacco pasciuto di scherno, / che la faccia si copre
numero. / applausi, / a scherno credo, ripetuti. comisso, 7-125:
suo sguardo nuotando nell'aria pareva uno scherno provocante... lanciato alle mosche.
prolungato che esprime disapprovazione, ostilità, scherno. m. trenta [in
sono sotto tonde infeste, / e scherno è ognor d'impetuosi venti, / t'
umana impietà un più compendioso e oltraggiante scherno del calpestare questo divino dono, che
con parole offensive, con atteggiamenti di scherno, di derisione, o anche mediante scritti
sbattuti al chiudere / paion oltraggi: scherno par l'ultimo / appello che rapido
. 2. che esprime lo scherno e l'insolenza; che contiene espressioni
sentimento d'epicuro, che anzi merita scherno e derisione per le ragioni addotte e
< es- sersi giovato d'un solo scherno brevissimo onde distruggere l'errore di coloro
/... al vostro sangue e scherno / e d'opra e di parola
fanno di peggio, qualcuno mi chiama per scherno l'operista. ojetti, ii-435:
più superare. tenca, 1-66: lo scherno gettato dal parini sulla frivola ed oziosa
oracolo e l'arcifanfano, diventa lo scherno della plebe. torricelli, ii-4-36: io
: ivi non più contrasto e scherno. 2. locuz. trarre
auricolare del maiale, come gesto di scherno verso un ebreo. periodici popolari,
, in lui, un accento di scherno. 13. ling. che
sarà forse possibile, ma non lo scherno perdio! b. croce, iii-27-358
28: le soldatesche luterane, con abbominevole scherno della natura e della religione, ne'
soggetto delle meditazioni dei deboli e dello scherno dei savi. -rito empio e
. egli reca da bere con palese scherno. -oste della malora!:
piacotti il padre, sottrarti all'altrui scherno. goldoni, ix-132: ostenta a
con un fare di malizia e di scherno, il conte attilio. -corrispondere
. egli reca da bere con palese scherno. -dichiarato in modo formale, esplicito
la minaccia delle armi (spesso per scherno, per ludibrio); palpare, tastare
reparto i combattenti si palleggiavano motti di scherno sanguinosi. alvaro, 11-242: è inutile
-al figur.: fare oggetto di scherno. f. f. frugoni,
verga, 5-350: io dovea sostenere lo scherno pubblico sulla panchetta dei galeotti!
gara in italia a fare oggetto di scherno. -lista delle vivande.
giusti] versò a piene mani lo scherno su tutto quel brulicame di uomini venali e
segneri, iv-593: una parolinètta, uno scherno, uno scherzo, un semplice motto
azienza che gli aveva suggerito parole di scherno sul attello partente dal lido.
d'oro gli empirono il capo per scherno, dicendo quelle parole: « aurum sitisti
era stimata cosa degna di riso e di scherno che una vecchia di novant'anni partorisse
: le soldatesche luterane, con abbominevole scherno della natura e della religione, ne'giorni
un male, un patimento, uno scherno. io voglio distrarmene, e trovarmi in
punto, che è un aggettivo di scherno) o di pedagogo. cicognani,
. fagiuoli, iii-161: per più scherno vari giuochi belli / furono ritrovati a dar
beffandolo fra sé, ne fie'gran scherno. berni, 23-6 (ii- 212
arido è il cuore, stridulo di scherno / come siliqua stridula d'inverno,
così penetranti. tenca, 1-150: lo scherno s'aguzza e si fa più penetrante
manzoni, ii-9: questo fiacco pasciuto di scherno, / che la faccia si copre
raggio / audace io prendo ogni periglio a scherno. tanara, 314: questo
. della casa, 594: è lo scherno un prendere la vergogna, che
a ogni persecuzione come un suggello di scherno. 3. non abbandonare un
de la citazione, e con irriverenza e scherno, a la presenza di tutti gli
della mitologia. con l'arme dello scherno attaccarono i romantici questo antico e venerando
: quella parrucca, divenuta immediatamente lo scherno di tutti i compagni petulantissimi. monti
con la piega del disprezzo e dello scherno sul labbro come chi maneggia gli argomenti
, ma non fu meno pieno di scherno, ancor peggiore della rapina. b.
[giusti] versò a piene mani lo scherno su tutto quel brulicame di uomini venali
.. /... ludibrio e scherno / è la prole infelice / a
terminologia di 'utopisti'usata a titolo di scherno da marx a carico dei suoi predecessori
- al figur.: fare oggetto di scherno. f. frugoni, vii-20
insegna alla sua pravità: argomento di scherno e di lazzi per chi lo nutriva,
sparge il sale, come gesto di scherno e di dileggio. salvini, v-1-5-8
/ femmina che in amor sia presa a scherno. dovila, 16: placò
a guardare con una placidità piena di scherno. pratesi, 5-270: quella placidità
placide contrade, / già preda e scherno di straniere spade! 2.
