le signore invece di discutere tra loro di scemenze. 2. sm. l'
come a'polli, grandine di picchiettanti scemenze. -corno della dovizia, di dovizia
per trovare, al di sopra delle scemenze futuristiche e delle acrobazie dei suoi colleghi
mano come a'polli, grandine di picchiettanti scemenze. 5. medie. ant
di stopposi manichini d'eroi, quando non scemenze di deteriorissima retorica romantica. bartolini,
se ripetute da avanguardisti di peretola, scemenze del numero uno. moravia, xiv-211
, 2: non avere indulgenze per le scemenze, l'esagerazione, la futilità,
» ha subito ringhiato: « non dire scemenze. va benissimo. è un grande
1-298: seguita per un po'a infilzare scemenze, ma poi le parole gli muoiono
azzitta. pirandello, 8-1070: « scemenze! burattinate! », schizzava trunfo
ospitare nello stesso numero dio sa quali scemenze. gobetti, i-i- 595:
borghesi ci dilettarono con le più allegre scemenze. una delle più belle trovate del
scuola, dove non ha imparato che scemenze. = deriv. da scemo.
: perdere la testa, fare delle scemenze. lippi, 1-17: ha dato
sulle pubblicazioni italiane, ogni sorta di scemenze sulla moderna musica afro-americana. 2.