, allo scopo di accre scerne la portanza. = dimin.
ispesso alla prigione, facendosi beffe e scerne di loro con parole stolte. beicari,
: et in un de'lati si scerne il noderoso castagno, il fronzuto bosso,
gesso quest'acque hanno facoltà d'accre- scerne la presa o coagulo. targioni tozzetti,
fallir; ma dal malvaggio il buono / scerne il dolor del fallo. fogazzaro,
/ i'sol le chiederei s'ella mai scerne / che di me si ricorda la
/ scorgo or del vulgo che mal scerne il vero. d. bartoli,
fallir; ma dal malvagio il buono / scerne il dolor del fallo. manzoni,
: quando ecco verso noi venir si scerne / un'uom con faccia raggricciata e smorta
inconsapevolmente esso stesso quando nell'attività economica scerne « due aspetti diversi », il «
: la giustizia con somma largitate / si scerne e vivamente allor germoglia, / quand'
ne sono contente, le rigettano per scerne altre; così la loro leccornia cagiona più
ha sì ben tese / ch'ei scerne ed ode il più minuto verme, /
, 4-78: su pe'corpi bagnati si scerne manifesto il mollume. 2.
: se lume divin per noi si scerne / fra le tenebre umane, in panni
gli occhi tanto ignorantoni / che non scerne dal rosso il paonazzo.
spazioso ove le parole s'accrescano si scerne in certe particole affisse, con ciò
, / altissimo spavento a chi gli scerne. canale, i-473: dure balze
caverne, / dove orror sol si scerne. / dove '1 labro sì bello
pietra / ricerca orgonte e nulla entro vi scerne. goldoni, lx-168: già scemo
in cui al vero ogni accorto occhio scerne / esser fumana vita / un anno
, e poi di cento cose notabili scerne solamente cinque o sei, che paiono da
dilatando gli occhi viziosi e piegando le scerne anche a un ritmo di 'rumba', esalavano