/ che sul paterno lido, / scherno del flutto infido, / naufrago ritornò
ironia, un brio pieno di sale a scherno della stupida plebe letterata. popini,
su le tabelle, / onde per scherno i bolognesi allotta / l'avean tra lor
siri, 1-vi-284: con parole di scherno proverbiavano gl'inglesi di poltroni, cantando
arboscelli, sia il tempo di fame scherno perché non sia giunto a maggior altezza
mortale onore / e mortali sollazzi a scherno avranno, / e, chiusi in
orecchio del maiale (ed è gesto di scherno nei confronti degli ebrei, con riferimento
, ond'aggia il nostro nome a scherno / l'asia che 'l cielo a'tuoi
tutti la bevettero allegramente e con reiterato scherno. -rivolgere (un discorso,
amor postumo più spietatamente insultante dello stesso scherno con cui aveva ella accolto una sera
potestà su le tabelle, / onde per scherno i bolognesi allotta / l'avean tra
cimitero, / protetti dalle risa e dallo scherno / i versi del mio povero quaderno
altri, in breve tempo mi vidi fatto scherno dell'avidità di quegli empi che odiano
: la fama rea / e lo scherno e 'l disprezzo e la pungente / e
insegna alla sua pravità: argomento di scherno e di lazzi per chi lo nutriva,
tue placide contrade, / già preda e scherno di straniere spade! delfico, ii-431
amore, contemplazione della natura mi sembrano scherno e ironia. 2. che si
destro braccio agitato col pugno chiuso a scherno priapeo, diè la giunta all'uomo
a ogni generazione, / tra gloria e scherno, luce sopra luce, / e
? 'l'avrei schiaffeggiata! lo scherno per le cose cattoliche, in bocca ad
aveva già ottenuto una facile vittoria nello scherno gettato dal parini sulla frivola ed oziosa opulenza
più importa, sono spenti neppure dallo scherno, neppure dall'indifferenza, ma da
commendatore pro- sciuttofilo ridonda anche a uno scherno, da parte mia, di quell'
, / protetti dalle risa e dallo scherno, / i versi del mio povero
grande amore. -fare oggetto di scherno, di derisione. muratori, 8-ii-98
-per estens. offesa, irrisione, scherno. faldella, i-2-247: dove il
volgo de'soldati francesi pren- devasi a scherno e derisione. -preoccupazione eccessiva per
l'occasioni del riso, de lo scherno e de lo scandalo. b. barezzi
letteratura alta e bassa è preso solamente a scherno ed a strazio. butti, 206
con vergogna tale ie con umversal pubblico scherno / furon pel fango e per le vie
pudenda: esporsi al ludibrio, allo scherno. muratori, cxiv-14-378: veramente monsignor
sono agli ambiziosi... occasione di scherno, non fonti di tenerezza. berchet
5-95: la fama rea / e lo scherno e 'l disprezzo e la pungente /
12. fare oggetto di sarcasmo e di scherno, di parole ironiche, di insinuazioni
di disapprovazione; intenzione polemica o di scherno o di aspro rifiuto o di crudeltà
del copernico prima cominciasse con punture di scherno e di derisione verso quelli che la
essere punzecchiato. 2. scherno, provocazione, gioco di battute mordaci.
7 fasci e salme di scherno / e di martir, ch'addosso /
péro de la citazione e con irriverenza e scherno, a la presenza di tutti gli
importuni augelli / gracchiarli intorno, e scherno e stracio fame. stampa periodica milanese,
: il poeta versò a piene mani lo scherno su tutto quel brulicame di uomini venali
, / protetti dalle risa e dallo scherno, / i versi del mio povero
un gatto. -come espressione di scherno. baretti, 3-418: va'e
molto magra, ossuta (ed esprime scherno e disprezzo). banti, 9-342
smorfie di disgusto, di disprezzo, di scherno; fare boccacce, versacci.
chi prender vuole ogn'empia fame a scherno / quinci se stesso pasca, e
lemene, ii-287: del cielo a scherno / vo'che l'amante insano / sacrifichi
dello smilzo rabdomante che, sorridendo di scherno a un gruppo di persone di cui si
cammino contrario; spingere al massimo lo scherno, la crudeltà; disumanare i personaggi
rocce stesse parevano mosse da raffiche di scherno. -momento di grande fervore.
« cane!, io non soffro lo scherno. / non hai la danace,
una pubertà cattiva, rancurosa, uno scherno e una beffa che divien sangue, sangue
rapina, ma non fu meno pieno di scherno, ancor peggiore della rapina.
