fiume). pascarella, 649: scendevo piano piano... ripensando alle
buia buia. deledda, iii-854: scendevo nelle profondità buie della mia coscienza,
: i primi giorni della guerra non scendevo nel rifugio; mi costringevo a stare in
pezzo di pane con un frutto, scendevo, la sera, nella casuccia del
mal volentieri nell'astratto, e ne scendevo subito, per pigliar fiato e luce.
faccia pareva vetriolo; e appena vestito scendevo, a capo scoperto, in giardino.
avevo percorso fin sotto la villa e adesso scendevo di corsa, per un sentiero friabile
un alto silenzio. pecchi, n-68: scendevo da solo, tra nebbie fumanti,
. stuparich, 5-93: mentre le scendevo con gli occhi verso il seno,
gradino dopo gradino, e volendo acchiapparla scendevo anch'io in cantina. pratolini, 1-78
polacchi. de marchi, i-550: mentre scendevo i miei centoquattro gradini, le scarpe
ii-248: inciampicavo tutte le volte che scendevo e risalivo il marciapiede. 2
destino, come un sole oscurato. scendevo verso i muti ipogei della vita.
, 27-379: verso il crepuscolo, scendevo giù per i cunicoli delle catacombe, guidato
appena scemava un po'il caldo, scendevo colla mia cassetta alla cascata dove avevo
qualche osso e qualche pezzetto di carne scendevo subito a bottega. -con
vera corsa verso il pantano: io scendevo a grandi passi per un sentiero precipitoso,
, a villaco, di notte e scendevo all'albergo della rosa insieme a una tedeschina
papini, 27-379: verso il crepuscolo, scendevo giù per i cunicoli delle catacombe,
fa salma tentennava e così... scendevo dalla montagna carico di legne e di
appena scemava un po'il caldo, scendevo colla mia cassetta alla cascata dove avevo
: la terza domenica del settembre ultimo io scendevo in asti colla prima corsa,
asso! d'azeglio, 8-68: scendevo alla stalla, mettevo la bardella al
puntaspilli. piovene, 1-193: io scendevo, ricordo, dalla nostra casa sui colli
di porta cherasca? malerba, 9-130: scendevo a sfiorare gli scogli neri dell'argentarola