: con che costanza / quel che ieri schernì, prosteso adora / oggi, e
: la figura leggendaria dell'ebreo che schernì cristo sulla via del calvario e fu
canti, e di quel coro / schernì costante l'esecrande imprese. dottori,
[enrico vili] levò, guastò, schernì, quasi idolatrie. -il complesso
leopardi, 32-214: quel che ieri schernì, prosteso adora i oggi, e
quasi al cervello / e sempre mi schernì questa mozzina / ed ella finalmente fu
superbo nerpne da que'cristiani che massacrò, schernì, dileggiò! fil. ugolini,
bettinelli, 1-i-175: boccaccio insultò e schernì il clero e il monachismo. denina,
* penitenti quel guglielmo acquitano, che schernì prima la chiesa e poi l'oppugnò
: s'amor di bella donna / mi schernì da'primi anni e io restai /
, il re di lui rise e lo schernì, come uomo vile et incostante.
essendogli portata la sua testa, la schernì come brutta per esser canuta innanzi al
con che costanza / quel che ieri schernì, prosteso adora / oggi. carducci
ringhiera del ponte, un vagabondo li schernì. 7. sponda rialzata di
secolo presente] / quel che ieri schernì, prosteso adora / oggi, e
grandissime cagionanti, levò, guastò, schernì, quasi idolatria. x.
: la fortuna col suo desiderio prestamente schernì queste tante speranze de'francesi. i.
martiri... levò, guastò, schernì, quasi idolatrie. zilioli, ii-222
i fiumi, delle due case una schernì l'assalto e rimase immobile, l'
e scipita. oliva, i-2-352: schernì... egli gli scipiti proemi delle
i fiumi, delle due case una schernì l'assalto e rimase immobile, l'altra
democratico al marchese, e se ne schernì con un elegante sgambetto. fanzini,
l'eseguì. oliva, 71: schernì ella le vittime dell'imperatore, sprezzò gli