/ perché fai pur di me sì scherno e strazio / e... /
che l'amor d'un vassallo a scherno avesse, / che avesse a ridamarlo il
onne fetore. -come nome di scherno rivolto a giulio cesare, per censurare
domeniche premilitari / reinventandolo di fierezza e scherno / con tutta la forza del piede
tutti la bevettero allegramente e con reiterato scherno. lisi, 1-65: per quanto
28: le soldatesche luterane con abbominevole scherno della natura e della religione, ne'giorni
/ saran parole da beffe e da scherno. pananti, i-73: contro antonio che
5-95: la fama rea / e lo scherno e 'l disprezzo e la pungente /
: troppo si conosceva la specie di scherno crudele per cui il male sembrava sparire
: veggio ciascun far di te beffe e scherno, / veggio in te persa la
scongiuravano. bacchelli, 1-iii-463: di scherno ribocca, del maledetto odio,
: troppo si conosceva la specie di scherno crudele per cui il male sembrava spanre d'
3. fare oggetto di risolini di scherno. buzzati, 6-208: niente di
. -che rivela o deriva da scherno e disprezzo; derisorio, beffardo,
del cuore, o, anche, scherno o beffa con una serie di caratteristiche
no. -proferire in tono di scherno. guglielminetti, 1-64: di gelo
canzonare; considerare con ironia, con scherno, con noncuranza o con disprezzo.
gli affari! -che merita derisione, scherno, beffa (una persona).
spezzante disapprovazione o, anche, lo scherno, l'ironia, il sarcasmo.
, incongruo, insensato; che provoca scherno e derisione; ridicolo, risibile.
di chi è colpito da dileggio o scherno o di ciò che è oggetto di derisione
], iv-415: 'rientrato': dicesi per scherno ed isprezzo in certo linguaggio, specie
impeti de 'l turbo / come uno scherno. -espellere sulla riva (il mare
], con il farmi uno altro scherno, maggiormente pigliarsi giuoco di me.
; improperio, villania; derisione, scherno. giamboni, 4-439: tanta fame
ant. rinfacciare, per lo più con scherno e derisione, favori o benefici fatti
tanti scrittori d'europa che parlano con scherno, con commiserazione delle republicne transatlantiche:
donne, quando l'ira o lo scherno acciecano loro il cuore, sono gli
: cino rincalza, folle del suo scherno: / « e'piacemi veder colpi di
tutto, in atto dispettoso e di scherno, ad uno scolare di patria genovese.
in nome di dio, e lo scherno amaro ripiombi sulla testa de'nostri oppressori
i pisani tornarono, non senza alcuno scherno li dissono che sene andassero alle lor case
, ilarità, piacere o, anche, scherno, beffa, derisione. mauro
-con metonimia: chi è oggetto di scherno e di derisione. g.
suo malgrado; ridicolo, che suscita scherno e derisione. -rer estens.: che
di suscitare involontariamente la derisione e lo scherno. = voce dotta, lat.
2. sorriso, smorfia di scherno. g. brera [« la
, di piacere o, anche, di scherno e di dileggio, espressa mediante la
atteggiamento di burla, di beffa, di scherno. -anche, con metonimia: derisione
: derisione, dileggio, beffa, scherno. boiardo, 1-16-54: agrican lor
a riso qualcosa: fame motivo di scherno e di burla; scherzarci sopra.
coro sorde cantilene... a scherno della rispettabilità che li circonda.
memoria, fluido simulacro, / malinconico scherno, / buio del sangue..
così trascinate o poste in segno di scherno per gli sconfitti). dante
l'ultima riverenza. -come gesto di scherno. fucini, 170: le ragazze
rocce stesse parevano mosse da raffiche di scherno. alvaro, 5-243: ella gli rispondeva
il tempo e l'invidia abbiano a scherno. galeazzo di tarsia, 1-96: roma
: fame il verso in segno di scherno. r. sacchetti, 1-231:
in fondo alla tavola, col nostro scherno freddo. -con valore awerb.
/ arido è il cuore, stridulo di scherno / come siliqua stridula d'inverno,
pungenti rimproveri, accompagnato da beffa e scherno del non avergli voluto credere ».
deste, ricevetti da voi oltraggio e scherno, e ora che di non vedere molte
2-113: mentre il vero lume ebbero a scherno / questi luci e de l'alma
prìncipi, anatema dei sacerdoti, lo scherno degli ignoranti, la calunnia, la
insidiosi e garruli / che d'empio scherno saettarci osarono: / versi che mal
con intento ironico e beffardo, di scherno o di rimprovero, e con tono
tutto, in atto dispettoso e di scherno, ad uno scolare di patria genovese.
