alpestre camin la noia estiva, / scendon qua giù da le celesti sfere. d
e a festa i giovani tizianeschi / scendon cantando italia. verga, i-121:
cava della sirena. gozzano, 822: scendon piano [le rose] con l'
alpestre camin la noia estiva, / scendon qua giù da le celesti sfere. parini
alpestre camin la noia estiva, / scendon qua giù da le celesti sfere.
le rose agonizzanti... / scendon piano con l'alighe tenaci, / in
forarla allor. crudeli, 1-50: scendon le scale, giungono in cantina, /
lui cara. cesarotti, ii-189: scendon rapidi i brandi, e orribilmente / alto
1-50: eccoli in sala, / scendon le scale, giungono in cantina. baretti
colliè / ammassati, pendenti, che gli scendon giù davanti, / quanti sono i
al canto suo, sanza dimoro, / scendon tutti del cielo a coro a coro
al canto suo, sanza dimoro, / scendon tutti dal cielo a coro a coro
disgombrava il petto. matraini, ix-511: scendon fonti da lor con alto suono,
/ fiamma e di nebbia oscura / scendon l'italia ad infettar da i monti.
). fallamonica, 42: scendon come da lor fonti, / le pietre
/ fiamma e di nebbia oscura / scendon l'italia ad infettar da i monti.
.. a uno di quei fossati che scendon da le alpi e da le cime
e macchiati di calcina / salgon e scendon manovali. -ruota a gabbia: ruota
, per cagione / che dal capo gli scendon freddi omori. o. rucellai,
quegli eterni annali. testi, ii-81: scendon degl'appennin duo'gran torrenti; /
ne'piedi, per umori che gli scendon nelle giunture e nelle dita a gocciola
podagra ne'piedi, per umori che gli scendon nelle giunture e nelle dita a gocciola
tremante, e non già lampi / scendon da lei, ma folgori sonore, /
/ le bri ciola che scendon per la bugia, / e ristrumento chiamasi
pel dosso a duri monti infranti / scendon talor duo fiumi intumiditi, / e
la corte. redi, 16-i-29: scendon sioni dall'aerea chiostra / per rinforzar
per cagione / che dal capo gli scendon freddi omori: / tanta materia vi
per i bozzelli della coffa, dai quali scendon in murata; ciò allo scopo di
silvestri / salvie e di timi, / scendon nel vespero umido, o clitumno,
i vizi navigati a portar tempesta, scendon dai monti a recar rovine. bandini,
giorno, e i primi raggi / scendon soavi a frangersi / tra 'l nereggiar
settentrione. d'annunzio, i-103: scendon lente le scale con anfore larghe di
, 1-ix-294: dai monti ombrosi / scendon gli abeti al mar, nuotan le navi
i-430: gli ufficiali... non scendon da cavallo che per andare agli attrezzi
559: sotto alla quale [gola] scendon le spalle, porgendo in fuor le
da pitocchi. borsi, 1-114: scendon l'alpe, aspri e randagi, /
podagra ne'piedi, per umori che gli scendon nelle giunture e nelle dita a gocciola
nel pensare filosofico. borsi, 1-114: scendon l'alpe, aspri e randagi,
posavano. papi, 4-145: già scendon l'ombre, già la notte stende
: sotto alla quale [gola] scendon le spalle, porgendo in fuor le braccia
del cielo, / sotto spoglia mortai scendon fra noi. e. lecchi, 13-41
colle non lontano / adorator drapello / scendon al dio bambin ninfe e pastori, /
d'annunzio, i- 103: scendon lente le scale con anfore larghe di rame
la nave. redi, 16-i-29: scendon sioni dall'aerea chiostra, / per
/ ti scintillano / gli occhi, scendon le palpebre / nel sogno.
, 2-144: eccoli in sala, / scendon le scale, giungono in cantina,
: per andare a piano, si scendon molte miglia [non è tanto agevole
bentivoglio, 7-872: da diverse parti / scendon così due folgori dal cielo, /
muzzaretli, 37: con quanta grazia / scendon raccolti in bell'ordine i crini /
gregge, con un lento digradare / scendon li olivi a le ricurve prode; /
di cielo, / sotto spoglia mortai scendon fra noi. tarchetti, iv-48:
sole). marchetti, 5-275: scendon le bianche nevi, acciò costrette /
gozzano, ii-355: le lacrime le scendon, sul visino, / su la
frugoni, ecco da l'alpi / già scendon l'armi invitte, / e dal