/ quel pietoso penser ch'altri non scerse; / ma vidil io, ch'altrove
/ quel pietoso penser ch'altri non scerse; / ma vidil io, ch'altrove
[ediz. 1827 (140): scerse la chioma folta del fico che sopravanzava
ma, poi che in volto formidabil scerse / il mar d'adria turbato in
questa viva figura, e chi la scerse / dalle cose terrene, a me converse
che 'n quella età né sua miseria scerse, / né fu serbata a sì penosi
offerta adulatoria / e il ridicol ne scerse e lo sproposito. romagnosi, 10-565
e le piume delle sue galline, scerse tosto con raccapriccio frantumi e brani di
a cui simile il ciel giamai non scerse? alfieri, iii-2-166: vivi moti
spazio / delle strade stellanti allor ch'ei scerse / il tristo aspetto dell'idalio arciere
aperse / quel pietoso penser ch'altri non scerse; / ma vidil io, ch'
idem, fermo e lucia, 620: scerse dinanzi a sé e non lontano,
manzoni, fermo e lucia, 620: scerse... un carro coperto di
sì come entro uno speglio, ei scerse / ciò che là suso è veramente in