, un brio pieno di sale e scherno della stupida plebe letterata. lucini, 28
amor del suo dio, nel destinarla scherno vile de'suoi nemici, per man
v.]: 'salvagàbbie': epiteto ai scherno che si dà a talun gradasso di
questo, o signori, gettare lo scherno sulle ferite sanguinanti della patria? deledda
clemente: se sonassero o non sanguinosissimo scherno le parole adoperate da lui. pirandello
poiché m'hanno / le ninfe a scherno, in vece de le fiere / tutte
della malizia, e già quasi dello scherno, sebbene temperato da altri elementi,
e allusiva del volto; risata di scherno crudele e provocatoria. stigliani, 2-279
. 3. che è incline allo scherno malvagio o ama gli atteggiamenti beffardamente cinici
4. con uso avveri).: scherno maligno e amaro. sbarbaro, 1-114
dall'ironia pacata e discorsiva fino allo scherno, all'invettiva o alla polemica più
nell'autore. -incline naturalmente allo scherno, alla beffa, alla maldicenza (
articolo di fondo, intitolato a mio scherno ^ chimere di falliti', mi perseguita del
schiena; e le condiva anche di scherno. = deriv. da sbacchettare
sbèffa, sf. beffa malevola, scherno o dileggio alquanto pesante. sermoni
. sbeffatura, sf. disus. scherno, dileggio diretto a mettere in ridicolo
persona); che ha intento di scherno (un discorso). l
sbeffeggiatura, sf. derisione, scherno, canzonatura malevola, accanita e anche
di derisione, gesto o frase di scherno. 1. nelli, i-63
qualcuno in segno di beffa, di scherno, di dileggio. - anche assol.
tratti del volto che esprime irrisione, scherno, disprezzo nei confronti di qualcuno o
. atteggiamento, comportamento o espressione di scherno, di irrisione, di dileggio;
), agg. fatto oggetto di scherno, deriso. tommaseo, lxxix-iii-461:
. sbèrtulo, sm. region. scherno, presa in giro. àrbasino,
o di costumi (in espressioni di scherno o in invettive). della
, io ben seguire / l'abbandonato scherno a te prometto, / e sopra
'sbracione': dicesi per scherzo o scherno di chi mostra o vanta voler far gran
lungo come i suoi digiuni e con lo scherno d una gualdrappa fatta d'uno sbrendolo
caserma; / senza spade sguainate a scherno di dio lontano / noi, 'naturvòlker',
scampanata che si fa in segno di scherno a vecchi o vedovi che si sposano.
anche un'altra parte del corpo per scherno. sacchetti, 87-76: «
2. figur. manifestare rumorosamente scherno e dileggio nei confronti di qualcuno.
mano. 2. ludibrio, scherno, spregio. a. pucci,
nella coppa. -insulto, frase di scherno o di sprezzo. carrer, 2-73
villaggio: persona che è oggetto di scherno generale perché malata di mente o per
scena: esporlo alla chiacchiera e allo scherno. forteguerri, 4-1: l'altro
al piano, a cui non vai scherno, né scampo. boiardo, canz.
ficcato. = forma femm. di scherno. schernare, tr. {
ant. e letter. che esprime scherno, beffa; che ha intenti derisori
come. 4. degno di scherno, ridicolo. esopo volgar.,
scherniche arti. = deriv. da scherno. schernidóre, v. schernitore
discorso o comportamento che esprime derisione, scherno, dileggio; ludibrio, vituperio.
che è incline o è pronto allo scherno, alla beffa, all'irrisione; che
. 2. che esprime o manifesta scherno; che rivela una volontà di dileggio
d'un re di gloria un re di scherno. oliva, 450: così ella
e gli lasciava in vita per uno scherno e per uno esempio. boiardo, 1-14-27
/ tutte le prende con inganno e scherno / e prese poi le manda a
papéro de la citazione e con irriverenza e scherno, a la presenza di tutti gli
. f. giambullan, 9-281: lo scherno... dileggia altrui apertamente e
, in atto di sdegno e di scherno le disse: « io ve ne darò
2-70: lasciando queste cose degne di scherno, diciamo... che le
satira aveva gran luogo l'irrisione o lo scherno. loredano, 1-160: a quei
stimata cosa degna di riso e di scherno che una vecchia di nonant'anni partorisse.
x-4-13: indegno! / e ancor lo scherno unisci / all'offese agli oltraggi?
; la nostra discordia è argomento di scherno per gli uni, d'allegrezza per gli
1-72: di qui quel suo certo scherno umiliante e sprezzante che si notava sempre
, / protetti dalle risa e dallo scherno / i versi del mio povero quaderno
avventure e motti arguti, specie a scherno di chierici, di mercanti e di villani
: èra vero che usava lo stesso scherno per i progetti sull'istituto finanziario che per
troppo vana, anzi degnia di troppo scherno, se io avessi ridotto tutte le cose
narrati in lode de'mortali, deriva lo scherno contro a molti difetti, segnatamente contro
/ d'aver fatto di me sì lungo scherno? bellori, 2-296: contuttociò francesco
2-296: contuttociò francesco, o fosse scherno o compassione della sua fortuna, ella
un male, un patimento, uno scherno. io voglio distrarmene e trovarmi in
. c., 1-654: è uno scherno per l'abbondanza delle molte parole trovare
lei non veduto s'illumina tutto di scherno vittorioso. bontempelli, 7-84: sul volto
volto del domestico c'era un lievissimo scherno per l'ingenuità di quel signore.
rinvol- ture schifose lo strazio e lo scherno, che si faceva di quella repubblica
diede fuori una costituzione ch'è uno scherno e una dittatura mascherata a petto della
10 / fatta d'un forestier ludibrio e scherno / nel regno mio? porcacchi,
arebbe avuto a rimanere in terra straniera scherno de'nemici. panigarola, 2-272: così
siamo (miseri noi) fatti deriso e scherno a nostri vicini, e si burlano
ond'io fui imbasciadore / eletto e scherno altrui. castelletti, 4: dove
oracolo e l'arcifanfano, diventa lo scherno della plebe. loredano, 2-331:
vuole divenire lo scherzo della coversazione e lo scherno degli amici. siri, i-255:
i-255: era egli divenuto ludibrio e scherno de'ministri spagnuoli da'quali si vedeva totalmente
amor del suo dio, nel destinarla scherno vile de'suoi nemici, per man
gastigo, che quello di vedersi lo scherno e l'obbrobrio di tutti, e massime
/ prete di grandi e di monelli scherno. -chi è in balia di
a tutti i mari ornai ludibrio e scherno, / caduti dopo l'onde in
dolente / che sul paterno lido, / scherno del flutto infido, / naufrago ritornò
decreto del cielo che mantova diventasse lo scherno e lo strapazzo de'nemici,
tue placide contrade / già preda e scherno di straniere spade! 4
! 4. locuz. -a scherno di qualcosa: per esprimere disprezzo e
mia reggia, ove de'sensi a scherno, / armato di ragion, governo
coro sorde cantilene... a scherno della rispettabilità che li circonda.
li circonda. -a, per scherno: con tono o con intento derisorio
por tava cosa veruna, cominciarono per scherno a mostrarci le natiche. giorgio dati
pigliare, prendere, tenere a, in scherno qualcuno: farsene beffe, deriderlo,
i'tenga il lor poeta in tanto scherno! / et io con che pietà
, / quando un mortai si piglia a scherno e a gioco. delvuva, 130
e tali / con maturo consiglio aveano a scherno. beccari, xxx-4-263: poiché m'
: poiché m'hanno / le ninfe a scherno, in vece de le fiere 7
importunità, avendo la stessa fortuna a scherno li pusillanimi. saba, 127
te, come te che a volte a scherno / mi prendi, ed altre quasi
-avere, pigliare, prendere a, in scherno qualcosa: non tenerne alcun conto;
, / gli amorosi ricordi prende a scherno / e risponde in sermon d'ira
lo sdegno ha de la matrigna a scherno / et ha tutti i pensier fremi a
: quindi gente traea che prende a scherno / d'andar contrala morte, ov'ei
tormento / le mondane dolcezze avete a scherno. marino, x-236: costei con
e gli assalti del mar prendere a scherno. d. bartoli, 16-1-44: il
16-1-44: il moro prendeva tutto a scherno: e motteggiava empiamente della nostra fede
tuo riso / tutte l'umane cose a scherno prendi. c. i. frugoni,
: non però l'arte tua prendere a scherno, / garzone egregio, che di
tempie onorate. leopardi, 26-65: a scherno / ho gli umani giudizi. ghislanzom
no! avrei torto di prendere a scherno le sue premure. -di scherno
scherno le sue premure. -di scherno (con valore aggett.): beffardo
, sicuro di trovarvi un sorriso di scherno, e deciso a rinfacciamelo amaramente.
si erano delineate ad un sorriso di scherno che non isfuggì a carmela. pirandello,
-le domandò zummo con un sorriso di scherno. deledda, ii-534: un sorriso ambiguo
: un sorriso ambiguo, fra di scherno e di pietà, le sollevò il labbro
come fosse di sfida, o addirittura di scherno. landolfi, 2-168: chi ancora
sistemato gli lanciava passando un motto di scherno. pavese, 10-149: non direbbe
crollerebbe la testa / col suo viso di scherno, alla donna delusa. bernari,
di sorprendere con stupore qualche sguardo di scherno o di raccapriccio per la via.
un tratto, balenò un lampo di scherno. -fare, farsi, prendersi
. -fare, farsi, prendersi scherno di qualcosa: considerarlo con leggerezza o
di sì fatte credenze, se ne prendevano scherno e se ne palesavano increduli. p
rialto, dove speravano poter facilmente farsi scherno di tutte le minaccie de'nemici, per
. frugoni, i-2-151: io mi fo scherno e rido / di tarda e vana
detto, debbono altresì ridere e fare scherno degli scritti de'greci; i quali
, basta, clara! non prendetevi scherno del mio dolore, della mia rabbia!
! -fare, farsi, prendere scherno di qualcuno: deriderlo in modo oltraggioso
286: amor non è dio da fame scherno. bandello, 2-7 (i- 715
la vita che sopportare che costoro si faccino scherno di noi. tommaseo, 11-130:
sì crudel di me prese a lungo scherno? -mettere in scherno qualcosa: ridicolizzarlo
a lungo scherno? -mettere in scherno qualcosa: ridicolizzarlo. bresciani, 6-xv-103
di maria. -venire in scherno: diventare oggetto di disprezzo e di
ond'io fui imbasciadore / eletto, e scherno altrui. giuglaris, 2-752: dove
divenire lo scherzo della conversazione e lo scherno degli amici. passerotti, xxii-385:
, 5-ii-428: lei lo capì per uno scherno e da distesa pigliò a schiaffeggiare a
per estens. malconcio fisicamente; indolenzidi scherno, il conte attilio. to, dolorante
canto. lomazzi, 4-ii-135: per scherno si fanno atti sconci e da giuocolare,
aveva già ottenuto una facile vittoria nello scherno gettato dal parini sulla frivola ed oziosa opulenza
scorbacchiaménto, sm. ant. dileggio, scherno, derisione. cini, 161
scorbacchiatura, sf. dileggio, derisione, scherno, umiliazione nei confronti di qualcuno.
. sberleffo, presa in giro, scherno. f. f. frugoni
scornacchiata, sf. rimprovero, sgridata; scherno, sberleffo. cellini, 1-26
propri limiti o, anche, da scherno, da derisione, da dileggio di cui
nello 'nferno è ogni immondizia e ogni scherno e scostume e dirisione. 2.
destro braccio agitato col pugno chiuso a scherno priapèo, diè la giunta all'uomo
te medesimo, senon aggiungi nuovo suggetto allo scherno che di te fanno tutti? sergardi
/ ma, prendendo dipar l'ingiurie a scherno / del gelo estremo e del'estrema
un male, un patimento, uno scherno. io voglio distrarmene e trovarmi inseno alla
invece, archiviato. -coprire di scherno e di ridicolo un regime politico o
vivi per più lungo e maggior loro scherno. panigarola, 1-22: di che ebbe
o d'oggetto. -essere oggetto di scherno; essere fatto bersaglio ai colpi dei
guglielminetti, 46: un solco vivo ciascun scherno lascia / dove i suoi colpi insiston
.., tutte significanti svilimento e scherno e tutte sfatanti,... di
schifose lo strazio e lo scherno che si faceva di quella repubblica cispadana
; espressione mordace, sarcastica, di scherno; giudizio molto duro nei confronti di
espressioni mordaci, di sarcasmo, di scherno; giudicare in modo molto severo e
o, anche, mordace e di scherno, rivolto a una persona, a un
più luoghi. misasi, 6-ii-122: lo scherno, l'ironia che eran nella voce
come fosse di sfida o addirittura di scherno. g. bassani, 5-123: ricoperto
altrui pianti a tuo diletto, a scherno. -istituzione oppressiva e tirannica.
sfottiménto, sm. presa in giro, scherno, derisione, canzonatura. comisso
trebbiatrici. - sprezzante provocazione; scherno. pirandello, 8-49: lui,
sghignare, intr. ridere con scherno, in modo sarcastico, beffardo,
qualcosa ridendo in modo sarcastico, con scherno (e introduce il discorso diretto).
sgambettando. 2. che esprime scherno e beffardo sarcasmo (una risata)
sarcastico, beffardo, sprezzante, con scherno e derisione. firenzuola, 2-323
, agg. che è oggetto di scherno, di derisione. carducci, ii-6-323
! -espressione beffarda, smorfia di scherno. bresciani, 1-i-169: i nostri
certo / ch'io vedeami perduto e fatto scherno / d'ogni tempo avvenir.
, sf. ant. fischio di scherno. te. banti, 6-16
, / benché 'i ciel t'abbia a scherno. redi, 16-i-28: or qual
tutti i corpi chiamati, quasi a scherno, ai 'pubblica sicurezza'. gobetti, i-i-
deboli per più sicurtà e per maggiore scherno, gli condussono in prato. cattaneo
/ arido è il cuore, stridulo di scherno / come siliqua stridula d'inverno,
egli tentato di mescolare la sottigliezza allo scherno, se avesse dinanzi a sé le
io fui imbasciadore / eletto, e scherno altrui. savarese, 30: queste
a moriino da fortunago un serventese di scherno in lingua d'oc. -serventese incatenato
si rende a tutti e passatempo e scherno; / vaneggia ognor, né sa ch'
le sarà dato di ritrovarsi, smerdato nello scherno, infilzato dal ridicolo. g.
sentimento, dell'interesse o anche dello scherno di altri. aretino, 26-55:
che sorride maliziosamente, in segno di scherno o sarcasmo. d. bartoli
particella pronom. sorridere con espressione di scherno, in modo sarcastico, beffardo,
inverno / ci sogghigna in faccia il suo scherno. 7. prov.
ancora spuntare dietro le arti plastiche lo scherno delle eresie naturalistiche, poderosi solventi di
tr. fare oggetto di derisione o di scherno in partic. con sonetti; togliere
dolcibene si dà mangiare una gatta per scherno: dopo certo tempo elli dà a mangiaresorgi
in tonache lacere e sordide e nello scherno de'maestrati e dei re..
di incredulità, indifferenza, ironia, scherno. dante, par.,
a orni persecuzione come un suggello di scherno. montale, 14-29: nulla è
sorte! e, per giunta, lo scherno di quel letto lì, così bello
ogni generazione, / tra gloria e scherno, luce sopra luce, / e la
1-iii-163: troppo si conosceva la specie di scherno crudele per cui il male sembrava sparire
, insensato o bizzarro è occasione di scherno, di derisione. bibbiena, 62
o ridicolaggine è motivo o oggetto di scherno e di derisione o suscita ilarità,
mai trovato uomo che mi usasse simile scherno. 3. per simil. produrre
. -in partic.: oggetto di scherno o di disprezzo, zimbello, ludibrio (
amor postumo più spietatamente insultante dello stesso scherno con cui aveva ella accolto una sera
quelle che formavano la corona posata per scherno sul capo di gesù cristo dai soldati
soave sì ch'a l'oceàn fa scherno? -sibilare (un serpente)
-con meton.: ciò che suscita scherno, disprezzo, disgusto. pasquinate romane
viso in ogni atto di derisione e di scherno. manzoni, pr. sp.
eterno / la data legge e prende a scherno il cielo / qui fermi il guardo
di frodi ad ogni fé rubella, / scherno protervo e fasto sprezzatore. lambruschini,
all'offesa aggiunga lo sprezzo o lo scherno, si mostra più atto ad irritare
codardo il letto, / argomento di scherno alle troiane / spose e a me stessa
con disprezzo; parlare con sarcaso o scherno. faldella, i-5-306: ah!
, 9-395: le turbe rabbiosamente per più scherno squassando il capo di giesù, dicevano
5-59: squillando un riso / di scherno e di trionfo il genio inviso / si
di espressioni mordaci, di sarcasmo, di scherno; giudicare in modo molto severo un'
severo o, anche, mordace e di scherno rivolto a una persona, a un
non resse a quell'ultima staffilata di scherno. oggi [14-vi-1956], 13:
; espressione mordace, sarcastica, di scherno. buonarroti il giovane, i-295:
dicon finito, / che pareva intoccabile dallo scherno del tempo / e per minimi segni
stampa a qualcuno: ogni sorta di scherno o malignità. carcano, 299:
que ignuda fra gli stecchi. di scherno; spunto polemico o di critica mordace e
gas tossico e incolore, mente. scherno amaro. di odore sgradevole e
dolenti: ivi non più / contrasto e scherno. oh, meglio de la stige
decreto dal cielo che mantova diventasse lo scherno e lo strapazzo de'nemici, ave-
! io. disprezzo maligno, scherno (e l'atto con cui si tu
musicali del trecento, lxxxiv-149: ricevo scherno per mie fedeltate / come infelice il
. intr. ghignare con una smorfia di scherno, di maliziosa derisione, di irridente
subsannazióne, sf. letter. ant. scherno, derisione, beffa.
a ogni persecuzione come un suggello di scherno. 19. locuz. -avere
amor t'ha posto oggi a tanto scherno / per trar la gregge del supplicio eterno
/ che i geni di fortuna a scherno prende. -sm. sommità (
3. critica aspra, dileggio, scherno, in partic. nei riguardi di
di svario. 8. derisione, scherno. laude cortonesi, 1-ii-120: tra
... tutte significanti svilimento e scherno. salvini, 39-vi-158: noi diremmo 'non
. frugoni, i-2-141: io mi fo scherno, e rido / di tarda,
2. come espressione risentita e di scherno, anche accompagnato da un gesto volgare
163: troppo si conosceva le specie di scherno crudele per cui il male sembrava sparire
trarre al tèutono impero e al duro scherno, / ecco crescenzio! palazzeschi, 10-109
la tonsura, che per beffa e scherno gli fecero in antiochia, portano per insegna
, i lembi per scherzo o per scherno, per richiamare l'attenzione e, in
pancia. -sporgere la lingua con scherno. moravia, 24-17: lei na
strattonato nelle vesti (una persona, per scherno e per richiamarne l'attenzione).
con diffidenza, spesso con sorriso di scherno, a tutti lavori filosofici: imprese
togliete-, per accompagnare un gesto di scherno. dante, in /, 25-3
esserne lo zimbello, l'oggetto di scherno. dossi, 3-80: ogni uomo
, specie oratori o attori, per scherno o disapprovazione. salvini, v-3-1-5
di qualcuno, in segno di scherno e di disapprovazione; colpo di
tanti scrittori d'europa che parlano con scherno, con commiserazione delle re- publiche transatlantiche
, 1-42: gente traea che prende a scherno / d'andar contra la morte,
son musato / e da molti per scherno o meraviglia / come cosa trasforme riguardato
, sm. ant. beffa, scherno. stulla -con le ciancie, / lascia
cinico retrivo. 9. scherno, irrisione. n. franco,
, anche, che è oggetto di scherno, di beffe, di derisione, ecc
, rendersi oggetto d'irrisione, di scherno.
l'armi o di sdegno o di scherno pungente? genovesi, 421: il sere
spavento perché tentava anche in me uno scherno atroce. quarantotti gambini, io-m:
nome arebbe avuto a rimanere in terra straniera scherno de'nemici. b. corsini,
all'ozio, alla truffa, allo scherno, alla violenza. fucini, 365:
beffe di qualcuno, rivolgergli gesti di scherno, di dileggio. vita di frate
ciel mandando abbominevol lezzo / per maggior scherno di soppiatto trulla. imbriani, 9-220
-persona che è oggetto di pubblico scherno o derisione; zimbello. canti
, strazio, angoscia, per manifestare scherno, ecc. cavalca, 20-295:
ride attica flora, / prendendo a scherno le pruine ognora, / verdeggian lieti l'
/ lo sdegno minacciante, / lo scherno umiliante, / la dubbiosa incostanza,
ecc. tommaseo, 13-iv-129: terribile scherno delle parole vanta- trici! si costituisce
una beffa, per un gesto di scherno. g. m. cecchi,
... ora sarebbero insulsaggini da scherno. bacchelli, 15-66: l'odio che
, per lo più in tono di scherno (anche in forma iterata).
-mettere sulle ventarole:, fare oggetto di scherno, beffeggiare, mettere alla berlina.
oltraggio, ingiuria, villania e anche scherno, insolenza fatta per mancanza di rispetto
sbattuta. graziani, 122: intanto a scherno / i temerari detti il ciel si
versacci. 2. smorfia di scherno o disgusto, accompagnata da grida e
con un versàccio di rabbia insieme e di scherno: « ah birbone! contro i
. proverbi to3. fatto oggetto di scherno, di denigrazione (un scani,
amor del suo dio, nel destinarla scherno vile de'suoi nemici, per man
o espressione palese di dileggio e di scherno per lo più gravemente offensivo o triviale
bianco / e'sol per fame stracio e scherno ognora, / ch'esser non pò
tonaca sul capo, con un atto di scherno e vilipendio osceno. 4
il lagno dei vinti, / lo scherno dei vincitori, / il canto amebèo della
, fare oggetto di sarcasmo o di scherno; offendere, ingiuriare apertamente. guicciardini
ucciso pànghinoni. -esporre al pubblico scherno e dileggio. c. gozzi,
di critica o, anche, di scherno, di dileggio (una persona).
. figur. persona che costituisce oggetto di scherno, di beffe, di risa.
senza capelli (e ha connotazione di scherno). varchi, 8-2-28: certa
di richiamo o d'intesa, fischiate di scherno. f f dante
-fischiare in segno di dileggio, di scherno. gioberti, 4-2-454: 'per mettere
-mettere in zufolo: fare oggetto di scherno. gioberti, 4-2-454: « per
i-659: m'han rovinato e aggiungono lo scherno! / ah, ma fuori di
più in modo beffardo e sarcastico, mostrando scherno e derisione. imbriani,
deriva da jacques bonhomme, appellativo di scherno, dato dai nobili d'allora ai villani
, nascando in aria, a insulto e scherno ebbe a profferire: - ah,
. ant. atto di dileggio, di scherno. mandeville volgar., i-4:
si presta a essere fatto oggetto di scherno, di ironia; risibile.
; derisorio, beffardo; che esprime scherno, irrisione. g. i
di romolo son fatti / segno allo scherno immegliator del giusti. = nome d'
, rimproveroseveroomordace. –anche: punzecchiamento, scherno, provocazione. m. bellonci
derisoria e allusiva del volto; risata di scherno crudele e provocatoria. boccalini
sfottiménto, sm. presa in giro, scherno, derisione, canzonatura.
na smerdaménto, sm. dileggio, scherno. volponi, 4-75: con lo